Classe I [II]

Controllo del Reiatsu Lv.1

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  1. Burbda
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    11° SEGGIO

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    Mentre aspettavo non so che cosa arrivò nella classe un altro ragazzo che aveva partecipato al primo allenamento con Urahara, anche lui con la mia stessa espressione di shock/sollievo iniziale. Questi entrò direttamente nella gabbia di vetro con su scritto il suo nome senza pensarci due volte e pensai che si dovesse essere pazzi ad entrare in qualunque cosa avesse il proprio nome sopra. Poteva benissimo essere una trappola. Io mi avvicinai alla mia, ma senza entrarci, semplicemente passai una mano sulle pareti e le girai intorno per osservarla meglio e cercare di capire a cosa potesse servire. Come se le stramberie non fossero già abbastanza, mentre stavo quasi meditando di andarmene da lì, dal cestino della spazzatura fuoriuscirono quelli che sembravano dei tentacoli giganti e ci volle poco a capire a chi appartenessero. Una piovra di un giallo innaturale della portata di un banco sbucò dal secchio dell'immondizia e andò a sistemarsi sulla cattedra, che occupava tranquillamente per intero. Prima uno struzzo assassino sbucato da chissà dove che cammina sulle pareti, poi una piovra mostruosa color giallo canarino che fuoriesce dal cestino della spazzatura, la scuola Shin'o doveva essersi trasformata in una specie di zoo sovrannaturale. Tornando al polipo però, sembrava possedere un'altra qualità oltre alla grandezza, infatti una volta messo comodo ci salutò tutto contento agitando schifosamente i suoi tentacoli. Non essendo io ancora abituato alle piovre o animali in generale parlanti, entrai in assetto da combattimento arraffando una sedia lì vicino.
    BWAAAAH! E' un polipo gigante parlante giallo, che cacchio fate lì impalati voi due?! ATTACCATELO!
    Stavo per lanciare la sedia che avevo in mano addosso all'immonda creatura, quando Yuki riconobbe in lei il nostro Sensei. Lì per lì la credetti pazza e stavo pensando di colpire anche lei con la sedia per farla rinsavire, poi però quando l'animale parlò nuovamente mi convinsi che in quel corpo gelatinoso e disgustoso c'era l'altrettanto disgustoso e forse anche gelatinoso Urahara Mouryou.
    Scommetto che vi sono mancato! Cos'è questa forma? Beh, dopo aver sovraccaricato e fatto esplodere i limitatori nell'ufficio del Capitano ed essendo già nei guai... beh, ho pensato che sarebbe stato molto meno doloroso fare a meno delle mie giunture... ossa... muscoli... organi interni...-
    - Ad ogni modo quelli della Dodicesima sono stati così gentili da farmi prendere questo corpo in prestito finché non riattaccano tutti i pezzi del mio al posto giusto. Mai visto una gamba girare in quel modo, davvero, una cosa assurda...

    Posai a terra la sedia e mi ci sedetti sopra, piegato in due dalle risate che Yuki cercava di trattenere. Vedere qualcuno che ti ha trattato di schifo, soprattutto se è un tuo superiore, venir trattato ancora più da schifo e ridicolizzato da un suo superiore non ha prezzo. Da un lato comunque questa cosa poteva spaventare, dopotutto al primo addestramento Mouryou aveva indosso ben quattro limitatori di potenza e nonostante questi era comunque riuscito a fratturare la mano di uno studente semplicemente venendo toccato. Pensare che qualcuno sia stato in grado di distruggergli praticamente tutto il corpo era incredibile. Ma non mi dispiaceva, e poi ero troppo occupato a ridere. Cercai di darmi un contegno e soffocai le risate, giusto in tempo per scoprire l'utilità delle docce di vetro e l'argomento di questa lezione: il reiatsu.
    Da brava donnicciola Yuki parlò per prima dando una definizione breve e coincisa di quello che secondo lei era il reiatsu, dopodiché aggiunse qualcosa l'altro ragazzo... coso... Itsuki! Già, Itsuki. Dimostrò di sapere non poche cose sulla forza spirituale. Poi toccò a me.
    Beh hanno detto quasi tutto gli altri due. Aggiungo solo che grazie al Reiatsu si possono eseguire delle specie di tecniche tipo "BOOM" e poi "SWISH" e gli avversari sono tipo "AAAAAH" e tu invece "Oh Yeah". Mi pare si chiami Kido.
    ...Va bene penso abbiate capito che la teoria non è il mio forte, io preferisco mettere in pratica le cose, non parlare.
    E poi il Reiatsu e ciò che ricostruirà il suo corpo e quello che le ha permesso di impossessarsi di quel grazioso polipo giallo, Sensei.
    Conclusi lasciandomi scappare una breve risata.
     
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