Classe S [VII]

Controllo del Corpo Lv.3

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  1. Malandrino ninja
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    12° SEGGIO

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    Ma non c'è proprio niente da fare in questo mondo a parte camminare? A furia di vagabondare per il deserto, iniziai a pensare che mi sarebbero venuti dei polpacci da culturista, tanto che cercavo di camminare sulle mai alcune volte.

    Uaah, che noia! Ci vorrebbe una bella pista da bowling. Magari se riuscissi a trovare del legno e qualche pietra tonda, potrei provare a farne uno...

    Mentre rimuginavo su come potermi procurare simili materiali nel bel mezzo del deserto, e a reclutare qualche Hollow per fare un team e convincerne altri a fare un torneo, sentii un forte tremore sotto di me.

    Ehi, ma cazz..?

    Una voragine si aprì davanti ai miei piedi per poi muoversi in circolo attorno a me. Ora mi ritrovavo sopra un' isoletta di sabbia, circondata da un burrone senza fondo, che non sarebbe durata molto a lungo. Solo che l' altra sponda (niente allusioni, prego) era troppo lontana per raggiungerla con un salto e non avevo niente da usare come ponte.

    Chi può aver fatto tutto questo?... Ah, mistero risolto!

    Eccolo lì, impermeabile beige, cappello in tinta, maschera totalmente coprente e bianca. Il mio caro sensei si che sa come annunciare il suo arrivo, persino la fluttuazione sopra il vuoto... Ed ecco le sue prime parole della giornata, ricche di stima e amore:

    Azz, mancato. Va beh, vedi di levitare via di lì così potrò pensare a qualcos'altro...

    Aaah, ma non è un amore? Così dolce e gentile, e pensa sempre a me!

    Bastardo, che ti pigli un infarto al cuore che non hai!

    Levitare? E come diamine faccio?

    Meglio che stia zitto o mi tirerà qualcosa, me lo sento. Allora, devo attraversare un crepaccio, camminando nell' aria, come fare?

    Uh, posso provare con il Reiatsu! Quando gli do una forma galleggia, se lo concentro può toccare cose solide, uguale passaggio per la salvezza!

    Mi avvicinai al bordo dell' isoletta, mia ancora di salvezza, e iniziai a concentrare il Reiatsu nei piedi, spingendolo fuori sotto di me, dandogli la forma di una lastra, questa era l' idea.
    Speravo infatti di creare una pedana per poterci passare sopra e attraversare il burrone. Una volta che credetti di esserci riuscito, mossi timidamente il piede destro sopra l' apertura e provai ad appoggiarlo sulla passerella che forse ero riuscito a creare.

     
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