ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by Burbda

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    CITAZIONE (Tony†Sama™ @ 7/10/2012, 15:02) 
    CITAZIONE (säku`yæmada @ 7/10/2012, 15:01) 
    eh sì.. ma devo ri-tagliarla loll (/_ _ )/♪

    Cioè non ho gabito...c'è l'hai pure tu? :°_°:

    No, la frangia era riferita al Saku maschio ma la Saku femmina si è confusa LOL
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    CITAZIONE (SAKU. @ 7/10/2012, 09:32) 
    Dici ciò solo perché colei ha le tette. Dillo.

    NevaH.
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    E' molto più interessante la nuova Saku del vecchio Saku, quindi vecchio Saku ti butteremo nel dimenticatoio :mki:
    Benvenuta :mki:
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Tutti gli altri che non contano

    ...Niente?
    Un po' mi aspettavo di venir colpito sul braccio con cui avevo portato la protezione, di sentire una pressione su di esso e di essere sbalzato via. Invece niente. Mentre mi abbassavo avvertii solo uno spostamento d'aria sopra la mia testa e poi il nulla. Restai piegato ancora per un po' di tempo, non capendo se avessi veramente schivato l'attacco o se questo fosse dovuto ancora arrivare. Passò troppo tempo però e alla fine decisi di tornare in posizione eretta, togliendo la guardia e guardandomi intorno per assicurarmi di quel che pensavo. Tre dei miei provvisori compagni erano a terra e due in piedi, senza apparenti problemi.
    Sorrisi. Ciò poteva voler dire solo una cosa.
    Ho passato la prova, sono riuscito a evitare il suo colpo
    Non c'erano dubbi ormai. Mouryou era ancora una volta davanti a tutti noi come era solito fare alla fine del "giro" e la ramanzina era imminente. Stavolta però c'era qualcosa di diverso.
    Kaito, Weinberg e YUKI, voi tre siete abbastanza decenti. Ilyan, sei stato troppo indeciso nel muoverti, per questo ti ho colpito nonostante il movimento fosse corretto. Arashi, quando mi sono ferito al braccio mi hai guardato come fossi un pazzo... ma tu non sei da meno! Anche se il mio Reiatsu è abbastanza basso da non ferirvi automaticamente, c'è un limite a quanto il vostro corpo può fare e bloccare a mano aperta un pugno di un esperto è decisamente oltre! Finita la lezione vieni con me in infermeria. Arrivando poi a te, Kinji, se hai il Ballo di San Vito ti consiglio di ripassare una volta guarito! Che il dolore all'orecchio ti faccia ricordare di non fare il tanto il buffone... anche se così avrò qualcosa da raccontare in brigata, uhuhuhuh!
    Prestai attenzione solo per la primissima parte del suo discorso, l'altro mi entrò da un orecchio e uscì dall'altro. Non aveva ancora ufficializzato il nostro passaggio ma era chiaro che io... ehm...
    Era chiaro che coloro ad essere riusciti a schivare l'attacco di Urahara, cioè io... io e... e...
    ...
    E I COSI.
    Era chiaro che io e gli altri cosi avessimo passato il test e questo significava essere sempre più vicini al grado di Shinigami, che le nostre abilità stessero aumentando in modo da poter fronteggiare qualcosa di sovrumano e schiacciare qualcosa di umano. Effettivamente non vedevo l'ora di tornare nel mio distretto e gongolarmi con gli altri di come fossi riuscito a schivare l'attacco di uno Shinigami di alto livello (ma non intelletto) e di come avessi contrattaccato riuscendo persino a rompergli un braccio. Ok quest'ultima parte non era vera, ma la storia l'avrei raccontata io e avrei aggiunto tutti i particolari possibili per renderla sempre di più a mio favore. Già mi vedevo fra le strade del Rukongai con la gente che mi guarda riconoscendomi come "Kaito Nakamura, Colui-Il-Quale-Ha-Spezzato-Il-Braccio-A-Uno-Shinigami". Tutti i negozianti mi avrebbero ceduto i loro prodotti a metà prezzo e più in là avrei garantito loro protezione dai criminali in cambio di un pizzo mensile. Piano piano mi sarei insediato in tutte le attività del Rukongai come avevo visto fare in un film sulla Mafia quando ero in vita. Quella sì che era vita. L'unico problema nel film era che si invecchiava e si doveva cedere il posto a un altro, ma il mio caso era diverso... io ero immortale! Muahahah!
    Mentre fantasticavo sul mio possibile futuro da boss mafioso nella vita reale mi si poteva vedere con gli occhi chiusi mentre facevo una faccia una faccia da gangster con naso arricciato e la mascella sporgente in avanti. Tornai a prendere possesso della realtà quando Mouryou riprese a parlare.
    I primi tre possono anche andare in segreteria a registrarsi. Dite che vi mando io e avrete il vostro alloggio, la tessera per la mensa e la vostra divisa da allievi. Gioite, il vostro viaggio sotto le mie amorevoli manine è appena iniziato! Quanto a voialtri tre... non sperate di farla franca così! Eccovi un terzo giro!!
    Poco mi importava se avessi dovuto sopportare quel deviato mentale (ma anche anale), l'importante era che avevo una stanza e da mangiare e questo poteva voler dire che non avrei mai più patito la fame, che portava a farmi fare cose come inseguire una monetina da 500 Yen per del pane. Mentre stavo per dirigermi verso l'uscita senza proferire parola fiero del mio risultato, ecco che l'unica ragazza del gruppetto si avvicina a me e all'altro passato per socializzare. Alzai un sopracciglio mentre parlava, ascoltandola distrattamente e recependo solo le cose a volume più alto, cioè "non Yuki come fa quel pazzo". Togliendo "non, come, fa, quel e pazzo" restava solo "Yuki", che facendo due più due pensai potesse essere il suo nome. Non che m'importasse. Mi voltai emettendo un misero "Pff" e mi diressi verso l'uscita.
    Non ho intenzione di perdere tempo con quei tre mongospastici
    Conclusi seccamente mentre me ne andavo. Fra i Gotei 13 avrebbero dovuto creare la Brigata delle Tagliatelle dove spedire tutte le ragazzine che fanno finta di combattere e far fare loro un qualcosa di utile alla società. Tipo cucinare.
    Si nota il mio essere maschilista, eh?

    Bell'allenamento :mki:
    Feferocky preciso che non ho niente contro di te e le donne tranquilla LOL
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    Non abbiamo admin maschi :mki:
    Benpennuto
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    Perché Rapidgator? E' lentissimo ç_ç
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
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    Tutti gli altri che non contano

    Ok forse mi ero un po' sopravvalutato o ero troppo convinto del fatto che i limitatori fossero sufficienti a rendere Mouryou "umano". Sfortunatamente però anche con i guanti e i calzini la sua velocità restava comunque una spanna sopra la media. Così mentre mi abbassavo per schivare il gancio non riuscii a evitarlo del tutto e mi colpì al mento, procurandomi un dolore più o meno della stessa entità di quando ero stato preso in fronte. Avvertii inoltre che il mio pugno non toccò superficie dando segno di essere andato a vuoto, questo perché dopo avermi colpito Urahara si spostò semplicemente all'indietro e poi continuò con il suo giro.
    Cavolo, c'ero andato vicino stavolta... perlomeno riesco a vederlo sempre di più
    Tornai in posizione eretta e mi massaggiai il mento con una mano, guardandomi attorno. A nessuno era andata meglio di me, tutti erano stati colpiti in una parte del corpo, chi più e chi meno. Alcuni erano capitombolati a terra mentre altri come me erano solo stati colpiti ma senza conseguenze gravi, la vera ferita stava nel fatto che per quel piccolo contatto avremmo dovuto provare un'altra volta. Quando Urahara terminò il suo giro stanziò ancora una volta davanti a noi per fare una sorta di resoconto delle nostre azioni, misto a consigli e a rimproveri pregni di un'ironia pungente. La parte più interessante venne però quando passò a spiegare perché non si lasciò colpire dal mio sinistro quando contrattaccai. Un po' per orgoglio disse, e lo capii bene, ma la motivazione più importante era che una grande differenza di Reiatsu avrebbe potuto ferire quello con il Reiatsu minore anche in caso di attacco. Non capii bene cosa volesse intendere, anche se l'esempio dei fichi spappolati aiutava. e fortunatamente fece una dimostrazione pratica su di sé per chiarire meglio il concetto. Così si scoprì il petto e lo colpii con uno schiaffo portato con la mano che era ricoperta dal guanto. Un rumore secco e crudo mi saltò subito alle orecchie, che mi ricordava parecchio quello delle ossa fratturate con cui avevo imparato a fare amicizia (e a far fare). Subito dopo il guanto incominciò a prendere un colore sempre più vicino al viola, merito di alcune chiazze rosse che vi si aprirono in più punti.
    No, non può essersi ferito il braccio da solo con uno schiaffo
    Era una cosa inconcepibile e anche dopo la spiegazione di Mouryou che effettivamente confermò i miei dubbi stentavo a crederci. Ero incredulo e affascinato di fronte a una cosa del genere, semplicemente la risposta ad ogni problema: qualsiasi idiota che ti prendesse a pugni veniva ferito senza che tu dovessi muovere un dito, tutto il lavoro lo faceva la forza spirituale. Mentre ancora ero intento ad osservarlo ammirato lasciò pendere il braccio ferito ed eventualmente fratturato lungo il fianco, essendo costretto ad usare solo il braccio sinistro per evitare di peggiorare le condizioni dell'altro.
    Contenti che ora posso usare solo il sinistro? Scommetto di sì, quindi partiamo subito per un altro giro, che ne dite?
    Increspai le labbra in un sorrisino di sfida, pronto a ricevere un altro colpo e, stavolta, a evitarlo. Ora ero avvantaggiato dal fatto che sapevo che l'attacco doveva provenire per forza da sinistra, potendo Urahara utilizzare solo un braccio. Mi misi in guardia destra stavolta, ossia con la gamba e il braccio destro avanti, concentrato e sicuro come prima visto che potevo prevedere con maggiore successo il suo colpo. Ancora una volta il sensei partì fulmineo e si trovò in praticamente un secondo di fronte a me, sempre con un diretto sinistro che stavolta mirava al mio naso. Strinsi gli occhi quando vidi partire il colpo e decisi di puntare di nuovo sull'abbassamento, concentrandomi però solo sulla schivata. Allungai la gamba destra che già era avanti in un angolo di 45° a sinistra, accompagnando il tutto con un abbassamento nella stessa direzione. Così facendo il diretto avrebbe dovuto passarmi tranquillamente sopra la testa e se così non fosse stato per un qualsiasi motivo coprii il lato del viso con il braccio e la mano chiusa a pugno, così se la schivata non fosse riuscita il pugno di Mouryou sarebbe impattato sull'avambraccio anziché sulla testa. Dentro di me sorridevo perché un pugno al naso era sì più doloroso, ma era anche più facile da evitare.

    CITAZIONE
    Reiatsu: 30
    Stato Fisico: Ferita Superficiale (Fronte)
    Stato Mentale: Quello di prima
    Azioni Compiute: Tenta una schivata portando la gamba destra avanti in un angolo di 45° a sinistra, accompagnando il movimento con un abbassamento e una copertura alla testa per un eventuale fallimento

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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Tutti gli altri che non contano

    Ti ringrazio per averci speso tempo. Un'ultima cosa, in particolare ti riferivi a questa frase? "Per intraprendere la strada che mi avrebbe portato a diventare un Dio della Morte dovevo semplicemente schivare il pugno di un altro Shinigami?". Che sarebbe dovuta invece essere "Per intraprendere la strada che mi avrebbe portato a diventare un Dio della Morte avrei dovuto semplicemente schivare il pugno di un altro Shinigami?". E' giusto?


    A poco a poco tutti quanti tornavano in piedi e la determinazione a riprovare e schivare un colpo del sensei c'era in tutti. Il Biondo però non ci diede subito la possibilità di riscattarci, come aveva detto dopo averci colpito passò a indossare anche le altre parti del set e, inoltre, dalla stessa tasca. Non avevo ancora ben capito se fosse questa ad essere infinita oppure le varie vesti ad essere ripieghevoli e incredibilmente fine. Anche quella volta impiegò una disarmante quantità di tempo a indossare l'altro quanto e due calzini, ma fortunatamente non stette in silenzio e riempì il tempo altrimenti vuoto.
    - In uno scontro fra due anime, un fattore determinante è la differenza tra i loro poteri spirituali, o Reiatsu. Allenandosi secondo lo stile degli Shinigami, le persone dotate di potere spirituale possiamo aumentare inconsciamente la propria forza fisica e la nostra velocità a limiti che vanno oltre il super-umano. Voi avrete potuto pensare che sono veloce, ma correndo alla massima velocità posso superare anche i duecento chilometri orari. E non sono neanche tra i più rapidi! - Fece una breve pausa e portò la nostra attenzione al secondo guanto prima di indossarlo. - Questi cosi succhiano il mio Reiatsu riducendolo fino a meno di un decimo. Se prima non avessi indossato il guanto, a quest'ora le vostre ossa molto probabilmente sarebbero briciole... o peggio. -
    Ascoltai più o meno attentamente carpendo dal discorso solo l'essenziale, ossia che lui era più forte di me in quel momento e che la tutina da Power Ranger serviva a limitare la sua forza. Una volta che ebbe indossato tutte le parti sentii come se mi fossi levato un peso dal petto e solo in quel momento mi resi conto che prima l'aria era un po' più pesante, come quando si respira in un ambiente chiuso troppo a lungo. Non capii il perché di quel sollievo e non gli diedi neanche troppa importanza, dopo essere stato colpito a una tale velocità cercavo di essere il più concentrato possibile di Mouryou per evitare di venir colto di sorpresa.
    Va bene forse l'ho sottovalutato, dovrò ricalcolare i poteri degli Shinigami
    Dopo essersi lamentato che quei rivestimenti li infastidivano tirò una serie di pugni davanti a sé, fendendo letteralmente l'aria. Alla vista sembrava di vedere uno di quei superuomini dei manga che tira pugni in aria e sono così veloci che il mangaka li sostituisce con tante lineette nere. Anche se la velocità era impressionate era chiaro che non riusciva a usare il corpo come volesse lui, che fosse in qualche modo intralciato nei movimenti.
    Un avviso prima di riprovare. Ora potreste essere in grado di "vedere" i miei attacchi, ma la grossa domanda è se il vostro corpo può muoversi abbastanza velocemente per "schivare". Ma più che spiegarlo a parole sono per l'esempio pratico. L'ordine sarà lo stesso di prima. In guardia!
    A quell'ultima esortazione mi venne istintivo portare entrambe le mani davanti la faccia a pugno chiuso, nella classica guardia da boxe. Non era una cosa che solitamente facevo quando mi capitava di fare scazzottate con la gente, eppure in quel momento c'era qualcosa che scattò nella mia testa. Non sapevo se il colpo mi sarebbe arrivato nuovamente sulla fronte oppure in una zona diversa del corpo, ma non dovetti aspettare molto a scoprirlo. Provai a concentrarmi ancora di più, non puntavo a schivate troppo complesse perché in quanto a velocità era per me impossibile superare Mouryou, mi bastava soltanto scansarmi dal colpo anche di un centimetro e per farlo avrei dovuto prevedere il colpo, non solo vederlo.
    Ok ci sono, ora so cosa mi aspetta e in più è rallentato dai guanti
    Mentre stringevo leggermente gli occhi per focalizzarlo bene Urahara partì e dopo una serie fulminea di attacchi agli altri arrivò di fronte a me con la stessa velocità. Lo vidi solo all'ultimo, mentre faceva partire un diretto sinistro mirato allo sterno.
    Eccolo! Sei mio!
    Da quando ero stato colpito la prima volta e avevo constatato sia la velocità che la potenza del Sensei era chiaro che non avrei potuto né bloccare né deviare il colpo, avrei dovuto unicamente schivarlo. C'era qualcosa però che mi frullava in testa, qualcosa che mi diceva di non limitarmi a schivare ma che dovevo contrattaccare per assicurarmi una difesa perfetta. Infatti quando il sinistro di Mouryou partì io mi abbassai portando la gamba destra in avanti e quindi avvicinandomi a lui. Mentre schivavo in avanti poi portai un diretto sinistro allo stomaco che mi venne istintivo, come se avessi fatto un'azione del genere decine e decine di volte, cosa che non ricordavo affatto. Quello che mi importava comunque non era di colpirlo, ma semplicemente quello di evitare il suo attacco.

    So benissimo che non è contemplato il fatto di colpire Mouryou, è semplicemente una caratterizzazione e perché voglio pian piano inserire cose che ricordino il suo passato da boxer


    CITAZIONE
    Reiatsu: 30
    Stato Fisico: Ferita Superficiale (Fronte)
    Stato Mentale: Concentrato e deciso
    Azioni Compiute: Tenta una schivata abbassandosi e portandosi in avanti con la gamba destra per poi cercare di colpire con un diretto sinistro lo stomaco dell'avversario

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    CITAZIONE
    Narrato
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    Pensato
    Tutti gli altri che non contano

    Sarà perché per la scuola mi alzo sempre alle 5 o semplicemente perché le mie nozioni grammaticali sono evaporate, ma non ho capito cos'hai detto nello spoiler


    Dopo aver ascoltato tutte le presentazioni dei neo-studenti il nostro sensei mise la mano in una tasca della sua particolare veste, per poi tirare fuori dal cilindro quella che sembrava essere una copertura di cotone per tutto il braccio. Il curioso era che tutto quell'abaradam stava comodamente ripiegato in una tasca, poi chissà che non avesse il set completo da Power Ranger per combattere gli alieni.
    Per indossare quella che doveva essere una copertura per non farsi male (avrei poi scoperto per non fare male, in seguito) impiegò una quantità smisurata di tempo, creando una nuova grandezza per misurare il tempo, il Mouryondo. Per far capire meglio a chi ci sta seguendo diciamo che un Mouryondo corrisponde presso a poco a due ore, ma è variabile a seconda della situazione e delle esigenze. In quel caso mentre Mouryou infilava il suo bel guantone io ebbi tutto il tempo di uscire dalla Shin'oh, andare a un panificio, demoralizzarmi per essermi reso conto di non aver soldi e tornare indietro. Alla fine la copertura risultò essere inaspettatamente aderente e gli ricoprì il braccio donandogli una sorta di seconda pelle.
    Fin lì coi Power Rangers c'eravamo, anche loro impiegavano ore a infilarsi il bel costumino con tutte le simpatiche e acrobatiche mossette.
    Così dovrebbe andare. Ok, sbarbatelli. Ecco il programma: da sinistra verso destra vi colpirò con un diretto semplice su naso, spalla, stomaco, sterno, un gancio al corpo e un frontino. Ognuno si beccherà solo il colpo a lui riservato e non un secondo. Andrò un po' veloce e userò solo il braccio destro, quindi state sempre pronti.
    Che scenetta divertente, sembrava proprio quella di un film nel quale l'eroe over power illustra ai poveri tirapiedi di turno quello che avrebbe loro fatto e, puntualmente, dopo che questi ultimi se la ridacchiano lui li stende per benino. Non mi sarei stupito se dopo aver colpito qualcuno di noi avesse detto "Ti ho colpito nei punti vitali, morirai tra tre secondi".
    Comunque sia era veramente una mossa da spaccone, non aveva soltanto detto dove sarebbe andato a colpire, ma avrebbe attaccato tutti insieme uno per volta. A meno che non si possegga un'abilità di teletrasporto è improbabile colpire sei persone senza che una si prepari mentre gli altri vengono colpiti.
    Ma che sbruffone, come se me ne stessi con le braccia incrociate mentre ci schiaffeggia in fila
    Quando Mouryou si piazzò di fronte al primo ragazzo della fila gli piantai addosso gli occhi e cercai di essere il più stabile possibile per prepararmi a un attacco improvviso. E' vero che quel tipo poteva essere un montato, ma era comunque uno shinigami, un essere sovrannaturale estremamente dotato.
    Dotato di poteri speciali, s'intende.
    All'apparenza posso sembrare uno sconsiderato che si getta a capofitto sui nemici, ma so riconoscere qualcuno può essere un problema. Ebbene mentre guardavo fitto il sensei mi ritrovai all'improvviso per aria con lo sguardi in avanti e il corpo che andava inspiegabilmente indietro a gran velocità, per poi arrestarsi dopo pochi metri cadendo a terra. Ora, c'è da fare chiarezza. Come cavolo è possibile che mentre si guardi una persona un secondo dopo ci si ritrovi per aria senza riuscire a capire cosa sia successo? Ebbene a me era capitato.
    Ora stavo sdraiato a terra con la faccia rivolta verso l'alto a guardare il muro con uno sguardo vitreo, mentre in realtà nella testa stavo cercando di ricreare gli avvenimenti recenti. Non riuscendo a darmi una spiegazione alzai soltanto la testa da terra e guardandomi intorno vidi che tutti gli altri erano nella mia stessa situazione, solo Mouryou era in piedi. A quel punto giunsi alla conclusione che dovesse averci realmente steso tutti quanti insieme e a rafforzare la mia teoria c'era un lieve dolore alla testa, più precisamente alla fronte. Mi misi a sedere e posai la mano destra sulla parte interessata, mentre mi convincevo di essere stato colpito senza neanche rendermene conto. Non ci fu neanche lo stupore di tutto ciò, venne direttamente la rabbia e la stizza per non essere riuscito a far niente.
    Come se non bastasse poi interpretai a modo mio il colpo alla fronte.
    Brutto bastardo, non solo mi atterra, ma mi fa pure un frontino! Cos'è, pensa che io sia stupido?
    Effettivamente poteva essere così, ma non c'era tempo per pensare, bisognava riscattarsi e alla svelta. Così scattai in piedi e divaricando gambe e braccia mi piazzai per bene al terreno, sicuro che neanche un elefante potesse riuscire a spostarmi, mentre in sottofondo potevo stranamente sentire una simpatica canzone che intonava "Go go Power Rangeeers!".
    Ok sei veloce, ma non ero preparato. Quello era solo un riscaldamento, prova a rifarlo ora se ci riesci
    No che non sono uno spaccone! E' vero, non ero preparato e lui ne ha approfittato, tutto qui. Datemi ancora un po' di tempo e vedete che gliela faccio pagare. Parola di scout.

    CITAZIONE
    Reiatsu: 30
    Stato Fisico: Ferita Superficiale (Fronte)
    Stato Mentale: Determinato e stizzito
    Azioni Compiute: //

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    Eravamo in sei davanti al biondo col joystick in mano, con in dosso una veste che lo faceva rassomigliare tanto a un combattente cinese di arti marziali. Guardandomi meglio attorno vidi che tutti tranne Mouryou avevano una monetina da 500 yen attaccata addosso, chi a un braccio, chi a una mano e chi alla bocca come me. Tutti quanti si presentarono dicendo il loro nome tranne me, essendo chiaramente impossibilitato a farlo, poi quando tornò nuovamente il silenzio il biondo riprese a parlare.
    Ok, ho capito più o meno tutti. Siete stati fortunati a trovare queste monete: solo se chi le raccoglie ha potere spirituale viene portato qui. Ne avevo mandate fuori una dozzina, ma non pensavo che addirittura la metà sarebbe tornata a casa. Come avrete forse inteso siete qua per diventare Shinigami, ma la scelta ovviamente non sta a me. Siete liberissimi di rifiutare e tornare alle vostre vite di sempre. Nessuno si arrabbierà e io meno di tutti.
    Si scoprì qualcosa di ben più interessante del suo nome, difatti anche se non lo avesse detto direttamente si era capito che il tipo doveva essere uno Shinigami. In quel momento riacquistò una parte della fiducia che aveva perso prima. Tuttavia però quando incominciai a realizzare che tutte le peripezie che avevo fatto per acchiappare la monetina che ora era incastrata per bene tra i miei denti erano colpa di Moury-kun, tornò sia a infastidirmi che a farsi odiare. Il suo rispetto saliva e scendeva come il bilancio di una nazione in crisi. Se davvero eravamo lì per diventare Shinigami non poteva semplicemente spedirci una lettera a casa con su scritto "Sei stato scelto per entrare alla scuola Shin'ho, presentati alle 8:00"? Probabilmente era un pazzo che aveva subito violenze da piccolo e ora sfogava sugli altri la rabbia repressa.
    Mentre pensavo a questa e ad altre possibili spiegazioni il nostro potenziale sensei schiacciò un pulsante sul joystick che teneva in mano, presumibilmente quello di spegnimento visto che subito dopo tutte le monetine sembrarono perdere il loro appiccicume, arrendendosi alle leggi della gravità piombando a terra. Finalmente riuscii ad aprire la bocca e quando separai le arcate dentarie lasciando cadere la monetina fu uno dei più grandi sollievi mai provati. Aprii e chiusi la bocca svariate volte per riacquistare fluidità, muovendo anche la mascella a destra e sinistra massaggiandomela.
    Grazie al cielo, un minuto di più e sarei rimasto paralizzato
    Giusto il tempo di lasciarci riprendere il controllo delle varie parti del corpo paralizzate che Mouryou prese nuovamente a parlare, stavolta dicendo qualcosa di molto più diretto.
    Allora ditemi, giovani pulzelli e pulzella, vi piacerebbe diventare Shinigami? Se dite di no, sapete dov'è l'uscita. Se invece il vostro è un sì... dovrete provare ad evitare almeno un mio pugno. Pensate di farcela?
    ...Tutto qui? Per intraprendere la strada che mi avrebbe portato a diventare un Dio della Morte dovevo semplicemente schivare il pugno di un altro Shinigami? Non mi pareva troppo difficile. Certo, magari aveva una forza fuori dal comune e dei potere che le persone normali neanche sognano, ma evitare un unico e semplice cazzotto significava davvero sottovalutarmi. Per uno come me che passa le giornate a prendere a pugni la gente non pareva affatto una sfida impegnativa. Arricciai leggermente il naso, infastidito e un po' deluso, incrociando le braccia al petto mentre guardavo dall'alto il biondone.
    Non sarò io a dover schivare il tuo pugno, sarai tu che dovrai cercare di colpirmi, Sensei-kun
    Ok lo ammetto, ero stato un po' sfacciato, ma quel tipo mi aveva decisamente sminuito! Non doveva permettersi di parlarmi come se fossi uno qualunque del Rukongai che passa le giornate in vicoli a ubriacarsi e a puzzare.
    Non doveva permettersi di considerarsi il numero uno.
    Sono Kaito Nakamura, comunque
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    BENVENUTAVENUTAVENUTAVENUTAVENUTAVENUTAVENUTA a te :sisi:
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    CITAZIONE (eden rain‚ @ 31/8/2012, 15:58) 
    CITAZIONE (Sniper¸ @ 31/8/2012, 15:16) 
    A me i Marscmellos allappano :mmm:
    Benpennuta

    Grazie mille!
    E a chi non piacerebbero i marshmallows? Sono così morbidi e coccolosi. (?)

    C'è stato un malinteso, dalle mie parti qualcosa che "allappa" è qualcosa che ti stucca la lingua come se avessi una melma (LOL) quindi intendevo che non mi piacciono :mki:
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    A me i Marscmellos allappano :mmm:
    Benpennuta
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    CITAZIONE
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    Pensato
    Tutti gli altri che non contano

    BOOM.
    Il mio corpo atterrò pesante sul terreno, provocandomi un dolore non indifferente visto che in pratica ero saltato giù dal tetto di una casa, di pancia e senza ammortizzare la caduta. Però il male passava in secondo piano, niente poteva distogliermi dal mio obbiettivo, dal mio scopo esistenziale. Sono quelle cose che dici "Cavolo, è per questo che sono stato creato" e la mia vocazione era questa, ne ero certo: cacciare yen. Quella era stata la mia prima cattura, il mio primo inseguimento e l'inizio di una lunga carriera che sapevo sarebbe stata coronata di successi. Avevo le mani davanti a me una sopra l'altra a creare una cupola di carne, sotto la quale speravo si trovasse la tanto agognata moneta da cinquecento yen. Provate a dirlo in modo lento e chiaro e sentirete che bella soddisfazione, una parola che ti riempie la bocca. Ccciiiiiiinnnncuuuuueeeeeeeccceeeeeeennntto. Con il cuore che mi batteva a mille aprii lentamente le mani portandone una da una parte e una dall'altra e...
    Sì! Giorno di paga!
    Tutto il mio dolore fisico svanii quando vidi la monetina immobile a terra come la prima volta che l'avevo trovata, soltanto che stavolta non sarebbe più scappata, l'avevo catturata! Scattai in piedi afferrando la monetina con la mano destra mentre salivo e una volta che mi trovai faccia a faccia con lei, sentendo il freddo del ferro sul mio palmo, fantasticai su tutte le cose che avrei potuto fare grazie a essa. Sentivo già in bocca il sapore di una bella pagnotta calda e il fresco rinvigorente di una bevanda che scivolava lungo la gola come una cascata. Non potei evitare di far scorrere un rigagnolo di bava sull'angolo della bocca accompagnata da uno sguardo vitreo che ricordava tanto una cantante morta quand'ero in vita, mentre mi immaginavo la scena accompagnata stranamente da una canzone in sottofondo il cui ritornello faceva "back to black". Mh.
    Quando mi ripresi da quegli inebrianti sapori immaginari tornai a guardare la monetina, come ad assicurarmi che non fosse tutto un sogno e che fosse lì per davvero. Vidi che lei era ancora lì e sulla faccia mi apparve un sorriso a trentadue denti per poi mettermi a saltare e, infine, semplicemente lanciare l'oggettino in aria per poi riprenderlo.
    ...C'è qualcosa che non va
    Feci il gesto di lanciare la monetina, ma difatti nulla andò in aria. Aggrottai le sopracciglia e guardando il mio palmo scoprii con sorpresa che i cinquecento yen erano ancora lì. Provai un'altra volta a lanciarli per aria, stavolta guardandoli ben bene, ma con ancora più sorpresa vidi che questi non si mossero minimamente. Rigirai la mano tenendo il dorso verso l'alto e abbassando la testa per vedere il palmo scovai la moneta attaccata per bene che mandava a quel paese la forza di gravità. Sbattei diverse volte la mano in aria con forza per cercare di staccarla ma niente, sembrava come incastonata. Cercai di prenderla con l'altra mano ma non riuscii neanche così e a quel punto mi preoccupai veramente. La monetina che fino a qualche minuto fa scappava da me a una velocità sovroggetta ora si era incollata alla mia mano e non voleva più staccarsi. Per pagare avrei dovuto tagliarmi la mano? Avrei dovuto rinunciare alla mia cara Federica mano destra? Assolutamente no, forse l'avevo desiderata troppo e allora questa sentendo la mia passione decise di incollarmisi addosso, quindi per allontanarla forse avrei dovuto farle sentire che non la volevo.
    Staccati stupida monetina, non ti voglio più, di pezzi di metallo come te ne ho tanti
    Tentai, cercando di provare quanto più disprezzo potei per lei accompagnando i miei sentimenti con uno sguardo truce e decisamente arrabbiato. Tuttavia questa mi ignorò bellamente continuando a star incollata al mio palmo, come se sapesse che le stavo mentendo. Diamine, perché avevano creato delle monetine senzienti? Se avesse parlato all'improvviso non mi sarei stupito per niente. A quel punto l'unico modo era usare la forza bruta e per farlo mi servii della parte forse più potente del corpo umano, la bocca. Avvicinai la mano infetta al viso e afferrai la monetina con i denti, urlando e tirando con tutta la mia forza per staccarla via. Dovetti sforzarmi per un po' ma alla fine questa abbandonò la mia mano, lasciandovi solo un cerchio bianco. Stavo per urlare nuovamente godendomi la vittoria ma qualcosa mi impedì di aprire i denti.
    Oh no, no no no no no no no no no non è possibile
    Non avevo minimamente calcolato quest'evenienza, cioè credevo che la moneta si fosse attaccata alla mano e basta per via di un qualche tipo di colla, ma nessun tipo di colla si attaccava per due volte di fila e, soprattutto, sui denti! Non riuscivo più a dividere l'arcata superiore da quella inferiore perché la monetina si era attaccata fra gli incisivi centrali superiori e inferiori. Cercai di parlare per vedere come andasse, ma riuscivo solo a biascicare qualche parola come un vecchio sdentato ubriaco e male istruito. Ma la moneta non si limitò ad attaccarmisi ai denti, oh no, fece qualcosa di diverso stavolta. All'improvviso mi sentii come tirare la faccia da una forza invisibile che mi attraeva a sé, cercai di opporre resistenza inizialmente ma era inutile, la mia testa era alla mercé di quella monetina. Dovetti iniziare a camminare nella direzione verso la quale mi tirava altrimenti sarei finito per terra, più andavo più la velocità aumentava però e a un tratto dovetti seriamente mettermi a correre temendo che la mia testa si staccasse dal collo. La cosa strana però non era solo la situazione, ma anche il tragitto: la monetina sembrò volermi condurre in un luogo ben preciso visto che sembrava fermarsi a pensare dove andare, ma svoltava velocemente e con chiarezza conducendomi in strade in cui non ero neanche mai stato.
    Erai! ERAI UIO!
    La gente del Rukongai mi vedeva correre come un pazzo in mezzo alla strada con la testa e il collo protesi in avanti urlando al vento parole quasi sempre prive di consonanti e probabilmente non doveva essere un bello spettacolo, in particolare per una persona. La monetina si fermò una sola volta per i "quartieri bassi" e quando lo fece mi costrinse a puntare una donna di mezz'età piuttosto prosperosa che vendeva frutta dietro un carrettino. Dopo avermi fatto guardare le sue grazie per qualche secondo mi trascinò verso di lei e mi fece affondare il viso nella sua scollatura. Non che mi dispiacesse, ma non era cosa da fare con le donne del Rukongai, soprattutto di quell'età e soprattutto in quel modo! Quella urlando cercò di scacciarmi ma neppure lei riuscì a contrastare la potenza della monetina e mi staccai dai suoi seni solo dopo un bel mezzo minuto. Quando lo feci però la monetina non ripartì subito, quasi per dare a posta il tempo alla signora di mollarmi per bene un bel manrovescio e lasciarmi il segno delle sue dita sulla guancia. Solo dopo di ciò l'oggettino riprese la sua corsa per la strada.
    Maledetta! Si fa rincorrere, mi si appiccica addosso e poi mi umilia pure!
    Durante il tragitto cercai di sforzarmi per capire dove fossi e tramite un panificio dove mi piaceva andare quando avevo un po' di soldi riuscii a rendermi conto che stavo andando sempre più verso il centro della Soul Society, e al centro della Soul Society c'era... oh no.
    Dunque, la Soul Society è composta essenzialmente da due parti, una è quella povera e malridotta composta da ottanta distretti, quella per i poveracci come me, il Rukongai. Questa parte però è soltanto il "contorno", perché difatti circonda il cuore vero e proprio della Soul Society, la zona più ricca e quella dove risiedevano gli Dei della Morte delle tredici brigate: il Seireitei. Questo luogo sì trova appunto al centro, circondato da enormi mura impenetrabili e inaccessibili alle persone normali. Secondo questa logica dunque la monetina mi stava trascinando dritto dritto ai cancelli per il Seireitei e non ne capivo il motivo, l'unica cosa che potevo collegare al Gotei 13 era la richiesta che avevo fatto per poter diventare anch'io uno Shinigami. In ogni caso quella situazione lasciava poco spazio ai pensieri, ma più avanzavo più ero convinto di essere trascinato lì e infatti dopo un po' attraversai il primo distretto del Rukongai, quello più vicino alla dimora degli Dei della Morte, fino ad arrivare proprio davanti a uno dei cancelli per il Seireitei. Ebbi poco tempo per meravigliarmi di così tanta maestosità perché la monetina mi costrinse a svoltare e a percorrere ancora una volta le strade del Rukongai, facendomi così raggiungere un edificio bianco con i tetti rossi. Lo guardai per un po' e alla fine spalancai gli occhi quando mi resi conto che era la grande scuola Shin'ho, il luogo da dove avevano iniziato a studiare tutti gli Shinigami.
    E' assurdo! Quale moneta ti trascina alla scuola per gli Dei della Morte?
    Quando giunsi davanti al cancello la monetina si fermò per la seconda volta dopo un'eternità di tempo, permettendomi di riprendere il fiato e le forze. Appena però pensai di sentirmi un po' meglio questa ripartì al doppio della velocità fino ad ora mantenuta, costringendomi ad uno scatto fulminante dentro i cancelli della scuola per evitare che la mia testa schizzasse sul serio via dal corpo. Durante la mia azione da centometrista potei guardare di sfuggita il cortile interno della Shin'ho, tanto grande quanto la sua fama, stracolmo di studenti e insegnanti che mi fissavano con gli occhi fuori dalle orbite, ma questo era un dettaglio. Quando giunsi in un grande cortile vuoto, l'oggettino si fermò di colpo facendomi schizzare il corpo dalla testa in giù in avanti per via della frenata brusca e improvvisa. Finii a terra, ma la monetina mi impediva di trascinare il cranio assieme al resto e così dovetti rialzarmi in fretta per evitare di sentir dolore al collo. Mi guardai meglio intorno e potei notare che quel cortile non era proprio del tutto vuoto. Di fianco a me, non molto distante, c'era un ragazzo biondo con gli occhi verdi, un ragazzo grigio dagli occhi glaciali, un ragazzo bianco dagli occhi viola (?), un ragazzo blu dagli occhi grigi, una ragazza rossa dagli occhi verdi e davanti a me un ragazzo biondo con gli occhi azzurri.
    Sono finito a un raduno di modelli?
    Già, perché fra i presenti nessuno sembrò avere un brufolo in faccia o un naso sproporzionato, apparivano tutti perfetti.
    Io poi, beh, sono io. Che fustacchione.
    A interrompere il silenzio iniziale fu il biondo, Urahara Mouryou, di fronte a tutti che si presentò sostenendo anche di aver fatto una buona caccia, per poi chiederci di ricambiare. Io guardai Mouryou senza proferire parola, semplicemente aprendo ancora di più le già spalancate labbra per mostrare la monetina fra i miei denti, attraversato da un leggero tic nervoso all'occhio sinistro. Dalla faccia si poteva benissimo leggere "Mi stai prendendo per il culo?". Era chiaro che non potevo parlare bene, non avevo passato neanche cinque minuti insieme a quel tipo e già mi infastidiva lui e quel suo sorrisino.
    Era una bella giornata soleggiata, però.
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    Ignoranti :re:
120 replies since 23/11/2009
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