Classe D [VI]

Kojyaku

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  1. emaema89
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    Ero emozionato, quasi come se dovessi essere io a compiere quel passo, ricordavo perfettamente quando mi arrivò la lettera a casa, una lettera diversa dalle altre, era stato Hideki a spedirmela il mio maestro di all’ora.
    Io però non ero uguale a lui e preferii andare a prendere direttamente la mia allieva a casa, un po’ per farle notare l’importanza di quel giorno e un po’ perché forse per un moto di gelosia desideravo condividere quel momento con lei, un momento che ero sicuro non avrebbe dimenticato per il resto della vita.
    Era pomeriggio da poco, e il sole splendeva alto nel cielo, come a voler osservare ogni nostro singolo movimento.
    Arrivai di fronte a quella che sapevo essere casa sua, bussai aspettando di vedere la sua faccia nel vedermi sulla soglia. Quando aprii l’espressione che assunse mi divertì.

    <<ciao Sakura, come ti ho detto qualche giorno fa questo è il giorno più bello della tua vita...
    ma ti sarà tutto più chiaro se ora mi segui, dobbiamo andare in un boschetto ai margini della città>>


    salii in macchina e mi diressi verso il boschetto che ormai conoscevo come se fosse casa mia, il sotto bosco ed il laghetto con la cascata, tutto ricordavo di quel luogo che si era impresso così prepotentemente nella mia memoria.

    Arrivammo in fretta in zona, e da lì in pochi minuti fummo nel boschetto. Era una zona tranquilla dominata da un verde acceso e bellissimo, gli alberi erano molti ma lasciavano lo spazio per camminare e i cespugli sembravano ornare quel luogo riempendolo di particolari.
    Mi fermai di fronte alla piccola cascata.

    <<oggi ti insegnerò a creare il tuo arco, la tua arma
    però dimmi; sei sicura di voler continuare su questa strada? sarà pericoloso e ti troverai ad affrontare degli Hollow...
    se sei sicura aprila.>>


    mi spostai di lato lasciando che lo sguardo di Sakura incontrasse una piccola scatola di legno chiaro su cui erano disegnati degli archi chiusa da una catenina di metallo.

    <<dentro di essa troverai la croce dei Quincy>>
     
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    Quando mi ritrovai Ayate dietro la porta di casa mi immobilizzai,perchè mi era venuto a prendere invece di avermi spedito una tradizionale lettera come tutte le altre volte?
    Non ebbi il tempo di domandarglielo che mi ritrovai sulla macchina di Ayate diretti in un òluogo che non conoscevo nè tanto meno mai visto.
    -chissà dove mi porta questa volta ?-
    mi domandavo mentre stavamo in macchina.

    Arrivammo in unn boschetto fermandoci davanti una piccola cascata,ancora non capivo nulla di quello che avrei dovuto affrontare.
    Ayate mi disse quello che avrei dovuto fare in quel giorno che lui aveva chiamato "il giorno più bello dlela tua vita".
    Capì subito appena iniziò a parlare,perchè chiamava così quel giorno....
    mi disse che oggi mi avrebbe insegnato come creare il mio arco,non ci potevo credere qudno me lo aveva detto,poi proseguì domandandomi se volevo andare avanti per quella strada oppure no,ma ero più decisa che mai e quidni gli risposi:
    "non ho affrontato tutto quello che ho fatto solo per divertirmi,non ho nessuna voglia di rinunciare a diventare un Quincy..."
    dopodichè mi disse di aprire una scatolina che avevo davanti e proseguì informandomi che dentro c'èra la croce dei Quincy.
    La guardai e poi senza timore l'aprì levando al catenina e sollevando il coperchio.
     
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  3. emaema89
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    <<benissimo se questa è la tua decisione possiamo cominciare. Sakura… Vedi di impegnarti, il tempo dei giochi finisce ora!>>
    Ero contento della sua risposta, ma cominciai ad essere un po’ più severo con la ragazza, non perché fosse cambiato qualcosa nel mio metodo di allenare ma per il semplice fatto che indossare quel bracciale significava assumersi delle responsabilità e andare in contro a dei rischi, e volevo che lei capisse bene l’importanza di essere un Quincy.
    Mossi qualche passo posizionandomi di fronte alla cascata ed allungai il braccio sinistro, dal polso penzolava una catenina simile a quella che ora possedeva Sakura.
    L’arco che comparse però non era uguale, il mio era l’evoluzione ultima che quell’arco poteva raggiungere prima di possedere i guanti sanrei, i guanti che da tempo desideravo.
    Incoccai una freccia e poi la scoccai verso la cascata. Come un fulmine la freccia si diresse verso l’acqua che cadeva di fronte a me e quando impattò con essa una discreta esplosione sparse gocce d’acqua ovunque.
    <<questo è quello che devi riuscire a fare, non strafare, non riuscirai a creare un’esplosione come quella ma anche tu puoi crearne una di più piccola entità.
    Ora mettiti qui e richiama il tuo arco e poi scocca la freccia.
    Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure.>>


    Mi spostai andando a sedermi in un angolo attendendo che Sakura provasse a compiere quello che avevo appena detto a lei di fare.
     
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    Seguì con molto interesse quello che Ayate fece.
    Evocò il suo arco,questa volta era diverso,e poi scoccò una freccia contro l'ancqua che cadeva dalla piccola cascata,creando un'esplosione.
    Ci sarei riuscita anche io?Questo mi domandavo nella mia mente.
    Il suo arco era bellissimo,non potevo ancora credere che tra poco ne avrei avuto anche io uno cos',il mio sogno si stava per avverare ed ero pronta per farlo avverare.
    "solo una domanda,come faccio ad evocarlo?"
    solo questo punto non mi era chiaro,a lui era bastato sollevare il braccio in avanti,ma chissà quante volte l'aveva già fatto!!
    Ero tranquilla,forse un pò impaurita da quello che stava accadendo,evocato il mio arco sraei diventata un Quincy a tutti gli effetti e avrei combattuto gli Hollow....ma ero sicura di me e di quelloc he stavo per fare,non avevo nessuna intenzione di tornare indietro.
    Guardai Ayate in cerca di una risposta...
     
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  5. emaema89
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    Aspettai di vedere cosa Sakura stesse per fare o per chiedere prima di parlare.
    Ero certo che la ragazza mi avrebbe posto qualche domanda, lo aveva sempre fatto e la cosa mi piaceva, poiché denotava in lei una parte curiosa che vuole sapere ciò che non conosce e che non si fa problemi a chiedermi spiegazioni.
    La domanda arrivo, ma mi sorpresi si ciò che mi chiese…
    Quando Sakura terminò la domanda scoppiai a ridere, una risata di gusto, che non potei trattenere.
    <<scusa, scusa... colpa mia, per me ormai non è niente di chè e non lo sarà neanche per te ma non sapendolo chissà cosa ti stai immaginando. Ho dato per scontato qualcosa che scontato non è.
    Allora, materializzare l'arco è uno scherzo... lo vedi il braccialetto che mi pende dal polso?! questo non è un ornamento bensì un'arma, metti la tua energia all'interno di esso e lui creerà l'arco.
    la parte difficile sarà creare la freccia e scoccarla.
    fammi vedere cosa sai fare, crea la freccia e mettiti in posizione.>>


     
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    Ascoltai affondo e prima di iniziare guardai il braccialetto e poi la cascata davanti a me.
    -bene...è arrivato il momento che aspettavi Sakura,non deluderlo-
    Chiuse gli occhi iniziando a concentrarsi.
    Sentiva tutto intorno a lei,ogni minimo muovimenti e rumore,anche quello più silenzioso,come il rumore dle vento o lo sbattere delle ali degli uccellini.
    Il sole era alto in cielo,e sentiva il calore dei suoi raggi raggiungere le sue braccia e riscaldandole piano piano.
    Nel suo corpo iniziò a circolare il Reiatsu e cercando di riunirlo tutto iniziò a farlo concentrare nel braccio,cercando di afrlo scendere verso il braccialetto che avvolgeva il suo polso.

    SPOILER (click to view)
    scusa il ritardo e la poca grandezza dle post
     
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  7. emaema89
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    Vidi l'arco crearsi intorno al polso di Sakura e aspettai impaziente di vederla continuare, poi mi accorsi che sembrava aspettare qualcosa.
    <<bene, a prima parte l'hai fatta. Ora devi "solo" creare una freccia e lanciarla...>>
    sapevo che non sarebbe stato semplice per lei creare una freccia visto che non si era mai cimentata in cose del genere ma prima di spiegarle il procedimento volevo lasciarla provare, per vedere cos'avrebbe fatto.
    guardavo la ragazza con curiosità mal celata, ero felice perchè era la mia prima allieva ad arrivare a quel punto ed un moto d'orgoglio mi muoveva l'animo. osservavo ogni suo movimento nell'attesa del suo prossimo passo.
     
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6 replies since 14/1/2009, 17:57   43 views
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