ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by DjTeo

  1. .
    CITAZIONE
    Narrato

    Pensato

    Parlato

    Parlato di altri.

    La manovra di evasione che Ilyan aveva effettuato era andata a segno e stavolta ne sarebbe anche uscito illeso se non avesse voluto complicarsi la vita per dimostrare il suo valore.
    La natura del giovane ragazzo lo portava sempre a fare scelte d’orgoglio, poiché l’abbassare la testa non rientrava nei suoi moduli per l’iscrizione all’accademia degli Shinigami.
    Naturalmente questa eventualità era compresa nel contratto, che evidentemente lui non aveva letto molto bene oppure aveva fatto finta di non vedere.
    Peccato che la realtà delle cose non fosse cosi mite come le metafore che si usano per spiegare gli eventi che accadono; cosi senza nemmeno aver trascorso metà della sua giornata si trovava gia ridotto a pezzi; tutto quanto per quella maledetta moneta.


    Sono ridotto in questo stato per 500 yen, ma vai al Diavolo!!!!.......NO forse è meglio tenerla……ho un po’ di fame.

    CITAZIONE
    Visto che non era così difficile? Molto bene, allora. Arashi e Ilyan con me in infermeria per farci ricucire un pochetto. Quanto alla prossima lezione vi contatterò io e….

    Quel maledetto Sensei aveva preso la parola con il suo solito sarcasmo, cosi da aumentare ancora di più, il nervosismo già presente nel giovane malmenato.
    Pero quella volta non riuscì a finire la frase, poiché venne interrotto dalla comunicazione di un emergenza.


    CITAZIONE
    Urahara-sama, l'ho cercata per ore! Il Capitano Soi-fon vuole sapere come mai non ha coordinato il plotone alle ultime esercitazioni.
    rr... dici che si arrabbia? Aspetta! Tu, da bravo luogotenente, non le hai detto che quel giorno avevo lezione di ricamo, vero?

    Picchiato da un professore del Punto-Croce!!! Sono caduto proprio in basso!!!

    Poi si rivolse agli studenti in maniera molto agitata!!!

    CITAZIONE
    Correzione. SE sarò sopravvissuto e SE avrò ancora tutti gli arti attaccati, mi farò sentire quanto prima. Addio... cioè arrivederci a tutti

    Pfff. Poi se ne va senza dire niente!!! Meglio andare in infermeria e poi penserò a colmare il vuoto del mio stomaco.

    Una volta sparita la figura sadica del Sensei le acque si calmarono e sentendosi la mano capì di avere qualche dito rotto, ma la cosa non era per niente preoccupante vista com’era incominciata la situazione poteva finire veramente molto peggio.
    Poi si guardò un secondo intorno sistemandosi i capelli con l’altra mano e vide due dei suoi compagni parlare mentre uno sgattaiolava da solo verso l’infermeria.
    L’unico che voleva guardare negli occhi se n’era già andato per la sua strada, ma il tempo li avrebbe fatto incontrare prima o poi.
    Cosi con passo tranquillo passando vicino agli altri due compagni di classe si allontanò anche lui verso l’infermeria e prima di dileguarsi del tutto fece un cenno di saluto con la mano buona senza voltarsi.

    Una volta in Infermeria non volle nemmeno attendere l’arrivo di un’infermiera qualificata e incominciò a cercare all’interno della stanza che gli avevano assegnato, dove avrebbe potuto riposare attendendo la visita regolare.
    Aprì un armadietto e trovò tutto l’occorrente per occuparsi delle sue dita, una volta finita la medicazione se ne andò dall’infermeria senza nemmeno avvertire qualcuno dirigendosi alla sua nuova stanza.

    La strada non la conosceva, ma non era difficile e il solo fatto di essere insieme a tutte quelle rejatsu strabilianti lo rendeva fiero.
    In più ogni secondo che passava all’interno di quell’accademia metteva in chiaro il divario che c’era tra il Sensei e tutti quelli che gli passavano intorno.
    Eccolo qua; davanti a lui si materializzava il primo obbiettivo.


    Devo competere con il Sensei e una volta a quel livello potrò aspirare a diventare un Capitano!!!

    Non appena raggiunse la sua nuova stanza erano passate presso che due ore dalla fine della prima prova, e giusto il tempo di vedere la sua nuova uniforme appesa in camera che il rumore di un esplosione prese tutta l’attenzione del ragazzo.

    Che si sia già fatto Ammazzare? No sarebbe troppo bello!!!
  2. .
    CITAZIONE
    Narrato

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    Parlato

    Parlato di altri.

    Questo non era possibile!!!
    Eppure anche il secondo tentativo non era andato a buon fine, la manovra era esatta, il movimento era giusto; anche il ragionamento mentale sembrava essere quello esatto, ma tutte queste azioni messe insieme, non riuscirono a prevalere sul colpo del Sensei.
    Un’altra volta ricominciare tutto da capo era molto difficile, specialmente per la mente di un ex assassino, che non era abituato a rialzarsi e ripartire da capo; poiché per lui esisteva solo un comando; eseguire e vincere, anche perché se si perdeva equivaleva a morire..
    Fortunatamente questa volta non c’era il pericolo di morire, visto che quello stadio l’aveva già passato; ma il dolore psicologico a volte puo’ insinuarsi molto più all’interno della carne.

    Cosi si rialzò fissando il Sensei senza più spiccicare parola, ascoltando quello che aveva da dire.


    CITAZIONE
    Kaito, Weinberg e YUKI, Voi tre siete abbastanza decenti. Ilyan, sei stato troppo indeciso nel muoverti, per questo ti ho colpito nonostante il movimento fosse corretto. Arashi, quando mi sono ferito al braccio mi hai guardato come fossi un pazzo... ma tu non sei da meno! Anche se il mio Reiatsu è abbastanza basso da non ferirvi automaticamente, c'è un limite a quanto il vostro corpo può fare e bloccare a mano aperta un pugno di un esperto è decisamente oltre! Finita la lezione vieni con me in infermeria. Arrivando poi a te, Kinji, se hai il Ballo di San Vito ti consiglio di ripassare una volta guarito! Che il dolore all'orecchio ti faccia ricordare di non fare il tanto il buffone... anche se così avrò qualcosa da raccontare in brigata, uhuhuhuh!

    Il suo sarcasmo non faceva che aumentare la voglia di spaccargli la faccia, naturalmente l’unica cosa che poteva generare era la voglia, vista la differenza di forza.
    Pero tenersi dentro questa voglia per tutto il periodo dell’addestramento, avrebbe potuto portare dei buoni frutti alla fine di tutto.
    La rabbia non sempre è auto-lesionante in questo caso poteva significare la riuscita di uno scopo e quindi equivaleva al massimo impegno.
    Poi per concludere la lezioncina concluse il discorso.


    CITAZIONE
    I primi tre possono anche andare in segreteria a registrarsi. Dite che vi mando io e avrete il vostro alloggio, la tessera per la mensa e la vostra divisa da allievi. Gioite, il vostro viaggio sotto le mie amorevoli manine è appena iniziato! Quanto a voialtri tre... non sperate di farla franca così! Eccovi un terzo giro!!

    I primi tre erano passati, bastava questo per far salire la voglia di uccidere dentro la testa di Ilyan, che incredulo dovette riprepararsi per ricevere un terzo colpo.
    In più come se non bastasse giunsero alle sue orecchie i discorsi dei presunti compagni di corso, che volevano aumentare il fuoco che già risiedeva all’interno del giovane ragazzo.
    Per fortuna non aveva ne il tempo ne la voglia di badare ai commenti di cattivo gusto espressi dai primi promossi, pero fu quasi contento di notare che la ragazza rimase a vedere l’esito finale.
    Ilyan era abituato a lavorare da solo, come un cacciatore solitario e cosi voleva rimanere; solo che sapeva bene che in questa realtà da solo non era poi cosi rilevante, perciò una vera compagna, magari avrebbe fatto comodo al momento proprizio.
    Tutt’altro discorso per il ragazzo che espresse il termine “mongospastici” che non ricevette ne attenzioni ne risposte e soprattutto se la cosa non dovesse cambiare non ne avrebbe ottenute nemmeno in futuro.

    Finito il tempo per fare del cinema incominciò il tempo di passare l’esame.
    Quindi per prima cosa estraniò tutto ciò che lo circondava, dalla sua mente per restare solo con il proprio avversario.
    Cosi facendo avrebbe effettuato la sua manovra con la massima concentrazione senza interferenze esterne poco gradevoli e si sarebbe guadagnato una promozione più che meritata.
    Il momento fatidico arrivò e stavolta sembrò quasi riuscire a scandire perfettamente il movimento del braccio che gli piombava addosso.
    Naturalmente il colpo era cambiato e adesso mirava ad un altro punto del suo corpo, infatti il colpo arrivava diretto verso il suo volto.
    Non ebbe esitazioni si piegò velocemente sulle proprie ginocchia per uscire dal raggio d’azione del pugno avversario e andare ad un livello sottostante.
    Naturalmente durante questo piegamento teneva la guardia alta, come per lo stile del pugilato e questa specifica schivata viene proprio da quella scuola.

    Poi per concludere l’azione, come insegna l’arte del pugilato da quella posizione accovacciata si sarebbe potuta sferrare una contro-offensiva.
    Ilyan infatti provò addirittura a scagliare un Uppercut dritto al volto del maestro, ma le sue intenzioni non erano veramente bellicose, poiché voleva solo dimostrare di aver imparato la lezione e di essere in grado di contrattaccare in battaglia.

    In più solo dopo si rese conto che il colpo che li era stato predestinato non era un vero pugno, ma un semplice frontino.



    Edited by DjTeo - 11/10/2012, 01:42
  3. .
    CITAZIONE
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    Parlato di altri.

    Il colpo del maestro era andato comunque a segno anche perchè il povero ragazzo oramai era anche un po’ stanco e vedendo la situazione capì che la giornata avrebbe tirato per le lunghe; ma se voleva avere una possibilità di entrare in quella rinomata scuola si sarebbe dovuto impegnare al massimo.
    Il gancio arrivò dritto sul fianco e lo scaraventò un'altra volta a terra e mentre si rialzava notava che nemmeno agli altri era andata meglio.


    Questo qui non fa sconti a nessuno!!!!

    Poi mentre si toglieva altra polvere dalla faccia il Sensei riprese a parlare.

    CITAZIONE
    Non voglio sembrare cattivo, ma... la maggior parte di voi non è abituata al corpo a corpo, vero? Specie tu Ilyan, da uno col tuo fisico mi sarei aspettato qualcosa di più. Come hai fatto a sacrificare così il tuo baricentro saltando di culo? E non parlo solo con lui, qui abbiamo due ballerini di limbo in Yuki e Weinberg. Allontanare solo la testa espone tutto il resto del corpo e finite col perdere di vista i piedi dell'avversario. Se proprio dovete schivare indietreggiando allora dovete scivolare indietro spingendo con la gamba davanti e mantenendo l'equilibrio con quella dietro. Niente balzi eclatanti come Mr.Chiappata, solo saltare via. Ricordate che per schivare servono le gambe e non il torso. Dove vanno le gambe va anche il resto del corpo e almeno per chi non lo sa esiste anche la cosa fatta da Kaito, un movimento usato soprattutto nel pugilato per passare sotto i pugni avversari ed entrare nella loro guardia. Avrebbe potuto colpirmi se l'avessi fatto fare. Come mai gliel'ho impedito? Un po', lo ammetto, per orgoglio personale e poi anche perché c'è un'altra cosa che dovete sapere sul Reiatsu...

    Ma io sarei Mr. Chiappata? Mi ha chiamato Mr. Chiappata?!!!! Io questo qua lo uccido…….prima o poi….

    Naturalmente saliva una certa rabbia e un certo imbarazzo che ferivano pesantemente l’orgoglio del ragazzo, ma lui stesso sapeva che la sua manovra evasiva era stata a dir poco ridicola.
    Il riscatto sarebbe stato il minimo, anche perché lo sguardo di dissenso negl’occhi dello Shinigami faceva più male dei suoi pugni.
    Cosi riprese la totale concentrazione e come gli altri prestò attenzione alle seguenti parole.


    CITAZIONE
    - Come ho detto prima "una chiave del combattimento fra anime è la differenza di Reiatsu fra di esse". Dovete sapere che l'energia spirituale non solo aumenta la vostra forza, ma anche la vostra resistenza ai colpi. Se qualcuno di voi mi colpisse in zone non coperte dai limitatori, la stessa differenza di concentrazione delle nostre Reiatsu potrebbe arrivare a ferirlo. Come se si tentasse di sfondare un muro a colpi di fichi, i fichi finiscono spappolati. Vi ho già detto che sono sempre per la dimostrazione pratica, no? Ebbene, vediamo di togliervi la voglia di provarci.

    Senza preavviso si colpì pesantemente con uno schiaffo ai pettorali e si udì un gran rimbonbo.
    Era solo un semplice schiaffo eppure aveva prodotto il suono sordo di una macchina che si sfracella contro un muro e gli effetti di quell’incidente stradale non tardarono a farsi notare.
    Il braccio utilizzato ancora ricoperto dal guanto speciale, rimase immobile come se si fosse rotto e il colore del tessuto cambiò in alcuni punti colorandosi di un viola molto acceso.


    Sangue!!!!....Quest’uomo è un malato masochista!!!

    CITAZIONE
    - Contenti che ora posso usare solo il sinistro? Scommetto di sì, quindi partiamo subito per un altro giro, che ne dite?

    Bè io sono di sicuro più tranquillo!!! E ho una chance

    Ilyan aveva davanti un pazzo sanguinario abituato al dolore e alla battaglia, in più dotato di una potenza straordinaria, ma doveva fare una gran figura adesso ne valeva la sua dignità.
    Cosi si concentrò ed escogitò al volo una strategia, tenendo conto di alcuni punti importanti della situazione.
    Il primo punto riguardava il Sensei che per quanto pazzo fosse, sarebbe stato di parola e avrebbe riprodotto perfettamente lo stesso movimento effettuato in precedenza.
    Il secondo punto era la ferita che si era procurato da solo lasciando una parte del corpo, molto più scoperta.
    Il terzo punto; che ad avviso del ragazzo era quello più importante, era la certezza di non limitarsi a schivare il colpo, visti i primi due punti esplicati.
    Perciò una volta messo in guardia si preparò a mettere in pratica la sua teoria.

    Il Sensei si mosse e stavolta Ilyan fu molto più preparato, poiché invece di uscire dal raggio d’azione nemico tentò un’ altra via.
    Il gancio sinistro partì alla stessa velocità della volta precedente e questo fù un grande vantaggio per il ragazzo, che al minimo movimento si lanciò in avanti.
    Cosi di colpo, fece un balzo in avanti, come se volesse andargli addosso con tutto il corpo.
    In questo modo cercò di entrare all’interno del braccio sinistro nemico evitando il colpo e avendo la possibilità di colpire da vicino.
    Insieme al movimento del salto; Ilyan coprì comunque il suo fianco alzando e abbassando in contemporanea il ginocchio e il gomito destro .
    In questo modo dalla posizione sospesa aveva il fianco destro parato e la possibilità di picchiare con il braccio sinistro.
    Infatti cercò subito di tirare un sinistro dritto al braccio già malmesso dello Shinigami, ricordandosi di non poter picchiare in zone non protette dai limitatori.
    Lui voleva colpirlo solo per dimostrare che tutta questa faccenda non era affatto un gioco per lui; così una volta finita la manovra avrebbe indietreggiato nuovamente mettendosi in guardia!!!


    Guarda di cosa sono capace!!!

    Edited by DjTeo - 22/9/2012, 14:34
  4. .
    CITAZIONE
    Narrato

    Pensato

    Parlato

    Parlato di altri.

    Un pugno, fa sempre male, ma se il colpo non lo vedi neanche arrivare fa doppiamente male poiché ferisce il tuo orgoglio.
    Questo è cio che era successo al giovane Ilyan, che di fronte alla prima prova di forza per entrare nella celeberrima accademia degli Shinigami, sarebbe dovuto riuscire a schivare un semplice pugno.
    In più lui sapeva anche da dove sarebbe arrivato e dove avrebbe colpito; ma la straordinaria velocità dell’esecuzione non gli diede nemmeno la possibilità di percepire il movimento fatto dallo Shinigami, che inevitabilmente lo scaraventò a terra.
    Naturalmente vedendo il risultato della manovra rimase sbalordito, ma la reazione ottenuta non fu altro che un ulteriore incentivo a voler entrare in quella scuola.
    Cosi chiese all’individuo un’altra possibilità, per cercare di rimettere a posto quelle che era rimasto della sua autostima.

    LO Shinigami d’altro canto non sembrava dare molta importanza al modo in cui i studenti gli chiedevano un'altra chance, anzì sembrava molto più attento al completamento della sua vestizione.
    Perciò tirò fuori dalla tasca un altro guanto e due calzini sempre di colore blu e mentre si apprestava a metterli incominciò a parlare.



    CITAZIONE
    In uno scontro fra due anime, un fattore determinante è la differenza tra i loro poteri spirituali, o Reiatsu. Allenandosi secondo lo stile degli Shinigami, le persone dotate di potere spirituale possiamo aumentare inconsciamente la propria forza fisica e la nostra velocità a limiti che vanno oltre il super-umano. Voi avrete potuto pensare che sono veloce, ma correndo alla massima velocità posso superare anche i duecento chilometri orari. E non sono neanche tra i più rapidi! - indicò brevemente l'ultimo guanto prima di cominciare ad indossarlo - Questi cosi succhiano il mio Reiatsu riducendolo fino a meno di un decimo. Se prima non avessi indossato il guanto, a quest'ora le vostre ossa molto probabilmente sarebbero briciole... o peggio.

    Una volta scoperta questa verità, capì subito l’importanza di quel ridicolo capo d’abbigliamento e incominciò a pensarla totalmente in maniera diversa.

    Forse dovrei regalargli anche un paio di pantaloncini dello stesso stock dei calzini e dei guanti……giusto per stare sicuri!!

    Poi lo Shinigami prima di riprendere parola e procedere con il secondo tentativo, fece capire a tutti, quanto fastidio, potessero dare quei limitatori di potenza.
    Infatti lui stesso stava borbottando, dicendo che gli procuravano addirittura del dolore, ma nella mente del povero Ilyan la situazione, non era affatto cambiata.
    Davanti ai suoi occhi c’era sempre un’entità in grado di polverizzare le ossa altrui con un semplice pugno; perciò nonostante avesse indossato un limitatore di energia, rimaneva una grande minaccia.


    CITAZIONE
    Un avviso prima di riprovare. Ora potreste essere in grado di "vedere" i miei attacchi, ma la grossa domanda è se il vostro corpo può muoversi abbastanza velocemente per "schivare". Ma più che spiegarlo a parole sono per l'esempio pratico. L'ordine sarà lo stesso di prima. In guardia!

    Adesso stava per incominciare la parte peggiore dell’esame di ammissione, cioè la parte pratica.
    Il giovane ripensando al colpo ricevuto aveva studiato più e più volte una piccola strategia per facilitare la manovra di evasione, ma nell’ipotizzare una variante siamo tutti capaci e nella sua mente gli era sembrato addirittura semplice.
    Adesso invece che era a pochi istanti dal secondo colpo, sembrava non si ricordasse nemmeno come riuscire a correre per girarsi e scappare.
    Oramai era in ballo e non poteva fare altro che concentrarsi e provare a superare la prova, mettendo alla prova tutto se stesso.
    Durante quella minima pausa l’attesa era estenuante e stava incominciando anche a sudare a freddo e poi un attimo dopo accadde tutto quanto.


    Il colpo arriverà allo steso punto....basterà spostarmi a prescindere per schivare lo stesso colpo di prima, ma se poi cambia il punto d’impatto? Mi dovrei fidare?

    Il pugno diretto al corpo del ragazzo partì con una velocità impressionate, ma stavolta riuscì a vedere il movimento.
    Il colpo sferrato con la mano destra partiva descrivendo una curva verso l’interno diretto al mio fianco sinistro.
    La realtà quando è cruda, è dura da ammettere, ma anche in quell’occasione il ragazzo se avesse seguito tutto il movimento con lo sguardo e poi si fosse mosso di conseguenza, non sarebbe mai riuscito a schivarlo.
    Infatti non si comportò in quel modo, ma si dovette affidare ai suoi istinti nascosti dovuti alla sua vita da assassino.
    Cosi grazie alla realtà che era abituato a vivere, si ricordò i brividi che viveva giornalmente, mettendo la sua vita a rischio continuamente.
    Il risveglio di quell’istinto di sopravvivenza lo fece comportare in maniera diversa, quasi animalesca e al momento esatto in cui la mano dello Shinigami si mossè, smise di concentrarsi sul movimento dell’avversario, ma si concentrò sulla propria evasione.

    Cercò di portare tutta la zona a rischio d’impatto fuori dal raggio d’azione del nemico; quindi più specificatamente, spostò vertiginosamente il bacino all’indietro.
    In più si aiutò anche con un piccolo saltò all’indietro con entrambe le gambe per dare più propulsione e quindi più velocità di spostamento.


    Ce l’ho fatta?
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    Narrato

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    Parlato

    Parlato di altri.

    La strada per arrivare lì, non era stata delle più piacevoli; nonostante non avesse avuto appuntamenti sulla sua agenda, avrebbe di sicuro fatto a meno di passare tutte quelle oscenità, che apparentemente, sembravano dettate da un entità maggiore.
    Ilyan erà dinanzi ad un vero Shinigami e quella era una delle più grandi fortune che gli potevano capitare; poichè quell’individuo sarebbe potuto diventare il suo biglietto da visita per l’accademia degli Shinigami.
    Un’occasione del genere non capita tutti i giorni e questo sarebbe dovuto bastare a giustificare tutte le pene passate, ma la sua mole di testardaggine e il suo carattere protuberante e dedito alla violenza non gli permettevano di ingoiare facilmente.
    Perciò nel gioco di sguardi che si era creato tra maestro e allievo non c’era solo senso di rispetto; anzì il pensiero più grande era tutt’altro.
    Il ragazzo stufo della giornata voleva proprio fargliela pagare e poi sicuramente avrebbe proseguito il suo cammino in maniera più serena.
    Poi all’improvviso i desideri che invadevano malsani, la testa di Ilyan, ebbero la possibilità di diventare reali.
    Lui doveva schivare un pugno e se fosse riuscito a farlo, avrebbe avuto una chance per cambiare la sua giornata.


    Se riesco a schivare il suo colpo, sarò in grado anche di colpirlo!!!

    Il Sensei nel frattempo tirò fuori un lungo guanto di colore blu indossandolo con calma e una volta messo con cura, prese la parola.

    CITAZIONE
    Così dovrebbe andare. Ok, sbarbatelli.
    Ecco il programma: da sinistra verso destra vi colpirò con un diretto semplice su naso, spalla, stomaco, sterno, un gancio al corpo e un frontino. Ognuno si beccherà solo il colpo a lui riservato e non un secondo. Andrò un po' veloce e userò solo il braccio destro, quindi state sempre pronti. Iniziamo.

    Questo sbruffone ha anche comunicato il punto in cui colpirà, ma con chi pensa di avere a che fare!!

    Cosi un po’ sbalordito e un minimo offeso nell’orgoglio si apprestò a parlare con il suo momentaneo preparatore.

    Per me questo è veramente ridicolo non mi è mai capitato di……

    Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che successe un’altra cosa che non gli era mai capitata; infatti con un colpo dritto al corpo si piegò istantaneamente, rotolando all’indietro per diversi metri, perdendo la possibilità di continuare a parlare.

    Mi sono reso conto del colpo solo dopo averlo incassato!!

    Ilyan si rialzò lentamente guardando la parte del corpo colpita, in maniera un po’ preoccupata; ma presto si rese conto che c’era solo una botta superficiale.
    La velocità era stata impressionante e fortunatamente per lui, quella era stata una dimostrazione, quindi non c’era nessuna intenzione ostile.
    Poiché la potenza era stata detratta dal colpo per alleggerire il pugno e utilizzare come caratteristica principale la velocità.
    Cosi il Sensei vide i volti dei ragazzi scaraventati a terra e riprese a parlare.


    CITAZIONE
    < Ehm... ops? Meglio che indossi anche l'altro guanto, già. E i calzini. >

    Ha un umorismo tutto suo quest’individuo!! Ma stavolta non starò a parlare.

    Il giovane una volta sistemato del tutto guardò lo Shinigami negli occhi, disinteressandosi anche un po’, degli altri studenti.
    Cosi quando ebbe la certezza di vere l’attenzione del suo attentatore dissè


    Ancora uno!!!
  6. .
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    Narrato

    Pensato

    Parlato

    Parlato di altri.

    Finalmente era lì, dinanzi allo Shinigami e si poteva capire benissimo che la figura che aveva davanti possedeva un potenziale distruttivo non indifferente.
    Ilyan si rese conto subito dell’aura di quell’individuo, era come se avesse una pressa sulla sua schiena che continuava a spingere verso il basso.
    Quindì non aveva bisogno di una dimostrazione di forza per dargli il rispetto che meritava e vedendolo come un traguardo da raggiungere rimase serio e attento alle parole che dissè.


    CITAZIONE
    Ok, ho capito più o meno tutti. Siete stati fortunati a trovare queste monete: solo se chi le raccoglie ha potere spirituale viene portato qui. Ne avevo mandate fuori una dozzina, ma non pensavo che addirittura la metà sarebbe tornata a casa. Come avrete forse inteso siete qua per diventare Shinigami, ma la scelta ovviamente non sta a me. Siete liberissimi di rifiutare e tornare alle vostre vite di sempre. Nessuno si arrabbierà e io meno di tutti.

    Ilyan fece solo un ghigno di approvazione, ma rimase in silenzio stando a guardare le reazioni degli altri, naturalmente un vero predatore non scopre subito le proprie carte, ma rimane nascosto per scoprire quelle del nemico.
    Le fattezze del volto dell’uomo che parlava non promettevano nulla di buono, ma non si aspettava certo di meglio per acquistare potere e diventare un grande Shinigami.
    Mentre si guardava intorno, si rese conto che il suo braccio destro era tornato sotto il suo controllo e che la moneta era caduta a terra.
    Lui si era messo talmente tanto in soggezione che non si era reso conto di poter riabbassare il braccio con tranquillità poiché era svanito l’effetto magico della moneta.
    Poi mentre si stava sgranchendo i muscoli del braccio che si era anche un po’ indolenzito lo Shinigami riprese la parola.


    CITAZIONE
    Allora ditemi, giovani pulzelli e pulzella, vi piacerebbe diventare Shinigami? Se dite di no, sapete dov'è l'uscita. Se invece il vostro è un sì... –
    ...dovrete provare ad evitare almeno un mio pugno. Pensate di farcela? –

    Il ragazzo si comportò seguendo la sua etica, quindì rimase in silenzio aspettando le risposte degli altri, ma stavolta non lo fece solamente per studiare i comportamenti degli altri.
    Stavolta la sua pausa di riflessione era dovuta al pensiero fisso di incassare un diretto da quel tipo e solo l’idea gli faceva male.
    Poi pero sentendo le risposte degli altri si rese conto che la sua sensazione non era condivisa da tutti, sembrava che i suoi sensori del pericolo erano più sviluppati.
    Forse perché le lezioni di vita passata riaffioravano nella sua mente automaticamente mettendolo in allerta prima delle altre persone o forse il motivo era un altro.
    Il pericolo aveva fatto cosi parte della sua esistenza passata che non si fidava più di niente e di nessuno.

    Alcuni risposero eccitati, pensando alla ricompensa che avessero avuto se fossero riusciti a schivare anche un solo pugno.
    Uno invece fece anche lo sbruffone dicendo che la prova non era riuscire a schivare il colpo del Sensei, ma era lo stesso maestro a mettersi alla prova per riuscire a colpirlo.


    Vedi che i pazzi esistono anche nell’aldilà!!!

    Poi l’ultimo che prese coraggio fece solo un cenno, per dare il via alla prova.
    Sicuramente anche lui si era fatto due conti e aveva capito a cosa si andava incontro.
    Infine fu la volta di Ilyan che guardò lo Shinigami negli occhi e dissè.


    Tanto questa giornata peggio di cosi non può andare!!! Poi solo per arrivare qui già ho incassato i miei pugni perciò uno in più non farà poi cosi male……giusto?

    Sdrammatizzare il dolore era il minimo, per un giovane assassino che giocava con la propria vita.

    Questo farà male!!!


    Edited by DjTeo - 10/9/2012, 19:30
  7. .
    Questo è il massimo della velocità c'è la possibilità di continuare? Anche perché io non avevo nemmeno letto che ero stato bocciato, poiché io mi collego solo per postare e avendo la pagina in stand by non mi ero accorto di nulla.Attendo notizie e scusate ma sto anch'io lavorando!!


    CITAZIONE
    Narrato

    Pensato

    Parlato

    Parlato di altri.

    Le ossa del ragazzo gli facevano male, ma alla fine di tutto era stato ricompensato.
    La serie di situazioni che lo avevano portato in quella posizione stanca e malmenata, erano state delineate da un risvolto positivo poiché il giovane affamato era da solo, seduto vicino alla moneta.


    Con tutte le energie che ho usato per arrivare a questa moneta avrei potuto svaligiare una banca e sicuramente avrei ricevuto meno lividi.

    Oramai non valeva la pena stare lì a lamentarsi quindi si alzò e incominciò a darsi una ripulita dalla polvere accumulata.
    Tutto quello che faceva, continuava a farlo mantenendo lo sguardo sulla moneta; di sicuro non avrebbe rischiato di perderla nuovamente.
    Cosi subito dopo essersi sgranchito la schiena e il collo si chinò per prendere la meritata ricompensa.
    La moneta dello scambio, che avrebbe barattato il denaro con la certezza di placare la fame che ancora lo attanagliava.
    Ilyan la guardò, cosi bella e lucente ferma nel palmo della sua mano, al sicuro da malintenzionati, pronti a tutto per prenderla. ( Un po’ com’era lui no? )

    Da lì in poi sarebbe stato tutto abbastanza facile, doveva solo recarsi dal primo fornitore di carne e la sua sfida dl giorno sarebbe stata vinta.
    Peccato che non appena girò il busto per andare verso la terra promessa, una forza estranea lo tirava totalmente verso la parte opposta.
    Infatti si rese conto che la mano che stringeva la moneta era tesa nella direzione sbagliata, come se qualcosa lo tirasse per il braccio.
    Cosi si rese conto che quella forza motrice proveniva dalla moneta, che era rimasta attaccata al palmo e lo stava trascinando via.


    Bè……ci dev’essere qualche magnete……giusto?

    Lui non ebbe nemmeno il tempo di ragionarci, che la forza divenne ancora più forte.
    Per un momento riuscì a resistergli, ma quello sarebbe stato solo l’ultimo avvertimento per fargli capire che l’unica possibilità che aveva era quella di assecondare la volontà della moneta.
    Per uno come Ilyan non sarebbe stata una facile concezione, quella di assecondare senza una spiegazione; anche perché a lui piaceva più fare di testa sua che sottostare alla volontà di un’altra persona; figuriamoci a quella di una stupida moneta.
    Ma naturalmente la sua testardaggine fu placata abbastanza velocemente, vista la dimostrazione della sua totale impotenza.
    In pochi istanti stava già correndo a tutta velocità con il braccio ancora teso che puntava la direzione dove andare, come fosse l’ago di una bussola.
    Per prima cosa con l’altro braccio provò ad attaccarsi a tutto quello che incontrava sul suo cammino; bidoni della spazzatura, carretti e qualunque altra cosa di solido che stesse abbastanza salda a terra.
    Durante la corsa provò a tenersi anche a una signora che non appena si senti stringere il braccio urlò voltandosi di scattò.
    Con quel movimento favorì la caduta del ragazzo che nonostante il tutto non si diede per vinto e si attaccò alla borsa.
    Naturalmente lo spettacolo che stava offrendo venne frainteso subito e le grida della signora spiegarono subito la situazione alle altre persone che si erano fermate a guardare la scena.


    Fermate questo mascalzone……vuole rubarmi la borsetta!!!

    No signora io sto solo cercando di fermarmi!!!

    Intanto si stavano avvicinando degli uomini, che subito si fecero sentire.

    Se non lasci subito la borsa della signora ti fermeremo noi!!!!

    Va bene…va bene….contenti?!!!

    Lasciò la borsa e guardò gli uomini e la signora che si fermarono tutti a guardarlo.

    Signora che cosa urlava non dovevo rubarle nulla ha capito? Io volevo solo fermarmi da questa corsa forzata capito? Non riesco a fermarmi….

    Si ma adesso sei fermo!!

    Si è vero sono fermo!!!!

    Giusto il tempo di pronunciare la parola fermo e la moneta riprese la sua corsa più forte di prima.
    Tanto forte che la corsa era totalmente frenetica e sconclusionata; vista la strada che gli stava costringendo a prendere.
    Viottoli e campi da fare tutti nella corsa contro chissà cosa, i muscoli gli stavano facendo male, per i vari salti ed i vari ostacoli schivati nella maniera più strana possibile.
    Oramai aveva perso le speranze e aveva capito che quella sarebbe stata la sua giornata no.
    Intanto preso dalla stanchezza e dalla totale sottomissione psicologica della corsa obbligata dalla moneta appiccicosa; non si rese conto del luogo dove era giunto.
    Le mura bianchissime potevano dare qualche aiuto, ma non appena ebbe la forza di alzare lo sguardo non ebbe nessun dubbio.
    Quella costruzione imponente che si ergeva dinanzi ai suoi occhi era la scuola per Shinigami, finalmente poteva vederla con i suoi occhi.
    Ilyan era cosi emozionato che se fosse stato per lui sarebbe rimasto lì ancora un bel po’ ad ammirarla, peccato che doveva seguire una moneta impaziente.

    La volontà che lo spingeva; voleva addirittura che vi entrasse all’interno e solo l’idea lo rendeva felice e vedendo questa eventualità possibile incominciò a rivalutare quella giornata.
    Il tragitto che fece all’interno dell’edificio lo portò in un cortile dove vide altre persone che come lui erano state trascinate con la stessa maniera; che tra l’altro ancora non si spiegava.
    Poi davanti a sé notò la presenza di un uomo con un joystick in mano che soddisfatto vedendo tutte quelle persone prese la parola.


    CITAZIONE
    - Bella caccia che ho fatto oggi! Mi chiamo Urahara Mouryou, e voi? –

    Lui voleva una spiegazione, perciò si presentò subito riprendendo quella fermezza che lo contraddistingue, nonostante la presenza debosciata dovuta al viaggio turbolento.

    Io sono Ilyan e vorrei sapere il perché di tutto questo!!!
  8. .
    CITAZIONE
    Narrato

    Pensato

    Parlato

    Parlato di altri.

    Pensare cosi strettamente al senso di fame che ti attanaglia lo stomaco, può essere frustrante; questo era l’unico pensiero che girava per la testa di Ilyan; anche se aveva letto da qualche parte che la fame come la sete oppure le sensazioni tipo il caldo ed il freddo, sono concezioni mentali. Lui aveva anche affermato di aver letto la soluzione per non lasciarsi influenzare da queste cose, il problema è che lui, non se la ricordava proprio e quel giorno si sarebbe mangiato anche un comodino.
    La giornata prometteva pioggia e il vento che continuava imperterrito a soffiare sul volto di Ilyan aveva già generato malumore nella sua testa, visto il continuo movimento delle mani per sistemare la sua folta chioma.


    Oltre la fame anche la noia non poteva capitarmi di peggio!!

    Questi erano i suoi pensieri mentre proseguiva la sua camminata svogliata, senza metà.
    Poi ad un tratto vide un uomo accasciato sul bordo della strada, stava lì immobile, quasi come fosse morto, ma non lo era poiché una volta che il ragazzo si avvicinò, potè sentire senza problemi il suo respiro e cosi rendersi conto che era ancora in vita.
    Naturalmente si disinteressò completamente di quell’individuo, non c’era nessun valido motivo per cui si sarebbe dovuto curare della presenza di quella persona.
    Nella realtà di tutti i giorni era abituato a vedere molto peggio che un uomo steso per terra, a dormire sul bordo della strada cosi continuò camminare.
    Giusto il tempo di compiere altri due passi e un piccolo rumore accese l’attenzione dell’affamato.

    Cos’era quel “tin tin” che aveva udito? Forse era il suono di una monetina caduta dalla tasca di qualcuno? Questa era un opzione plausibile, peccato che in quella strada non ci fosse nessuno a parte il giovane Ilyan, che di sicuro non aveva nessun tipo di moneta con sé.
    Allora da dove proveniva quel rumore, che aveva acceso una speranza negli occhi del giovane affamato? Intorno a lui era più o meno un deserto, qualche baracca e un paio di fili per stendere i stracci delle persone che abitavano in quel luogo.
    Per tutto il resto, polvere e vento; mentre si aspettava che il cielo scatenasse l’acquazzone tanto atteso.

    La fame pero imperterrita punsecchiava il suo stomaco, facendogli tornare in mente quel suono; cosi si voltò di scatto e incominciò la ricerca della monetina.
    I luoghi su cui si poteva concentrare la ricerca erano molto pochi, poiché si trovava in una strada deserta e dopo averla percorsa in lungo e in largo, non c’era più niente da fare.
    La disperazione si percepiva negli occhi di quel malcapitato che si era rassegnato al senso di perdita, cosi si andò a sedere proprio vicino a quell’uomo che sembrava senza vita.
    Poi una volta seduto, appoggiandosi al muro si voltò guardando quell’individuo; facendosi una piccola risata tra se e se, quasi come se stesse pensando che la sua situazione era comunque migliore di quella del suo compagno.
    Il tempo passava e la pioggia tanto attesa si stava dimostrando un miraggio. Il sole picchiava forte, tanto che il ragazzo tra il caldo e la fame si stava addormentando e proprio quando morfeo lo stava portando nel suo regno, con un braccio urtò contro un barattolo d’alluminio, che era rimasto nascosto dietro la sagoma del finto defunto.
    Ilyan ci guardò dentro e vide la sua monetina, all’inizio era abbastanza tranquillo poi vide che si trattava di una monetina da 500 yen, cosi realizzò che quella poteva essere la soluzione al suo problema.

    Naturalmente sapeva che quella moneta apparteneva alla persona sotto sonnifero e vista la situazione, si capiva benissimo che gli era caduta dal taschino della giacca proprio dentro il barattolo.
    Quel barattolo di tonno forse era stato il suo pranzo e una volta mangiato, l’aveva lasciato lì senza curarsene troppo, poi una volta svenuto dal sonno aveva perso la sua moneta.
    Ora c’era solo un problema prenderla senza svegliarlo.
    Per prima cosa fece delle prove per vedere se era molto sensibile al rumore, incominciando a sbattere le mani vicino alle sue orecchie e fischiando il più forte possibile, ma niente da fare, quel tipo non sentiva nulla.
    Dopo questa verifica non glie ne servivano altre, perciò allungò il piede senza toccare l’uomo giusto per spostarlo lontano dalla sua schiena.
    All’iniziò non ci arrivava, cosi ci andò più deciso, fregandosene del contatto con il poveraccio e proprio in quel modo arrivò a sposarlo.
    Solo che aumentando la decisione del colpo, lo spostamento del barattolo fu molto più brusco e cosi facendo questo si rovesciò e incominciò a rotolare.


    Nooo!!! Dove stai andando!!! Urlò il ragazzo, senza più contenersi.

    Cosi incominciò la sua rincorsa contro la fame, peccato che la sua reazione senza contegno, portava con sé anche un altro effetto.
    Infatti con quello strepito riuscì a far prendere vita al legittimo proprietario, che ebbe bisogno circa di una ventina di secondi per capire in quale dimensione fosse capitato e poi riuscì a fare il resoconto generale.


    No!! Si è vegliato…….ma com’è possibile che prima non sentiva nulla!!!!

    Adesso la scena era questa; il barattolo si trovava in testa, seguito dall’affamato stizzito, rincorso dal proprietario arrabbiato.
    Naturalmente la moneta non rimase a lungo dentro il barattolo e finita la strada in pianura ci fu una discesa. Appena cambiò la pendenza della strada, la moneta uscì dal barattolo continuando a rotolare.
    Il barattolo rimbalzò subito dopo contro una pietra cambiando ulteriormente la sua direzione invece la monetina oramai era andata totalmente da un'altra parte, ma nessuno dei due si rese conto dell’accaduto.
    Cosi i due contendenti continuarono la corsa verso il barattolo oramai vuoto.
    Durante la corsa incominciarono le prima strattonate da parte dell’individuo resuscitato; che oltre a spintonarlo e a tirarlo era partito anche ad urlare.


    Dove pensi di andare?

    A prendere la mia moneta!!!

    Quella moneta è mia!! L’ho fatta cadere apposta per vedere la tua reazione!!!

    Allora stai a guardare!!!

    Ilyan senza preavviso si girò di colpo arrestando la corsa e sferrando un pugno dritto alla sua mascella, poi si rigirò convinto che fosse bastato per metterlo k.o.
    Tra se e se fece una specie di sorriso di compiacimento, ma la sua soddisfazione durò per pochi secondi perché non appena si voltò per continuare la corsa cadde a terra sgambettato.
    Lui rotolò lungo la strada perdendo di vista il barattolo e quando fini la sua caduta provò a rimettersi in piedi, ma l’altro uomo non aveva finito la sua piccola vendetta.
    Quindi per finire l’opera, approfittò del disorientamento del povero ragazzo che ancora stordito cercava di ritrovare l’equilibrio.
    Cosi proprio quando riuscì a mettersi in piedi ricevette anche il colpo di grazia; dall’alto si vide arrivare addosso una specie di secchio della spazzatura.
    Lui glie lo mise dritto in testa, poi con un altro sgambetto lo ributtò a terra e per concludere diede un calcio al secchio.

    Il povero Ilyan aveva fatto la fine del barattolo, finendo la sua corsa contro una recinzione.
    Dal colpo ricevuto passarono dei minuti, giusto per farlo riprendere; poi si tolse il secchio dalla testa e senti le risate dell’altro losco individuo mentre si allontanava per la sua strada.


    Ahahahha.!!!!Adesso stai a guardare pivello!!!

    Oltre alla fame adesso ho anche un bel paio di lividi!!! Non potrebbe andare peggio.

    Il tempo di pronunciare quest’ultima parola e il cielo fece arrivare la tanto attesa pioggia, che rovinò la sua giornata ancora di più, ma smosse anche il terreno su cui era seduto Ilyan; facendo mettere in luce una piccola cosa proprio a un metro da lui.
    La monetina bagnata luccicava anche meglio di quando l’aveva vista la prima volta ed era li ferma accanto a lui.
  9. .
    Salve a tutti io sono Djteo e oramai sono diversi anni che bazzico all'interno dei Gdr e naturalmente essendo un appassionato di Bleach non potevo stare a guardare questo forum senza giocare.
    Qui ho visto che le regole e le discussioni sono un po' diverse , ma mi adatterò in fretta per adesso voglio solo iscrivermi e partire.
39 replies since 30/3/2008
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