Tamaki VS Eikichi

Due reclute di energia bianca, ma uno ha già fatto quasi tutti gli allenamenti

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  1. Tamaki-kun
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    Era una spendida giornata, il sole si rifletteva sullo specchio d’acqua del torrente che stavo osservando mentre scrivevo. Un paio di trote ogni tanto saltavano per afferrare qualche insetto che volava vicino alla superficie e gli schizzi d’acqua che facevano alzare brillavano come dei diamanti prima di ricadere in mille goccioline nel torrente, provocando delle leggere increspature presto cancellate dalla corrente. Una libellula mi svolazzava intorno, incuriosita dalla mia presenza in quel luogo. Il battere ritmico delle sue ali creava una specie di sinfonia che mescolandosi insieme al suono dell’acqua corrente era in grado di farti sentire parte della natura stessa, i battiti del mio cuore erano rallentati per la quiete di quel luogo e l’unica parte di me che si muoveva era la mano che reggeva la penna e scorreva dolcemente sul foglio in cui stavo riversando questi sentimenti, creando la mia ennesima poesia.

    Improvvisamente mi ricordai della mia piccola sfida con un’altra recluta, la sfida l’avevo richiesta io ma stavo quasi per scordarmene nella pace di quel luogo, il tempo stesso pareva essersi fermato da quando mi ero steso. Con un sospiro chiusi il libretto su cui stavo scrivendo e mi alzai senza fretta. Me ne ero ricordato appena in tempo e forse avrei addirittura avuto qualche minuto di anticipo: il luogo scelto per la sfida era uno spiazzo poco distante da dove mi trovavo ora, una specie di radura erbosa circondata dal bosco.

    Lentamente mi avviai verso quella radura e una volta arrivato notai che non c’era ancora nessuno. “Poco male,” mi dissi “significa che avrò il tempo per un sonnellino prima della sfida”. Mi stesi in mezzo a quegli steli d’erba che mi circondavano e mi addormentai nel giro di un minuto.


    Le regole di quel piccolo incontro erano semplici: niente morte per l’avversario ma nessuno limite nell’uso dell’ asauchi, nel caso uno dei due la possedesse.


    SPOILER (click to view)
    Chi arbitrerà l’incontro?

     
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  2. atz91
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    Combattimento



    Qualche giorno prima, Kurosaki ricevette l'invito per partecipare alla sfida con un'altro aspirante Shinigami, sperava realmente che quell'incontro sarebbe stato divertente ed emozionante, infatti, il ragazzo frequentava i corsi in Accademia regolarmente ma non aveva mai potuto testare le sue abilità nel combattimento e i suoi miglioramenti. Non doveva attendere ancora molto, infatti, il giorno del combattimento sarebbe presto arrivato.

    Kurosaki era a letto, come al solito aveva passato la nottata in compagnia di qualche ragazza, gli piaceva divertirsi anche se si considerava un tipo riflessivo e con la testa apposto, riusciva raramente a resistere al fascino femminile, soprattutto quando era reso euforico da una certa quantità di alcool. Di solito beveva di rado, ma ogni tanto si faceva tentare dall'odore del sakè, lo apprezzava. Quella mattian si svegliò, era in piena forma, forse un pò stanco, ma, nonostante avesse bevuto, non aveva mal di testa, non si era ubricato fino a star realmente male. Si alzò, si alzò il viso e fece una colazione leggera, quel pomeriggio avrebbe dovuto combattere con Tamaki-kun e voleva stare leggero con il cibo. Si riposò fino a mezz'ora prima dell'inizio del combattimento, era solito arrrivare con qualche minuto di anticipo o in perfetto orario, non era un tipo a cui piaceva attendere quindi preferiva che fossero gli altri a sopportare ciò.

    Prima di uscire, indossò la divisa da studente dell'Accademia e prese con sè l'Asauchi, probabilmente sarebbe stata utile durante il combattimento. Quando usci di casa, un sole splendido illuminava i suoi capelli neri, che sotto quella luce lo infastidivano e non di poco, ifnatti, i capelli cosi scuri attiravano il calore, era come se la testa gli bruciasse. Kurosaki si diresse verso il luogo del combattimento: una radura erbosa circondata da una foresta, uno dei luoghi migliori del Rukongai in cui combattere, li infatti passavano pochissime persone.
    Arrivò al luogo dell'incontro con qualche minuto d'anticipo, vide Tamaki-kun disteso in mezzo all'erba, stava probabilmente dormendo e non si accorse della presenza del suo avversario, che in un primo momento si arrabbiò, sembrava quasi che Tamaki lo stesse sottovalutando e lui non amava esser preso sottogamba, poi sorrise, pensando che fosse uno di quelli che arrivano con ore di anticipo agli appuntamenti e che quindi si fosse addormentato perchè stufo di aspettare.

    Kurosaki si avvicinò a quell'aspirante Shinigami, estrasse l'Asauchi e lo toccò debolmente per svegliarlo, non voleva fargli male prima dell'incontro.

    "Svegliati, non abbiamo forse un incontro da svolgere? Se sei stanco posso anche tornare a casa mia, cosi da poter riposare anch'io. Se vuoi realmente essere sveglio vai a sciacquarti quel viso al torrente qui vicino."

    Si sedette sull'erba, aspettando che Tamaki si svegliasse completamente.
     
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  3. Tamaki-kun
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    Senza nemmeno aprire gli occhi portai la mia mano all’altezza del volto e mi scostai una ciocca di capelli biondi dalla fronte mentre il mio avversario si sedeva per aspettare che fossi pronto a combattere. Lentamente mi alzai e dopo essermi passato una mano sui vestiti per togliere i fili d’erba che erano rimasti attaccati sorrisi al mio avversario. Sembrava un poco contrariato dal mio comportamento ma non me ne curai particolarmente. “Il mio nome è Tamaki,” dissi con una espressione cordiale sul volto “sono onorato che tu abbia accettato questa piccola sfida”. Accennai a un inchino verso il mio interlocutore e gli porsi una mano per aiutarlo ad alzarsi.

    Una volta che fummo entrambi in piedi gli voltai le spalle e mi allontanai di una decina di metri. Una piacevole brezza spazzava quel prato e le viole che crescevano sparse diffondevano un buon profumo, pungente ma al tempo stesso piacevole. Colsi una di quelle viole e riportai la mia attenzione verso il mio avversario che mi stava guardando un po’ incuriosito da come mi comportavo.

    Alzai la mano che reggeva il fiore e parlai con voce pacata: “Le regole di questo incontro le conosci: non bisogna uccidere l’avversario ma potremo usare le nostre asauchi senza alcun limite. L’incontro avrà inizio appena la viola che tengo in mano toccherà il suolo, spero di essere stato chiaro”.

    Guardai l’avversario per qualche secondo, qualcosa mi diceva che in fondo non eravamo cosi diversi e saremmo potuti andare molto d’accordo. Sorrisi affabilmente verso il mio interlocutore e feci cadere la viola che tenevo nella mano sinistra senza acquisire nessuna posa particolare per difendermi.


    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Rilassato
    Azioni: Nessuna
    Asauchi: Ancora nel fodero



    Edited by Tamaki-kun - 3/5/2008, 18:59
     
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  4. atz91
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    L'inizio della sfida



    Kurosaki osservava con calma quel ragazzo, era strano, finalmente decise ad alzarsi, si puli dai fili d'erba che erano rimasti attaccati alla sua veste e sorrise. L'avversario disse il suo nome, come se Eikichi non lo conoscesse, per non essere scortese anche lui fece lo stesso. "Sono Eikichi Kurosaki, sono felice di poter combattere con te, per la prima volta potrò affontare qulacuno e tu mi sembri forte e preparato". Tamaki allungò la mano e aiutò Kurosaki ad alzarsi, il ragazzo la strinse e presto si trovò in posizione eretta. Un'altra stranezza colse il suo animo e la mente, infatti, l'avversario gli voltò le spalle, si allontanò di una decina di metri e si chinò a cogliere una viola, riportò poi l'attenzione verso Eikichi rivolgendosi a lui.

    CITAZIONE
    “Le regole di questo incontro le conosci: non bisogna uccidere l’avversario ma potremo usare le nostre asauchi senza alcun limite. L’incontro avrà inizio appena la viola che tengo in mano toccherà il suolo, spero di essere stato chiaro”.

    Ascoltò attentamente le regole, erano semplici, bastava non uccidere l'avversario, Kurosaki non avrebbe mai pensato di farlo, non provava odio nei suoi confronti, non trovava le motivazioni per ucciderlo. Riusciva a trovare le motivazione per lottare, poichè era animato in un certo senso da uno spirito guerrigliero e combattivo, era inoltre mosso dalla voglia di mettere in mostra le propie abilità e tutto ciò che la sensei gli aveva insegnato in Accademia, dove aveva svolto due lezioni sul controllo del reiatsu e due sul controllo del corpo. La mente di Kurosaki iniziò come al solito a vagare, pensava a quei momenti, alle mille vicessitudini affrontate, ma quello non era il momento più opportuno, presto l'incontro sarebbe iniziato, presto avrebbe dovuto iniziare a combattere, presto non ci sarebbe più stato spazio per i ricordi delle azioni passate, da quel momento doveva portare la concentrazione al massimo, non poteva permettersi nessuna distrazione.

    I due ragazzi si scambiarono alcuni sguardi, era come se si studiassero, ma lo studio non riguardava tanto il combattimento, ma la persona in sè. Tamaki-kun sorrise affabilmente, fece cadere la viola, ma non assunse nessuna posizione difensiva, pensando che probabilmente sarebbe stato Kurosaki a prendere l'iniziativa. Quest'ultimo non si fece attendere, infatti, i muscoli delle gambe erano tesi ed erano già pronti per uno scatto. La viola toccò il suolo, l'aspirante Shinigami parti in direzione di Tamaki, durante il movimento finse di estrarre l'Asauchi dal fodero. Quando si ritrovò a un metro circa dall'avversario, spinse con la gamba sinistra poggiando la punta del piede al suolo, dopo aver fatto pressione sul terreno, si spostò verso destra mantenendo la stessa distanza. A quel puntò arrestò lo scatto, frenando con il piede destro, successivamente ruotò il piede sinistro e il busto per poter guardare Tamaki negli occhi, da una posizione leggermente laterale. Piegò leggermente le gambe, cosi da tenersi pronto ad un qualsiasi movimento, la mano destra poggiava sull'impugnatura dell'Asauchi, cosi da poterla estrarre velocemente nel caso in cui l'avversario l'avesse attaccato con la sua lama, l'altra era in posizione di guardia.

    "Ora che mi sono scaldato, lo scontro può iniziare" disse co tono calmo e pacato

    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Calmo e concentrato
    Azioni: Movimento frontale e poi laterale
    Asauchi: Ancora nel fodero ma pronta per essere estratta



    Edited by atz91 - 3/5/2008, 22:11
     
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  5. Tamaki-kun
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    Avevo seguito attentamente ogni azione fatta dal mio avversario e rimasi favorevolmente impressionato dalla sua velocità. Si poteva capire facilmente che era in un punto più avanzato nei suoi addestramenti rispetto a quello di Tamaki. Dopo questo rapido movimento che lo portò al mio fianco sussurrò questa frase:

    CITAZIONE
    “Ora che mi sono scaldato, lo scontro può iniziare”

    Sorrisi sentendogli pronunciare queste parole e decisi che era finalmente il momento di iniziare a impegnarmi un pochino. Rapidamente afferrai la manica del mio avversario che poggiava sull’impugnatura della asauchi e la usai come perno per compiere un movimento circolare su me stesso che mi portò alle sue spalle. Era un movimento rapido che mi permise di bloccargli la possibilità di estrarre la sua asauchi grazie al peso del mio corpo che gli ancorava la mano all’impugnatura di quest’ultima e gli limitava i movimenti possibili.

    Avvicinai la mia bocca all’orecchio del mio avversario e gli sussurai: “Ora mi sono riscaldato anche io, se te la senti è arrivato il momento di iniziare questa piccola sfida”. Balzai rapidamente indietro e estrassi la mia asauchi.

    “Lascio a te la prima mossa,” dissi mente giocavo con la mia asauchi, facendola roteare allegramente con dei rapidi movimenti della mia mano “ti andrebbe di non usare subito la nostra asauchi ma divertirci un poco tramite il combattimento a mani nude prima di fare sul serio?”. Sorrisi al mio avversario e rimasi in attesa di una risposta, mentre il vento, che si era improvvisamente alzato, mi scompigliava i capelli.


    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Divertito
    Azioni: Movimento circolare e poi balzo all'indietro
    Asauchi: Estratta



    Edited by Tamaki-kun - 4/5/2008, 15:51
     
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  6. atz91
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    Giù le mani dal kimono!



    Kurosaki era immobile, stava attendendo una mossa del suo avversario, attendeva con ansia il suo attacco, era concentrato e pronto a colpire, era eccitato per l'inzio del combattimento. Tamaki lo prese per la manica del kimono e la usò come perno per compiere, la mossa non fu delle più furbe possibile e Kurosaki lo sapeva ma decise di non colpirlo, voleva fare un bell'incontro e non terminarlo presto o far del male all'avversario per un errore, sperava solo che l'avversario compiuto il movimento non l'avrebbe attaccato, cosi come lui non aveva fatto.

    La sua mossa non è stata delle più abili, forse è solo un gesto di sfida. Infatti, lui mi ha bloccato solo un braccio su due, non mi ha bloccato nessuna delle due gambe, mentre lui finchè non ha completato il movimento non potrebbe usar nessun altro. Io, invece, potrei dargli una ginocchiata, mirando a qualunque parte del suo corpo in movimento, colpirlo con un pugno, abbassarsi e fare una spazzata, ma sono sicuro che lui non mi attaccherà, non lo conosco ma posso comprendere che è un gesto di sfida per la mia frase precedente.

    Il ragazzo fece la rotazione e avvicinò la sua bocca all'orecchio di Eikichi:
    CITAZIONE
    “Ora mi sono riscaldato anche io, se te la senti è arrivato il momento di iniziare questa piccola sfida”

    Kurosaki aveva compreso quel ragazzo ed era contento di nona verlo attaccato, si girò di colpo non appena il ragazzo si allontanò, era il tempo per cominciare la sfida, quello era stato un anticipo delle loro abilità. Ora i due avrebbero incominciato sul serio e Tamaki decise che sarebbe stato Kurosaki a compiere la prima mossa, al ragazzo non dispiaceva, anche se sapeva di dare all'aversario la possibilità di studiarlo ancora un pò.

    La proposta del ragazzo gli giunse all'orecchio:
    CITAZIONE
    “ti andrebbe di non usare subito la nostra asauchi ma divertirci un poco tramite il combattimento a mani nude prima di fare sul serio?”.

    La proposta era strana, più che altro il tono, sembrava che il ragazzo sottovalutasse il combattimento a mani nude, ma a Kurosaki non importava più di tanto il metodo con cui avrebbero combattuto cosi si tolse l'Asauchi e la impiantò al suolo, pronto per combattere, si rivolse cosi al ragazzo:" Accetto la proposta, dimmi tu quando vuoi iniziare a combattere"

     
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  7. Tamaki-kun
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    Sorrisi di fronte alla risposta del mio avversario e accennai a un piccolo inchino come per ringraziarlo di aver accettato la mia proposta. Rapidamente fermai l’asauchi che stavo ancora facendo roteare e mi chinai, appoggiai delicatamente la mia arma sul suolo e chiusi gli occhi per un istante: in quella radura sentivo che avremmo potuto dare vita a uno scontro interessante, nonostante nessuno dei due avesse minimamente accennato a fare sul serio fino a quel momento.

    Mi alzai lentamente e rimasi a guardare il mio avversario: “Bravo, avevi intuito che non desideravo attaccarti con quel semplice movimento e hai deciso di non rispondere, tuttavia ti faccio presente che la tua ultima frase è fuori luogo: nonostante nessuno dei due abbia tentato di colpire l’altro ti ricordo che lo scontro è iniziato da quando quello splendido fiore ha toccato il suolo. Di conseguenza per me puoi fare sul serio anche da subito, nonostante io non voglia ancora impegnarmi per il momento.”

    Ero curioso di vedere come avrebbe reagito a quella ennesima frase il mio avversario, sembrava che iniziasse a credere che non lo stessi prendendo seriamente nonostante quello fosse semplicemente il mio stile di combattimento: non avrei mai attaccato senza avere prima delle piccole informazioni su come combatteva l’avversario, questa tattica poteva rivelarsi rischiosa all’inizio ma sapevo che mi avrebbe portato dei benefici nel protrarsi dello scontro.

    Durante questo preludio avevo potuto cogliere qualche piccola informazione sul mio avversario: possedeva una discreta velocità ma ne perdeva gran parte durante le curve molto spigolose che mi aveva fatto vedere, di conseguenza se avessi usato dei movimenti morbidi e flessibili sarei riuscito a metterlo in difficoltà se avesse continuato a muoversi in quel modo, cosa che ritenevo molto probabile. Inoltre, nonostante questo non centrasse molto nell’ambito del combattimento, compresi che era una persona davvero simpatica e saremmo potuti diventare ottimi amici.

    Dopo qualche istante in cui ero perso in queste mie considerazioni mi riscossi e parlai nuovamente: “Come ho già detto lascio a te la prima mossa, attaccami come preferisci”
     
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  8. atz91
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    Via!



    Kurosaki osservava il suo avversario in attesa di una risposta, la risposta del ragazzo non tardò al farsi sentire, infatti, una volta appoggiata la sua asauchi al suolo, disse che lo scontro era già inizato, anche se lui non aveva ancora voglia di fare sul serio. Lo sguardo di Kurosaki era perplesso, Tamaki lo stava probabilmente sottovalutando, ma ad Eikichi non dispiaceva, sapeva che volente o nolente si sarebbe impegnato in ogni caso durante il corso del match. Inoltre, dalle sue parole era ben chiaro che stesse aspettando la mossa del ragazzo per studiarlo in modo chiaro, anche se riteneva che questa tettica veniva poi a cadere perchè orami Kurosaki aveva capito la sua tattica ed inoltre, i pensieri umani sono stati e sono imprevedibili, quindi lo stile di combattimento o un azione può variare anche se la situzione che si presenta rimane la stessa.

    Vuole propio che sia io a iniziare, è sempre un vantaggio essere i secondi ad iniziare nel combattimento, infatti, se due avversario sono di pari livello o il loro gap è minimo, il secondo è facilitato in quanto vede la mossa dell'avversario o può preparare una difesa adeguata. Deduco e ritengo che lui al primo attacco non si aspetterà un attacco diretto in quanto sarebbe un attacco suicida ma ritengo che si aspetti una finta. Detto ciò, ho deciso il metodo del mio attacco. Sono anche un pò fesso, la mie abilità maggiori non sono sicuramente la velocità e il combattimento a mani nude, ma piuttosto quello con la spada e il controllo del reiatsu, posso cavermela ugualmente

    Kurosaki mise in tensione i muscoli delle gambe, le sue gambe erano pronte a scattare, pochi attimi e cosi fu, il ragazzo dai capelli neri compi lo scatto. Il suo avversario non era molto distante, anzi si poteva dire che lo scatto lo portò in pochi attimi nelle vicinanze del nemico, a quel punto Kurosaki portò la gamba destra leggermente avanzata, saltò con quella sinistra e caricò la gamba destra nel tentativo di dare un calcio in direzione del collo. Il suo salto però era solo di pochi centimetri e il calcio fu caricato solamente a metà, era una finta, si abbassò di colpo, mise il braccio sinistro a terra e tentò un calcio basso con la gamba destra puntando alle sue gambe, alla fine di questa azione, programmando che l'avversario avrebbe potuto solo schivare si sarebbe rialzato di colpo, dopo aver eseguito una capriola all'indietro, con uno sforzo addominale o nel momento in cui il suo avversario schivava o nel momento in cui cadeva al suolo.

    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Concentrato
    Azioni: Scatto, salto, calcio basso
    Asauchi: Estratta e piantata al suolo



    Edited by atz91 - 10/5/2008, 18:21
     
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  9. Tamaki-kun
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    Il mio avversario scattò e in pochi attimi si trovò in una posizione molto vicina al mio corpo. Da quella posizione fece un salto e tentò di colpirmi con un calcio della gamba destra. Rapidamente flessi le mie gambe e mi abbassai per evitare il colpo.

    Eikichi sembrò cambiare strategia e invece di portare a compimento il suo calcio si abbassò e tentò una spazzata con la stessa gamba con cui aveva effettuato la finta. “Cavoli, sei un poco indeciso o sbaglio amico?” pensai sospirando “Va bene una finta, ma con la combinazione che hai appena fatto mi hai messo nella situazione di avere già le gambe flesse, pronte per saltare ed eludere la tua spazzata.”

    Mentre la gamba avversaria si avvicinava compii il salto che mi avrebbe permesso di evitare quel colpo. Con un sorriso decisi di aggiungere un piccolo particolare alla schivata per rendere più interessante il primo scambio di colpi: invece di limitarmi ad evitare il suo calcio con un semplice salto trasformai quest’ultimo in una capriola che mi avrebbe permesso di atterrare pesantemente con i piedi sopra il mio avversario, vista la sua posizione gli avrei colpito le spalle, facendogli parecchio male.

    “Non si trova nelle condizioni di evitare efficacemente questo colpo, staremo a vedere cosa si inventerà” pensai, in attesa di un qualche tentativo di difesa da parte di Eikichi.


    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Divertito
    Azioni: Salto con capriola in avanti
    Asauchi: Poggiata al suolo



    Edited by Tamaki-kun - 10/5/2008, 18:10
     
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  10. atz91
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    Occhio alle spalle



    Kurosaki stava per colpire il suo avversario con un calcio, ma questo propio mentre stava per essere raggiunto compi un salto, gli occhi del ragazzo erano attenti per osservare le mosse che l'avversario avrebbe compiuto, la mossa non era un normale salto ma una capriola in avanti che puntava logicamente o a scavalcare Kurosaki per poi colpirlo alle spalle o a colpirlo ricadendogli addosso. Kurosaki mise in moto il cervello per evitare l'attacco o i lpossibile attacco di Tamaki. L'aspirante Shinigami fece cosi pressione sulla mano sinistra, la fece ruotare, lo stesso fece con il piede sinistro, il corpo ruotò insieme a quelle due parti del suo corpo, il petto del ragazzo si trovava ora rivolto verso il suolo, la posizione era quella delle flessioni. Ruotò velocemente un'altra volta, questa volta il peso fu posto sulla mano destra, poggiò la mano sinistra a terra e si ritrovò con la schiena rivolta verso il suolo, le due mani toccavano terra, le braccia erano tese. Con quel movimento aveva evitato il contrattacco dell'avversario, Kurosaki si alzò velocemente in piedi e osservò Tamaki.

    "Sei bravo, non mi sarei aspettato un contrattacco dopo la schivata, forse me lo sarei aspettato ma non portato in quel modo. Sei anche veloce e rapido, hai movimenti fluidi, son riuscito a capire qualcosa dalla tua difesa riguardo al tuo modo di combattere, è vero che il tuo movimento non faceva trasparire nulla sulla tua tattica offensiva, ma sui tuoi movimenti si"

    Kurosaki preparò in tensione i muscoli delle gambe per essere pronto a qualsiasi evenienza

    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Concentrato
    Azioni: Ruotato il corpo
    Asauchi: Estratta e piantata al suolo

     
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  11. Tamaki-kun
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    Rimasi immobile mentre il mio avversario si rialzava dopo quella schivata un poco azzardata: volendo avrei potuto sferrargli un calcio mentre si stava rialzando e farlo cader nuovamente a terra ma decisi di non tentare nessun movimento offensivo.

    Improvvisamente il mio avversario si rivolse a me e mi fece i complimenti per il mio contrattacco. Sorrisi verso il mio interlocutore e accennai a un piccolo inchino come per ringraziarlo delle sue parole mentre il vento riprendeva a spazzare l’erba del prato e a scompigliarmi i capelli.

    Chiusi gli occhi e rimasi a farmi cullare da quella sensazione per qualche istante prima di rispondere. “Cavoli, credo che con il combattimento a mani nude non caveremo un ragno dal buco e nemmeno per quanto riguarda l’uso della asauchi nutro grandi speranze,” mentre stavo parlando sospirai come se stessi annoiandomi “che ne dici se finiamo qui la nostra sfida? Ritengo che nessuno dei due riuscirebbe a colpire l’avversario se decidessimo di continuare in questo scontro.”

    Mi sedetti a terra e ripresi a parlare senza eccessiva fretta: “Lascio a te la scelta, vuoi impugnare l’asauchi oppure chiudere la nostra sfida?” Mentre pronunciavo quelle parole colsi dal terreno una margherita a rimasi ad osservarla per tutta la durata della frase, solo una volta che ebbi finito di parlare alzai lo sguardo per vedere che reazione aveva avuto il mio sfidante.


    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Rilassato
    Azioni: Nessuna
    Asauchi: Poggiata al suolo

     
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  12. atz91
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    Kurosaki si era rialzato, aveva fatto i complimenti all'avversario, gli era piaciuta quella mossa offensiva, anche se nei movimenti di entrambi si notava una certa mancanza di stimoli per combattere, forse per pigrizia, forse perchè i lcombattimento si sarebbe prolungato a lungo continuando con quell'intensità. Tamaki fece un inchino, una volta ricevuti i complimenti, chiuse gli occhi e iniziò a parlare

    CITAZIONE
    “Cavoli, credo che con il combattimento a mani nude non caveremo un ragno dal buco e nemmeno per quanto riguarda l’uso della asauchi nutro grandi speranze. Che ne dici se finiamo qui la nostra sfida? Ritengo che nessuno dei due riuscirebbe a colpire l’avversario se decidessimo di continuare in questo scontro.”

    Kurosaki aveva avuto lo stesso pensiero, Tamaki chiese se voleva o meno continuare la sfida o terminarla in quel momento, il ragazzo si fiondò verso la sua Asauchi la estrasse dal terreno e si avvicinò all'avversario seduto, arrivato a poca distanza ripose l'Asauchi e si sedette accanto all'avversario, estrasse poi una bottiglia di sakè e dei bicchierini e gli offri da bere
     
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11 replies since 2/5/2008, 22:28   163 views
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