Classe F [I]

Presentazione + Controllo del Corpo Lv.1

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  1. MoonPresence
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    Ho capito, sensei.
    Superato il momentaneo stordimento della alquanto buffa e strana situazione, cercai di mostrarmi il più possibile motivato e ansioso di iniziare, per quanto non mi fossi ancora abituato a parlare ad un albero.
    Per giunta poi, dovevo prendere un gatto. Un gatto su un albero. Mi ero più volte rifiutato di farlo nel mondo reale, dove i gatti avevano la spaventosa abitudine di far ciò che non vuoi che facciano, e dovevo farlo da Shinigami, per un allenamento e soprattutto in Accademia.
    Suppongo che non sarà qualcosa di facile come sembra. Se è il gatto del sensei non sarà di certo normale. Ma per fortuna che siamo solo noi, se quando ero vivo qualcuno mi avesse visto mentre facevo qualcosa del genere mi sarei rovinato la reputazione per sempre.
    E poi, non avevo la minima intenzione di sapere cosa succedeva a chi rompeva un ramo del sensei. Rabbrividii al solo pensiero.
    Ok, mi sarei impegnato al massimo per quanto sembrasse stupida la cosa, e ci sarei riuscito sicuramente. Ero appena arrivato in Accademia, certamente mi sarei dovuto impegnare per fare in modo che il mio insegnante abbia una buona impressione su di me.
    Iniziamo!
    Scalare un albero, un albero che si muove, e dunque un albero che farà di tutto per renderti le cose difficili....ok, si può fare.
    Iniziai subito a prepararmi per l'arrampicata. Mi avvicinai al maestro-albero e saggiai i rami più vicini a terra con una mano preoccupata e attenta.
    Feci benissimo, perché uno di essi infatti scricchiolò quando cercai di appoggiarmici sopra, e cambiai immediatamente ramo per non subire conseguenze disastrose e potenzialmente letali. Per me.
    Dunque, mi appoggiai su un altro ramo e con soddisfazione vidi che teneva. Allora misi un piede sopra e cominciai a salire, lentamente, sapendo che un piede in fallo o qualcosa di rotto(all'albero) sarebbero state pericolose. per non dire che in uno o nell'altro caso difficilmente avrei visto l'alba successiva.
    Un passo alla volta, con calma.
    Sì! Sta andando tutto bene. Bè, questo non si poteva negare, ormai ero a quasi sette metri d'altezza.
    Dopo qualche minuto, qualche pericoloso salto da ramo e ramo e nessuno scricchiolio sospetto, finalmente avvistai l'obiettivo.
    Esultai interiormente per esserci riuscito. Poi allungai la mano per afferrare il gatto e riportarlo giù, così da poter andare avanti.
    Eccoti...
     
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