Classe F [I]

Presentazione + Controllo del Corpo Lv.1

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  1. Dark Simix
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    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Borbottato
    °Parlato altrui°

    Fu il suono della sveglia a interrompere il mio sogno. Mi trovavo in un campo sconfinato di grano che brillava di uno strepitoso color oro, il sole stava tramontando. Me ne stavo steso, a guardare le nuvole passare, senza pensare a nulla. Si stava da Dio in quel posto, sarei rimasto volentieri lì per sempre a non fare nulla. Da un po' di tempo la puntavo sempre alle 6.00 del mattino : amavo andarmene in giro all'alba senza una meta precisa, respirare un po' di aria pulita e immergermi nei miei pensieri, per poi ritornare a casa a fare colazione e ritornare a letto. Da quando ero arrivato nel rukongai, conducevo una vita abbastanza pacchia. Alcune volte facevo visita alla bottega di due anziani signori, furono loro ad accogliermi nel rukongai quando ancora non conoscevo nulla di quel posto. Con loro viveva la nipote, una bella ragazza, simpatica e solare. La loro compagnia mi faceva molto piacere, così andavo da loro e aiutavo a svolgere svariate mansioni.

    Quella mattina, ero diretto proprio alla loro bottega. Decisi di tagliare attraverso alcuni vicoli per arrivare prima. Imboccando una piccola stradina, rischiai di inciampare in un cassonetto dei rifiuti e dopo aver imprecato non poco su quanto facesse schifo il rukongai, mi ritrovai davanti ad un fiumiciattolo. Sull'altra sponda si trovava la strada per arrivare alla bottega, ma uno strano ronzio attirò la mia attenzione. Non ci feci caso e continuai a camminare stranito. Il ronzio non cessò, ma al contrario aumentò di intensità. Solo alcuni secondi dopo mi resi conto che proveniva dalla mia destra. Mi girai di scatto e sgranai gli occhi vedendo che un gruppo numeroso di api mi stava puntando. O porca pu** ! urlai.

    * Odio con tutto me stesso le api e tutti gli insetti. Non so spiegare il perchè, ma mi danno il voltastomaco. Le uniche che fanno eccezione, sono le formiche che per certi versi ammiro vista la loro laboriosità, spirito di gruppo, e capacità di ricostruire il loro nido velocemente semmai fosse distrutto.*

    Sotto lo sguardo stupito di alcuni passanti, cominciai a correre a più non posso, tornando indietro nel vicoletto da cui ero arrivato e rischiando di ri-incespicare sul cassonetto di poco prima. Mi voltavo di tanto in tanto per controllare di essere a debita distanza, ma sapevo che se avessero voluto, mi avrebbero accerchiato facilmente.
    Dopo alcuni minuti dall'inizio dell'inseguimento, mi ritrovai di nuovo sulle sponde del fiume di poco prima. Ehi ! Queste stronzette mi stanno prendendo in giro !... e va bene, ora gli insegno io a prendersi gioco di me. Mi guardi intorno, vidi un sasso e lo afferrai. Prendete questo stupidi insetti !. Lo lanciai verso il gruppo di api, ma loro prontamente si divisero sincronicamente per poi ricompattarsi. Ancora più arrabbiato continuai ad afferrare sassi e a scagliarli verso quei maledetti insetti, che abilmente riuscivano a non farsi prendere. I miei tentativi sembravano inutili, non era da me arrendermi, ma in quella situazione non si poteva fare nulla, pertanto mi preparai a ricevere centinaia di punture. Se fossi stato fortunato, qualcuno mi avrebbe ritrovato e mi avrebbe curato. Le api quindi mi accerchiarono, chiusi gli occhi, aspettando che si avvicinassero sempre più fino a sentire le punture. Sentivo il loro ronzio, ma non si decidevano a pungermi, quindi riaprii gli occhi. Come per magia, ora indossavo la divisa caratteristica dell'accademia degli shinigami. Capii tutto : la mia domanda di iscrizione era stata accolta e probabilmente quella era la prima prova da superare. Ero, allo stesso tempo, felice per non essere stato punto e per essere entrato nell'accademia.
    Bene accetto la sfida. Volsi di nuovo lo sguardo verso lo sciame di api che si stavano muovendo : allineandosi ad una ad una stavano formando una parola a mezz'aria. Dopo alcuni secondi, si riusciva a leggere molto chiaramente il messaggio che avevano formato :

    Chi arriva per ultimo al cancello dell'Accademia è un pollo!


    U.M.




    Ero stanco e decisi di tornare a casa per farmi una doccia e stendermi; per nessun motivo avrei accettato quella provocazione. Andrò domani all'accademia pensai.
    Tutt'un tratto le api ruppero il messaggio. Senza lasciarmi tregua si scagliarono verso di me, consapevole del fatto che dopo quell'evento, mi sarei dedicato anima e corpo allo sterminio di api di ogni genere. Cominciai a correre inseguito dallo sciame, ero stufo di tutto ciò, quindi non opposi resistenza e mi feci guidare da loro. Alcuni minuti dopo sedevo davanti al cancello dell'accademia degli shinigami. Le api mi avevano condotto fino a lì per poi scomparire alle mie spalle, probabilmente approfittando della fitta boscaglia che si stagliava intorno a me.

    Edited by Dark Simix - 23/3/2012, 19:17
     
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