Pattugliamento nel mondo terreno...?

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  1. Makenshi Chrona
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    SPOILER (click to view)
    <<parlato. >
    ''Pensato.''
    Mormorato.
    Parlato altrui.


    Pur avendolo attaccato con tutta la forza possibile, qualcosa nell'attacco di Eiko era andato storto: non si era concentrata abbastanza sul colpo? Aveva mirato troppo in alto?
    Nulla di tutto questo: si era solamente dimenticata dell'arto inferiore dell'Hollow, che salì ad afferrarle saldamente le mani assieme all'impugnatura dell'asauchi, bloccandone l'attacco.
    Poichè la creatura aveva già tentato questo approccio, ma con l'arto superiore, Eiko capì all'istante che le sue dita avrebbero subito una serie di fratture dolorose ed inevitabili se avesse stretto la presa più di quanto stava facendo.
    Si stava già preparando ad un rapido addio alle sue mani, ma l'Hollow si girò improvvisamente, ruotando su se stesso e trascinandola con sè, per poi scagliarla via: la spada ormai libera dalle grinfie del mostro si conficcò nell'addome del suo compagno, già precedentemente ferito, Kyoya, ed Eiko ne seguì la traiettoria, rovinandogli addosso.
    In un primo momento la ragazza non capì perchè avesse avuto un atterraggio più o meno morbido, visto che secondo i suoi calcoli avrebbe dovuto catapultarsi sull'asfalto.
    Solo rialzandosi capì che la sua asauchi aveva trafitto Kyoya, che ora giaceva svenuto al suolo.
    Pietrificata, Eiko si inginocchiò di fronte al ragazzo: si allungò lievemente col busto e poggiò una mano sul cuore, mentre i sensi di colpa iniziavano a farsi strada nella sua mente.

    ''E' morto. E' morto. E' sicuramente morto. L'ho ucciso io, la spada l'ha trapassato, è colpa mia!''

    Batteva. Il suo cuore batteva, anche se piuttosto lentamente.
    Eiko concluse che era solo svenuto, ma era comunque ferito e bisognante di cure: l'urlo dell'Hollow la distrasse temporaneamente dai suoi pensieri, e nel vedere l'arma del ragazzo che, scivolatagli di mano, era andata a trapassargli le natiche le scappò involontariamente da ridere, pur considerando la grave situazione in sè.
    Poi, dal nulla apparve un'uomo che, schizzando verso l'hollow con cui stava combattendo il sensei, gli mozzò la testa con un fendente secco: questa descrisse un breve voletto a forma di arco e cadde a terra.
    Da quel che poteva vedere Eiko, il sensei era appoggiato alla spalla di una giovane donna coi capelli rossi, ma era stato trafitto dall'Hollow, ed era chiaramente in stato di semi-incoscienza, con l'uniforme strappata in vari punti e sanguinante.
    L'uomo dai corti capelli castani, quello che aveva decapitato il nano Hollow, prese parola.

    << Prendete il vostro compagno ferito e il sensei e ritiratevi di corsa al senkaimon. Ushiromiya applica le prime cure al ragazzo e muoviamoci.. il tempo stringe. >

    La ragazza fece come le era stato ordinato, togliendo la spada dall'addome di Kyoya e bloccando la fuoriuscita di sangue con le mani, che erano circondate da un'alone azzurro chiaro: non appena l'asauchi fù sfilata dal corpo del ragazzo, Eiko la afferrò con mano pesante e la ripose nel fodero, appesa alla cintura: toccare l 'arma che aveva ferito il suo compagno la disgustava profondamente profondamente, ma non era sua, quindi non l'avrebbe rivista.
    Era tentata di ringraziare la signorina Ushiromiya, come l'aveva chiamata l'uomo, ma non poteva: aveva la bocca impastata e provava un vago senso di nausea, così attese che la ragazza finisse e si rivolse a Light, quasi incolume e con le ginocchia ferite lievemente, schiarendosi la voce un paio di volte.

    << Light, per favore, tu porta il sensei. Io porto Kyoya.>

    Eiko si caricò il ragazzo sulle spalle, badando a trattarlo con quanta più delicatezza possibile: pesava un pò, ma in fondo glielo doveva almeno riportarlo indietro.
    Aveva il cervello assopito, così intento a ripercorrere la battaglia con l'Hollow fotogramma per fotogramma, che si accorse a malapena di stare attraversando il senkaimon, e solo sentendo il peso del ragazzo sulle sue spalle riuscì per un soffio a non perdere l'elegante farfalla nera che stava svolazzando davanti a lei: finalmente fuori, si guardò attorno, e non ebbe altra scelta che poggiato Kyoya a terra, con delicatezza.
    Si accertò dello stato del ragazzo, che era stabile, svenimento apparte, e poggiò la sua asauchi accanto a lui.
    Se ne stava già per tornare a casa quando un gruppetto di altri Shinigami si premurò di scortarla fuori dal Seiretei, e successivamente fino al Rukongai: Eiko non parlava, si limitava solo a camminare e a squadrarli di sottecchi.
    Arrivata nel Rukongai, il gruppetto la lasciò libera, e lei potè dirigersi alla sua abitazione con passo lento e molleggiato: entrò e come prima cosa si gettò sul letto, senza togliersi l'uniforme, e cadde in un profondo sonno senza sogni.

    Edited by Makenshi Chrona - 15/12/2010, 19:58
     
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