ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by »Alas†or

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    Scusa il ritardo, soliti impegni.

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    In quote: Parlato di altri personaggi


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    L'attacco di Seijaku aveva ottenuto l'effetto desiderato, o più o meno, dato che la buca formatosi tra i piedi del maestro non era risultata abbastanza grande da farcelo cadere dentro, era riuscito però a creare un mini cratere sfociante nella voragine, e due mezze piattaforme superstiti costringevano il sensei a stare a gambe eccessivamente aperte, questo poteva bastare per suggerigli nuove soluzioni d'attacco..ma proprio in quel momento il giovane allievo si accorse di trovarsi in una situazione davvero terrificante..la peggiore che potesse serpeggiare nella sua testa.
    Hollow giganti, mostri immondi, creature disgustose, avrebbe gradito meglio tutte queste cose insieme che lo stare nella situazione dove si trovava ora.
    Nell'affondare il colpo nel terreno, imprimendo il massimo della sua forza, il ragazzo si era trovato accovacciato, con un ginocchio posato sul terreno e l'altra gamba in posizione semi eretta pronta a dare una spinta per un eventuale rialzo, ma quello che purtroppo non aveva potuto calcolare, era la posizione della sua faccia.
    Si ritrovava infatti in una delle peggiori posizioni equiovoche che una qualunque persona di qualsiasi grado mentale avrebbe potuto fraintendere, era infatti a pochi centimentri dai gioielli di famiglia alias apparato riproduttivo del sensei.
    Sbiancò all'improvviso accorgendosi della situazione, e con disgusto assunse un espressione da post posseduto da spirito errante implorando qualsiasi divinità antica che nessuno abbia potuto godersi una tale scena.
    Nonostante lo shock appena passato, Seijaku riuscì a partorire un idea, anche se chiamarla idea era un parolone e non era proprio il nobile colpo che qualsiasi nobile cavaliere sogna di fare, ma poteva risultare comunque molto efficace.
    Lo sapeva, lo sapeva eccome, se fosse riuscito a sopravvivere a quell'esame d' accademia, magari riuscendo a passarlo, avrebbe avuto comunque vita breve, perchè dubitava fortemente che il suo sensei lo avrebbe lasciato in vita, ma decise di provare comunque.
    "Perdonami sensei."
    Quella fu l'unica frase che gli venne in mente di dire in quel momento, poco prima di segnare definitivamente il suo destino, e poco prima di concentrare tutta la sua forza nel procedimento contrario rispetto all'azione precedente, prima infatti si era concentrato a caricare una pugnalata, ora doveva effettuare un estrazione, cosa piuttosto semplice, data la piccola buca creata nel terreno la spada non trovava ostuzioni e poteva venire estratta con facilità. Il suo intento però non si limitava ad una semplice estrazione, aveva intenzione di continuarla in verticale, facendo salire il manico della spada, che si trovava proprio tra le gambe del sensei, a tutta potenza, per poi piombare con la stessa delicatezza di una bomba a mano su un formicaio, proprio sui gioielli di famiglia del maestro. Lo sapeva, la sua morte era vicina, ma parve comunque un ottima strategia, pochi uomini riescono a rimanere inermi ad un colpo nei bassifondi, e quelli che ci riescono..bhè non sono uomini! Seijaku infatti sperava che quella bionda chioma spettinata non nascondesse un segreto da celare agli altri, magari da sfoderare dopo la mezzanotte, in chissà quale perversa attività extralavorativa, in quel caso avrebbe temuto il doppio dei problemi rispetto ad una semplice nobile morte, che anzi avrebbe bramato disperatamente.
  2. .
    Quella di Odissea nello Spazio mi ha ammazzato.

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    saejlll
    L' esito dell' attacco del giovane allievo fu una sorta di rinculo su una parete gommosa, che lo rilanciò all'indietro facendolo cadere, era la tipica sensazione che può avere un bambino nel cadere di faccia su un gonfiabile, con la differenza che la consistenza del materiale era molto più dura. Non fu del tutto nulla l'azione dato che la pugnalata era andata a segno, a differenza della spallata che non aveva avuto effetto.
    La reazione del sensei fu quasi spontanea, come lo schiacciare una zanzara che si posa sul braccio, senza il minimo sforzo aveva inibito il colpo rilanciando Seijaku all'indietro, doveva trattarsi della famosa energia spirituale.
    "Quell'uomo, se avesse voluto, avrebbe potuto rispedire indietro alla stessa maniera una squadra di rugby completa, senza il minimo accenno di fatica, fantastico. "
    CITAZIONE
    Attaccare da soli un avversario più forte a testa bassa vuol dire farsi male. Usa il cervello e analizza la situazione.
    E chiedigli se vuole una banana, ma che non si venga in mente di tirarlo in aria che sappiamo come va a finire.

    Nonostante Seijaku fosse d'accordo in pieno per quanto riguardasse la banana, non lo era affatto riguardo all'azione appena effettuata.
    "Bene! Il mio piano sta funzionando..avanti così!"
    Pensò il ragazzo rialzandosi e sbattendosi i vestiti.
    Mostrava un espressione determinata, la stessa che alimentava la sua forza.
    La sua azione non era un semplice assalto come aveva dato a vedere, ma aveva uno scopo ben preciso..
    Una volta in piedi lanciò uno sguardo al suo compagno, cercandone la collaborazione, e si apprestò a riorganizzare un nuovo attacco.
    "Non posso fallire..è la mia occasione..DEVO superare questa prova, è un gradino in più in direzione del mio obbiettivo."
    "Muyori..andiamo, dammi una mano!"
    Esclamò il ragazzo in direzione del suo compagno.
    Non avevano alcuna strategia combinata, ma un improvvisazione poteva andare più che bene, Seijaku sapeva benissimo cosa fare, e con Muyori come ulteriore diversivo poteva lasciare campo aperto alla sua iniziativa di offesa.
    Senza pensarci due volte il ragazzo ripose il Bokken nella stessa posa dell' azione precedente, questa volta con l'ulteriore supporto della mano sinistra, il palmo era posato sul manico della spada per incrementare la potenza della pugnalata.
    Con un lungo sguardo incrociò gli occhi del sensei e si preparò all'azione.
    Lo scatto, date le limitate dimensioni della radura, durò poco, in un attimo il giovane era a cospetto del quarto seggio sicuramente già pronto ad accoglierlo. Con una leggera rotazione del busto, Seijaku improvvisò una finta tramite un fendente laterale proveniente destra, dal basso verso l' alto, sempre mantenendo entrambe le mani nella posizione precedente, con lo scopo di nascondere le sue reali intenzioni.
    Al termine dell'inclinazione però la spada venne sollevata leggermente in verticale caricando il colpo, in modo da aumentarne la potenza e annunciandone la discesa verso i calzari del maestro, o almeno era quella l'idea che intendeva dare. Il vero bersaglio del suo attacco non erano i suoi piedi, ma bensì la terra sotto di essi.
    La prima cosa che Seijaku aveva potuto notare dall'emersione del suo nuovo maestro dalla voragine che si era creata improvvisamente, era appunto la terra, quella era una foresta e la terra smossa per aprire una buca è molto umida e friabile, praticamente poco stabile e facile da infrangere, il pestone che aveva eseguito tra i piedi di Urahara non serviva per caricare l'impatto della spallata, ma bensì per sgretolare e smuovere la terra sottostante, in modo da farla cedere o comunque prepararla all'impatto successivo. Lo stesso valeva per la pugnalata ai calzari, il suo intento non era stato quello di colpire i piedi del sensei, ma tutto il contrario, sperava infatti in una schivata a quel colpo, in modo da poter penetrare maggiormente nella terra. L' aver incassato il colpo evitando il danneggiamento del suolo non fu del tutto un male, anzi, ora il ragazzo aveva un altra carta da giocare, la sua intenzione era quella di sfruttare il fatto che dato il raggiungimento del bersaglio, il maestro avrebbe potuto pensare che il ragazzo volesse ripetere i colpo perchè reputato vincente, e l'idea che voleva dare con questo secondo colpo era proprio la stessa, doveva far credere al suo avversario di volerlo pugnalare. I piedi del quarto seggio si trovano proprio sul bordo del cratere, dove la terra è più fragile e friabile, ora toccava a lui, doveva riuscirci, doveva farlo cadere in quella buca, ad ogni costo.
  3. .
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    Nel pieno della sua azione di fendere il sensei, all'improvviso, il bersaglio del colpo scomparve nel nulla, seguito da un rumoroso tonfo, lasciando Seijaku con un espressione perplessa impressa nel volto.
    "D-Dove è finito??"
    In seguito alla misteriosa sparizione, Seijaku notò una voragine proprio ai piedi di dove si trovava precedentemente il sensei, stimolando la sua curiosità e temendo un attacco in stile "Tremors", indietreggiò leggermente e potè udire delle voci provenienti dal fondo:
    CITAZIONE
    NON MI INTERESSA SE LEI E' UNA TALPA E NON RIESCE A LEGGERE LA BUSSOLA!!

    "Diamine..ma quì la gente si muove sottoterra?? Ma che razza di posto è??"
    All'improvviso dalla buca spuntò la testa di un biondino che esibiva una capigliatura parecchio spettinata.
    CITAZIONE
    Credo di avervi rotto il sensei

    "C-Cosa? Questo psicopatico scavabuche ha "rotto" il sensei? Ma chi è costui??"
    Pensò Seijaku con un espressione di stupore.
    Riemergendo dalla buca lo strano individuo mostrava degli abiti insoliti per uno shinigami, erano infatti delle semplici vesti cinesi, quelle che si possono vedere in quei film tutto pugni e calci trattanti arti marziali.
    "Ma bene, una sorta di Jackie Chan biondo platino..cosa vorrà?"
    CITAZIONE
    Urahara Mouryou, quarto seggio della Seconda Brigata. Gradirei i vostri nomi e se volete potete attaccarmi fin da subito con qualsiasi cosa crediate necessaria. Io starò con i piedi sul bordo della buca e voi dovrete riuscire a farmi perdere la presa e cadere di sotto. Buon divertimento!

    "Cosa?! Costui un ufficiale?? Ma bene! Un cambio di sensei così improvvisato era fuori da ogni mia immaginazione, prima un amante delle entrate in puro film Thriller, e ora una talpa bionda assassina di colleghi, bene Seijaku ti divertirai proprio oggi!"
    CITAZIONE
    Muyori Rekitsu, molto piacere di conoscerla e di far parte dei suoi allenamenti. Spero che lei riuscirà a portarci ad alti livelli e che ci insegni molte cose.
    Detto ciò, stia in guardia!

    Nell'udire quelle parole Seijaku si voltò di scatto notando la presenza di una terza persona nella radura, solo in quel momento aveva fatto caso al ragazzo alle sue spalle, prima nella foga della battaglia non l'aveva visto arrivare. Alto poco meno di lui e visibilmente più magro, aveva i suoi stessi vestiti, doveva essere un altro allievo dell'accademia che avrebbe dovuto sostenere la prova al suo fianco.
    "Bene, siamo in due, un supporto non fa mai male."
    Seguendo il ragazzo come esempio Seijaku abbassò la spada e proseguì con le dovute presentazioni.
    "Seijaku Haru, molto piacere di fare la vostra conoscenza Sensei Urahara. Scusi per l'impaccio iniziale ma non mi aspettavo proprio un "touch" di cambio tra Sensei il primo giorno di accademia, spero possa portarci sulla strada giusta per divenire Shinigami."
    Subito dopo il ragazzo assunse una posa di attesa accompagnata da un espressione estremamente seria, stando pronto per la battaglia imminente.
    "Bene..salvo un altro cambio ora la prova di combattimento può iniziare..Che si può fare? Siamo in due ergo maggiori opzioni di..""
    La pausa riflessiva fu interrotta quando l'altro ragazzo si apprestò a sollevare un grosso ramo da dei cespugli.
    "Perfetto, ora anche lui ha un "arma", anche se non è possibile definirla tale, bhè meglio di niente no? Vediamo quale tecnica di attacco adotterà, cercherò di dare il massimo supporto."
    L'attesa per l'attacco del suo compagno non terminò mai.
    Infrangendo ogni possibile idea di Seijaku, Muyori iniziò a sbattere ripetutamente quel grosso arbusto sul terreno con foga, facendo cadere al suolo il ragazzo in perfetto stile manga dallo stupore, che senza parole, si limitò per un istante ad osservare stupito, le inutilissime percussionate in stile batterista rock del suo compagno.

    saejaku


    "M-Ma che cazzo sta facendo?!"
    Pensò Seijaku nel rialzarsi da terra.
    "Ehi tu! Ma che cavolo fai??! Se il tuo intento è quello di diventare un batterista ti consiglio di allenarti diversamente! Se invece è una sorta di tentativo di attacco ti prego di spiegarmelo! Dato che non trovo molto offensivo disturbare le formiche con un ramo!"
    "Poteva usarlo per attaccare, poteva usarlo per infastidire, poteva usarlo anche come grattaschiena se vuole! Ma a cosa cazzo serve battere a terra con un ramo?! Sperava forse che la debole aria creata portasse ristoro al Sensei?? Roba da matti..vediamo piuttosto di ideare qualcosa..magari anche Joey Jordison quì affianco può dare una mano.."
    Dopo quell'azione totalmente inaspettata del compagno, Seijaku assunse di nuovo l'espressione seria e battagliera, preparandosi allo scontro.
    La distanza tra lui e il Sensei non era molta, toccava a lui cominciare.
    Con un breve scatto felino in avanti, mentre si dirigeva verso il bersaglio, il ragazzo fece scivolare il Bokken nella mano destra, impugnandolo a mo' di pugnale con la punta rivolta verso il basso, una volta giunto di fronte al sensei improvvisò una spallata con la spalla sinistra, diretta al petto del maestro, e per aumentare la potenza dello slancio della spinta puntò con forza il piede sinistro a terra in un colpo secco, esattamente tra i piedi del quarto seggio. Contemporaneamente a quell'attacco, la mano destra che impugnava la spada, precedentemente portata in alto per caricare il colpo, venne fatta scendere con l'intento di pugnalare il piede sinistro di Urahara, proprio nell'esatto momento in cui la spalla si accingeva a colpire il sensei.

  4. .
    No problem ^^

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    "Uff..il mio sensei tarda ad arrivare..chissà se avrà già finito con l'altro studente..a pensarci bene quell'altro assomigliava ad un personaggio di un vecchio videogioco..mi pare Tekken..devo ricordarmi di chiedergli un autografo!" Il ragazzo stava fantasticando mentre si era portato una mano sulle labbra facendo un tiro di sigaretta..All'improvviso una brezza di vento inaspettata falcio l'aria arrivando alle sue spalle, senza nemmeno avere il tempo di intuire cosa fosse una mano si posò bruscamente sulla spalla di Seijaku.
    CITAZIONE
    «SEICCHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN~ ! Yohohohohohoh~~ »

    La reazione seguente fu possibile identificarla come ad un gatto che spiccando un salto si impianta nel soffitto con le unghie dopo essere stato spaventato a morte. Per un istante Seijaku aveva l'impressione di riuscire a masticare il proprio cuore, aveva addirittura superato la soglia del "cuore in gola", la sigaretta era caduta in automatico dalle sue labbra cadendo a terra, era il suo sensei, finalmente arrivato per l'addestramento.
    "M-mi ha spaventato a morte!! Credevo di morire sensei! Vuole un allievo morto ancora prima di malmenarlo accademicalmente??!" Esclamò il ragazzo mentre il suo cuore batteva all'impazzata e il paragone con un subwoofer della Onkio era più che azzeccato.
    CITAZIONE
    «Grazie per aver eseguito gli ordini! Comunque, come ti ho detto prima, sono Ryunnosuke Kajiyama, tuo sensei, ma chiamami solo Ryu-sensei che si fa prima. Il mio scopo è...» «... Ucciderti con violenza tale che di te non rimanga neanche la polvere!»

    "Ma bene!! Non solo ci ha provato con la tecnica dell'infarto improvviso, ora vuole pure farmi la pelle giusto per ciliegina sulla torta! Non devo lasciarmi spaventare..dopotutto non sembra così spietato..credo.."

    "Ehm..piacere Cardiokiller-Ryu-sensei, rinnovo anch' io la mia presentazione, mi chiamo Seijaku Haru e sono onorato di fare la vostra conoscenza. Spero non vogliate con troppa enfasi la mia pelle subito dal primo giorno!"
    Balbettò il ragazzo in parte divertito dalla dichiarazione del suo maestro. Il sensei Ryu era un ragazzo dalla folta chioma rosso cremesi, leggermente più basso e che apparentemente dimostrava qualche anno in più di Seijaku, sembrava un tipo alla "buona", con cui, senza provocazioni o diverbi, si può tranquillamente ridere e scherzare.
    CITAZIONE
    «Ahahahah, scherzavo! Come ti ho detto prima, sarò il tuo insegnante per l'intero percorso accademico... Per quanto riguarda la lezione di oggi...»

    "Fiuu..posso ancora vivere! Si sembra poprio un bravo sensei.."
    Pensò il ragazzo mentre seguiva con lo sguardo Ryu-sensei che stava estraendo una sacca viola da un cespuglio, chiedendosi quanto prima l'avesse riposta lì.
    CITAZIONE
    «... è combattermi, sarò io a decidere quando l'allenamento sarà finito. Questo è un Bokken, l'unica arma concessoti di utilizzare dentro il perimetro accademico... cerca di non perderlo/romperlo, perché dartene un altro poi è un casino, intesi? Ora attaccami, su!»

    Una spada di legno, un Bokken, il ragazzo si sentì improvvisamente motivato, con quella spada nonostante non fosse una Zampakuto si sentiva una sorta di spazzino-shinigami, un qualcosa che comunque lo avvicinava al suo scopo finale. Ringraziò il sensei accennando un sorriso, che subito cambiò in un cocktail di determinazione e spirito combattivo.
    "Bene..non perdiamo un minuto di più, il mio addestramento inizia ora, diamoci da fare!"
    Si autoincitò il ragazzo mentre portava entrambi le mani sull'impugnatura della spada, stringendola con una forza imparagonabile.
    "Bene..ragioniamo..partiamo dal presupposto che non ho la minima chance di colpirlo, questo è un test bello è buono, ma anche se non posso danneggiarlo questo non mi vieta di tentare di rendergli la vita difficile!"
    Seijaku era determinato a lottare con il suo sensei, nonostante in natura fosse buono e non avrebbe mai cercato di ferire un compagno, sapeva benissimo che il suo maestro poteva ucciderlo con uno starnuto e che quindi non poteva nuocere alla sua salute e di conseguenza poteva "andarci pesante".
    "Allora..se lo attacco diretto sono morto, se abbasso la guardia sono morto, se sto fermo sono morto..bene, proviamo così!"
    "Arrivo, Ryu-sensei!"
    Esclamando quella dichiarazione di guerra, Seijaku si diresse verso il suo sensei con una corsa contenuta, date le limitate dimensioni della radura non c'era moltissimo spazio, a conclusione dello scatto il ragazzo alzò la spada simulando un fendente di finta e successivamente si chinò improvvisamente, tentando di colpire il sensei con un calcio basso diretto allo stinco, e, prevedendo una schivata laterale o un salto verticale, tenne la spada pronta ad indirizzare un affondo sulle ginocchia o sui piedi del maestro, allo stesso tempo approfittando della posizione di stallo-attesa della sua spada, poteva usufruirne anche in risposta ad un attacco, stando pronto ad afferrare la lama con il palmo, in modo da schermarsi sufficentemente indietraggiando con il piede perno ancora posato al suolo in uno sbalzo all'indietro.
    "Non può indietreggiare, gli alberi glielo impediscono, può schivare solo in verticale o lateralmente, o la va o la spacca!"
  5. .
    Rieccomi! Blaze scusa per la lunga assenza, appena ti è possibile possiamo riprendere. ^^
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    Il boschetto del settantanovesimo distretto? Come mai il mio allenamento dovrà svolgersi proprio lì? Iniziava a chiedersi il ragazzo subito dopo aver fatto conoscenza con il suo sensei. Con un cenno di approvazione ed esclamando "Va bene sensei, l' attenderò nel luogo stabilito" Seijaku lanciò un saluto a quello che doveva essere il suo compagno di corso e accendendosi una sigaretta si diresse verso il boschetto di Kusajishi senza attendere un minuto di più.
    Più o meno aveva una vaga idea di dove si potesse trovare quel boschetto, non era ancora molto pratico della zona e dei distretti del Rukongai ma con la sua spiccata dote nell' orientamento non ebbe particolari difficoltà a raggiungere il posto stabilito. "Cavoli il sensei si è dato da fare fin da subito! Appena un saluto e subito in marcia! Sembra un tipo apposto..fortunatamente pare non essere uno di quelli che guardano i propri sottoposti dall'alto verso il basso..Meglio così, gente come quella mi da sui nervi."
    Erano passati diversi minuti da quando Seijaku aveva iniziato ad addentrarsi nel bosco, mentre passeggiava si era soffermato parecchio ad ammirare la natura circostante, provava una forte nostalgia per il luogo dove, nella sua vita terrena, amava passare serate osservando le stelle e godendosi la fresca brezza notturna, quello stesso luogo dove aveva trovato la morte. Il bosco di Kusajishi era pieno di particolari che gli ricordavano quel luogo, dal cinguettare degli uccellini al ferreo rumore di grilli ed insetti che rimbombavano tra i tronchi di quegli immensi alberi, come le gran casse di un batterista di un gruppo Rock. Durante la passeggiata il ragazzo volgeva spesso lo sguardo al cielo, la giornata era delle migliori e i riflessi del sole infrangevano la barriera di rami che gli alberi avevano eretto verso il cielo, quasi come per proteggere l' interno e gettando un velo di mistero a quei tesori naturali serpeggianti per tutto il bosco.
    "Bene! Direi che quì va bene, sono all'incirca al centro del bosco, attenderò il sensei quì." Pronunciò a voce bassa il ragazzo stando attendo a non infastidire la fauna locale. Era giunto al centro della foresta, si trovava in una piazzola nei pressi della fine del sentiero e si era appostato appoggiato ad un albero attendendo il suo maestro, era carico e determinato, nessuno poteva fermarlo.
    "Bene sensei, ora manchi solo tu, non vedo l'ora di affrontare il mio primo addestramento!" Pensò il ragazzo mentre stringendo il pugno della mano destra, fissava nel vuoto con sguardo deciso attendendo pazientemente l' arrivo del suo maestro.
  6. .
    Chiedo scusa per il ritardo, ultima settimana di lavoro in cui ho visto praticamente formattarsi il mio poco tempo libero..^^" Volevo chiedere se era possibile distaccarsi dalla classe, dato che venerdì dovrei partire non mi va di lasciare Hawk bloccato o comunque di venire "bocciato" all' accademia, ho chiesto delucidazioni ad Argle e mi ha detto di avvisarti, se è possibile ti ringrazio in anticipo ^^

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    seijaku
    Era mattina presto, come tutte le mattine Seijaku era già in piedi alla buonora, amava appostarsi fuori al sorgere del sole e sentire la leggera brezza mattutina sulla pelle, mentre poteva udire il cinguettio di qualche volatile poco distante. Come al solito appena sveglio, una doccia fredda e un caffè macchiato lo accompagnavano fuori per accendersi una sigaretta e contemplare le bellezze mattutine. Quel giorno mentre varcava la soglia della sua abitazione, Seijaku si accorse di uno strano pacco accuratamente riposto di fronte alla sua porta, messo in bella vista c'era il simbolo dell' Accademia. Con trepidazione e un briciolo di curiosità il ragazzo si apprestò a raccoglierlo e rintanandosi in casa lo aprì senza esitazione.
    Il pacco conteneva una divisa e una strana bambola di pezza.
    «Deve essere uno scherzo..si è sicuramente così. Cosa ci fa una bambola in un pacco proveniente dall' accademia? Qualcuno si sarà divertito a prendermi in burla sapendo della mia recente richiesta di ingresso all'Accademia shinigami..Chiunque sia me la pagherà per questo scherzo di scarso gusto..M-ma aspetta!? Una cordicella? Cavolo per essere uno scherzo è davvero fatto bene..vediamo cosa succede..»
    Il ragazzo tirò la cordicella preso dalla curiosità.
    In un istante l'espressione affettuosa sul volto della bambola in grado di accompagnare qualsiasi bambina nei giochi giornalieri cambiò, comparve un espressione degna dei miglior film Horror in circolazione, che sbraitando con un tono raccapricciante simile alla voce del cantante dei Lordi in Blood Red Sandman fece sobbalzare il ragazzo ringhiando il seguente messaggio:
    CITAZIONE
    "La tua richiesta di entrare a far parte della prestigiosa Accademia delle Arti Spirituali Shin'O, che ti formerà fino a renderti pronto per entrare nel duro mondo degli Shinigami, è stata ufficialmente approvata.
    Presentati domani in Accademia alle ore 9:00, ti aspetterò davanti all'ingresso.
    Il sensei,
    Ryunnosuke Kajiyama."

    «C-cavolo, non era uno scherzo allora. Ma quale psicopatico avrebbe mai potuto ideare una missiva del genere?? Inizio a temere l'incontro con questo misterioso sensei..»
    Dopo aver compreso la ragione di quel bambolotto, Seijaku con un sorriso di sherno sul volto uscì in veranda e si accese la sigaretta che aveva mancato di accendere prima, tenendo ancora la strana bambola stretta nella mano sinistra.
    «Ce l'ho fatta..sono stato accettato! Diventerò uno shinigami e ripulirò il mondo da quelle creature disgustose! Ci metterò tutto me stesso, domani è vicino e non voglio farmi trovare impreparato»
    Il ragazzo si soffermò parecchio tempo a riflettere sull' indomani e al suo primo giorno d' Accademia, sul suo sensei e sui suoi futuri compagni, su come potevano essere e sulle difficoltà della strada che aveva deciso di intraprendere.
    Passò la giornata svolgendo attività fisiche, era deciso a farsi trovare più in forma che mai, aveva percorso molta strada correndo e in tarda serata, dopo cena, si stava cimentando in flessioni e addominali.
    «Bene! Così dovrebbe bastare. Ora si vola a letto, domani devo essere fresco e riposato, non so che mente perfida possa essere il mio sensei e quindi devo dare la migliore delle impressioni»
    Era esausto, ma ancora fantasticante per la mattina seguente il ragazzo si lasciò prendere tra le braccia del sonno.
    Mattino, un mattino soleggiato, una bella giornata guarniva il cielo incentivando Seijaku nella giornata che lo attendeva.
    Non aveva dormito granchè quella notte, vagava nei suoi pensieri come un leprotto smarrito nel bosco.
    Si soffermava a pensare e a fantasticare, forse troppo, ma faceva parte di lui viaggiare in mondi impossibili tra i suoi pensieri.
    «E' ora. Non voglio rischiare di fare tardi, me la prenderò con comodo come sempre.»
    Alle 8 esatte Seijaku uscì di casa indossando l' hakama trovato nel pacco e con una sigaretta tra le labbra, diretto con determinazione in direzione dell'accademia con un passo convinto e schietto.
    Fu una passeggiata abbastanza breve, o per lui sembrò così, l' agitazione per il suo primo giorno lo aveva accompagnato in accademia dalla notte stessa, ma ora era lì, era il suo momento.
    «Let's Rock!»
    Con un incitamento personale Seijaku si avvicinò all'ingresso dell'accademia e tra il via vai di studenti scorse un individuo dai capelli color cremesi e un abito nero, fisso in posa eretta dando l'impressione di attendere qualcuno.
    «E' lui, ne sono sicuro, è il mio sensei.»
    L' agitazione improvvisamente era cessata e il ragazzo si diresse in direzione dello shinigami con passo sicuro e un sorriso appena accennato in naturalezza sul volto.
    «Lei ha tutta l'aria di essere il mio futuro maestro, il sensei Kajiyama. sono Seijaku Haru, onorato di fare la vostra conoscenza.»
    Senza attendere si spostò ad attendere eventuali compagni di corso vicino ad un albero.
    Con quell' inchino Seijaku aveva fatto il primo passo nel mondo degli Shinigami.


    Edited by »Alas†or - 8/8/2011, 16:45
  7. .

    Salve a tutti sono nuovo, piacere di conoscervi ^^

7 replies since 9/3/2006
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