Esame Shinigami

Per Ilyan Light

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  1. DjTeo
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    I Leoni Stanno Allo Zoo Ma I Leonetti No

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    Buio e nulla, senza avere altri segnali di concretezza, solo il nero dell’essenza e dell’incoscienza. Tutto quello a che cosa avrebbe portato? Quello era l’oltre tomba oppure era la linea di stallo prima di morire definitivamente. Forse adesso avrebbe potuto incominciare a vedere tutta la sua vita in un istante prima di abbandonare quella dimensione definitivamente. Invece oltre al buio e al nulla, arrivò il vento; in una quantità spaventosa e una potenza senza equali, sembrava di stare all’interno di una tromba d’aria e perché quella sensazione di libertà.
    Il ragazzo senza rendersene conto aprì gli occhi e finalmente incominciò a vedere una miriade d’immagini. Figure che non riusciva a decifrare per colpa di tutto quel vento e del suo stato completamente confusionale, ma il tempo giocava dalla sua parte. Perciò scorse liberamente e indisturbato, fino a che la vista non si abituò all’immagine di tutte quelle figure e del nuovo mondo in cui era finito.


    Che cos’è? Dove sono finito? Dov’è la corda rossa……e le fiamme……..il fumo…..come sono arrivato su questo viale alberato e questo vento……ma…..non ci credo

    Un bellissimo viale alberato lunghissimo e completamente fiorito, incorniciava una strada completamente dritta, non c’era una fine e non c’era un orizzonte. Nessuna deviazione o curva o cartello stradale; solo migliaia di alberi altissimi che lasciavano intravedere qualche sprazzo di sole sulla strada. Addirittura non si riusciva nemmeno a vedere la fine degli alberi e sembrava che fossero completamente senza alberi, come sui disegni dei bambini.
    Ogni albero aveva la sua folta chioma rossa e verde, molto compatta e bella da vedere come il look di una capigliatura anni settanta. L’unica differenza si poteva vedere nel tragitto che si faceva imperterrito, poiché tutti gli alberi perdevano foglie in continuazione, senza mai lasciare un buco nel suo manto.
    Una continua pioggia di petali, per la maggior parte erano rossi e i restanti si tingevano di verde foglia. Comunque dopo aver fatto chiarezza sul paesaggio che aveva intorno restava una costante che non riusciva a cessare.

    Sul suo viso e sul suo corpo solo un elemento continuava ad attanagliarlo con questo fastidio perpetuo. Il vento la faceva da padrone e per quanto adesso vedesse con chiarezza non riusciva a spiegarsi perché c’era bisogno di tutta quella corrente.
    Infine decise di guardare nell’unico punto in cui non aveva mai nemmeno sbirciato, forte del suo movimento continuo, pur non muovendo le gambe.
    La soluzione al suo enigma si stanziò dinanzi ai suoi occhi limpida e lampante.
    L’aspirante Shinigami guardò verso il basso, comprese e incominciò ad andare fuori di testa.
    Un movimento perpetuo in avanti, senza muovere le gambe? Stavolta avrebbe potuto trattarsi di volo, invece era semplicemente seduto su una motocicletta.
    Lui non l’aveva notata e non si era nemmeno reso conto di essere stato seduto per tutta la durata del tempo e quando finalmente la vide, capì che quello scenario si dimostrava ancora più strano.

    Una moto che si guidava da sola su una strada sempre dritta, in un mondo parallelo difficilmente riconducibile alla realtà.
    La rabbia risalì il sistema nervoso e andò a bussare al cervello del suo giovane amico che gli fece vedere com’erano andate le cose e capì tutto.
    Una strada infinita, percorsa a bordo di una moto che procedeva da sola, sempre dritta pur non essendo guidata. Le marce si cambiavano da sole l’andamento non sembrava modificarsi, si manteneva anche la stessa velocità.


    Qualunque sia la missione del maestro, stavolta non starò fermò a farmi controllare…… tanto per cominciare guiderò io.

    Ilyan mise le mani sul volante, per provare a cambiare direzione, ma non appena lo toccò la moto schizzò come impazzita e si diresse dritta contro uno dei tanti alberi che incorniciavano la strada. La moto ci si schiantò completamente e il ragazzo venne catapultato addosso al tronco dell’albero. Tutta la pioggia di foglie che cadeva, si concentrò sulla testa dell’aspirante Shinigami sommergendolo tra il rosso e il verde e quando riuscì a rimettere il naso fuori da quel cumolo di verde che lo aveva sotterrato notò subito due cose.
    Quel mondo non era affatto cambiato, gli alberi avevano ripreso a perde le foglie lentamente creando la stessa atmosfera e la moto era a terra, ma non si era spente e le ruote continuavano a girare.
    Senza contare che la brezza che aveva in faccia quando era in moto, non era sparita e si era mantenuta nell'aria, come se fosse ancora a bordo del veicolo.


    Che cos’è questa dimensione……Sensei!!!!!
     
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