ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by pax(motoninja)

  1. .
    Vabbè l'accendino non era proprio quello! Un pò di fantasia!



    L'accendino non solo non esplose, ma fece infuriare la bestia. Scattà verso destra e urlò a squarciagola, dopo lo scatto prese a correre verso Caleb.

    Togliti!!! Scappa!

    Urlò Shizuo con tutto il fiato che aveva in gola, ma sembrava che Caleb non lo sentisse. Quando arrivò a un metro da lui saltò alle sue spalle e gli poggiò le zampe anteriori sulla schiena atterrandolo.

    Se non faccio qualcosa sarà morto in un attimo!

    Si guardò in giro disperato e la vide, la sua spada, quella che aveva conficcato nel terreno poco prima.

    Devo prenderla! E anche in fretta!

    Purtroppo con la gamba in quelle condizioni non poteva di certo correre,ma una cosa poteva farla, saltellare! Fece un lungo respiro, poi cercando di non farsi notare saltellò fino alla spada, fortunatamente non era lontanissima, in circa 6 saltelli riuscì a raggiungerla. Una volta lì, piantò bene i piedi in terra, piantò le mani intorno all'elsa e prese a tirare con tutte le sue forze. Il polpaccio gli procurava un dolore lancinante, il sangue spruzzava da tutti i pori, le mani gli facevano malissimo, avrebbero sanguinato anch'esse se non fossero state piene di calli. Non poteva urlare però ,altrimenti si sarebbe fatto notare e a quel punto sarebbero morti entrambi! Strinse i denti quasi fino a romperli e quando pensava di essersi staccato le braccia si accorse che era riuscito ad estrarla!

    Finalmente!

    Gli occhi si rallegrarono e un sorriso di sfida si proiettò verso il mostro. Per lui era la fine. Con le ultime forze che gli erano rimaste corse verso il mostro a più non posso, una volta arrivato a circa un metro da lui spiccò un salto e di nuovo, con l' asauchi puntata verso il basso si scagliò sul dorso della bestia urlando:

    Togliti di lì, presto!

    L'avrebbe trafitto, quel maledetto, ora che era così concentrato a strappare il collo a Caleb, ora che con l'unica sua protezione, la coda, si stava coprendo il ventre!



    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 10
    Hakuda: 10
    Kidou: 10
    Hoho: 10

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: Grave
    Ferite subite in questo turno: //
    Ferite totali: Moderata, Lieve, Grave

    Tecniche Utilizzate:
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    Elenco tecniche utilizzate in questo turno:

    CITAZIONE

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    CITAZIONE

    Reiatsu:
    CITAZIONE
    Livello di energia: Bianca.
    Reiatsu all'inizio del turno: 30
    Reiatsu speso: 0
    Reiatsu rimasto: 30

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: ///
    Armi: Asauchi

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: ///
    Nome pg: Shizuo Heiwajima
    Stato psicologico: Deluso, agguerrito, preoccupato.
    Riassunto del post: Dopo il piano fallito il felino si scaglia su Caleb e lo atterrà. Cosciente del pericolo, Shizuo, con le sue ultime forze saltella verso l' asauchi e l'estrae, dopo corre verso il felino, salta e cerca di trafiggerlo alle spalle.

  2. .
    Shizuo girò lo sguardo verso Caleb e vide la cosa del felino colpirlo in volto, ma prima di poter riportare lo sguardo sul felino sentì il suo urlo agghiacciante. Gli occhi di Shizuo si chiudono, strizzandosi dal dolore e un urlo talmente forte da far volare via tutti gli uccelli della foresta esprime il suo immenso dolore. L'Hollow aveva afferrato il suo polpaccio sinistro, Shizuo sente i suoi denti affondargli nella carne, ogn singolo dente. Non pensava più nulla, non ci riusciva, sentiva solo un dolore atroce. Così come sentì i denti della bestia strappargli buona parte della sua carne prima di allontanarsi da lui. Dopo pochi secondi sentì le energie venirgli meno e le gambe cedere sotto il suo peso. Crollò a terra, non ancora svenuto, ma semi-cosciente, non riusciva a pensare, a parlare, riusciva solo a guardare come un vegetale quello che gli accadeva intorno. Lo vedeva, quel bastardo che l'aveva quasi ucciso, osservarlo con occhi infuocati. Avrebbe voluto farlo a pezzi, ma sentiva che la sua ora era arrivata. Guardava negli occhi la bestia, sentiva l'odio in ogni parte del suo corpo, ma qualcosa lo sorprese, Caleb. Si parò davanti a lui in posizione di difesa, puntava la spada contro l' Hollow.


    Sappiamo tutti e due, che mi odi, molto probabilmente l'idea che io ti protegga ti il volta stomaco, ma non lascerò che tu muoia, non così, non oggi. Quindi non lamentarti perché nelle condizioni in cui ti trovi non potresti fare nulla.

    Che coglione!

    L'idea di farsi proteggere da lui, aveva ragione, gli voltava lo stomaco. Proprio non ce la poteva fare a sopportarlo. Piantò i pugni a terra e fece forza con le braccia per alzare il busto, poi piantò il piede destro a terra e tirò su la gamba destra, ormai non contava più su quella sinistra. Dandosi uno slancio con i pugni si tirò su.

    Non pensare che mi lascerò semplicemnte difendere da te, combatterò fino alla morte!

    Si sistemò gli occhiali con il dorso della mano sinistra, con un piccolo movimento. Poi con la mano destra estrasse il pacchetto di sigarette e con la sinistra prese una sigaretta e la portò alla bocca. Poi posò il pacchettò, estrasse l'accendino e lentamente accese la sigaretta. Guardò l'accendino per un attimo.

    Mi dispiace, ma dovrò sacrificarti.

    Lentamente si avvicinò a Caleb e si mise al suo fianco.

    Approfitta del botto.

    L'accendino che aveva tra le mani era un accendino molto particolare, considerando la mole di sigarette che consumava giornalmente un commerciante del suo distretto gli fabbricò un accendino in grado di non spegnersi al vento. Questa qualità era indispensabile per Shizuo poichè ogni qualvolta l'accendino si spegneva a causa del vento al terzo tentativo lo distruggeva sbattendolo a terra e calpestandolo. Un'altra particolarità di quell'accendino era quella di possedere,al suo interno, un gas altamente infiammabile, che consentiva di accendere una sigaretta con una minima quantità di gas.
    Quindi uno di quegli accendini equivalevano a 100 accendini normali. Quindi, in caso di esplosione, era in grado di dar fuoco ad un intero albero all'istante. Il motivo per cui il brav'uomo glielo fabbricò era un semplice omaggio a colui che aveva salvato sua figlia da una banda di teppisti. Shizuo accettò di buon grado il dono, ma non avrebbe mai pensato di doverlo utilizzare in quel modo. Riportò lo sguardò sull'Hollow.

    Il micione si è posizionato proprio su un bello strato di foglie secche!

    Osservò. Con la mano sinistra tolse il pulsantino all'accendino, regolò il gas al massimo, prese la sigaretta tra l'indice e il medio, mentre nella destra aveva l'accendino.

    Fatti offire una sigaretta, stronzo!

    Urlò a squarciagola. Caricò il braccio destro dietro la testa e con un movimento forte e veloce lo lanciò ai piedi del felino. Se non avrebbe preso fuoco tutto intero, si sarebbe ad ogni modo distratto o Caleb, durante il suo attacco, sarebbe comunque coperto dalle fiamme.





    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 10
    Hakuda: 10
    Kidou: 10
    Hoho: 10

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: Lieve
    Ferite subite in questo turno: Grave
    Ferite totali: Moderata, Lieve, Grave

    Tecniche Utilizzate:
    CITAZIONE
    Elenco tecniche utilizzate in questo turno:

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    CITAZIONE

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    Reiatsu:
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    Livello di energia: Bianca.
    Reiatsu all'inizio del turno: 30
    Reiatsu speso: 0
    Reiatsu rimasto: 30

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: ///
    Armi: Asauchi (momentaneamente inutilizzabile)

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: ///
    Nome pg: Shizuo Heiwajima
    Stato psicologico: Arrabbiato, semi-cosciente, preoccupato
    Riassunto del post: Shizuò subisce il colpo e cade a terra semi-cosciente. Caleb si para tra lui e il felino per proteggerlo, ma Shizuo, orgoglioso, si rialza e si accosta a Caleb dandogli indicazioni. Dopo aver modificato l'accendino lo lancia verso l'Hollow, nella speranza che il suo piano funzioni.



    Edited by pax(motoninja) - 2/9/2011, 11:01
  3. .
    Come previsto il maledetto lo evitò e la spada andò a conficcarsi profondamente nel terreno. Il colpo ebbe una ripercussione sul polso, ma fortunatamente non abbastanza da renderlo inutiizzabile. Lasciò la spada a terra, ormai cercare di estrarla era inutile data la profondità a cui si era conficcata, e cercò con gli occhi il felino. In poco tempo però si alzò un manto di polvere talmente fitto da rendere il campo completamente invisibile, non si riusciva più a distinguere neanche il proprio corpo. La polvere entrava nei polmoni e l'aria era inrespirabile.

    Ma che diavolo fa quel deficiente?!

    Shizuo cominciò a tossire, così la sua presenza, anche in tutta quella polvera era chiaramente percepibile. Si portò la mano destra alla bocca cercando di non tossire.Non poteva resistere a lungo.

    Devo uscire da questa nuvola di polvere!

    Prese a correre nella direzione opposta a quella che precedentemente aveva visto occupare da Caleb, di sicuro in quel modo si sarebbe allontanato dalla polvere. Il felino di sicuro non l'avrebbe seguito e si sarebbe scagliato sul compagno.

    Dato che si è divertito a mettere la mia e la sua vita in pericolo si arrangiasse!

    Mentre correva però si trovò di fronte al felino, si immobilizzò.

    Cazzo ho sbagliato direzione!

    E tra la polvere riuscì a intravedere il compagno correre verso la bestia, questa forse era la volta buona per colpirlo, ma in quel modo non ce l'avrebbe mai fatta! Quel deficiente considerava Shizuo talmente stupido per le sue mosse azzardate, lo si vedeva dalle facce che faceva durante i suoi attacchi, e poi le ripeteva? Ma si era bevuto il cervello! Shizuò prese un pò di rincorso facendo qualche passo indietro, poi corse anche lui verso il felino, a circa 3 metri da lui girò alla sua sinistra, ora se Caleb avesse continuato verso destra l'avrebbero circondato. Il suo piano era semplice. Distrarre il felino con Caleb, saltargli addosso, bloccarlo e farlo colpire dall'unica persona che aveva ancora una spada: Caleb. Non poteva lasciare nulla al caso, così non sperò nel fatto che quel tipo capisse da solo e si decise a rivolgergli la parola.

    Tu! Destra! Io! Sinistra! Tu distrai! Io blocco! Tu colpisci!

    Si limitò a dare semplici comandi senza rendere la cosa troppo amichevole, veramente non sopportava quel tipo, figuriamoci collaborare con lui!






    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 10
    Hakuda: 10
    Kidou: 10
    Hoho: 10

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: Moderata
    Ferite subite in questo turno: Lieve
    Ferite totali: 2

    Tecniche Utilizzate:
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    Elenco tecniche utilizzate in questo turno:

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    Reiatsu:
    CITAZIONE
    Livello di energia: Bianca.
    Reiatsu all'inizio del turno: 30
    Reiatsu speso: 0
    Reiatsu rimasto: 30

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: ///
    Armi: Asauchi (momentaneamente inutilizzabile)

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: ///
    Nome pg: Shizuo Heiwajima
    Stato psicologico: Arrabbiato, indispettito.
    Riassunto del post: Dopo il tentativo di attacco Shizuo conficca la spada nel terreno rendendola inutilizzabile. Caleb alza una nuvola di polvere che rende l'aria irrespirabile, Shizuo cerca di uscire, ma incontra il felino. Decide di attaccarlo dopo aver visto Caleb alle spalle del felino. Questa volta prova a collaborare, è disarmato e proprio davanti al felino. Comincia a correre per poi raggiungere la sinistra della bestia e passa comandi a Caleb.

    La mia supermossa è saltata, in quanto inefficace :(

  4. .
    Shizuo corse verso di lon la spada puntata, ma il felino facilmente lo scansò e lo buttò a terra con un movimento di braccia. Con le unghie gli lacerò la tunica e l'addome. L'ira riuscì a non far sentire alcun dolore a Shizuo che una volta a terra si rialzò velocemente per lanciarsi all'inseguimento dellìHollow.

    Non ignorarmi bastardo!

    Prese a correre di nuovo verso la bestia, sperando che il tentativo di colpire Caleb lo distraesse abbastanza da non accorgersi della sua presenza.L'Hollow gli si tuffò addosso e lui si rotolò di lato. Il destino del ragazzo a Shizuo non interessava, l'unica cosa che voleva era colpirlo!

    Non ha capito niente! Il gattone è mio!

    Durante la corsa spiccò un salto e puntando la spada verso il basso cercò di colpire il felino. Era un attacco rischioso, lo sapeva, se avesse sbagliato la spada si sarebbe conficcata a terra e lui sarebbe rimasto disarmato. Il quel momento sapeva di essere stato proprio senza cervello.

    Ho in mente una mossa futura, scusate la spicciolezza del post.


    Edited by pax(motoninja) - 28/8/2011, 20:37
  5. .
    Buongiorno, Shizuo-san.

    Fu il saluto a trentadue denti che il "palo" gli rivolse una volta che fu sopraggiunto sul luogo dell'appuntamento. Ma che voleva? Da quando aveva preso tanta confidenza da salutarlo? Lo ignorò e riprese a fumare la sua sigaretta come se niente fosse successe. Dopo circai mezz'ora e quella specie di sensei ancora non si era presentato. La sigaretta ormai era finita e Shizuo cominciò a tamburellare il piede sul selciato.

    Quel maledetto mi ha fatto correre fino a qui inutilmente.

    Allungò la mano nella tasca sinistra e prese il suo pacchetto bianco di "Seven Stars" , l'aprì e n'estrasse un'altra sigaretta posandola tra le labbra, poi chiuse il pacchetto e lo mise in tasca. Con la mano destra prese l'accendino nella tasca destra e portando entrambe le mani alla sigaretta si fece schermo con la mano sinistra e accese la sigaretta con l'accendino nella mano destra. Una volta accese lo riposoò nella tasca destra. Una lunga espirazione di fumo e poi di nuovo la sigaretta tra le labbra. Tra un respiro e un altro si sentì toccare la spalla.

    Se è quel demente "denti bianchi" l'ammazzo.

    Si girò e vide un sorrisetto divertito, era quello del sensei.

    Eccolo qua il simpaticone!

    Stava quasi per dirgli qualcosa di sgraedole, come sempre, ma notò che stava mantenendo una specie di spada dall'impugnatura gialla e che gliela stava porgendo. La prese incuriosito e l'esaminò. Era una katana con una lunga lama grigio chiaro e un manico giallo, sembrava una chiara riproduzione dei suoi capelli. Ma cosa avrebbe dovuto farsene?

    Hey, che ne devo fare di quest-

    Chiese mentre si girava, ma notò che il sensei stava consegnando la stessa spada a Caleb, la sua però, aveva un manico verde. Sorrise divertito.

    E così lo scopo è ammazzare il "palo", sarà divertente!

    Sentì alle sue spalle un sussurrò:

    Buonafortuna...

    Era il sensei, quindi non si preoccupò neanche di girarsi, piuttosto si pose di fronte il compagno, pronto a partire alla carica non appena quest'ultimo si fosse posto di fronte a lui.

    Hey tu, sei pronto a morire?

    Urlò a Caleb mantenedo la sigaretta tra i denti. Mentre aspettava una risposta sentì un frusciare di foglie e arbusti calpestati provenire dalla sua sinistra.

    Non siamo soli a quanto pare.

    Si girò verso il punto da cui provenivano i rumori e vide un muso felino uscir fuori dai cespugli, lentamente venne fuori tutto il corpo, era chiaramente un Hollow. Era alto circa sessanta centimetri al garrese (spalla) e lungo un metro e mezzo. Il corpo era completamente nero e da ques'ultimo partiavano le zampe, la coda e il cranio, con una striscia viola lungo lo zigomo, completamente in osso, e in più aveva un specie di criniera ossuta lungo tutto il dorso.

    Che tenero gattino.

    Pensò sorridendo, era sicuramente affamato e i suoi denti aguzzi non promettevano niente di buono. Annusava nell'aria il loro odore, e si porta avanti a loroi camminando lentamenente. I suoi occhi erano famelici e malvagi, e la sua intenzione era palese: divorarci.
    Ad un tratto emise un grido disumano, acuto e assordante, spalancando le fauci piene di denti affilati come lame di rasoio.

    E' inutile urlare mio caro, ti farò a fette! Sarai la mia cena bastardo!

    Partì alla riscossa verso il "tenero micio" mantenendo la sigaretta tra i denti e portando avanti l' asauchi come una lancia dei guerrieri feudali a cavallo. Mentre correva sentì Caleb parlare e pronunciare il suo nome, ma decise di ignorarlo completamente.

    Non ha ancora capito che non ho nessuna intenzione di collaborare con lui.






    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 10
    Hakuda: 10
    Kidou: 10
    Hoho: 10

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: N/D
    Ferite subite in questo turno: N/D
    Ferite totali: N/D

    Tecniche Utilizzate:
    CITAZIONE
    Elenco tecniche utilizzate in questo turno:

    CITAZIONE

    CITAZIONE

    CITAZIONE

    Reiatsu:
    CITAZIONE
    Livello di energia: Bianca.
    Reiatsu all'inizio del turno: 30
    Reiatsu speso: 0
    Reiatsu rimasto: 30

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: ///
    Armi: Asauchi

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: ///
    Nome pg: Shizuo Heiwajima
    Stato psicologico: Divertito, pronto al combattimento.
    Riassunto del post: Dopo una lunga attesa il sensei compare e porge a Shizuo un' asauchi dal manico giallo, lui la prende e si prepara al combattimento contro il suo compagno. Differentemente dalle sue aspettative il suo avversario non sarà Caleb, ma un hollow-felino che dopo pochi secondi dalla scomparsa del sensei esce da un mucchio di cespuglio con una chiara voglia di divorarli. Shizuo lancia una chiara sfida al suo avversario e parte alla riscossa.

  6. .
    Era la seconda notte che passava in Accademia, fortunatamente si trovava in camera da solo e nessuno gli rompeva le scatole in alcuna maniera. Aveva notato che il suo "compagno" dormiva solo 2 porte più in là, l'aveva visto entrare in camera dopo l'esercitazione, ma aveva fatto in modo di non farsi vedere. Quel tipo era davvero una scocciatura, di certo non voleva trovarselo tra i piedi anche in nei dormitori. Dopo l'esercitazione era tornato in camera, aveva fatto una doccia e si era messo a letto. L'esercizio l'aveva sfinito, aveva bisogno di riposarsi se il giorno dopo voleva svegliarsi nel pieno delle sue energie. Sognò di trovarsi nel pieno di un combattimento a mani nude con una banda di teppisti, ne aveva stesi almeno 7 senza alcuna difficoltà, ma all'8 cominciava a vacillare. Decise di giocarsi la sua ultima carta, la sfera infuocata.Sifermò e entrò in meditazione, in pochi minuti la palla fu pronta. Cominciò a correre verso il suo avversario e con un pugno ben assestato gli pianto la palla infuocata proprio in mezzo agli occhi e....BUM! Prima di potersene rendere conto Shizuo si trovò piantato contro il muro della camera, questo però non era il sogno, ma la realtà. Così come era la realtà che aveva preparato una palla infuocata e l'aveva piantata contro la testiera del letto facendo in modo di sparare se stesso contro il muro di fronte. Il colpo fu forte, talmente forte da far tremare il muro.

    Ottima sveglia

    pensò tra sè e sè sarcastico mentre si portava una mano alla testa. Si alzò strusciando la schiena al muro e si avvicinò al letto, dalla sua posizione precedente aveva visto un post-it con una scritta rossa e aveva inteso che dovesse trattarsi di un messaggio dal sensei, e infatti, una volta avvicinatosi potè leggere:

    Ore 11 alla foresta del Distretto 79, Kusajishi. Un secondo di ritardo e sarai in serio pericolo.

    Guardò l'orologio sul comodino, erano le 10, aveva giusto il tempo di fare una doccia veloce, vestirsi e correre al distrtto 79. E così fece. Uscì dalla porta velocemente e prese a correre verso la foresta. Quando arrivò lì il cielo si era completamente oscurato grossi nuvoloni neri coprivano il cielo, il che lasciava presagire un bel temporale e quel che era peggio era di essere arrivato contemporaneamente al "palo". Erano le 11 esatte.

    Quando ha intenzione di presetarsi il pallone gonfiato?

    Pensò incrociando accendondo una sigaretta tra le labbra e poi incrociando le braccia dopo aver posato l'accendino nella tasca destra del pantalone.
  7. .
    Quando riaprì gli occhi vide sul palmo della sua mano un'enorme sfera blu, non aveva una forma precisa, sembrava una fiamma, una grande fiamma blu. Un sorriso di vittoria si dipinse sul suo viso, ce l'aveva fatta! Era riuscito a materializzare la sua energia! Ed era grande, blu e sprezzante! Alzò gli occhi, alla ricerca del sensei.

    Deve vederla prima che scompaia!

    Quando li alzò lo vide esaminare la sfera energetica di Caleb, era piccola e azzurra, perfettamente rotonda.

    E se fosse quello il vero risultato da dover raggiungere? C***o!

    Guardò la sua sfera e stava quasi per richiudere il palmo...aveva fallito. Quando sentì, però , il commento del sensei si arrestò.

    La prossima volta la voglio più grande. Ma tutto sommato, direi che la stabilità c'è. Complimenti.

    Più grande?Stabilità?

    Rivolse di nuovo gli occhi alla sua sfera, era grande, questo era certo, ma per nulla stabile, gli piangeva quasi il cuore a doverla distruggere, ma stava quasi per farlo. Non aveva assolutamente voglia di essere di nuovo criticato da quel pallone gonfiato! Ripensandoci però, per Caleb aveva fatto un eccezione, cosa poteva far sì che per lui non accadesse lo stesso? Così decise di concentrarsi ancora un pò, per tenere viva la fiamma che sorgeva dalla sua mano. Aspettò che lo sguardo del sensei fosse su di lui, quando rialzò di nuovo gli occhi verso di lui però lo vide mentre lo osservava, quasi come se fosse in attesa di qualcosa. Il gocciolina di sudore cominciò a scendere lungo la sua tempia, non poteva resistere ancora molto con quella tensione! L'espressione sul viso del sensei divenne stupita, quasi come se quello che stesse aspettando non fosse accaduto, poi lo vide aprire la bocca, per iniziare il suo commento.

    Biondino, sei decisamente promosso. In modo alquanto singolare</b

    Era già pronto alla sconfitta, ma quando sentì la frase "ufficialmente promosso" i suoi occhi si illuminaro!

    Grandioso!!!!!

    Chiuse la mano destra in un pugno, facendo svanire la fiamma energetica e alzò ul pungo in alto in segno di vittoria. Il sensei si voltò verso la cattedra sbraitò:

    <b>Ora filate a casa; non voglio più vedervi per almeno sette giorni. La lezione è terminata.


    Appena disse queste parole Shizuo si sistemò il colletto della camicia, che per l' irrigidimento del suo corpo durante l'esercitazione si era sbottonato e si diresse verso la porta. nNon appena fu fuori si diresse verso la sua camera.

  8. .
    ok, ci riprovo. Scusami per il ritardo, sono appena tornata dalla vacanza. Sono un pò distrutta da 12 ore di aereo, ma proverò ad essere esaustiva.


    Non appena ebbe finito con il "secchio" che si era fatto quasi scoppiare una mano tornò da Shizuo che nel frattempo si era poggiato alla finestra rifiutandosi di fare qualsiasi sforzo senza aver ricevuto un minimo indizio. Il fatto che quel tizio fosse riuscito, anche se parzialmente, a superare l'esercizio lo mandava in bestia. Sul fatto che fosse più preparato non c'erano dubbi, ma non cambiava il fatto che gli stava proprio sulle p***e. Era molto meglio quando c'era anche il "pellerossa", almeno lui non si atteggiava a gran maestro, era un incapace, un chiassoso buffone, ma era molto meglio di quel palo della luce gonfiato! Il suo insuccesso aveva fatto comparire sul viso di Shizuo un leggero sorrisino divertito, ma quando il sensei gli prestò nuovamente attenzione lo fece scomparire, la situazione era già tragica, non c'era bisogno di aggravarla ulteriormente facendolo irritare. Quest'ultimo lo guardò, poi sorrise, sogghignò ed infine scoppiò in un sonora risata. La reazione di Shizuo fu immediata: serrò i pugni e li poggiò al muro dietro di lui, il sopracciglio destro si alzò quasi come se fosse tirato dall'alto da un omino poggiato sulla sua testa con una canna da pesca e un amo, che si era agganciato proprio sul sopracciglio di Shizuo, le labbra seguirono il movimento del sopracciglio spostandosi in alto verso destra. Lo stava ancora affrontando con quell'aria da superiore, ma prima che potesse scattare in qualche mossa azzardata questi cominciò a parlare. Forse era in arrivo il suggerimento?

    Heiwajima, quando cominciasti a muovere i primi passi qualcuno ti teneva con una mano, giusto? Bene, su questo credo non ci siano dubbi.
    Ora dimmi, però, se qualcuno ti abbia preso prima la gamba sinistra, portandola in avanti, poi quella destra, facendo la medesima cosa. Io credo proprio di no.
    Rimettiti al lavoro, per favore. Questo lo conto come un tentativo, sia chiaro.


    Poi lo fulminò con il suo solito ghigno e terminò dicendo:

    Te ne rimane soltanto uno.

    Bastardo.

    Era chiaro che proprio non voleva dirgli come fare a far comparire quella c***o di pallina energetica! Stava quasi per staccarsi dal muro, ma il sensei lentamente si volse verso la lavagna, e dopo essere giunto lì davanti prese la sua Zanpakuto. Passò un dito sopra il fodero.Chiuse gli occhi per un istante, poi la appoggiò al muro.

    Ma che fa?

    La voglia di saltargli addosso per staccargli una qualsiasi parte del corpo a morsi era sparita nel momento in cui l'aveva visto quasi entrare in sintornia con la sua spada.

    Giocatevi bene quest'ultima possibilità, ragazzi.

    Lasciamolo perdere, pensiamo piuttosto a sviluppare palle energetiche.

    Diede un ultimo sguardo al suo "compagno", se così si poteva chiamare, la voglia di perdere contro di lui era a zero, non poteva lasciarsi superare da "mister arrivo alle stelle alzando un braccio".

    Tolse le spalle dal muro dandosi una piccola spinta con le braccia mentre teneva ancora i pugni chiusi e appoggiati al muro, la spinta iniziale era partita da lì. Una volta in piede con le spalle rivolte al muro chiuse gli occhi, doveva riprendere il controllo di quell'energia che aveva sentito dentro di lui al primo tentativo, questa volta però doveva controllarla molto meglio.

    Posso, o meglio, DEVO farcela!

    Allargò le mani e lasciò le braccia penzoloni quasi come se non gli appartenessero più e si mantenessero solo perchè legate al corpo. Rilassò i muscoli del corpo, non doveva essere teso, doveva essere CONCENTRATO. Liberò la mente da tutti i pensieri che gli ronzavano nella mente, dalla voglia di fare a pezzi "il palo" e il sensei fino al pensiero e ai ricordi di quello che era accaduto quella giornata. Nulla doveva interferire con la sua concentrazione, li lasciò andare, la testa in poco tempo divenne più leggera, i pensieri erano spariti e niente gli disturbava più la mente. La prima fase era fatta: CONCENTRAZIONE. Ora doveva focalizzare, doveva focalizzare l'energia all'interno del suo corpo. Cominciò dalla parte che gli venne più spontanea, i piedi, la base del suo corpo. Portò la mente lì e iniziò a focalizzare il suo piede destro. Ora che nulla del mondo esterno e della materia del suo stesso corpo riuscivano a fargli perdere l'attenzione che poneva all'interno del suo corpo, a quello che sentiva provenire da dentro di sì, ci riusciva, o almeno credeva di riuscirci. Riusciva a vedere dei canali, sembravano dei percorsi e qualcosa scorreva al loro interno. Cercò di guardare, di avvicinarsi di più con la mente, con la concentrazione e lo vide: un flusso blu che circolava in quei canali. Ci era riuscito! Era riuscito a vedere l'energia che scorreva all'interno di lui, anche se per ora era riuscito a vedere solo quelli del suo piede destro. Provò a spostarsi seguendo i percorsi segnati da quei canali, semplicemente seguendoli, pian piano spostandosi con la mente riuscì ad allargare il suo campo "visivo", riusciva a scorgere anche quelli del piede sinistro e delle gambe, la parte al di sotto del busto era quasi totalmente visibile, se non per qualche offuscamento nelle zone periferiche del suo corpo. Cecò di non farsi prendere troppo dall'entusiasmo per non perdere tutta la concentrazione che faticosamente aveva otenuto, seguendo i canali riuscì a distinguere prima i flussi che proseguivano al centro del suo corpo e poi quelli che raggiungevano le braccia e il capo. La mappa dei canali del suo corpo era completa.

    Li vedo.

    Disse mantenendo gli occhi chiusi. Ora doveva riuscire a spostare parte del flusso che scorreva in quei canali fino al palmo della sua mano. Questa era la parte più complessa!
    Senza perdere di vista la mppa che ora aveva ben disegnata nella testa spostò il massimo della sua concentrazione verso il palmo della mano, non gli serviva più tutta la concentrazione per focalizzare la mappa dei suoi canali, ora l'aveva imprinta nella sua testa, poteva vedere qualsiasi punto del suo corpo in qualsiasi momento. Sentì l'energia scorrere nei suoi canali mentre focalizzava il palmo della sua mano, ora non solo riusciva a vederli, riusciva anche a percepire quell'energia scorrere dentro di lui!
    Oltre a focalizzare semplicemente il palmo della mano spostò su quest'ultimo tutta la sua concentrazione quasi come se con la mente potesse spingere tutta l'energia verso quel punto.
    Focalizzo sempre di più un punto preciso, il punto che ora aveva focalizzando e sul quale si stava concentrando era proprio il centro della sua mano, sentiva l'energia attraversargli tutto il corpo, tutta versa la destinazione che proprio lui aveva scelto.
    Aprì la mano lentamente aggiungendo sempre più energia alla sfera che nella sua mente stava modellando nella sua mano, le dita pian piano si allargavano e la mano era sempre più distesa. Quando la mano assunse la forma di una coppa lentamente aprì gli occhi...
  9. .
    Quando aprù gli occhi sul palmo della sua mano c'era il nulla, assolutamente il nulla. Qualcosa era andato storto, ma cosa? Si era concentrato così come aveva fatto quell'altro!
    Il sensei si avvicinò e chiaramente non evitò il commento:

    Aaah, Heiwajima! Mi aspettavo qualcosa di più... Invece l'unica cosa che è uscita dal tuo corpo è stata del gas. Riprova, e vedi di concentrarti più a fondo.

    Se n'è accorto!

    Pensò, in riferimento a quello che era successo al suo primo tentativo. Il commento però non era stato di certo d'aiuto, non sapeva proprio come fare a far uscire quella pallina dalla sua mano. Spostò lo sguardo sul compagno che, a detta del sensei, aveva svolto l'esercizio.

    Come diavolo fa quel maledetto?

    Lo guardò quasi con odio, poi guardò di nuovo il sensei con lo stesso sguardo. Lui doveva insegnarglielo, se l'avesse già saputo fare di sicuro non stava lì, no? Che razza di ragionamento aveva fatto quel mentecatto?

    Dovresti dirmelo tu come si fa!

    Bofonchiò mettendosi le mani in tasca, non avrebbe riprovato senza che quel tizio gli avesse dato almeno un indizio su cosa fare, era lui il sensei.
    Si appoggiò con la schiena alla finestra e lo guardò aspettando che dicesse qualcosa.
  10. .
    Shizuo pensava che la sua risposta potesse scatenare qualcosa di negativo nel suo sensei e invece la risposta gli era piaciuta.

    Bene Caleb, ottima spiegazione. Quanto a te, Heiwajima, bè... Minimo sforzo per il massimo risultato. Un atteggiamento irriverente, ma hai saputo sfruttare al meglio la situazione. Complimenti.

    Questo tipo già mi sta più simpatico di quei due buffoni

    Poi continuò.

    Bene ragazzi, possiamo passare alla vostra seconda lezione.

    In un lampo distese il braccio destro, aprì la mano di scatto e questa rivelò una sfera azzurrina, senza imperfezioni di alcun tipo e delle dimensioni di una palla da tennis. Poi richiuse le dita, e quel misterioso incantesimo scomparve.

    Dovrete imparare a fare questo. Il Reiatsu scorre nel vostro corpo, a stretto contatto con ogni organo e processo vitale: assumetene il controllo, e il gioco sarà fatto. Avete un massimo di tre, quattro tentativi se mi sentirò particolarmente buono.


    Increspò un angolo della bocca.

    Buon divertimento.

    Una sferetta di energia blu, l'utilizzo era chiaro e anche il modo in cui l'aveva fatta comparire dal nulla, ma ora come avrebbe fatto lui a ripetere quella "magia" ?
    Si alzò e si mise davanti alla finestra, distese il braccio e si sforzò con tutto sè stesso, forse era solo questione di spinta, di concentrazione.
    Si spremette a più non posso e all'improvviso: PRRRR un rumore associato ad una puzza nauseabonda.
    Lo stesso Shizuo ne restò schifato.
    Ritirò il braccio e si aggiustò gli occhiali sul naso con l'indice della mano sinistra.

    Mi sposterò più sù

    disse mentre saliva le scalette con il viso completamente rosso per l'imbarazzo.
    Una volta arrivato nella parte più alta dell'aula di fermò.

    Quella tecnica era errata, forse serve il Reiatsu, deve essere quello ad essere utilizzato.

    Si fermò per un pò a riflettere sulla definizione che aveva dato Caleb:

    Il Reiatsu è l'energia spirituale che si trova in ogni Shinigami, questa è più grande o più piccola in base alla persona. Ad esempio un capitano avrà un reiatsu maggiore di un luogotenente. Il reiatsu viene utilizzati per diversi scopi: Usare incantesimi, che veengono chiamati Kidou, o anche rafforzare i propri colpi.

    Non è molto utile, però ha detto che è un'energia che si trova in ogni Shinigami e che può essere più o meno grande a seconda della persona. Quindi è un'energia che si trova DENTRO di noi e che bisogna trovare.

    Aveva scoperto una cosa davvero interessante. Chiuse gli occhi e si isolò da tutto. Con la mente si concentrò su sè stesso. Cominciò a sentire una sensazione strana, come se qualcosa lo avvolgesse. Allungò il braccio e si concentrò sul palmo della mano cercando di spostare ciò che lo avvolgeva proprio in quel punto.
  11. .
    Scusa, non mi ero resa conto del cambio personaggio. Per la lista della spesa, mi serve per chiarirmi le idee quando scrivo altrimenti diventa un ammasso di parole senza senso. Però ora ci provo.


    Shizuo ignorò completamente l'ordine del sensei. Non aveva nessuna intenzione di sedersi, stare vicino alla finestra gli piaceva, poteva guardare le persone che passavano e potersi distrarre dai discorsi che si sarebbero svolti in quella classe, sicuramente senza senso e di poco interesse. Infatti la prima frase detta dal "nanetto" fu:

    Nome e cognome, miei giovani e ingenui allievi. Devo almeno sapere come chiamarvi, non vi pare?

    Poi un ghigno, il solito ghigno di qualcuno pieno di sè. Tipico dei sensei di quell' Accademia.

    Dopodiché, tanto per cominciare... Cosa sapete del Reiatsu?

    Shizuo aspettà che il "palo" rispondesse, sicuramente avrebbe detto qualcosa, dato una risposta alquanto eloquente e sicuramente avrebbe risposto con quella voglia che l'aveva contraddistinto anche nella cattura del gatto. Essere uno studente modello doveva piacergli molto.

    Lasciamolo fare.

    Il mio nome è Caleb Nakashima.

    Sbagliato! Palo!

    Sorrise divertito.

    Poi il tipo portò il pollice e l'indice al mento con la classica posizione da intellettuale che su uno spaccone del genere sapeva proprio di ridicolo.

    Il Reiatsu è l'energia spirituale che si trova in ogni Shinigami, questa è più grande o più piccola in base alla persona. Ad esempio un capitano avrà un reiatsu maggiore di un luogotenente. Il reiatsu viene utilizzati per diversi scopi: Usare incantesimi, che veengono chiamati Kidou, o anche rafforzare i propri colpi.

    Come volevasi dimostrare sapeva la risposta, non ci si poteva aspettare nient'altro da quel tipo.
    Quando Caleb terminò Shizuo fece un lungo sospiro. Dover parlare di cose così banali lo annoiava, da quando era arrivato all'Accademia non c'era stato nulla che l'avesse interessato particolarmente. Quello che aveva provato era stato solo noia e rabbia, ma decise di rispondere ugualemente, voleva vedere dove si arrivava in quel modo.

    Sono Shizuo Heiwajima e il Reiatsu è quello che ha detto lui.

    Si scostò dalla finestra e si avvicinò al banco a pochi passi da lì. Si sarebbe messo comodo, la cosa sembrava essere lunga e in quel modo poteva continuare a stare accanto alla finestra.
  12. .
    Era lì, di fronte a lui.
    I suoi occhi erano fissi sui suoi , faccia a faccia, naso a naso.
    Lo manteneva per il collo, tenendolo contro al muro.
    Era arrivato il momento, per quel "cespuglio" di pagarla cara.
    Per i suoi giochetti, per il suo abbandono, per il volo che gli aveva fatto fare e per l'affronto.
    Avrebbe pagato per tutto.
    Urahara Mouryou, ti sei divertito fin' ora, ma i tuoi giochetti sono giunti al termine.
    Con l'indice e il pollice della mano sinistra prese la sigaretta che aveva tra le labbra e soffiò tutto il fumo negli occhi del sensei.
    Questo è per il pacchetto che mi hai sottratto
    Tra il fumo riuscì a scorgere il sorriso beffardo del nemico.
    Lo sguardo di Shizuo divenne furioso, sentiva un fuoco pervadergli l'anima.
    Maledetto!
    Lo scostò leggermente dal muro, poi lo ributtò con forza contro di esso.
    La fiamma che gli bolliva dentro però non si esaurì, anzi, aumentò.
    All'improvviso vide il suo braccio prendere fuoco.
    Aaaaaaaaaaaaaa
    Lanciò il sensei a terra e prese a spegenere il fuoco con la mano sinistra, poi vide anch'essa bruciare.
    In un attimo divenne una torcia umana, il dolore era straziante.
    Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
    Urlò disperato.
    Poi la fine, le fiamme erano finite.
    Aprì gli occhi.
    Quello che vide di fronte a lui era un cielo limpido.
    Si poteva avvertire un silenzio pacifico.
    Era un sogno
    Una sensazione però, non era scomparsa.
    Il bruciore del fuoco sul suo braccio destro.
    Alzò velocemente il busto e guardò il suo braccio.
    La camicia strava bruciando!!!
    Con la mano sinistra strappo velocemente la manica e la gettò a terra.
    Poco più in là, accanto alla posizione precedente del suo braccio scorse la sigaretta.
    Senza troppa fatica capì di essersi addormentato sul campo d'addestramento mentre fumava.
    Si alzò lentamente e si avvicinò alla sigaretta.
    La pestò con il piede e la spense.
    Accanto alla sigaretta però c'erano dei post-it.
    Si abbassò per raccogliere il primo e vide scivolare dalla sua fronte qualcosa di giallo.
    Era un post it!
    Lo prese al volo e lo osservò: vuoto.
    Anche quello che era a terra era vuoto, ma un senso c'era: tutti i post-it formavano un percorso.
    Cosa ci si poteva aspettare da questa gabbia di stupidi, la favola di Pollicino!
    Prese a seguire i post-it.
    Uscì dalla zona di allenamento, proseguì all'esterno e poi entrò in Accademia.
    C'erano molte porte, ognuna con la scritta "classe" seguita da una lettera.
    Deve essere il posto dove si svolgono le lezioni.
    Arrivò finalmente di fronte ad una porta dove la scia di bigliettini terminava.
    Alzò lo sguardo e vide l'iscrizione "Classe F".
    F come folli, sta benissimo.
    Portò la mano sulla maniglia e aprì la porta.
    La luce per un attimo lo accecò, ma non appena recuperò la vista riuscì a distinguere delle sagome.
    Alla cattedra c'era "lampo blu" e un pò pù là "il lampione".
    Ah bene, diverso posto stessi scemi
    Avanzò chiudendo dietro di sè la porta.
    Si avvicinò alle finestre, si girò e si poggiò ad una vetrata con le spalle ad essa.
  13. .
    mi scuso immensamente, ma scrivo sempre di fretta tra una pausa e un'altra.
    Prometto che appena finiranno gli esami mi impegnerò di più, ma ora sono proprio fusa.
    Scusa


    Si lanciò verso il sensei per afferrarlo, ma con i denti.
    La sua intenzione era di prenderlo con entrambe le braccia, ma una idea folle gli saltò alla mente, non sapeva neanche lui per quale ragione.
    A volte le idee folli portano buoni risultati, ma quello non fu il caso, infatti un pugno gli arrivò dritto sulla guancia sinistra facendolo schiantare al suolo.
    Sembrava che sul suo viso fosse passato un carrarmato.
    Era ancora a terra mentre vide la "fiamma blu" disegnargli attorno qualcosa.
    Che **** fa?!
    Pianto il braccio destro a terra, a mano aperta, e fece forza per tirarsi su.
    Fortunatamente i denti erano tutti interi, così come la sua mascella.
    Era chiaramente resistente, ma questo lo sapeva già.

    Biondino, non ti muovere o contaminerai le prove del delitto!

    E rise di gusto.

    Io lo ammazzo questo f*****o b*****o

    Piantò anche la gamba destra per aiutarsi ad alzarsi, poi poggiò la mano sinistra e si sollevò.
    Prima di poter afferrare quel maledetto, lo sentì dire:

    Oh, ti ho colpito. Quindi mi hai toccato. Hai passato l'esame, ragazzo.God bless ya.

    Si girò di scatto, aveva immaginato che stesse per andare via, non voleva finirla così.

    Tuuuuu!!!!!

    Urlò furioso, ma il piccoletto neanche lo sentì.

    L'ultima cosa che vide furono le sue spalle mentre usciva dal quel cortile.

    Lo ritroverò davanti ai piedi e a quel punto gliela farò pagare!

    Pensò continuando a guardare verso l'uscita.
    Portò la mano nel taschino, in cerca delle sigarette, ma quel maledetto "cespuglio" gliel'aveva sottratte.

    Quell'altro infame, sarà un altro a pagarmela!

    Mise l'altra mano in tasca e la trovò: una sigaretta spiegazzata e l'accendino.

    Il mondo non sembra avermi voltato proprio le spalle.

    Prese la sigaretta e la portò alla bocca, poi prese l'accendino e l'accese.

    Si guardò un pò in giro.

    Starò un pò qui a rilassarmi e a godermi questa sigaretta in santa pace.

    Si sedette a terra, con le gambe incrociate, e continuò a fumare in tranquillità la sua sigaretta.


    Grazie mille comunque. Ora che devo fare?
  14. .
    Shizuo vide i lineamenti del viso del "fiamma blu" indurisi prima di vederlo mentre si spostava velocemente.
    Barcollò per qualche passo, ma dopo poco si riprese, di sicuro non sarebbe caduto per una cosa così banale.
    Lo sentì parlare con rabbia:

    Mi sono irritato.
    Prova ancora a provocarmi, biondino, e saranno seri guai per te. Hai ancora una possibilità, una sola, e questo è solamente grazie al tuo atteggiamento irriverente e per niente rispettoso del mio rango. Superiore al tuo.


    Dalla voce capì che si trovava alle sue spalle, non proprio allineato, si trovava un pò più alla sua sinistra.

    Eccolo!

    Si girò di scatto pronto alla sua prossima mossa, ma prima sentì cosa aveva da dire:

    Ragazzo, tu sei niente rispetto a me, chiaro? Questa è la tua prima lezione all'Accademia, che dovrà formarti affinchè tu possa raggiungere il tuo sogno: diventare un Dio della Morte. Poco importa quali siano le motivazioni che ti hanno portato a compiere questa scelta: ora la tua missione è colpirmi, in qualsiasi modo tu voglia. Non intendo aspettare oltre, e credo di aver già sprecato sin troppo fiato per te.

    Poi si mise a braccia conserte, semrbava essere immobile, ma Shizuo sapeva benissimo che con un rapido gesto avrebbe potuto evitarlo di nuovo.

    Veramente quello che ha sprecato tempo fino ad ora sono stato io. Chiedermi di partecipare alla buffonata del gatto, poi di combattere contro il cespuglio, poi compari tu. Insomma, è una chiara perdita di tempo considerando che l'altro tizio se n'è andato semplicemente facendosi colpire dal gatto. Ma bando alle ciance, sono curioso di vedere cosa c'è dietro quest'aria da duro e questa facciata di buffonata di corte.

    Quell' Accademia non gli aveva fatto davvero una bella impressione. Certo questi sensei erano forti, ma il metodo gli sapeva tanto di presa in giro e la loro aria di superiorità lo inviperiva.
    Corse verso di lui, li separava mezzo metro, quindi la corsa fu breve, in realtà serviva solo per dargli lo sprint per il salto.
    Arrivato a pochi centimentri simulò un salto:
    prese un pò di slancio con le gambe, ma non saltò, si spostòi lateralmente, sul suo lato destro e provò ad afferare il suo braccio sinistro.
    Il salto era solo una distrazione, il suo obiettivo era farlo volteggiare dopo avergli preso il braccio ed essersi ben piantato a terra.
  15. .
    Si scusami.


    Il calcio di Shizuo fu chiaramente evitato.
    Anche un idiota vedendosi arrivare un calcio in faccia si abbasserebbe per evitarlo, figuriamoci qualcuno che è abituato a sanguinose battaglie.
    Il tentativo di Shizuo però, come sempre, non era stato calibrato in base al nemico che aveva di fronte.
    Lui era abituato ad agire d'istinto, con rabbia.
    Non era un vero combattente, qualcuno che poteva dire di essere un grande guerriero, lui era semplicemente un rabbioso.
    Dopo aver evitato il colpo il "capelli blu" si alzò lentamente.

    Lo detesto anche quando si alza, maledetto !

    La rabbia di Shizuo usciva da tutti i pori.
    Non c'era qualcosa in particolare che lo faceva arrabbiare, ma solo il fatto che quell'omuncolo volesse per forza battersi lo faceva imbestialire.

    Biondino, non mi prendere in giro. Una persona qualunque avrebbe potuto evitare quel colpo, figurati io.
    Solo per il fatto che io sia un Ufficiale di Decimo Seggio e Mouryou un Ufficiale di Quinto Seggio non significa che tu possa concederti meno concentrazione di prima. Non mi sembra un comportamento da te, mio giovane e ingenuo allievo.


    Parlava come se davvero lo conoscesse, ma in realtà non aveva capito proprio nulla.
    Lo scontro con il sensei non era stato particolarmente emozionante.
    Niente tripli salti mortali, nè mosse fantasmagoriche.
    Solo persone che volavano a destra e a sinistra una volta aver toccato il "cespuglio".
    Ma lui, chiaramente, si era perso lo spettacolo e ora parlava a vanvera.
    Il sorrisetto con cui aveva concluso la frase non gli piaceva per niente.

    Allievo? Il mio sensei è appena andato via, tu sei un sostituto e quasi più buffone di quello che c'era prima!

    Esclamò prima di prendere uno spicco con le gambe per lanciarsi addosso alla fiamma blu.
    Voleva bloccarlo, quindi allungò le braccia nel tentativo di avvolgerlo, per poi stringerlo.
    Sarebbe stato perfetto, per quello che aveva in mente.
34 replies since 15/8/2007
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