Classe J [III]

controllo del reiatsu liv II

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  1. emaema89
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    Un’altra mattina sorse sulla mia città ed io i alzai guardando il sole sorgere. Era presto ma non avevo più sonno e restare a letto mi sembrava un’inutile perdita di tempo. Un’oretta più tardi uscii di casa dirigendomi verso il centro, le strade erano deserte a quell’ora del mattino e gli unici luoghi aperti al pubblico erano i bar che aprivano presto per dare la possibilità ai lavoratori notturni di mangiare qualcosa.
    Nel pomeriggio avrei dovuto tenere un allenamento e decisi che avrebbe avuto il reiatsu come argomento principale. Come tutte le volte però la mia poca fantasia mi impediva di creare qualcosa di interessante in poco tempo.
    Continuando a camminare pensando a cosa far fare a chihiro finii per ritrovarmi al parco dove avevo svolto più di un allenamento. Mi guardai intorno e i miei occhi incrociarono un albero caduto a causa di un fulmine e così mi venne l’idea di cosa avrei fatto fare alla ragazza quel pomeriggio.
    Era ancora molto presto e non avrei incontrato Chihiro fino alle tre del pomeriggio, ricordandomi del precedente luogo descritto nella lettera le mandai un messaggio dicendole di incontrarci in quel parco e che lì si sarebbe tenuto il suo allenamento.
    Non sapendo cosa fare per il resto del tempo, decisi di recarmi in riva all’oceano e aspettare lì l’ora dell’incontro.
    L’oceano era stupendo come sempre e guardando le sue onde infrangersi sulla battigia mi persi a pensare al futuro e al passato, cercando di immaginare come sarei stato tra cinque o sei anni.
    Quando arrivarono le tre mi alzai e usando quella che era la mia tecnica preferita raggiunsi il parco dove avrei passato il resto della giornata in compagnia della mia allieva più giovane.
     
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  2. chibi-kumi
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    Erano le 9.30 di mattina quando Chihiro si svegliò.Un raggio di sole le era arrivatò in faccia e sia per il calore del raggio del sole e soprattutto per il sole negli occhi,riaprì lentamente gli occhi.Dopo essersi alzata dal letto guardò l'orologio e fuori dalla finestra...la mattinata si prannunciava bella perchè non c'era neanche una nuvola ad oscurare il sole limpido in quel cielo azzurro.

    Scese al piano sotto e si preparò la colazione:un tè caldo al limone e una fetta di crostata alla ciliegia.
    Mentre preparava l'acqua per il tè e metteva la tazza sul tavolo per il te ricevette n messaggio dal sensei che diceva di incontrarsi al parco alle tre del pomeriggio.
    Appena sentì l'acqua calda la rovesciò nella tazza e mise il filtro mentre addentava una fetta della crostata.Mise la tazza nel lavandino e si mise le scarpe.
    Uscì di casa e si recò ai giardinetti vicini perchè non aveva voglia di stare in casa tutto il tempo.IL tempo era favorevole e tutto intorno il silenzio...i bambini arrivavano a giocare lì nel pomeriggio quindi gli unici rumori che sentiva era il leggerissimo scroscio delle foglie degli alberi e il cigolio dell'altalena in cui stava andando.Si divertiva ad andare nell'altalena nonostante non fosse più una bambina perchè le sembrava di poter toccare il cielo con un dito e di volare via,libera da ogni pensiero.
    Mentre andava sull'altalena guardava il cielo in silenzio e ascoltava il rumore degli alberi...in quel momento provava una pace immensa e infatti ogni volta che si sentiva turbata bastava che andasse sull'altalena per dimenticarsi di tutto.
    Quando guardò l'orologio mancava un oretta all'appuntamento e Chihiro dopo un pò iniziò ad incamminarsi per andare al parco.Non voleva prendere l'autobus perchè le sembrava che quella pace potesse rompersi in un attimo anche se sapeva che prima di arrivare al parco la tranquillità sarebbe volata via.
     
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  3. emaema89
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    Era orma l’ora dell’appuntamento, mancavano solo pochi minuti quando vidi un pulman fermarsi di fronte all’entrata del parco. Scesero alcuno persone dal mezzo di trasporto e tra di esse scese anche la piccola Chihiro.
    Le andai in contro e quando le fui vicino la salutai.
    <<ben arrivata Chihiro, mi fa piacere rivederti...
    Per oggi ho preparato una variante di un allenamento che feci io al tuo livello, ti avviso subito che non sarà molto semplice, ma ne varrà la pena fidati.>>

    Mi voltai a ci incamminammo verso una zona del boschetto che spesso veniva usata dai quincy per allenare i propri allievi. Era una zona isolata, dove la gente non andava mai.
    Passammo attraverso degli alberi grandi ed altissimi, era strano come paesaggio se si pensava che eravamo in mezzo alla città, dopo alcuni minuti uno spiazzo si apri di fronte a noi.
    Era una zona circolare i cui confini erano tracciati dagli alberi che avevamo attraversato poco prima, una sola cosa rendeva ancora più strano quel paesaggio, la vista di un paio di tronchi abbattuti ad un lato.
    Mi avvicinai ad uno dei tronchi e lo feci rotolare un po’ verso la mia allieva e poi lo issai in posizione verticale.
    <<oggi devi bucare questi tronchi usando solo le mani ed il reiatsu...
    comincia pure quando vuoi>>

    aspettai che la ragazza incominciasse fiducioso nelle sue capacità
     
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2 replies since 6/12/2008, 13:19   34 views
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