Seeking Las Noches...

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    Audelbrain Sigziero e Sachièl giunsero al limitare della Foresta dei Menos.
    Avevano viaggiato per parecchio tempo, ma mai una volta qualcuno aveva osato avvicinarsi: da quando si erano alleati, erano divenuti certo la coppia più pericolosa di tutta la selva.
    Avevano raggiunto un tale livello di evoluzione da pretendere di divenire Arrancar: un qualcosa di insolito, specie per degli hollow. Un simile grado di autocoscienza e ambizione, se non unico, era quantomeno raro.
    Chissà, forse qualcuno dei loro simili li aveva avvertiti passare, magari era rimasto abbastanza incuriosito da sbirciare da dietro un riparo, ma di certo doveva averlo fatto con molta cautela, perchè i due non se ne erano accorti affatto.
    Non che la cosa importasse ad Audelbrain: finchè rimanevano lì, in mezzo a quegli alberi, in quello che per tanto tempo era stato il loro rifugio e terreno di caccia, poteva ancora rimanere calmo e tranquillo.
    In fin dei conti, ora poteva contare sull'appoggio del suo mastodontico compagno.
    Compagno...già...è un peccato che il termine lo infastidisca. Una volta divenuti Arrancar potremmo spalleggiarci, per raggiungere la vetta: guardarci le spalle a vicenda mentre massacriamo chi ci è inferiore...al diavolo, anche chi ci è superiore! Questo pensiero dovrebbe spingerlo a fidarsi di me, no?
    Ma Audelbrain sapeva bene che i più reconditi segreti di un hollow spesso sono alla base di ossessioni così forti da non poter essere scalzate nemmeno con la forza. Proprio come la sua immensa ambizione, la sua necessità di trovare un compagno...
    Si fermò di colpo: pochi passi e sarebbero usciti dalla Foresta. Quella era forse la loro ultima occasione per dialogare, prima di lanciarsi in quella ardita missione.
    Per quanto si trattasse di una pratica insolita per un hollow, e per lui ancora più difficile da sostenere, vista la sua scarsa attitudine, Sigziero provò comunque a sbiascicare qualcosa, sedendosi su un sasso non troppo distante:
    Ehm...giusto per sapere qualcosa su di te, non credi anche tu sarebbe meglio se ci rivelassimo a vicenda i nostri maggiori punti di forza? Non...non mi va di partire allo sbaraglio senza neppure sapere cosa sei in grado di fare, ed immagino valga anche...ehm...viceversa, credo si dica...
     
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  2. LolInTheDark
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    Era oramai passato una considerevole quantità di tempo da quando io e il mio "aiutante" eravamo partiti alla volta di Las Noches, quando finalmente cominciammo a vedere la foresta diradarsi e in lontananza il vasto deserto all'interno del quale era locata anche Las Noches stessa.
    Non avevamo proferito parola sino a quel momento, ne alcun hollow aveva avuto l'ardire di mettersi sulla nostra strada.
    La cosa non mi stupì, in quanto, se già da solo probabilmente potevo essere una avversario alla portata di pochi, spalleggiato da un altro vasto lorde come me probabilmente non avevo rivali all'interno della Foresta dei Menos.
    Anche per questo lungo il cammino avevo abbandonato la mia abitudinale cautela, prediligendo la velocità. Nonostante questo notai che durante il tragitto faticavo a tenere il passo dell'altro hollow, molto più snello e agile di me.
    Ad un tratto, raggiunto il limitare del bosco, Audelbrain si fermò e si sedette su di un sasso.
    Ma guarda, ha corso così tanto che si è già stancato?
    Forse avevo sopravvalutato questo tizio. Magari è stato così stupido da correre con tutte le sue forze fino ad ora, di conseguenza ora non ce la fa più.

    Mentre ero preso dal mio congetturare, la creatura mi chiese improvvisamente di mostrargli il mio potenziale.
    Dubita forse della mia forza? Che gli sia venuto il dubbio che io non sia alla sua altezza? No, forse lo sto giudicando troppo severamente, in fondo ha ragione, è meglio conoscere i propri alleati prima di una battaglia e i loro punti di forza, cosìcchè ci si possa compensare a vicenda.
    Feci un cenno d'approvazione, dopodichè addocchiai un grosso masso vicino al suo.
    Senza pensarci due volte, lo sradicai dal terreno e lo sollevai sopra la mia testa con una mano sola.
    Per finire lo scagliai il più lontano possibile, dimostrandogli così che la mia caratteristica migliore era la forza bruta. Non ne andavo particolarmente fiero, ero sempre stato uno spadaccino particolarmente tecnico in vita, avevo smepre biasimato gli spadaccini che si concentrano troppo sulla loro forza senza badare alla tecnica.
    Ma in ora mi trovavo in quella condizione e la mia principale dote era proprio questa forza erculea.
    Credo di essere stato abbastanza eloquente...
    Dissi rivolto verso l'hollow.
    Di certo un po' di forza bruta ci gioverà nel caso dovessimo affrontare degli arrancar... Ma di certo non basterà da sola... Perciò ora mostrami qual'è la TUA dote, che a occhio e croce non ha nulla a che vedere con la potenza muscolare...
    Contorsi gli occhi in una sorta di sorriso provocatorio.
     
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    Sachièl annuì alla richiesta, si alzò, afferrò un masso e lo sollevò da terra con un solo braccio. Poi, con un unico ampio movimento, lo scagliò lontano, oltre ogni previsione. Audelbrain aveva immaginato che, con quella stazza, fosse un hollow piuttosto "fisico", e che la sua maggiore dote fosse costituita dalla sua possanza...ma di hollow enormi se ne vedono aiosa, e non tutti sono così robusti come vogliono far credere. Come un pavone che apre la coda o una rana che si gonfia a più non posso, Audelbrain aveva imparato a non fidarsi dell'aspetto esteriore dei suoi simili, ma solo dei fatti. E di certo il suo nuovo alleato aveva dimostrato di posseder la forza che ostentava. Di sicuro non aveva mai visto nessuno dalla muscolatura tanto roboante.
    Rimase qualche istante immobile, lo sguardo fisso verso il punto nel cielo dove un attimo prima il masso era stato scagliato.
    Con una forza simile, potrebbe schiacciare con facilità qualsiasi nemico ci si parasse di fronte.
    Sorrise: ora sapeva di aver fatto un'ottima scelta nello schierarsi dalla sua parte.
    Sachièl si volse verso il suo spettatore, e, con una smorfia che pareva simile ad una ironica provocazione provocazione, disse di aver dimostrato ampiamente la sua dote. Toccava ad Audelbrain fare altrettanto.
    Come il mastodontico hollow aveva fatto notare, il piccoletto non doveva poi possedere una forza esagerata, visto il suo fisico.
    In realtà quel giudizio non era del tutto corretto: non poteva di certo vantare la erculea potenza appena accennata, ma le sue braccia non avevano nulla da invidiare ad un vasto lorde nella media.
    Certo, sapeva bene di essere negato per la concretizzazione dell'energia interiore, quella tecnica che comunemente veniva chiamata "Cero", ma sperava di compensare quanto bastava con le sue doti fisiche.
    Era agile e scattante come non mai, ma ciò che impressionava era certo la sua velocità. Senza pari, almeno per il momento.
    Bene...credo che-ehm-faccia meglio a darti una dimostrazione pratica anche io...vediamo...
    Rimase fermo a pensare per qualche istante, poi, come se avesse appena trovato l'idea giusta si chinò su di un sasso di piccole dimensioni e lo lanciò dritto verso la direzione prescelta. Prima che questo potesse uscire dal loro campo visivo, però, Audelbrain ricorse ad uno scatto impareggiabile: non hai livelli del "Sonido", certo, ma abbastanza veloce da afferrare la pietra al volo.
    Sì, beh...ovviamente, posso andare più veloce di così, se utilizzo quel passo strano là....come si chiama...vabbè, poco importa.
    Si sedette nuovamente, prima di riprendere a parlare:
    Io voglio scalare la vetta, Sachièl...voglio diventare qualcuno di temuto, e non mi fermerò una volta divenuto arrancar. La mia ambizione-cofcof-è così grande che talvolta mi spaventa, ma....tu perchè vuoi divenirlo? Cerchi solo sicurezza fra le mura di Las Noches, o c'è dell'altro?
    Non sapeva nemmeno lui perchè gliel'avesse chiesto: forse credeva che conoscere le proprie motivazioni a vicenda li avrebbe legati maggiormente, o forse sperava semplicemente di avere un sogno comune, così da spalleggiarsi anche dopo essere divenuti arrancar.
    La cosa non aveva poi molta importanza, però: la domadna era stata posta, e Audelbrain aspettava la risposta con il viso placido di chi conversa con un amico.
     
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2 replies since 25/11/2008, 17:00   142 views
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