mondo dei... vivi?

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  1. pak88
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    FORZA DANNATO SOFFIONE, è ORAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!

    Misao s'alzò di buon ora, dirigendosi a tutta birra verso la stanza di Kalinin, spalancando la porta d'ingresso con un fragoroso

    SPALANC!!

    In una mano stringeva una padella, di quelle che si usano per cucinare la paella, e nell'altra la sua zanpakuto. Non ci vlle molto a scoprire cosa stava per fare: prese a cozzare l'una con l'altra , sorridendo soddisfatta, e creando un casino inimmaginabile. Aggiungere al tutto il fatto che tutta l'accademia dormiva nel silenzio piu assoluto.

    HAI 60 SECONDI PER ALZARE IL CULO E PER FARTI TROVARE AL CANCELLO DELL'ACCADEMIA, TI ASPETTERò Lì, NOOOOOOON FARMI ATTENDERE TROPPO, E NON DIMENTICARE LA SALAMUCCHI!!! (ASAUCHI)
    Detto questo scattò via dalla finestra, atterrando nel cortile dell'accademia
    Ovviamente riserbò solo a Kalinin un trattamento simile: agli altri due venne recapitato un messaggio scritto con la stessa, pessima grafia di tutti gli altri, che recitava pressapoco così

    ehi, fatti trovare alle 4-30 del mattino di domani al cancello dell'accademia, che si parte!!!!
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    Prese un bel respiro profondo, accentuando il tutto piegando le braccia dietro la testa, per poi esordire con uno strillo

    BUONGIORNO ACCADEMIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!

    A quel punto probabilmente gli addormentati erano pochi.

     
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  2. Purtroppo
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    Il sole era ancora alto in cielo quando mi venne recapitato un messaggio. Curioso lo lessi subito.

    Beh la grafia la si riconosce subito, e sono abbastanza sicuro che dica di presentarsi alle 4.30 davanti al cancello dell'accademia.

    Accartocciai il biglietto e lo buttai, come al solito completamente indifferente alla notizia. Era molto difficile che mi eccitassi per qualcosa.

    A quanto pare le ore piccole vanno molto di moda fra i sensei...

    L'orario, che poteva sembrare ambiguo a molti, mi risultava perfettamente normale. Il mio sensei infatti, senza alcuna ragione apparente amava gli allenamenti sotto le stelle.

    Tsk, ci sarò anche abituato alle alzatacce ma sarebbe preferibile schiacciare un pisolino, così almeno sarò riposato.

    Andai verso il letto e mi lasciai cadere con tutto il mio peso sopra il materasso. Pochi istanti dopo dormivo.

    ....

    Quando aprii gli occhi il sole era scomparso e aveva lasciato il posto alla più pallida luna. Già del tutto sveglio andai in cucina e misi qualcosa sotto i denti, mi lavai e indossai la divisa degli studenti e l'asauchi.

    Sono pronto, non resta che incamminarsi.

    Con serafica calma mi avviai verso i cancelli e dopo poco li raggiunsi. Erano imponenti e la notte gli conferiva un aspetto ancora più severo e spettrale. Mi guardai intorno ma non c'era nessuno.

    Aspetterò qui. La pazienza è la virtù dei forti dopo tutto.
     
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  3. Shiroi_Hane
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    Mi svegliai di soprassalto non appena la ragazzina irruppe nella mia stanza.

    Non avevo ricevuto alcun avviso, quindi non mi aspettavo una tale sveglia. Mi alzai immediatamente spaventato, poi, tra i vapori residui del sonno, vidi Misao battere violentemente la zampakutou su una padellona grossa quanto metà di lei. Immediatamnente un carico immenso di sonno mi pervase, poichè avevo constatato che non c'era alcun pericolo, e che la sera prima non ero andato a letto troppo presto.

    Mi rigettai sul letto, cercando di ignorare il rumore assordante, poi esplosi.

    "VA BENE! HO CAPITO!!"
    La ragazzina soddisfatta si allontanò, per poi svegliare i pochi che avevano resistito al primo assalto con il suo sonoro "buongiorno".

    Mi alzai, e andai al bagno per darmi una sciacquata al viso, sperando così di svegliarmi del tutto. La testa mi rintronava un poco, ma cercavo di non pensarci troppo.

    Mi vestii con lo shihakusho bianco proprio dell'accadebia, e fissai la katana al fianco. Non avevo ancora avuto modo di usare quell'arma appieno, ma avevo la sensazione che quell'occasione sarebbe arrivata presto.

    Controllai se avevo dimenticato qualcosa, per poi dirigermi verso l'esterno dell'accademia. Lungo i corridoi vidi tutti quei poveri aspiranti shinigami che erano stati svegliati così presto da Misao. Tutti molto arrabbiati. Lanciarono qualche occhiataccia anche a me, ma li ignorai bellamente, affrettando il passo verso il luogo dell'appuntamento

    Era ancora buio, e quando raggiunsi il cancello notai un'altro ragazzo. feci un cenno del capo a mo' di saluto, poi osservai se nei paraggi vi era la ragazzina.
     
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  4. Meldon
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    SPOILER (click to view)
    narrato
    parlato
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    Era pomeriggio inoltrato, quasi sera, quando mi fu portata una lettera a casa. Immaginavo già quello che fosse, ma aprirla e leggere il contnuto mi diede comunque una strana sensazione.
    "Non pensavo sarebbe stato così presto... Beh poco male, in questo periodo non ho nulla da fare..."
    CITAZIONE
    ehi, fatti trovare alle 4-30 del mattino di domani al cancello dell'accademia, che si parte!!!!

    "Ancora quell'orrenda calligrafia... E che cavolo di orari sceglie? Mi ricorda qualcuno..."
    Andai subito a dormire, per evitare di essere troppo stanco la mattina dopo.
    -----
    Quando mi alzai il sole doveva ancora sorgere, ed un sottilissimo velo di nebbia circondava tutto.
    Appena le 3,30 del mattino, e la Soul Society intera stava ancora dormendo, apparte qualche raro individuo nottambulo.
    Ero parecchio in anticipo rispetto all'orario richiesto, quindi me la presi molto comoda e cominciai a passeggiare per il Rukongai.
    "Che strano, di solito questa è l'ora in cui torno a casa dopo una nottata di bagordi passata con gli amici, e non l'ora in cui mi sveglio per una missione..."
    Passeggiando arrivai al cancello all'ora esatta indicata sulla lettera, e notai che altri due ragazzi erano già li.
    Mi avvicinai e scorsi il mio compagno di classe Isei, che salutai cordialmente.
    "Ciao Isei, come va?"
    Poi mi girai verso l'altro ragazzo, e mi presentai.
    "Piacere, il mio nome è Joey Namikaze."
    Ora eravamo quasi pronti per partire.
     
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  5. pak88
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    I tre ragazzi erano già tutti li, precisi, puliti, in attesa che Misao li raggiungesse. Non ci volle molto prima che si palesasse ai tre: era proprio li a pochi metri, e sbraitava come un gallo.


    MA BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEENE!! CHE BELLA SQUADRETTA DI FEMMINUCCE, DAVVERO! Beeene beeeneee.... anzi, benissimo! Per chi nno fosse gia al corrente , io sono Misao, 15 anni, molto piacere. Avrete il piacere di affrontare questa noiosissima missione sotto l'occhio vigile della sottoscritta. Non che la missione riserbi grandi sorprese: si tratterà semplicemente di praticare il.... il....

    Misao Schioccò le dita come alla ricerca di un termine assolutamente astruso, ma che stava proprio lì, in fervida attesa, sulla punta della lingua.

    il KOSO!!!! Ecco qua, ahahahahahah, dannazione!!! Sarà semplice, ve lo assicuro, ma a dopo le piegazioni: ora seguitemi senza fiatare!


    Detto ciò Misao schizzò via come una cavalletta, dirigendosi al grande cancello che li avrebbe trasportati tutti nel mondo degli umani: il Senkaimon.
    Si trattava effettivamente di un enorme e maestoso cancello posizionato su un altipiano non distante dall'accademia sessa. Era il piu grande dei numerosi presenti nella soul society.

    Una volta raggiunta la sua destinazione ( ci volle almeno una mezzoretta abbondante quando un viaggio simile impiega al massimo 5 minuti. Ma probabilmente almeno uno degli studenti presenti quel dì sapeva come sarebbe andata, e non si sarebbe sorpreso piu di tanto....) Misao pose le mani sui fianchi, sorridendo bellamente in faccia ai tre ragazzi

    Ecco a voi, vi serviranno

    Tre piccoli portali s'aprirono dal nulla sulle teste degli studenti, dalle cui fessure vi uscirono tre farfalle completamente nere

    Sono el vostre farfalle infernali: vi serviranno per non perdervi nei meandri oscuri del viaggio che vi porterà al mondo dei vivi... non perdetele, non me ne frega niente se crepate!!! Ora: ci sono domande?
     
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  6. Shiroi_Hane
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    Osservai Misao schizzare via, con la sua solita esuberanza.

    "Eccoci gettati in un'altro interminabile giro turistico inutile..."
    pensai, ma mi gettai comunque di malavoglia all'inseguimento.

    "se magari la prossima volta mi dice qual'è la meta, magari risparmio questi giri astrusi" dissi a bassa cove, ma con nessun interesse nell'essere sentito o meno da qualcuno.

    Corremmo per una buona mezz'oretta, poi arrivammo ad un maestoso "cancello". Al solito Misao non diede spiegazioni, ma prima che potessi chiederne, comparì la piccola farfalla nera accanto a me.

    La osservai sgranando un po' gli occhi.
    "Bella, davvero molto bella" pensai. Ascoltai le poche parola di Misao, e mi sopresi nel sentire che ci chiedeva se avessimo avuto domande. La cosa mi preoccupò.

    Mi girai ad osservarla,m poi osservai il cancello.

    "Arriveremo nel mondo dei vivi attraverso quello vero? Il viaggio di per se sarà pericoloso? e quando saremo arrivati come dovremo comportarci? e poi in cosa consiste il "Koso"?
     
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  7. Purtroppo
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    CITAZIONE
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    pensato
    parlato

    La mia attesa non durò a lungo, dopo poco infatti arrivò il primo compagno, non lo conoscevo e risposi al cenno chinando leggermente il capo.

    Chissà se anche il terzo sarà uno sconosciuto?

    Bastarono pochi secondi per smentirmi. Lentamente nel buio si andò delineando una sagoma nota, Joey: che non tardò a salutarmi.

    Abbastanza bene grazie...

    Fui interrotto da una vocina stridula che sembrava volermi trapassare i timpani. La seguii con gli occhi e mentre la ragazzina iniziava a parlare non potei fare a meno di rimanere deluso.

    La mia teoria del bambino prodigio è totalmente errata, senza contare che per quanto poco ne capisca si intuisce subito che in quanto a forza ha poco da spartire con il mio sensei...

    Appena terminò di parlare la ragazzina schizzò via come una pulce e per non rischiare di perderla nella notte mi misi subito a rincorrerla.
    Solo dopo parecchi minuti e varie deviazioni arrivammo presso un grande portale. Dal nulla apparvero tre farfalle nere, che la ragazzina ci avvertì di non perdere.

    Strani colori per delle farfalle...

    Misao chiese se avevamo domande, e dopo che il ragazzo che non conoscevo ebbe finito di fare le sue presi la parola.

    Dovremo combattere degli hollow... sensei?

     
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  8. Meldon
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    narrato
    parlato
    pensato


    Dal mio arrivo a quello del nostro Sensei accompagnatore passò poco tempo. Non ebbi nemmeno il tempo di fare una chiacchierata con i miei compagni di avventura.
    La voce della ragazzina era stridula, quasi insopportabile. Lei era piccolina, rozza, e dall'aspetto che trasmetteva tutto tranne che intelletto.
    "Come diavolo ha fatto una persona del genere a diventare un Sensei a soli quindici anni? La stupidità sprizza da tutti i pori in quel esserino."
    Ero deluso e disgustato. Avrebbe potuto anche essere forte e veloce, ma mi domandavo come fosse riuscita a completare il percorso per diventare Shinigami, e successivamente fosse riuscita a diventare Sensei.

    CITAZIONE
    MA BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEENE!! CHE BELLA SQUADRETTA DI FEMMINUCCE, DAVVERO! Beeene beeeneee.... anzi, benissimo! Per chi nno fosse gia al corrente , io sono Misao, 15 anni, molto piacere. Avrete il piacere di affrontare questa noiosissima missione sotto l'occhio vigile della sottoscritta. Non che la missione riserbi grandi sorprese: si tratterà semplicemente di praticare il.... il.... il KOSO!!!! Ecco qua, ahahahahahah, dannazione!!! Sarà semplice, ve lo assicuro, ma a dopo le piegazioni: ora seguitemi senza fiatare!

    "Ma con chi cazzo crede di avere a che fare?"
    Presi una sigaretta dal pacchetto che tenevo nella tasca interna dell'abito e la accesi.
    Quando la ragazzina, sempre che un essere tanto rozzo potesse essere definito ragazza, si incamminò cominciai a seguirla.
    Circa trenta minuti dopo arrivammo a destinazione: il cancello che collegava la Soul Society, al Mondo dei Vivi. Era una costruzione abnorme, situata vicino ll'accademia.
    "Ma non dirmi che si è anche persa. Sarebbe questa la persona che dovrebbe accompagnarci per la nostra missione? Penso che oltre all'intelletto le manchi anche il senso dell'orientamento. Però magari potrebbe anche essere simpatica, e sicuramente è più forte di me... Meglio non farla arrabbiare..."
    Lei parlava, ed io, come al solito, ero distratto. Rimasi sorpreso quando vidi un portale aprirsi sopra la mia testa, e nel vedere che da questo fuoriusciva una farfalla completamente nera. Ne avevo già sentito parlare: era una farfalla infernale.

    CITAZIONE
    Sono el vostre farfalle infernali: vi serviranno per non perdervi nei meandri oscuri del viaggio che vi porterà al mondo dei vivi... non perdetele, non me ne frega niente se crepate!!! Ora: ci sono domande?

    Non ne avevo, e quindi rimasi in silenzio ad ascoltare quelle che i miei compagni rivolgevano alla ragazzina, senza fiatare.
     
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  9. pak88
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    Arriveremo nel mondo dei vivi attraverso quello vero? Il viaggio di per se sarà pericoloso? e quando saremo arrivati come dovremo comportarci? e poi in cosa consiste il "Koso"?

    Le domande di Kalinin erano tutte giuste ed assennate. Misao annuì compiaciuta , incrociando le braccia quasi a scimmiottare un sensei. Ovviamente era molto distante dall'apparire tale. Sembrava la parodia di una qualsiasi ragazzina che tenta invano di imitare qualcuno che incrocia le braccia e annuisce.

    Aveva un che di buffo.

    Ottime e appropriate domande, soffione, come al solito. D'altronde, come al solito sei noioso come una lezione di Kido....

    La lingua di Misao si espresse in tutta la propria invadente presenza, sottolinenado l'espressione di disgusto che aveva assunto la ragazzina al termine della frase.
    Poi anche Isei si espresse in una semplice ma diretta domanda

    Dovremo combattere degli hollow... sensei?
    Misà che faccio prima a.... farvi toccare con mano.....

    Sogghignò. Dopodiché fece qualche passo, trotterellando alle spalle di Kalinin e di Isei.
    Era ovvio come, da un momento all'altro, avrebbe fatto qualcosa di fastidioso o irritante.

    Evidentemente si sentiva magnanima, e si trattenne dal calciare il sedere ai due studenti, limitandosi ad una vigorosa pacca sulla nuca ad entrambi.
    Avanti, voi due, attraversate quel cancello, ne riparleremo una volta arrivati... non sarà un viaggio lungo.....
    Poi passò ad osservare l'altro ragazzo, che aveva tutta l'impressione di non avere domande a riguardo.

    Sai cosa? amo alla follia chi si limita ad agire senza soffermarsi su inutili eloqui e fastidiose domande.... ma intuisco dalla tua espressione e dal tuo silenzio che probabilmente sei molto piu esperto della sottoscritta, nevvero?

    Sorrise sarcastica, così come lo era il suo tono di voce.
    Poi, la sua espressione mutò considerevolmente. Gli occhi si socchiusero, il sorriso si mutò in una smorfia sommessamente contrariata
    ... il che si traduce in due semplici ipotesi:

    la prima, sei piu intelligente e preparato di ciò che lasci intendere, ergo, non avrai problemi a superare questa semplice missione. Oppure , la seconda e assai piu attendibile, sei semplicemente un piccolo sbruffone che valuta oltre ogni suo limite le proprie capacità, ergo creperai alla prima difficoltà senza neppure aver compreso che una ragazzina di 15 anni ti è superiore perché merita il tuo rispetto....


    Passarono alcuni interminabili secondi

    Spero di sbagliarmi, sai? là fuori è un mondo crudele, selvaggio, sarebbe un vero peccato se crepassi alla tua prima missione, non sei d'accordo? Una morte deprecabile e violenta, d'altronde.... non deludermi, mi raccomando....avanti, entra anche tu!!

    L'ultima parte della frase fu sottolineata dal sorriso gioviale che, come il giorno dalla notte, era assai diverso dall'espressione inquietante assunta durante il suo discorso.
    Attese che i tre studenti attraversassero il cancello, per poi raggiungerli subito dopo.
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    Bene fin d'ora, ho l'impressione che ci divertiremo ^^
    descrivete minuziosamente il vostro ingresso nel cancello. Non c'è problema per come lo descrivete: non è importante. L'importante è la qualità della cosa ^^



     
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  10. Purtroppo
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    L'incoraggiamento fu alquanto bizzarro per un sensei, ma alla fine dei conti era poco più che una bambina e non diedi troopo peso all'etichetta. Senza indugiare mi avvicinai al cancello, che una volta aperto aveva dato vita ad uno spettacoli di luci e colori dall'aspetto quasi liquido, ma non mi feci intimorire e trattendo il fiato lo attraversai.
    Varcato il cancello mi ritrovai in una sorta di tunnel, la luce era scarsa e l'unica nota di movimento era quella farfalla nera che mi girava attorno, facendomi da guardiana.

    Mi sarei aspettato qualcosa di più luminoso, forse delle nuvole o cose del genere...

    L'ambiente che mi circondava era ampio, con un atmosfera cupa e opprimente e sembrava tutto tranne che rassicurante. Soprattutto le pareti attirarono la mia attenzione: non sembravano fatte di nessun materiale di mia conoscenza, avevano un aspetto quasi organico, come se fossero vive.

    Di certo non sarà molto gettonata come meta turistica...

    Nella mia voce non c'era nè paura nè tensione, ma quel luogo così spettrale mi provocava una certa repulsione, non mi faveva sentire per niente a mio agio.
    Senza voltarmi mi rivolsi alla sensei dandone per scontata la presenza.

    Dobbiamo aspettarci di incontrare nemici in questa specie di tunnel?

    Istintivamente appoggiai la mano destra sull'impugnatura dell'asauchi.
     
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  11. Shiroi_Hane
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    Mi avvicinai al cancello per secondo. La figura del primo era sanita non appena aveva varcato i limiti di quella strana ed imponente soglia. Non sapevo cosa avrei visto oltre, ma la cosa non mi preoccupava troppo. Solo un pensiero mi rassicurava. Mi portai di fronte al cencello.

    "Per fortuna saranno le farfalle a guidarci, e non tu" dissi voltando la testa per lanciare unos guardo a Misao, e nello stesso tempo muovere il passo che mi portò a varcare quella soglia.

    Non appena fui dentro, percepii una sensaizone sgradevolissima, come se tutta la mia pelle venisse strappata via dal corpo, come se io non fossi fatto per stare in quel luogo. Un'avversione fisica, una frizione tra due realtà distinte e inconciliabili. La sensazione mi provocò un breve moto di paura, poi improvvisamente la farfalla accanto a me venne circondata da un tenue bagliore.

    Immediatamente la sensazione sparì, e con lei anche la paura. Il bagliore della farfalla mi raggiunse e mi circondò, come a proteggermi. La farfalla mi svolazzava tranquilla intorno alla testa, e lentamente il mondo che mi circondava ottenne una forma definita. Sembrava un lungo corridoio, ma le pareti e il pavimento non sembravano solide. I miei piedi poggiavano su qualcosa che era in grado di sorreggere il mio peso, nonostante alla vista sembrasse al massimo resistente quanto una nuvola. Ecco, sembrava di stare all'interno di un'enorme nuvola, modellata a mo' di lungo cunicolo squadrato. Una direzione obbligata che mi avrebbe condotto verso il mondo umano.

    Cercai con gli occhi il ragazzo che era passato prima di me, poi mi voltai ad osservare l'altro ragazzo e Misao.
     
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  12. Meldon
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    La lingua di Misao era più affilata della sua Zanpakutou, probabilmente. Non mi aspettavo cose così argute da quella ragazza, che a primo avviso era sembrata abbastanza stupida. Cominciavo a capire come facesse ad essere diventata Shinigami così in fretta.
    "Beh, era semplicemente che non avevo alcuna domanda..."
    La farfalla più oscura delle tenebre stesse svolazzava a pochi centimetri da me, in drezione del grande portone che i miei compagni si erano già apprestati ad attraversare.
    Proseguii anche io, non sapendo bene cosa aspettarmi, ma appena passai capii subito che nemmeno nei miei pensieri più strani e fantasiosi avrei mai e poi mai potuto immaginare qualcosa del genere.
    Era un tunnel di cui non riuscivo a vedere la fine. Il pavimento, come le pareti ed il soffitto erano variopinti da entinaia di colori, alcuni che non avevo nemmeno mai visto, che continuavano a muoversi lentamente sulle pareti, dando l'impressione di trovarsi all'interno di un caleidoscopio.
    Vi era il silenzio più assoluto all'interno, tanto che riuscivo a sentire il mio respiro fuoriuscire dal corpo.
    La farfalla nera era davanti a me, e sembrava invitarmi a seguirla in quel tunnel variopinto, che si allungava a perdita d'occhio.
    Non sapevo bene cosa aspettarmi all'interno della galleria che collegava la Soul Society al Mondo dei Vivi, di conseguenza tenevo la mano destra pronta ad estrare la spada che portavo appesa alla cintola.
    Provai a guardare nella direzione in cui stavo andando per cercare i miei accompagnatori, ed erano poco più avanti di me. Affrettai il passo per raggiungerli, senza preoccuparmi per Misao.
    "Tanto sa sicuramente arrangiarsi lei."
     
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  13. pak88
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    I tre non ebbero il tempo di fare proprio nulla.
    Chi metteva mano alla spada, chi si voltava alla ricerca di qualcuno o qualcosa.
    Chi semplicemente aveva l'espressione di chi aveva appena fumato un porro....

    Tutte azioni inutili, in quanto il viaggio fu assolutamente breve, il tempo di uno, due respiri, o di rendersi conto che il viaggio era effettivamente gia concluso.

    Un bagliore accecante colpì gli occhi dei quattro , che non poterono resistere dal coprirsi con un braccio.

    Quando la luce svanì, dinnanzi agli occhi impastati del gruppo si stagliò un paesaggio desolante:gruppi di persone nel panico piu assoluto, grida di disperazione, sirene della polizia e dei mezzi di soccorso che rimbombavano nella notte illuminata a dì dalle fiamme provenienti da un enorme autobus schiantatosi contro altre due automobili.

    Come potete vedere qui c'è appena stato un incidente. Potete capire da soli la drammaticità della situazione. Vedete quello?

    Misao indicò l'autobus giallo. Le lamiere in fiamme erano piegate si sé stesse e rese nere dalla violenza del fuoco. Le auto erano letetralmente schiacciate sotto il suo peso, e un paio di corpi senza vita si potevano ancora scorgere dai finestrini oscurati.

    Quello era uno scuolabus. Trasportava studenti, ragazzini molto piu giovani di voi. Stavano tornando a casa dopo una giornata di scuola, quando l'autista ha perso il controllo del mezzo, schiantandosi contro quelle due auto. Non ci sono sopravvissuti. Il conto totale delle vittime è tuttavia rassicurante: solo 6 persone hanno perso la vita, tra cui due anziani signori e 4 bambini.
    Misao si voltò in direzione deigli studenti. Aveva in volto l'espressione di chi ha appena parlato di dolci: assolutamente inespressiva, resa ancor piu inquietante dalle luci soffuse delle fiamme e delle sirene.

    Osservate bene.
    Tra la folla tenuta a stento lontana dal luogo del disastro si aggiravano disperati alcuni soggetti diversi dagli altri: erano le vittime dello scontro.
    Sul petto avevano fissata, lì dove avrebbe dovuto trovarsi il cuore, una lunga catena. il cui altro capo si estendeva fino alle carcasse dei mezzi distrutti.

    Quelli sono plus. Il vostro obbiettivo è di praticare il Koso, o come si chiama, per far si che quelle anime vengano inviate alla soul society, prima che queste attraggano gli Hollow, la vera minaccia che incombe su qualsiasi deficente tanto furbo da crepare in prossimità di queste bestie. Osservate la punta del manico delle vostre asuchi: è stato adattato per essere utilizzate in questa missione.

    Vi era inciso un ideogramma.

    Dovrete toccare la fronte dei plus con l'estremità con l'ideogramma delle vostre asauchi "speciali". Ma non è tutto: dovrete essere rassicuranti e molto cauti. Non fate innervosire i plus, e non spaventateli, facendo attenzione alle catene: se si spezzano son guai!

    Sorrideva come ad una festa, quella Misao.

    Io starò a guardare, e interverrò solo in casi estremi. Voi occupatevi del lavoro. Ci sono domande?
     
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  14. Shiroi_Hane
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    Stranamente questa volta Misao era stata esaustiva al punto giusto. Ovviamente poteva sprecare qualche parola in più, ma quanto detto esauriva esattamente quanto avevo bisogno di sentire.

    Senza dire nulla mossi qualche passo nella scena che mi si paravva innanzi. Guardai il luogo del disastro e scelsi a caso una delle molteplici catene che si diramavano come tela di ragno. Misi una mano sull'elsa e mossi i passi verso l'altro capo della catena.

    "Un bambino" Lo osservai con un leggero barlume di pietà, che svanì con la stessa velocità con la quale si era fatto spazio sul mio volto.

    Velocemente oltrepassai le persone incredule e sbraitanti, ignorando le loro urla e i loro schiamazzi, compiaciuto del fatto che non potessero vedermi.

    In pochi secondi raggiunsi il bambino.
    "hei piccolo?" esordii, aspettando di avere la sua attenzione
    "Ah eccoti, sei tu! Smetti di piangere, su, dall'altra parte ci sono i tuoi che ti stanno cercando. Mi hanno chiesto di portarti da loro, vieni, non piangere, tranquillo, è tutto finito"


    Se si fosse fidato, mi sarei avvicinato con fare amichevole. Infondo era un bambino, alto la metà di me. Avrei atteso finche non si fosse avvicinato abbastanza, poi, solo nel caso fossi stato sicuro di colpire, avrei estratto velocemente la spada con la sinistra, di modo da far colpire con il tacco della spada la fronte del bambino, non con troppa forza da sbalzarlo via, ma avvastanza veloce da non essere schivabile.

    Se invece l'occasione non si fosse presentata, mi sarei avvicinato e gli avrei mostrato una direzione qualsiasi, in attesa di un'occasione propizia.

    SPOILER (click to view)
    ribadisco che se non sono sicuro al 90% di colpirlo non ci provo a konsoarlo
     
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  15. pak88
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    CITAZIONE
    ribadisco che se non sono sicuro al 90% di colpirlo non ci provo a konsoarlo

    limitati a descrivere come tranquillizzi il bambino, io mi occuperò della sua risposta. Non si tratta di riuscire a colpire: mica scappa. Si tratta di convincerlo con le buone ^^
     
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