classe E [XVII]

percezione del reiatsu.

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  1. emaema89
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    Era passato del tempo da quando light mi aveva massacrato in allenamento, tempo che passai per la maggior parte a inventare scuse ad amici e parenti sul perché delle mie ferite.
    Non mi piaceva come situazione, non potevo mai essere sincero poiché non avrebbero creduto a quello che gli avrei detto, mi sarebbe piaciuto incontrare qualcuno con cui parlare senza peli sulla lingua, una persona a cui raccontare tutte le cose che mi erano capitate da quando ero un Quincy.

    Aspettai che le mie ferite si rimarginarono e poi tornai al bar, il nostro bar.
    Avrei preferito chiamare direttamente Light per chiedergli se mi avrebbe allenato ancora, ma non conoscevo nessun modo con cui mettermi in contatto con lui, così ricorsi al metodo classico, lasciai un biglietto nella bacheca del bar dei Quincy.

    Composi un biglietto semplice dove chiedevo all’eventuale maestro di allenarmi sulla percezione del reiatsu, dove peccavo in maniera più grave.
    Scrissi anche il luogo dell’appuntamento, il centro cittadino, di fronte alla statua raffigurante un ciliegio alle 14:00, di due giorni dopo. Come al solito misi data e firma e me ne andai.

    Mi feci trovare come detto dal biglietto di fronte a quella statua di roccia, dalle fatture di incredibile pregio, la giornata era piacevole anche se monotona, ne troppo calda ne troppo ventosa, la classica giornata che spesso veniva descritta in un racconto.
    Alzai leggermente il mio reiatsu in modo da facilitare al sensei di individuarmi in mezzo a quella folla.
     
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  2. »Blink
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    Passo veloce, sigaretta in bocca, sguardo fisso davanti.

    Come se quello non fosse per nulla il suo posto Light camminava rapido, attento a schivare ogni qualsivoglia contatto con le persone e con ogni possibile incontro. Doveva presentarsi in sul luogo alle due, era come al solito in netto anticipo; ma non gli interessava. Da sempre faceva a suo modo, e il suo modo esigeva una puntualità oltre ogni limite.

    "E' inutile che tu faccia salire e scendere il tuo livello di energia solo per farti individuare. Siamo qui proprio per questo no? Perché sei una frana in questo ambito ed anche nascondendoti ti ritroverei in maniera talmente facile che ci rimarresti male. E per tua fortuna sarei io a trovarti e non un hollow."

    "Perché oltre che nell'individuare la percezione aiuta anche in tutti gli altri campi. Ti sei mai chiesto perché i supereroi indossano una maschera? E' semplice: per proteggere i loro amati e famigliari, i quali in caso contrario andrebbero incontro a pericoli grandissimi."

    "Tu fin'ora sei stato un eroe senza maschera, facilmente identificabile. Diciamo solo che i tuoi nemici non sono stati troppo intelligenti, e non lo saranno neanche oggi. Schermare la tua presenza. Sì utile.
    Ma perché non trovarli direttamente tu e farli sparire da questo mondo senza che neanche se ne accorgano?"

    "Hai un ora di tempo per ritrovare quattro hollow e farli fuori."

    "La zona in cui ti aggirerai sarà delimitata dal sottoscritto, il quale ti seguirà e ti dirà opportunamente di non andare oltre."

    "Starai dicendo che è impossibile. Ma credimi, ci sono varie trappole ed esche per hollow. Ne ho giusto adoperata una e ti assicuro che ci sono 4 presenze attorno a noi."

    "Naturalmente non le sentirai. Forse riesci a malapena a captare come un impulso, unico ed evanescente. Ma in realtà con l'impegno ti accorgerai che questi hollow hanno il culo scoperto più di quanto tu immagini."

    "Ogni energia ha una fonte. Quelle Quincy, Shinigami e soprattutto hollow hanno diciamo un timbro molto più particolare ed.. originale."

    "Devi riuscire ad identificare questa traccia, appunto a rintracciarli, basandoti solo sulle tue forze. Raggiungerli ed eliminarli."

    "Naturalmente oggi non stiamo scherzando. Soprattutto perché non rischi solo tu, ma anche qualche innocente."

    "Questo è il via."
     
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  3. emaema89
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    Le parole pronunciate da Light avevano un senso non potevo dire altrimenti e con esse capii quanto imprudente fui stato fino ad all’ora, ma la parte peggiore fu quando pronunciò le parole: “per proteggere i loro amati e famigliari, i quali in caso contrario andrebbero incontro a pericoli grandissimi."
    In quel momento senza volerlo Light mi ricordò il motivo della mia decisione di diventare un Quincy e mi ricordò anche la sofferenza che provai nel perdere una persona a cui tenevo tantissimo.
    "Dannazione, dannazione, dannazione! E' solo colpa mia, se non fossi stato così stupido..."
    Quel pensiero morì in fretta nella mia mente quando seppi della presenza degli Hollow che io non avevo notato e della possibilità che attaccassero qualche innocente.
    Quando ricevetti il via non mi mossi neanche di un millimetro ma cominciai a concentrarmi su ciò che mi circondava, era semplice anche per me notare la presenza delle persone che avevo vicino ma ciò non valeva per quelle lontane da me, e quando mi accorsi di ciò ebbi la conferma che peccavo molto ancora e che mi sarei dovuto allenare ancora ed ancora, ero debole e lo notavo ogni giorno di più.
    Un’idea prese forma dentro la mia mente, mi concentrai su una persona normale poco alla mia sinistra e cercai di memorizzare ogni singolo particolare notassi nella sua energia, le sensazioni che mi trasmetteva e il tipo di energia che emanava. Dopo averlo studiato passai a studiare Light che forse stava pensando che non mi interessassero gli innocenti, visto che fino ad all’ora non mi mossi.
    Notai che la sua energia era differente dall’uomo di prima, non solo in quanto a forza ma era come se l’energia che emanava fosse completamente diversa, come se avesse un “odore” particolare che una volta conosciuto non si poteva confondere con altri.
    Quando finii di studiare anche lui mi alzai in piedi e cominciai ad ampliare la mia zona di ricerca, ora conoscevo il timbro dell’energia di un Quincy e di un uomo normale e non mi dovevo fare altro che cercare qualcosa di diverso, un’energia che ancora non conoscevo e dirigermi verso di essa.
    Gli istanti passavano con tetra lentezza dandomi l’impressione di essere fermo nella stessa posizione da ore, ma finalmente dopo quella che a me sembrò un eternità trovai un energia che non conoscevo, non era molto distante.
    Mi mossi verso la direzione da cui mi giungeva quell’energia sperando di aver cercato la cosa giusta nel modo giusto, e se così fosse stato mi sarei trovato di fronte ad un Hollow, forse in procinto di attaccare qualcuno. Mentre mi muovevo verso il mio obiettivo cercai di abbassare il mio reiatsu il più possibile per cercare di fare come suggerito da Light, ovvero passare inosservato al mostro eliminandolo senza che lui si accorgesse di me.
     
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  4. »Blink
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    Non fu colto il giovane da nessun impulso, da nessun'idea che lo facesse scattare alla ricerca di qualche putrido mostro da ammazzare di colpo.

    Era un bene.

    Il giovane rimase lì fermo, concentrato su qualcosa su cui solo lui e nessun altro poteva avere chiaro. Light d'altro canto si limitò a fissarlo ed attendere una sua mossa, poco c'era da fare per ora nel ruolo del maestro.

    Il primo impatto sarebbe stato per certi versi il più difficile ed al contempo il più veloce. Avrebbe sicuramente faticato un attimo a riconoscere l'energia e la sua forma, in quanto all'hollow, quello più vicino era anche quello più "efferato". Il tipico hollow stupido, noncurante del dispendio di energie o di altro; solamente affamato.

    All'improvviso il ragazzo partì di scatto. Silenzioso Light gli stette di pari passo, senza parlare.

    Passarono diversi minuti, prima che di colpo l'uomo si fermasse nel vicolo dove erano giunti e dicesse con voce gelida.

    "Non fermarti."

    D'improvviso la sua energia si azzerò, quasi fosse invisibile; inesistente.

    Forse non si sarebbe visto sul momento, ma il tanfo, l'energia e quei versi erano inscordabili: la bestia dalle dimensioni ridotte camminava sulle quattro "zampe", girovagando nell'angolo più buio del vicolo.

    Appoggiandosi ad un muro l'uomo attese. Non doveva intervenire, non lui.
     
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  5. emaema89
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    Corsi per alcuni minuti verso quell’energia che mi sembrava ogni istante più immonda; man mano che mi avvicinavo la sensazione di avere un hollow di fronte cresceva, fino a quando non ebbi la certezza di cosa mi sarei trovato davanti da li a qualche istante.
    Dal canto suo Light non mi disse mai niente, non una parola, non un’espressione che potesse tradire: fiducia, delusione, impazienza…

    Svoltammo un angolo, entrando in un vicolo che non conoscevo, la stradina nascosta aveva un che di oscuro lasciando presagire che qualcosa di pericoloso e orrendo si aggirava lì intorno,a differenza di una persona normale io sapevo cosa si aggirava per quella strada, era un Hollow, un mostro che divora le anime degli umani… un mio nemico.
    Non appena lo avvistammo Light soppresse la sua energia diventando invisibile, io normalmente mi sarei fatto vedere prima di attaccarlo, ma rammentai ciò che pochi minuti prima il mio maestro mi aveva detto.
    Così in un certo senso copiai il mio maestro, abbassai la mia energia fintanto che potei per cercare di passare inosservato, cosa più che possibile visto che il mostro di fronte a me non faceva altro che rilasciare energia come nulla fosse.
    "Possibile che per tutto questo tempo io mi sono comportato proprio come questo quì?! Sono proprio stato stupido!
    Ora non ho tempo da perdere, ho altri tre hollow da trovare e uccidere."

    Mi avvicinai sempre cercando di nascondere la mia presenza al quadrupede e quando gli fui alle spalle richiamai l’arco e scoccai una freccia diretta verso la sue maschera.
    Non avevo intenzione di far sopravvivere il mostro al mio attacco, non potevo, altri tre mostri infestavano quel luogo e ancora non sapevo dov’erano e se stavano attaccando qualche innocente per causa mia. Caricai un altro dardo che scoccai immediatamente, sapevo di poterlo colpire, avevo combattuto più volte ed ero persino riuscito a colpire Light anche se solo una volta.
    Non per questo sottovalutai il mio avversario, sapevo che come io ero riuscito a colpire qualcuno più potente di me, lui poteva infliggere una ferita sul mio corpo se mi fossi distratto.
     
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  6. »Blink
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    Ringhi, stramazzi, rumori e voce gracchiante. La bestia cadde a terra e in men che non si dica svanì nel nulla dopo quei due colpi.

    Era un hollow appena diventato tale. La sua sofferenza era stata fermata agli esordi. Un'anima in meno che penava, persone in più senza rischio di attacco.

    "Ti è andatata bene. Costui era davvero, ma davvero stupido. Saprai oramai, almeno in parte, riconoscere a grandi linee gli hollow. Vi sono quelli davvero stupidi e accecati dalla fame. Rischiosi per la comunità e per se stessi, oltre ad essere facilmente disintegrabili. E poi ci sono quelli più.. Evoluti.. Che parola.. Furbi, astuti, letali. Per ora hai avuto a che fare con il primo stereotipo."


    "Su, avanti. Sai cosa devi fare. Ricerca e migliora ancora. Ci sono cose più vicine di quanto immagini."

    Edited by »Blink - 25/1/2009, 12:22
     
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  7. emaema89
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    Un urlo che trasmetteva dolore e agonia si diffuse dal mostro che colpito mortalmente stava scomparendo ormai senza vita.
    Io ero immobile, ancora l’arco stretto nella mia mano ed un’espressione seria dipinta sul volto. De sempre era stata la stessa cosa, ogni volta che mi trovavo a combattere uno di quei mostri era come se mi trasformassi in una maschera di determinazione, senza sentimenti, con l’unico scopo di distruggere quelle creature che tanto detestavo.

    Il mio compito non finiva lì quel giorno, avevo distrutto soltanto il primo dei quattro Hollow che in quel momento infestavano i dintorni e probabilmente quello appena deceduto era il più debole del gruppo.
    Ormai avevo imparato a riconoscere l’energia di un Hollow, probabilmente non come Light, ma anche io mi ero accorto delle sensazioni che quell’energia “selvaggia” trasmetteva.
    Cominciai a ricercare quell’energia escludendo dalla mia mente tutto ciò che non mi trasmettesse sensazioni simili. Partii dalla mia posizione e pian piano allargai il raggio di ricerca, dovevo sbrigarmi e decisi che il metodo migliore per scovarli era quello di procedere per gradi concentrandomi su un Hollow alla volta.

    Un puntino sembrò illuminarsi nella mia mente.

    "eccolo!"

    Senza pronunciar parola ricominciai a correre verso il bersaglio che ero sicuro fosse della stessa specie che avevo appena incontrato.
    Ero costantemente in tensione per ciò che poteva succedere alle persone se lo avessero incontrato, ma non mi lasciai dominare dalle emozioni, restai lucido per ogni singolo istante concentrandomi al massimo sul mio compito…

    Localizzare e distruggere.
     
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  8. »Blink
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    Gli ci volle un po di più per completare la prima fase della seconda ricerca. Aveva utilizzato mezzi particolari per attirare hollow altrettanto variegati, Light. Le sorprese erano solamente agli esordi.

    Comprese subito dalla direzione che prese il giovane dopo quei sostanziosi minuti quale hollow aveva scovato per secondo. Tutto come si aspettava che fosse.

    Rapido e silenzioso lo seguì restandogli alle spalle, attaccato. La sua energia rimaneva pressoché evanescente. Forse lo stesso ragazzo non si sarebbe per niente accorto di lui se non avesse potuto vederlo con la coda dell'occhio.

    Man mano che le distanze si accorciavano, sempre e più chiara diventava la presenza di quel mostro. Sperava Light che il ragazzo non si concentrasse solo sulla disintegrazione di quei mostri. Quell'allenamento andava oltre. Doveva fare di ogni piccola esperienza un tesoro, comprendendo tutte le fasi di quell'individuazione. Doveva poter confrontare la sua percezione da lontano alla percezione che provava quando giunsero sotto quel palazzo non troppo alto.

    Una forza opprimente da sopra.

    "Al lavoro. Ricordati, non sempre tutto è davanti agli occhi"

    ----

    Sulla cima di quel palazzo un mostro dalle forme di un aracnide troppo sviluppato saggiava qualcosa. Era indefinita, ma non era di certo qualcosa di "Umano", per fortuna. Aveva avuto un attimo di tensione; aveva per un istante percepito qualcosa. Ma la fame era prevalsa e si era dedicato ad altro, fregandosene altamente di ciò che lo circondava.

    CITAZIONE
    Questo è un NeoHollow.
    La descrizione alla fine mi serve per non allungare troppo. E' in pratica la descrizione dell'hollow e della sua posizione. Come ti si presenterà^^
    Come hai capito è un grado più elevato. Quindi in base a come scriverai ed alla tua tattica potresti dargli subito il colpo di grazia o dover spenderci sopra post in più^^

     
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  9. emaema89
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    Correvo verso il mostro che percepivo fievolmente; light sempre dietro di me come un’ombra evanescente che silenziosa mi seguiva, se non fosse stato nella mia visuale ero certo che non avrei notato la sua presenza, trovandomi impreparato di fronte ad un suo possibile attacco.
    Tutto scorreva in modo strano di fronte ai miei occhi, era come se la mia mente fosse vuota, guidata dal bisogno e dal desiderio di riuscire a più presto a padroneggiare quella tecnica di ricerca.
    Il mio corpo rispecchiava questa sensazione, mi sentivo come una macchina, senza pensieri ne emozioni che la turbino solo con uno scopo in mente, mi muovevo il minimo necessario, tenendo la velocità massima che mi era consentita.
    Nonostante stessi cercando di distruggere gli hollow che in quel momento infestavano la città ero conscio che nello stesso istante sta imparando, ogni sensazione, ogni passo, ed ogni successo che mi portava più vicino ad uno di quegli esseri veniva memorizzato dal mio cervello, in attesa di venir richiamato in un momento di bisogno.
    Era una sensazione fittizia, come se non fossi realmente vivo ma stessi subendo quegli avvenimenti come un mero spettatore che non può far altro che guardare impotente cosa gli avviene attorno, eppure c’era qualcosa di altrettanto vivo in quell’allenamento, un desiderio sordo che dal profondo del mio io mi spingeva a dare il massimo, perché sapevo che da me poteva dipendere la vita di qualcuno.

    Dopo quella che fu una corsa di pochi istanti o di qualche minuto giunsi ai piedi di un palazzo; una sensazione opprimente giungeva dall’alto.
    Alzai lo sguardo ed intravidi un aracnide divorare voracemente una figura, subito pensai ad un umano e la rabbia crebbe dentro di me, ma in un secondo momento riconobbi quella che doveva essere la sagoma martoriata di un cane o di un altro animale di media taglia.
    La rabbia scemò pian piano lasciando il posto ad una ancor più forte determinazione; dovevo imparare a localizzare quegli esseri e distruggerli al più presto, prima che qualcuno di innocente ci rimettesse la vita.

    La sensazione di essere uno spettatore tornò ed io mi distaccai dalle cose, notai la forza dell’aracnide, diversa dal’hollow che avevo appena incontrato, più forte, più…. Evoluta, come se da semplice e insensato istinto la creatura si fosse evoluta in qualcosa di più complesso e pericoloso.
    Era il momento di agire, con un braccio mi appesi al cornicione del palazzo ed abbassai la mia energia cercando di rendermi nuovamente invisibile al mondo. Ero alle spalle del ostro che intento a divorare la sua preda sembrava non prestar attenzione a ciò che c’era attorno a lui. Appoggiando i piedi sulla superficie di cemento del palazzo spiccai un salto, non esagerai, ma saltai il minimo che mi consentiva di appoggiarmi alla superficie del tetto.
    Durante il salto il mio braccio sinistro prese ad illuminarsi, ed un arco azzurrino apparve stretto nel mio pugno, contemporaneamente allargai il palmo della mano destra dove una sfera dello stesso colore dell’arco modificò la sua forma mostrandosi per quello che era realmente… una freccia.
    Dal momento della formazione della mia arma non passò neanche un secondo che tre dardi azzurrini volarono verso il mostro cercando di ferirlo mortlmente.
    Non lanciai le tre fecce a caso, ma mirai in punti precisi: il cuore, lo stomaco e la nuca.
    Un’altra freccia fu subito pronta aspettando un possibile contrattacco della bestia che avevo disturbato durante quello che era definibile la sua colazione.
     
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  10. »Blink
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    Il primo dardo suscitò nel putrido mostro rabbia inconcepibile. Era stato ferito; anzi, era stato interrotto mentre si cibava. Non ebbe il tempo di contrattaccare. La sua ancor poco evoluta capacità strategica non gli permise di preparare una difesa funzionante.
    La bestia tentò di saltare verso l'origine del problema, venendo disintegrata in meno di qualche istante dagli altri due dardi.

    "Muoviti. Il tempo stringe. Meno di mezz'ora."

    La voce giunse dalle spalle del ragazzo. Light attendeva una sua nuova mossa. Non vi era tempo. Doveva agire. Non era solo questione di allenamento, ma di vite. Aveva deciso di metterne forse a rischio un paio, sperando di farle salvare dal ragazzo e in tal modo prevenire possibili vittime future. Un gioco d'azzardo che non gli dispiaceva affatto, e che per il mondo era più che dovuto.

    CITAZIONE
    Perdona la brevità e il tempo che hai dovuto attendere. La prima deriva dalla seconda. Voglio concludere in fretta qui con te. Oramai stai appeso a questo allenamento da troppo^^

     
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9 replies since 30/12/2008, 11:24   58 views
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