ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by scully.

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    Maa willkommen (non parlo tedesco mi piace pensare di averne un po' le origini di lì, ma di tedesco ho solo il cognome)! Sentiti onorato del mio benvenuto dal momento che non rispondo mai in questa sezione per due precisissimi motivi: il primo è che anche io sono appena arrivata, quindi mi sembra una cretinata dare il benvenuto io che sono da poco la benvenuta; e il secondo è che sono pigra e non mi va di pensare benvenuti interessanti da rivolgere. Ma a te non potevo non dartelo visto il tuo 47. (:
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    Grazie a todos!
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    NOO, vabbé! Scusate l'inizio, ma ci sta tutto! Era da troppo tempo che non mi connettevo a questo forum, ma ora che ci sono rientrata mi sto per mettere a piangeree! Taaanti ricordi! Che tristeeezza! D:
    Bene, bene, bene... probabilmente nessuno si ricorderà di me, visto che sono sempre stata un'utente molto anonima, anche se io ho un sacco di ricordi di qua! Vabbé, che ci posso fare... quasi quasi è meglio così! Per l'occasione mi ripresento da capo: sono Valentina, ora ho 17, quasi 18 (a dispetto dei, mi sembra, 16 di quando mi sono presentata la prima volta), abito a Roma, faccio il quarto anno al liceo classico e blablabla... insomma sto dicendo cose molto interessanti. Bleach... ecco, bleach per me è stato un amore a prima vista, un amore che si è affievolito col tempo, ma che da circa due settimane è tornato ad ardere in me! Mamma mia quanto ne sono nuovamente innamorata! E' ridiventata una fucking droga! Ho riniziato a guardarlo da capo e ancora mi ci faccio taanti pianti (forse a causa della mia ipersensibilità, ma fa lo stesso). Non so ancora se prendere parte al GDR oppure se passare di qui solo per cazzeggiare un po'... ci devo riflettere! Detto ciò, vi lascio trascorrere la vostra amabile serata/giornata/quello che vi pare! Loove!

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    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    *Pensato*

    Le parole del Sensei suonavano complicate alle orecchie di Rukia. *Allora...devo unire il reiatsu al colpo... ma come? Devo vederle come due cose unite, ma come?* Rukia si faceva domande su domande, ma non riusciva a darsi una risposta. I dubbi attanagliavano i suoi pensieri.
    Unire il reiatsu al mio colpo lei dice? chiese quasi come se il Sensei l'avesse presa in giro fino a quel momento, ed ora era arrivato il momento della vera lezione, anche se effettivamente, anche Rukia sapeva che non era così.
    Nella sua mente le parole "reiatsu" e "colpo" non riuscivano a dissolversi, ma le rimanevano impresse.
    Il detto che si ripeteva più spesso da quando aveva iniziato la scuola per Shinigami era "Tentare non costa nulla". Quindi animata ancora una volta da questa semplice frase si rimboccò le maniche della tunica da studente Shinigami e si concentrò, per creare una seconda sfera di reiatsu.
    Ormai era diventata pittosto pratica con le sfere, e in men che non si dico, a circa un centimetro dal suo palmo, una palla di un inteso blu aleggiava brillantemente.
    *Il reiatsu e il mio colpo, il reiatsu e il mio colpo...* si ripeté le ultime due volte questa frase nella mente e, portando prima la sfera dietro di sé, cerco di lanciarla, ma allo stesso tempo cercò di far rimanere un legame di reiatsu con la sfera.
    Non sapeva ciò che doveva fare, e non sapeva ciò che aveva appena fatto.
    Per il secondo tentativo, niente male.
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    Perchè continuate a dargli il benvenuto?
    E' una cosa insensata...
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    CITAZIONE
    Narrato
    *Pensato*
    "Parlato altrui"

    Rukia raggiunse il Sensei, era abbastanza affaticata, non aveva mai corso cosi velocemente, tutto questo solo per donare ai suoi occhi uno scenario alquanto insolito, adesso capiva il motivo per cui Tamaki le aveva donato quella rosa cosi stupenda, certamente si voleva far perdonare. Ad un certo punto il Sensei incominciò a parlare "Poiché tu sei gia in grado di evocare il reiatsu a tuo piacimento, ho ritenuto idoneo svolgere una lezione per permetterti di imparare ad utilizzare il tuo reiastu al fine di potenziare i tuoi attacchi” Attese la fine della spiegazione ed iniziò a guardarsi intorno spaesata, rimase ferma immobile, osservando le manie di protagonismo del suo Sensei, era alquanto potente e questo le faceva sperare che un giorno sarebbe diventata come lui, rimase anche impressionata dal fatto che l'uomo avesse rotto tutte le tavole con due colpi soli, uno più debole dell'altro. “Dovresti aver compreso cosa ti richiedo nell’allenamento odierno” aggiunse poi il Sensei mentre lei lo guardava, adesso più seria di prima, visto che si sarebbe dovuta confrontare lei con le tavole, lentamente si avvicinò dove il Sensei aveva già dato prestazione della sua capacità. Chiuse gli occhi e, come la prima volta che aveva evocato una sfera d'energia, nella sua mente si immaginò una bolla di vetro, una semplice bolla trasparente che doveva riempire di reiatsu.
    L'inizio del compito era assai facile per lei, visto che quella situazione le era abbastanza familiare, il punto stava nel fatto che non aveva la più pallida idea di come superare il suo allenamento, voleva essere certas di riuscire. *vediamo un pò* iniziò a pensare mentre reggeva con una mano la sfera di reiatsu *cosa ha fatto il Sensei?* si chiese sempre nella sua testa *in realtà non ho visto veramente niente, mannaggia, dovevo stare più attenta...* si rimproverò sospirando, facendolo anche notare dall' espressione le aveva segnato il viso in quel momento *Bando alle ciance* si invogliò, non poteva rimanere tuttoil tempo lì a pensare.
    Dopo quella dolce chiacchierata con se stessa, decise di darsi da fare, cosi, anche se non sapeva se fare bene o male, optò il plagio delle mosse di Tamaki-dono.
    Si allontanò dalle tavole per non essere coinvolta, se e quando ci sarebbe stata l'esplosione. Con la mano destra che soreggeva il reiatsu, diede una grande spinta, cosi che la sferà venne staccata dalla sua mano e andò a scontrarsi contro le tavole, il suo obbiettivo principale, dopo tutta quella corsa inutile a suo parere.
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    Nihon.
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    Nihon.
  9. .
    Nihon.
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    CITAZIONE
    siete tutte uguali... tutte fan di quello lì, sembra pure frocio

    Chi sembra frocio?!?!
    Ti rendi conto di ciò che hai detto?!?!?
    Byakuya... :Q___ __ _ _

    Comunque: Nihon!

    Edited by •Rukia Kuchiki - 8/9/2008, 11:18
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    Nihon.
  12. .
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"

    Rukia seguì i due Sensei con passo deciso. Non sapeva dove sarebbe andata a finire, ma sospettava qualcosa di molto serio.
    Dopo un abbastanza lunga camminata si ritrovarono tutti davanti al passaggio Seireitei Rukongai. Rukia si fermò, ma Shingo continuò la sua avanzata ed un muro si eresse davanti agli occhi di tutti.
    Il guardiano del passaggio diede al Sensei il permesso per passare, ma Shingo estrasse la sua zampakutou.
    il suo attacco lo sferrò contro l'imponente muro
    intaccandolo di poco, si girò e con lo sguardo chiese aiuto a Tamaki. Il quale consigliò alle due ragazze di allontanarsi, per poi sferrare il suo attacco. Rukia non stava capendo ciò che accadeva, ma un inspiegabile paura si diffondeva dentro di lei. Ciò che stavano facendo era chiaramente illegale. "Ma cosa....?" volse lo sguardo alla ragazza accanto a lei, sperava che le potesse dire qualcoas di più.
  13. .
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    *Pensato*
    "Parlato altrui"

    Rukia, seppur in difficoltà a seguire il Sensei, riusciva comunque a mantenere un contatto visivo. Riusciva perfettamente a vedere dove era e quando si muoveva. La vera difficoltà era raggiungerlo.
    Gli occhi della ragazza erano fissi sul maestro, quando in un istante scomparve dalla sua vista per poi comparire a quasi mezzo metro da lei. Rukia capì che non sarebbe riuscita a fermarsi in tempo. Era già pronta per l'impatto e le scuse, ma ciò non accadde. Sentì una pressione sulla fronte e fu costretta all'indietreggiare, inciampando su di un rovo e cadendo proprio sopra sull'enorme radice di un albero.
    Rialzatasi in piedi le suole dei suoi sandali erano in perfetto equilibrio su ciò in cui era atterrata la ragazza.
    "Ti do un piccolo consiglio, se intendi evitare un sottobosco cosi fitto potrebbe essere una buona idea utilizzare i rami degli alberi secolari che ci circondano per creare una strada."
    "Sì, è una buona idea camminarci sopra, ma finirci con il sedere non lo è altrettanto..." disse quasi ad un sussurrò.
    Ciò che faceva il Sensei era utilizzare il reiatsu per camminare, ma Rukia non avrebbe dovuto fare lo stesso.
    Il maestro dette del tempo a Rukia per riflettere, e dopo una frase del Sensei, che la ragazza non capì totalmente assorta nei suoi pensieri, incominciò la corsa.
    *Non era una lezione sul Controllo del Reiatsu? Mi è sfuggito qualcosa, perchè mi ritrovo a correre per un boschetto?*
    Non capiva nulla, ma non si scoraggiò. Incominciò a correre verso il Sensei, concentrata. Lo doveva raggiungere, lo avrebbe raggiunto.

  14. .
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    "Parlato altrui"

    Se non strettamente occupata negli allenamenti dell’Accademia Shinigami, Rukia non sapeva proprio come occupare le 24 ore della sua giornata. Anche se né poteva passare 12 a letto, come trascorrere le alter 12?
    Camminava, camminava e ancora camminava come una vagabonda. Passo dopo passo, il tempo trascorreva.
    Spesso e volentiri passava verso l’Accademia, dove si ritrovava ore e ore a scrutare gli annunci di missioni e lezione. Solamente se vedeva qualche richiamo per la propria classe. Di rado intratteneva discussioni con altri alunni o Sensei.
    In quella giornata, dopo aver passato solamente una mezz’oretta davanti alla bacheca, si staccò da essa per raggiungere la sua abitazione, quando per il corridoio si imbattè proprio in Tamaki Koyuya che parlava con una Shinigami.
    "Buongiorno Sensei e buongiorno anche a lei..."
    Salutò riservando rispetto per entrambi. Fu trattenuta dalle parole, fino a quando un Sensei non si “portò via” Tamaki, trascinandolo e sbattendolo al muro.
    Iniziarono a confabulare, mentre le due ragazze li guardavno in disparte. Rukia aveva uno sguardo preoccupato, non aveva assistito mai a niente del genere.
    Tutto d’un tratto il Sensei lasciò perdere Tamaki, iniziando una camminava verso I la sala principale dell’Accademia.
    "Volete venire anche voi?" tutt’altro che preoccupato, anzi divertito, Tamaki propose allegramente alle due ragazze una qualche partecipazione.
    Si girò incronciando lo sguardo della Shinigami, non avendo di niente da fare strinse le spalle e rispose all’invito: "..meglio di niente..!"
    Almeno non avrebbe passato tutta la giornata ad oziare.


  15. .
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    *Pensato*

    La prima volta che il Sensei aveva pronunciato il verbo "correre", Rukia non lo aveva preso in seria considerazione, ma ora, non aveva capito male, avrebbe dovuto veramente correre in quella lezione, non era solamente un modo di dire.
    *Correre, ma a che scopo? Questi allenamenti da Shinigami risultando sempre più strambi...* si arrise prima del solito. Già l era capitato che non concordava con quello che il Sensei diceva, ma alla fine doveva seguire le regole del maestro, ed aveva imparato che non aveva senzo rifletterci su, tanto si sapeva, alla fine avrebbe sempre fatto come ciò richiesto.
    Il Sensei usò lo shumpo per ricomparire alle spalle dell'allieva e raggiungere così il boschetto alle spalle della ragazza.
    Il maestro durante la lezione non avrebbe usato lo Shumpo per non rendere la differenza di potenziale.
    Avrebbe dovuto seguire il Sensei per il bosco.
    Il maestro prosegiva a grande velocità e senza pensare Rukia si addentro nella fitta boscaglia, ma già ai primi stadi le sembrò subito difficoltoso: i rovi radicati nel suolo, le tiravano la tuniche ostacolandola.
    Come faceva il Sensei. Quella era una lezione sul controllo del reiatsu, non una corsa campestre.
    Un'idea lampante le attraversò la mente:
    "Ma lei corre sul reiatsu?"
    Se fosse stato possibile creare un livello di reiatsu su cui camminare, sarebbe stato tutto molto più semplice.
79 replies since 4/3/2008
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