Allenamento [Tamiller]

Abilità Garganta

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  1. zet88
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    La fenditura si richiuse dietro ai due, che al momento si trovavano in una sorta di limbo interdimensionale, all'interno del quale era assolutamente impossibile riconoscere alcunché oltre all'oscurità più totale che, però, stranamente, non impediva affatto agli hollow di vedersi l'un l'altro come se entrambi fossero completamente illuminati.
    Vampyr si rivolse al suo allievo:
    Che ne pensi, Tamiller?
    Questo è il limbo che si estende tra il mondo dei vivi e l'Hueco Mundo, il nostro mondo, perdersi qui equivale a vagare tutta l'eternità in un non-luogo senza spazio e senza tempo, una sorte che nemmeno io sono in grado di augurare a molta gente

    Risata soddisfatta.
    Il varco attraverso il quale siamo giunti qui prende il nome di Garganta, è assolutamente indispensabile per ogni hollow, in quanto rende in grado di spostarsi istantaneamente dalla dimora al territorio di caccia, è un'abilità assolutamente basilare
    Si allontanò leggermente da Albert.
    Quello che ti chiedo ora, per essere ammesso nella società hollow a tutti gli effetti, consiste semplicemente nell'aprire un Garganta per l'Hueco Mundo, una porta che ci conduca entrambi verso casa, resteremo qui finchè che non ci sarai riuscito o finchè io non terminerò la pazienza.
    Vampyr si sedette su quella che forse si sarebbe potuta definire terra.
    Io non sono un tipo molto paziente...
     
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  2. MightyTharos
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    "Parlato"
    *Pensato*

    Tamiller ascoltò attentamente le parole di Vampyr, soppesandole una a una. Vi erano un territorio di caccia, un rifugio e un passaggio oscuro e pericoloso collegante i due.
    Era buio lì... Ovunque si girasse poteva vedere solamente il nero di quello spazio misterioso, quel limbo nel quale era appena stato portato dal Vasto Lorde, eppure non aveva difficoltà a discernere le figure sua e del suo compagno.
    Si fissò sulla richiesta del suo mentore.
    *Ma come...*
    Le parole si fermarono nella mente dell'Hollow. Stava per chiedere a Vampyr di spiegargli come fare per soddisfare la sua richiesta, ma non lo fece.
    *Se non mi ha spiegato come fare significa che anche questo è qualcosa di istintivo... Come cacciare le anime, come divorarle...*
    Gli occhi dell'Hollow si illuminarono di uno scintillante color rosso al pensiero del lauto pasto appena consumato. Gli tornavano in mente i sapori, le emozioni e il ricordo lo eccitava. Era un cacciatore in vita, diventato un predatore nella morte, l'istinto sarebbe stato il suo compagno di viaggio, sarebbe arrivato dove il ragionamento trova il limite.
    Tamiller si riscosse, allontanando momentaneamente le estasianti immagini del pasto consumato pochi istanti prima, per concentrarsi sul suo compito.
    *Garganta, l'ha chiamata... E' una fenditura, un taglio...*
    Richiamò alla mente l'immagine del Vasto Lorde che spalancava il Garganta solo poco prima e focalizzò il concetto di fenditura nei suoi occhi.
    *Un varco che... mi porti a casa.*
    Pensò a casa sua, la casa dei suoi genitori. Gli vennero in mente sua madre e suo padre, le tante lacrime da loro versate, il grande dolore che la sua nascita aveva causato loro.
    Quelle immagini gli facevano male e le scacciò come avrebbe scacciato una mosca fastidiosa, muovendo fisicamente una zampa davanti al proprio muso, alla propria maschera.
    Si sforzò di riportare alla mente il Garganta aperto dal suo mentore.
    *Un varco che mi porti a casa. L'ha chiamato... Hueco Mundo. Hueco... non ho idea di che significhi. Mundo... beh vorrà dire luna, a logica...*
    SPOILER (click to view)
    Der Mond in tedesco è la luna

    Si figurò un paesaggio lunare, spoglio, dal cielo buio e la terra tenuemente illuminata, un po' come quei paesaggi invernali che aveva tanto amato in vita.
    Cercò di costruire l'immagine di un varco che si apre e che riveli quel tipo di immagine e fissò intensamente un punto imprecisato davanti a sè, sperando di veder lo spazio distorcersi come previsto nella sua mente.
     
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  3. zet88
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    Vampyr osservò compiaciuto un minuscolo forellino aprirsi per pochi secondi in prossimità di Tamiller.
    Complimenti, non è da tutti riuscire ad ottenere qualcosa al primo tentativo e senza alcun aiuto, ma ancora non ci siamo, devi concentrarti di più e fare appello a tutto ciò che è la tua nuova esistenza, prendi coscienza di cosa sei divenuto, abbandona per sempre la tua vecchia e logora natura umana.
     
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  4. MightyTharos
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    SPOILER (click to view)
    Non ci si crede ma ci sono ancora!


    Qualcosa era accaduto, ma non era nemmeno lontanamente vicino al risultato che avrebbe voluto ottenere.
    Un minuscolo forellino era nulla rispetto a quanto aveva visto fare a Vampyr e sicuramente insufficiente per poter raggiungere la sua nuova casa.
    Aveva provato a ragionare, ora il suo mentore gli stava dicendo di abbandonare la natura umana. Gli tornarono in mente, fulminei, i ricordi dei momenti trascorsi come Hollow nel mondo materiale, come tante istantanee che scorressero davanti agli occhi di Tamiller.
    Era un predatore, un cacciatore dotato di ciò che un venatore professionista anela massimamente possedere in vita, ovvero un istinto che lo guidi nelle sue decisioni in modo tanto spontaneo quanto accurato.
    *Sono il predatore perfetto, dotato di ragione e istinto, sono diventato un essere superiore, composto di odio, rabbia, vendetta e fame.*
    Gli tornarono in mente gli episodi infelici della sua vita umana, le occasioni che lo avevano portato a desiderare tanto di vendicarsi e, come conseguenza inaspettata, alla sua trasformazione in Hollow.
    Le memorie invasero la mente di Tamiller e, vorticando caoticamente, spazzarono via come un tornado ciò che rimaneva della lucida razionalità di qualche momento prima.
    Gli occhi si accesero del rosso brillante che li aveva già caratterizzati più volte quella serata, le ferite ripresero a dolere, la rabbia montò incontrastata nell'Hollow, spalleggiata dal dolore attuale degli sfregi ottenuti in battaglia e dal dolore psicologico derivante dal ricordo della difficoltosa vita umana al fianco di coloro che erano stati sia suoi carnefici che vittime.

    Negli occhi un vago ricordo di ciò che sarebbe dovuto succedere innanzi a lui, nello spirito la rabbia che la memoria avrebbe per sempre suscitato in lui.
    Si piegò sulle zampe, come aspettando che da un momento all'altro sarebbe apparso qualcosa da assalire, un nemico, uno sconosciuto, qualsiasi cosa, e fissò lo spazio nero davanti a sè.
     
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  5. zet88
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    Bravo il mio furetto, continua così, stai andando nella direzione giusta!
    Vampyr si era fatto accanto al neo-hollow, sussurrandogli parole di incoraggiamento.
    In effetti la fenditura era più rilevante di prima, anche se non abbastanza grande da permettere il passaggio, inoltre sembrava anche piuttosto stabile, l'allievo si stava rivelando promettente.
    Coraggio, ci sei quasi, concentrati sulla sensazione di vuoto, di mancanza che oramai permea la tua esistenza concentrati su questo
    Il vasto lorde indicò il proprio foro posto all'altezza del petto.
    Proietta questo vuoto fuori di te e potrai facilmente squarciare la realtà stessa!
     
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  6. MightyTharos
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    Tamiller si riscosse dal furore, come se utilizzare l'istinto da Hollow gli richiedesse più concentrazione rispetto allo sfruttare ciò che della razionalità umana si era portato nella morte.
    *Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima? Dannazione, ho un buco proprio qui nel petto, devo aprire un buco, come poteva essere più ovvio?*
    Pensare al foro che portava dove prima stava il suo cuore gli fece provare un dolore nuovo, una sensazione di vuoto, di mancanza, che non aveva ancora provato, o meglio sulla quale non si era ancora concentrato da quando era diventato Hollow.
    *Dunque è questa la sensazione di vuoto di cui mi ha appena parlato? Fa... male...*
    Gli vennero in mente alcuni ricordi. I suoi genitori, i suoi amici in Svezia... ma non riusciva a focalizzarli. Come pensava di aver visto i suoi genitori sorridergli, i loro volti si trasformavano in maschere di lacrime e dolore; come si persuadeva di aver identificato i propri amici, i loro volti si trasformavano in quelli dei suoi vecchi compagni, dei suoi carnefici, gridando il proprio dolore, il proprio odio.

    "M...madre..." - disse piano Tamiller.
    Si rese conto che non sarebbe mai più riuscito a ricordarsi i volti dei propri genitori, dei propri amici, si rese conto che non avrebbe mai più avuto ricordi felici, che non avrebbe mai ricordato la felicità. Quel foro rappresentava un vuoto incolmabile lasciato dalla felicità che gli era fluita via dal corpo quando la catena che lo teneva attaccato al mondo dei viventi era stata spezzata, forse prima, forse dopo, ma sicuramente non sarebbe più tornata.

    Quei pensieri di nuovo gli fecero perdere il controllo sulla propria mente. Di nuovo venne sommerso dall'odio, dalla rabbia, dal desiderio di vendetta.
    *Non sarò mai più felice...*
    Alle sensazioni del predatore si unì questa nuova consapevolezza del vuoto che sentiva, che per sempre avrebbe rimpiazzato sentimenti ormai dimenticati. Felicità era solo una parola senza alcun sapore, solo un vocabolo tra mille altri.
    Fissò un punto imprecisato davanti a sè con occhi spenti, la forza che sembrava aver abbandonato il suo corpo per lasciare spazio al nulla.
     
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5 replies since 27/2/2009, 13:43   89 views
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