ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by A .

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    Bentornato.
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    Fu un attimo, giusto un attimo. Un fatale attimo che decretò la totale sconfitta del giovane shinigami della II, che non poté far altro che ricevere in pieno il colpo sferratogli repentinamente dal nemico, ruzzolando rovinosamente a terra per diversi metri. L'Hadou utilizzato questa volta dal giovane fu particolarmente insidioso, giacché oltre a perforare il fianco dello sventurato avversario causò anche il cedimento di alcune costole; una tecnica indubbio crudele che solo una persona priva di qualsivoglia forma d'etica e gentilezza potrebbe utilizzare in un torneo. Stranamente, tuttavia, il giovane non perse immediatamente sensi; anzi, iniziò - benché gli rimanessero poche forze in corpo - a strisciare in direzione del suo crudele avversario. Fu un'azione purtroppo futile, giacché dopo un paio di secondi finì inevitabilmente per svenire, ferito gravemente e completamente sfinito dallo sfiancante scontro. Diversi attimi di silenzio precedettero l'eclatante scoppio d'applausi e grida che provenì dalla folla, indirizzato ovviamente all'albino, ormai palese vincitore dello scontro, ch'era stato quasi del tutto a senso unico. Con incedere lento ma deciso il tenente della I, tale Chōjirō Sasakibe, s'incamminò in direzione del vincitore, che oltre ad averlo particolarmente incuriosito per via del suo particolare shikai l'aveva lasciato senza parole dopo la sua schiacciante vittoria. Più il tenente s'avvicinava e meno la folla - composta perlopiù da comuni shinigami - applaudiva e gridava, finquando - dopo esser arrivato dirimpetto allo shinigami - gli schiamazzi mutarono in null'altro che silenzio. Essendo di poche parole e pure di fretta si limitò ad esprimersi in modo sintetico e conciso, ponendo però particolar attenzione nell'evitare colloquialismi di qualsiasi genere. “Complimenti, per merito di questa tua schiacciante vittoria detengo l'onore nonché l'onere di considerarti un nuovo membro della prima brigata. Nutro particolar interesse nel dirti che - a scapito di ciò che probabilmente pensi in questo momento - non sarà facile come pare.” Sorrise languidamente, dunque - scusandosi con un breve inchino indirizzato in particolar modo al giovane - si congedò con un rapido shunpo. Al che la folla esplose nuovamente in un caotico susseguirsi di grida, applausi e cori tutti rivolti al vincitore, che si ritroverà ormai accerchiato da una folla di shinigami provenienti da svariate brigate che andranno a complimentarsi ed a lodarlo.

    Vieni ufficialmente ammesso alla I Brigata.


    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 170
    Hakuda: 80 + 5 brigata
    Kidou: 80
    Hoho: 170 + 10 brigata + 25% Shunpo + 40 Shikai.
    Energia: Viola
    Reiatsu: 500

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: Lieve al torso
    Ferite subite in questo turno: Una grave al fianco sinistro.
    Ferite totali: 1 Lieve + 1 Grave

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: 4° Seggio
    Stato psicologico: -
    Riassunto del post: Viene colto di sorpresa dall'insiodioso Hadou dell'albino che inevitabilmente lo colpisce, ed a causa di questo sviene, decretanto la vittoria del suo avversario.

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    Ci sono giusto due o tre frasi ripetitive e non molto scorrevoli, per il resto sei andato bene.
    E non preoccuparti dei ritardi, non c'è problema. ^^


    “Divertente, non trovi?” Esordì Haine, subito dopo aver visto il tentativo del giovane terminare con esito positivo. Il suo pugno era infatti riuscito ad intaccare la roccia ed a frantumarla completamente, trasformandola in null'altro che finissima polvere. Nonostante non lo dimostrasse affatto, Haine provava una certa soddisfazione nel veder il suo studente completare l'ultimo allenamento. Certo, indubbiamente avrebbe preferito vederlo soffrire un po’ di più, giusto quanto bastava per soddisfarlo completamente, ma purtroppo - almeno per lui - la mano del giovane, già ferita, non ricevette ulteriore danno. Non si preoccupò affatto di contenere il suo eccessivo e smisurato ego, giacché riteneva che avesse il pieno diritto di ostentare la sua palese superiorità allo studente, che in quell'occasione l'aveva davvero tediato a morte. Consapevole del fatto che il suo studente non sopportava affatto quel suo modo di fare, considerava tutto ciò un ottimo modo per ‘ripagarlo’ della noia sopportata a causa sua. Benché avesse tali intenzioni, si rivolse a lui col suo solito modo, ormai già ben noto. Le sue parole furono infatti fredde e disinteressate, prive di qualsivoglia forma di gentilezza. “Alla buon ora. Ce l'hai fatta, tuttavia il risultato non mi appaga per nulla. Considerando il sensei che hai avresti dovuto riuscirci al primo tentativo, indipendentemente dall'allenamento.” Si avvicinò sempre più al giovane studente fino ad arrivare a pochi passi di distanza da lui, dunque iniziò a camminargli intorno, ghignando. “Tuttavia suppongo che tu abbia un'attenuante; nessuno nasce perfetto - apparte me - dunque è ovvio ed inevitabile che tu abbia delle imperfezioni. Nel tuo caso, per essere specifici, sono gravi imperfezioni, ma sono certo che soffrendo sempre più riuscirai a migliorarti. Temo però non di poter più ricoprire il ruolo del tuo torturatore, giacché - non che mi dispiaccia, sia chiaro - questa era l'ultima lezione.” Si fermò davanti a lui, il solito ghigno atto a schernire il suo interlocutore gli fratturava completamente il volto. “E' ora ch'io vada, devo rimediare al tempo che mi hai fatto perdere a causa della tua incompetenza.” Rivolse un ultimo gelido sguardo al giovane, dunque s'avviò verso l'uscita.

    Ricevi controllo del Reiatsu Lv. 2 e 12 Exp.
    Fai un post conclusivo.
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    Cià.
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    Seppur all'apparenza parve ch'egli stesse per distruggere il masso il suo tentativo fallì miseramente a causa dell'insufficente quantitativo di reiatsu che il giovane concentrò nel pugno, che a causa di ciò ovviamente si ferì, iniziando a sanguinare. Alla visione di ciò, Haine rise per un breve lasso di tempo, dunque - dopo aver recuperato la solita maschera di totale inespressività tipica della sua persona - s'avvicinò nuovamente al giovane, ormai dolorante. “E' sempre ilare vederti soffrire, sai? Noto che hai fatto dei progressi, complimenti, anche se spero che ciò non mi privi della visione del tuo faccino in preda alla sofferenza ed alla disperazione.” Ghignò languidamente. “Considerando il risultato del tentativo ed il modo in cui l'hai svolto mi tocca aiutarti, anche se pare che tu abbia già compreso la maggior parte del metodo tramite cui dovresti frantumare quel masso. Peccato che nel tuo caso la teoria non vada di pari passo con la pratica, vero?” Fece una breve pausa, dunque, dopo aver posato gli occhi sul volto del suo allievo, riprese a parlare. “Benché tu sia riuscito ad incanalare il reiatsu ed a rilasciarlo correttamente non ne hai concentrato abbastanza per riuscire nel tuo intento. Infatti, come vedi, il masso è ancora integro, al contrario della tua mano. Se riuscirai a concentrare una quantità maggiore di reiatsu nella mano distruggere un sassolino del genere sarà così facile da farlo ad occhi chiusi. Ad ogni modo, non permettere che queste mie parole vadano ad insediare nel tuo essere la convinzione di poter completare con assoluta certezza l'allenamento, giacché non è affatto così. Semplice par solo all'apparenza, dato che - come spero tu abbia già intuito - è un allenamento ben più arduo di quanto può sembrare.” Finito il monologo, andò a posizionarsi nuovamente alla sua precedente posizione, prendendo le distanze dal ragazzo. “Il tempo vola, e me ne hai fatto perder fin troppo. Riprova, e vedi di non tediarmi ulteriormente. Se devi fallire fallo perlomeno soffrendo, giacché in tal caso sarò - almeno in parte - deliziato.”

    CITAZIONE
    Ricevi una lieve alla mano destra.
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    Il veloce tronco impiegò ben poco ad arrivare vicino al giovane, che riuscì miracolosamente a respingerlo grazie al suo pugno ed ad un tempismo che - seppur ben lungi dall'esser impeccabile - bastò per quell'occasione, salvandogli conseguentemente la pelle. In effetti, resistente o meno che fosse, se avesse ricevuto qualche altra ferita difficilmente sarebbe riuscito a rialzarsi. Il tronco tornò dunque in direzione di Haine, che si limitò - senza porvi particolar interesse - a spostarsi lateralmente d'un paio di passi, scansandolo completamente. Un tonfo eclatante segnò infine l'arrivo del tronco per terra, diversi metri più lontano. Un ghigno deliziato andò a ricoprire il volto di Haine, mentre egli iniziava ad avvicinarsi sempre più alla sua nuova vittima. “Infine, dopo avermi fatto passare per indicibile tedio, ti sei deciso a compiere questo dannato allenamento. Non mi pareva che fosse così difficile, non concordi? Anche se non nego di pentirmi di non averti fatto soffrire di più; in fin dei conti da ciò che ho potuto vedere saresti un'ottima cavia.” Rise sadicamente per diversi attimi, poi si ricompose, tornando nuovamente inespressivo. “Non aspettarti ch'io mi complimenti con te o ti faccia la festicciola come avrebbe fatto il tuo sensei; trovo tali idee davvero rivoltanti. Non son di certo qui per diventarti amico, così come tu non sei qui per tentare di vincerti la mia simpatia, anche perché non ci riusciresti.” Arrivato a pochi passi dal giovane si fermò improvvisamente, fissandolo. “Mi permetto di darti un unico avviso: non pensare che tutto t'andrà sempre bene, giacché d'ora in poi sarà per te sempre più difficile. Ovviamente è futile dirti che probabilmente perirai, o almeno, è ciò che mi auguro. Vederti soffrire, quest'oggi, è stato alquanto ilare per certi versi, seppur per altri sia stato oltremodo tedioso. Ma pare ch'io abbia parlato troppo; la mia presenza è divenuta futile dal momento che hai completato l'allenamento, ergo ho la piena libertà d'andarmene.” Ed infatti, detto ciò, sparì.

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    Dopo aver totalmente ignorato il saluto del giovane Haine s'alzò, ghignando. Impiegò svariati attimi a squadrare il suo studente, dunque - dopo esser tornato totalmente inespressivo - schioccò le dita della mano sinistra. Pochi istanti dopo, diversi shinigami apparsi dal nulla trasportarono due enormi massi nell'arena, sparendo immediatamente dopo averli posizionati al centro di essa. I due rimasero dunque nuovamente soli. Haine ghignò, rivolgendo un gelido sguardo al suo studente, dunque - dopo aver iniziato a concentrare il reiatsu nel pugno sinistro - andò a posizionarsi dirimpetto ad uno dei due massi, continuando a ghignare. “Data la semplicità dell'allenamento odierno t'avviso che non ho intenzione alcuna di perder tempo dietro ad alcuna spiegazione di sorta, giacché lo trovo alquanto futile.” Alzò il braccio sinistro, scaricando il reiatsu precedentemente concentrato nella mano tramite un pugno che andò a frantumare completamente il masso, riducendolo letteralmente in null'altro che minuscole briciole. S'avvicinò dunque al giovane con ghigno beffardo dipinto in volto. “Visto? Non è affatto difficile. Il primo tentativo è sempre qualcosa di molto cruciale, non voglio rovinarti il divertimento dicendoti ora il metodo corretto tramite cui completare l'allenamento, anche perché in tal caso nemmeno io mi divertirei. Ti darò dunque l'opportunità di provare il tuo ipotetico valore riuscendoci da solo. In caso tu dovessi fallire - cosa che ovviamente accadrà - mi vedrò costretto ad aiutarti, purtroppo. Hai un sensei indubbiamente gentile. Bada però; la mia gentilezza - così come la pazienza - è alquanto limitata. Tediami troppo e potrei anche sbarazzarmi di te”. Haine s'allontanò, portandosi a distanza di sicurezza, mentre il suo riso sadico e malato andò ad invadere l'arena. “Ho parlato a sufficienza, ergo sei pregato d'iniziare. Al massimo potresti perdere un paio d'arti, ma non lo considero un gran problema, concordi?”
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    Giusto un paio d'errori di battitura. Inoltre un ampliamento della descrizione del tentativo non sarebbe male, due righe sono davvero poche.


    Seppur egli avesse ormai compreso il metodo tramite cui svolgere l'esercizio era ancora ben lungi dall'avere successo nella pratica, al punto che il suo tentativo fallì miseramente a causa del poco reiatsu che aveva concentrato e del tempismo con cui l'aveva rilasciato.
    Il tronco infatti colpì in pieno la sua mano, causandogli una ferita non da poco conto. Dopo aver assisto all'ilare visione del suo nuovo studente soffrire, Haine rise sadicamente per diversi minuti, deliziato dalla scena. “Tutto qui ciò che sai fare? Pensavo che conoscessi almeno le basi, ma pare ch'io mi sbagliassi completamente. Temo d'averti sopravvalutato, ed a causa di ciò hai deluso le mie aspettative. Tuttavia devo riconoscere che mi hai fatto divertire; il vederti soffrire è cosa alquanto ilare e ridicola, ergo ti perdonerò, per questa volta. Dato che odio tergiversare e non ho alcuna intenzione di perdere tutta la giornata dietro di te, t'inviterei a riprovare. In fin dei conti non hai nulla da perdere, o quasi. Al massimo tornerai più leggero, privato di qualche arto. Ma non ritengo che questo sia un gran problema, no?” L'ennesimo ghigno sadico e contorto andò a fratturargli il volto. “Ma non sono così cattivo, almeno non ancora, dunque mi vedo costretto ad aiutarti. In tal caso il tuo errore principale - seppur ce ne fosse anche un altro di poco conto nel tempismo con cui hai rilasciato il reiatsu - è stato l'aver concentrato una dose troppo scarsa di reiatsu. Pensa razionalmente: pensi davvero che con quel poco reiatsu potessi riuscire a respingere un tronco di quelle proporzioni? Mi domando se tu sia davvero stupido o se quel tronco t'abbia momentaneamente reso tale.” S'avvicinò nuovamente ai tronchi, andandone a prendere un altro ed ignorando di conseguenza il precedente. “Ho già detto che odio tergiversare e perder tempo? In caso non l'avessi fatto, ora ne hai la consapevolezza. T'invito di conseguenza a riprovare, anche se temo che affrontare nuovamente l'esercizio con la mano così conciata non sia una grande idea, ma mai mi permetterei di fermarti, giacché la tua sofferenza è per me una deliziosa goduria, dunque più ti farai male e soffrirai e più mi farai divertire. Con questa premessa, come potrei mai fermarti? Sarebbe davvero insensibile da parte mia.” Ghignò, e - dopo esser tornato nuovamente inespressivo - lanciò il tronco precedentemente raccolto al giovane studente.

    CITAZIONE
    Ricevi una lieve alla mano destra.
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    Il tronco arrivò in pieno volto al giovane, che conseguentemente ruzzolò in modo rovinoso per terra, scivolando indietro di diversi metri. Rimase incosciente giusto per un paio di minuti, ed in quel breve lasso di tempo arrivò un messaggero con una comunicazione d'urgenza rivolta al sensei Saku Hiruma. Molto probabilmente si trattava d'un impegno alquanto importante che non poteva in alcun modo rimandare, giacché dopo averla letta egli sparì rapidamente insieme al messaggero, lasciando il suo studente - ancora svenuto - da solo e senz'alcuna spiegazione. Al suo risveglio, ch'accadrà non prima di diversi istanti dopo la sparizione del suo sensei, il giovane si ritroverà davanti, seduto sull'ammasso di tronchi, un altro sensei mai visto prima e ben differente dal primo, che - con fare divertito - continuerà a squadrarlo.
    “La bella addormentata si è destata dal suo sonno, vedo”. Un tono peculiare - a dir poco ironico, seppur distaccato - atto a ridicolizzare il giovane andava a caratterizzare le sue parole e più in generale il modo di parlare che utilizzava di solito, rendendolo indubbiamente odioso. “Ritengo sia inneccessario rivelarti la mia identità, dunque mi limiterò semplicemente a dirti il motivo della mia sgradita visita”. Ghignò, guardandolo. “Il tuo sensei se n'è andato improvvisamente. Non chiedermi il perché, giacché non ne ho idea né tantomeno nutro interesse alcuno nel saperlo, così come non ne nutro nei confronti della tua incolumità, sia essa mentale o fisica”. S'alzò, dirigendosi dunque verso il giovane, andando a lasciare giusto un paio di centimetri fra di loro. Lo guardò dunque negli occhi, ghignando con fare divertito. “Il mio compito, qui - seppur non nego d'esser restio a farlo - è quello di continuare quel misero allenamento che tu ed il tuo sensei avevate iniziato”. Disse, con tono freddo e distaccato. “Ti avviso però che non sarà affatto facile, giacché temo d'essere ben più severo e sadico di quello shinigami che fino ad ora ha ricoperto il ruolo di tuo sensei, ergo non pensare che sia una passeggiata. Detesto perder tempo, dunque non tergiversiamo ulteriormente”. Detto ciò si diresse nuovamente in direzione dei tronchi, e - dopo averne alzato uno - lo lanciò con fare fulmineo in direzione dell'allievo, che nel frattempo s'era rialzato.

    CITAZIONE
    Ricevi una moderata al volto.
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    Ti viene recapitata una busta contenente una missiva identica a quella delle volte precedenti, vergata dalla peculiare ed ormai a te nota calligrafia di Haine. Ormai avvezzo a questa, rapidamente e con molta facilità riuscirai a decifrarne il contenuto: “Presentati nell'arena esterna #1 alle ore nove. Eventuali ritardi non saranno tollerati”.
    Al tuo arrivo troverai ad attenderti il tuo sensei - arrivato giusto poco prima di te - seduto al centro dell'arena, che si presenta come un'enorme spiazzo privo di qualsivoglia ostacolo.
284 replies since 4/11/2010
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