Classe I [II]

Controllo del Reiatsu Lv.1

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  1. Feferocky
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    Risposero anche gli altri due. In particolare però, Akane stava di nuovo per scoppiare a ridere ad una parte della risposta di Kaito:
    -Beh hanno detto quasi tutto gli altri due. Aggiungo solo che grazie al Reiatsu si possono eseguire delle specie di tecniche tipo "BOOM" e poi "SWISH" e gli avversari sono tipo "AAAAAH" e tu invece "Oh Yeah”-
    -Darei un 6 a tutti, più o meno. Vero, il Reiatsu fa tutto quello che avete detto, ma i suoi limiti sono ben oltre tutto quello che potete immaginare!-
    Il sensei poi si alzò sopra le teste degli studenti, creando un’enorme ombra su di loro. Poteva essere definita un’ombra “luminosa”: infatti, c’era come una lucina rossa che brillava nella parte sottostante. La luce s’ingrandì sempre più, aumentando la sua brillantezza e il suo colore rossastro. Era diventata abbastanza grande da superare la dimensione delle loro singole teste.
    - Voi oggi dovrete fare la stessa cosa: evocare e manipolare il vostro Reiatsu per formare una sfera al di fuori del vostro corpo. Il vostro Reiatsu però è ancora poco, grezzo e immaturo, quindi non mi aspetto niente di più grande di un'arancia blu un po' ammaccata. -
    Come volevasi dimostrare: il Sensei dava due indicazioni sull’esercizio e si adagiava tranquillamente al suo posto. In più, oltre al danno, la beffa. Cominciò a giocare con la sfera davanti a loro, come se nulla fosse.
    - È insopportabile! Oh quando ti raggiungerò, ti farò ingoiare quella palla signor Urahara e poi... altro che polpo giallo. Tutto quello che ti daranno, non sarà altro che una blatta fuxia.- Akane odiava tutti gli insetti ma in particolare le api, le blatte e le processionarie, quei vermettini pelosi che camminano uno dietro l’altro e che sono soliti succhiare la linfa degli alberi. Le venne un piccolo brivido, solo al pensiero di quei cosi schifosi.
    - Entrate ognuno nella propria cabina, chiudete le porte e cominciate pure. Io me ne starò qua fuori al sicuro. -
    -Al sicuro?- ad Akane un po’ puzzava quest’ultimo riferimento. Sicuramente non sarebbe stato semplice. Ormai, in effetti, era a dir poco scontata quest’affermazione.
    Sicuramente, per dei dilettanti, doveva esserlo ancora di più. Aveva sentito parlare da Lily-chan di un’esplosione in una delle aule accanto alla sua, durante un’esercitazione sulla reiatsu di alcuni neo studenti.
    -A questo punto converrebbe cominciare con qualcosa di piuttosto piccolo, magari anche meno di un’arancia blu… l’importante è vedere quanto la mia Reiatsu sia potente, in questo momento. E soprattutto, non farla “straripare”. -
    Così Akane, senza indugiare oltre, entrò nella stanza, chiuse la porta e si sedette. Mise le mani sulle ginocchia e chiuse gli occhi. Era molto tranquilla. Al tempo stesso però, sappiamo tutti che, per una donna, non è per nulla semplice allontanare tutti i pensieri che ha nella testa, vista la sua mente più complicata e più disordinata di una biblioteca con gli scaffali rovesciati. Però Akane, ci provò ugualmente. Via i pensieri, i dolori, i ricordi, … tutto.
    Vuoto.
    Bianco.
    Poi mise, sempre mantenendo gli occhi chiusi, la sua mano sinistra (era mancina) davanti a sé, con il palmo rivolto verso l’alto. Per rilassarsi ancora di più, fece una profonda inspirazione con il naso, poi trattenne per qualche secondo e poi buttò fuori l’aria con la bocca. Utilizzava sempre questo metodo per rilassarsi a casa (almeno finché Tosei non le saltava sulla testa).
    Cominciò a sentire come qualcosa scorrere dentro di lei. L’aveva percepita maggiormente nel primo allenamento con Urahara. Forse era la sua Reiatsu? Era piccola e insignificante, ma sembrava anche essere piuttosto precaria e quasi senza controllo, come se fosse desiderosa di entrare in azione, come se fosse stata sopita per troppo tempo e, adesso che sapeva di poter entrare in azione, era ansiosa di darsi da fare.
    Akane sapeva di non poter soddisfare il suo desiderio.
    -A rischio che ci rimetto persino un braccio, o tutto il corpo…. No, no, Akane, non pensare!-Scosse la testa per mandare via gli ultimi pensieri.
    Si riconcentrò su quella minuscola essenza che sentiva dentro di sé. Si sentiva pronta: aprì gli occhi e guardò la sua mano. Era tesa. Troppo. Così decise di mantenerla con la destra, leggermente, e di semi flettere le dita. Poi avrebbe cominciato a sentire una leggera tensione lungo tutto il corpo, ma, in particolare, lungo il collo, il braccio e l’avambraccio sinistro. Infine lungo la mano sinistra. S’immaginò nella mente la figura di una sferettina blu, delle dimensioni di una biglia. Era quello il suo primo obiettivo. Voleva concentrare la sua irrequieta, ma intensa, Reiatsu leggermente sopra il palmo della mano. Voleva incanalare quella sua energia piano piano verso un punto unico, utilizzando come limite massimo il palmo della sua mano. Nel caso in cui fosse riuscita per davvero ad evocare la sua biglia, avrebbe cercato di metterci un po’ più di forza, sempre mantenendo la concentrazione, fino a cercare di farle raggiungere le dimensioni di un’arancia. Era pronta a rischiare, ma al tempo stesso doveva essere prudente e pronta a ritrarsi nel caso in cui avesse visto la sua pallina perdere definitivamente il controllo.
    Il vuoto, il bianco, la calma, la concentrazione… nella mente di Akane ora tutte queste immagini si stavano sostituendo intorno alla figura mentale di una piccola, circolare, liscia e stabile arancia blu.
    Tanto ormai dopo aver visto un polpo giallo e dopo aver immaginato una blatta fuxia, figuriamoci se non possa esistere un’arancia blu. Certo. Sarebbe un po’ ammuffita.

    Un'ARANCIA blu sulla pelle tua, mi ricordi Londra, snob e bionda con un filo di follia... ah no quella era la rosa :mmm: :mmm: :mmm:
     
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24 replies since 17/10/2012, 11:47   701 views
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