Pattugliamento nel mondo terreno...?

Cosa aveva in mente di fare, stavolta, quello shinigami autolesionista? L’hollow contro cui stava combattendo era sufficientemente esperto da aver già avuto modo di osservare l’uso di alcuni kidou dei propri avversari e sapeva quanto semplice fosse evitare gli effetti di quelli più dispendiosi in termini di tempo. Il combattimento, per quanto lo riguardava, era ormai giunto al suo atto finale. Gintoki aveva appena iniziato ad enunciare a bassa voce la formula del suo incantesimo quando, concentrando gran parte della propria energia spirituale nelle gambe, la piccola creatura scomparve di fronte ai suoi occhi per riapparire un istante dopo alle sue spalle grazie alla tecnica chiamata "Sonido", fondamentale negli scontri di più alto livello. A quella velocità probabilmente l’ufficiale non avrebbe nemmeno potuto rendersi conto di quanto era successo prima di subirne gli effetti, che non tardarono ad arrivare. In maniera assai simile al filo di una zampakutou, l’hollow affilò il proprio reiatsu lungo la punta delle dita della mano sinistra che, distesa, si immerse in un istante nel medesimo fianco dell’avversario, trapassandolo da parte a parte e costringendolo ad un rapido addio del suo rene sinistro. Ad occhio e croce, doveva fare male… Sfortunatamente per lui, però, il crudele mostro non si sarebbe accontentato di fargli provare quelle atroci sofferenze e desiderava imporre la propria supremazia sullo scontro avendo l’accortezza di decapitare l’avversario. L’istante successivo, confermandone i voleri, la coda dell’hollow accarezzò il fianco destro del proprio padrone, passandoci a pochi centimetri mentre le due tenaglie si aprivano nuovamente, stavolta dirette all’altezza del collo dello shinigami. Non sarebbe stato un bello spettacolo per i suoi allievi, specialmente contando che a breve avrebbero fatto la stessa fine.

Con grande sorpresa dell’hollow, il ragazzo che prima si era rivelato tanto stolto riuscì ad evitarne il calcio esibendosi in un rapido movimento che lo costrinse solo a sbucciarsi le ginocchia. Non male, per un pivellino. L’unica donna di quello scontro tentò invece di modificare la traiettoria del proprio colpo per impedire alla creatura di afferrarne la spada e, nonostante si mostrò abbastanza capace da riuscirci, non aveva considerato la presenza del braccio sottostante dell’hollow, che impedì alla spada di risalire ed anzi ne catturò l’impugnatura, insieme alle mani della ragazza. Stavolta, tuttavia, il desiderio del mostro non era quello di romperle delle ossa, specialmente perché non si era dimenticato di osservare i goffi movimenti del ragazzo che per primo aveva osato ferirlo. Forte della sua stretta intorno all’arma impugnata dalla studentessa piantò nuovamente a terra il piede dapprima alzato per sferrare un calcio a Light, ruotando velocemente il muscoloso busto in una torsione antioraria di circa novanta gradi e trascinando con sé la ragazza che, poi, costrinse ad una traiettoria rettilinea perché scagliata senza troppi complimenti verso il suo compagno, Kyoya, come se si trattasse di una lancia anziché di una persona. Il ragazzo in questione si stava giusto avvicinando e, prima che uno dei due potesse tentare di limitare i danni, la spada che tanto avrebbe voluto conficcarsi nelle carni dell’hollow trapassò da parte a parte l’addome del ragazzo, presto seguita dalla studentessa che cadde contro il corpo appena ferito del compagno.
-Aaaaargh!- esclamò improvvisamente la creatura, senza poter gioire di quanto era appena riuscita ad ottenere, mentre la lama di Kyoya si conficcava sui suoi glutei. Era deciso: il prossimo sarebbe stato lui, meglio se tra atroci sofferenze.