Classe F [I]

Presentazione + Controllo del Corpo Lv.1

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  1. Dark Simix
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    Parlato
    Pensato
    Borbottato
    °Parlato altrui°

    La mia, si era rivelata un discreta tecnica in quanto ero già riuscito a salire sui primi rami del sensei, senza espormi a particolari rischi. Inizialmente l'idea di scalare un albero di almeno dieci metri, non mi andava molto a genio, in quanto mi sarei aspettato o meglio avrei preferito un bel combattimento, magari con il sensei o anche con quell'altro ragazzo. Le mie intenzioni erano quelle di compararmi a qualcuno di più forte e vedere come sarei stato in grado di fronteggiarlo. Ma ora che mi trovavo già ad un quarto del cammino compresi con mia grande sorpresa, che mi stavo divertendo. Ad ogni nuovo ramo, davo tutto me stesso : cercavo di distendere i miei muscoli il più possibile e cercavo di non irrigidire troppo il corpo. Un sorrisetto si formava sul mio viso, ogni volta che guardavo giù, per sapere di quanto ero salito e farmi un 'idea di quanto mancava al gattino. Fino a lì era andata tutto bene. Ora però sembrava che i rami si allontanassero sempre più gli uni dagli altri. Concentravo tutta la mia forza nelle gambe e nelle braccia e letteralmente “abbracciavo” il tronco, cercando di avvicinarmi al ramo su cui avrei dovuto salire. Una volta constatata la sua solidità, mi aggrappavo (sempre nel punto di giuntura tra il fusto e il punto da cui partiva il ramo) al ramo superiore. Mi giravo poi di schiena al tronco, tenendo bene in linea i piedi con il ramo inferiore, cosicchè se il ramo si fosse staccato (non sia mai) o se comunque fossi scivolato, ci sarebbe stato quello a tenermi e non avrei rischiato troppo di capitombolare.
    Dopo un bel respirone, facevo leva sulle braccia, sollevavo le gambe e le attorcigliavo al ramo, distribuendo così tutto il mio peso per non rischiare di spezzarlo. Mi rialzavo velocemente e ricominciavo. Due o tre volte mi capitarono dei rami che sicuramente si sarebbero spezzati, se sollecitati a sorreggere il mio peso.
    Intanto, con la coda dell'occhio seguivo l'altro ragazzo. Andava decisamente molto più veloce di me, ma sapevo che la velocità in quell'esercizio contava relativamente. Infatti dopo essere quasi arrivato in cima si fermò su un ramo e fece male al sensei. Quest'ultimo lo costrinse a scendere di alcuni metri.

    Dovevano essere passato ormai dieci minuti buoni dall'inizio della scalata. Contrariamente alle mie ipotesi iniziali, il tutto non mi era sembrato poi impossibile. Ma un'altra preoccupazione si faceva strada nella mia mente. Metro dopo metro, ramo dopo ramo mi domandavo : e una volta in cima come faccio a scendere ?
    Sicuramente sarebbe stato molto più difficile ed impegnativo. Come se non bastasse avrei dovuto tenere una mano occupata per reggere il gattino. Lo scendere in sé per sé era difficile, con una sola mano poi... mi serviva un'idea.
    Decisi di rimandare il problema una volta in cima, semmai ci fossi arrivato.

    Ero ormai quasi sulla vetta. Mancavano cinque o sei rami. Poco più sopra di me, il gattino se ne stava appisolato su una frasca. Sembrava non avesse paura dell'altezza e non si preoccupava minimamente del pericolo.
    Non me ne ero accorto fino a quel momento. Da lassù si poteva vedere una buona parte del rukongai. L'altezza camuffava quel panorama, il rukongai fa schifo, ma a vederlo dall'alto sembrava un po' meglio. Le persone camminavano velocemente come formichine indaffarate. Tutti lavoravano incessantemente. Solo alcuni bambini se la spassavano facendo il bagno in un fiumiciattolo. Era bello poter prendersi una pausa e osservare tutto ciò dall'alto. Sembrava quasi di essere un essere soprannaturale vegliante su migliaia di persone. Una leggera brezza mi accarezzava il viso.

    Anche se molto breve, quella pausa di alcuni secondi fu un toccasana per me. La stanchezza si era attenuata, ora avevo una voglia matta di terminare l'allenamento e dimostrare a tutto e a tutti quanto valevo.
    Gattino ! Sto arrivando a prenderti ! dissi sorridendo rivolgendomi al felino che ora, si trovava davvero molto vicino.
     
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