Classe Z [I]

Presentazione + Controllo del Corpo Lv.1

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  1. ~Himura™
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    CITAZIONE
    Classe U
    Sensei: ~Himura™ (Shinjin Utakame)
    Allievi:
    - Junkwipe (Tatsuya Sakai)
    - Akihiro Ichimaru (Akihiro Ichimaru)

    CITAZIONE
    Qualche nota che è sempre bene rammendare!

    Dovete fare post di non meno di dieci righe; usate pensieri, sensazioni o quel che volete ma cercate di non fare post corti.
    Niente abbreviazioni da sms, siate corretti grammaticalmente e rileggete quel che scrivete onde evitare svarioni.

    Sentite vostro il personaggio che interpreterete e le varie situazioni che dovrete descrivere! Solo in questo modo potrete sperare di andare avanti nel GDR!

    Siate originali, un post "innovativo" aiuta a rendere la lettura divertente;
    rispettate la turnazione ovvero dopo un post mio fate uno e un solo post vostro.

    Sensei
    allievo 2
    allievo 1
    allievo 3
    Sensei


    l'ordine in cui rispondete voi non ha importanza; ci deve essere un post mio ogni volta che avete postato tutti voi.

    Non siate autoconclusivi, non descrivete gli esiti delle vostre azioni
    - tento di colpire XXXX ok
    - colpisco XXXX e gli faccio un gran male FAIL

    Iniziate senza armi con solo la tenuta da allievo, che vi viene recapitato in un pacco con la lettera: bianca sopra con un hakama blu se siete un ragazzo, rosso se siete una ragazza.

    Se avete domande, inseritele sotto spoiler alla fine o all'inizio del post, mai in mezzo.

    Per qualunque cosa sono disponibile anche via MP, come già vi ho detto!

    Spero vivamente di divertirmi e farvi divertire, perchè in fondo siamo qui per questo :)

    Buona ruolata!


    Durante una mattina come tante altre tre ragazzi, ignari di tutto, stavano tranquillamente nella loro casuccia gustandosi una bella tazza di latte, accompagnata da un bel pacco di biscotti ornati da faccine sorridenti su di un lato, avrebbero stuzzicato la gola di chiunque. Ad un tratto, però, un fischio echeggiò nelle orecchie dei tre. Qualcosa aveva appena sfiorato ciascuno all'altezza dei lobi. Con i riflessi ancora addormentati, ma comunque abbastanza pronti per reagire, si girarono di scatto verso il muro, lì vi era una freccia con "allegata" una lettera che recitava così:

    CITAZIONE
    La tua richiesta di entrare a far parte della prestigiosa Accademia delle Arti Spirituali Shin'O, che ti formerà fino a renderti pronto per entrare nel duro mondo degli Shinigami, è stata ufficialmente approvata.
    Presentati domani in Accademia alle ore 9:00, ti aspetterò davanti all'ingresso.
    S. Utakame

    Oltretutto, fuori della porta di ciascuna abitazione, vi era un pacco in attesa di essere aperto...

    Appena arrivate all'ingresso troverete un tipo accostato al muro, intento a fumarsi una sigaretta in santa pace, starà a voi scegliere le parole giuste per non turbarlo più di quanto già non lo sia. Si riconosce facilmente, oltre che dalla tunica che indossa, tipica degli Shinigami, perciò diversa da quella degli studenti, anche per i suoi capelli spettinati e di lunghezza media,alcuni ciuffi vertono verso l'alto, tuttavia non seguono un taglio preciso, neri come l'oscurità di una notte che provoca inquietudine. Inoltre indossa una benda, ovviamente scura come la pece anch'essa, sull'occhio destro, che taluni affermano gli fosse stata donata direttamente dal sommo capitano dell'undicesima brigata Kenpachi Zaraki. Caratteristico anche il suo pizzetto nero, non molto appariscente però. Nessuno aveva mai capito di che colore fosse l' occhio scoperto di Shinjin, dato che nessuno gli si era mai avvicinato abbastanza per constatarlo con sicurezza. Ulteriore fattore che contraddistingue il suo aspetto è una cicatrice che parte dal sopracciglio sinistro, tracciando una linea pressoché retta, sino al labbro inferiore.


    Edited by ~Himura™ - 24/3/2012, 11:53
     
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  2. Junkwipe
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    -Parlato da me-
    *Pensato*
    -Parlato da altri-


    Da diverso tempo avevo finalmente trovato la mia sorellina, vagava in un quartiere senza un posto dove andare, trovammo una casa, e iniziammo a vivere come una famiglia.
    Era mattina e quella peste di mia sorella aveva ancora voluto preparare la colazione da sola, latte e biscotti con faccine sorridenti.

    *Che schifo!*


    -Niiiiiiichaaan-


    Non feci in tempo ad entrare nella piccola cucina che mia sorella mi si buttò al collo.

    -Ciao Sakura, cosa mi hai fatto di buono?-


    Mentivo si, ma non avevo il coraggio di dirle che latte e biscotti era una colazione orrida per me, soprattutto se vedevo tutte quelle faccine sorridenti ovunque.

    -Latte e biscotti niichan-


    Un grande sorriso apparve sul volto di Sakura, era felice e spensierata come non mai, i suoi occhi erano persi nei miei e brillavano di adorazione, dopotutto aveva solo me.
    Mi misi a sedere e iniziai a mangiare ancora un po’ assonnato portavo alla bocca i biscotti lentamente come se il tempo fosse stato rallentato.
    Ogni bccone era un pugno allo stomaco ma amavo troppo quella piccola peste con i capelli neri che mi saltellava attorno come una fata.
    D’un tratto qualcosa mi sfiorò o lobo delle orecchie, lanciai uno sguardo a Sakura che era seduta davanti a me, mangiava come se fosse stata a digiuno per anni. Non poteva essere stata lei.
    Mi voltai di scatto guardando dietro di me, una freccia riportava un messaggio. Mi ci volle qualche secondo per mettere a fuoco quella strana situazione e quelle scritte, dopotutto ero sveglio da nemmeno 5 minuti.

    CITAZIONE
    La tua richiesta di entrare a far parte della prestigiosa Accademia delle Arti Spirituali Shin'O, che ti formerà fino a renderti pronto per entrare nel duro mondo degli Shinigami, è stata ufficialmente approvata.
    Presentati domani in Accademia alle ore 9:00, ti aspetterò davanti all'ingresso.
    S. Utakame

    -Siiii, Sakura! Mi hanno accettato all’accademia degli Shinigami-


    Balzai in piedi, feci il giro del tavolo e la presi in braccio schioccandole un grande bacio sulla guancia.

    -Complimenti niichan!!!-


    Ancora quel sorriso, ancora quegli occhi che brillavano, era veramente contenta per me, al contrario mio Sakura non sapeva ancora trattenere le emozioni.
    Aprii la porta per vedere se agli altri ragazzi che abitavano vicino a noi era arrivato l’invito, nulla, ma davanti alla mia porta c’era un pacco.

    -Aprilo tu per me-


    Volevo davvero che lo aprisse Sakura, dopotutto glielo dovevo, attendeva questo giorno quasi quanto me. Fece un cenno di assenso con la testa, aveva una espressione così decisa che quasi mi divertiva.
    Le sue mani tremavano mentre lo apriva, nonostante questo fece tutto velocemente e ci infilò letteralmente la testa. Per poi estrarre la divisa dell’accademia.
    L’intera giornata e la sera furono un unico festeggiamento, sembrava fosse il compleanno di qualcuno tant’era il baccano che facevamo.

    Il mattino dopo ero pronto di tutto punto, non avevo mangiato troppo, mi aspettava una giornata faticosa dopotutto.
    Sakura era in piedi davanti a me e mi osservava con la fronte corrugata e mugugnava.
    Mi sentivo perfetto con l'hakama blu che avevo desiderato così tanto, questo voleva dire che il primo passo l'avevo fatto, ora toccava solo a me dimostrare di poter proseguire.

    -Cosa succede? Ho qualcosa che non va?-


    Iniziai ad osservarmi, avevo qualcosa fuori posto?
    Il viso di lei si apri ancora una volta in uno dei suoi sorrisi.

    -No niichan, stai benissimo, ora vai!-


    Uscii di casa correndo diretto all’accademia, seguii le indicazioni e arrivai apparentemente per primo.
    Ero agitato lungo tutto il perscorso, non avevo paura, era una stretta allo stomaco per la felicità che provavo.
    Nonostante tutto sapevo che era un'occasione d'oro, non dovevo commettere errori, dovevo dare il meglio di me e dimostrare ciò che ero in grado di fare.
    Un uomo attendeva appoggiato al muro dell’accademia, stava fumando una sigaretta in santa pace, poteva essere il mio sensei o poteva essere semplicemente uno shinigami che si era fermato li per rilassarsi.
    Non riuscivo nemmeno a capire se l’uomo mi aveva notato o mi stava ignorando.
    Feci un respiro profondo, volevo presentarmi nella maniera migliore.
    Mi schiarì la voce senza esagerare troppo, giusto per cercare di destarlo dai suoi pensieri.
    Poi feci un piccolo inchino.

    -Lei è Utakame-sama? Io sono Tatsuya Sakai, signore dovrei partecipare ai corsi accademici-


    Quell’uomo aveva un che di particolare, mi attirava. I capelli corvini erano tagliati apparentemente senza una piega precisa, una benda nera copriva il suo occhio destro, mentre l’altro era sfiorato da una cicatrice che univa il sopracciglio e il labbro inferiore.
    Molti miei coetanei studenti avrebbero definito quel soggetto con aggettivi tipo terrificante, inavvicinabile o cose simili, per me invece era diverso, mi ricordava un po' me stesso.
    Era perso nei suoi pensieri con un viso che non esprimeva nulla, a me capitava spesso, anzi, ancora ora avevo un’espressione indecifrabile dipinta sul volto.
    La cicatrice, poteva essere il vecchio segno di una battaglia passata, una persona che combatte fino al punto di ottenere una cicatrice simile deve per forza amare la battaglia.
    Lo osservavo aspettando una risposta o una reazione, ero immobile per non cercare di apparire un bimbo frettoloso.


    Edited by Junkwipe - 19/3/2012, 19:24
     
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  3. Akihiro Ichimaru
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    «Ohi ohi, ohi ohi! Ho un mal di testa assurdo non riesco a dormire!», dissi. Erano le cinque del mattino e, ovviamente, non avevo chiuso occhio tutta la notte, quindi a quel punto mi vestii e uscii a fare un giro pensando «Tanto non mi addormento. Farò un giretto per il rukongai, l' aria fresca mi farà bene.», quindi presi la mia sciarpa e uscii di casa. L' aria era fresca e una strana luce violetta creava una certa tensione nell' aria, come se dovesse succedere qualcosa ed era proprio quello che mi piaceva. Proseguii per una lunga via che mi portò ad una piazza con una incisione al centro, fissai l' immagine e in quel momento pensai al fatto della trasformazione delle anime in hollow, se ci potesse essere un modo per invertire il processo senza dover eliminare quei mostri. Mi affrettai a tornare a casa erano quasi le otto e avevo un pò di fame, rientrai che erano le nove, mi preparai una tazza di latte parecchio dolce e presi anche qualche biscotto, mi sedetti su una sedia e cominciai a sorseggiare il latte caldo, quando notai che avevo quasi finito le scorte di biscotti e decisi di finire li la colazione, mi alzai dal tavolo stavo per mettere a lavare la tazza, quando... uno strano spostamento d' aria e un fischio mi fece tintinnare il timpano e istintivamente mi spostai di lato, mi girai di scatto e trovai conficcata nel muro una freccia con una lettera trapassata in un angolo e conficcata nel muro appena dietro di me, mi era già capitata una cosa simile quando mi venne spedito nella mia camera un aeroplanino di carta con un messaggio, ed era sempre una situazione strana. Staccai la freccia e presi la lettera cercando di non strapparla ulteriormente, la aprii e cominciai a leggerla velocemente, ma attentamente, diceva

    «La tua richiesta di entrare a far parte della prestigiosa Accademia delle Arti Spirituali Shin'O, che ti formerà fino a renderti pronto per entrare nel duro mondo degli Shinigami, è stata ufficialmente approvata.
    Presentati domani in Accademia alle ore 9:00, ti aspetterò davanti all'ingresso.
    S. Utakame
    ».

    Quindi mi affacciai alla finestra senza vedere nessuno, avrei voluto capire almeno chi mi inviava sempre le lettere dato che sembrava cercasse sempre di farlo apposta a colpirmi, ma vidi un pacco davanti alla porta, scesi e presi in casa il pacco, lo aprii cautamente e trovai dentro un hakama blu, lo tirai fuori, lo guardai un attimo, poi fissai la lettera e infine il nulla, posai l' hakama nella scatola dopo di che mi sdraiai sul letto.
    Rimasi un pò esitante, pensai «Non è possibile... non può essere vero... sono stato riaccettato dall' accademia?!.», per poi urlare «SONO STATO RIACCETTATO!!.». Ero riuscito a rientrare nella scuola e non avrei sprecato quella seconda e unica occasione che mi rimaneva, dovevo riuscire ad essere promosso ad ogni costo, mi sarei impegnato al massimo, molto più di prima. Dovevo farcela.
    La mattina dopo mi alzai presto, feci colazione, mi infilai l' hakama e uscii di casa. Feci la stessa strada che facevo prima di essere bocciato dall' accademia. Erano passate quasi tre settimane da quel giorno. Intanto che ero assorto nei miei pensieri riguardanti i miei compagni precedenti arrivai nel cortile che avevo visto il primo giorno, non era cambiato affatto era sempre pieno di shinigami che si allenavano e che allenavano altri shinigami. Mi diressi verso l' entrata dove incontrai il sensei Utakame, mi vergognai un pò a tornare davanti alla sua vista, ma cercai di non farlo notare, vidi anche un altro ragazzo li vicino al sensei, pensai fosse il mio nuovo compagno, quindi pensai quale potesse essere il mio terzo compagno.
    Feci un cenno al sensei per farmi notare per poi appoggiarmi a una colonna e aspettare che arrivasse anche il terzo membro della classe.

    Edited by Akihiro Ichimaru - 21/3/2012, 22:05
     
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  4. ~Himura™
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    Benvenuti nella mia classe, o nel caso di Akihiro ribenvenuto! Come già detto, spero di divertirmi con voi, facendovi via via migliorare sempre di più ^^!

    Iniziamo allora:

    Junkwipe: non ho particolari correzioni da fare, mi piace il tuo stile! Ben strutturato ed articolato, il contenuto è attinente alle richieste.
    Conclusioni: nessun particolare errore di grammatica e/o di contenuto.

    Akihiro: incomincio col dire ben tornato nella mia classe, spero questa volta il risultato possa essere migliore rispetto all'ultima. Ora le correzioni: "...una strana luce violetta..." da dove proviene? "...trovai conficcata nel muro una freccia con una lettera trapassata in un angolo e conficcata nel muro..." il lupo perde il pelo ma non il vizio... "...di farlo apposta a colpirmi..." al massimo " di farlo apposta, per colpirmi." "scesi e presi in casa il pacco" è inutile che rispecifichi il soggetto. "Rimasi un pò esitante, pensai «Non è possibile... non può essere vero... sono stato riaccettato dall' accademia?!.»" non dovresti essere così stupito, dopotutto è la seconda volta che affronti quest'allenamento. "appoggiarmi a una colonna" una colonna? O.o. Come di consueto, non hai rispettato del tutto le richieste, dovevi descrivere il mio pg, a parole tue, ispirandoti alla mia di descrizione.
    Conclusioni: qualche errore di grammatica, contenuto troppo poco attinente.


    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato da altri

    Quest'oggi, il sensei, si era svegliato con la luna "dritta". Non aveva particolari istinti omicida verso chiunque, questo poteva essere un gran bene per i suoi allievi. Sempre che non avessero osato turbare il precario equilibrio della pace interiore che lo persuadeva quel dì. Attendeva, come di consueto, appoggiato al muro fumando una sigaretta, obbligatoria a quell'ora piuttosto mattutina. L'ultima volta, la sua classe, non era riuscita a conseguire gli obiettivi che, Shinjin, aveva prefissato, forse aveva preteso troppo o forse i suoi allievi non erano ancora pronti per entrar a far parte dell'accademia. Fatto stà che il tempo passa, le classi cambiano, nuovi allievi arrivano, Shinjin era pronto per conoscere i nuovi studenti, e deciso a fargli superare l' allenamento. Assorto in questo mare di pensieri, non si accorse nemmeno dell'arrivo del primo dei ragazzi, una frase giunse al suo orecchio che lo distolse, per il momento, da quei pensieri.

    "Lei è Utakame-sama? Io sono Tatsuya Sakai, signore dovrei partecipare ai corsi accademici"

    "Esattamente..."

    Shinjin, accennò solo questa asserzione, osservando accuratamente, il nuovo arrivato, non avendo prestato la dovuta attenzione al suo arrivo. Tuttavia il secondo allievo non tardò ad arrivare, questa volta però, il sensei rimase pressochè sorpreso. Forse la sua vista monoculare lo tradiva, ma quando fu abbastanza vicino non poteva che rassegnarsi. Infatti, il secondo nuovo allievo non era affatto nuovo, ma lo stesso di circa tre settimane prima!
    Passandosi una mano tra i capelli disse:


    "Bentornato, presumo tu ti sia affezionato molto a me! Ahahahah!"

    Dopo questa "battuta" l'allievo accennò un sorriso piuttosto imbarazzato. Mancava solo un allievo all'appello, così Shinjin decise di mettere subito alla prova i due.


    "Bene, mentre aspettiamo il maleducato, fate una presentazione degna della mia stima!"


    Così, Shinjin, diede il via...

    Nella presentazione potete mettere tutto ciò che vi riguarda, luogo di provenienza, parte della vostra storia, il motivo per cui volete entrar a far parte dell'accademia e così via!

     
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  5. Junkwipe
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    -Parlato da me-
    *Pensato*
    -Parlato da altri-


    Ero davanti all'uomo in attesa di una risposta, continuavo ad osservarlo per cercare di capire che genere di persona egli fosse.

    -Esattamente-


    Si limitò solo a quello, non mi lamentavo, l'importante era che fosse lui il mio sensei.
    Mentre ero immerso nei miei pensieri arrivò alle mie spalle un secondo alunno, era vestito come me non poteva essere altrimenti.
    Il mio compagno fece solo un cenno, a quanto pare i due già si conoscevano, magari era stato bocciato.

    -Bentornato, presumo tu ti sia affezionato molto a me! Ahahahah!-


    Ora ne avevo la certezza, doveva essere un ripetente, magari era al corrente dei metodi di insegnamento di Utakame-Sama, avrei potuto sfruttarlo in maniera adeguata se sapevo giocarmi bene le mie carte.

    -Bene, mentre aspettiamo il maleducato, fate una presentazione degna della mia stima!-


    Il primo compito, per ora non sembrava molto difficile ma era meglio non adagiarsi sugli allori.
    Voleva una presentazione, giustamente voleva sapere che tipo di persone avrebbe dovuto allenare e magari, portare al grado di Shinigami una volta terminata l'accademia.
    Guardai l'altro ragazzo, non sembrava voler iniziare a parlare per il momento, decisi quindi di iniziare per primo.

    -Mi chiamo Tatsuya Sakai, vivevo ad Okinawa, sulla costa assieme alla mia famiglia, mio padre, mia madre e mia sorella minore Sakura. Una notte la mia famiglia è stata uccisa da dei sicari della Yakuza, sono riuscito a sopravvivere soltanto grazie al fatto che sentii esplodere dentro di me una gran forza, ho combattuto contro quegli uomini-


    Feci una pausa, ricordare quel momento non era affatto piacevole ma non lo mostravo, il mio viso era inespressivo, freddo come i ghiacci.

    -Venni affidato a dei parenti che vivevano sull'isola ma che, sfortunatamente, non avevo mai conosciuto.
    Da quel giorno la mia missione era migliorare, volevo combattere per diventare più forte e prendere la mia vendetta, sapevo che non mi sarebbe bastata un po' di rabbia, dovevo tirare fuori questa cosa che avevo dentro.
    Vivevo per combattere, mi dava soddisfazione e mi aiutava a non pensare, chiunque apparisse più forte di me lo spingevo ad attaccarmi-


    Un'altra pausa, questo ricordo lo risollevava, si ricordava dei bei momenti passati a combattere, delle vittorie e delle sconfitte, della gente che lo osservava incredula, così piccolo ma così pieno di capacità.

    -Un anno dopo sentendo dei rumori in un vicolo mi trovai faccia a faccia con una creatura mostruosa, cercai di combatterla, sfortunatamente non sapevo cosa avevo di fronte e lo scontro finì con la mia morte.
    Quando realizzai cos'era accaduto mi trovai davanti uno Shinigami che mi spiegò cosa era successo, cos'era quella forza che sentivo dentro e mi spiegò anche qual'era la sua missione.
    Decisi di diventare uno Shinigami per potermi battere con gli Hollow, mi sarei potuto riunire con la mia famiglia nella Soul Society e la mia vendetta non era più attuabile.-


    Ancora il silenzio, per dare tempo al sensei di metabolizzare ciò che aveva sentito.
    Avevo deciso di tralasciare il fatto che sulle mie braccia segnavo le vittorie e le sconfitte, non volevo che il sensei pensasse di me che ero un pazzo o cos'altro.

    -Ora sono davanti a lei Utakame-sama, chiedendole di potermi allenare per sfruttare con intelligenza il mio potere-


    Feci un inchino in direzione dell'uomo, poi mi risollevai pronto ad ascoltare la storia del mio compagno, sempre che decidesse di ripresentarsi.


    Edited by Junkwipe - 24/3/2012, 18:19
     
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  6. Akihiro Ichimaru
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    «Bentornato, presumo tu ti sia affezionato molto a me! Ahahahah!», dopo le parole imbarazzanti del sensei e la presentazione del mio compagno mi presentai, ovviamente per lui più che per il maestro, dissi «Ok quindi sei Tatsuya Sakai, piacere sono Akihiro Ichimaru, ho già provato l' allenamento dell' accademia, ma non sono riuscito ad andare molto avanti con l' allenamento. Sono stato rimandato. Comunque, abito al limite del rukongai, anche se sono piuttosto solitario a volte mi piace stare in compagnia. Comunque per quel che riguarda il motivo per cui sono entrato nell' accademia è che degli hollow hanno ucciso dei miei cari amici, scusa ma non mi piace raccontare quella storia. Comunque mi fa piacere essere di nuovo qua con dei nuovi compagni.». Detto questo incrociai le braccia e cercai con gli occhi un posto all' ombra, non sapevo neanche io il perchè, ma dovevo andare da qualche parte senza luce. Avevo bisogno di qualcosa di freddo. Mi spostai sotto un albero e cominciai a pensare a quello che era accaduto due anni prima, il dolore, la stanchezza...
    Guardai il mio compagno e il sensei per poi chiedermi come ci era finito qua lui, non ce lo aveva mai spiegato come avevamo fatto noi. Qualche minuto dopo tornai da loro pensando se fosse una cosa intelligente chiedere al sensei la sua storia, poi senza farci caso le parole mi uscirono dalla bocca, ero troppo curioso, «Mi scusi sensai Utakame posso farle una domanda? Lei come è arrivato qua nella soul society?», poi pensai alla reazione che potesse avere e dissi subito «O-ovviamente solo se vuole lei non è per niente un problema...», distolsi lo sguardo e attesi imbarazzato la sua risposta pensando già a una punizione severa da parte sua, ma come ho già detto ero troppo curioso e quella domanda dovevo farla.
     
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  7. .:Rekla
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    Pensato Parlato Cloud


    Per qualche strano ed oscuro motivo, i risvegli di Cloud erano sempre catastrofici, la mattina in cui ricevette l'approvazione alla richiesta d'entrata all'accademia Shinigami non faceva eccezione. Il povero Cloud si svegliò su di un albero! Motivo per il quale era andato a dormire lì su era sconosciuto. Sta di fatto che al risveglio lo stupore di trovarsi tra le foglie lo fece cadere rovinosamente faccia e terreno. Niente di nuovo, Cloud era abituato a trovarsi con gambe rotte e graffi, i quali non sapeva neanche come se li fosse procurati, così ancora intorpidito si diresse verso la cucina della sua "invitante" casetta, fece colazione con una ciotola di latte e dei biscotti che su di un lato mostravano faccine sorridenti, lo misero subito di buon umore. Mentre si cibava di quei deliziosi biscotti una freccia sfrecciò alla velocità della luce vicino al suo orecchio, per poi conficcarsi nel muro.

    Che cos ...

    Lo stupore fece in modo che il pensiero di Cloud non giungesse mai a termine.

    La tua richiesta di entrare a far parte della prestigiosa Accademia delle Arti Spirituali Shin'O, che ti formerà fino a renderti pronto per entrare nel duro mondo degli Shinigami, è stata ufficialmente approvata.
    Presentati domani in Accademia alle ore 9:00, ti aspetterò davanti all'ingresso.
    S. Utakame


    Benissimo! Finalmente Cloud avrebbe potuto rivolgere la sua attenzione a qualcosa di molto più eccitante che fare attenzione a non cadere dagli alberi, l'appuntamento era alle nove, ma a giudicare la posizione del sole erano le otto, il ragazzo aveva quindi tutto il tempo per prepararsi, appena fuori la porta aveva trovato l'hakama blu che lo distingueva dalle ragazze che invece lo portavano rosso. Si diresse quindi verso l'accademia con un allegria che nel Rukongai non aveva mai avuto, caso volle che però un trave di legno, trasportata da un uomo di mezz'età, colpisse dritto sulla fronte di Cloud, si fece un'ora buona nella casa dell'uomo. Al suo risvegliò capì di essere in un ritardo senza precedenti, ringraziò molto velocemente l'uomo che lo aveva accudito, e corse verso l'istituto! L'edificio era enorme e bianco, aveva un'unica porta dalla quale entravano ed uscivano numerosi studenti, riuscì a distinguere il suo sensei, era l'unico a portare vestiti diversi dagli altri. Effettivamente l'uomo che si trovò davanti incuteva un certo timore, aveva una capigliatura piuttosto particolare, un taglio che andava dall'occhio sinistro al labbro in linea retta, in più a rendere il volto del sensei più cattivo era una benda che gli copriva l'occhio! Oltre al sensei c'erano altri due ragazzi, molto probabilmente i sui compagni di corso.

    S-scusate il ritardo ...

    Disse con imbarazzo, mettendo una mano dietro la testa.
     
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  8. ~Himura™
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    Junkwipe: non ho particolari correzioni da fare. Hai rispettato la consegna e portato a termine il compito piuttosto bene. Tuttavia non adagiarti sugli allori, il vero allenamento deve ancora iniziare!

    Forerunner97: "amici, scusa ma..." ti sei scordato una virgola. La parte in cui ti vai a nascondere con lo sguardo o fisicamente, non ho ben capito, è molto ambigua, magari potevi spendere qualche parola in più per spiegarti meglio.

    .:Rekla: "con un allegria" l'apostrofo! "attenzione a qualcosa di molto più eccitante che fare attenzione" occhio alle ripetizioni. Detto ciò, ti sei inserito bene nel contesto!


    I ragazzi raccontavano le loro storie, ognuno riviveva quegli attimi di vita che erano rimasti impressi nella loro mente, belli o brutti che furono. Il sensei aveva intenzione di capire quanto fossero legati al loro passato, e come questo avrebbe potuto influire sul loro futuro da Shinigami. Uno dei due azzardò anche una domanda:

    "Mi scusi sensei Utakame posso farle una domanda? Lei come è arrivato qua nella soul society?"

    Così anche Shinjin fu costretto, anche se solo per un momento, a rivivere la sua storia. I suoi occhi distolsero lo sguardo dagli allievi per andare a fissare il vuoto. Mentre era perso tra i suoi pensieri, l'arrivo del terzo allievo lo distrasse e lasciò in sospeso la richiesta che lo studente aveva coraggiosamente avanzato.
    Ora che la classe era al completo, il vero allenamento poteva avere inizio.


    "L'allenamento che vi proporrò oggi è davvero molto semplice! Infatti, dovrete soltanto riuscire a colpirmi.

    Gli sguardi sbigottiti dei tre si incrociarono prima tra di loro e poi con quello del sensei.

    "Esattamente, dovrete colpirmi almeno tre volte in una parte qualsiasi del corpo e sarete promossi all'istante!"

    Così Shinjin restò a braccia conserte, aspettando la prima mossa degli allievi...



    Quest'esercizio può sembrare una sciocchezza, ma non fatevi ingannare! Infatti è uno dei più impegnativi. Dovete riuscire a descrivere al meglio le vostre mosse, senza però essere autoconclusivi. Cercate di collaborare, da soli molto difficilmente riuscirete a colpire il sensei, perciò vi consiglio di prepararvi prima di postare mettendovi d'accordo con gli altri.
    Detto ciò, buona ruolata!
     
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  9. .:Rekla
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    Pensato Cloud Parlato Cloud Parlato sensei


    Non ebbe il tempo di pensare niente. Era in ritardo, lo sguardo del sensei passò su di lui e poi sul resto degli allievi dicendo.

    L'allenamento che vi proporrò oggi è davvero molto semplice! Infatti, dovrete soltanto riuscire a colpirmi.

    Ah beh, mica difficile, solo che c'era un piccolo dettaglio, non detto, o meglio, non reso noto, che rendeva il tutto estremamente complicato, i tre ragazzi i quali si guardarono sbigottiti, loro, o almeno Cloud, non avevano mai lottato con un ufficiale di seggio, cosa della quale Cloud era sicuro. Come avrebbero fatto a colpire il sensei? Prese a pensare ad una strategia, ma il filo logico del pensiero di Cloud fu interrotto dal sensei.

    Esattamente, dovrete colpirmi almeno tre volte in una parte qualsiasi del corpo e sarete promossi all'istante!

    Ahahahahahah, vabbè dai, una è poca due è numero pari, e porta sfortuna, il tre è il numero giusto! Prese a pensare nuovamente, il povero Cloud, il sensei era ancora spalle al muro! C'era un unica strategia da attuare, uno dei tre avrebbe dato un calcio basso al sensei per farlo distrarre, il secondo lo avrebbe colpito di fronte e l'ultimo lo avrebbe colpito dall'alto! Espose la strategia ai compagni in maniera estremamente veloce.

    Io lo distraggo, il secondo lo colpisce frontalmente, l'altro dall'alto! Andiamo!

    Corse.

    Mi chiamo Cloud!

    Arrivò di fronte al sensei del quale non conosceva neanche il nome, ma poco importava, si abbassò, allungò la gamba destra, rasoterra, e girò di trecentosessanta gradi!

    Andiamo!

     
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  10. Akihiro Ichimaru
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    Dopo che feci la domanda al sensei, ed essermi preso un infarto per quello che mi avrebbe potuto fare, stava per rispondermi quando... il terzo membro del gruppo arrivò e il sensei , che sembrava assorto nei suoi pensieri, si distrasse e disse «L'allenamento che vi proporrò oggi è davvero molto semplice! Infatti, dovrete soltanto riuscire a colpirmi.» e quando ci vide un pò sbigottiti aggiunse «Esattamente, dovrete colpirmi almeno tre volte in una parte qualsiasi del corpo e sarete promossi all'istante!». Solo colpirlo diceva lui, sapevo quanto erano duri gli esercizi del sensei, nonostante sembrassero facili. Ne sapevo qualcosa. Qundi detto questo il sensei incrociò le braccia e aspettò la prima mossa degli allievi. Considerai l' aspetto tattico, per colpire un mastro come Utakame di sicuro non si poteva usare il solito trucchetto della finta, ma quando stavo per arrivare a un piano d' attacco il nuovo arrivato disse in modo apparentemente improvvisato il suo piano «Io lo distraggo, il secondo lo colpisce frontalmente, l'altro dall'alto! Andiamo!», io rimasi un pò perplesso da quel modo di prendere di sorpresa il sensei, ma forse poteva anche funzionare, infine il nuovo compagno, prima di iniziare l' attacco, disse «Mi chiamo Cloud!» e io di rimando sussurrai «Sono Akihiro, conciamolo per le feste!».
    Finita la mia "presentazione" Cloud-san fece il cosi detto "first strike" e fece un giro completo di trecentosessanta gradi cercando di colpire il sensei con un calcio a raso terra, quindi io mi fiondai all' attacco per secondo, aprii la mano e piegai le dita, ci misi tutto il mio peso in quel movimento e cercai di colpirlo frontalmente sul petto. Forse era esagerato quel colpo, ma dovevo dare il massimo. Non volevo fallire ancora...
     
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  11. Junkwipe
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    -Parlato da me-
    *Pensato*
    -Parlato da altri-


    Mi ero estraniato dal mondo, non avevo minimamente seguito la presentazione del compagno, non perche non mi interessasse di lui, ma ero fatto così, non mi piaceva conoscere le storie di chi mi circondava.
    Akihiro fece una domanda al sensei , una domanda piuttosto sciocca, anche questa volta non prestai particolare attenzione né alla domanda né all'eventuale risposta.
    Le parole mi arrivavano offuscate come in un sogno mentre restavo concentrato ad eventuali ordini da parte del sensei.
    Ero nel mio mondo, in una specie di trans, gli occhi immobili, il corpo fermo, senza un fremito, dovevo preservare tutto me stesso per dimostrare ad Utakame quello che potevo fare.
    Poco dopo arrivò un terzo studente scusandosi per il ritardo.

    *Come si fa ad arrivare in ritardo il primo giorno...bha...*


    Nemmeno il sensei fece caso al ritardatario, non volle sapere nemmeno chi era e come era arrivato qui.
    Iniziò a parlare spiegando quello che avremmo dovuto fare oggi, finalmente iniziava l'azione.

    -L'allenamento che vi proporrò oggi è davvero molto semplice! Infatti, dovrete soltanto riuscire a colpirmi. Esattamente, dovrete colpirmi almeno tre volte in una parte qualsiasi del corpo e sarete promossi all'istante!-


    Ma bene, dovevamo riuscire a colpire la persona che ci stava davanti, un compito senza dubbio impossibile.
    Saremmo riusciti a portare a termine questo compito collaborando e sperando sopratutto che il sensei si facesse colpire volontariamente, non era alla nostra portata, nemmeno ci avvicinavamo alla sua forza.

    -Io lo distraggo, il secondo lo colpisce frontalmente, l'altro dall'alto! Andiamo!-


    Un'idea folle, ma poteva funzionare.
    Il ragazzo partì rapido subito dopo aver spiegato quello che voleva fare, partì diretto verso le gambe del sensei facendo una spazzata, forse poteva funzionare come distrazione, ma probabilmente Cloud non era abbastanza concentrato per ottenere l'effetto sperato.
    Subito dopo anche Akihiro attaccò Utakame, questa volta in maniera diretta, un colpo mirato al petto.
    Decisi di entrare in azione, partii subito dopo Akihiro, iniziai a correre veloce cercando di prendere il ritmo del compagno per cercare di sferrare il colpo all'unisono.
    La mente focalizzata sul bersaglio, dovevo riuscire anche a prevedere un eventuale movimento per schivare i colpi dei compagni. Una cosa praticamente impossibile.
    Saltai quando fui abbastanza vicino ad Utakame-sama.
    Il tempo rallentò, vidi i miei compagni dall'alto, l'azione sembrava buona, forse potevamo riuscire a combinare qualcosa.
    All'ultimo momento capii che sferrare un pugno al sensei sarebbe stato inutile, avrei dovuto eseguire una spazzata per aumentare le mie possibilità di colpire il mio obiettivo se si fosse spostato per evitare gli attacchi dei miei due compagni.

    Allungai la gamba pronto a sferrare un calcio diretto al lato sinisto di Utakame, una spazzata verticale indirizzata alla spalla. Tutto ora dipendeva da come avrebbe reagito alla nostra mossa. Non misi tutta la forza che avevo in quel calcio, dopotutto dovevamo solo colpirlo non cercare di atterrarlo, sopratutto, un colpo potente avrebbe avuto meno precisione e in quel momento avevo bisogno di essere preciso per evitare di colpire i compagni se il sensei si fosse spostato in una direzione opposta alla nostra.
    Lui era veloce ed esperto, noi eravamo 3 ragazzi che combattevano per la prima volta spalla a spalla, potevamo anche aver vinto mille sfide ma di fronte a lui rimanevamo deboli per ora.



    Scusate il post un po frettoloso ma sono parecchio occupato, volevo mandare avanti la classe quindi non ho deciso di non dilungarmi troppo xD
     
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  12. ~Himura™
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    Bastava dargli uno sguardo per capire cosa stessero architettando. Uno dei tre partì alla carica, blaterando qualcosa ai compagni, Shinjin intuì che lui doveva essere il "fattore di distrazione" e perciò avrebbe tentato di colprilo con un colpo non tanto mirato a ferire quanto ad attirare l'attenzione. Infatti così fu, una semplice spazzata con la gamba che Shinjin evitò con un semplice saltino, per poi finire con i piedi in testa al ragazzo in modo tale da farlo rimanere in quella posizione totalmente inerme. Il ragazzo non aveva messo in conto l'esperienza e la capacità d'osservazione del sensei. Ora aveva tutto il tempo per evitare il secondo attacco, vedendo che era rimasto solo un ragazzo, oltre a quello steso a terra, di fronte a lui, capì che sarebbe arrivato dall'alto. Così alzò lo sguardo, ed era lì, intento a fiondarsi su di lui con un pugno deciso stretto nella mano. Appena a tiro, con un rapido movimento quasi impercettibile, afferrò il braccio del ragazzo e con l'altra mano il colletto della tunica. La sua intenzione? Usarlo come scudo! Infatti l'unica mossa che rimaneva plausibile era un attacco atto a ferire. Forse il terzo studente tentò di ingannarlo con un attacco dal lato sinistro, sfruttando la sua cecità parziale, ma Shinjin, preso atto del suo handicap, con gli anni si era allenato per sviluppare un incredibile udito, proprio per non trovarsi svantaggiato in situazioni simili. Così si accorse dell'arrivo imminente del terzo studente e prontamente usò il suo scudo umano per proteggersi. Il calcio arrivò dritto dritto su di un rene del suo sventurato allievo. Nonostante tutto, Shinjin, per assorbire il colpo dovette fare un passo indietro. Ciò lo stupì positivamente, pochi allievi erano riusciti a farlo anche soltanto smuovere al primo colpo! I ragazzi avevano sfruttato bene l'occasione e le circostanze, ma la strada era ancora lunga e tortuosa. I tre si rialzarono prontamente, anche se un po' doloranti, il sensei abbozzò un piccolo sorriso e battè le mani per ben due volte!

    "Bene, bene! Niente male come primo colpo, ma ricordate dovete sempre riuscire a scovare i punti deboli dell'avversario e solo poi sferrare un attacco combinato! Ora riprovate! FORZA!"


    Shinjin tornò a braccia conserte, curioso ed ansioso per ciò che sarebbe accaduto...

    Siete sulla buona strada, ma per poter colpirmi dovrete descrivere i vostri attacchi nei minimi dettagli :D
    Buon lavoro!
     
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  13. Akihiro Ichimaru
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    «"Conciamolo per le feste" è? LUI ha conciato noi per le feste!» pensai mentre mi rialzavo, mi misi subito con i pugni alzati , ma caddi su un ginocchio non appena raddrizzai la schiena, poi il sensei disse «Bene, bene! Niente male come primo colpo, ma ricordate dovete sempre riuscire a scovare i punti deboli dell'avversario e solo poi sferrare un attacco combinato! Ora riprovate! FORZA!», io misi una mano sul ginocchio e provai ad alzarmi ancora, il calcio ricevuto dal mio amico mi aveva devastato il fianco, avevo perso momentaneamente la sensibilità in quel punto, mi alzai zoppicando verso i miei compagni, dovevo pensare a un contrattacco se volevamo vincere quella sfida! Pensai per qualche secondo,poi sussurrai tra me e me «La scelta più ovvia è sempre quella giusta...». Pensai che il sensei si sarebbe aspettato qualcosa di simile a prima, cioè un attacco combinato con distrazione, ma volevo essere sicuro ancora di una cosa... Fissai la posizione del sensei, sempre la stessa, braccia incrociate e in attesa di una nostra mossa. Guardai i miei compagni, poi di nuovo il sensei e pensai «Al diavolo! Non sono bravo con il lavoro di squadra.» Feci un lungo respiro e con uno scatto corsi verso il sensei, diedi un pugno al palmo della mano sinistra e provai a colpirlo con tutta la forza che avevo e che mi era rimasta, il colpo subito faceva male, bruciava e pulsava, ma nonostante tutto cercai di ignorarlo allungai il braccio verso il sensei per cercare di colpirlo sulla spalla destra. Se fosse accaduto quello che pensavo avremmo potuto colpirlo, forse.
    Mentre estendevo il braccio fissai l' occhio del maestro Utakame e mi venne un brevissimo attacco d' ira, non ne sapevo il motivo e non avevo nulla contro di lui, ma dovevo riuscire a colpirlo senza trattenermi.

    Edited by Forerunner97 - 18/4/2012, 15:28
     
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  14. .:Rekla
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    L'azione non era andata a buon fine. La spazzata con le gambe di Cloud era stata annullato con un semplice salto del sensei, il ragazzo rimase inerme a terra, ma dopotutto il suo scopo non era quello di attaccare, ma di distrarre, c'era, quindi, ancora la possibilità che i compagni potessero portare a termine l'azione. Ciò non avvenne, il sensei, prontamente, usò il povero Akihiro per proteggersi dal calcio di Tatsuya. Era andata piuttosto male.

    Accidenti!

    Il sensei, divertito, batté le mani e disse.

    Bene, bene! Niente male come primo colpo, ma ricordate dovete sempre riuscire a scovare i punti deboli dell'avversario e solo poi sferrare un attacco combinato! Ora riprovate! FORZA!

    Akihiro, non se lo fece ripetere, partì all'attacco senza organizzarsi con i compagni, iniziò a correre, in quello stesso momento gli venne un'idea. Il sensei ha detto di capire i punti deboli dell'avversario, l'unico e l'occhio bendato, ma ha dimostrato di non avere problemi a gestire l'handicap, allora bisognava fargli chiudere l'altro occhio. Si calò a terra prese della terra, strinse forte il palmo e corse verso il sensei. Nel frattempo Akihiro tenta un pugno alla spalla destra, Cloud lancia il granelli di sabbia sul volto del sensei, nel tentativo di fargli chiudere l'occhio destro, così Akihiro l'avrebbe colpito. Se ci fosse l'attacco di Tatsuya, tutto sarebbe stato molto meglio, Cloud non se ne curò, sapeva che il ragazzo avrebbe attaccato!
     
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    ... E con questo mi intrometto e sostituisco Himura. :fuu:


    I ragazzi erano tutti concentrati, mentre si lanciavano nel loro tentativo di colpire il loro sensei, quando d'un tratto il suolo cominciò a tremare. Si fermarono incuriositi dal misterioso tremolio, e fu allora che da la loro sinistra un misterioso oggetto rotolante, accompagnato da un "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH" prolungato fece il suo ingresso nel loro campo visivo, andando a impattare contro il loro sensei che venne scaraventato a kilometri di distanza, diventando un puntino nel cielo. Ebbene, il misterioso oggetto rotolante si rivelò essere nientepopòdimeno che Tontoso Katankasa, il ciccioloso e sfigaterrimo shinigami, che barcollando riuscì ad alzarsi in piedi. Dando le spalle agli allievi, disse:

    Salve! Sono Tontoso, e sono venuto a sostituire il vostro sensei che ha da fare una cosa cosata che non si può dire insomma è un segreto, fatto sta che se ne deve andare. Ciao coso!

    Si voltò per cercare il tizio che purtroppo era appena stato catapultato su marte, e solo allora si rese conto di aver parlato al vento.

    Oh beh, pare che sia già andato. Benissimo, mi pare di aver capito che l'allenamento consisteva nel dover colpire tre volte il tizio eh? bene, provate a colpire me.

    Grugnì e si mise in posizione di combattimento.

    Sappiate che non c'andrò piano eh, cosi.
     
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25 replies since 19/3/2012, 14:22   298 views
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