Classe V [II]

controllo del reiatsu I

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  1. argletahm
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    Siete tranquilli a letto quando nella vostra stanza irrompe uno strano tizio vestito in armatura completa e, accompagnato da squilli di tromba, annuncia urlando a gran voce: "UDITE UDITE! LA SIGNORIA VOSTRA E' RICHIESTA CON URGENZA PRESSANTE PRESSO IL LAGO VICINO ALL'ACCADEMIA ENTRO UN'ORA! SE LA SIGNORIA VOSTRA NON SARA' PRESENTE SI PROCEDERA' CON LA REGALE ESECUZIONE! FC".

    Fatto questo ripone in una sacca la pergamena da cui ha letto tutta la tiritera e poi, con un lieve inchino esce dalla porta e sparisce prima che chiunque possa chiedere spiegazioni. Inutile precisare che voi eravate ben addormentati e che il simpatico individuo ha svegliato voi e... beh più o meno tutto il vicinato... Oltretutto avete circa un'oretta per arrivare puntuali al luogo dell'allenamento.


    Il primo che arriva descriva il posto nei dettagli, l'unica limitazione è la presenza del lago che non potete fare sparire. Il vostro sensei è intento a camminare sull'acqua al centro del lago (si, sta camminando sull'acqua come se nulla fosse) e a leggere un libro <101 modi per sopravvivere a un cero ravvicinato> ma sembra interrompere frequentemente come in attesa del vostro arrivo.
     
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  2. †DeStRo†
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    » Atto Secondo - Scena Prima

    -Sir Cosimo, lei è stato affidato un incarico alquanto importante. Lei deve recarsi nelle terre più lontane e pericolose, cercare il castello inespugnabile, uccidervi chiunque vi sia dentro, trovare le segrete più buie e scure, trafiggere la nera tenebra con il suo fascino e trovare l’avvenente principessa e subito dopo @§#!@€.-
    -Cosa??? Subito dopo cosa?.-
    -Secondo lei cosa ci può fare con un’avvenente principessa?-
    Risponde il paffuto bardo
    -Ah ci devo….?- Faccio allusioni con la bava alla bocca.
    -No ma che ha capito? Empio uomo che non è altro… deve ricondurla al re.-
    -Ma non è giusto.-


    Non posso obiettare. Armatura scintillante, spada magica e cavallo che parte veloce al galoppo e subito dopo eccomi, che attraverso la foresta della morte, ammazzo orsi, serpenti giganti, draghi, persone, demoni pur di trovare quella donna finchè ella, con tanta beltà non apre la bocca per ringraziarmi dicendomi.



    Indietreggio leggermente con viso pallido e sbalordito. La donna muove le labbra ma sento udire uno squillo di tromba e dei tamburi, finchè il suono non diventa sempre più intenso, quasi impossibile da udire. E’ come se i timpani stesse per scoppiare e il cuore sussultasse ad ogni botta di tamburo e poi…

    …Poi cado rovinosamente sul pavimento, sbattendo la testa, con le coperte riverse per terra ed intrecciate alle mie caviglie.

    -Ma che cav….!-

    -UDITE UDITE! LA SIGNORIA VOSTRA E' RICHIESTA CON URGENZA PRESSANTE PRESSO IL LAGO VICINO ALL'ACCADEMIA ENTRO UN'ORA! SE LA SIGNORIA VOSTRA NON SARA' PRESENTE SI PROCEDERA' CON LA REGALE ESECUZIONE! FC-

    Era un uomo, o quello che presumevo essere tale, che parlava, per poi andarsene ignorandomi. Resto sbigottito a fissare il nulla, rendendo conto solo in seguito di quello che era realmente accaduto. Stavo sognando di essere un prode cavaliere e poi, ironia della sorte, ecco che un bardo in carne ed ossa irrompe nella mia stanza.

    -Regale esecuzione? Cavolo, cavolo, cavolo se non faccio in tempo quello mi ammazza davvero.-

    Freneticamente mi spoglio, indosso gli abiti alla rinfusa e comincio al corsa verso il lago, continuando a vestirmi passo dopo passo, urtando gli altri studenti e saltando gli scalini alla volta. In un baleno suono fuori dall’accademia, ma la testa mi gira a causa del trambusto e del rovinoso risveglio e avverto già i primi sintomi dell’affanno, ma so che non devo arrendermi e continuare a correre nel gioioso gioco di luce e ombra della foresta che mi separa dal lago. A ricordarmi dell’importanza della missiva, ma soprattutto della pericolosità di quell’uomo che chiamavo maestro, vi erano le bende che ancora erano ben salde sul mio corpo a causa del primo allenamento sul combattimento.

    Sinceramente non so quando tempo ho impiegato per arrivarci ma, infine, eccomi li, innanzi al lago, chino su me stesso che cerco di recuperare il fiato. Sembra che non via sia nessun altro oltre me. Avendo poi ripreso le forze ecco che mi rialzo e mi guardo attorno.
    Alle mie spalle, leggermente in lontananza, ecco che vi è l’accademia, nascosta a tratti dalle fronde degli alberi. Innanzi a me un’ampia distesa verde, con qualche alberello, e il lago al centro del quale vi è una figura. MI avvicino sbuffando ed eliminando gli ultimi segni del fiatone e cerco di scrutare meglio quella figura.

    -COOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAA !?.- Grido sbalordito. –No, no, no non ci credo… posso capire che siamo in paradiso ma camminare sull’acquaa… è troppo figoooooo!.-



    Note: //




     
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  3. !Bestia
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    Rumore Assordante

    Una notte differente da tutte le altre per via di uno strano tizio armato che suona a tutto volume nella mia stanza, rompendo addirittura la porta per farsi largo. Il rumore delle trombe mi fracassava i timpani e io steso nel mio letto mi alzo di scatto infastidito. Si' è proprio un rumore non un suono, non si può irrompere in casa altrui a quest'ora di notte facendo tutto questo chiasso.

    UDITE UDITE! LA SIGNORIA VOSTRA E' RICHIESTA CON URGENZA PRESSANTE PRESSO IL LAGO VICINO ALL'ACCADEMIA ENTRO UN'ORA! SE LA SIGNORIA VOSTRA NON SARA' PRESENTE SI PROCEDERA' CON LA REGALE ESECUZIONE! FC

    Il lago vicino all'accademia? Penso a quel posto che sicuramente ho già visto ma in questo momento sono troppo arrabbiato per fare mente locale ed inveisco verbalmente contro quel deficiente che ha osato distruggermi per sino l'ingresso della mia casa oltre che a interrompere il mio sonno.

    NON CE ALCUN BISOGNO DI FARE TUTTO QUESTO CHIASSO IDIOTA! ORA DOVRAI RIPAGARMI TUTTI I DANNI! CI SIAMO INTESI?!

    Una sola ora per percorrere tutto quel tragitto?

    Rapido mi alzo dal letto ormai pieno di energie e carico d'adrenalina. Cerco i miei indumenti e mi fiondo nel punto indicatomi dal deficiente a cavallo con tanto di musicanti al suo seguire. Purtroppo di lui non sò assolutamente nulla ma di questo ne parlerò a colui che mi aspetta al lago, sicuramente saprà chi è stato dato che l'avrà sicuramente inviato lui per richiedere la mia presenza.

    Corro verso il lago e una volta giunto li' vedo una recente consocenza; Cosma. Il mio compagno d'addestramento è arrivato prima di me, sicuramente per renderci conto di cosa stava accadendo e poi avvisarmi. Almeno questo è quello che penso e spero corrisponda a realtà. Subito dopo come se non ha alcuna importanza noto qualcuno che cammina sull'acqua. Non m'impressiono piu' di tanto poichè ormai in quel posto ho potuto vedere tante di quelle cose che forse ho perso la capacità di farmi sorprendere da qualcosa di nuovo.

    Lentamente mi avvicino al mio compagni di addestramento mentre riprendo fiato con grandi respirazioni. Sono cosi' vicino al suo volto che sicuramente potrà sentire il mio forte respirare ma di questo non mi curo e procedo con il parlargli.

    Buona sera Cosma, per caso è venuto anche da te un deficiente a cavallo per svegliarti nel bel mezzo della notte e dirti di correre in questo luogo? Perchè se è cosi' voglio trovarlo e spaccargli la faccia insieme a te dopo che abbiamo imparato le basi del combattimento.

    Subito dopo gli poggio una mano sulla spalla e gli mostro un leggero sorriso. Penso che sia meglio prenderla ironicamente che arrabbiarsi per qualcuno che purtroppo ancora non conosco.

    CODICE
    Narrato
    <b>Parlato di Bestia</b>
    <i>Pensiero di Bestia</i>
    <b>[color=darkred]Parlato Deficiente[/color]</b>
    <b>[color=blue]Parlato Cosma[/color]</b>



    PG: Bestia
    Energia: Bianca
    Grado: Studente
    Reiatsu Posseduto: 30/30
    Azioni: 1
    Tecniche per turno: 1
    Salto: 1 metro
    Velocità: 7m/s (100m in 14 secondi)

    Zanjutsu: 5
    Hakuda: 15
    Kido: 5
    Hoho: 15

    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Illeso
    Riassunto: Descrizioni generiche sullo svolgersi degli eventi




     
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  4. argletahm
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    Scusate il riatrdo ma è stata una settimana assassina...


    Oh ecco Sofronia e Teobalda che arrivano... e siete quasi puntuali stavolta.. esordì fissando i due allievi con aria vagamente beffarda.

    Fatti alcuni passi verso i due giovani, continuando a camminare sull'acqua in tutta tranquillià, Falkner disse Vi avviso l'allenamento odierno è tanto noioso e fastidioso quanto pericoloso se sbaglierete qualcosa potrei persino arrivare a avere seri problemi a ricomporvi... concluse alludendo a una scena macabra di squartamento sanguinoso.

    Ma partiamo dalla teoria.. OHOHOH OGGI INTERROGO!!! esclamò con voce truce il vicecapitano ditemi cosa sapete riguardo al reiatsu. Che cos'è a cosa serve bla bla bla... forza e coraggio.
     
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  5. †DeStRo†
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    » Atto Secondo - Scena Seconda

    Il vento accarezzava il mio volto mentre sullo stesso continuava a reganre l'espressione stupida, per la vista del sensei che camminava sulla superficie del lago come se nulla fosse.
    Cercando di riprendermi provo a fare altrettando, pensando che magari si trattasse di un trucco ma, mio malgrado, il mio entusiasmo viene smorzato dalla forte sensazione di gelo che avverto non appena il piede sprofonda nelle acque.
    Fortunatamente non ho il tempo di lamentarmi perchè sul luogo giunge qualcun altro che lo fa al posto mio.

    -Buona sera Cosma, per caso è venuto anche da te un deficiente a cavallo per svegliarti nel bel mezzo della notte e dirti di correre in questo luogo? Perchè se è cosi' voglio trovarlo e spaccargli la faccia insieme a te dopo che abbiamo imparato le basi del combattimento.-

    E' la voce di Bestia. Non so perchè ma spontaneo un sorriso nasce sulle mie labbra. La vista di quel ragazzo mi mette di buon umore. Persino l'altra volta, cercare di lavorare in squadra mi era riuscito naturale. Vi era un qualcosa, una strana sensazione che mi diceva che di lui potevo fidarmi ciecamente.

    -Vedo che sei ancora un poco tramortito! Beh i tamburi hanno stonato anche me, ma come puoi notare caro mio è già l'alba ahahahah.-

    Gli tiro una pacca sulla spalla. Subito dopo è il sensei a prendere la parola.

    -Oh ecco Sofronia e Teobalda che arrivano... e siete quasi puntuali stavolta..- Esordisce mentre si avvicina.

    Non sono un tipo a cui piace attaccare briga. Se c'è da lavorare lavoro ma di solito preferisco stare tutto il tempo a caracollare qua e la. Amo scherare ma sinceramente la battuta del sensei mi lascia con l'amaro in bocca; in effetti fà un pò strano essere scherniti da qualcuno che poca inventiva e sena la possibilità di ribattere.

    "Preferirei Genoveffo..."

    Avrei voluto dire. La bocca tuttavia tace per timore della collera di quell'uomo.

    -Vi avviso l'allenamento odierno è tanto noioso e fastidioso quanto pericoloso se sbaglierete qualcosa potrei persino arrivare a avere seri problemi a ricomporvi...-
    Continua. In quel momento mi sarebbe piaciuto evitare l'aggettivo pericoloso.

    Lo immaginavo già mentre ci conficcava una sorta di forchetta per bucare le nostre carni arse in un falò.

    -Oggi pollo arrosto...-

    Immaginavo che avrebbe detto anche questo e invece...

    -Ma partiamo dalla teoria.. OHOHOH OGGI INTERROGO!!! Ditemi cosa sapete riguardo al reiatsu. Che cos'è a cosa serve bla bla bla... forza e coraggio.-

    ...e invece eravamo salvi. Forse!

    Interrogare? E su cosa se solo i i giorno precedente avevamo combattuto?
    Ricordo di aver visto dei fascicoli sulla scrivania appena ero entrato in camera per sistemare la mia roba, ovvero il mio corpo più morto che vivo. Ma che dico...fascicoli!? Quella era una vera e propria montagna da scalare. Libri e libri su quel posto che credevo di dover leggere assieme al professore, non di dover studiare da solo.
    Sinceramente ne avevo sfogliato uno ma era solo sui fondamenti del combattimento corpo a corpo. Del Reiatsu sapevo poco e niente, anzi, più niente che poco!

    -Del reiatsu eh?...Ecco...uhm il reaitsu... il reiatsu... il reiatsu sta a significare indubbiamente che...-

    Cercavo di prendere tempo. Immaginavo cosa avrebbe fatto se non avessi risposto. Già il suo viso divertivo lasciava ad intendere che aveva pensato a qualche modo diabolico per estrapolarmi uno straccio di risposta, anche sbagliata. Decisi quindi di essere onesto.

    -uhmp.. del reiatsu so solo qualcosa che ho sentito dire mentre ero al Rokungan... Che è una sorta di energia...come dissero? Ah si spirituale... si energia spirituale. Qualcuno aveva persino detto che noi siamo fatti di questa energia ma, sinceramente, non ci ho mai dato conto... questo è quello che so... Nulla.-

    Sorrisi palesemente imbarazzato.



    PG: Cosma
    Energia: Bianca
    Grado: Studente
    Reiatsu Posseduto: 30/30
    Azioni: 1
    Tecniche per turno: 1
    Salto: 1 metro
    Velocità: 7m/s (100m in 14 secondi)

    Zanjutsu: 10
    Hakuda: 10
    Kido: 10
    Hoho: 10

    Stato fisico: 100%
    Stato mentale: Leggermente a disagio ed intimorito dal sensei.
    Riassunto: Cerco di rispondere ma effettivamente il mio pg non sa nulla.




     
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  6. !Bestia
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    Tenente Idiota

    Quel suo fare superiore già mi stava infastidendo. Il suo sguardo beffardo e quelle parole pronunciate d'innanzi a me e Cosma mi hanno letteralmente mandato in bestia. Addirittura si è permesso di denigrare il mio nome questo pezzente. Poteva essere il piu' potente del regno in cui mi trovavo ma di certo non ha mai avuto da me il permesso di prendersi cosi' tanta confidenza da potermi liberamente insultare, la pagherà anche lui. Ora ho un altro nome da aggiungere alla mia death list.

    Continua a parlarmi sempre con quell'aria superiore che io ormai odio del tutto. Una domanda, una bella interrogazione è quella che mi si pone d'innanzi. La risposta è tanto facile quanto cattiva e non vedo l'ora di dargliela.

    NON SO ASSOLUTAMENTE NULLA RIGUARDO QUESTO REIATSU! COME POSSO SAPERE QUALCOSA SE QUESTA E' LA MIA PRIMA LEZIONE SU QUESTA COSA ?

    Gli grido contro, cosi' come un bambino farebbe contro i propri genitori quando gli fanno delle domande idiote a cui ovviamente non può dare risposta. Io un anima giunta in questo posto e presente alla prima lezione di Reiatsu come potevo mai sapere cosa fosse se prima di quel momento nessuno mi aveva mai detto nulla su questa cosa?

    Questo tenente lo porto già sul ......

    Cosma al contrario sembrava saperne qualcosa, sicuaramente perchè è piu' loquace di me e probabilmente ha stretto amicizia con qualcuno del suo distretto o molto peggio ha origliato conversazioni altrui per farsi un pò i fatti del quartiere in cui abita. Non sò assolutamente nulla di lui, però di certo sò che in sua presenza mi sento piu' carico e sicuro di me stesso. Le mie energie si convogliano per dare il meglio e verso di lui ho un senso innato di protezione perchè mi fa sentire bene. Difficilmente provo questa sensazione e di certo non me la farò scappare per via di un tenete tanto idiota quanto presuntuoso. Io supererò questo esame, costi quel che costi.

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    <i>Pensiero di Bestia</i>
    <b>[color=darkred]Parlato Deficiente[/color]</b>
    <b>[color=blue]Parlato Cosma[/color]</b>



    PG: Bestia
    Energia: Bianca
    Grado: Studente
    Reiatsu Posseduto: 30/30
    Azioni: 1
    Tecniche per turno: 1
    Salto: 1 metro
    Velocità: 7m/s (100m in 14 secondi)

    Zanjutsu: 5
    Hakuda: 15
    Kido: 5
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  7. argletahm
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    Il sensei ascoltò le due risposte... beh quelle che avrebbero dovuto essere risposte e iniziò: Beh speravo aveste dato almeno un'occhiata generica ai libri.. ma pazienza non ha grossa importanza.. concluse facendo spallucce e apprestandosi a continuare per poter chiarire il tutto.

    Non so quanto abbiate presente il concetto di atomo.. così come tutta la materia è composta da atomi, un insieme di piccolissime particelle, così lo spirito e in generale tutto quello che ci circonda è formato da reishi o particelle spirituali. Queste particelle sono cariche di energia appunto e danno forma a quello che ci circonda. Con reiryaku si intende quante di queste particelle abbia a disposizione nella propria riserva un dato individuo e con reiatsu quanto una persona sia in grado di utilizzarne in un dato momento. Se però una quantità eccessiva di energia venisse rilasciata il nostro spirito non sarebbe più in grado di sostenersi e moriremmo completamene sparendo del tutto.
    Ora il reiatsu può essere utilizzato per fare molte cose: può essere usato per rafforzare oggetti, per aumentare le proprie capacità fisiche, per camminare sull'acqua o nell'aria. Un altro uso è tipicamente quello di utilizzarlo per le tecnica di magia dette kido...Bakudo 1: Sai! Bakudo 1:Sai!
    esclamò lanciando in rapida successione i due incantesimi di restrizione che immediatamente bloccarono le mani dei due allievi dietro le rispettive schiene con un cerchio di luce Ad esempio questa tecnica di restrizione bakudo è parte della più grande famiglia dei kido concluse rilasciando l'incantesimo e permettendo ai due di muoversi di nuovo liberamente.

    Un altro modo in cui è possibile usare il proprio reiatsu è disponibile quando la vostra energia spirituale confrontata con quello del vostro avversario è sufficientemente grande da creare uno scompenso.. e quello che succede è pressapoco questo..

    Falkner rilasciò rapidamente il proprio reiatsu, una emissione violenta ma controllata, sufficiente per fare mancare il respiro ai due allievi, sentirsi gravati da un peso immane e probabilmente accasciarsi a terra. Dopo pochi attimi sospese l'emissione e, dopo avere atteso brevemente che i due si riprendessero, proseguì Quello che dovrete fare oggi è questo. disse stendendo una mano su cui spiccava una sfera di energia azzurra questa è la base della maggior parte dei kido; concentratevi, trovate l'energia spirituale, convogliatela alla mano, foggiate la sfera. Chiaro no? Ora lavorare forza.
     
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  8. †DeStRo†
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    » Atto Secondo - Scena Terza

    Neanche Bestia sembrava saper molto a riguardo. Attesi quindi che il professore giungesse innanzi a noi per cominciare ad ascoltare la sua spiegazione che, a tratti, parve un mettere in mostra le proprie doti. Nulla da ridire al riguardo anzi, sono uno di quelli che preferisce la prova tangibile che la spiegazione teorica seppur, alle volte, la teoria da i suoi buoni frutti. Proprio per questo rimpiansi amaramente di non aver portato dietro il blocchetto degli appunti.
    Ah maledetta fretta di salvare la propria pellaccia già deceduta!

    "Piccolo promemoria per me: la prossima volta oltre che a salvarti il culo pensa anche al blocchetto degli appunti."

    Ascoltai quindi la spiegazione del sensei sperando che la mia mente memorizzasse quante più cose possibili.

    "Vabbuò male che vada mi toccherà rivederlo sui libr..."

    Pensai. Non ebbi il tempo di terminare quel mio pensiero quando, di seguito ad una certa e strana formula proferita dal sensei, ecco che mi ritrovai le mani legate dietro la schiena e, purtroppo, fu anche abbastanza pericoloso. Lo stupore, tuttavia, era tale da impedirmi di cacciare fuori un qualche urlo o gemito che facesse anche solo intendere la sofferenza provata dai miei legamenti mentre erano costretti ad una posizione scomoda ed innaturale.

    Quando sentii nuovamente la padronanza dei miei arti tirai un sospiro di sollievo. Ero in ginocchio e quasi in procinto di rialzarmi ma, subito dopo, ecco una strana ed opprimente sensazione togliermi nuovamente il respiro. Mi ritrovai con le palme delle mani contro il terreno, quasi schiacciato come da un immenso peso di cui non vedevo ma avvertivo chiaramente la massa. Preso da strani spasmi tremava e sudavo freddo. A malapena riuscii a muovere il capo in direzione del sensei; avvertivo chiaramente che quelle vibrazioni che mi costringevano al suolo provenivano da lui.
    Era mostruoso e spaventoso, come se davvero potesse decidere delle nostre vite in un attimo di soffio. In quel preciso momento capii davvero con chi avevo a che fare e il dovuto rispetto che dovevo portargli. Non si trattava solo di un bell'imbusto muscoloso e fanatico delle armi, ma di qualcuno che poteva ucciderci con lo sguardo. E poteva farlo davvero!

    Nonostante ciò S O R R I S I.

    "Anche lui è stato debole come noi. Se è giunto ad un tale livello vuol dire che non è un'impresa impossibile. Devo solo crescere al meglio e potrò ottenere anche io tutto quel potere."

    Finalmente libero da quella forma di oppressione. Poi ecco una strana sfera comparire dal nulla sulla mano del sensei.

    -questa è la base della maggior parte dei kido; concentratevi, trovate l'energia spirituale, convogliatela alla mano, foggiate la sfera. Chiaro no? Ora lavorare forza.-

    Furono le ultime raccomandazioni.
    Senza aggiungere altro cercai di prendere una posizione comoda, sedendomi a gambe incrociate. Chiusi gli occhi e cominciai a pensare. Ero alla ricerca di me stesso. Non stavo cercando le mia energia spirituale, anzi, se avevo bene capito era una cosa insita nel mio essere e che, quindi, era sempre dentro me senza bisogno di doverla cercare.
    Cosa dovevo fare?
    Dovevo cercare il modo per poterla utilizzare e, in questo casa, la coa migliore da fare era rilassare il mio corpo. Se quell'energia era davvero dentro di me, la tensione muscolare non mi avrebbe mai permesso di poterla controllare.
    Pensai a tutti i gruppi muscolari che in quel momento erano contratti. Cercai il modo di rilassarli e, subito dopo, automaticamente trovai altri gruppi in tensione. Quando finalmente avverti molta meno tensione all'interno del mio corpo cominciai a respirare intensamente, immaginando l'aria come se fosse una fonte di energia che penetrava nel mio corpo per irrorare ogni singola vena e vaso capillare. Mentalmente pensai al percorso dell'ossigeno all'interno del mio apparato respiratorio e, successivamente, cercai di concentrarmi sull'ossigeno che arrivava a "nutrire" i muscoli del braccio destro, ora aperto innanzi a me.

    Pian piano avvetii una strana sensazione di calore partire dal diaframma e risalire a forza tutto il petto, arrivare al cuore e poi essere pompato lungo tutto il braccio. Bruciava, ardeva intensamente fino a chè, raggiunta la sommità delle dita, ecco che il bruciore era diventato un dolore che, tuttavia, ero in grado di sopportare. In quel moemnto avverti una goccia di sudore farsi largo sulla fronte, perrcorrermi il viso e scendere sino al basso ventre.

    "Dai Caro, su coraggio...ci sei quasi..."

    Fu una strana voce a parlare. Era come lontana e quasi incomprensibile dentro la mia testa. No! Che dico? Non era esattamente dentro la mia testa. Fu così improvvisa che per un attimo persi la concentrazione. D'istinto, forse per via dello spavento, i muscoli della schiena cominciarono a contrarsi e, a seguito, anche quelli del petto e del braccio.
    Persi la percezione del mio corppo, persi la concentrazione e tutto.

    -Cazzo!...-

    Dissi scagliando un pugno al suolo.
    Presi qualche attimo di respiro e guardai il sensei con uno sguardo interrogativo. Avevo gli occhi chiusi e non sapevo cosa fosse successo. Se per quslche istante, almeno, ci ero riuscito o meno. Cercai una sorta di risposta nel suo sguardo...

    PG: Cosma
    Energia: Bianca
    Grado: Studente
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    Azioni: 1
    Tecniche per turno: 1
    Salto: 1 metro
    Velocità: 7m/s (100m in 14 secondi)

    Zanjutsu: 10
    Hakuda: 10
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    Hoho: 10

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    Stato mentale: Leggermente a disagio ed intimorito dal sensei.
    Riassunto: Cerco di rispondere ma effettivamente il mio pg non sa nulla.





     
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  9. !Bestia
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    Tenente Idiota

    Il tenente inizia tutto il discorso filosofico su quello che ci aspetta, dando parecchia enfasi al suo narrato. Di tutte quelle parole ascolto giusto il minimo indispensabile poichè non sono un ragazzo di tante parole. La mia dote maggiore è quella di ascoltare, apprendere e mettere in pratica cercando di ripassare ogni passo teorico, al fine di ricevere il massimo benificio dal mio sforzo.

    REISHI o PARTICELLE SPIRITUALI, questa è una importante informazione. Se tutto è formato da questo, vuol dire che è utile apprendere come controllarle o ancor meglio come eliminarle al fine di poter disintegrare qualsiasi tipo di entità presente in questo mondo. REYRIAKU è la quantità di REISHI che ogni entità possiede, questo è un utile indizio e mi sarà ancora piu' utile imparare a percepirle in modo da quantificarle e definire la potenza o resistenza del mio obiettivo. REIATSU è la capacità di un individuo nell'usare il proprio REYRIAKU per cui percepire quest'ultimo e quantificarlo e solamente un avviso per la modalità di combattimento da adottare.

    Il resto della sua spiegazione non m'interessa minimamente poichè non ho alcuna intenzione di combattere utilizzando il REIATSU, perchè non voglio sbagliare il suo accumulo e disintegrarmi da solo.

    Al mio pensiero seguirono delle rapide parole del sensi che portarono me ed il mio compagno in una situazione scomoda. Un cerchio di luce o meglio definito come insieme di particelle spirituali, mi blocca i polsi non permettendomi di impugnare una ipotetica arma a due mani oltre che a limitarmi sensibilmente i movimenti. Purtroppo la sua spiegazione non si ferma soltanto a questo trucchetto da saltimbanco poichè allo sciogliersi del cerchio di luce, vengo sopraffatto da una forza del tutto inesistente. Non riesco a vederla o percepirla se non attraverso il tatto. Un peso angosciante che da ogni lato comprime il mio corpo. Questa forza proviene dal suo corpo ma non esercita una pressione solamente da quella direzione, piuttosto mi sento compresso da ogni lato, come se tale forza potesse essere guidata anzichè solamente espulsa dal corpo. Cedo al suolo, le mie ginocchia impatto contro di esso e successivamente poggio i palmi delle mie mani per battere anche la testa. Le braccia tese esercitano una grande forza per permettermi di non fracassarmi al suolo. Tutto questo finisce nel giro di circa un minuto, dopo il quale rapido prendo fiato eseguendo grandi respiri. Non decido di alzarmi poichè non ho le giuste forze per sostenermi, per cui mi siedo sui glutei ed incrocio le gambe poggiando le mie mani leggermente dietro la mia schiena in modo da stirarmi e restare in una comoda posizione. La testa è rivolta verso l'alto e gli occhi chiusi per permettermi di rilassarmi maggiormente e riprendere fiato.

    Ecco giungere il comando. Dovrete fare questo!. Abbasso la testa e vedo una sfera blu nella sua mano. Capisco che egli stava controllando la sua forza e che quella sfera proveniva appunto da alcune delle sue particelle spirituali. Nonostante io odio queste particelle spiriturali e prediligo il contatto fisico o meglio la forza fisica applicata al mondo reale o spirituale, cerco di concentrarmi, sapendo già che qualsiasi sia il risultato anche se ipoteticamente perfetto, non si sarebbe vista chissà quale grande sfera nel mio palmo.

    Con la schiena ben dritta e la testa rivolta verso il tenente richiudo gli occhi. Eseguo respiri profondi ma silenziosi. Odio che il mio respiro venga percepito da qualcun'altro poichè è il mio respiro e tale deve rimanere. Sento il mio cuore pulsare, sempre se ne ho uno, ma comunque sento in me pulsare qualcosa. Attendo e non concentro alcuna particelle poichè il mio corpo non è formato solamente da quella sensazione. Dopo qualche altro attimo sento la mia struttura poggiata sul suolo. Questa sensazione mi dà sicurezza e mi permette di concentrarmi ulteriormente poichè ora sò che ho un altra forza da poter sfruttare; quella del suolo. Sento qualcosa scorrere all'interno del mio corpo, cosa è di preciso ancora non lo sò, però di certo è una buona sensazione. Attendo ancora qualche attimo, sicuramente sarenno già passati diversi minuti ma non sono il tipo da riprovare mille e mille volta un a singola azione, tutt'altro, preferisco provarla poche volte ma bene, magari una sola volta. La concentrazione raggiunta mi permette di rallentare questo flusso che sento, al fine di condurlo solamente nel palmo della mano, sento che l'energia all'interno del mio corpo parte dal terreno, s'inserisce nel mio corpo e scorre sino al palmo della mano sinsitra. A quel punto cerco in qualche modo di espellere al di fuori di essa l'energia molto lentamente e porto il palmo della mano destra sopra quella sinistra ad una certa distanza. Voglio percepire l'energia che fuoriesce dal palmo della mano attraverso l'altro palmo, in modo da avere una sorta di sensore esterno che mi aiuti. Non sò quanto grande sia l'energia che ho espulso dal mio corpo, ma sono certo che qualcosa si è concentrato tra i palmi delle mie mani. Resto sempre con gli occhi chiusi e continuo il mio lavoro sino a nuovi ordini.



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    Narrato
    <b>Parlato di Bestia</b>
    <i>Pensiero di Bestia</i>
    <b>[color=darkred]Parlato Deficiente[/color]</b>
    <b>[color=blue]Parlato Cosma[/color]</b>



    PG: Bestia
    Energia: Bianca
    Grado: Studente
    Reiatsu Posseduto: 30/30
    Azioni: 1
    Tecniche per turno: 1
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    Velocità: 7m/s (100m in 14 secondi)

    Zanjutsu: 5
    Hakuda: 15
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    Hoho: 15

    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Illeso
    Riassunto: Descrizioni generiche sullo svolgersi degli eventi




     
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  10. argletahm
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    entrambi i post hanno alcune cose a cui dovrete fare più attenzione. Cosma hai fatto alcune ripetizioni che rendono un paio di frasi piuttosto pesanti (tensione). Bestia hai toppato un paio di congiuntivi... fai più attenzione.


    Come da previsione i primi due tentativi andarono a vuoto, fortunatamente questa volta senza alcun danno.
    Il primo allievo aveva iniziato a raccogliere la propria energia senza però controllarne il flusso in maniera adeguata con il risultato che era a malapena riuscito a fare vagamente illuminare il palmo della mano.
    Bestia invece era un passo più indietro: era riuscito a concentrarsi ma il suo flusso di reiatsu era particolarmente disordinato e caotico.. questo aveva comportato che l'energia convogliata davvero alla mano fosse del tutto insufficiente anche per il più piccolo risultato.

    Falkner intervenne, la voce regolare scandiva il discorso con le correzioni che gli allievi avrebbero dovuto apportare Cosma.. devi lasciare scorrere maggiormente e lavorare di più sul flusso del tuo reiatsu.. convoglialo, incanalalo e dirigilo al meglio. Bestia tu invece devi prima calmarti.. lascia che il tuo io sia tranquillo.. lascia che la tua energia scorra con calma e dirigila gradualmente al palmo della mano. Il caos e il disordine non ti aiutano nel tuo intento.

    Fatto questo riprese a osservare come avrebbero reagito i due allievi.

     
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  11. †DeStRo†
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    » Atto Secondo - Scena Quarta

    Pretendere di riuscirci al primo tentativo era una cosa alquanto stupida e sciocca, ma sarebbe stato ottimale aver ottenuto una qualche sorta di risultato migliore.
    La realtà era che nonostante i consigli continuavo a tentarci alla cieca. Dire di canalare il flusso di reishi era una cosa semplice. Ma come attuare il consiglio?

    - Cosma.. devi lasciare scorrere maggiormente e lavorare di più sul flusso del tuo reiatsu.. convoglialo, incanalalo e dirigilo al meglio.-

    Che la strada scelta fosse quindi quella giusta? E come potevo fare per coinvogliarne di più? Cosa significava?
    Lo sconforto si stava allora ramificando in me ma non potevo permettermi il lusso di fermarmi prorpio ora che la mia vita era alla sua prima svolta. C'era molto lavoro da fare e non potevo, anzi non dovevo, tirarmi indietro.

    Restai fermo ed immobile, cercando di riprendere al più presto il controllo del mio corpo. Questa volta fu facile dato che avevo già intuito come fare per rilassarlo; il problema era un altro!

    "Cercare la forza...Cercare la forza"

    Mi dicevo. Non pensavo a nient'altro.
    Certo, se solo avessi un'immagine di questa forza forse sarebbe stato tutto molto più facile. E fu prorpio allora che mi chiesi che forma potessero avere delle particelle di energia spirituale? Dovevo andare sullo scontato e immaginarle come sfere? Beh, forse essere banale non mi avrebbe fatto male. Ecco , dunque, che nella mia mente immaginavo dei canali scavati dal passagio di queste sfere che, pian piano e con impeto, percorrevano ogni centimetro del mio corpo sino a giungere al braccio... ma nulla.

    "Come diavolo possono essere queste dannate particelle?"

    Cominciai a perdermi del tutto e poi, proprio quando il naufrago è in balia delel onde, ecco apparire come dal nulla l'ancora della salvezza. Ricordai la sensazione di calore e quindi le particelle divennero un vero e proprio fuoco. Immaginai un fuoco ardermi dentro, bruciare ogni mia cellula ma non per distruggerla bensì per renderla più potente finchè, giunto sulla palma della mano, il fuoco non veniva incanalato dentra una sfera. Ecco cosa immaginai. Un calore divenire fiamma e poi divenire sfera. Restai con gli occhi chiusi cercando di mantenere e, quando fosse stato possibile anche di potenziare quella sensazione. Se fosse accaduto qualcosa lo avrei saputo solo dalle parole del mio sensei.

    PG: Cosma
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    Stato mentale: Prima confuso, poi determinato e concentrato.
    Riassunto: Ritenta l'esercizio.




     
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  12. !Bestia
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    Stupido Reiatsu

    Qualcosa in quello che avevo fatto non andava bene. Il tenente con le sue parole sta cercando di farmi capire il funzionamento di questa cosa che io proprio non voglio utilizzare. Restare calmo interiormente non fa parte del mio carattere, della mia persona, insomma di quello che io sono. Tutte le mie particelle sono sempre in costante movimento anche quando apparentemente all'esterno posso sembrare calmo o addirittura immobile. In me scorre sempre qualcosa a una velocità altissima e nessuno al di fuori può capire questo se non percependo il mio reiatsu. La mia mente è costantemente concentrata su piu' cose poichè è sempre l'insieme a costituire una qualsiasi cosa.

    Tenente, io non posso restare calmo poichè non fa parte di me. Ci ho provato prima e ha visto il risultato. Per me è inutile continuare questo tipo di addestramento. Ci sarebbe qualcosa di piu' consono alle mie abilità? Oppure sono tagliato fuori da questa accademia? Lei può percepire il mio reiatsu a differenza di altri e sicuramente avrà già notato che anche mentre mi concentro non sono capace di dirigere le energie in un unico punto poichè penso sempre a troppo cose contemporaneamente perchè secondo me è l'insieme a costituire un qualcosa. Mi spiego meglio. Prendiamo ad esempio il nostro corpo oppure una qualsiasi entità presente in questo posto. Qualsiasi cosa è formata da un insieme di particelle e io non saprei concentrarmi solamente su una di esse o solamente su un insieme di esse. Per me è ovvio pensare a tutto contemporaneamente poichè ogni cosa ha la stessa importanza. Per me la terra e chiunque abbia intorno a me può conferirmi forza per combattere e tale forza non deve provenire dal mio corpo ma dall'esterno. Non c'è un modo per convogliare l'energia esterna anzichè la mia ?

    Spiego al tenente la questione, cercando di farmi capire il piu' possibile. Sono sempre stato abituato a fare affidamento su quello che ho intorno poichè per il mio punto di vista, per il mio modo di fare e pensare è assolutamente inutile utilizzare solamente le proprie capacità per fare qualcosa. L'unione sin dall'inizio dei tempi ha costituito la forza e non capisco perchè ora devo utilizzare solo la mia anzichè quella di chi mi sta intorno.



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  13. argletahm
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    scusate il ritardo ma l'influenza mi ha steso >.<


    Una piccola sfera instabile (molto piccola in realtà) si era formata sulla mano di Cosma per poi immediatamente dissiparsi. La sua superficie esterna irregolare instabile si era dilatata irregolarmente per poi contrarsi del tutto e sparire.

    Bene ci sei quasi disse rivolto all'allievo Ora lavora alla forma e a stabilizzarla non ti manca molto

    Per quanto riguarda te interloquì dopo avere ascoltato il discorso dell'allievo Non sei obbligato a calmare le tue particelle.. è il modo più semplice ma non è l'unico. Se non puoi batterli unisciti a loro.. non puoi rallentarne il flusso? Limitati a convogliarlo e raccoglierlo E a farlo scorrere invece di imbrigliarlo. Non ci è possibile usare l'energia esterna perchè equivarrebbe a prendere l'essenza di quanto c'è intorno e sarebbe oltretutto molto più grande di quanto il nostro <corpo> possa sopportare. Prova invece che a opporti l movimento a andare con esso... o magari puoi trovare qualche altro sistema anche migliore.

    Falkner attese nuovamente che i due riprendessero l'esercizio e tentassero nuovamente
     
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  14. !Bestia
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    A modo mio

    Trovare una mia strada? Facile.

    Tengo gli occhi ben puntati oltre il sensei, finchè non riesco a focalizzare qualcosa che è presente alle sue spalle. Cosa vi è non ha alcuna importanza per me, l'importante è perdere di vista la sua figura nonostante mi stia d'innanzi. Le mie braccia sono lungo il mio corpo, puntate verso il pavimento e mie piedi sono tra loro paralleli e puntati verso il sensi. Questa posizione mi è inizialmente scomoda ma decido di mantenerla poichè voglio trovare una certa armonia tra me e i miei muscoli. Dopo qualche minuto mi sento libero di compiere qualsiasi movimento con gli arti inferiore, mantendo la posizione inizialmente assunta. Chiudo gli occhi e continuo la mia lenta respirazione perchè il mio intento è di capire il circuito che l'aria percorre all'interno del mio corpo. Se il mio corpo è composto da particelle spirituali, lo sarà anche l'aria e ogni altra cosa di questo posto. Persino il pavimento o l'acqua è composta da queste particelle e se posso camminare sul suolo posso anche camminare nell'aria o nell'acqua, devo solo concentrarmi. Sento le particelle scorrere all'interno del mio corpo, che pensandoci bene altro non è se non un ammasso di particelle denominate reishi.

    Che idiota a non pensarci prima. Se il mio corpo è formato da particelle spirituali unite tra loro, non ho alcun bisogno di concentrarmi per accumulare una quantità superiore di esse su di un solo punto, io posso direttamente scaricare l'intera massa di Reishi in qualsiasi punto del mio corpo o in piu' punti contemporanemanete poichè sono io a controllarle.

    Il sensei ha denominato questo potenziale Reiatsu ma non è proprio cosi'. Se qualcuno non riesce a controllare se stesso a questo punto non è capace neanche di controllare ciò che lo circonda poichè non è padrone del proprio corpo. In questo caso io sono una furia, una vera bestia nel combattimento ma pur sempre un animale intelligente e molto stratega. Questo mi permette di essere sii rapido ma anche forte e deciso nei movimenti che eseguo con il mio corpo. Ecco la soluzione; devo semplicemente far scorrere le particelle in entrambe le mie mani e solo alla fine, dopo aver accumulato una quantità soddisfaciente di reishi, liberla al di fuori del palmo facendogli comunque tenere un contatto con esso, al fine di non disperdere l'energia con quella che mi circonda.

    Porto le braccia avanti al mio busto, semipiegate, in questo modo gli avambracci sono d'innanzi al mio busto mentre le braccia sono lungo di esso. Da qui sento le mie particelle convogliarsi all'interno dei palmi. Sento questa energia cosi' intensamente che mi sembra di poterla toccare e difatti volendo potrei anche farlo perchè è il mio corpo stesso che dovrei toccare e l'ho già fatto migliaia di volte, solo che questa volta sò di poter spostare una potenza molto piu' elevata in un singolo punto senza neanche dover utilizzare forze esterne.

    Di solito è la forza della terra che mi ha sempre aiutato nel dare potenza hai miei colpi, ma in questo mondo ho una forza nettamente maggiore che è presente persino nell'aria e addirittura è identica a quella che compone il mio corpo, percui senza alcuno sforzo potrei anche riuscire a concentrare delle particelle a distanza attraverso un qualche collegamento che ancora non comprendo ma che per ora non mi serve e quindi decido d'ignorare.

    Sento le mie mani pulsare, come se non arrivasse qualcosa o arrivasse a scatti. Questa sensazione non è molto piacevole ma decido di seguire questo flusso finchè non sentò che il mio avambraccio, o meglio, i miei avambracci hanno uno scatto. Le vene forse ma molto piu' precisamente il reishi che le compone, sembra aver sbloccato delle parti a me prima oscure. Le mie braccia sono impercettibilmente piu' grandi, una sensazione che sento internamente come se dei canali si sono ingranditi per permettere un passaggio migliore a quello che in questo momento io immagino come un fiume che trasporta energia.

    Questo ragionamento è perfetto, eppure devo trovare un altro modo oltre a questo per condurre l'energia in determinati punti del mio corpo poichè il mio corpo è pura energia e se io concentro una parte di essa in qualcosa, sicuramente la tolto da qualche altra parte, invece io voglio riceverne una maggiore per poi liberare una potenza di cui altrimenti non sarei capace di disporre, ma per ora mi limiterò a far vedere le sfere al tenente.

    Il mio corpo è totalmente in furia, sento le particelle accumularsi in un punto preciso dei miei palmi, esattamente al centro, esse compiono un movimento circolare una volta giunte nei palmi, come se volessero inondare l'intera mano. Questa cosa non mi piace e lentamente mi concentro per invertire la loro rotazione in modo da farle accumulare anzichè farle espandere. Praticamente non devo solo portarle in un punto preciso del mio corpo ma devo anche farle accumulare in un punto preciso di quel punto. Come ragionamento è abbastanza complicato ma dato che le particelle spirituali hanno un proprio flusso o meglio definito come moto, non sono semplici oggetti che una volta spostati restano nel loro posto, ma giunti a destinazione continuano a muoversi. Il modo che è all'interno del mio corpo è sicuramente un modo rotatorio e non rettilineo poichè dalla sferetta di Cosma ho notato che l'energia non è forma ma si muove. Se qualcosa ha un moto sicuramene è quello rotatorio, da qui la differenza tra l'accumularsi e l'espandersi. Al momento io devo solo accumulare energia e dargli un moto orario in modo da farla accumulare in un singolo punto di una precisa parte del corpo; i palmi in questo momento.

    Sono passati diversi minuti, sicuramente circa cinque o forse dieci ma non m'importa poichè se avrò successo, ho trovato il modo di controllare le mie particelle in un modo tutto mio e differente da ogni altro essere. In tutto questo ragionamento predomina il mio istinto che mi permette di far avere questo moto alle particelle. Esse altro non sono che il nostro corpo e io sò che il mio corpo è una furia. Sò cosa posso scatenare e sò quanto male posso fare. Se posso controllare la mia forza fisica, questo vuol dire che in un modo del tutto a me prima inconscio, io controllavo anche il mio reiatsu altrimenti non sarei neanche in grado di muovermi. Per fortuna sono un amante degli animali e anche questa volta la mia indole felina mi ha portato a trovare una soluzione perfetta per il mio stile.

    Tenente, cosa ne pensa di questo?

    In quel momento rilascio l'energia concentrata per renderla visibile in entrambi i palmi.



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  15. †DeStRo†
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    » Atto Secondo - Scena Quinta

    -Bene ci sei quasi. Ora lavora alla forma e a stabilizzarla non ti manca molto.-

    Furono le parole del sensei. Come rincuorato cercai di aprire gli occhi senza perdere la concentrazione e, così, la vidi. Una piccola sfera di energia cercava di prendere forma nel centro esatto della palma della mia mano, seppur non fosse del tutto di forma sferica. Era molto più simile ade un ovale che roteava e si contorceva, probabilmente perchè instabile visto che la mia concentrazione stava via via scemando.

    "Ok ora cerco di interrompere il flusso... piano...piano... non vorrei che andasse fuori controllo"

    Avevo bisogno di riposo visto che la testa aveva preso a farmi male, come se una sorta di palloncino si stesse gonfiando all'interno del cranio, cercando di sfondarne le ossa. Immaginai quindi una sorta di rubinetto dalla quale usciva dell'acqua e che man mano veniva chiuso finchè il flusso dell'acqua non venne del tutto interrotto. Allo stesso modo il reiatsu terminò di fluire all'interno del mio braccio e la sfera si dissipò nel nulla.

    -Solo un secondo di pausa...per cortesia.- Dissi stendendomi al terreno e ansimando, per poi portare la mano destra sulla fronte per asciugare qualche goccia di sudore.

    Non ero abituato a quel genere di sforzo mentale ma l'idea di poter controllare questo tipo di energia mi allettava parecchio. Combattere a distanza senza il rischio di essere tagliato da spade e altre armi, oppure utilizzarla per creare una sorta di barriera e altro. Padroneggiare la reishi mi entusiasmava alquanto e quindi, dopo qualche secondo, ripresi i miei esercizi, questa volta ad occhi aperti, per aumentare il grado di dificoltà, visto che l'ambiente circostante avrebbe potuto distrarmi.

    Ripresi la posizione a gambe incrociate e fissai la mano, quasi come se avessi potuto incenerirla con lo sguardo. Quindi materializzai nuovamente il rubinetto nella mia mente ma, questa volta, invece dell'acqua immaginai le reishi fluire come un fiume in piena. Quindi ecco tornare la sensazione di calore e il sudore in ogni centimetro del mio corpo. Concentrai il calore al centro del mio corpo e, nuovamente, lo coinvogliai all'interno del braccio destro.
    Poi eccola, come dal nulla, una piccola sfera di pura luce materializzarsi nella mia mano completamente aperta ma, il suo diametro di quasi 2 cm era, per me, alquanto deludente.

    "Ok forse sarà alquanto pericoloso ma voglio incrementarne il diametro"

    Inspirai profondamente e aumentai la mai dose di concentrazione, incrementando man mano la dose di reishi che veniva coinvogliata nel palmo. Ecco nuovamente la sfera divenire instabile e frenetica. Eliminai quindi l'immagine del rubinetto dalla mia mente e materializzai quella di una sfera, non una qualsiasi bensì quella di una luna, una luna piena, una stupenda luna piena estiva che regna nei cieli notturni.
    Ottenni un risultato quasi immediato, ma non era ciò che volevo. L'energia divenne più stabile ma la forma non era del tutto sferica per via di qualche increspatura ancora evidente sulla superficie. Il diamentro, invece, era aumentato notevolmente, divenendo quasi il doppio.

    " E se?..."

    Provai a chiudere leggermente il palmo della mano e con la mancina, ancora libera, cominciai a disegnare dei cerchi concentrici attorno alla mano ove vi era l'energia, quasi come se stessi cercando di modellare un vaso di creata. Dopo vari tentativi vi ero quasi. Il palmo leggermente chiuso, come se reggesse un pallone o un masso, e la mancina finalmente ferma. L'energia era del tutto stabile e sotto il mio controllo. Sorrisi dopo un sospiro di sollievo. Ero soddisfatto. Certo non ero al livello del sensei, ma ero riuscito a compiere un gran bel passo in una sola giornata.

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