Masakazu Oda VS Joey Namikaze

1° turno, 4° incontro [Grande Torneo degli Studenti]

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  1. Tamaki-kun
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    CITAZIONE
    Questo è il quarto incontro del primo turno del Grande Torneo degli Studenti, gli sfidanti sono:

    - Masakazu Oda (zet88)
    - Joey Namikaze (Meldon)

    Lo scontro si baserà sulle seguenti regole:

    1- dovete rispettare il limite di 72 ore dall’ultimo post del vostro sfidante, se non lo farete perderete automaticamente l’incontro e anche gli exp guadagnati tramite l’iscrizione.
    2- l’arbitro interverrà soltanto in caso di necessità, di conseguenza non avrete l’obbligo di attendere la risposta di uno di noi mod gdr (in questo caso, l’arbitro sarò io)
    3- Dovrete rispettare le regole che il nostro pg vi dirà prima di iniziare lo scontro, altrimenti potreste incorrere nell’intervento del pg e, solitamente, noi mod non siamo molto misericordiosi ^^

    Era una giornata leggermente ventosa, una leggera brezza mi scompigliava i capelli mentre mi dirigevo senza fretta verso i cortili adiacenti all’accademia, nel mezzo dei quali era stato creato un piccolo ring quadrato tramite l’ausilio dei tatami, di circa dieci metri per lato.

    In quella giornata avrei dovuto arbitrare un piccolo scontro tra due studenti che si erano iscritti al torneo dell’accademia, sebbene mi avessero lasciato carta bianca per quanto riguardava le regole e i tempi della sfida: tutto sarebbe stato a mia discrezione.

    ”A quanto pare non sono ancora arrivati” pensai guardando il manipolo di persone che si era ormai radunato ai bordi del ring per fare il tifo, mentre mi sedevo comodamente al centro di quel quadrato con aria tranquilla “dovrebbero tuttavia essere qui a momenti…”.
     
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  2. zet88
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    Il vento agitava senza sosta il kimono di Masakazu Oda.
    Lo studente si stava dirigendo lentamente verso i cortili adiacenti all'accademia, di lì a poco si avrebbe dovuto disputare il primo incontro del grande torneo degli studenti.
    Non era tipo da mettersi in mostra in questo modo, ma partecipando a quella manifestazione avrebbe avuto la possibilità di guadagnare un po' di soldi, indispensabili per i suoi progetti futuri, inoltre avrebbe potuto studiare gli altri studenti impegnati negli scontri e allenarsi lui stesso al combattimento.
    In verità c'era un'altra motivazione che lo aveva spinto a scendere in campo; durante gli scontri, infatti, sarebbe stato possibile uccidere ed essere uccisi, la cosa lo entusiasmava parecchio.
    Si ritrovò a fissare l'asauchi nel fodero mentre era oramai giunto in prossimità del luogo prestabilito.
    Al centro del cortile era stato posizionato una sorta di ring quadrato fatto di tatami, a occhio e croce di una decina di metri di diametro, si stava raccogliendo una discreta folla tutt'attorno.
    Al centro del tutto sedeva uno shinigami, il sensei che avrebbe arbitrato il duello, dell'altro sfidante, neanche l'ombra, probabilmente sarebbe arrivato più tardi.
    Oda si fece largo tra gli spettatori, fino ad arrivare allo shinigami seduto al centro del quadrato.
    Si rivolse a quest'ultimo.
    Salve, io sono Masakazu Oda, uno dei due sfidanti, piacere di conoscerla, immagino che lei sia il sensei preposto all'arbitraggio di questo scontro.
    Disse il tutto porgendo la mano al sensei e sorridendo amabilmente, come era suo solito.
     
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  3. Meldon
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    Sembrava una mattina come le altre nella Soul Society, ma per me quella non era l'inizio di una giornata normale, di fatto quel giorno avrei disputato il mio primo vero combattimento. Certo, era un torneo tra studenti, ma era anche la prima volta che avrei estratto lo mia Asauchi dal suo fdero per usarla nel tentativo di sovrastare qualcuno.
    Mentre avanzavo verso l'accademia stavo soppesando la mia spada, notando con stupore che pesava molto meno di quanto avessi mai pensato.
    Arrivai in fine nell'arena, e li vidi che si era radunata della gente, sicuramente venuti a vedere il torneo.

    "Tutta questa gente mi mette nervoso... E poi mi dispiace anche per loro, non vedranno un grande incontro dato che verrò probabilmente sconfitto in poco tempo."

    Mentre mi avvicinavo al ring notai esserci due persone sopra ad esso. Una era il Sensei che avrebbe fatto da arbitro, mentre l'altro era il mio avversario.

    "Buon giorno" dissi durante un breve inchino "Spero di non avervi fatto attendere."

    Ero molto nervoso visto che quello era il mio primo combattimento, e che l'avversario era sicuramente molto più bravo ed esperto di me, ma ero anche ansioso di misurarmi con lui, per vedere quanto avrei dovuto migliorare per aspirare a diventare Shinigami.
    Di solito ero loquace, quasi logorroico, ma quel giorno a causa dell'ansia non riuscivo a dire nulla. Se fossi stato in una situazione normale avrei probabilmente tempestato il mio avversario di domande, ma al momento non avevo nessuna domanda da fare, e anche in caso ne avessi avute non sarei sicuramente riuscito a formularle.

    "Beh, per me possiamo iniziare, speriamo si concluda tutto presto." Fu quello che pensai mentre mi fissavo l'Asauchi al fianco, e preparandomi psicologicamente all'incontro.
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    chiedo scusa del ritardo, ma molto probabilmente nessuno si è ricordato di avvisarmi dell'incontro....-.-
     
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  4. Tamaki-kun
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    “Buongiorno,” risposi allegramente al primo ragazzo che giunse sul ring, porgendogli la mano con fare amichevole e rilassato “come hai facilmente intuito, sarò io ad arbitrare questo scontro. Il mio nome è Tamaki Koyuya e sono quinto seggio della dodicesima brigata”.

    “A quanto pare siamo tutti arrivati” commentai sorridendo appena il secondo sfidante mise piede nel ring “è arrivato il momento di illustrarvi le semplici regole che ho scelto per questo scontro”. Non avevo ancora finito di parlare quando, improvvisamente, una leggera brezza mi accarezzò la pelle, trasportando una leggera e piacevole fragranza di fiori lontani che mi fece interrompere per qualche secondo al fine di bearmene. “Allora, le regole…” annunciai ad alta voce, incamminandomi verso il bordo del ring “la vittoria di uno dei due sopraverrà soltanto in caso di morte o arresa da parte dello sfidante, oppure nel caso in cui l’avversario venga scaraventato fuori dal perimetro del ring. Potete iniziare quando preferite”.

    Un leggero cenno eseguito con la mia mano fece probabilmente capire ai due ragazzi che era arrivato il momento di agire mentre mi sedevo sul manto erboso lasciando che i rumori del tifo sommergessero ogni eventuale domanda per chiarire le regole della sfida, del resto mi pareva di aver parlato in maniera sufficientemente chiara.
     
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  5. Meldon
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    "Solo in caso di caduta dal ring, arresa o MORTE?"

    Le parole pronunciate dal Sensei mi avevano lasciato un po' sconvolto. Mi aspettavo di dover probabilmente curare alcune ferite, o al massimo di dovermi fare un paio di giorni a letto dopo quell'incontro, dato che io ero uno studente dell'accademia che aveva cominciato i corsi da molto poco rispetto ad altri partecipanti, ma la parola MORTE mi aveva lasciato un po perplesso.

    "Non serve a niente guadagnare soldi, fama o altro se poi non te li puoi godere a causa della morte."

    Stavo ancora pensando a quello quando il Sensei diede il via all'incontro ed uscì dal ring per andarsi a sedere sull'erba. Estrassi la mia Asauchi dal fodero e partii subito all'attacco cercando di portare un fendente all'addome del mio avversario.

    "Sarò sicuramente costretto a ritirarmi prima della fine, ma almeno un paio di colpi cercherò di darglieli! Nom mi va di fare la figura del codardo che si arrende subito appena l'inconto inizia!"

    Stavo continuando a pensare alla possibilità della morte mentre mi avvicinavo al mio avversario, pronto sia ad attaccarlo che a parare un eventuale colpo in caso di contrattacco.

    "la differenza tra noi è troppo elevata perchè io possa permettermi di abbassare la guardia. Se mi distraggo questo mi potrebbe anche ammazzare."
     
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  6. zet88
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    Tamaki, questo era il nome del sensei che avrebbe arbitrato l'incontro, attese l'arrivo del secondo sfidante prima di elencare le semplici regole dell'incontro che stava per aver luogo.
    Sarebbe stato possibile ottenere la vittoria solamente in caso di morte del proprio avversario, nel caso in cui questo si fosse arreso o nel caso in cui questo fosse stato scaraventato fuori dal ring.
    A dir poco cristallino
    Non appena lo shinigami diede il via, il biondino sfidante di Oda si lanciò immediatamente in un attacco diretto; estrasse l'asauchi dal fodero e tentò di colpire lo studente all'addome.
    Oda parlò al suo avversario sorridendo amabilmente, ma lasciando trasparire una certa minacciosità dallo sguardo.
    Quanta fretta!
    Sei così ansioso di porre fine all'incontro, carissimo?
    A quanto pare nessuno ti ha mai insegnato l'elevatissimo valore della pazienza...e io che pensavo di divertirmi un po', e vabè, vorrà dire che testerò quanto sai resistere prima di arrenderti

    Quando ebbe finito di parlare stringeva saldamente l'asauchi nella mano destra e si preparava a rispondere degnamente all'assalto portato dal suo avversario.
    La sua velocità non è così male, nulla di che, per carità, dopo aver visto in azione quella mocciosa una cosa del genere non mi impressiona più di tanto, sembra inoltre sapere quello che fa, quando impugna la spada, però mi pare fragilino, sono curioso di sapere come risponderà a questo
    Oda rimase fermo al suo posto, ben piantato sui piedi, quando l'altro studente arrivò in gittata l'asauchi si mosse rapida a parare l'attacco diretto contro il suo addome; il contraccolpo lo fece vacillare leggermente, ma riuscì a mantenere la posizione.
    Nel frattempo sferrò un gancio con la mano sinistra ricolma di reiatsu verso il petto del suo avversario, in corrispondenza del cuore.
    Con questo pugno ho semi-distrutto due alberi, durante un esame, vediamo che effetto fa contro una persona, se lo prendo bene, con un po' di fortuna, potrei danneggiare seriamente il suo piccolo cuoricino, la cosa sembra divertente!
    Prendi questo!
    CITAZIONE
    Stato fisico: Illeso
    Stato mentale: Divertito
    Asauchi: Estratta, impugnata nella mano destra
    Azioni: Para il fendente di Joey con la spada e contrattacca con il pugno sinistro ricolmo di reiatsu diretto verso il petto di quest'ultimo, in corrispondenza del cuore.

     
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  7. Tamaki-kun
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    CITAZIONE
    Per ora non interverrò, continuate pure con l'incontro. Avrei tuttavia un piccolo appunto da fare a Meldon:
    -descrivi meglio il tuo attacco, altrimenti anche la parata o la schivata del tuo avversario sarà per forza poco chiara. Ti consiglio di specificare sempre le direzioni quali destra, sinistra, su e giù (sarebbe anche utile tu dicessi con quale mano impugni l'asauchi)
    -usa lo stesso schema riassuntivo di zet una volta che hai finito la tua azione: rende tutto più chiaro e semplice^^

     
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  8. Meldon
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    Ricevetti un pugno sul petto, molto vicino al cuore. Un colpo del genere e non sarebbe stato un particolare problema, se non per il fatto che era ricolmo di Reiatsu, e questo aumentava esponenzialmente la sua capacità distruttiva. L'unica cosa che ero riuscito a fare era stato portare all'indietro il peso del corpo, tentando si assecondare il movimento del colpo, diminuendo il danno ricevuto.
    Ora mi ritrovavo a terra, ansimante e probabilmente con qualche costola rotta, ma l'importante era il fatto che ero ancora vivo.

    "Ma che bestia disumana è? Con un solo colpo mi ha quasi ammazzato. Se continuiamo ancora per molto questo non si ferma e mi fa secco."

    Mi rimisi in piedi a fatica, usando la mia spada per puntellarmi al suolo e fare forza su di essa per aiutarmi ad alzarmi da terra, poi ritornai ad impugnarla con entrambe le mani portandola di lato al corpo, dalla parte destra, pronto per colpire, o almeno provarci, nuovamente.
    La differenza di abilità tra me ed il mio avversario era maggiore di quella che avevo immaginato, e la situazione non era delle migliori.
    Il pubblico dopo il mio volo di un paio di metri, era rimasto per un istante in silenzio, forse stupito dal colpo così improvviso, ma ora aveva ricominciato a fare il tifo.

    "Probabilmente non poteva capitarmi un avversario peggiore. O forse si... beh poco importa dei forse, fatto sta che adesso devo affrontare questa bestia, e devo sopratutto cercare di non lasciarci le penne!"

    In quell'istante di pausa cercai di osservare i movimenti del mio avversario. Sembrava una persona calma e fredda, con una mente che calcolava ogni gesto.
    Decisi in fine che attacco portare: partii correndo verso Masakazu, la mia Asauchi perpendicolare al terreno di fianco a me, alla mia destra. Quando fui a tiro di spada ruotai il corpo verso sinistra, cercando di portare un fendente parallelo al terreno, in direzione della gola del mio avversario.
    Stavo anche elaborando un piano di scorta, in caso il mio attacco fosse schivato, avrei cercato di allontanarmi nuovamente dal mio avversario, evitando altri possibili attacchi.
    Potrebbe sembrare strano, ma in quel momento mi stavo divertendo. Era bello combattere con qualcuno così forte, anche se era in gioco la mia stessa vita. Stavo già comunque meditando di ritirarmi entro poco tempo.

    CITAZIONE
    Stato Fisico: qualche costola rotta.
    Stato Mentale: divertito.
    Asauchi: estratta, impugnata con entrambe le mani.
    Azioni: tentativo di diminuire la potenza del colpo assecondando il movimento con il corpo, attacco portato con la spada alla gola dell'avversario.

     
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  9. zet88
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    Ha grinta da vendere, il biondino
    Oda osservava compiaciuto il suo avversario, sbalzato all'indietro di un paio di metri dal sinistro in pieno petto che gli aveva sferrato poco prima, dopo aver parato con sufficiente facilità il suo attacco.
    Ghignava come un matto.
    Lo studente ferito giaceva a terra ansimante, l'unico motivo per cui se l'era cavata solo con qualche costola rotta era stato il suo istintivo gesto di ritrarsi, assecondando il pugno ricevuto e smorzandone così parte della forza distruttiva.
    Meglio così, se è ancora vivo posso sperare di divertirmi un altro po'
    Mentre Oda pensava già a quale arto mozzargli per primo, lo studente riverso a terra cominciò lentamente a rialzarsi, usando la spada come supporto; poi ripartì all'attacco.
    Joey corse nuovamente verso il suo avversario, tenendo la spada con entrambe le mani, perpendicolare al terreno sulla sua destra.
    Vedendo lo sfidante avanzare in questo modo, Oda, si mise in posizione flettendo leggermente le gambe e impugnando l'asauchi iper orizzontale davanti a sé, la destra teneva saldamente il manico, mentre la mano sinistra stringeva la parte posteriore della lama, vicino alla punta.
    Il reiatsu passò attraverso le braccia fin nella lama della spada, mentre Joey portava a compimento il suo attacco, roteando la sua asauchi verso la gola dell'avversario.
    Oda reagì prontamente, portando la sua lama sulla traiettoria dell'arma del suo avversario, la posizionò per obliquo accanto al collo, con il manico verso l'altro e la punta verso il basso, di modo che, quando le due spade cozzarono l'una contro l'altra, quella di Joey fosse deflessa verso l'alto, lasciando il corpo di quest'ultimo completamente scoperto.
    Il contraccolpo fece vibrare leggermente l'asauchi di Oda, che finì per ferirsi leggermente alla mano sinistra.
    Rapido, lo studente anziano, approfittò dell'attimo propizio, sferrando un colpo diretto all'avambraccio destro del suo avversario, dal basso verso l'alto; per colpire più velocemente prima caricò al massimo il fendente con il braccio destro e subito dopo rilasciò la lama che teneva saldamente con la mano sinistra.
    Qui ci sarà da divertirsi, se il mio avversario sarà abbastanza lesto potrà cavarsela con una ferita più o meno profonda, in caso contrario dovrà dire addio al suo caro braccio destro!!!
    Fece tutto ciò continuando a sghignazzare, inquietante.

    CITAZIONE
    Stato Fisico: ferita superficiale alla mano sinistra.
    Stato Mentale: euforico.
    Asauchi: estratta, la mano destra sul manico, la sinistra sulla parte interna della lama.
    Azioni: deflette il colpo di Joey diretto alla sua gola e contrattacca sfruttando la posizione favorevole verso l'avambraccio estro del suo avversario, con un fendente che ricorda le tecniche di estrazione rapida.

     
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  10. Tamaki-kun
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    CITAZIONE
    Meldon, subisci una ferita moderata. Ti pregherei di usare la graduazione delle ferite invece di dire "qualche costola rotta"

    Il pugno dello studente più anziano fu indubbiamente potente tuttavia le costole dell'avversario si incrinarono soltanto, senza rompersi. "Il dolore dev'essere comunque abbastanza forte" pensai senza accennare al minimo movimento, soltanto i miei occhi guizzavano veloci per non perdermi nessuna scena di quell'incontro che si preannunciava interessante.
     
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  11. Meldon
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    "Non lo ho ferito come avrei voluto, ma lameno qualcosa gli ho fatto... Dannazione se mi fa male il petto...

    Il mio avversario era riuscito a deviare il mio colpo, che invece di tagliargli la gola ebbe soltanto l'effetto di procurargli una leggera ferita alla mano con cui stringeva la spada.
    Avevo comunque spostato troppo la guardia, ed ora il mio braccio destro era bersaglio di un fendente vibrato verticalmente dal basso verso l'alto.
    Ero disperato, stavo seriamente rischiando di farmi amputare il braccio, e tutto per uno stupido torneo tra studenti. Se fosse stato per difendere qualcuno, o combattere contro un hollow avrei anche potuto accettare l'idea, ma perderlo per un qualcosa di futile come una battaglia tra due persone che teoricamente facevano parte dello stesso schieramento mi sembrava qualcosa di inaccettabile.
    Non ebbi tempo di pensare lucidamente ad una mossa. Tentai l'unica cosa possibile: facendo perno sul mio piede sinistro ruotai il corpo verso quel lato, in modo da portare il mio braccio fuori dal raggio d'azione della Asauchi del mio avversario. Non era certo una tecnica molto evoluta, o sofisticata, ma era l'unica possibilità che avevo per non lasciare il mio braccio destro in quell'arena.
    Mentre ruotavo ritirai il braccio dal mio avversario, ma forse non ero stato abbastanza rapido visto che il fendente era riuscito a colpirmi. Sentii la lama squarciarmi la carne e giungere quasi sino all'osso. Il dolore era atroce, insopportabile, e la mia mente non riusciva più a ragionare lucidamente. Stringendo i denti riuscì a trattenere a malapena un gemito. Il sangue sgorgava copioso dal mio arto, ma quest'ultimo era ancora attaccato al resto del corpo. Un notevole lembo di carne era stato portato via dall'arto, ma esso ancora si trovava attaccato al resto del corpo. Provai a muovere leggemente le dita, ed una fitta mi trapassò da parte a parte, ma riuscii a muoverle, anche se con estrema fatica. Era stata solo fortuna, fosse stato quello un attacco dall'alto verso il basso, probabilmente mi sarei ritrovato con un arto in meno.

    "Buon segno, almeno non si è staccato... Me la pagherai comunque, dannato..."

    Caddi in ginocchio, il sangue che fuoriusciva dalla mia ferita, e capii subito cosa dovevo fare prima che il mio avversario attaccasse nuovamente.

    "Mi arrendo..."

    Quelle furono le uniche parole che riuscii a pronunciare. I rumori attorno mi sembravano un ronzio confuso, e sentivo anche la testa girare. Non sapevo bene quello che stava accadendo tutto attorno a me. Sveni in quella pozza di sangue.

    CITAZIONE
    Stato fisico: ferita grave al braccio destro + ferita moderata al petto.
    Stato Mentale: Privo di Sensi
    Asauchi: a terra.
    Azioni: tenta di evitare il colpo dell'avversario ruotando sul corpo e riceve una ferita critica al braccio destro - resa

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    CITAZIONE (Tamaki-kun @ 2/10/2008, 14:30)
    Meldon, subisci una ferita moderata. Ti pregherei di usare la graduazione delle ferite invece di dire "qualche costola rotta"

    scusami, era che ho postato di fretta e non sapevo cosa mettere di preciso...
     
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  12. Tamaki-kun
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    “Che delusione,” commentai con un sospiro annoiato, guardando la scena con indifferenza prima di alzarmi e dirigermi al centro del ring “questo incontro non è stato in grado di divertirmi ma… Masakazu Oda passa alle semifinali, presto ti saranno comunicati i termini della sfida”. Il rumore provocato dal pubblico rispecchiava un certo rammarico per la brevissima durata dello scontro, il quale si era concluso dopo appena uno scambio di colpi.

    “A quanto pare dovrò portare lo sconfitto in infermeria,” pensai rassegnato mentre sollevavo il ragazzo dalla pozza del suo stesso sangue e me lo caricavo in spalla senza nessuna difficoltà, macchiandomi il kimono a causa delle sue ferite “se non riceve cure immediate l’emorragia potrebbe portarlo alla morte”. Così, dopo aver salutato i presenti con un leggero segno della mano e un sorriso allegro, scomparvi tramite lo shunpo.

    CITAZIONE
    Il vincitore dell'incontro è zet88 e a breve sarà aperta la semifinale. Fai un post conclusivo

     
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  13. zet88
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    Il contrattacco andò a segno, squarciando l'avambraccio destro di Joey e rischiando seriamente di mozzarlo; fortunatamente per lui il ragazzo era stato abbastanza rapido e il colpo non troppo preciso.
    Lo studente gravemente ferito cadde in ginocchio con il sangue che gli sgorgava copiosamente dalle ferita e la faccia pallida e tesa nello sforzo di non soccombere al dolore urlando a squarciagola.
    Adesso sei mio!
    Oda già pregustava la lenta agonia cui avrebbe sottoposto il suo avversario, quando questi pronunciò chiaramente le parole "mi arrendo", sforzo notevole, fra l'altro visto lo stato in cui versava al momento.
    Già finito, a quanto pare, e vabè, mi rifarò al prossimo incontro, in ogni caso volevo....
    Non terminò la frase, visto che il suo interlocutore cadde svenuto, accasciandosi in una pozza di sangue, a quanto pare il dolore causato dal pugno in pieno petto combinato con la spadata che aveva subito era decisamente troppo per lui, il suo corpo aveva ceduto.
    Tamaki, dopo essersi lamentato per l'eccessiva brevità del combattimento, lamento cui faceva eco gran parte del discreto pubblico che si era radunato, raccolse da terra lo studente in stato di incoscienza e scomparve, per portare il ferito in infermeria.
    Wow, carina quella tecnica che ha usato per sparire, ha l'aria di essere assai utile, devo memorizzare il nome di quest'uomo, magari un giorno gli chiederò di insegnarmenla, non si sa mai
    Una volta che il sensei fu scomparso, Oda, dopo aver rinfoderato l'asauchi ancora sporca di sangue, rimase un po' a ricevere i complimenti degli astanti, elargendo a tutti grandi sorrisi di circostanza, dopodiché disse:
    Scusate, ma adesso devo andare, mi farò fasciare la ferita alla mano e mi preparerò per il prossimo combattimento.
    E si allontanò rapidamente dal ring, si era divertito abbastanza, doveva ammetterlo, ma voleva rimanere da solo, per questa volta gli era andata bene, visto che il suo avversario non era minimamente al suo livello, ma in semifinale poteva capitargli un altro studente anziano prossimo alla promozione, come lui, sarebbe stato opportuno riflettere sulle strategie da adottare.
     
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12 replies since 29/9/2008, 20:12   150 views
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