Allenamento [Stark]

Controllo del corpo lv.1

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  1. MightyTharos
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    *Pensato*
    "Parlato"

    *Aria di casa...*

    Il garganta si serrò dietro ai due Hollow con uno schiocco sordo, proprio come qualunque vivente avrebbe chiuso la porta di casa una volta entrato.
    Lì, tuttavia, non erano limitati tra quattro mura, erano due mostri erranti in un deserto sconfinato, bianco come il materiale di cui erano costituite le maschere che portavano sul muso, circondati da un cielo nero come la pece, nero come le tenebre che coprivano il cuore di Tamiller.

    Non si era assentato da quel luogo per chissà quanto tempo, ma già ne sentiva la nostalgia. Tempo addietro aveva notato con amarezza la mancanza di stelle in quel cielo perennemente notturno, ma da quando si era trasformato in Gillian prima, Adjuchas poi, la sua percezione del mondo era cambiata. Non era più tanto sentimentale, era cinico e calcolatore, con le eccezioni dei momenti in cui erano i suoi istinti a prendere il sopravvento.

    Per molti minuti l'hollow camminò sulla candida sabbia, in una direzione apparentemente casuale, assorto nei suoi pensieri, senza spiccicare parola. Intorno a sè qualche sparuto animaletto se la filava al percepire la sua energia spirituale, lasciando i due in compagnia solo di se stessi e di qualche audace e solitario alberello secco.

    Stark lo stava ancora seguendo? Non ne aveva idea. Anche se avesse parlato non l'avrebbe sentito, era troppo immerso nella contemplazione di se stesso attraverso l'ambiente circostante.
    *Hueco Mundo... Fuori e dentro di me... Le tenebre, la bianca sabbia... Come il mio cuore, un vuoto incolmabile, rifugio di tenebra in un corpo bianco come il deserto.*

    Un quasi impercettibile cambiamento nell'aria e nel terreno. Tamiller si fermò all'improvviso, senza dire nulla, e se fino ad allora aveva camminato a testa china, si girò con la solita espressione fiera, per controllare che il suo allievo lo stesse ancora seguendo.
     
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  2. *Stark*
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    Dopo che i due Hollow furono passati, il Garganta si richiuse dietro di loro come se fosse una normale porta atta solo ad aprirsi e chiuderi. Tuttavia quella porta non aveva condotto Stark in un una casa o in un edificio, bensì in un mondo e anche piuttosto strano.

    La particolarità di quel mondo veniva dal fatto che il cielo era nero come la pece e la sabbia bianca come le loro maschere mostruose. In quel luogo non c’era un sole, quindi non c’era luce nel cieo, neanche una piccola stella.
    Da quel momento quel luogo sarebbe stato la casa del nuovo Hollow Stark, un mostro insaziabile dalla crudeltà sconfinata che avrebbe pensato solamente a fare del male, esattamente come gli era stato fatto a lui.

    Chissà perché la vendetta gli aveva dato una pace momentanea e che era stata spazzata facilmente via verso una nuova sete di morte.

    Per molti minuti l'hollow in compagnia di Stark camminò sulla candida sabbia, in una direzione apparentemente casuale, assorto nei suoi pensieri, senza spiccicare parola. Intorno a sè qualche sparuto animaletto se la filava al percepire la sua energia spirituale, lasciando i due in compagnia solo di se stessi e di qualche audace e solitario alberello secco.

    Il maestro sembrava non degnarlo di attenzione, come se il suo compito fosse finito e lui fosse soltanto d’intralcio. Stark era sicuro che anche se avesse parlato non sarebbe stato ascoltato in alcun modo, quindi stette zitto e seguì guardandosi intorno e cercando di prendere familiarià con l’ambiente circostante.

    Improvvisamente il maestro ruotò la testa e guardò il suo allievo, che ne approfittò per iniziar la discussione

    -E adesso maestro?-
     
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  3. MightyTharos
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    SPOILER (click to view)
    Chiedo scusa per il ritardo, è stato un periodo nero x quanto riguarda l'università.

    Ho guardato bene il tuo post... Se togliessi le mie parole e lasciassi solo le tue considerazioni resterebbero ben meno di dieci righe. Devi essere più autonomo, non posso credere che con tutto quello che si può dire dell'Hueco Mundo il tuo personaggio abbia pensato le stesse identiche cose che ho pensato io, con quasi le stesse parole.

    Sì, il suo allievo lo aveva seguito.
    CITAZIONE
    -E adesso maestro?-

    "E adesso cavati fuori dal pasticcio in cui ti sei andato a ficcare, lupetto!"
    Era normale che non si fosse accorto di ciò che gli stava accadendo. Il deserto dell'Hueco Mundo sapeva essere crudele e traditore, indice di come essere un Hollow non fosse affatto facile, di come la lotta per la sopravvivenza fosse un argomento estremamente attuale.

    Stark stava sprofondando in una delle tante aree instabili di quel luogo, accompagnato dal suo maestro in mezzo alle sabbie mobili.
    Gli arti inferiori di Stark stavano sprofondando inesorabilmente nell'infido terreno, le zampe già sepolte per una spanna circa.

    "Casa nostra non è così ospitale, a primo impatto, ma la diventa per chi sopravvive abbastanza a lungo... Io mi caverei fuori di lì prima che sia troppo tardi, ciò che troverai di sotto potrebbe non piacerti..."
     
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  4. *Stark*
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    Stark stava seguendo il maestro, aspettando una sua qualche parola in risposta alla domanda che gli era stata posta. Ma tale risposta arrivò in maniera del tutto inaspettata e anche molto ironica. Senza che se ne fosse reso conto, Stark, seguendo il maestro come un cagnolino, non aveva fatto alcuna attenzione a dove metteva i piedi e così era finito in una delle sabbie mobili che a detta del maestro non erano rare e costituivano uno dei pericoli che un Hollow doveva affrontare quando era lì, nella loro casa. Stark si rimproverò per essere stato così stupido nell’aver seguito il maestro senza guardare dove metteva i piedi e si ripromise di non commettere più quello stesso errore.

    -Maledizione maestro potevate anche avvertirmi-

    Disse Stark con un filo di rabbia nella voce, ma dopo poco si rese conto che la rabbia in quel momento era inutile e controproducente, perché la situazione non si sarebbe risolta inveendo contro il suo maestro, che tra l’altro era uno dei pochi che sapeva come tirarlo fuori. Stark cercò mentalmente di ricordare quanto più poteva riguardo le sabbie mobili, che nella letteratura e nel cinema del mondo avevano una lunga tradizione. Gli sembrò di ricordare che non bisognava agitarsi inutilmente, altrimenti sarebbe sprofondato ancora più a fondo.

    “Vediamo di ricordare qualcosa di utile, allora le sabbie mobili inghiottono qualunque cosa ci finisca dentro e serve una grande forza per impedire che questo accada. Ecco, forse ho trovato la soluzione al problema”

    Stark decise di tentare di mettere in pratica quanto aveva capito e la sua strategia era abbastanza semplice: riuscire a sfruttare tutta la sua nuova forza da Hollow per riuscire a saltare fuori tutto insieme dalle sabbie mobili. Era ovviamente qualcosa molto più semplice a dirsi che a farsi, ma scoraggiarsi era inutile quanto arrabbiarsi. Sentendosi inesorabilmente trainare di sotto, Stark chiuse gli occhi e provò a sentire la presenza di tutti i suoi muscoli insieme. Partì dai muscoli del collo, poi da quelli delle zampe anteriori, alle quali seguirono l’addome e le zampe anteriori. Deciso più che mai a tentare con quella strategia, Stark diede un bel colpo di spalle, mentre con le zampe anteriori e posteriori tentava il salto. La sabbia non era così piacevole al tatto quando ti stava sommergendo, era come se avidamente ti accarezzasse e tu riuscissi a sentirne il viscido e malvagio tocco. In quell’occasione Stark imparò qualcosa di molto importante, ossia che nell’Hueco Mundo non c’era alcuna speranza di pietà. Era un mondo che non permetteva mezzi termini, per questo motivo o vivevi grazie alle tue capacità e alla tua forza, oppure morivi completamente da solo, senza nessun aiuto da parte di nessuno. Capendo che in quel mondo contava solo il potere, Stark si permise di pensare con odio a chi gli aveva procurato quel bel problema, a chi gli aveva tolto la vita e a chi aveva gioito nel farlo. Guardando il maestro, il giovane Hollow capì perché i suoi occhi erano privi di luce umana. Quel luogo, corrompeva l’umanità delle anime fino all’ultimo brandello.
     
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  5. MightyTharos
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    Stark era visibilmente a disagio in quella situazione, evidentemente non aveva gradito nè l'esservi finito dentro, nè come vi era finito dentro.
    Ad ogni modo, ormai non v'era alcun motivo per recriminare quel che era accaduto, era necessario unicamente capire come uscirne.

    Era altresì chiaro che l'Hollow fosse discretamente lontano dal capire come uscirne. Il movimento secco delle zampe posteriori non fece altro che accelerare il risucchio della sabbia, facendo scomparire l'unica parvenza di solidità del terreno che Stark poteva pensare di aver trovato.
    Il risultato fu forse peggiore della situazione iniziale. In quel momento, infatti, il treno posteriore dell'Hollow era completamente sommerso. Un enorme prezzo da pagare per aver temporaneamente liberato le zampe anteriori!

    "Direi che sei lontano dalla soluzione, lupetto... Non puoi pretendere di riuscire a saltare fuori, se nemmeno hai un appoggio stabile! Non agitarti, fa' capire al deserto che sei suo amico, non una sua preda. Corteggialo, non aggredirlo."
     
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  6. *Stark*
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    Il tentativo di Stark finì in maniera tanto misera che il risultato peggiorò la situazione in cui l’hollow si trovava all’inizio; infatti dpo aver tentao di saltare fuori, sentì il suo corpo sprofondare ancora di più. Decisamente quello non era il modo migliore per riuscire ad uscire da quelle sabbie mobili. Probabilmente l’errore stava nel fatto che Stark pensava alle sabbie mobili del mondo umano e non a quelle dell’Hueco Mundo. Doveva trovare qualcosa da fare prima che fosse troppo tardi.
    Il maestro suggerì un approccio più delicato e leggiadro, che comprendeva, secondo le sue parole, il “corteggiare” la sabbia senza “aggredirla”. Probabilmente significava che la sabbia doveva essere trattata in maniera meno brusca e più dolce. Per fare questo Stark chiue gli occhi e provò a sentire la sabbia tutta intorno al suo corpo, rilassandosi e provando a concentrarsi su ciò che lo circondava

    “Io sono un Hollow e devo riuscire ad ogni costo a liberarmi, per questo motivo sabbia devi assolutamente lasciarmi andare”

    Dopo aver pensato ciò con tutte le sue forze. Stark cominciò il suo secondo tentativo, per cercare di cullare la sabbia, cercò di strisciare fuori piano piano, muovendo prima le parti fuori dalla sabbia e poi alla fine quelle che erano ancora sommerse. Doveva trovare un modo per uscire e Stark sperò che questo avrebbe contribbuito a farlo uscire. La vita da Hollow era veramente difficile ed era anche molto pericolosa. La morte era dietro ogni angolo e sotto ogni centimetro di terra. Era troppo difficile riuscire anche solo a tentare di mascherare che non fosse una vita infame. Quel mondo era fatto per corrompere l’umanità delle anime che ci vivevano, riducendoli ad animali o forse peggio.
     
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  7. MightyTharos
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    SPOILER (click to view)
    Occhio alla grammatica...

    Come Stark si fu calmato, la sua velocità di sprofondamento diminuì drasticamente, fino ad essere più che controllabile. Dal momento che il ventre toccava il suolo, la superficie su cui era distribuito il peso era decisamente più ampia, altra cosa che contribuiva a diminuire la velocità della discesa, seppure non la pericolosità della situazione.
    Dopo qualche attimo l'Hollow cominciò a muoversi, stavolta più lentamente.
    *Stai cominciando a capire, forza!*
    Grazie ai movimenti più fluidi, Stark riuscì a guadagnare qualche centimetro, arrivando praticamente a galleggiare nella sabbia. Vi era, tuttavia, ancora qualche problema. Ogni volta che riusciva a togliere il ventre dal suolo perdeva il vantaggio della distribuzione del peso e si riportava ad una situazione pressoché stabile ma insufficiente per uscire.

    Tamiller notò la situazione e decise di incoraggiare l'allievo con un consiglio
    "Ci sei quasi. I movimenti sono già discreti, ma ti manca qualcosa. Pensa al motivo per cui non riesci a risalire oltre a un certo punto, chiediti se stai effettivamente sfruttando tutte le tue risorse o se c'è ancora qualcosa con cui aiutarti..."
     
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6 replies since 16/2/2010, 01:50   111 views
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