Classe H [I]

presentazione

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  1. Nibius
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    CITAZIONE
    Classe H
    Sensei:Hideki Motosuwa (Nibius)
    Allievi:
    -Lex Arc (Il nobile)

    Nota: il Pg che uso come sensei non è il mio vero personaggio. Per maggiori informazioni sul PG che ti allena vai nelle schede e controlla nell'omonimo PG (Hideki Motosuwa)..^^

    Ed ancora una volta mi era stata affidata una classe Quincy.. Ultimamente gli hollow stavano bersagliando quartieri della città affidati ad altri Quincy. Ormai era da un po’ che non apparivano degli avversari seri al mio livello nella mia zona, ogni tanto capitava qualche hollow appena nato ma nulla di impegnativo.

    Data questa scarsità di avversari i miei superiori decisero che avevo troppo tempo libero e mi appiopparono un nuovo studente. Non mi dispiaceva forgiare nuove promesse, speravo soltanto che il nuovo allievo fosse almeno interessante.

    Gli inviai una lettera sigillata con il simbolo della croce dei Quincy. Sui fogli che gli inviai c’erano scritte poche righe. Dicevano solo il luogo e l’ora del nostro primo incontro.

    CITAZIONE
    “Hai deciso di dare una svolta alla tua vita.
    Stazione centrale binario 6, ore 8.30 am.

    A presto
    Il tuo Sensei Hideki Motosuwa”

    Ora che ripensai alla lettera mi sembrava più una di quelle cartoline di promozioni…
    Bhe non aveva importanza.

    Ero seduto su una panchina in attesa del mio nuovo studente. La mia testa ciondolava indietro appoggiata allo schienale mentre guardavo con lo sguardo vuoto il soffitto. L’afflusso di pendolari che passavano era continuo. Il mio nuovo studente avrebbe faticato a trovarmi.

    Ore 8.00 e ancora non c’era traccia di Lex.


    CITAZIONE
    Regole:
    -Lunghezza minima di un post: 10 righe. Devi superare questa soglia o potrò benissimo non accettare il tuo post. Inoltre con accettare non intendo dire che avrai sicuramente superato la prova, per questo più scrivi, più possibilità hai.
    -Correttezza grammaticale, quindi o usi la prima persona, o la terza senza cambiare di continuo, inoltre attento ai tempi verbali. (un buon post è delineato anche da questo)
    -Niente abbreviazioni (xk, cm ecc...)
    -Niente autoconclusività (nei vari allenamenti tu dovrai dire come CERCHi di eseguire ciò che ti sarà richiesto, sarò io a valutare se riuscirai o meno, sempre basandomi sulla qualità dei tuoi post.
    -Per facilitare la lettura del post ti consiglio di mettere una Legenda nella quale indichi con caratteri/colori/segni le varie parti del discorso (Narrato, parlato pensato..)
    La mia è:
    - “ ” pensieri
    -<< >> parlato
    se ci sono cambiamenti te lo dirò

    Dopo questo Buona ruolata ^^



    Edited by Nibius - 24/10/2008, 22:37
     
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  2. Il nobile
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    CITAZIONE
    Legenda:
    Narrato
    <<parlato>>
    Pensato

    L'uomo rettile



    image

    Da quando il suo vecchio sensei era morto per senilità nel deserto, passarono già ben quattro giorni e Lex si era recato di lena e secondo le ultime istruzioni nel luogo in cui si presumeva esistessero ancora gli ultimi Quincy.
    Il fantomatico loco però non era altro che una sorta di metropoli.
    Si rivelò essere una grande città, caotica e decisamente perfetta per nascondersi fra le persone comuni, ma la cosa che stupì in assoluto il giovane Lex fù che non dovette cercare i Quincy ben si furono quest'ultimi a trovare lui.

    La croce degli anziani !! E' così sia allora, dalle tenebre provengo e alle tenebre tornerò !!

    Pensò al suo solito modo fantomatico intendendo molte cose. Il volto di Lex per un istante apparve risoluto e tremendamente deciso.
    Con fare militare e composto lesse la lettera col sigillo del suo clan e la ripose fra le tasche dei suoi pantaloni.
    Lex d'altronde era fatto così, esternamente sempre freddo e impassibile e se si sorprendeva di un accaduto non lo faceva trasparire di certo a qualcuno, già, questo il caro prezzo della sofferenza che sigilla un cuore per non permettergli più di sanguinare.

    La missiva parla chiara e da come è scritta sembra essere una pura formalità. Non ci sono dei segni o messaggi nascosti che mi permettono di capire qualcosa in più sul mio nuovo maestro... pazienza

    Lex stava per recarsi all' appuntamento munito di una cartina dettagliata della città lasciata per preucazione dal vecchio master .
    Si fecero già le 8 am, ancora non si trovava proprio alla stazione e pensava invece a come avrebbe fatto a riconoscere il suo sensei !! Nel frattempo egli diventò una specie di ombra sommersa da una folla e calca di persone sempre crescente. Sicuramente quello si trattava di un orario di punta, non sarebbe stato facilissimo. D'un tratto, Lex si fermò e fissò uno a uno gli sguardi degli umani che correvano e camminavano imperterriti come dei treni dritti per i loro affari, la loro strada, sicuri che sapessero quale fosse.

    I loro sguardi sono vuoti, spenti !! Chissà cosa li riempie !! A me cosa riempie se non il vuoto ?? Già, forse sono come loro... e forse no !!

    Fece spallucce e guardò stavolta in alto verso il cielo, un cielo ancora scoperto e meraviglioso, dato che Lex non si trovava ancora dentro la stazione centrale, ben si nei pressi.
    Una splendida mattinata sicuramente. Era già salito in alto un sole meraviglioso ed il firmamento splendeva ora più che mai con le sue nuvole grigiastre , con l'immensità dell'azzurro ad equilibrare il tutto in un gioco di luci e colori. In lex comparve un volto disgustato e irritato, la luce non gli piaceva e figurarsi il sole..., lo considerava un nemico !
    Passi felpati e un andatura simile a quella di un rettile o un viscido serpente a sonagli distingueva Lex dal resto delle persone comuni. Egli sgattagliolava fra una spalla e l'altra con estrema facilità, il bello era che non sbatteva mai contro una persona, almeno c'è la metteva tutta il suo corpo...,ma la mente però dov'era ?? Come sempre altrove e fin che non combatteva mi sa che ci sarebbe restata. Non rimase mai fermo nello stesso punto fin che non fu dentro il luogo dell' appuntamento.
    Quando Lex fu finalmente dentro la stazione centrale erano le 8 e 20 circa e raggiunse in un baleno il binario sei. A dir poco stupefacente il senso dell' orientamento dato che era la prima volta che andava in quel luogo come del resto stupefacente il semplice fatto di aver trovato la stazione. In molte cose Lex si affidava al suo intuito e anche stavolta non l'aveva abbandonato.
    Il ragazzo adesso restò fermo circondato soltanto dal via vai crescente di pendolari.
    Lui, appariva così: alto sul metro e settanta, vestito con semplicità da pantaloni bianchi e una camicetta stropicciata che svelava quasi tutti i suoi lunghi e sinuosi tatuaggi blu scuro quasi fossero delle fiamme color del mare. Le forme pure eran in bella mostra.

    << Salve >>

    Rimase un pò impietrito quando finalmente alle 8 e 30 scoccate sparì poggiandosi di fronte ad una panchina ove seduta risiedeva una persona snella, alta circa 1.77, con capelli castani fino alle spalle e gli occhi azzurri spenti quasi contenessero lo stesso abbisso degli occhi di Lex.
    Lex parlò diretto, un tono di voce che diceva tanto e non diceva nulla. I suoi occhi scrutarono quelli del forse sensei e la voce era rivolta a lui senza mezzi termini!!! Ne scortesia, ma neanche educazione. Lex vide che la testa dell' altro figuro ciondolava, mentre la schiena era poggiata adagio allo schienale. Gli occhi del ragazzo erano a dir poco inquietanti, uguali a quelli di una salamandra. Le pupille così fini e lunghe e poi le iridi arancioni !! Non era brutto Lex, solo decisamente strano sia nel corpo che nella mente. Perché star fermo fino alle 8 e 30 per poi andare dritto a colpo sicuro oltre la calca di persone che prendeva il treno ?? Che stesse osservando la situazione per valutare la mossa da fare ?? Chi lo sa !

    Sembra annoiato, deve essere qua da molto... decisamente puntuale, bhe non si direbbe lo stesso di me anche se sono le 8 e 30 ihihih

    Ridacchio fra se e se e assunse una posizione rilassata ma pur sempre in piedi con la schiena poggiata a una parte laterale di sedile. I tatuaggi apparirono delle scaglie e la chioma rossa e marroncina ondulata verso destra era fuori dal comune.



    Edited by Il nobile - 27/8/2008, 01:48
     
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  3. Nibius
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    Erano le 8.25 mancava ancora poco allo scadere del tempo. L’ora dell’appuntamento era stata fissata per le 8.30 l’anticipo non era consigliato… era preteso...

    Il rumore dei treni in partenza e in arrivo mi faceva sognare ad occhi aperti ipotetici viaggi che mi sarebbero piaciuti fare, magari finito di allenare questo nuovo ragazzo.

    Il flusso di persone era continuo. Non credo che avrei riconosciuto il mio studente neanche se mi fosse passato accanto. Quando mi commissionarono questa classe lessi la scheda con il suo profilo, la sua storia e vidi anche una sua foto. Aveva un volto comune, per questo me lo ero già dimenticato. Nella stazione si vedevano tante persone di tipo diverso. C’erano tanti studenti e lavoratori, pochi anziani, ogni tanto passava una famiglia con dei bambini.

    Improvvisamente un ragazzo mi si avvicinò. Lo squadrai un attimo, mi pareva fosse lui. Si doveva essere il mio nuovo studente. Era molto giovane, alto sul metro e settanta, vestito con semplicità da pantaloni bianchi e una camicetta stropicciata che svelava quasi tutti i suoi lunghi e sinuosi tatuaggi blu scuro quasi fossero delle fiamme color del mare.

    Rimasi ad osservare questa nuova promessa dell’arco. Chissà se il fato vuole che diventi un grande Quincy oppure la sua giovane vita verrà interrotta prima. Aspettai una reazione del ragazzo che sembrava quasi a disagio, forse era ancora teso.

    CITAZIONE
    <<salve..>>

    <<salve..>> non aggiunsi altro. Poteva essere il mio studente come non esserlo, non era sicuro parlare senza sapere chi fosse il proprio interlocutore.
     
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  4. Il nobile
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    Più lo osservava e più Lex si convinceva che chi aveva davanti fosse proprio Hideki Motosuwa pur non avendo la più pallida idea di chi fosse. Ora entrambi si trovavano faccia a faccia. A uno sguardo attento Lex non era poi così nervoso come poteva pensare all' inizio il sensei e gli occhi del giovane regalavano al suo interlocutore soltanto mera freddezza e distacco. C'era odio in quelle tristi e cupi iridi da rettile. Erano persino accerchiate da occhiaie. Ma come poteva odiare una persona senza conoscerla ?? La risposta è semplice, bhe, l' odio può albergare benissimo dentro uno sguardo ma non per forza significava che Lex odiava Hideki Motosuwa, di fatti quel pizzico di odio che si poteva intravedere andando oltre la lastra di ghiaccio eretta da Lex, era tutto il disprezzo verso gli " shinigami ", già quel genere di sentimento che deturpa l'anima umana chiudendola rendendola insensibile.
    D'un tratto il silenzio instaurato fu interrotto e fu ora che quell’ abisso fosse interrotto. Prima passarono istanti apparsi secoli e nessuno dei due sembrava fare il primo passo fatidico limitandosi semplicemente a scrutarsi e basta. Chiaro, nessuno dei due amava di certo dire il futile se non si era sicuri !!
    Ma poi lex fece la prima mossa; una sola movenza e gli si avvicinò con parsimonia e dei gesti fluidi. Dalla tasca del pantalone bianco uscì la lettera di presentazione col sigillo Quincy e gliela porse con la mano sinistra per mostrargliela.

    E' scritta di suo pugno quindi....la riconoscerà senz’altro se è lui !

    << Lex, Arc. >>

    Disse con tono di voce chiaro, asciutto e senza riserve. Dalla sua voce cosa si capiva ?? Un bel niente. Non tremava, non era un tono alto, non un comando...e nessuna sfumatura nascosta.

    Può essere che mi sbaglio ma.... secondo gli insegnamenti del maestro Darth... per riconoscere un Quincy bisogna pensare come un Quincy e non so... anche se questo posto è stracolmo di gente, " lui " mi sembra l'unico come dire diverso, quasi si mischiasse fra le persone comuni di proposito.. Già, un " salve " è una risposta comune ma sono ugualmente convinto sia lui !!

    Mentre pensava, Lex socchiuse per qualche secondo gli occhi per poi riaprirli e tornare al mondo reale. Il suo viso era apatico, che soffrisse della malattia chiamata tenebroso passato, era scontata la cosa. Se il suo sensei gli avesse chiesto qualcosa di lui, avrebbe sicuramente risposto.. " cosa mi piace ?? niente. Che cosa mi aspetto dal futuro ? niente. Obbiettivi ?? Adesso farmi allenare da lei !! "

     
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  5. Nibius
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    CITAZIONE
    <<lex, Arc.>>

    Disse il ragazzo continuando ad osservarmi. Dalla tasca estrasse la lettera che gli inviai per dargli istruzioni sul luogo dell’incontro.

    <<io sono Hideki Motosuwa.. prego siediti>> indicai la panchina su cui ero seduto per farlo accomodare.

    Io mi guardai un po’ in torno, la gente si spostava da un binario all’altro usando i sottopassaggi. Nessuno dubitava di niente. Nessuno immaginava che esistessero persone come noi che li proteggessero nell’ombra. Gente che rischiava la vita per degli sconosciuti, contro delle forze invisibili alla stragrande maggioranza degli umani.

    Poi ritornai con lo sguardo sul mio studente. Mi fissava con uno strano sguardo, come se non mi apprezzasse. Il mio obiettivo non era farmi ‘amare’ dai miei studenti ma era di renderli abbastanza forti per combattere da soli e sopravvivere contro gli Hollow.

    La battaglia contro questi mostri era dura e inesorabile. Ne sapevo qualcosa.

    <<ora devo farti una domanda che facciamo ad ogni nuova recluta. Potrò decidere di non allenarti a seconda di come rispondi, quindi dì solo quello che senti>>

    Mi fermai un attimo per far riflettere il mio studente sul da farsi.

    <<tu sei disposto a morire per delle persone che non conosci? Sei disposto a perdere la vita per loro?>> lanciata questa provocazione rimasi in silenzio in attesa della risposta di quel ragazzo spaesato.
     
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  6. Il nobile
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    Si, alla fine il sesto senso di Lex si rivelò anche stavolta esatto.
    Era quella persona schiva e attenta innanzi a lui il sensei " Hideki Motosuwa”.
    Dopo essersi guardati affondo e Lex aver messo al suo posto la lettera di presentazione, fu il maestro stavolta a sorprenderlo.
    Dalle iridi, dalla respirazione e muscoli di Lex c'era soltanto freddezza ma dentro, dentro la domanda posta gli suonava insolita e richiedeva del tempo per pensare.

    Tsk, ma è come chiedermi perché respiro !!!! Credo che se si nasce sotto una stella.. è da stolti rifiutarne il poter solo per una paura o un rischio... Bha...

    Pensò sedendosi accanto al Quincy elite senza farselo ripetere nuovamente.
    Come si sarebbe aspettato Hideki, Lex restò un paio di secondi prima di elaborare una risposta sincera.

    << Mi ha chiesto sincerità!! E’ l'avrà !! >>


    Si concesse una breve pausa, mentre i suoi polmoni respiravano l'aria più o meno fresca della prima mattinata.

    << Signore, ho già visto la morte in faccia sui volti di tante, troppe persone. Alcuni erano miei cari, altri sconosciuti. >>

    << Tutti avevano il rancore stampato fra gli occhi !! Questo rancore ora mi alberga... >>

    << Non faccio il solito discorso di vendetta, di potere. Non mi ritengo un vivo... ma neanche un morto, ecco. Sono disposto a morire, si !!! Onestamente però non mi importa di proteggere nessuno, solo di abbracciare la vostra missione !! >>


    Il giovane nel complessivo offriva pacatezza ma nella voce c'era qualcosa che non andava.
    Le parole fuoriuscivano stentate, Lex disdegnava parlare di se e odiava ancora di più farlo con tante parole... ma se non l'avesse fatto il maestro si sarebbe forse rifiutato persino di allenarlo..
    L'insegnante avrebbe senz'altro frainteso quella stentatezza con l’esser insicuro, ma il ragazzo sapeva bene cosa voleva, non era insicuro !!
     
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  7. Nibius
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    Un insolito discorso... la base era la solita ma a lui in fondo non importava veramente la vendetta. A lui importava solo usare il suo potere, non per proteggere, non per vendetta, non per lui. Volevo solo usare quel potere solo perché ce l’aveva. Era come un bambino che giocava con un videogioco solo perché lo ha tra le mani, toglierlo e non avrebbe nemmeno obiettato. Non ci teneva veramente a quel potere.

    "non voglio la vendetta voglio la giustizia... lo dicevano tutti all'inizio... " ma poi... quando avevano il potere non facevano che cercare l'Hollow che gli aveva fatto soffrire per ucciderlo. Normalmente rimanevano delusi... Nel tempo che imparavano a combattere qualcun altro aveva già da tempo ucciso il loro Hollow...

    Così successe anche a me...

    <<non hai motivazioni per possedere questo potere. Non vuoi difendere, non vuoi vendetta, non vuoi potere... Non vuoi niente. Vuoi allenarti solo per il gusto di farlo>>.

    Feci una pausa, un treno passò veloce facendo un sacco di rumore.
    <<ti allenerò se lo desideri ma se non sei determinato non durerai. Trova un motivo per voler questo potere altrimenti non troverai la forza per sopportare gli allenamenti>>

    <<bene allora le presentazioni sono state fatte...>> gli battei una mano sulla spalla e mi alzai... <<noi per il momento non abbiamo altro da dirci... ti farò sapere il nostro prossimo incontro quando sarà.. A presto e buona giornata>>

    Mi mossi verso l'uscita. Un treno arrivò in quel momento. Un sacco di gente iniziò a scendere e interferire con la visuale del mio allievo. Quando passò l'ennesima persona scomparii con un passo veloce lasciando solo il mio alunno.

    SPOILER (click to view)
    fai un post conclusivo per chiudere questa giornata

     
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6 replies since 26/8/2008, 21:45   75 views
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