Esame Shinigami

Per Ilyan Light

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  1. DjTeo
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    I Leoni Stanno Allo Zoo Ma I Leonetti No

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    Il costante movimento che lo circondava rendeva tutto un po’ confuso e astratto, senza contare quel maledetto vento che non voleva sparire.
    Il veicolo che ancora andava e lui a terra senza un punto di riferimento, senza una via precisa da seguire vista l’unica direzione che gli si poneva davanti. Tutto questo poteva condurre solo a un individuo, il suo maestro pazzo ed egocentrico, pero per un primo momento cercò ancora di restare calmo, senza lasciarsi andare alla foga della disperazione.
    Il tempo passava, lasciando il clima e il paesaggio totalmente immacolati, mentre nella sua mente incominciavano a crearsi crepe oscure che lo stavano gettando nell’oblio dello sconforto. Non c’era più niente da fare ogni tentativo era stato vano.
    Prima aveva provato ad alzarsi e a percorrere la strada a piedi, ma sembrava addirittura di non riuscire a sorpassare la carcassa della moto, che giaceva ancora a terra in prossimità di quell’albero. Poi tentò d risalire la china scalando gli alberi, ma qualunque appiglio trovasse, non lo portava cosi in alto da toccare le foglie. Tutto illeso ai suoi sforzi, oramai doveva sfogarsi con qualcuno. In quel momento il suo pensiero aveva due soggetti con il quale prendersela; la moto oppure con il cielo. Il veicolo scelse di non toccarlo, poiché semmai avesse svelato l’enigma, ci sarebbe salito nuovamente in sella, per tornare indietro e ritrovare la via di casa. Quindi tutto portava a strepitare in maniera maniacale contro il cielo. Contò fino a tre e poi prese un gran respiro pronto a urlare a pieni polmoni, quando tutto l’entusiasmo fu interrotto da una voce.


    -Ihihihih, Onii-chan ha fatto "bum" contro l'albero.-

    Non ci posso credere il Sensei sta impersonando una bambina per divertirsi? Non gli basta tutta questa messinscena?

    Si tenne dentro quell’urlo liberatorio che si era prestabilito e cercò di alzare lo sguardo per guardare il volto di quel suono. Anche se in cuor suo aveva solo la convinzione di un travestimento ancora più spaventoso da parte del suo insegnante pazzoide.
    Nonostante avesse alzato lo sguardo, la figura restava coperto dal manto erboso degli alberi cosi incominciò a fare diversi passi all’indietro, per cercare di scorgere la vera identità della voce. Prima un passo lento e poi man mano sempre più veloce, fino a che non la vide.
    Stavolta la sua convinzione fu tradita e lasciò campo libero allo stupore. Tutto il suo corpo rimase in fermento, mentre guardava stupito quella bambinetta, che sghignazzava tra se e se.
    Una specie di angioletto nero che a prima vista esprimeva dolcezza e debolezza. Lei sembrava cosi indifesa e cosi piccola che lo riempì di tenerezza, eppure non riusciva ancora a muoversi come se il suo cuore fosse attanagliato da una catena; fino a che il silenziò si ruppe, lasciandosi andare ancora nel suono della sua voce.


    -Dì, Onii-chan, sei tu il mio Shinigami?-

    Una semplice frase per aprire un mondo infinito di possibilità. Un mondo pieno di paure e perplessità. Un mondo interiore che non conosceva e subito incominciarono a prendere vita delle logiche che prima sembravano impensabili. Quello quindi sarebbe stato il suo mondo interiore? Non era un test creato apposta per destare i suoi nervi? Non riusciva ancora a spiccicare parola, ma comunque continuava a fissarla e continuava a tenere lo sguardo sul suo volto mingherlino e sulle sue alucce nere.

    Una ragazzina…….il suo Shinigami? Io……lei…..sarebbe il mio potere….

    Di colpo si ricordò tutte le prove a cui era stato sottoposto e non potè far finta di dimenticare tutta quell’oscurità che continuava a tornargli in mente. In quell’istante non faceva altro che chiedersi dov’era finita e se comunque fosse rimasta, in cosa si sarebbe trasformata?
    Quel mondo cosi come gli appariva, non c’entrava nulla con i sogni precedenti e lei, che cosa c’entrava in quel viale alberato? In più c’era il veicolo che lo metteva ancora più in dubbio, forse stava a significare il continuo viaggio che stava compiendo la sua anima oppure poteva essere l’unica via per evadere da quella dimensione. Il suo biglietto per tornare nel mondo dei vivi. La troppa confusione, lo lasciò in balia dell’oblio e in un attimo aveva già le mani intorno ai capelli, forse stavolta era veramente pronto ad urlare. Prese ancora una volta un gran sospiro e poi ebbe l’illuminazione finale.
    Finalmente arrivò nella sua testa la domanda giusta. L’unica cosa che gli importava.
    La guardò e disse solo questa frase.


    In fondo al mio cuore ho trovato sempre il buio e poi esci tu…..chi sei? Dimmi la verità tu sei il male dentro di me…..sei la mia sete di vendetta? Devo saperlo…..perchè…. anche se non ti conosco……..sento…..sento…..di essere legato a te e di volerti bene…….come se fossi stata mia dal primo dei miei giorni……ti prego aiutami!!!
    Chi sono dimmelo tu......per favore....se sono il tuo padrone....cosi come sento nel profondo.......dimmi chi sono!!!
     
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18 replies since 26/4/2013, 18:06   206 views
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