Esame Shinigami

Per Ilyan Light

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    I Leoni Stanno Allo Zoo Ma I Leonetti No

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    La risata sadica che si stampò sul viso della ragazzina lanciò lo studente all’interno di un’estasi senza pari che lo fece dubitare di se stesso, incominciando ad avere paura delle reazioni che avrebbero potuto scaturire.
    Anche se quella sensazione lo faceva stare bene e si sentiva una vera divinità. Le parole che aveva pronunciato in precedenza, non sembravano nemmeno espresse in maniera cosciente eppure erano la pura verità che sentiva all’interno del suo cuore.
    Cosi rimase a guardarla con gli occhi fissi su quell’immagine bellissima e poi lei fece un gesto che lo destabilizzò ulteriormente.
    Lei si passò la lingua sulle labbra e poi incominciò a parlare con fare ammaliante.


    -Mi ami, Onii-chan? Rendi ******* così felice!-

    Ancora una volta il nome di quello spirito era scomparso nei meandri della testa del ragazzo e il suono si era perso nel tempo, senza esprimersi con chiarezza.
    Comunque il messaggio che gli aveva dato era pienamente chiaro. Una specie di dichiarazione di amore e lui si sentì totalmente debole senza difese e in balia dei colori delle sue emozioni.
    In quel momento la ragazzina saltò giù dall’albero e come una piuma mossa dal vento arrivò davanti al ragazzo. Prima che lui riuscisse a comprendere la situazione in cui si stava mettendo, chiuse gli occhi di colpo e un’altra voce piombò prepotentemente nella sua testa.


    L’amore non esiste figliolo…..pero potresti comunque farglielo credere, cosi da aggiungere un’altra p*****a al tuo bordello

    Che cosa…..hai detto?

    Riaprì gli occhi e la prima cosa che vide furono gli occhi infiammati della ragazzina che oramai era arrivata vicinissimo al suo viso. In più come se non bastasse incominciò ad accarezzargli il petto, con le sue mani bianche.
    Di colpo arrivò a mancare il fiato e poi arrivò la tremarella. Il povero ragazzo era tentato bruscamente dal suo istinto, che gli suggeriva di spostarla via dal suo corpo, ma purtroppo la sua immobilità non gli permetteva di decidere cosciamente, perciò rimase al di sotto di lei.
    Mentre cercava di muoversi un’altra voce, apparve nella sua testa, ancora più prepotente dell’altra, cosi forte che gli sembrò addirittura assordante.


    Tu uccidi le persone come le mosche e usi le ragazze come delle scarpe……allora vogliamo ricordarci chi siamo? Ahahahahaha…..V********o sei sempre stato una specie di sentimentale!!!

    Una confusione senza tregua lo stava conquistando e non riusciva più a distinguere chi parlasse, anche perché non appena cessava quella nella sua testa, riprendeva a parlare la piccolina che lo stava accarezzando.

    Desideri il mio corpo, Onii-chan? Puoi avermi, se vuoi. Io sono la tua schiava, puoi fare di me quello che vuoi. Vuoi il mio potere? Vuoi la mia carne? Basta che lo dici e io te lo darò. Quello che voglio per me è una sola piccola cosa: la tua coscienza di uomo. Abbandona i freni che bloccano la tua anima e saremo uniti per sempre. Insieme lastricheremo la strada ai tuoi piedi del sangue di chi ci si opporrà.-

    Il Braccio destro del boss…..che fa fantasie su delle ragazzine…..certo che sei proprio strano….meno male che ti ho tirato fuori da quel maledetto orfanotrofio….Ahahahahaha

    Gli occhi del ragazzo incominciarono a fissare il vuoto, come se fossero spenti e senza vita.
    Adesso era proprio in un limbo dimensionale, perfettamente incapace di muoversi e di comprendere la realtà che lo circondava; mentre la piccola continuava a muoversi sul corpo dello studente. Le sue piccole alucce nere crebbero a dismisura.
    Loro divennero cosi grandi da riuscire ad avvolgere completamente il corpo della piccola a quello dello studente. Un abbraccio cosi potente e passionevole che l’aria sembrava trasudare erotismo. D’altro canto il ragazzo aveva ancora gli occhi persi in un altro tempo, ma lo spirito non distolse mai lo sguardo e continuava a cercare di ammaliarlo con il suo corpo, i suoi gesti e il suono dolce delle sue parole; che apparivano cosi accondiscendenti e sexy.
    Poi lei pronunciò un’altra fase che mosse qualcosa all’interno del ragazzo.


    -Una sola parola, Onii-chan, e io sarò tua... –

    Ilyan incominciò ad agitarsi all’interno di quell’abbraccio cosi amorevole, come se volesse uscirne al più presto, come se si sentisse sporco. Per poi lasciare partire un urlo liberatorio che lo riportò in quel mondo, facendogli prendere coscienza della sua posizione.
    Non appena riprese il controllo di se stesso si rese conto che comunque gli occhi della piccolina, continuavano a fissarlo e cosi lui placò tutto il suo senso di smarrimento e di disagio. Fermò di colpo la sua crisi epilettica e senza dire niente incominciò a parlare.


    Tu sei una ragazzina assetata di sangue…….e io uccido le persone come fossero mosche non è vero? Per questo mi vuoi….perchè sono pazzo?
    Togliti e lasciami andare per favore…..il mio potere è solo un stupida voglia di sangue? Io l’ho vista…..ho visto la mia vendetta…..è vuota e piena di sangue.
    Io non ti amo e non voglio una schiava del sesso…… specialmente se è una bambina…….spero di essere migliore di questo…….ma sento l’odore del sangue ovunque.
    Io ti odio capito!!!!!Mi Odio!!!! Togliti e lasciami andare!!!!Faccio schifo e puzzo di sangue!!!!
     
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  2. Belfagor90
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    Sono sinceramente confuso...



    Il ragazzo era quasi suo, ma di nuovo questi la scombussolò facendo qualcosa di totalmente irrazionale: si mise a frignare! La ragazzina cominciava a stufarsi, quel bamboccio era troppo immaturo per sapere cosa voleva e questo lo rendeva difficile da capire. E poi... come osava rifiutarla? Lei gli si era offerta e lui la scostava con sciocche scuse più vuote del suo cranio?!
    Era ora di giocarsi il tutto e per tutto.

    -Onii-chan... cos'è che vuoi allora? Io posso solo offrirti me stessa e il potere che rappresento, ma nel mondo non c'è niente di gratis. Se non vuoi pagare il prezzo di diventare forte, mi dimostri solo che non sei pronto a riceverlo.-



    Si scostò dal giovane studente senza però smettere di circondarlo con le sue grandi e morbide ali e lo guardò dal basso, sondandolo con i suoi grandi occhi rossi.

    -Sì, io ti voglio perché la tua anima è lurida e puzzi di sangue. Io sono uno strumento di vendetta e odio, sono il potere di uccidere posseduto da una spada capace di tagliare le anime di chi non è più in vita, ma non posso fare nulla se non ci sei tu ad impugnarmi. Vedi, siamo entrambi strumenti di morte quindi perché farsi tanti scrupoli se vogliamo la stessa identica cosa? E poi... cosa c'è di male? Siamo noi a decidere il nostro scopo nella vita e nella morte e a lavorare per raggiungerlo, non vi sono regole o limiti se non quelli che ci poniamo da soli inconsciamente o quelli che altri cercano di instillarci contro la nostra vera volontà.-



    Con quelle parole anche le ali mollarono la presa e Ilyan fu completamente libero di muoversi. La piccola mano destra della bambina, candida e fredda, si protese in avanti a metà strada tra lei e Ilyan, invogliandolo ad afferrarla.

    -Io non posso aspettarti per sempre, Ilyan-oniichan. Devi darmi una risposta. Se vuoi avermi, devi accettare anche le cose brutte che verranno assieme a quelle belle. Dammi la tua coscienza e vedrai finalmente il mondo per quello che è... con me al tuo fianco.-




    Ok, niente più tragiversamenti: voglio una risposta secca tra "sì", "no" e "ok, ma...". Vediamo di chiudere questo esame che va avanti da fin troppo ^^
     
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    Solo una pallottola e tutti quei morti? Devi essere nato per farlo……..vero ragazzo?

    Un altro pensiero del passato tornava a martellare la sua menta già provata e piena di dubbi; ma prima che lui riuscisse a rendersi conto di se stesso e della sua vera natura, dovette fare i conti con il volto della ragazzina che era ancora lì dinanzi a lui.
    Lei, con quell’aura cosi ammaliante e cosi erotica. Lei, che dopo essere stata quasi rifiutata, appariva stizzita e perplessa, quasi dubbiosa sul donare i propri poteri a un padrone pieno di problemi interiori. Anche se loro erano legati inesorabilmente da un destino che li avrebbe accompagnati lungo un cammino di difficoltà e sangue. Ora il ragazzo doveva solo decidere se imboccare la via prescelta per lui, oppure combattere contro se stesso e i suoi poteri.
    Nonostante la situazione ella decise di giocarsi il tutto per tutto.


    -Onii-chan... cos'è che vuoi allora? Io posso solo offrirti me stessa e il potere che rappresento, ma nel mondo non c'è niente di gratis. Se non vuoi pagare il prezzo di diventare forte, mi dimostri solo che non sei pronto a riceverlo.-

    Dopo quella frase si scostò leggermente dal suo corpo, senza però allontanare le sue ali, che continuarono a circondare il ragazzo. Poi incominciò a guardarlo dal basso verso l’alto con quei suoi occhi pieni di passione e sangue.

    Un lavoro pulito non ti piace vero? Devi lasciare un fiume che sgorga ovunque tu vada…….ricordati che tu uccidi persone non vai a dipingere gli appartamenti!!!!

    Ancora un altro flash tornò a farsi sentire nella mente di Ilyan che oramai era a cavallo tra il passato e il presente, bloccato nel suo mondo interiore a confrontarsi con un entità troppo vera per essere rifiutata facilmente.

    -Sì, io ti voglio perché la tua anima è lurida e puzzi di sangue. Io sono uno strumento di vendetta e odio, sono il potere di uccidere posseduto da una spada capace di tagliare le anime di chi non è più in vita, ma non posso fare nulla se non ci sei tu a impugnarmi. Vedi, siamo entrambi strumenti di morte quindi perché farsi tanti scrupoli se vogliamo la stessa identica cosa? E poi... cosa c'è di male? Siamo noi a decidere il nostro scopo nella vita e nella morte e a lavorare per raggiungerlo, non vi sono regole o limiti se non quelli che ci poniamo da soli inconsciamente o quelli che altri cercano di instillarci contro la nostra vera volontà.-

    Dopo aver pronunciato quelle parole anche le ali, si distaccarono dal giovane aspirante Shinigami, che oramai aveva perso del tutto la cognizione dello spazio e del tempo. Non c’era più tempo, doveva prendere una decisione oppure avrebbe perso anche l’ultima scintilla di ragione che gli era rimasta.

    Al mio tre sparerai ok? Attendi il mio segnale per giustiziarlo………C…o ti ho detto di aspettare, ma che ti frulla in testa è?


    Ho paura di perdere tutto me stesso… anche se non so più chi sono, per lei sono uno strumento i morte. Nella mia testa vedo solo flashback di morte…..perchè? Io chi sono?

    La mano della ragazzina era li davanti a lui, pronta per essere afferrata. Come quando sei davanti a una porta che hai sempre voluto aprire, ma ti è sempre stato impossibile farlo e poi finalmente hai la possibilità di afferrare la chiave che la aprirà per te. All’inizio sembra essere la scelta più facile del mondo e poi quando stai per prenderla in mano, incominci ad avere paura delle conseguenze e di cio che potresti trovare aldilà della porta.
    Questo era il delirio in cui era imprigionato il povero Ilyan, che dovette ascoltare ancora una volta la voce del suo spirito ammaliante ed assassino.


    -Io non posso aspettarti per sempre, Ilyan-oniichan. Devi darmi una risposta. Se vuoi avermi, devi accettare anche le cose brutte che verranno assieme a quelle belle. Dammi la tua coscienza e vedrai finalmente il mondo per quello che è... con me al tuo fianco.-

    Il mondo attraverso i propri occhi, utilizzando un patto che avrebbe spalancato le porte, verso un orizzonte colmo di possibilità e soddisfazioni, ma soprattutto pieno di risposte per la sua mente coma di domande e quesiti.
    Ilyan si guardò per l’ultima volta intorno, focalizzandosi sul paesaggio e su quel maledetto veicolo che sembrava cosi possente eppure cosi inesorabilmente inutile.
    Una moto per correre via dai dubbi e dalle paure. Il rombo del motore che risuonava nel suo ricordo e la mano di un demone tesa verso se come un biglietto per l’inferno.


    Ragazzo tu sei…….tu sei…..un

    Ilyan spalancò gli occhi di colpo e fissò quelli della ragazzina e senza indugi incominciò a parlare. Fiero e diretto per lei e per se stesso.

    Un mostro!!!! Sarò quel che sono e se vuoi la mia mano io prenderò la tua, ma sarà un patto di sangue e nel sangue sarà sancito!!!

    Il ragazzo si mosse con fare prepotente verso la mano che aveva davanti perché voleva afferrarla e provare a mordere almeno un dito. Cosicché avrebbe visto il colore del suo sangue e poi avrebbe fatto lo stesso, con la sua mano e solo alla fine dei due morsi avrebbe fatto toccare le due ferite.
    In quel modo avrebbe eliminato dubbi e paure e sarebbe salito su quella moto insieme alla sua nuova compagna di morte verso una nuova era di conquiste e di realizzazioni.


    Naturalmente io ti ho descritto le mie intenzioni, ma lascio a te il potere decisionale, di come avverrà la cosa. La mia risposta è si io voglio prendere il mio potere e tutte le conseguenze, ma tu sei quello che deciderà come avverrà la cosa. Grazie Sensei attendo il risvolto finale
     
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  4. Belfagor90
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    Dopo giorni di scervellamento e anche una richiesta di consiglio in staff, mi spiace annunciarti che devo terminare qui il tuo esame. Appena incontrato lo spirito, il tuo personaggio ha cominciato a scendere in una spirale di illogicità totale! E prima la ama, poi la odia (e in questi cambiamenti improvvisi ci ho visto davvero molto poco senso, Ilyan sembra una regina del tragico!) e ora quest'ultimo post dove vuole addirittura ferirla e poi ferire sé stesso senza dare alcun tipo di motivazione seria con la quale convincerla -anzi, arrivando a cercare di forzarla - ha segnato l'ultima goccia. Io e anche altri dello staff siamo stati assolutamente unanimi che questo esame non può assolutamente essere considerato sufficiente e che dovrà quindi essere ritentato.
    Per il tuo prossimo tentativo non posso fare altro che consigliarti di rivedere seriamente la tua strategia visto che lo spirito partirà fin da subito con fortissimi pregiudizi verso il tuo pg e un secondo fallimento di questa entità difficilmente porterà ad una terza occasione per motivi di role, visto che la bambina non vorrà più avere a che fare con Ilyan.

    Il tuo pg viene scaraventato via dal suo mondo spirituale e si risveglia nella stanza dove era svenuto. La spada che aveva preso arrugginisce rapidamente sotto i suoi occhi e si tramuta in polvere. Dopo qualche minuto verrà ritrovato da alcuni Shinigami e riportato nei suoi alloggi in attesa della punizione per aver cercato di sostenere l'esame senza supervisione.
     
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