La musica nella notte.

Missione di Lv. A per Urahara Mouryou & Gintoki Sakata

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  1. B l a z e
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    Una fattore che da tempo immemore mi dimentico di considerare nelle mie tattiche, nei miei piani e nella mia vita di tutti i giorni decise di infilare il naso nei miei affari anche in quell'occasione. Un individuo che si divertiva a mettere i bastoni tra le ruote a me e agli individui marchiati con la mia stessa cattiva sorte... un tal individuo che comunemente veniva definito dai più come “Destino”.
    Anzi, mi vien da dire che, purtroppo, non era esattamente il destino ad essere la cosa che più di tutte voleva vedermi tre metri sotto terra; per quella roba lì bastava ed avanzava Ayame-san.
    No, a dire il vero, ciò che presto o tardi mi avrebbe ucciso era più che altro la mia latente stupidità. O, per un minimo d'amor proprio che ancora provo, preferisco definire tale stupidità come 'un istinto di autoconservazione davvero, davvero basso'.

    Come altro potreste definire in fondo ciò che in me causò tutta quella subitaneità che mi portò a compiere una sciocchezza come il voler fare tutto troppo in fretta? Questa era, principalmente, la grande falla del piano organizzato tacitamente insieme al mio compagno con quella strana forma di fobia per i clown. Mouryou attivò una delle sue tecniche più pericolose... quegli strani proiettili rotanti. Un'ottima mossa, indubbio. Forse la mossa più potente del suo Rilascio Parziale... interessante ed efficace anche a lungo raggio.
    Peccato solo che avesse deciso di utilizzarla mentre io mi apprestavo a colpire l'hollow alle spalle. Qualcuno potrebbe obiettare che forse ero io ad essermi messo in mezzo alle palle proprio mentre lui utilizzava la sua tecnica migliore... ma qual era la differenza?

    «Ugh... !!!»

    Beh... alla fine dei fatti, non importa di chi fosse effettivamente la colpa, il risultato finale non sarebbe comunque cambiato. Già, perché venni colpito e successivamente affondato, utilizzando una terminologia della marina, da non uno, non due, ma ben TRE proiettili di Tetsu no Chiden, la mortale e pericolosissima tecnica di Mouryou, che a quanto pare dopo essersi accorto di avermi praticamente quasi fatto fuori aveva pensato bene di limitare un poco i danni che mi avrebbe inflitto per via del nostro non perfetto coordinamento di squadra; per far ciò, si avvalse della facoltà di non portare a termine la tecnica usufruendo dei suoi effetti secondari, dal momento che avvertivo chiaramente che i “chiodi” avevano smesso di ruotare. La peculiarità di questa tecnica dello shikai dello shinigami di seggio della Seconda Brigata è, appunto, il fatto che i proiettili da lui lanciati continuino a perforare le carni del malcapitato per diverso tempo utilizzando il reiatsu di Mouryou stesso come “fonte di energia” per potersi muovere.
    Inutile dire che, comunque, nonostante i danni fossero stati contenuti come meglio si poteva, non era in ogni caso possibile evitare completamente che dei danni mi venissero inferti. Infatti al momento dell'impatto quasi contemporaneo -frazione di secondo in più, frazione meno- dei tre proiettili il mio equilibrio venne meno, facendo quindi fallire anche i miei tentativi di arrecare un'offensiva degna di tale epiteto. La forza con la quale i tre chiodi perforarono la mia schiena, comunque, oltre a far diventare sbilenco e del tutto scoordinato ciò che rimaneva del mio attacco, con un conseguente smanacciare ad minchiam -per usare un latino totalmente inventato ma che rende l'idea- che non scalfì neanche lontanamente l'hollow a cui miravo, ebbe anche l'effetto di farmi capitombolare in terra e strisciare di qualche metro, mentre sentivo che con un'inaudita velocità e facilità il sangue iniziava a sgorgare e a macchiare la mia divisa da Dio della morte, già per altro bruciacchiata dal precedente Cero di una delle due “simpaticissime” creature che, a discapito dell'aspetto forse un po' lugubre, grottesco al massimo, ma tutt'altro che inquietante o pauroso, si stavano rilevando ossi più duri del previsto per ciò che erano le mie effettive capacità in quel momento. Chiaramente scappare non era una soluzione plausibile, né per me né per Mouryou. In primis perché, anche ponendo che le due creature non ci inseguissero, se fossimo sopravvissuti... beh, una volta alla Soul Society se non ci avessero ammazzati, ci avrebbero sicuramente retrocessi a spazzini della quarta compagnia... ovvero gli schiavi degli schiavi, se si vuole considerare la questione dal peggiore dei punti di vista.
    Tornando a quel momento, ad ogni modo, non potevo certo dire di essere soddisfatto. Perdevo sangue dalla schiena, ero ferito ed il dolore che provavo non era certo come quello di un graffietto sul ditino, al quale basta dare un bacino perché passi. C'è da dire che, quantomeno, il fatto che i nostri avversari all'apparenza fossero completamente suonati aveva i suoi vantaggi: fossero stati più cinici e spietati, avrebbero approfittato della nostra gaffe per finirmi all'istante, colpendomi come meglio potevano mentre ero tramortito; di certo Mouryou non avrebbe potuto far nulla per aiutarmi, in quel caso, ammesso e non concesso che ne avesse avuto voglia. Invece dal momento che, come ho detto, erano più fuori di un balcone... ne avevano approfittato per farsi una sana, sanissima, grassa risata collettiva. Con tanto di pugni che percuotevano il terreno polveroso di quel Luna Park che assumeva sempre più i contorni di un macello vecchio stile, piuttosto che quello di un parco divertimenti. Soprattutto perché la musica che risuonava nell'aria, la quale in altre circostanze sarebbe potuta risultare forse gioiosa, risultava essere oltre che fuori luogo anche... grottesca, in un certo senso, visto come i vecchi altoparlanti della struttura la distorcessero fino a ridurla quasi ad un continuo gracchiare di note che si trascinavano l'una dietro l'altra, in un'innaturale melodia la cui armonia risultava gravemente compromessa.
    Se poi a quella sgradevole sinfonia vi si aggiungevano le sguaiate risate delle due creature appartenenti all'Hueco Mundo e il dolore delle ferite, si poteva arrivare ad immaginare un quadro completo della cosiddetta “serata di merda”, con tanto di spiegazione da vocabolario per la frase “ma chi cacchio me l'ha fatto fare?”.
    Comunque sia, stringendo un po' i denti, approfittai della fase di ilarità dei due esseri per cercare di raccogliere le forze necessarie a sopportare e per rimettermi -molto- faticosamente in piedi, riuscendoci proprio mentre uno dei due abomini prendeva la parola, notando -anche se non è che ci volesse proprio un occhio di falco per accorgersene- che aveva creato tre grosse “palle” d'energia che si divertiva a farsi passare da una mano all'altra. In altre circostanze avrei commentato con un “avete dei passatempi opinabili, voi due” o “vi divertite con poco”, ma non era proprio il caso. Decisi di ignorare la provocazione dell'hollow che aveva parlato, limitandomi a borbottare un «Scusa, colpa mia. Sto bene, più o meno.» che non lasciava spazio ad eventuali domande del suo amico, invitandolo velatamente a mantenere la concentrazione. Mossa che forse mai fu più saggia, dal momento che forse Mouryou nemmeno lo ascoltava visto lo stato di semi-incoscienza da modalità Berserk in cui si trovava... e considerato anche il fatto che Abominio uno -o due?- aveva appena scagliato due delle sue sfere, facendo subito scattare sull'attenti il mio senso del pericolo e, quindi, la mia attenzione: una venne scagliata verso l'altro Abominio, che la raccolse senza tanti problemi, l'altra verso Mouryou. Non ebbi il tempo di vedere se quelle cose si potessero raccogliere o meno, dal momento che non avevo visto ciò che fece della sfera l'altro hollow; quando vidi partire entrambi i globi luminosi, facendo forse un immane sforzo per le mie condizioni in quel momento, feci appello al reiatsu rimasto ancora in circolo nel mio apparato motorio inferiore per via dell'utilizzo dello shunpo di poco prima, prolungando l'effetto della tecnica per quel poco che mi avrebbe permesso di spostarmi velocemente da quella che, ad occhio e croce, poteva essere il campo dell'esplosione.
    … Ok, facciamo meno il figo. La verità era che non appena avevo visto partire le due sfere il mio unico pensiero è stato “Ossantammerda...” e, quindi, non mi era importato un fico secco di vedere cosa succedeva: il conto era stato relativamente semplice; sfera di energia uguale reiatsu uguale ad esplosione uguale a morte, viste le mie condizioni pietose. Quindi, utilizzando quel poco di energia spirituale extra che era rimasta in circolo nelle gambe -qui in effetti ero abbastanza realista, nella mia descrizione figa-, fuggii quanto più lontano possibile da lì, pensando ad un semplice “GET THE FUCK OUT OF HERE, BITCHES!”, altro che campo e campo... alla pellaccia mia, già per altro abbastanza maciullata, pensavo, altroché...
    Comunque, una volta appurato che effettivamente un'esplosione vi era stata e che i due pagliacci erano fuggiti annunciando la loro tecnica, il Sonido (la brutta copia versione hollow del nostro shunpo), i miei occhi indugiarono per qualche istante alla ricerca di Mouryou. Non impiegai tanto tempo nella ricerca, poiché quando mi girai, vidi che il biondo era alle mie spalle, facendomi sobbalzare. «U-uoh! Cacchio fai?!» urlai, notando che stava armeggiando con i buchi nella schiena che lui stesso mi aveva causato. « Ti tolgo i proiettili di Tetsu no Chiden, no?» mi rispose, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Beh, non lo era, ma suppongo che se mai saremmo sopravvissuti avrei dovuto ringraziarlo. Non ebbi modo di vedere se e in quale misura fosse stato colpito dalla detonazione della sfera, comunque rassicurato dal fatto che fosse ancora vivo e abbastanza in stato di coscienza, al termine della sua operazione iniziai a fare uso di quel poco di percezione del reiatsu che ero in grado di poter dire di conoscere, per poter poi arrivare a due conclusioni. La prima era che facevo veramente cagare persino in quella materia, la seconda era che i due tipi si erano divisi. Avvertivo la loro energia spirituale distante e, soprattutto, distorta, quasi offuscata; quindi non saprei dire chi dei due fosse dove. Comunque sia un dato era certo: uno era fuggito dentro la casa degli specchi, dato che il bagliore della sfera si poteva distinguere chiaramente negli specchi all'entrata della struttura; l'altro era visibile in lontananza mentre giocava con la sua sfera sul pelo dell'acqua del laghetto. Alla fine, facendo due conti, decisi di optare per l'occuparmi dell'hollow dentro la casa degli specchi. Non che facesse una grande differenza, ma una sorta di “piano” iniziava a farsi strada nella mia testa.
    Qualcuno potrebbe far notare -ed avrebbe pienamente ragione- che i miei “piani” non vanno mai a buon fine... concordo, ma se smetto di crederci anche io anche quel poco di autostima che mi ritrovo se ne va a quel paese!
    Quindi, dicevo? Ah, sì, il mio “piano malvagio”. Mouryou era una capra assoluta in ambito di Kidou. Persino più di me. E per attuare il mio piano malvagio, che forse non sarebbe stato mortale per l'hollow, ma l'avrebbe senz'altro spiazzato un minimo o quantomeno stordito. Dopo aver fatto un cenno a Mouryou con la mano che voleva dire “io prendo quello e tu l'altro”, sempre sopportando il dolore e rimanendo quanto più concentrato possibile, mi librai in volo levitando lentamente sopra la casa degli specchi utilizzando le solite piattaforme di reiatsu sotto le piante dei piedi e piazzandomi esattamente al di sopra del centro della struttura. Non ero un asso dell'architettura ma, ad occhio, calcolai quali potessero essere i pilastri portanti della struttura e posizionai i palmi di entrambe le mani in modo tale da poter coprire l'area più vasta possibile della costruzione. Perché? Il mio piano era essenzialmente semplice: il Sokatsui era una tecnica il cui diametro del cono di fiamme ammontava ad un massimo circa di sei metri. Io mi ero mantenuto ad un'altezza minima, così da aumentare gli eventuali danni nel caso in cui il raggio conico fosse penetrato all'interno della struttura ed avesse colpito in pieno l'hollow. Dicevo, comunque, che sparando due Sokatsui -uno da ogni mano-, sarei dovuto riuscire ad abbattere senza troppi problemi la struttura, facendola rovinare addosso alla -forse- ignara creatura che si era rifugiata al suo interno. Quindi, cercando di non farmi notare, iniziai a recitare la prima formula di attivazione a voce molto bassa, quasi fosse un sussurro, cercando di accelerare i tempi e lasciando partire un incantesimo prima dalla mano destra, poi ripetei il procedimento una seconda volta, stavolta un po' più velocemente per non concedere all'essere troppo tempo per scappare, per un Sokatsui da lanciare dalla mano sinistra. Il primo era direzionato in modo che, nella sua complessività, colpisse entrambi i pilastri portanti della struttura, così che crollasse più velocemente. Quanto al secondo, lo avrei indirizzato a seconda di quale parte di casa degli specchi sarebbe rimasta più in piedi rispetto all'altra, in modo da tentare di non concedere all'essere una vera e propria via di fuga.
    Inutile dire che tutte le azioni descritte più su cercai di compierle non dico in un lampo, ma nemmeno troppo lentamente, sfruttando ancora parte degli effetti residui dello shunpo che avevo utilizzato pochi minuti prima. Devo ammettere che mi avrebbe parecchio infastidito se l'hollow sul lago mi avesse lanciato un'altra di quelle palline di merda se me la fossi presa comoda, o peggio ancora un Cero.
    In ultima analisi, se tutto sarebbe andato come da previsioni, la struttura sarebbe crollata sull'Abominio al suo interno, ferendolo -nella migliore delle ipotesi- e facendo anche scoppiare di conseguenza anche la sfera che aveva con sé, causandogli ulteriori danni. Al termine di tutto ciò sarei tornato giù, mettendomi in posizione di guardia, in attesa che l'hollow sbucasse fuori da qualche parte, tenendomi quindi pronto per un eventuale controffensiva.


    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 45 + 5 brigata = 50
    Hakuda: 158 + 20 shikai = 178
    Kidou: 40 + 10 brigata= 50
    Hoho: 140 + 20 shikai +25% Shunpo= 200

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: Lieve costato dx
    Ferite subite in questo turno: Grave schiena
    Ferite totali: 1 grave + 1 lieve

    Tecniche Utilizzate:
    CITAZIONE
    Elenco tecniche utilizzate in questo turno:
    CITAZIONE
    Shunpo
    Questa è una tecnica tipicamente usata dagli shinigami più abili. Permette di utilizzare il proprio reiatsu per "spingersi" a velocità inaudite, disorientando l'avversario, schivando i suoi colpi o semplicemente andando più veloce. Il personaggio diventa molto più veloce ma per gli utilizzatori inesperti sarà anche difficile effettuare attacchi efficaci dopo una spinta del genere.
    Abilità richieste: Controllo del Corpo Lv.2; Hoho Lv.2
    Danno: /// Potenziamento del 25% alla statistica Hoho per due turni. (Questo aumento influenzerà anche la velocità a terra; le due caratteristiche aumenteranno contemporaneamente e pertanto l'aumento di hoho non verrà conteggiato nel calcolo della velocità a terra.)
    Consumo: Alto
    Mantenimento: Medio

    CITAZIONE
    Hadou 33: Soukatsui
    Formula di attivazione:Supremi regnanti, colui che è incoronato col nome di uomo, indossa una maschera di sangue e carne, e ha 10000 ali fluttuanti! Con verità e moderazione, delicatamente fa scorrere le tue unghie contro la parete di un sogno che non conosce peccato
    Concentrando il reiatsu nel proprio palmo si emana un cono di energia azzurra che non è in grado di raggiungere elevatissime distanze ma ha un'ottima area di propagazione di fronte a se, rendendo difficile evitare il colpo. I danni inflitti sono discreti e solo con un utilizzo davvero ravvicinato possono diventare superiori.
    Abilità richieste: Controllo del Reiatsu Lv.2; Kidou Lv.2
    Danno: Ferita moderata [6 metri]; Ferita lieve [7 metri o più]
    Consumo: Medio
    Distanza: Cono di 25 metri di lunghezza e 5 di larghezza

    CITAZIONE
    Hadou 33: Soukatsui
    Formula di attivazione:Supremi regnanti, colui che è incoronato col nome di uomo, indossa una maschera di sangue e carne, e ha 10000 ali fluttuanti! Con verità e moderazione, delicatamente fa scorrere le tue unghie contro la parete di un sogno che non conosce peccato
    Concentrando il reiatsu nel proprio palmo si emana un cono di energia azzurra che non è in grado di raggiungere elevatissime distanze ma ha un'ottima area di propagazione di fronte a se, rendendo difficile evitare il colpo. I danni inflitti sono discreti e solo con un utilizzo davvero ravvicinato possono diventare superiori.
    Abilità richieste: Controllo del Reiatsu Lv.2; Kidou Lv.2
    Danno: Ferita moderata [6 metri]; Ferita lieve [7 metri o più]
    Consumo: Medio
    Distanza: Cono di 25 metri di lunghezza e 5 di larghezza

    Reiatsu:
    CITAZIONE
    Livello di energia: Blu
    Reiatsu all'inizio del turno: 295
    Reiatsu speso: 20 (manten. shunpo) + 10 (manten. HDWM) + 20 + 20 (i 2 sokatsui) = 70
    Reiatsu rimasto: 225

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: Cuffie, inutili per il combattimento
    Armi: Zampakuto in Shikai

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: 5° Seggio
    Nome pg: Gintoki Sakata
    Stato psicologico: Stato di concentrazione ottimale, anche se irritato per il pessimo inizio e per la sua proverbiale sfiga.
    Riassunto del post: Si becca in pieno il Tetsu no Chiden; dopo essersi rialzato tenta di scappare lontano per evitare gli eventuali danni dell'esplosione della sfera e lascia che Mouryou gli tolga i proiettili conficcati nella schiena. Infine prende di mira l'hollow dentro la casa degli specchi e decide di abbatterla con due Sokatsui , così da stordire, confondere ed eventualmente ferire la creatura al suo interno.

    CITAZIONE
    NB: La parte in cui manovro il pg di Belfi è stata ideata assieme e, per tanto, ho la sua autorizzazione.
    Dopo un anno era ora di andare avanti, direi. XD



    Edited by B l a z e - 13/6/2012, 16:59
     
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