ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by Steve.

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    Benvenuto. :facepalm:
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    Anche se in ritardo Benvenuta. Ho già potuto vedere il tuo nome nel Nif.


    Sono uno staffer del GDR xD
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    E se tu sei forte potresti diventare il mio braccio destro quando sarò il supremo e incontrastato dominatore del pianeta... potrei persino lasciarti un continente.. che ne pensi dell'africa? O preferisci l'oceania?
    « Credo che hai bevuto un pò.»
    Dopo aver conosciuto i suoi giovani studenti il sensei sembrava essere agitato, come se stesse aspettando ancora qualcuno. Infatti di tanto in tanto guardava l'ora sul suo orologio e anche l'entrata dell'Accademia.
    «Wow... addirittura conquistare il mondo? Sei un tipo abbastanza ambizioso, ragazzo mio. Mentre tu, Kenji, sembri una persona di buon cuore... ma sei sicuro di avere abbastanza forza di volontà, per conseguire un obiettivo così nobile?»

    Un piccolo sorriso apparve sul volto sorpreso del Sensei, quasi come se fosse titubante sul futuro di quei giovani che facevano dei loro sogni i propri obiettivi. E se uno dei loro sogni fosse irrealizzabile? E se il fato avesse scelto loro un altro destino?
    V'è onore per coloro che comprendono ad accettano il fato imposto, v'è gloria per coloro che lottano per mutare l'esecrabile sorte, tessuta dalla mestizia e dal cordoglio, poiché inesorabile è l'angoscia nell'umano sentiero. E loro erano pronti per lottare? Solo con il passare del tempo l'avrebbero scoperto.
    « Ovviamente sarei un bugiardo affermando che ho questa forza di volontà, sebbene non mi sia mai trovato in una di queste situazioni. Ma credo che solo pensando a ciò che amo, tutto questo, mi da la forza.»
    Infatti era così. Non aveva mai affrontato dei grossolani pericoli. Si, nel distretto dove abitava a volte capitavano dei furti di vario genere, ma nulla di più. Mai aveva costatato il suo sangue freddo, perciò essere titubanti su una cosa che non si conosce è una cosa più che giusta.
    In seguito il sensei espose le quattro tipologie di combattimento, ognuna ovviamente diversa dall'altra. Tra quelle che aveva citato solo due avevano colto l'attenzione del giovane Ryusaki-kun, ovvero il Zanjutsu e il Kidou.
    « Scusi Sensei, mi potrebbe dire qualcosa in più sul Zanjutsu e Kidou? Sembrano davvero interessanti.»

    [...]



    Beh, ora dovevano affrontare una prova. Un infiltrazione a dire il vero, tutto pianificato, forse, prima dell'arrivo dei giovani aspiranti Shinigami. Dovevano prendere due mele dorate dalla cucina dove erano stati esiliati in punizione alcuni Shinigami dell'Undicesima. Sembrava essere divertito dalla sorte che potevano subire, se gli Shinigami li avessero visti non di certo sarebbero rimastii ad osservarli.
    Lentamente Ryusaki- Kun entrò dalla porta precedentemente indicata dal sensei, doveva quasi gattonare, non poteva di certo stare in piedi, sarebbe stato notato subito. Dovevano trovare un modo per non farsi accorgere, causare un diversivo.
    Kenji aveva notato che nei ripiani inferiori di ogni bancone vi erano oggetti di vario genere, dai cibi agli utensili per cucinare. Perchè non causare un piccolo rumore per distogliere l'attenzione di quegli uomini?

    « Hey, posizionati dietro l'uomo del primo bancone. Non dovrebbe guardarti se non fai il pagliaccio come prima. Io cercherò di fare un piccolo rumore così da far allontanare quei due uomini. Se lancio uno di questi oggetti anche se guardano altrove sentiranno il rumore, e essendo molto irritati, credo, andranno a vedere cosa fosse successo. Questa è una mia supposizione, sia chiaro. Dovrei prendere la mela, poi toccherà a te. Vedi il filo del tuo abito? Sfilalo e ponilo tra uno bancone e l'altro. Poi cerca di farti vedere da quell'uomo e eventualmente scappare verso la porta. Se tutto andrà come previsto non avremo nessun problema.

    E così fece, incominciò ad attuare il piano prestabilito poco prima con il suo compagno.


    CITAZIONE
    Blaze ho ipotizzato di iniziare il piano, non posso andare oltre perchè poi sarei autoconclusivo dicendo che si sono accorti del rumore. Se devo editare dici pure^^ Argletahm spero che tu abbia capito cosa ti ho chiesto di fare xD

  4. .

    (II):I'm a Hermit without a place where to go.

    "I'm just so fucking depressed
    I just cant seem to get out this slump
    If i could just get over this hump
    But i need something to pull me out this dump
    I took my bruises took my lumps
    Fell down and i got right back up
    But i need that spark to get psyched back up
    and in order for me to pick the mic back up"





    Ken non diede molta importanza al suo compagno, sarebbe stato solo un aiuto aggiuntivo per raggiungere il suo scopo. Solo tre parole del Sensei come risposta al giovane ragazzo, sembravano essere state balbettate, lentamente. All'improvviso il suo compagno di corso incominciò a perder le staffe, bel pimpante fece una verticale, cosa insolita per uno studente il cui obiettivo era diventare uno Shinigami. Ascoltò le parole del suo compagno pronunciate con uno stretto senso marcato d'ilarità e sarcasmo. In seguito il sensei parlò di un altro possibile studente che non si era presentato alla convocazione per poi invogliarli a seguirlo.
    Ogni passo smuoveva quelle sottili foglie aghiformi che giacevano assopite sul terriccio molle ed umido del Seiretei. Come in un gracidio perpetuo l’avanzare del ragazzo oneroso era accompagnato da un lento requiem naturale, che lentamente assopiva la sua mente in una sorta di criogenia forzata.
    L'aria pesante ed umida soffocava il ragazzo, rendendone la lunga marcia sempre più faticosa.
    Le gigantesche mura, la cui imponenza le rendeva visibili anche a diversi chilometri di distanza nello spoglio paesaggio, anche se solamente come ombre confuse tra le nebbie, era già scomparsa oltre la sottile linea dell'orizzonte, che si confondeva con le gigantesche masse grigie che caratterizzavano quei luoghi.
    Pochi deboli aliti di vento smuovevano appena i banchi di nebbia, che, aleggiando nel già soffocante aere di quel giorno, rendevano veramente difficoltoso seguire una precisa direzione.
    Al contrario, quell'opprimente ed umida arsura non dava la benchè minima impressione di svanire, continuando ad opprimere Atasuke ad ogni suo passo.
    Lo scricchiolio degli aghi di pino, schiacciati e smossi dal peso del ragazzo accompagnava costantemente il suo lento incedere, la sua faticosa marcia in quell'opprimente atmosfera, formando quasi un lento motivo musicale che, come per incanto, sembrava risucchiare le energie del ragazzo.
    Da tempo ormai odiava la vita monocroma del Rukongai, sempre le solite cose. In seguito il Senpai si presentò, si chiamava Ryunnosuke Kajiyama, nome apparso anche nella firma della lettera mandatagli la mattina.
    Quant'avrebbe voluto far parte degli Shinigami, di indossare quel lungo Kimono nero che nella sua mente era come un simbolo con il solo scopo di fargli credere di più in se stesso.
    Non sapeva cosa avesse fatto nella vita passata, se fosse stato un uomo crudele o un ragazzo benevolo e gentile. Nessun ricordo riusciva a risalire dalla sua mente perduta.


    Poi il senpai chiese con tono quieto e gentile ai due giovani studenti il loro nome e il perchè volessero diventare degli Shinigami. Motivi? Non ce n'erano. Solo la voglia di essere più forte, di attingere da quel potere che solo con l'aiuto di un vero e proprio Shinigami poteva farlo. Erano in uno spiazzale verde con vari cespugli ai lati e un lungo e ligneo albero di pino che troneggiava alle spalle del gruppetto.
    Vigeva un' aria di tranquillità, però, che non era in grado di rasserenare gli animi, che non era preludio di pace, ma soltanto foriera di guerra, lasciava appena intravedere la violenza che faceva temere gli Shinigami, a coloro la cui mente era stata offuscata dalle menzogne, dalle illusioni, che avevano il solo compito di nascondere la realtà del mondo.
    Fece due colpi di tosse per farsi osservare dal Senpai, poi prese parola e si presentò.
    Io mi chiamo Kenji Ryusaki, ci tengo prima a precisare una cosa. Io vorrei avere quel potere che mi può permette d'essere più forte. Una conseguenza di ciò è la mia predisposizione nel voler salvare gli altri. Volerli aiutare, ma senza potere questo non lo posso fare. Diventare uno Shinigami mi permetterebbe di fare ciò, e con il giusto allenamento non avrei nessun problema. Questo è il motivo per il quale io voglio diventare uno Shinigami.





    Edited by †Ðr.Stevë - 21/7/2011, 17:29
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    Benvenuto! Picchiamo Chad :bast: ( tanto non se move)
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    Bentornata^^
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    Benvenuto!
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    CITAZIONE
    Narrato
    *Pensato*
    Parlato

    Introduction

    Era l'alba.
    In una situazione pressochè normale, il Rukongai si risvegliava dal torpore notturno,immerso nei deboli e quasi nulli fasci di luce che con non poca difficoltà tentavano di attraversare il muro di nebbia che l'avvolgeva.
    Deboli cinguettii fungevano da unico debole monito mattutino,in una cittadina ormai da sempre in monocromo,in qualsiasi ora del giorno.

    Ken si svegliò massaggiandosi la fronte intorpidita dagli incubi notturni. Infauste visioni che tuttavia parvero non cessare,nonostante i risolutivi cambiamenti che erano avvenuti.
    Con passo spirato si tolse di dosso le coperte,per poi avviarsi con un leggero mugolo di sonno verso una nuova solita giornata.

    *Hm ... Non vedo il sole da giorni interi ormai ...*
    Pensò mentre con la coda dell'occhio mirava alla piccola finestrella appartata che si affacciava sul retro bosco.
    Però nonostante tutto questo il giovane Ryusaki parve esserne noncurante,come se tutto scivolasse via immerso in un mare di sapone . Dopo essersi fatto una rapida e gelida doccia ritornò nella sua stanza e poté ben notare che vi era un pacco sulla sedia poco distante dal letto. Con fare deciso incominciò a sfilare le corde che lo tenevano stretto, lentamente. Non appena lo sfilò appena aprì le ante della scatola una tremenda esplosione lo coinvolse. Fu sorpreso, quest’evento era inaspettato e per di più non si trattava né di una bomba o di un qualunque esplosivo, bensì di vernice rossa. Una cosa tride e mai successa. Ritrovò il suo corpo tutt’imbrattato di vernice rossa, parve essere in un bagno di sangue finto. Inoltre la vernice andò a colorare anche le bianche mura formando dei caratteri, sembrava proprio avere intelligenza propria fino a che non compose un messaggio. Si trattava dell’accettazione della sua richiesta per entrare a far parte del corpo Shinigami, o almeno sperava di farlo. Vi era sia la richiesta informativa sia la firma del sensei, un certo Ryunnosuke. Noncurante del messaggio frugò ancora in quella sudicia scatola, ove trovò un Hakama blu, forse divisa formale per entrare nel Seiretei. Tralasciando tutto ciò che aveva in programma di fare si diresse subito verso il suo obiettivo. La gelida atmosfera del Rukongai era allietata da un tenue peto, altrettanto inerte e aguzzo come delle affusolate scanalature. Gli studenti si muovevano silenziosi e languidi tra gli edifici della cittadina, rincasanti dalle pericolose lezioni cui avevano reso la propria partecipazione. Sconosciuto era a Ken ciò che succedeva dentro il Seiretei. L'umidità pressante nel suo Distretto, faceva sembrare le mura degli edifici d'un nero intrico, quasi assomiglianti alle oscure fattezze dei demoni. Tutto ciò, portava ad evidenziare alcune cose, come a riguardo che tutti gli altri distretti pensavano futili, e ignoravano come la crudeltà avesse preso possesso del mondo, tutti tranne quello.In quel cinerino panorama, una di quelle tante persone, indolente e accorata, camminava in quelle oscure e silenziose vie, trapelando edifici e negozi. Fino a qualche giorno prima, quel panorama, nonostante gli fosse oramai tanto familiare, avrebbe suscitato nel suo animo tormentato, quel pensier di paura, che lo perseguitava fin da quando aveva abbandonato la vita terrena. Ad ogni rumore, ogni sussulto faceva si che si voltasse, con l'amar gusto in gola di ritrovare quel famelico mostro di nuovo davanti ai suoi cerulei, e altrettanto perlacei occhi. Uno sbuffo di vento, fece alzare lo sguardo al ragazzo che intravide la maestosa e dorica magione del Seiretei, nascosta in quella colonna di nebbia. Riprese a camminare, a lunghe falcate, senza nemmeno saper dove si stesse dirigendo, troppo forti erano i pensieri che gli vagano imperturbati per la mente. Arrivo finalmente al monumentale Seiretei, maestoso e splendido in tutta la sua fastosità ed eleganza. Nemmeno un suono, solamente il fruscio del vento che ammaliava le lignee foglie che adornavano quella zona. Il sole ancora non albeggiava nella gabbia bigia che proteggeva i distretti. Come credevano che nel mondo ci fosse pietà...come che la violenza fosse solo un futile motivo da poter evitare.. V’era un via vai di persone, studenti correvano qua e di là in cerca della propria classe. Ryu poteva notare la sola persona che era vestita in un altro modo: il suo cupo Kimono color nero s’evidenziava tra gli abiti degli studenti. Forse era proprio lui lo Shikukasho, in altre parole il sensei, che gli avrebbe imparato le nozioni fondamentali della vita da Shinigami. Si avvicinò per poi chiedergli con tono garbato e formale:

    Siete voi lo Shinigami che mi farà da sensei?


    Dubito che word sia bravo a correggere. :bast:
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    Mi ritiro causa scuola... è possibile che devo fare ancora 5 interrogazioni in 2 settiman? :(
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    Benvenuta ^^
  11. .
    Benvenuto^^
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    Benvenuta^^
  13. .
    Benvenuto^^
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    Entrambi i ragazzi si erano alzati. Kenji e Dante avevano resistito all'enorme massa di reiatsu emessa dal sensei, anche se faticando un pò. In seguito il Sensei pose ai suoi allievi una domanda. Kenji rispose in modo esasutivo, mentre Dante confermò la tesi del suo compagno. Il sensei sembrava essere un pò soddisfatto delle conoscenze del ragazzo, infatti delineò un sorriso sul suo volto. Inoltre aggiunse che la causa della loro stanchezza era la sua reiatsu e che non resistevano poichè il loro corpo non riusciva a reggerla, e aggiunge che essa era al massimo il 30% delle sue possibilità. A dir poco esaltante, se avesse rilasciato più reiatsu ora i due ragazzi sarebbero direttamente in cura essendo sottoschock. Un'altra parola saggia uscì dalla bocca di gintoki, cioè che non solo la reiatsu faceva di un guerriero la vera forza, ma vi è anche l'esperienza e non dimentichiamo l'intelligenza nell'adoperare strategie complesse ma altrettanto efficaci. Poco dopo, i cuori dei ragazzi sussultarono alla frase del Sensei di iniziare la fase pratica, Kenji non aveva quasi mai provato a usare il suo reiatsu. E come se fosse voluto, la prova trattava nel'usare il reiatsu e creare una piccola sfera di energia sul palmo della mano. La sfera emanava una brillantezza soffusa e fluttuava come un fantasma, ma il potere che se ne percepiva era concreto, nitido.
    Riuscirò a farlo pure io...
    SI...
    "Per prima cosa devo cercare la mia fonte di energia, quindi devo liberare la mente.." pensò Kenji che dopo aver sollevato l'avambraccio destro a livello dell'addome, chiuse gli occhi e cercò di liberare la mente da tutto ciò che lo avrebbe potuto distrarre, cosa più facile a dire che a farsi. Dopo pochi secondi socchiuse un pò l'occhio auspicandosi che la sfera fosse comparsa, cosa che ovviamente non accadde "Meglio che mi impegni seriamentei..". Concentrandosi come poteva, Kenji stava svuotando la propria mente, qualche volta certi penseri o qualche reminescenza emergeva ma lui ,prontamente, lo allontanava o non ci dava conto. Così dopo che trascorsero vari minuti, secondo la percezione di Kenji, la sua mente era libera da ogni fastidio, ora necessitava di isolarsi dal mondo che lo circondava, e poco a poco non riusciva più percepire i rumori esterni ,per iniziare ad accorgersi dei rumori interni, ossia il ticchettio del suo cuore e il andatura del suo respiro, entrambi così conformii, dopo poco anche quelli svanirono. Ora completamente solo Keinji stava cercando la sua fonte di potere, e finalmente dopo il tempo impiegato a isolarsi da tutto che gli sembrò tantissimo, potè sentir fluire dentro di sè quell'energia, una sensazione mai provata prima. Ora aveva fatto quasi tutto, gli mancava solo mostrare quell'energia che lui sentiva, sotto forma di una sfera. Così avendo davanti a se l'immagine della sfera di Gintoki cercò di incanalare l'energia sulla mano e dargli la forma come quella che gli aveva dato lo shinigami, lo fece e aprendo gli occhi vide che...

    Edited by ¬Stevë™ - 9/5/2011, 19:21
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    Benvenuto..^^
22 replies since 1/3/2011
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