Classe I [II]

Controllo del Reiatsu Lv.1

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  1. DjTeo
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    I Leoni Stanno Allo Zoo Ma I Leonetti No

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    Questo è il settimo giorno che sono qui dentro eppure ancora non riesco ad abituarmici!!!

    Finalmente Ilyan era uno studente a tutti gli effetti eppure non riusciva a capacitarsi della sua situazione.
    Era passato molto velocemente attraverso tre esperienze che lo avevano costretto all’ambientazione immediata; da una vita che non ricordava, ad un vivere per strada in cerca di cibo e acqua, fino ad arrivare all’accademia tanto rinomata dei Shinigami.
    La naturalezza con cui si relazionava a quest’ultimo mondo che stava vivendo, era sbalorditiva, nonostante avesse effettuato un primo test, non al massimo delle sue capacità.
    Tutto cio stava a dimostrare quanta azzeccata fosse, l’intuizione del Sensei.
    Quell’individuo forse aveva lanciato le sue monete alla cieca, oppure aveva percepito delle presenze spirituali su cui puntare, ma la cosa importante era una sola che Ilyan era stato uno delle persone che raccolsero quelle monete.
    Questi pensieri percorrevano la testa del ragazzo costantemente, come se ogni giorno si chiedesse la conferma della sua posizione, nonostante l’avvesse avuta dal Sensei.
    Cosi affrontando questi spasmi mentali tutti i giorni trascorreva il suo tempo tra impegni ed allenamenti e quel settimo giorno non era diverso dagli altri.

    Ilyan non si curava molto degli altri studenti, anche perché gli unici che conosceva non riusciva quasi mai ad incontrarli, cosi era abituato a passeggiare da solo.
    Pero in quella mattina qualcosa attirò la sua attenzione.
    La zona dei dormitori era sempre molto tranquilla e non c’era niente di eccitante o di maldestro, che potesse traviare la dimensione mentale dell’ex assassino.
    Invece pur essendo davanti alla porta della sua camera, c’era qualcosa che lo metteva in allerta; come ci fosse una presenza ostile alle sue spalle.


    Per caso qualcuno mi starà pedinando? No…… sono appena arrivato e non ho pestato i piedi a nessuno…..

    Lo studente si girò di scatto dietro di se convinto che avrebbe colto di sorpresa il suo inseguitore, ma girandosi dietro di se non vide nulla.

    Bè!!Me lo sarò sognato.

    Poi stavolta la presenza fu accompagnata da un suono molto più problematico.

    Grrrr!!!!!

    OK Sensei!!! Capisco intimidire, ma mica siamo in una foresta!!!

    Cosi il ragazzo si voltò con più calma e stavolta non guardò solo dietro le sue spalle, ma si sporse meglio per vedere tutto il corridoio delle camerate.
    E alla fine del corridoio c’era un lupo che stava sorridendo al ragazzo, mostrandogli tutti i denti.


    Ahh !! Fiuuuu……è solo un lupo………UN LUPO!!!!!

    Non ci penso minimamente subito incominciò a scappare.
    La cosa di vedere un lupo non era cosi consueta e soprattutto se la cosa avveniva all’interno di un accademia.
    Si precipitò tremante verso le scale convinto che i scalini avrebbero potuto rallentare la sua falcata, ma non appena li aveva saltati voltandosi se lo vide praticamente addosso.


    AHHHHH!!! Ma che stiamo scherzando?!!!! AIUTOOOOOOO!!!!

    Si rimise a correre alla velocità della luce dopo aver visto il sorriso del lupo da vicino e non volendo testare con mano la sua simpatia, la fuga era l’unica cosa da fare.
    Cosi decise di infilarsi nelle zone più affollate, cercando di far cambiare obiettivo al predatore.
    La scelta che fece fu la mensa, anche perché l’unica strada che aveva imparato a memoria all’interno dell’accademia era quella per arrivare in mensa.
    Pero in teoria poteva essere una scelta abbastanza plausibile, viste le persone che l’affollavano per fare colazione.
    La sua entrata in mensa scatenò il panico generale.

    Ilyan la attraversò per primo, correndo come un pazzo con la faccia bianchissima; era cosi spaventato che la follia vista nei suoi occhi, fu letta come la fuga di un codardo.
    Infatti proprio mentre gli studenti si stavano divertendo alle spalle del nuovo arrivato, fece la sua entrata il lupo; che oltre a suscitare le grida di tutti i studenti non si dimostrò per nulla interessato alle tremolanti persone che sobbalzarono dalla sedia.
    Infatti continuò imperterrito a sua corsa utilizzando i tavoli della mensa come appoggi per attraversare il locale con maggiore velocità; mettendo le zampe all’interno di tutte le colazioni ancora lasciate a metà.


    AAAAAAHHHH Ma questo qua ce l’ha proprio con me!!!!! Eppure in mensa c’erano persone molto più grasse di me!!!!

    La fuga stava per finire, non aveva altre soluzioni se non barricarsi nella prima aula aperta che gli si poneva davanti.
    Infatti cosi fece, lanciandosi di colpo all’interno della prima aula a portata di mano e una volta dentro chiuse la porta con forza, appoggiandocisi con la schiena.
    Incominciò a boccheggiare e respirare molto affannosamente, senza ancora rendersi conto di dov’era finito. Poi alzando lo sguardò vide subito i suoi compagni di tortura; e osservandoli per un po' si rese conto che la ragazza stava blaterando nervosamente contro il Sensei, mentre il secondo aveva come un aria dubbiosa.
    E infine alzandosi molto lentamente vide l’arredamento dell’aula, notando le tre piccole camere di vetro messe in fila l'una accanto all'altra, con all'interno una sedia ciascuna.

    Ilyan ci si avvicinò e noto che su una di queste camere c’era il suo nome.


    Sensei!!! Per farmi arrivare qui aveva bisogno di un Lupo?!!!

    Cosi sfogandosi contro la sua camera di vetro si apprestò ad entrare, senza prestare troppa attenzione alle reazioni degli altri studenti che erano finiti nella classe.
     
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