Classe G [II] (Recupero)

Controllo del Corpo Lv. 1; • Maki only

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  1. • Maki
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    Kahori Hashimoto




    Narrato
    Pensato
    «Parlato»
    «Parlato altrui»


    Ma che fine ha fatto? Vuoi vedere che dopo quel... "coso mostruoso" non si presenta nemmeno?
    Sakata era in ritardo di una decina di minuti e Kahori stava diventanto impaziente. Molto impaziente. Continuava a guardarsi intorno. Con lo sguardo era in cerca del ragazzo con i capelli azzurri ma di lui non c'era alcuna traccia. Vedeva solo piccole flotte di studenti di svariate età che arrivavano ed entravano in Accademia.
    «Vedo che sei sopravvissuta a Bunny»
    Kahori saltò in aria. Sakata spuntò dalla parte opposta rispetto a dove stava guardando lei, tutto sorridente. Kahori pensava che gli sarebbe piaciuto assistere alla scena di stamattina seduto in un angolino buio con i pop corn ma sicuramente la immaginava ecco perchè aveva quel sorrisetto stampato in faccia.
    «Carino quel gingillino, vero?»
    «Oh, sì! Un vero amore.» Gli rispose Kahori con un falso sorriso in faccia e una nota di buon sarcasmo mattutino.
    «Me lo sono fatto fare appositamente da un mio amico della Dodicesima Compagnia. Un biondino strambo ma stranamente sempre disponibile ad assecondare le richieste di Mouryou e le mie. Credo si diverta, in fondo... Comunque sia, vieni con me.» Ordinò Sakata e Kahori lo seguì a ruota senza replicare o chiedere cosa avrebbero fatto quell'oggi.
    Il tragitto non fu così lungo. Anzi, durò molto poco. I due si diressero all'interno dell'enorme palazzo bianco che era l'Accademia degli Shinigami. Una volta entrata dentro, ecco la folla. Non si poteva camminare lì dentro. Era quasi impossibile e Kahori faceva fatica a farsi strada tra gli studenti e seguire il suo sensei.
    Porca miseria, ma da dove salta fuori tutta 'sta gente?!
    Tra slalom, spintoni e sgomitate varie per riuscire a passare tra quella specie di muro impenetrabile e attraversare i corridoi, i due si ritrovarono davanti una porta che portava su il numero quindici scritto in caratteri Kanji.
    Sakata entrò all'interno della stanza e qualche secondo dopo fece cenno a Kahori, rimasta immobile davanti alla porta, di entrare. La ragazza entrò lì dentro senza dire una parola. Si stava chiedendo in continuazione in cosa constisteva la lezione del giorno. Beh, non passò troppo tempo per scoprirlo.
    Sakata stava tirando fuori da un baule un Bokken, ovvero una riproduzione esatta di una Katana ma era fatta di un materiale diverso. Era di legno. Glielo tirò e Kahori lo prese al volo con la mano sinistra. Cominciò ad osservarlo con aria incerta. Adesso aveva capito cosa si sarebbe fatto in quel momento. Non ci voleva un genio per capirlo. Un combattimento.
    Mmm... Interessante. Mi vuole squarciare viva. Un po' difficile con un Bokken. O almeno credo.
    Guardò per terra. Erano all'interno di un cerchio rosso. Kahori percorse tutto il tracciato rosso con lo sguardo fino a voltarsi dietro di lei. Il cerchio poteva avere il un diametro di non più di cinque metri a vista d'occhio
    «Questa è l'unica arma che ti è concesso possedere all'interno del perimetro accademico. L'obiettivo dell'allenamento odierno è il seguente: cerca di colpirmi almeno una volta, ma senza uscire dal cerchio.»
    «Mh, d'accordo.» Rispose lei fissando ancora il perimetro del cerchio. Poi volse lo sguardo verso l'avversario. Sarebbe stato così difficile colpirlo?
    «Ricordati che posso benissimo attaccarti anche io, se lo desidero. Su, iniziamo, Kahori-chan.»
    Sakata si mise in posizione di guardia esattamente davanti a lei e attese che Kahori lo attaccasse.
    Kahori non aveva paura. Anzi, pensava che sarebbe stato abbastanza divertente.
    Cercò di concentrarsi e si mise a sua volta in posizione di guardia. Lo fissò per qualche istante, dubbiosa sul punto in cui avrebbe potuto colpirlo.
    Alla fine scelse la spalla sinistra corrispondente alla sua destra. Era il punto più semplice da colpire. Forse. Non aveva mai partecipato ad uno scontro con i Bokken e la cosa incuriosiva e intrigava moltissimo.
    Kahori prese fiato e corse verso di lui caricando la sua forza con il Bokken ben serrato tra le mani. Lo portò indietro. Si fermò di scatto davanti a Sakata e cercò di colpirlo nel punto stabilito.

    Edited by • Maki - 18/7/2012, 23:26
     
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3 replies since 10/7/2012, 13:27   42 views
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