Classe D [II]

Controllo Del Corpo lv I

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  1. emaema89
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    Erano passati alcuni giorni da quando avevo incontrato Sakura al parco, e così gli spedii una nuova lettera.
    CITAZIONE
    Vieni al grattacielo più alto di tokyo alle 14:00
    ps. vieni sul tetto

    Non l’avevo contattata prima perché volevo sottoporla ad un allenamento che ritenevo molto importante e quindi la volevo in piena forma. Avevo già in mente cosa fargli fare durante quel pomeriggio e di sicuro la ragazza avrebbe sudato per riuscire a fare ciò che avevo in mente.
    Erano le due meno un quarto quando raggiunsi la cima della torre, il sole era alto e la temperatura molto elevata. Oltre al sole era presente anche un vento che soffiava a ondate rischiando di farmi perdere l’equilibrio.
    "Sara difficile per lei riuscire a completare l'allenamento ma se riuscirà a pensare di meno ci riuscirà"
    Avevo scelto quel luogo perché sarei riuscito con un solo allenamento a insegnarle due cose molto importanti, sempre se ce l’avesse fatta. Mi sedetti su un cornicione aspettando l’arrivo di Sakura.
     
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    Sakura tornava da una tranquilla passeggiata,quando la sua attenzione fù attirata da una lettera inserita nella cassetta postale.Aprì la cassetta con le chiavi e dopo aver preso il contenuto di essa la richiuse,entrando in casa.Poggiò le chiavi sul tavolo della cucina e prese in mano la lettera:
    -sarà il sensei?- aprì la busta e estrasse un foglietto di carta,lo lesse
    "Vieni al grattacielo più alto di tokyo alle 14:00,ps. vieni sul tetto",sorrise e ripose il pezzo di carta bianca nella busta,lasciando lì la busta e guardando l'orologio che segnava le due mano dieci.Prese chiavi e cellulare,uscendo da casa e chiudendo a chiave,dato che abitava da sola.
    Attraversando le strade della sua città,notò la gente che correva in cerca di un taxy per tornare a casa,i bambini correvano e giocavano nei parchi nonostante le avvertenze delle madri e alcune volte incontrava adolescenti che tornavano dalla scuola.
    Quel giorno lei non era andata a scuola,poichè avevano indetto un assemblea.
    Dopo un pò di tempo,trovò la meta del suo percorso,si fermò.
    -la lettera diceva...vieni al grattacielo più alto,dovrebbe essere quello.....il Metropolitan Government- Sakura guardava davanti a sè l'edificio imponente.-bene saliamo sul tetto,finalmente un pò di azione- sorrise andando nel retro dell'edificio.Entrò senza alcun problema scambiandosi per una turista e aggiungendosi ad un gruppo di turisti canadesi.
    Arrivarono fino all'ultimo piano.A quel punto Sakura si distaccò dal gruppo e andò verso la scala di emergenza che portava verso il tetto.
    Arrivata alla fine delle scale aprì la porta davanti a lei e finalmente uscì.
    "sono arrivata,devo solo scoprire dov'è" si girò intorno facendo qualche passo avanti.
    Poi lo vide,era seduto su un cornicione,gli andò incontro e lo salutò
    "Ciao Ayate,eccomi quì" sorrise al sensei in attesa di una risposta
     
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  3. emaema89
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    Seduto sul cornicione mi misi a guardare la città sotto di me, era caotica e le persone camminavano da una parte all’altra come formiche troppo eccitate. Non mi piaceva molto quel posto, io preferivo luoghi come il boschetto dove mi ero spesso allenato con Hideki e la natura in generale, ma di sicuro quello era il posto più adatto all’allenamento che avevo intenzione di tenere.
    Il tetto del grattacielo non era altro che una superficie piana e rettangolare con un'unica costruzione che era l’entrata alla scala antincendio, quello che rendeva appropriato il luogo erano però le folate di vento improvvise e l’assenza di barriere che impedivano la caduta.
    Erano circa le due e cinque quando vidi comparire Sakura dalla porticina che dava sul tetto. <<ciao Sakura, oggi sei un po' in ritardo mi sa... va bè non importa>>
    Mi alzai e mi avvicinai alla porta da cui la ragazza era appena uscita e mi ci appoggiai con la schiena in modo da bloccare chiunque abbia tentato di uscire all’esterno.
    <<ora ti spiego cosa faremo oggi, tirai fuori da uno zainetto una scatola contenente una marea di palline di gomma morbide e ne lanciai una alla ragazza.
    quello di oggi sarà un allenamento sul piano fisico, per quanto tu sia allenata a fare sport o attività fisica hai comunque dei limiti.
    oggi cercheremo di farti conoscere e di spostare i tuoi limiti più in la in modo che tu possa compiere movimenti che tutt'ora ti sono impossibili.
    io tirerò queste palline cercando di colpirti e tu dovrai schivarle semplice vero?
    l'unca regola che hai è non farti prendere.
    bene... sei pronta?! iniziamo!>>

    cominciai tirando una pallina verso la spalla destra di Sakura.
    Vediamo cosa sei in grado di fare...
     
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    Il vento accolse Sakura.Avvolte tirava forte altre leggero.Non si spiegava ancora perchè Ayate aveva scelto quel posto per l'allenamento,era davvero curiosa su quello che avrebbe dovuto fare oggi.
    Per fortuna quel giorno i suoi capelli erano legati in due treccie basse,sennò si sarebbe ritrovata i capelli alzati alla Goku Supersayan.
    "scusa ma ho dovuto intrufolarmi per arrivare quassù"disse ripensando a come aveva imbrogliato la sorveglianza.Sorrise divertita e poi rivolse l'attenzione ad Ayate che le tirò una pallina spiegandole l'allenamento che avrebbe dovuto fare.
    CITAZIONE
    quello di oggi sarà un allenamento sul piano fisico

    In quel campo Sakura andava più che bene,e se la sarebbe cavata alla grande,ma non sapeva tuttavia cosa doveva fare,per questo ascoltò il resto del discorso
    CITAZIONE
    oggi cercheremo di farti conoscere e di spostare i tuoi limiti più in la in modo che tu possa compiere movimenti che tutt'ora ti sono impossibili.
    io tirerò queste palline cercando di colpirti e tu dovrai schivarle semplice vero?
    l'unca regola che hai è non farti prendere.
    bene... sei pronta?! iniziamo!>>

    "va bene,sono pronta" rispose con determinazione allontanandosi un pò.
    -ti stupirò- ghignò divertita
    CITAZIONE
    cominciai tirando una pallina verso la spalla destra di Sakura.

    Si preparò all'attacco e si concentrò interamente sulla pallina che non tardò a lanciare.Nonostante il vento,che andava e veniva,la pallina era molto veloce,andava dritta verso Sakura,che però non sapeva ancora qual'era l'obbiettivo di quell'oggetto.Quando fu poco più vicino si accorse che il suo obbiettivo era la spalla destra e cercò di schivarla,sposanto il peso del suo corpo sulla gamba sinistra e spostando di conseguenza anche la testa dalla stessa parte,in modo da non farsi colpire.
     
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  5. emaema89
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    Lanciai la prima pallina in modo piuttosto ovvio, e ad una velocità accessibile alla ragazza. Tutto subito Sakura rimase immobile come se stesse aspettando di capire il punto preciso dove la pallina l’avrebbe colpita. Quando lo capì e si mosse spostò il peso verso sinistra, aveva però commesso un errore, aveva esitato.
    "Accidenti a quella ragazza! ma quando la smetterà di pensare e comincerà a muoversi?"
    Il suo spostamento fu lento e la pallina la colpì in pieno. No facevano male ma erano molto fastidiose e quindi dopo essere stati colpiti ci si impegnava di più per evitarle.
    Volevo dargli qualche consiglio e urlargli di darsi una mossa ma non potevo. Mi spostai velocemente a sinistra e lanciai un’altra sfera alla stessa velocità della precedente.
    "Visto che per ora non riesce a schivarle è meglio non calcare troppo la mano.
    Sakura datti una mossa!"

    Quella ragazza mi stava simpatica ma sembrava non ascoltare troppo quello che le si diceva e soprattutto continuava a incappare negli stessi errori.
    Il vento si fece un po’ più forte ed imprevedibile rendendo più interessante la situazione e il sole continuava a scaldare la zona. Presto Sakura avrebbe cominciato a sudare.
     
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    SPOILER (click to view)
    Parlo in prima persona ora

    Il sole cominciava a scaldare e nonostante il vento faceva da aereatore in quella giornata che si promettava afosa,la cosa non cambiava,di lì a poco avrebbe fatto molto caldo e a poco a poco si stava facendo sentire.
    Pultroppo ero stata troppo lenta e me ne accorsi quasi subito sentendo la pallina colpire la mia spalla.
    -devo essere più veloce- pensai dentro di me
    Molto probabilmente avevo calcolato male i tempi di spostamento.
    Dopo aver ristabilito il mio equilibrio,vidi Ayate spostarsi velocemente a sinistra e tirarmi un'altra pallina.Era veloce e spedita come quella di prima e non aveva assolutamente l'intenzione di farsi colpire un'altra volta.
    Nello stesso istante un aereo passò sopra le nostre teste,procurando molto chiasso e un vento forte,ma la situazione non cambiava.
    Cercai di spostarmi verso la mia destra per evitarla,saltando su una piattaforma rettagolare li accanto,mentre la pallina continuava ad avvicinarsi veloce e decisa.
     
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  7. emaema89
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    Facendomi prendere dall’impeto del momento non feci troppa attenzione a dove miravo lasciando così un ampio margine di spostamento che con mia soddisfazione sfruttò abbastanza bene da schivare la pallina.
    Il riscaldamento ora lo consideravo concluso. "Ora possiamo migliorare un po'" appena salì sulla piattaforma mi spostai usando il passo veloce e finendo dall’altro lato di Sakura lanciando la pallina sempre alla medesima velocità.
    "Vediamo se mantieni la calma quando il tuo avversario sparisce e se sei in grado di controllare ciò che ti circonda."
    Avevo lasciato alla ragazza il tempo che le serviva a spostarsi ma doveva essere veloce a reagire. Cominciavo a divertirmi e dentro la mia testa pian piano si stava formando un’idea di come rendere le cose più difficili ed interessanti. Presto la ragazza si sarebbe trovata a dover prestare attenzione a molte cose per riuscire a schivare quelli che per ora erano colpi singoli. Mi sentivo un po’ Hideki facendo il sadico in quella maniera ma ora capivo il gusto che provava ad allenarmi…
     
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    Sorrisi nel vedere la pallina passarmi accanto,sentendo un flebile venticello per poi cadere poco più in giù.L'avevo schivata e questo voleva dire che avevo riaquistato la mia sicurezza e la mia concetrazione.
    La mia attenzione però fù subito catturata dagli spostamenti precisi e rapidi del mio sensei,che da sinistra si spostò alla mia destra.
    Lo guardai stupita,mi domandavo come e quando avesse imparato a essere così scattante.
    -wow che velocità....impressionante- pensai guardandolo
    Ma era un bella sensazione,potevo imparare molto da lui e in quel momento ero contenta che mi avessero assegnato un sensei bravo come lui.
    Concentrai la mia attenzione su di lui appena vidi lanciare un'altra pallina alla stessa velocità di prima,ma aveva fatto un errore,non aveva indirizzato la palla a me prorpio come il lancio di prima,così mi spostai facilmente a destra,nel tentaivo di mancare la pallina che si avvicinava sempre di più.
     
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  9. emaema89
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    Non avevo preso nuovamente la mira sulla mia allieva ma questa volta l’avevo fatto di proposito.
    Da dietro di me arrivò una folata di vento molto forte portata da un aereo che sorvolava il grattacielo, l’aria smossa in gran quantità fece perdere l’equilibrio a Sakura che rischiava di cadere rovinosamente a terra.
    "Bene comincia a prendere confidenza, è arrivato il momento di fare sul serio."
    Ero deciso a non trattarla con gentilezza, lei era la mia allieva e su di me cadevano le responsabilità della sua formazione e della sua salute e non volevo in nessun modo che per un mio errore rischiasse la vita.
    Sfruttai l’occasione datami dal vento e scomparii alla vista della ragazza comparendogli di fronte e lanciandogli due sfere contemporaneamente, le sfere erano più veloci di prima e Sakura sarebbe riuscita vederle solo ad un metro e mezzo da lei.
    Una pallina era diretta verso il suo stomaco mentre l’altra puntava allo sterno.
     
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    Dopo aver schivato la pallina venni accolta da un ondata di vento,causta da un aereoplano che passava.Stavo per perdere l'equilibrio,ma non dovevo assolutamente cadere.Per non perdere dle tutto quel poco equilibrio che ormai mi era rimasto,allungai la gamba di un passo più indietro,riaquistando l'equilibrio.Ma una mossa,altrettando veloce e decisa del sensei mi fece stupire,comparì davanti a me.
    -ma come fà- pensai,un pensiero che venne scacciato subito perchè a quanto pare non avevo tempo da perdere.
    Mi lanciò due palline,questa volta,ed erano piuttosto vicino,le guardai ma questa volta non avevo tempo per studiare le mosse che avrei dovuto fare perciò agii d'istinto.Portai un braccio indietro facendo appoggiare la mia mano per terra e facendo somigliare il mio corpo ad un ponte,sperando che le palline non mi colpissero.
     
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  11. emaema89
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    Allelujha, finalmente sono riuscito a costringerti ad usare l’istinto… meglio tardi che mai! Quel posto cominciava a piacermi, con battere in quel luogo per un principiante era impegnativo viste le caratteristiche.
    Il vento si alzò rendendo più difficili gli spostamenti, se Sakura avesse sbagliato a compiere qualche movimento sarebbe potuta cadere e farsi male. Naturalmente se fosse caduta dal parapetto l’avrei presa prima che impattasse al suolo.
    <<da questo momento facciamo sul serio! sta attenta a ciò che ti circonda il luogo dove combatti è altrettanto importante del tuo avversario!>>
    Le mie sfere si avvicinavano sempre di più, e quando furono a poca distanza dalla ragazza Sakura si piegò all’indietro facendo un ponte con la schiena. La sfera che era diretta allo sterno le passo sopra senza nemmeno sfiorarla, ma la seconda la colpì di striscio.
    Come le sue mani toccarono terra lanciai altre due sfere dirette ognuna verso una gamba della ragazza.
    <<forza reagisci!>>
    Un forte vento ora sferzava il mio viso verso destra. "Lascia che sia l'istinto a muovere il tuo corpo! non hai tempo per pensare."
     
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    Il vento continuava a soffiare sempre più forte.Il caldo si cominciava a far sentire in maggior quantità,ma il sole non aveva intensione di abbassare la temperatura,come il vento che continuava ad andare e venire.
    Dalla posizione in cui stavo sentì la scia di venticello causata dalla pallina,che andò a schiantarsi più giù,ma da un'altra parte sentì l'altra pallina colpire il mio corpo di lato.Mi morsi il labbro per non essere riuscita nel mio intento,alzai la testa per vedere quale fosse stata la sua prossima mossa,senza levarmi da quella posizione.
    Sentì Ayate dirmi di stare attenta,che ora si stava facendo serio l'allenamento e mi avvertì di fare attenzione all'ambiente che mi circondava.Ma questo non cambiava le cose,la mia concentrazione rimase sempre perfetta e avevo sempre il controllo sul mio corpo.Vidi due palline,arrivare a grande velocità,che si stavano dirigendo verso le mie gambe.
    -questa volta non mi freghi sensei- pensai sorridendo.Mi detti una forte spinta,con la mano appoggiata a terra,facendo un salto all'indietro in modo da poter riuscrire a schivarle entrambe,per poi farle fare la fine di quelle precedenti.
    "mi dici perchè stò facendo un allenamento del genere?" chiesi mentre compivo il salto.

    Edited by »•°Uta-Chan°•« - 15/11/2008, 16:04
     
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  13. emaema89
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    La mia allieva ancora non aveva capito perché l’avevo portata in quel luogo ne tantomeno le parole che le avevo rivolto. L’allenamento che stavo tenendo aveva lo scopo di farle sorpassare quelli che erano i suoi limiti attuali.
    "Possibile che non capisci? se vuoi combattere devi riuscire a spingerti al massimo delle tue possibilità senza perdere di vista ciò che ti circonda.
    ora come ora sei concentrata solo ed esclusivamente sulle sfere... "

    Da quando l’allenamento aveva avuto inizio Sakura aveva fatto dei passi avanti ma non era ancora riuscita a capire il reale scopo di quel gioco e finché non lo avesse compreso non avrei potuto infierire di più di quel che già facevo.
    Quando avevo lanciato le sfere mirando alle gambe della ragazza perché conoscevo la reazione che avrebbe avuto. Come da programma cercò di saltare all’indietro per schivare le sfere, così facendo però le sfere continuarono il loro percorso colpendola sul braccio su cui aveva fatto forza per saltare.
    CITAZIONE
    "mi dici perché sto facendo un allenamento del genere?"

    "Perde anche tempo a parlare..."
    <<se hai tempo di parlare significa che non ti stai impegnando a sufficienza. smetti di parlare e pensa a muoverti!>>
    Altre due sfere partirono dalle mie mani, una verso il fegato della ragazza e una verso la sua gola.
    Il vento continuava a soffiare verso destra, un vento impetuoso che sembrava presagire una tempesta, solo la mancanza di nubi scongiurava una tale eventualità.
     
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    Mi morsi il labbro nuovamente quando sentì la sfera colpire il mio braccio.
    -argh.....devo stare più attenta è già la terza volta che mi faccio colpire stupidamente,ma con questo vento non riesco a fare niente- disse,si guardò in torno,tornando in piedi
    -il vento....certo come non ho fatto a pensarci prima?- si ricordò delle parole dette prima da Ayate
    CITAZIONE
    sta attenta a ciò che ti circonda il luogo dove combatti è altrettanto importante del tuo avversario!

    -ecco perchè mi ha dato appuntamento quì,essendo il grattacielo più alto c'è una maggiore potenza di aereazione,vuole che usi il vento come una sorta di aiutante.......bene ora che ho capito cosa fare,posso continuare-
    Udì le parole che iin quel momento mi stava riferendo:
    CITAZIONE
    <<se hai tempo di parlare significa che non ti stai impegnando a sufficienza. smetti di parlare e pensa a muoverti!>>

    Annuì decisa questa volta.Non voglio fare la figura di quella stupida,non lo sono,sò benissimo quali sono le mie capacità e sò che posso fare di più.Guardando le due palline arrivare in direzione della mia gola e del mio fegato decise questa volta di sfruttare il vento,unico alleato in quel momento.
    Il vento soffiava sempre verso destra mentre le palline venivano da davanti.Agì quasi senza accorgemene.Mi ritrovai spostata totalmente a destra abbassata mentre le mie mani poggiavano a terra
     
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  15. emaema89
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    Quando Sakura riuscì a usare il luogo a suo vantaggio mi sembrò di sentire un coro angelico cantare. Aveva ancora dei difetti come ad esempio il pensare eccessivo, ma migliorava a vista d’occhio.
    "Non ci speravo più... meglio tardi che mai.
    fai che questo non sia un caso Sakura."

    Spostandosi a destra la ragazza era riuscita a schivare le sfere ed ora si trovava con la testa a pochi centimetri dal parapetto. Non ero certo che l’azione appena svolta fosse programmata e avevo il sospetto che potesse trattarsi di un caso. Cambiai metodo e lanciai una singola sfera molto veloce.
    "Per schivarla devi mostrarmi che non è stato un caso. stupiscimi Sakura."
    Il vento soffiava meno forte ora e non poteva aiutare la ragazza a scampare a quel nuovo proiettile che le si avvicinava.
     
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