ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by A .

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    Al tuo risveglio noterai - conficcata nella parete di fronte a te - una freccia, atta a tener appesa alla parete una busta contenente il classico foglietto nero vergato dalla calligrafia di Haine. Esso recita le seguenti: Presentati alle ore nove nell'arena esterna #1. Eventuali ritardi non saranno tollerati. L'arena si presenta come un'area assai ampia, ed al tuo arrivo noterai che non vi è presente null'altro all'infuori di due grossi pilastri posti al centro di essa, e del tuo sensei - questa volta in netto anticipo - appoggiato ad uno dei due.
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    Giusto una cosetta, da qualche parte hai chiamato il mio pg biondo, poi hai ripreso a chiamarlo bianco. Suppongo che sia una tua imprecisione dovuta alla distrazione. Nonostante non abbia molta rilevanza ho voluto fartelo notare comunque.


    Senz'ombra di dubbio il giovane se n'era uscito con una tattica alquanto insolita ed insidiosa. Haine ne fu sorpreso, soprattutto perché aveva implementato in essa l'utilizzo dell'ambiente circostante, e più precisamente di una manciata di terra. In fin dei conti c'era da riconoscergli una discreta bravura nella creazione di tattiche atipiche. Ad ogni modo sarebbe stata per lui un'imperdonabile onta quella di venir colpito da una recluta appena entrata in accademia, difatti, subito dopo aver visto il giovane tentare di tirargli un destro, si abbassò - evitando dunque il lancio della terra - e nell'immediato istante prima ch'egli iniziasse la sua spazzata eseguì fulmineo tre capriole all'indietro atte a garantirgli una distanza di sicurezza tale da non temere i suoi colpi, che infatti andarono a vuoto. Tuttavia, dato che l'esecuzione di tal tentativo lo soddisfò a sufficienza, Haine ritenne che ulteriori tentativi - oltre ad essere oltremodo tediosi - sarebbero stati totalmente futili. “Ma bene, finalmente qualcosa degno della mia vista, al posto dei tuoi soliti ridicoli fallimenti. Data la tediosa attesa mi piacerebbe poter dire che ne sia valsa la pena, ma temo che sia per me troppo presto per rilasciare qualsivoglia commento sulle tue ipotetiche ‘doti’. Suppongo che questa tua fantasiosa tecnica - che con elementi meno rapidi e reattivi di me sarebbe indubbiamente andata a segno - ti abbia fatto guadagnare il diritto di proseguire.” Haine si riavvicinò rapidamente, lasciando giusto un paio di centimetri fra di loro. “Ti consiglio, tuttavia, di non illuderti, giacché da ora in poi sarà sempre più difficile, e ciò ovviamente consiste in un maggior divertimento per me.” Ghignò sadicamente, lasciando nuovamente spazio fra loro due. “Suppongo che la mia funzione qui sia terminata, dunque - dato che per me non è affatto un piacere presenziare qui - mi congedo.” Ghignò sadicamente, per poi svanire nuovamente nel nulla.

    Ricevi controllo del Corpo Lv. 2 e 12 Exp.
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    Edited by Arãshi - 1/4/2013, 22:09
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    La tattica utilizzata dal giovane era scontata e banale, ed Haine ne ebbe disgusto, dato che s'aspettava ben altro dal suo giovane studentello. Potendo contare su una rapidità ed una fluidità dei movimenti maggiori rispetto a quelli dello studente gli bastò ben poco per evitare i due attacchi a lui indirizzati da parte di quest'ultimo. Rapidamente - tanto da sembrare svanito all'occhio poco allenato - si spostò, ed una volta arrivato alle spalle del giovane gli sferrò un calcio all'altezza del fondoschiena che lo fece rotolare per terra. “Non nascondo d'aver nutrito aspettative nei tuoi confronti fino a cinque secondi fa, ma dopo questa tua tutt'altro che brillante esibizione l'unica che posso fare è rabbrividire e disgustarmi della tua ingenuità.” Sbuffò languidamente. “Davvero pensavi che una misera tattica come questa poteva intaccare in qualsivoglia modo la mia illustre persona? Illuso, ti ci vorrà ben altro per sfiorarmi.” Il solito ghigno andò per l'ennesima volta a solcargli il volto, distorcendolo. “Sappi che non mi stai affatto divertendo, ed in caso tu non lo facessi entro la fine - sia essa negativa o positiva - della lezione, verrai punito dal sottoscritto. Non amo particolarmente le perdite di tempo.” Iniziò a camminare lentamente attorno al giovane ancora disteso per terra, ridendo cupamente. Innegabilmente s'aspettava qualcosa di più dal suo studente, anche se non disprezzava affatto quella ridicola ed ilare visione. Ma non gli bastava, voleva sfruttare quell'allenamento per divertirsi ancor di più. “Nonostante tutto devo ammettere che non è affatto male vederti così dopo averti dato una pedata, sei alquanto ridicolo.” Si spostò da quella pietosa visione - che in fin dei conti lo soddisfava - allontanandosi di un paio di passi dal giovane. “Prego, ritenta.”
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    Camminava con fare assai lento per le strade, mentre si dirigeva in accademia con un cospicuo ritardo ben superiore alla precedente volta. Ma poteva permetterselo, difatti anche se il suo studentello si fosse lamentato della sua condotta difficilmente sarebbe accaduto qualcosa, dunque la sua persona non era influenzata in modo alcuno da tal condotta. Riteneva che quello di farsi attendere dagli ipotetici nuovi shinigami fosse uno dei suoi priviligi da sensei, ed infatti desiderava goderselo fino in fondo, soprattutto con quel ragazzetto così latamente simile a lui, seppur altrettanto differente. Dopo un discreto ammontare di tempo arrivò quasi davanti all'accademia e subito - con fulminante rapidità - si diresse all'ingresso, ove il suo giochino prediletto l'attendeva, arrivando proprio alle spalle di quest'ultimo, ghignando. “Buongiorno, vedo che sei arrivato con discreto anticipo.” Disse, ironico. “Presumo che tu abbia difficoltà di lettura, dato che sei qui e non in cortile, oppure per via di qualche difetto congenito a me ignoto non riesci ad eseguire gli ordini? Ciò non va affatto bene, ma non preoccuparti, sistemerò queste tue piccole ma significative pecche.” Rise languidamente, facendogli cenno di seguirlo ed avviandosi dunque verso il cortile. Una volta arrivato si voltò, rivolgendo uno sguardo a dir poco glaciale al giovane. “Oggi sarà una giornata indubbio divertente, giacché dovrai combattermi. Sicuramente non riuscirai a goderti tal evento come farò io, dunque l'aggettivo divertente s'addice più al mio caso che al tuo, ma ad ogni modo una decina di ossa rotte o la privazione di qualche arto non hanno mai ucciso nessuno, ergo non metto in dubbio la tua sopravvivenza. Per quanto riguarda la tua sicurezza invece, è tutt'altra storia, e mi sento in dovere di dirti che non la garantisco affatto. Ma tali parole non dovrebbero sembrarti nuove né crucciarti, ormai ritengo che tu mi conosca quanto basti per affermare che non m'interessa affatto la tua persona né tanto meno la tua sorte. Tornando all'allenamento, il tuo obiettivo è relativamente semplice; dovrai affrontarmi e se riuscirai anche solo a sfiorarmi - cosa che dubito accadrà - passerai.” Un riso languido echeggiò per tutto il cortile, lasciando infine posto al silenzio. “Mi par d'esser stato fin troppo prolisso, ergo sei pregato d'iniziare col tuo primo tentativo.”
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    A distanza d'un paio di giorni dall'ultimo allenamento ti viene recapitata una busta che trovi ai piedi del tuo letto. All'interno di essa è contenuto un fogliettino nero vergato dalla distorta e confusionaria grafia di Haine, che recita le seguenti: Presentati nel cortile dell'accademia alle ore nove. Diversamente dalla volta precedente riuscirai a decifrarne il contenuto con più facilità, essendo i tuoi occhi ormai avvezzi a quella peculiare grafia. All'infuori di ciò non vi è scritto null'altro, ed inoltre il messaggio - così come il primo - non è nemmeno firmato.
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    Oltre ad un paio d'errori di battitura non ho null'altro da farti notare.

    Faticosamente il giovane studente era riuscito a controllare la sua sfera di reiatsu, che - seppur misera - simboleggiava il completamento dell'allenamento. Haine ne fu dispiaciuto, giacché sperava di potersi divertire ancora un po' con quella che sarebbe divenuta la sua vittima prediletta. Lo smisurato ego del giovane - nonostante non potesse venir neppure minimamente paragonato al suo - era assai fastidioso per lui. Per tutta la durata della lezione aveva continuato a guardarlo con fare divertito, dato che la personalità di quel giovane era qualcosa d'indicibilmente ilare, soprattutto quando falliva. Non aveva comunque mai perduto di vista la sfera ch'era pian piano andata a crearsi nella sua mano. In lontananza, senza nemmeno avvicinarsi, Haine rise languidamente alle parole del suo studente. Sebbene egli fosse superbo come pochi perlmeno aveva un minimo di coraggio. Con velocità disarmante gli arrivò dunque di fronte. “Il mio ego si percepisce nell'aria, dici? Ovviamente, ma al contrario di te ritengo di potermelo permettere. L'ipocrisia è parte integrante dell'indole umana. Tutti gli uomini sono ipocriti; semplicemente c'è chi tenta di celarlo e chi no.” Ghignò. “Temo però che argomentazioni di tal genere non siano il punto del tuo allenamento né tantomeno della tua presenza qui, e non sono inoltre la persona più adatta a parlarne. Ghignò sadicamente, dunque si allontanò di un paio di passi da lui. “A tempo debito verrai nuovamente convocato, evita di morire fino a quel momento. Ho ancora molti arti da farti perdere.” Ghignò ancora, dunque rapidamente svanì nel nulla, lasciando il giovane da solo.

    Ricevi Controllo del Reiatsu Lv. 1 + 6 xp.
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    Edited by Arãshi - 28/3/2013, 22:32
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    Benvenuto.
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    Benvenuto.
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    I primi dieci minuti trascorsi assieme a quel misero studentello di poco conto gli avevan fatto comprendere che fra loro due mai e poi mai ci sarebbe stata intesa, né qualcosa di vagamente simile ad essa. Infatti non tollerava affatto il genere di trattamento che gli veniva riservato da parte di quest'ultimo, e seppur si rivelasse assai facile per lui mostrargli il modo in cui ci si dovrebbe rivolgere ai propri superiori, Haine evitò di farlo, e più in generale evitò proprio di parlare, ignorando di conseguenza tutte le mere parole che il giovane aveva pronunciato, ed andandolo infine a sprezzare completamente. Dato che concentrò un quantitativo oltremodo eccessivo di reiatsu sul palmo della mano il giovane non riuscì ad avere alcun controllo su quest'ultimo. Infatti nonostante egli fosse riuscito - seppur giusto per un paio di secondi - a creare una misera sfera, questa gli esplose in mano, causandogli ingenti danni a tutto il braccio. L'ilare scena venne completata dal languido riso di Haine, deliziato dal fallimento del suo giovane studente. “Con le parole sei bravo, ma temo che tu non possa vantare il medesimo talento nella pratica.” Disse, mentre un sadico ghigno andava a ricoprirgli il volto. “Fortunatamente non son il genere di persona che si lascia abbindolare dai futili vaneggiamenti di ragazzetti superbi, giacché in tal caso sarei rimasto alquanto deluso dalla tua pietosa nonché ridicola prestazione. Nonostante tu abbia vantato il fatto di non necessitare di alcun aiuto non sei riuscito a concludere nulla. Sinceramente ti trovo alquanto patetico, ma almeno un merito devo concedertelo: sei riuscito a farmi divertire, a costo del tuo stesso braccio.” Ghignò, languidamente. “Ad ogni modo il tuo allenamento non si è ancora concluso, ergo t'invito a riprovare.”
    Ricevi una moderata al braccio destro.
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    Tranquillo, non c'è problema.

    Dal folle tentativo del suo studente si poteva chiaramente evincere che avesse già brandito una spada in precedenza, sicuramente prima di morire. Ad ogni modo era stato alquanto furbo, il che per Haine fu cosa inaspettata. Tentare di prendere il massiccio hollow alle spalle era stata indubbiamente un'ottima idea, ma aveva comunque fallito. L'impresa non si rivelava facile come poteva sembrare inizialmente. Il tentativo dello studente, pareva infatti non esser bastato per far sì che egli potesse riuscire nella sua opera. Seppur egli fosse stato complessivamente rapido nel muoversi e nell'accingersi ad infilzarlo ai polmoni, la coda dell'hollow d'improvviso prese a muoversi con rapidità disarmante; rapidità che superava perfino quella del suo studente, che venne infatti colpito all'addome e scaraventato lontano senza la minima possibilità di fare alcunché. Nonostante le enormi dimensioni dell'hollow quest'ultimo s'era rivelato ben più veloce del suo giovane studente, che sarebbe dunque dovuto ricorrere ad un altro metodo per sconfiggerlo. Haine si lasciò sfuggire una tetra risata, che echeggiò fino ad arrivare nitidamente alle orecchie del suo studente, ormai steso a terra. Dopo un breve lasso di tempo in cui l'hollow non fece altro che fissare la sua preda, quest'ultimo iniziò ad avvicinarsi a passo spedito verso di lui, con intenzioni ovviamente ostili. Il suo studente avrebbe dunque dovuto trovare il modo per evitare l'imminente attacco dell'hollow e nel frattempo cercare un'occasione per colpirlo. “Pensi di rialzarti oppure hai deciso di porre fine alla tua misera esistenza? In tal caso - dato che non ho alcun desiderio di pulire l'arena dai tuoi resti - sei pregato di fare le cose con ordine: prima trascini la tua carcassa lontano da qui e solo dopo muori. Mi pare d'avertelo già detto; se non sai badare a te stesso è inutile che tenti di divenire uno shinigami, giacché non troverai altro che la morte. Nonostante questo sia un allenamento potresti comunque perire, dunque non sentirti tutelato, poiché non lo sei. Ah, ed inoltre astieniti dal tentare folli attacchi come hai appena fatto. Quell'hollow può sembrar molto lento data la sua costituzione ed il peso, ma invero non lo è affatto, come hai ben potuto vedere. Non ci sarebbe gusto nel farti combattere contro qualcosa di debole e lento, anche perché non mi divertirei affatto.” Fece una breve pausa. “Ti conviene rialzarti, gli hollow non sono di certo noti per la loro clemenza nei confronti degli avversari, ed io non intendo muovermi da qui.” Rise languidamente, per poi tornare - in completo silenzio - a tener d'occhio il volgersi dell'allenamento.
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    Finora non hai fatto nessun errore degno di nota, complimenti, non ho nulla da dirti.

    L'aveva chiamato amico, dandogli pure del tu. Ora, che Haine non fosse noto per la sua pazienza era cosa assai risaputa, così come la sua leggera inclinazione verso l'utilizzo della violenza ed i suoi sbalzi d'umore eran noti ai più. Ma sopportò in silenzio, giacché non era ancora il momento di divertirsi. Presto però, e con assoluta certezza, avrebbe riso dei ridicoli fallimenti del suo studente, che aveva osato così tanto. Gli rivolse l'ennesimo sguardo glaciale, atto a squadrarlo nuovamente, dunque s'abbandonò ad una cupa risata che echeggiò in tutta la stanza. Dopo esser tornato in sé, recuperando dunque l'iniziale calma ed inespressività tipica della sua persona, si rivolse al giovane. “Seppur la tua spiegazione manchi assolutamente di precisione, potremmo dire che è corretta.” Fece una breve pausa, ghignando. “Dato che sembri essere uno di quegli stupidi esseri pieni d'ego che s'autocompiacciono per qualsiasi cosa in qualsivoglia occasione, ti chiederei gentilmente d'astenerti dall'avere reazioni di tal genere in mia presenza, giacché le trovo ripugnanti e disgustose. Ovviamente quel ‘gentilmente’ era sarcastico.” Senza concedersi ulteriori perdite di tempo, Haine distese il braccio sinistro in avanti, verso il suo studente, e rivolse infine il palmo verso l'alto. Su quest'ultimo andò dunque a materializzarsi una sfera di reiatsu nera, dalle medie dimensioni. “Questo è il tuo obiettivo, anche se dubito che tu possa farcela. L'unica nota positiva in tutto ciò è che mi delizierò guardando i tuoi fallimenti.”
    S'alzò, iniziando a girare intorno al suo studente. “Ora sicuramente t'aspetterai ch'io t'aiuti, vero? Ebbene no, non avrai aiuto alcuno. In caso tu ne avessi io non mi divertirei, e non avrebbe nemmanco tanto senso.”
    Ghignò languidamente, tornando alla postazione iniziale. “Dunque prego, divertiti, ma soprattutto fammi divertire.”
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato

    Si preannunciava una giornata davvero interessante, quella. Gli era stato affibbiato un altro giocattolo con cui divertirsi, e dato che in quel periodo per lui non c'era cosa migliore che maltrattare i suoi carissimi studenti non avrebbe potuto chiedere di meglio. Nonostante il suo nuovo studente si preannunciasse alquanto interessante, di certo Haine non avrebbe cambiato le sue abitudini in funzione di lui. Infatti, come al solito, si dirigeva in accademia con un cospicuo ritardo. Camminava lentamente, prestando poca se non alcuna attenzione a ciò che lo circondava, pensando piuttosto a come si sarebbe potuto divertire durante l'allenamento. Sicuramente il suo studente l'avrebbe pensata diversamente riguardo al divertimento, giacché egli non si sarebbe affatto divertito. Seppur non fosse molto professionale - cosa di cui non si curava minimamente - il potersi sfogare con i suoi studenti era uno dei pochi passatempi che gli erano rimasti. Con passi lenti ed eleganti raggiunse infine l'ingresso dell'accademia, ove un giovane, sicuramente il suo nuovo studente, stava attendendo seduto per terra. Il suo aspetto non era nulla di che, ed infatti - almeno in un primo momento - Haine ne fu relativamente deluso. Senza ulteriori indugi s'avvicinò, rivolgendogli una gelida occhiata e facendogli cenno di seguirlo, dunque si gettò rapidamente dentro all'edificio, noncurante del fatto che il giovane lo stesse seguendo o meno. Dopo aver attraversato svariati corridoi si ritrovò infine davanti alla porta di quello che si preannunciava essere un semplice dojo dalle modeste dimensioni. Dopo esser entrato Haine si sedette per terra, facendo cenno al giovane di farlo a sua volta. “Ebbene, qui non troverai altro che dolore e sofferenza, sei comunque pronto? Non mi assumo responsabilità alcuna riguardo alle tue ferite, sappilo. Te lo dico perché quasi sicuramente ti ferirai, o almeno è ciò che spero. E' da fin troppo che non assisto a qualcosa che possa vagamente deliziare la mia vista. Tornando a noi, sai nulla sul reiatsu?” Parole rapide, rivolte con tono freddo e distaccato, mentre il volto era rimasto completamente inespressivo, seppur gli scarlatti occhi avevano continuato a fissarlo per tutto il tempo.

    Ciao Giovanni. o.o
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    CITAZIONE
    Classe H
    Sensei: Aräshi (Haine)
    Allievi:
    - Mirmo¸ (Kaito Nakamura)
    Classe Completa.

    In caso tu dovessi aver bisogno della mia scheda, è qui.

    Durante la notte ti viene recapitata una busta contenente un foglietto nero. Esso è vergato da una peculiare grafia di colore bianco, assai confusa e storta. Spenderai diversi minuti nel tentativo di decifrarne il contenuto, ed infine ricaverai il seguente messaggio: Presentati alle ore 09:00 davanti all'ingresso dell'accademia, ove troverai il tuo sensei. La puntualità è imperativa. Al tuo arrivo non troverai nessuno e sarai dunque costretto ad attendere l'arrivo del tuo sensei.

    Edited by Arãshi - 23/3/2013, 17:06
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    Benvenuto.
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    Benvenuto.
284 replies since 4/11/2010
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