Escursione accademica

Missione di livello C

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  1. ~Anto...
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    × Big Hollow, Short Death!

    Non mi interessava di niente, prima o poi avrei fatto a pezzi quella ragazzina che aveva osato troppo nei miei confronti. Oltre a saper levitare non era di certo migliore di me, e sopratutto con la spada ero il più forte del gruppo.
    Peccato che il sensei si era frapposto tra me e il mio obiettivo, in tal caso l'avrei uccisa sicuramente e non mi sarei nemmeno pentito.
    Normalmente non era da me innervosirmi in questo modo, ma lei aveva superato il limite della mia sopportazione già troppe volte e non avrei lasciato impunito quel suo atteggiamento.
    Poi le risposte che dava Misao erano proprio idiote, non capiva nemmeno cosa era il sarcasmo o un 'offesa velata... ma dove era vissuta fino ad allora?In un porcile o all'asilo?
    Non saprei scegliere tra i due, ma una cosa era certa: il suo cervello non era cresciuto abbastanza!
    Prima che iniziasse a parlare il sensei avevo avvertito lo sghignazzamento di Oda, non saprei come definirlo quello lì, di certo non uno che faceva la differenza.

    *Ma guarda con chi sono capitato, con una iena e due scimmie, siamo proprio allo zoo. Fortunati loro che sono ancora agli esordi della mia carriera di Shinigami, perchè se così non fosse li avrei eliminati in massa tutti e tre. Chi non porta rispetto al prossimo deve essere se non eliminato almeno allontanato da tutta la comunità*

    Pensai mentre la freddezza e quello speciale tipo di odio iniziava a pulsare fra le vene. Quando entravo in quello status mentale non ero un essere umano, ma un'arma a tutti gli effetti. Capace di distruggersi pure di eliminare qualunque cosa gli si pari davanti.
    Le parole del sensei non fecero altro che elevare esponenzialmente la mia voglia di fare a pezzi quello sgorbio mal riuscito.
    Quando disse che dovevo prendere esempio da quel paraplegico di Oda, il mio reiatsu è come se stesse per esplodere dal baricentro del mio corpo. Non avrei trattenuto oltre tutta quella forza sopita.

    Ad un certo punto Shingo venne divorato da un Hollow spuntato dal nulla.
    Adesso avevo un bersagli su cui sfogare tutta la mia forza, il mio intento non era quello di fare bella figura davanti a tutti, la mia personalità era quasi annullata.
    L'annientamento del nemico era l'unica cosa che governava la mia mente e il mio corpo e la spada la consideravo come un mio secondo arto se non l'unica cosa che poteva farmi sentire vivo.
    Le parole degli altri due che erano in preda alle loro mortali emozioni non riuscirono nemmeno ad arrivare alle mie orecchie, li ignoravo completamente e l'Hollow aveva l'attenzione solo per me.
    Era proprio un colpo di fortuna, e quello fece implodere il Reiatsu nel mio corpo.
    In qualche modo riuscivo a contenerlo in maniera assai perfetta, la lama era l'unica valvola di sfogo e nonostante l'afflusso di energia spirituale fosse spropositato riuscivo a modellarlo abbastanza per creare un aura attorno alla spada pressocchè unica.
    Richiamai proprio tutto il Reiatsu che avevo in corpo e i capelli inziarono ad agitarsi: era il momento di partire all'attacco.
    Dovevo partire dal basso fino ad arrivare alla sua testa per perforarlo completamente. I tentacoli erano gli arti più preoccupanti dato che essendo completamente mobili poteva colpirmi da ogni fronte quindi impugnai l'Asauchi nella destra e la sinistra sarebbe stata la mia eventuale difesa.
    Dopo aver tagliato qualche tentacolo sarei saltato su uno di essi per poi usare la spinta per arrivare più in alto che potevo.
    Di certo non potevo mirare alla testa perchè sarebbe stato troppo alto ma almeno a metà del capo, in quel caso la spada sarebbe stata il mio piccone che infilzata nella carne del mostro sarebbe stato come una piccola montagna da scalare.
    Il suo corpo a vista non era duro come l'acciaio quindi se la situazione sarebbe stata critica potevo benissimo estrarre la lama dell'epidermide e scendere d nuovo a terra, intanto però gli avrei inferto una ferita non indifferente perchè durante la scesa come perno avrei usato appunto la spada e un taglio di quella gittata era un danno ingentissimo.

    I miei occhi inziavano a concentarsi sull'obbiettivo, non potevo fallire, e non avrei fallito. Avevo combattuto guerre e guerre, contro elefanti di quella grandezza e mi ricordo che ne uccisi quasi una decina in una sola battaglia di 3 ore.
    Non mi sarei fermato nemmeno di fronte ad un suo colpo, mi sarei rialzato senza pensarci , quasi istintivamente.
    Quella era il lato del carattere che non riuscivo a controllare, e se usciva fuori era un pericolo davvero per chiunque fosse identificato come un nemico da abbattere.
    Dovevo preoccuparmi per il sensei, ma non mi importava, ero sicuro che da dentro il corpo dell'Hollow poteva uscire quando gli pareva perchè se l'avesse già ingerito non avrebbe esistato ad incrementare la sua potenza invece non notavo nessuna alterazione, almeno all'apparenza.
    Gli altri due non sapevo nemmeno cosa stessero facendo, le loro voci erano come il rumore che provocavano le formiche quando camminavano sul terreno: NULLO!
    L'azione stava per avere inizio.

    CITAZIONE
    Stato fisico: Ferita Lieve
    Stato mentale: Distruttivo, freddo: Macchina per uccidere.
    Asauchi: estratta e impugnata con la mano destra, completamente potenziata dal Reiatsu in quantità industriale.
    Azioni: Attacca dal basso l'Hollow cercando di colpire i tentacoli. Al momento giusto salta e lo infilza ad altezza concessagli dalla spinta.

     
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