ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by Burbda

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    Saku è vivo e ha postato alle 02:07, wow :mki:


    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altrui

    Leon non sembrò rendersi conto di aver mandato a monte la tattica che ci avrebbe fruttato il passaggio del test, difatti ribatté alle accuse di Arashi con una scusa decisamente debole e fuori luogo.
    Arashi non sono ne deficente, ne incapace è solo un'attimo di distrazione, lo so ho rovinato tutto, ma in quel momento non ero più in me, la mia testa era diciamo tra le nuvole, capita a tutti. Ovviamente, capita a tutti di correre con un wakizashi verso il proprio attuale nemico e poi fermarsi, è successo anche a me una volta, stavo correndo contro un teppista per mollargli un gancio sulla faccia quando mi sono ricordato che era l'ora del tè, così mi sono fermato e ho preso un calcio nell'addome. Ridicolo, assolutamente. Inoltre sembrò aver sentito quello che Occhi Ametista mi aveva sussurrato avvicinandosi a noi, quindi oltre agli insulti ascoltò anche la tattica che avevo proposto e tentò di inserirsi in essa.
    Ragazzi so che ho sbagliato ma voglio essere con voi anche in futuro, quindi ho sentito la vostra tattica. Sentitemi un po, Se il sensei riesce a bloccare il vostro attacco io potrei lanciare la mia arma e correre verso di lui salto a gli un calcio nel addome così è costretto o a cadere o ad'uscire fuori dal quel maledetto cerchio, che ne dite ? E magari dopo avrei lanciato anche la mia così siamo al completo. Decisamente fuori luogo, stavo per rispondergli le cose non poco carine che avevo pensato, ma il Sensei mi precedette con un discorso che mi aspettavo da un momento all'altro e che finalmente arrivò.
    Ha ragione l'uomo latte. Non è tollerabile una cosa del genere. Hai semplicemente distrutto tutta la strategia, perchè avevi "la testa fra le nuvole". Se al mio posto ci fosse stato un Hollow, non solo saresti morto, ma avresti condannato i tuoi compagni allo stesso destino. Un comportamento del genere è inaccettabile, non posso permetterti di andare avanti. Rischi di mettere in pericolo te e li altri due, e i tuoi errori di distrazione potrebbero far fallire anche i loro prossimi attacchi. Mi dispiace, ma non credo tu sia adatto a diventare uno shinigami, pertanto devo chiederti di accomodarti fuori... Non posso passarti. Ottimo, le mie tattiche avrebbero avuto il 70% di riuscita da che erano sotto il 10%. Un'espressione piuttosto compiaciuta comparve nel mio volto, che mi affrettai a nascondere poco dopo e ci avrei scommesso la morte che Arashi si sarebbe apprestato a fare un largo sorrisone. Dopo aver annunciato la bocciatura del nostro ex compagno Tetsui si rivolse a noi parlandoci seriamente, ora si sarebbe impegnato più di prima.
    E voi, non pensate che d'ora in avanti sarà più facile... Anzi, tutt'altro. Quel tizio avrà anche mandato a monte la vostra strategia, ma era una distrazione in più per me. Ora che non c'è più, posso concentrarmi totalmente su voi due... Su, fatevi avanti. In effetti ora il Sensei poteva concentrarsi solo su due elementi, il che era un'insidia. Facciamo che le possibilità sono del 40%...
    Proprio per questo però pensai la tattica a tre attacchi che difficilmente il nostro avversario si sarebbe aspettato. Le possibilità salgono al 50%. Restai vicino ad Arashi per confermare lui la strategia che gli avevo esposto prima.
    -Sei pronto? Attuiamo lo stratagemma di prima, conto su di te, cerca magari di non lanciare il kodachi in modo che colpisca me e ricorda di attaccarlo subito dopo, possiamo farcela con questa- Gli sussurrai come prima, per non farmi sentire. Già, c'erano dei pro ma anche dei contro. Ad esempio la stanchezza dopo un po' iniziava a farsi sentire e non potevo dire lo stesso del Sensei, visto che oltre ad essere più forte era anche fresco essendo arrivato dopo. Per questo dovevamo buttarlo fuori dal cerchio il più presto possibile, più si andava avanti più diventava arduo.
    -Devo essere veloce, bisogna farlo uscire dalla circonferenza con questa mossa, non sono né instancabile né indistruttibile- Pensai spostando lo sguardo sul mio bersaglio. Ci si mettevano anche le ferite a complicare le cose, ragione in più per finirla subito.
    Mi allontanai da Arashi posizionandomi davanti a Shiro ed estrassi la katana che avevo rinfoderato per la spazzata di prima. Impugnai l'elsa con tutte e due le mani e corsi verso il Sensei tenendo l'arma sulla destra con la punta della lama rivolta all'indietro. Una volta che fu a portata d'arma, quindi non mi avvicinai eccessivamente, menai un fendente diretto alla sua spalla sinistra e perciò alla mia destra dall'alto verso il basso. Quando arrivai con la lama vicino alla sua spalla, la ritrassi velocemente eseguendo una giravolta in senso antiorario flettendomi leggermente sulle gambe per ottenere uno slancio maggiore, per poi bloccare la rotazione a 180° e tornare nella posizione iniziale, stendendo le braccia per tentare un affondo diretto al basso ventre.
    L'ideale sarebbe stato farlo indietreggiare, comunque toccava al mio compagno ora, con questa si decideva tutto.

    CITAZIONE
    Pg: Hisoka Kuroyami
    Reiatsu: 30
    Zanjutsu: 12
    Hakuda: 5
    Reiatsu: 8
    Hoho: 15
    Stato Fisico: Ancora più dolorante di prima
    Stato Mentale: Concentrato al massimo sulla mossa
    Ferite Subite: Moderata, Lieve
    Riassunto Azioni: Quando raggiunge Shiro finta un fendente dall'alto verso il basso alla sua spalla sinistra, poi esegue una giravolta a 180° in senso antiorario per poi tornare nella posizione iniziale e tentare un affondo al suo ventre

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    Prego :3
    Sì, voglio confonderti fino a quando non ci farai vedere dei tuoi disegni è.è
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    Benvenuta :°-°:
    Sì si pronuncia Blich u.u Per gi spoiler in genere sono messi sotto spoiler (xD) quindi tranquilla xP
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    Non mi aspettavo un comportamento così immaturo da parte tua.. Ho perso tutto il rispetto nei tuoi confronti, anzi no, non ho mai provato rispetto nei tuoi confronti; ma se tu riuscissi a ribaltare la situazione chissà, potrei anche cambiare idea ed iniziare ad ammirarti
    Se ne sarebbero viste delle belle, poco prima di attaccare Arashi continuò a schernire il nostro addestratore e lui voleva visibilmente dargli una lezione fisica. L'attacco inizialmente non procedeva come avevo sperato. Invece di indietreggiare il sensei bloccò la mia spazzata colpendo la mia caviglia con un calcio col piede sinistro. Questo bastò a fermarmi e mi aveva fatto anche male, certo non come me ne aveva fatto Hanae, ma pur sempre male. Poi toccò ad Arashi colpire Tetsui, ma questi sfruttando lo slancio che aveva già acquisito ruotò in senso orario abbassandosi per evitare il kodachi e sbalzò via il mio compagno con un colpo del palmo della mano sul suo petto facendolo volare verso le pareti del dojo, senza che però ci andasse a sbattere. Era logico, il sensei non avrebbe avuto tempo di evitare un terzo attacco, ossia quello di Leon, difatti Shiro si voltò all'istante per difendersi alla buona. Era fatta, lo sapevo, finalmente avremmo passato l'esame!
    -Ma che diavolo...?- No, non ci potevo credere, nemmeno il più insulso individuo di tutto l'insulso quartiere dell'insulso Rukongai sarebbe riuscito a rovinare una tattica ottima meglio di lui! Era corso urlante come Tarzan verso il sensei ma si era scordato di attaccarlo e lui giustamente non lo trattò alla stessa maniera, calciandolo via con un colpo in pieno addome facendolo sbattere alla parete. -E' arrivato lì e si è fermato come un pollo! Ma che pollo, un pollo è più intelligente di lui!- Raramente perdevo le staffe, ma questo era davvero troppo, dovevo ricominciare da capo con un'altra tattica! Per il momento mi limitai a spostarmi di lì, tornando indietro avvicinandomi ai miei due compagni con la caviglia che faceva un lieve dolore e notai che anche Arashi era piuttosto irritato dall'inettia innata del nostro "compagno".
    Ma sei deficente? Hai rovinato tutto, sei un incapace totale. E tu vorresti diventare uno shinigami? Ma se non sai nemmeno coordinarti per un attacco, altro che diventar shinigami. Non considerarti mio compagno, odio gli incapaci.
    Non potevo di certo biasimarlo, essere bocciati per l'incompetenza di quel tipo non era nei miei piani, assolutamente.
    E' inutile che lavoriamo con quello, ha sputtanato tutto il tuo lavoro. Abbiamo un ultimo tentativo, e non voglio che quel rifiuto umano rovini tutto, pertanto non chiedermi di lavorare con lui. Inventati qualcosa per due, o con me o con lui, ma scordati la possibilità che io lavori di nuovo con quell'incapace.
    Si avvicinò a me sussurrandomi all'orecchio, in due tutto sarebbe stato più complicato, decisamente. A far accrescere la rabbia di Arashi ci fu anche il sensei che ci schernì un po' tutti. Susu, forza signori, altro giro altra corsa! Erano fastidiosi i suoi sorrisetti. Sì, lo erano molto, avrei voluto tagliargli le labbra.
    A questo punto il mio furioso compagno sbottò anche al sensei, esplodendo senza trattenersi.
    E' facile parlare vero? Di certo se nella classe non c'era quell'incapace, sicuramente ti avremmo già buttato fuori da quel maledetto cerchio.
    Ripensai poi alle parole di Arashi, riflettendo. In due tutto sarebbe stato più difficile e di certo lui non avrebbe più lavorato assieme a Leon, personalmente avrei preferito creare una tattica assieme al Bianco. -Delle possibilità non devi preoccuparti, a quanto ho visto oggi Tetsui non sa nulla del fatto che abbiamo solo un tot numero di possibilità per buttarlo fuori dal cerchio quindi possiamo provare quante volte vogliamo- Sussurrai a mia volta per non farmi sentire, ed era vero, il nuovo sensei non aveva accennato una sola volta a questo fatto e Hanae non doveva avergli detto niente. Intanto sembrava quasi che Arashi mi avesse preso per lo stratega ufficiale, ma pensare a tattiche efficenti, soprattutto per due persone, non era affatto facile. Poi mi venne in mente una cosa per due persone ma che era formata da tre attacchi. -Ascoltami, io tenterò di nuovo il primo attacco che ho usato con Hanae Haru con una piccola modifica per renderlo più efficace, qualunque sia la risposta di Tetsui tu lanciagli il tuo kodachi dalla posizione che ritieni migliore, magari da dietro per coglierlo di sorpresa con un attacco a distanza e poi buttalo fuori da quel cerchio col tuo corpo, spingilo, prendilo a pugni, prendilo a calci, fa' come vuoi, basta che il tuo attacco venga subito dopo il lancio del kodachi e per subito intendo subito- Il fatto di avere possibilità illimitate facilitava molto la cosa. Per quanto riguarda Leon per questa volta preferivo tenerlo fuori dalla tattica, se le cose fossero andate male in quella dopo avrei cercato di reintegrarlo.

    Edited by ¬Ulquiorra• - 7/7/2011, 23:31
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    La tattica sembrò andare bene ai miei compagni, una cosa che però non prevedei affatto fu la reazione del sensei alla provocazione di Arashi.

    Ohi allora? Ce la diamo una mossa? Io avrei anche altre cose da fare... Voglio dire, sono un decimo seggio, sono impegnato. Se magari vi muovete, posso tornare ai miei affari. E quanto a te, tizio, se magari invece di stare là a sussurrarti paroline dolci nell'orecchio con quell'altro tu venissi ad attaccarmi, ti dimostrerei volentieri la mia forza.

    Aveva risposto! Chissà perché per qualca strana ragione immaginavo fosse un tipo calmo e invece aveva perso le staffe con un nulla. Anche il suo tono era seccato e si sentiva bene che era irritato dalle parole del mio compagno. Si poteva estrapolare anche una mezza provocazione, anzi, una versa e propria provocazione rivolta a me e ad Arashi. Poi dopo un sorrisetto cattivo provocò ancora:

    Ma non ti garantisco che ne uscirai con tutte e due le braccia, eh.

    Fortunatamente non ero un tipo da rispondere a qualsivoglia tipo di provocazione, specialmente in situazioni delicate come queste dove ne andava della mia futura carriera da Shinigami. -Magari se lo provoco anche io inizia a far uscire fumo dalle orecchie, sarebbe divertente, in stile manga- Pensai ironizzando. Ora che ci penso però sarebbe stato sul serio divertente... al diavolo, dovevo provarci! Comunque ora dovevo restare concentrato sullo scontro... sì, sullo scontro...
    Ma quell'immagine era troppo divertente! Il sensei che evacqua gas a destra e a manca da tutti i buchi possibili con il sistema nervoso il tilt che esce da solo dal cerchio e diventa lo zimbello di tutta la Soul Society! Ok, sul serio basta, adesso bisognava pensare all'attacco.
    La tattica che avevo proposto mi sembrava efficace, l'avremmo testata e ci eravamo messi già tutti d'accordo. Quando mi accertai che tutti fossero pronti corsi verso Tetsui, sicuro dei miei compagni alle spalle e quando lo raggiunsi mi flessi sulle gambe mentre ruotavo su me stesso in senso orario usando come perno la gamba sinistra distendendo la destra ed eseguendo una spazzata. Non mi piegai troppo in modo tale da rendere difficile al sensei saltare, se lo avesse fatto si sarebbe esposto molto ad un doppio attacco e ne sarebbe uscito difficilmente. Il mio attacco non serviva a colpirlo, anche perché le mie qualità di arti marziali erano piuttosto scarsine, ma a farlo indietreggiare o comunque spostarlo da lì. Un diversivo, si può dire.
    Certo che però dovete ammetterlo... sarebbe stato divertente passare l'esame tramite insulti.

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    Pg: Hisoka Kuroyami
    Reiatsu: 30
    Zanjutsu: 12
    Hakuda: 5
    Reiatsu: 8
    Hoho: 15
    Stato Fisico: Ancora più dolorante di prima
    Stato Mentale: Spera che i compagni mandino fuori il sensei, resiste al dolore
    Ferite Subite: Moderata
    Riassunto Azioni: Quando raggiunge Shiro esegue una spazzata con la gamba destra portata in senso orario

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    Dapprima non feci alcun caso al tipo che aprì la porta del dojo, ero troppo occupato con l'assalto ad Hanae. Stavolta attaccammo soltanto io e Arashi, Leon per qualche strana ragione non intervenne complicandoci soltanto le cose. Purtroppo nemmeno questa combinazione andò a buon fine. Arashi sfruttò il mio attacco mettendosi dietro di me e sbucando fuori all'ultimo momento per cercare di colpire il sensei alla spalla sinistra. Una buona tattica. Per schivare il mio colpo Hanae ruotò il corpo di novanta gradi in senso antiorario senza comunque uscire fuori dalla circonferenza. Ora però doveva fare subito qualcosa perché altrimenti lo avrei colpito allo stinco. Con una rapida mossa alzo la gamba e schiacciò la lama della mia katana al suolo. Non appena lo fece mollai l'elsa cercando di allontanarmi, ma era già troppo tardi visto che per bloccare l'affondo di Arashi bloccò lui il polso per poi lanciarmelo contro e scagliarci tutti e due verso la parete del dojo, ancora. Era terribile quell'uomo.
    Mi massaggiai la testa guardandomi intorno, avevo Arashi con tutto il peso sul mio petto e sullo stomaco, così lo spostai il più gentilmente possibile per quanto la situazione lo permettesse. Mi alzai più dolorante di prima, ma comunque cercai di non mostrare nulla e di controllare il dolore. Notai solo ora l'uomo che entrò nel dojo.

    Ehm... Buongiorno. Sono venuto a sostituire... Ehm, perchè lei ha da fare, giusto terzo seggio?

    All'apparenza sembrava un uomo della mia età circa, con dei capelli piuttosto lunghii neri poco pettinati. Appena finito di parlare Hanae sparì con uno shunpo sotto i nostri occhi senza preavviso. Certo che sapeva come lasciarti di... diciamo cacca, il sensei. Mentre si avvicinava al cerchio di corda, dopo averci sondati per bene, l'uomo iniziò la sua presentazione.

    Okkei... Allora, piacere... Il mio nome è Shiro Tetsui, e sono uno shinigami... Ma questo lo sapete di già. Ehm, e quindi, sarò il vostro sensei per un pò! Contenti? Allora, innanzi tutto voi due laggiù alzatevi.

    Quindi lui sarebbe stato il nostro nuovo sensei visto che a quanto pare Hanae aveva questioni più importanti da fare. Sarebbe stato felicissimo di liberarsi di noi, quello. Poco m'importava, anzi, decisamente questo Shiro era molto meno forte dello Shinigami Platinato e il tutto sarebbe stato più facile. Finito di presentarsi raccolse le armi che Hanae era riuscito a toglierci e ce le poggiò a terra, davanti a noi, per poi posizionarsi all'interno del cerchio.

    Beh, ormai ci siamo. anche se non è il tipo di allenamento che vi farei fare io... Perciò continuiamo con quello che avete iniziato... Dovrete buttarmi fuori dal cerchio. Mi raccomando, gioco di squadra. E' l'unico modo per battere un avversario più forte di voi. Su, fatevi avanti.

    Il tipo di esercizio non era cambiato e avevamo ancora altri due tentativi, tranne Leon che aveva ancora altre tre possibilità. Ora bisognava pensare ad una tattica insieme, ma prima che potessi parlarne con i miei due compagni Arashi prese a stuzzicare il sensei.

    Prima di far qualsiasi cosa con te voglio una dimostrazione pratica della tua forza; nulla di personale, è solo che non vado dietro ai deboli.

    Mi avvicinai a lui parlandogli in modo tale che mi sentisse solo lui. -Ascolta, ho una tattica in mente e vorrei parlarvene, non risolverai niente cercando di farlo innervosire, è sicuramente addestrato alle peggiori situazioni- Dissi brevemente, per poi riunirmi con i due. -Io e Arashi abbiammo solo altri due tentativi, quindi dobbiamo farcela in queste due occasioni. Ascoltatemi attentamente perché non lo ripeterò ancora, ho una tattica in mente e spetterà a voi sbatterlo fuori da quel cerchio- Cominciai, stando bene attento a non farmi sentire dal nuovo sensei. -Io gli corro incontro e voi due mi state alle spalle, uno a destra e uno a sinistra, poi quando l'avrò raggiunto eseguirò una spazzata anche se le mie arti marziali non sono delle migliori, ma non occorrerà colpirlo. Sarà costretto a schivare spostandosi all'indietro, e in quel momento voi sarete già alle sue spalle pronti a colpirlo ad altezze diverse in parti diverse. Se non vorrà trovarsi lacerato sarà costretto ad uscire dalla circonferenza- La tattica mi sembrava buona e avrebbe potuto funzionare, così aspettai di sentire le loro opinioni.
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    No, no e poi no. Dopo di me attaccò Arashi, che cercò con un affondo diretto alla zona toracica di colpire il sensei da dietro tentando a bloccargli una delle possibili vie d'uscita e quindi costringendolo a schivare o verso destra o verso sinistra. Il terzo alla fine fu come sempre Leon che, osservata bene la situazione, si spostò alla sinistra del sensei e tentò con un fendente da sinistra verso destra portato col wakizashi che mirava alla gola.
    In tal modo ognuno dei tre attacchi potenzialmente pericolosi mirava a specifiche parti del corpo costringendo il sensei alla fuga solo verso la sua destra. Tuttavia questi riuscì a disfarsi di noi senza muoversi di neppure un millimetro. "Com'è possibile visto che gli attacchi erano tanto perfetti come li hai descritti?" vi chiederete voi e la risposta è semplice: prima ho detto potenzialmente pericolosi, non pericolosi.

    -Così non va bene!-

    Esclamò piuttosto irritato vedendo i nostri attacchi. La mia finta con la giravolta si rivelò troppo lenta e ancor prima di poter sfiorare il sensei con la lama, quest'ultimo ci sbalzò via verso le pareti del dojo in tre direzioni diverse usando soltanto il reiatsu.
    Il primo tentativo andò sprecato e Hanae non si era mosso assolutamente. Per lo meno ora sapevo in che modo poteva reagire.
    Fortunatamente e anche per grazia del sensei che non ci ha sbalzati non troppo reiatsu non andai a sbattere contro le pareti del dojo, ma l'impatto con il colpo e la rotolata mi avevano provocato un dolore non indifferente su tutto il corpo. Smisi di rotolare in posizione supina e restai così per alcuni istanti cercando di capire bene dove mi facesse male e di alleviare un minimo il dolore. Quando mi rialzai scoprii che anche le gambe erano piuttosto doloranti, anche se la parte che mi dava maggior fastidio era la cassa toracica e il ventre. Diedi una rapida occhiata ai miei due compagni finiti entrambi nelle mie stesse condizioni, ma distolsi quasi subito dopo da loro la mia attenzione e la rivolsi nuovamente tutta al sensei e a quello che dovevo fare.
    In quel momento l'importante era trovare una tattica buona che facesse perlomeno spostare Hanae e la zona che mi venne subito in mente da colpire era quella delle gambe. Certo, dovevo stabilire se attaccare il quadricipite, la rotula, la tibia o la caviglia. Per far spostare il sensei mirare alle gambe mi sembrava la cosa più giusta da fare, poi avrei avuto supporto anche dai miei compagni che, speravo, avrebbero ragionato e trovato un'idea altrettanto pratica. In breve tempo comunque i miei dubbi scomparvero e scelsi la parte da colpire, il quadricipite, appena sopra la rotula. -Gli sarà difficile evitare un attacco simile senza muoversi se i miei compagni adopereranno la giusta tattica- e già la avevo in mente, bisognava vedere solo i loro neuroni erano abbastanza funzionali da arrivarci.
    Avendo perso fin troppo tempo decisi di partire all'attacco e di usare questo secondo tentativo. Saldai bene la presa sull'impugnatura e corsi verso "Il Ragazzo Dai Capelli Di Platino" con la katana distesa all'indietro sul mio lato sinistro. Quando lo raggiunsi mi piegai sulle gambe portando l'arto inferiore destro in avanti e menando un fendente portato con la mano destra da sinistra verso questa direzione mirando al tricipite della sua gamba destra, sopra la rotula.
    Ero inoltre a una distanza di circa 60 centimetri da lui sfruttando la lunghezza della mia arma e in questo modo sarei stato più al sicuro rispetto a prima. Ora tutto stava nelle mani dei miei compagni.

    CITAZIONE
    Pg: Hisoka Kuroyami
    Reiatsu: 30
    Zanjutsu: 12
    Hakuda: 5
    Reiatsu: 8
    Hoho: 15
    Stato Fisico: Dolorante per il colpo
    Stato Mentale: Concentrato sul colpo, resiste al dolore
    Ferite Subite: Moderata
    Riassunto Azioni: Quando raggiunge Hanae si piega portando la gamba destra in avanti e mira al tricipite con un fendente da sinistra verso destra a distanza di sicurezza

    Sto facendo delle prove con la tabella alla fine, spero non dispiaccia. Inoltre all'inizio del post mi sono permesso di descrivere gli attacchi portati dai miei compagni, oramai andati a vuoto, va bene?
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altrui

    Il secondo a presentarsi fu l'ultimo ad essere arrivato: un personaggio curioso non c'era che dire, capelli bianchi pettinati alla rinfusa, anzi, completamente spettinati e con un tatuaggio sotto l'occhio sinistro. Dalla sua presentazione estrapolai solo le informazioni più importanti secondo me, ossia il motivo per cui era qui. Del nome ben poco mi importava perché come ho detto prima, sono solo degli studenti che mi accompagneranno per questa fase iniziale del mio viaggio; comunque il suo nome giunse lo stesso alle mie orecchie, Arashi Yagami. Dalla sua passione verso la katana capii di averlo messo in difficoltà, visto che l'arma l'avevo scelta io e lui si ritrovava a dover decidere fra un wakizashi e un kodachi. Una scelta non molto difficile visto che erano due armi che di per sé di assomigliavano molto in combattimento, comunque alla fine questi posò la sua mano sul kodachi, lasciando la scelta obbligatoria sul wakizashi all'ultimo di noi tre. Questa cosa tuttavia non sembrò penalizzarlo, visto che Leon Scott Kennedy (Maledizione ai nomi che prendono solo spazio nel mio cervello) raccontò brevemente di avere dell'esperienza con quest'arma. Così quando anche lui ebbe scelto l'arma per la prova, il sensei spiegò in cosa consistesse mettendosi a braccia conserte:

    -Bene. Il primo esercizio in cui vi chiedo di cimentarvi è piuttosto semplice... Dovrete riuscire a spostarmi fino a costringermi ad uscire dal cerchio che ho creato, siete liberi di usare ogni strategia che ritenete opportuna per giungere allo scopo. Ognuno di voi avrà a disposizione un massimo di quattro tentativi, fate in modo di non sprecarli tutti inutilmente. Un consiglio… Potrebbe essere il caso di mirare ad uccidermi, per riuscire nel vostro intento.-.

    E qui una piccola imprecazione mi veniva spontanea. Per far uscire da quella circonferenza il sensei sarebbero state più efficaci armi con una lama più corta rispetto alla katana, in modo tale da potersi avvicinare di più e, perché no, aiutarsi con calci e pugni. Tuttavia le armi a corto raggio si sarebbero rivelate in svantaggio se Hanae avesse contrattaccato e in quel caso sarebbe stato meglio avere un'arma con una lama più lunga. Dopo questa breve ma intelligente riflessione, constatai che toccava a me provare per primo ed elaborai mentalmente la strategia da usare "Per prima cosa voglio cercare di capire un minimo la sua velocità, anche se probabilmente con noi studenti non userà neppure un decimo della sua vera forza". Quindi il primo dei quattro tentativi l'avrei usato per questo, perché dubito che il sensei si sarebbe fatto fregare al primo colpo.
    Così quando ebbi bene in mente la mossa che avrei dovuto effettuare puntai i miei occhi scarlatti su di lui, fissi, flessi leggermente le gambe per darmi una spinta maggiore e mi lanciai verso Hanae tenendo la katana dietro di me con la lama rivolta all'indietro. Quando fui sufficentemente vicino alzai l'arma con l'intenzione di menare un fendente dall'altro verso il basso mirando alla sua spalla. Dal mio viso non lasciavo trasparire alcuna emozione e nulla poteva far credere che tutto fosse una finta. All'ultimo momento però, quando la lama era vicinissima al suo corpo, la ritrassi effettuando una giravolta a 360° su me stesso facendo ruotare di conseguenza anche la lama. Nel mentre mi piegai leggermente sulle gambe per avere una spinta maggiore e conclusi la veronica con un affondo diretto al ventre. Se colpita bene quella zona in generale poteva rivelarsi fatale, e il sensei aveva detto che per la riuscita della prova bisognava mirare ad ucciderlo, o comunque ferirlo gravemente.
    E poi su, quale 3° Seggio si farebbe uccidere da un gruppetto di shinigami inesperti?

    CITAZIONE
    Reiatsu: 30
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Concentrato
    Azioni Compiute: Finta un fendente dall'altro al basso, esegue una giravolta a 360° e la termina con un affondo al ventre



    Edited by ¬Ulquiorra• - 17/6/2011, 23:52
  9. .
    Sì, mi spiace, avevo provato una cosa nuova, tornerò a quello che uso di solito e alla narrazione in 1° persona


    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
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    Non diedi molta importanza ai miei "compagni" e alla loro presenza, sarebbero state solo delle pedine che mi avrebbero aiutato a raggiungere il mio scopo e dopo non le avrei tranquillamente più riviste. Al contrario, prestai attenzione alle parole del sensei e alla sua presentazione:

    -Buongiorno. Il mio nome è Hanae Haru, sono il 3° Seggio della Nona Divisione e mi è stato richiesto di seguirvi durante il vostro esordio accademico.-

    La cosa che maggiormente mi colpì di lui furono gli occhi, impassibili e visibilmente disinteressati a noi tre studenti. Non erano comunque occhi normali, mi davano l'impressione di essere occhi che sembravano vedere soltanto la battaglia. Poi Hanae, qui posso permettermi di chiamarlo così dai, ci chiese di presentarci e di spiegare lui la motivazione del voler diventare Shinigami mentre si alzò dirigendosi verso un ripostiglio.

    -Per iniziare, è consuetudine che il sensei chieda i motivi che spingono i propri studenti a tentare la difficile carriera degli shinigami. Presentatevi e ditemeli, uno alla volta, mentre prendo il necessario per il vostro primo allenamento.-

    Visto che avevo raggiunto il dojo per primo oramai mi consideravo come tale, ragion per cui decisi di presentarmi per primo. Feci un passo avanti per differenziarmi dagli altri benché non fosse necessario, visto che lui non poteva vedermi essendo girato di spalle e cominciai -Mi chiamo Hisoka Kuroyami e aspiro a diventare uno Shinigami per motivi che col tempo lentamente sono riuscito a definire meglio: quando mi trovo in una situazione ostica e di scontro provo una sensazione di nostalgia piacevole. Inoltre, nella mia memoria ci sono frammenti di esseri che ricordo mostruosi... quindi credo di essere legato in qualche modo a loro e di doverli affrontare. Ragioni che possono sembrare futili alle orecchie della gente, ma per me sono abbastanza per continuare su questa strada-.
    Quando ebbi finito di raccontare feci un altro passo indietro credendo ingenuamente che fosse finita, ma scoprii presto che mi sbagliavo visto che il sensei usci dal ripostiglio con un tris d'armi luccicanti e una corda. Tornò da noi, lasciando cadere le armi a terra provocando un rumore metallico che da molto tempo non sentivo e mi mancava, con queste parole:

    -Ognuno di voi prenda la lama che desidera, quando avrete scelto tutti inizierò a spiegarvi quel che faremo oggi.-

    Ancora una volta feci un passo in avanti e mi piegai su un ginocchio per osservare bene le tre armi. Erano una katana, un wakizashi e un kodachi. Sentivo di provare una certa "intesa" con la katana, come anche mi era successo in passato in svariate occasioni nel rukongai quando mi capitava di vederne una. Seguendo la logica se avessi preso una delle altre due armi sarei stato avvantaggiato contro uno dei miei compagni con la katana. Questo perché con un'arma dalla lama più corta se mi fossi avvicinato molto sarebbe stato difficoltoso per il mio avversario colpirmi, avendo la lama lunga. Questo sempre se Hanae ci avesse fatto combattere l'uno contro l'altro. Vedendo però che il sensei si fermò al centro di una circonferenza formata con la corda, scartai questa ipotesi. Optai così per la katana, impugnandola e controllando il filo: mi sembrava buono. Mi alzai con l'arma in mano, senza fodero, e tornai alla mia posizione iniziale facendo un'altro passo indietro. Ora spettava agli altri due aspiranti shinigami scegliere; chissà per cosa avrebbero optato...
    Intanto io cercavo di immaginare in cosa consistesse la prova. Strano che il sensei ci avesse fatto usare fin da subito delle armi vere e non delle asauchi di legno, non che questo mi turbasse, solo lo trovavo insolito. A quanto pare ci avevo preso: il sensei era proprio un tipo da battaglia.

    Edited by ¬Ulquiorra• - 15/6/2011, 21:14
  10. .
    Iu ar uelcom :°-°:
  11. .
    Mi spiace per il post in ritardo, sono appena tornato a casa


    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altrui

    Alle precise 7.00 di mattina gli occhi scarlatti di Hisoka si aprirono svegliandolo, disturbati dalla luce del sole, e iniziarono a sondare il soffitto mentre lui continuava a sbattere le palpebre e a corrugarli per abituarsi alla nuova luce. La sera prima aveva sistemato le tende a persiane in modo tale che a quell'ora il sole lo avesse svegliato: era da un bel po' che viveva lì e ormai aveva imparato bene o male gli orari solari. Certo, non erano proprio le 7.00 precise... ma chi riuscirebbe a stabilire con estrema precisione un orario dal sole? Si mise a sedere lentamente, per evitare un giramento di testa, e posò a terra prima il piede destro e poi il sinistro infilandosi le zori ai piedi e alzandosi con altrettanta calma. Tirando lievemente la cordicella della persiana alzò le stecche di quest'utima e il piccolo appartamento fu inondato da una luce inizialmente accecante per gli occhi, ma che via via diventava più sopportabile. Diede un ultimo sguardo, prima di vestirsi, alla lettera sul comodino che gli era arrivata qualche giorno prima e che confermava la richesta d'ammissione all'Accademia degli Shinigami; diceva:

    La tua richiesta di ammissione all’Accademia per diventare shinigami è stata accettata.
    Recati al dojo numero 4 alle 9.00 di mattina, questo giovedì, per incontrare il tuo sensei ed iniziare così gli allenamenti. Potrai accedere direttamente alla struttura passando lungo il giardino; sei pregato di indossare per allora l’uniforme accademica che ti verrà consegnata insieme a questo biglietto.

    Hanae Haru.



    Hanae Haru... probabilmente il suo sensei, che dal nome si preannunciava una donna, ma questo si sarebbe scoperto in seguito ed era poco rilevante.
    Lo sguardo di Hisoka poi andò a posarsi sulla divisa da shinigami accuratamente ripiegata su una sedia con il rispettivo hakama blu, e quindi maschile. La modesta abitazione aveva a disposizione dell'acqua, ma che la maggior parte dei giorni non era disponibile. La dea della fortuna oggi gli aveva concesso quel poco d'acqua sufficente a lavarsi, così decise di eliminare la puzza di sudore acquistata di notte e tornare profumato. Finito di rinfrescarsi indossò con una certa sveltezza la divisa da shinigami e l'hakama, sistemandosi un minimo i capelli che durante la notte avevano preso una forma impensabile. Considerando che oramai si erano fatte le 8.20 Hisoka decise di uscire anche se l'Accademia era vicina, visto arrivare in anticipo non guasta di certo, anzi. Mentre camminava si guardava intorno e notava con indifferenza che il Rukongai era sempre lo stesso: i ragazzini poveri che rubano di nascosto un pezzo di pane appena sufficente, gli uomini che scommettono su giochi d'azzardo ovviamente truccati, persone molto poco raccomandabili che presto attueranno un furto o che corrono se lo hanno già fatto. Hisoka non poteva fare a meno di pensare la fortuna che aveva ad avere la possibilità di uscire da tutto questo. Sovrappensiero, raggiunse in poco tempo l'Accademia con venti minuti di anticipo. Vi erano molti studenti che cercavano le loro classi, alcuni felici di rincontrarsi dopo tanto, altri semplicemente in disparte e addirittura gente a sonnecchiare. Il dojo era il numero quattro e gli era stato consigliato di passare per il giardino per arrivarci. Così fece e in poco tempo raggiunse l'entrata del vasto dojo, guardandosi intorno <<Nei dintorni non c'è nessuno... se gli altri studenti non sono già dentro, sono il primo>> Pensò con voce atona nella sua testa, prima di aprire l'oumi scorrevole ed entrare. Vide un ragazzo seduto a gambe incrociate su uno degli innumerevoli tatami con i capelli biondi. Dall'aspetto si sarebbe potuto considerare anche lui uno studente, se non fosse per la curiosa divisa da shinigami che indossava. Una volta constatato che quello era il suo maestro, il primo pensiero scontato che tutti avrebbero avuto di Hisoka fu <<Oh, allora è un maschio il sensei>> Maledetti pregiudizi sui nomi...
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    Grazie a tutti :<3:
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    Grimm! O:
    Grazie v.v
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    Tu mi stai simpatico perché hai risposto per primo, hai Kyoraku nell'immagine e per l'emoticon :addot:
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    Buenos Dìas!
    Mi chiamo Massimo, ho gli anni che ho, e ho seguito per molto tempo Bleach, anche se ultimamente mi sono appassionato ad altri Anime\Manga :sisi:
    Da buon nerd (No, non è vero) non sapevo come impegnare il mio tempo libero, e così ho girovagato in cerca di un GdR di Bleach che mi soddisfacesse;
    Ho girato per alcuni, ma avevano regole troppo schematiche e limitanti... e odio le cose così :nuno: E poi, trovo deprorevole il fatto di dover fare calcoli astrofisicumanistici matematicamente pitagorici durante una ruolata :omg:
    Poi, ho trovato questo, ho letto il regolamento e l'ho trovato molto più sciolto e semplice :°-°:
    Spero di trovarmi bene e di affezionarmi tanto da pistarvi in game sposarvi, e che mi trattiate bene :mki:
    Sennò botte :bast:
120 replies since 23/11/2009
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