Allenamento Hanae Haru

Statistiche [Resistenza]

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    Sfidante: Tamaki-kun

    *Era una giornata abbastanza soleggiata ed il giovane neo sensei Himura Yoshitsune si stava allenamento come di consueto con gli altri membri della sua divisione. Fortunatamente gli obblighi da maestro, almeno per quel giorno, non esistevano, o meglio il ragazzo non doveva recarsi in accademia ad allenare nuove reclute.
    Terminati gli esercizi quotidiani, lo shinigami dell'undicesima brigata raccolse la sua enorme zampakutou e si allontano dagli edifici con la scusa di volersi allenare in privato ed in un luogo appartato.*

    °Oggi non ho proprio voglia di rimanere in sede.°

    *Fu così che Himura si recò fuori dal Seireitei per cercare un luogo abbastanza isolato per continuare i suoi allenamenti senza interruzioni di vario genere.
    Dopo qualche ora di vagabondaggio per un ignoto distretto del Rukongai Yoshitsune trovò una radura abbastanza ampia per incominciare un allenamento sulle rudimentali tecniche di combattimento corpo a corpo.*

    E ora incominciamo.

    *Deposta l'enorme zampakutou accanto ad un albero, il giovane shinigami incominciò il suo allenamento privato. Il suo primo esercizio fu una rapida esecuzione di movimenti lenti e precisi, ma la lentezza diminuiva sempre di più lasciando il posto ad una rapidità che il ragazzo aveva da poco acquisito. Nulla lo distraeva. Tutto intorno a lui sembrava essersi calmato per farlo allenare in pace ed in tranquillità.*
     
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  2. Tamaki-kun
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    La terra era ancora bagnata delle sparute pozzanghere createsi nei giorni precedenti, e il sole recentemente spuntato sembrava ancora restio dal farle estinguere. I leggeri sandali che indossavo quel giorno affondavano lievi nell’umidità del suolo mentre, senza nemmeno una meta precisa, camminavo lungo le strade del Rukongai, immerso nei miei pensieri: recentemente, infatti, mi ero presentato all’accademia per diventare degli shinigami, ma una celere risposta alla mia richiesta di ammissione doveva ancora raggiungermi. Una timida brezza corse a scompigliarmi i capelli quando, giunto in prossimità di una radura, osservai uno shinigami impegnato ad allenarsi, dai movimenti così rapidi che mai li avrei creduti possibili. Incerto sul da farsi, ma desideroso di poter apprendere qualcosa da lui, rimasi ipnotizzato a fissarlo, facendo nel frattempo qualche passo verso di lui, senza nemmeno rendermene conto. “Lui…” pensai estasiato, mentre sulle mie labbra si apriva un dolce e stupendo sorriso “Quanto vorrei poterlo sfidare, sarebbe assai divertente provare a metterlo in difficoltà…”. Tuttavia, per il momento, non riuscii a pronunciare parola alcuna, rimanendo ad ammirarlo nel quieto silenzio. Ogni movimento, ogni colpo, ogni affondo, possedeva l'essenzialità e la scioltezza che ormai ero deciso a fare mie.

     
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    *Improvvisamente qualcosa si mosse nell'animo del giovane Yoshitsune. Lo shinigami di decimo seggio avvertiva la presenza di qualcuno, ma era intenzionato a terminare prima e suoi esercizi e poi a focalizzare chi lo stava osservando.
    Passarono una decina di minuti quando l'ufficiale s'apprestò a rallentare l'esecuzione di affondi e parate nell'etere tenendo i suoi occhi praticamente chiusi. Bastava la mente per riprodurre i movimenti alla perfezione. La vista non serviva.*

    Se vuoi osservare e non essere visto ti consiglio di celare il tuo potere. Mostrati senza problemi.

    °E meno male che il luogo era deserto e difficile da raggiungere.°

    *Nell'aria c'era il lieve odore d'erba bagnata e una leggera brezza scompigliava gli agitati capelli del giovane Himura.
    Il ragazzo sapeva da tempo d'essere osservato, ma percepiva nel misterioso osservato un intendo sereno e senza cattive intenzioni.*

    °Chissà cosa vuole questo? Non ha cattive intenzioni ed anche se le avesse saprò come reagire.°

    *Yoshitsune faceva affidamento sulla sua zampakutou per combattere. Infatti doveva ancora sviluppare uno stile di combattimento corpo a corpo, ma essendo dell'undicesima brigata un rudimentale hakuda lo conosceva; certo non raffinato e perfezionato come poteva essere quello della seconda divisione, ma sufficientemente buono da tener testa ad avversari di basso livello.*

    Su che aspetti. Non mordo mica sai.
     
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  4. Tamaki-kun
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    Quello shinigami dai movimenti tanto fluidi e veloci mi rivolse la parola, provocandomi lungo la schiena un leggero moto di eccitazione che, per persone normali, non avrebbe avuto una spiegazione logica. Io, tuttavia, una risposta a quella domanda l’avevo già trovata, nel momento stesso in cui avevo fatto domanda per poter varcare orgoglioso le porte dell’accademia degli shinigami. “I… Io…” esordii con la mia usuale voce colma di infantile dolcezza, per poi tentare di acquisire sempre maggior sicurezza in un tono che si sforzava di apparire maturo “Ho visto come ti muovi, shinigami… E devo dire che sei assai più forte di qualunque altro individuo abbia mai avuto l’occasione di osservare all’opera… Dimenticavo: il mio nome è Hanae Haru, mi spiace di averti disturbato. Tuttavia… Non è che, magari, ti andrebbe di… Provare a picchiarmi?”. Quella richiesta, così apparentemente assurda, risuonò in quella radura come una proposta tanto capace di suscitare ilarità che, al solo udirla, mi sbrigai ad aggiungere: “Mi sono recentemente iscritto all’accademia, e avrei davvero voglia di poter già iniziare ad apprendere qualcosa… Quindi, per favore, potresti combattere contro di me? Sono più resistente di quanto possa sembrare, te lo assicuro!”. Per quanto mi sforzassi, tuttavia, dubitavo che quella persona avrebbe accettato di scontrarsi con un’anima con le mie sembianze, per quanto queste rivelassero solo inganni. Però, magari, c’era la remota possibilità che decidesse di cogliere quella proposta… Si, avevo dovuto provarci, indipendentemente da quello che si sarebbe poi rivelato essere il risultato finale.

     
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    *Finalmente il giovane sconosciuto si presentò allo shinigami dell'undicesima brigata. Hanae Haru era il suo nome. Un ragazzino piuttosto nella norma e con un qualcosa che lo portava al di sopra dei canoni di bellezza. Comunque all'ufficiale non importava se era bello o meno; a lui importava allenarsi ed allenare. Per lui essere un soldato, o meglio uno shinigami, voleva dire combattere, scontrarsi con qualcuno e dimostrare il suo valore. Certo non era quello il momento di sfoderare tutte le carte contro qualcuno che poteva essere un valido aiuto in futuro, ma non dare il massimo per Yoshitsune voleva dire offendere chi aveva di fronte.*

    Himura Yoshitsune. Ufficiale di decimo seggio dell'Undicesima Brigata.

    *Himura aveva già terminato da qualche minuto il suo allenamento e stava ascoltando e valutando la richiesta del ragazzino. Infatti egli aveva espressamente chiesto d'essere picchiato, o meglio una specie di allenamento per rafforzare la sua resistenza in battaglia. Come non negare un simile invito.*

    Uhm ... Perchè dovrei accettare di farti un allenamento privato. Cosa ti spinge a venire a cercare uno shinigami e farti pestare da lui? Rispondi a questa semplice domanda e poi valuterò se accettare o meno.

    °Vediamo cosa rispondi ... Hanae Haru. Comunque ho già accettato di allenarti.°

    *L'ufficiale era curioso di sapere le reali motivazioni del ragazzo. Comprendeva la sua voglia di diventare più forte, ma doveva rispondere sinceramente e senza tanti giri di parole. Yoshitsune amava la sincerità e soprattutto l'onestà.*
     
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  6. Tamaki-kun
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    “Non so cosa mi abbia spinto a cercarti.” gli risposi, con aria improvvisamente assorta, mentre un dito saliva ad accarezzarmi il mento “Potrebbe essere destino, o fortuna, ma cosa cambierebbe? So soltanto che ti ho visto, ed ho avuto voglia di sfidarti. È così strano? Non è quello che fate voi shinigami? Combattere… I tuoi movimenti mi hanno fatto sorgere il desiderio di provare a fronteggiarli, in quanto di certo più forti di tutte le anime normalmente presenti nel Rukongai. Può darsi che i miei brividi stiano ad indicare un desiderio di vittoria, ma ne dubito. Assai più semplicemente, credo invece che, per diventare forti, sia necessario affrontare persone in grado di farci migliorare. Non esisterebbe vantaggio a sfidare i miei compagni, qui, sarebbe solo una perdita di tempo. Ma con te… Tutto questo ha l’opportunità di cambiare!”. Gli occhi, verso la fine del mio monologo, sembrarono quasi riflettere tutta la bramosia che in quegli istanti provavo, percorrendo con lo sguardo le nere vesti del mio interlocutore. Spostando in avanti il piede destro, infine, gli presentai il medesimo fianco a protezione del resto del corpo, flettendo anche le braccia in quella che evidentemente stava ad indicare una normale posizione di guardia. “Colpiscimi, Himura Yoshitsune! Mostrami quanto valgono i seggi delle tredici brigate di protezione!”

     
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    *Le ultime parole del giovane neo studente Haru-kun furono come la scintilla che misero in modo lo spirito combattivo dell'ufficiale di decimo seggio dell'Undicesima Brigata, Himura Yoshitsune. Infatti il ragazzo era sempre calmo e tranquillo, ma quelle parole gli fecero ricordare quant'era bello ed esaltante combattere. Non avrebbe usato l'enorme zampakutou. Non era nella sua natura dar battaglia con le spade se l'avversario non ne possedeva una.*

    Preparati. Arrivo.

    *Detto questo il giovane ufficiale si mise in posizione di combattimento. "Colpiscimi, Himura Yoshitsune! Mostrami quanto valgono i seggi delle tredici brigate di protezione!” aveva detto Haru-kun, ma non sapeva che il suo avversario poteva diventare peggio del suo capitano se il suo udito sentivano quelle o simili parole.
    Improvvisamente lo shinigami quasi scomparve agl'occhi di Hanae, o meglio, era diventato talmente veloce che il ragazzo difficilmente poteva seguirlo con lo sguardo.
    Himura-san seguiva un immaginario percorso a zig zag davanti al suo avversario. Sembrava shunpo, ma in realtà non lo era. Yoshitsune non conosceva ancora quella tecnica, ma la sua velocità sarebbe stata sufficiente a cogliere impreparato il povero malcapitato Haru-kun.
    Quando ormai la distanza si era ridotta ad una manciata di passi, Himura sferrò un pugno diretto allo stomaco del suo avversario. LA forza di quel attacco era dovuta dalla corsa e dalla potenza che Yoshitsune gli aveva impresso.
    Se Hanae Haru avrebbe preso in pieno quel pugno si sarebbe ritrovato a terra con grosso ematoma sullo stomaco.*

    °Ma dove guardi? Eheh ...°

    *Il giovane Hanae avrebbe cercato in qualche modo di attutire il colpo infertogli, oppure lo avrebbe incassato totalmente? Questo Himura non poteva saperlo, o meglio, non gliene importava molto Haru-kun avrebbe parato il suo attacco o meno. Quello che Yoshitsune sentiva era che si sarebbe gustato un meraviglioso combattimento contro quel ragazzo che desiderava tanto esser preso a calci.*

    CITAZIONE
    OT Se non pari il colpo ricevi una ferita lieve sullo stomaco. Se pari ricevi una ferita superficiale. /OT

     
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  8. Tamaki-kun
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    L’avviso di quello che ormai era diventato il mio temporaneo maestro, pur giuntomi alle orecchie con largo anticipo, non mi permise tuttavia di seguire i movimenti che lo portarono verso di me, tanto repentini da parere semplici diapositive di un vecchio proiettore. Ora era a destra, ora a sinistra, fino a quando non me lo ritrovai, mio malgrado, di fronte, ove tentò di portarmi un pugno verso lo stomaco che riuscii a scorgere solo quando ormai era troppo tardi, esibendomi in un vano tentativo di portare le braccia a protezione dell’addome, le quali tuttavia accennarono soltanto l’ombra di un movimento prima che l’impatto di quel colpo mi facesse quasi cadere a terra, cosa che evitai puntando entrambe le mani a terra. Il pugno, a dire il vero, si era rivelato tutto sommato meno forte del previsto, ma l’alta velocità con cui era stato portato aveva aggiunto l’effetto sorpresa al quale, mio malgrado, non avevo potuto oppormi. “Ti avevo chiesto di colpirmi, non di andarci tanto leggero, mi pareva…” dissi con voce sicura mentre, con qualche leggero tremito, mi rialzavo, accarezzandomi per un poco il punto ove avevo subito il suo attacco prima di assumere la precedente posizione di guardia. Una brezza leggera mi scompigliava i capelli dorati, nascondendo alla vista del sensei i miei occhi, che ora parevano brillare di una luce che ben poco mi si addiceva, come ogni volta in cui finivo coinvolto in qualche combattimento.



    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 1
    Hakuda: 13
    Resistenza: 13
    Hoho: 13

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: Nessuna
    Ferite subite in questo turno: Una ferita lieve allo stomaco
    Ferite totali: Una ferita lieve allo stomaco

    Tecniche Utilizzate:
    CITAZIONE
    Elenco tecniche utilizzate in questo turno: Nessuna
    CITAZIONE

    CITAZIONE

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    Reiatsu:
    CITAZIONE
    Livello di energia: Bianca
    Reiatsu all'inizio del turno: 45
    Reiatsu speso: 0
    Reiatsu rimasto: 45

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: Nessuno
    Armi: Nessuna

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: Recluta
    Nome pg: Hanae Haru
    Stato psicologico: Serio e deciso
    Riassunto del post: Mi colpisci e mi rialzo o.o”

     
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    *Forse voluto o forse no. L'avversario di Himura, Hanae Haru, incassò completamente il colpo sferratogli con inaudita forza dallo shinigami, o meglio, Yoshitsune non aveva messo tutta la forza e potenza in quel primo attacco. Haru-kun l'aveva capito.*

    E così tu vuoi che uso tutta la mia potenza ... uhm speriamo che il tuo entusiasmo non si riduca a briciole.

    °Se il dolore vuoi ... il dolore avrai.°

    *Dopo aver atteso qualche secondo che il suo avversario si riprendesse, Himura si preparo a sferrare un nuovo attacco. Visto che Haru-kun voleva il dolore, l'ufficiale di decimo seggio dell'Undicesima Brigata lo avrebbe accontentato. Il problema non era tanto il fatto che Yoshitsune imprimesse tutta la sua forza, ma che stava ancora cercando lo stimolo per combattere seriamente.
    Se Hanae si sarebbe limitato a parare i colpi dello shinigami, quest'ultimo si sarebbe stufato terribilmente.*

    Haru-kun. Spero che il tuo desiderio di dolore sia anche nel darlo e non solo nel riceverlo.

    *Finito di parlare Yoshitsune scattò nuovamente in avanti, verso l'avversario, caricando nuovamente lo stesso pugno della mano destra. Sembravano gli stessi movimenti che il ragazzo aveva fatto precedentemente, solamente al rallentatore, ma improvvisamente qualcosa cambiò.
    Con un rapido movimento laterale, sul fianco sinistro di Hanae, Yoshitsune spostò il suo passo in quella direzione ed aumentò la velocità in meno di un secondo.
    Quando ormai la distanza fu ridotta a zero, lo shinigami sferrò un possente pugno con la mano sinistra e non con la destra come aveva fatto credere. Se il pugno avesse raggiunto il suo obiettivo, Haru-kun se lo sarebbe ritrovato in faccia con una potenza tale da farlo cadere violentemente e nuovamente a terra.*

    °Vediamo se reagisci un po'.°

    CITAZIONE
    Parametri:
    Zanjutsu: 35 + 10 (per brigata) = 45
    Hakuda: 20 + 5 (per brigata) = 25
    Kidou: 15
    Hoho: 35
    Reiatsu: 100

    Tecniche utilizzate: nessuna

    Riassunto dell'azione: simulo la stessa azione di prima, ma quasi all'ultimo mi sposto sulla tua sinistra per sferrarti un poderoso pugno in faccia.

    Danni: Se vieni colpito ricevi una ferita moderata.



    Edited by Kurosaki Ichigo88 - 16/4/2010, 16:56
     
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  10. Tamaki-kun
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    “No… Non lo farà…” sussurrai con un filo di voce, rispondendo alle prime parole del sensei, senza tuttavia curarmi che questo potesse udire le mie parole. I muscoli fremevano dell’eccitazione che ormai aveva preso a scorrermi in corpo dopo che, risollevando lo sguardo verso quell’individuo, lo avevo visto per l’ennesima volta scattare, esibendosi in un colpo apparentemente identico al precedente, salvo per la velocità di quest’ultimo, nettamente inferiore. “Ti avevo chiesto di colpirmi, e tu vuoi andarci più leggero di prima?!?” pensai scandalizzato, mentre il mio palmo sinistro andava a frapporsi in quella prevedibile traiettoria, che per mia fortuna fu accompagnata da un movimento laterale dello shinigami, il quale pareva volermi invitare a comprendere che non si sarebbe limitato a quello “Non pensare di fregarmi così, Himura!”. Inclinando leggermente la testa nella sua direzione, infatti, potei scorgere il movimento dell’altro arto, più veloce e deciso, che puntava al mio volto, sebbene la situazione già precedentemente intuita mi permise di scostarne le mire grazie ad un repentino scontrarsi del mio avambraccio con il suo, perpendicolarmente, così da sfruttarne poi la forza per spostarmi anche parte del corpo più vicino a quello dell’insegnante. Vista la manciata di centimetri che ci separava, dunque, approfittai dello stretto canale per inserirci la mano sinistra, fortemente serrata, decisa nella sua ascensione a colpire il mento dello shinigami. Infine, flettendo leggermente la gamba destra, conclusi l’azione sperando di riuscire con un calcio dallo spostamento antiorario a colpirgli le caviglie, al fine di farlo cadere o almeno esitare. “Quel suo pugno, però, sembrava contenere la grinta che bramavo!” esclamai all’interno della mia testa, divertito ed eccitato dal leggero formicolio che attualmente mi pervadeva l’avambraccio destro.



    Statistiche:
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    Zanjutsu: 1
    Hakuda: 13
    Resistenza: 13
    Hoho: 13

    Ferite Subite:
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    Ferite subite nei turni precedenti: Una ferita lieve allo stomaco
    Ferite subite in questo turno: Una ferita lieve all’avambraccio destro
    Ferite totali: Una ferita moderata

    Tecniche Utilizzate:
    CITAZIONE
    Elenco tecniche utilizzate in questo turno: Nessuna
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    Reiatsu:
    CITAZIONE
    Livello di energia: Bianca
    Reiatsu all'inizio del turno: 45
    Reiatsu speso: 0
    Reiatsu rimasto: 45

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: Nessuno
    Armi: Nessuna

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: Recluta
    Nome pg: Hanae Haru
    Stato psicologico: Eccitato e bramoso di combattere ancora
    Riassunto del post: Frappongo l’avambraccio destro sulla traiettoria del tuo pugno per deviarlo e, approfittando della forza di esso, ci faccio leva per portarmi più vicino a te, tentando un montante verso il tuo mento ed un calcio basso verso le tue caviglie, con la gamba destra.

     
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    *Fu abbastanza semplice per il giovane Haru evitare quel poderoso pugno dello shinigami dell'Undicesima Brigata. Himura non era sorpreso, anzi voleva vedere fino a che punto si sarebbe spinto il suo avversario.
    Finalmente era chiaro che Hanae non si sarebbe limitato a parare o ad evitare i colpi di Yoshitsune, ma avrebbe combattuto seriamente fino allo strenuo delle sue forze.*

    Forse dimentichi qualcosa.

    *Poco prima che il montante di Haru-kun raggiungesse il suo obiettivo, il mento dell'ufficiale, quest'ultimo andò a deviarlo verso l'esterno con la mano destra ancora libera per poi afferrare l'avambraccio rivale con la stessa mano.
    Yoshitsune non si oppose minimente al calcio che un secondo dopo colpì le sue caviglie portandolo a terra e così facendo tento di portarsi appresso anche il povero Hanae.*

    Valuta ogni istante e cerca di non scoprirti. In guerra saresti morto subito anche contro un tuo pari grado.

    *Finito di proferir tali parole, pronunciate mentre stavano ancora cadendo in una sorta di capriola all'indietro, lo shinigami riserrò il pugno sinistro e lo caricò un poco di reiatsu andando a colpire nuovamente lo stomaco del suo rivale in allenamento. Il colpo era talmente rapido, grazie a tutta la velocità che Yoshitsune possedeva, che scagliò il povero Haru-kun contro un albero li vicino. Ogni movimento dell'ufficiale era veloce ed imprevedibile. Aveva sfruttato la sua agilità e lo stesso attacco che Hanae aveva provato a sferrargli.*

    Forza. L'allenamento è appena incominciato. Rialzati e mettici più grinta. Questi tuoi miseri colpi non avevano l'intento di colpirmi. Sembravano carezze.

    *Himura si rimise in piedi. Le caviglie non gli dolevano. Infatti aveva usato un po' del suo reiatsu per creare una sorta di protezione in maniera tale da non subire alcun danno.*

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    Parametri:
    Zanjutsu: 35 + 10 (per brigata) = 45
    Hakuda: 20 + 5 (per brigata) = 25 + 5 (aumento usando reiatsu) = 30
    Kidou: 15
    Hoho: 35
    Reiatsu: 100
    Consumo Reiatsu: Basso per aumentare di 5 punti l'Hakuda

    Tecniche utilizzate: nessuna

    Riassunto dell'azione: evito il tuo montante e blocco la tua mano. Mi lascio sbilanciare dal tuo calcio e ti trascino con me, ma prima di toccare terra di colpisco con un pugno impregnato di reiatsu.

    Danni: Ricevi una ferita moderata per il pugno e una ferita lieve per esser finito contro l'albero.



    Edited by Kurosaki Ichigo88 - 14/4/2010, 22:30
     
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  12. Tamaki-kun
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    Solo uno dei miei colpi ebbe l’effetto sperato, il quale, tuttavia, volle rivoltarsi contro di me, obbligandomi ad una caduta in compagnia di quello shinigami, che ne approfittò per colpirmi con pugno invisibile considerata la posizione in cui mi trovavo, scaraventandomi così contro un ligneo albero, ove battei piuttosto duramente la schiena. Quella persona stava ancora parlando, eppure, mentre entrambe le mie ginocchia toccavano il suolo, non me ne curai, cingendomi il volto con una mano, immobile in un mondo che, dentro di me, si stava ancora realizzando. Qualche fremito involontario delle membra, seguito dagli accenni di un sorriso e da un filo di voce, sparso al vento, destinato però a trovare maggior vigore quando mi risollevai, scoprendo la sua natura: era una risata. Una risata pazza, forse. Una risata eccitata. Una risata che, ora, pareva non volersi interrompere, lasciando che la mano che la copriva parzialmente scivolasse lungo il fianco del suo possessore. “Così! Così! Continua, shinigami!!!” urlai con quanto fiato avevo in corpo, donandogli un perverso sorriso di soddisfazione che balenò solo per un istante, subito interrotto dall’improvviso vigore con cui scattai verso il sensei, deciso a continuare ad attaccarlo e a farmi attaccare. Non avevo ascoltato quello che mi aveva detto. Non aveva importanza, del resto. Ora esistevano solo i nostri corpi. Tutto il resto, a parte il terreno ove poggiavamo i piedi, era inutile. Con un balzo felino, giunto in prossimità di quel ragazzo, saltai verso il suo volto, caricando un gancio con la mano sinistra che mirava a colpirgli, tramite un movimento orario, il lato del viso, effetto che sarebbe però stato preceduto dall’altro mio arto superiore, subito mossosi frontalmente per afferrargli in una salda e crudele stretta il collo. Non mi interessava frenarmi, avrei colpito e stretto con tutte le mie forze, ora l’evitare ogni danno sperava solo ed unicamente a lui. Insoddisfatto della troppa localizzazione di quei colpi, tuttavia, nonostante la posizione assai movimentata limitasse le mie ulteriori opzioni, flettei anche la gamba destra, tentando di sfruttare la mia altezza per colpire il suo fianco sinistro senza pregiudicare la velocità e la forza dei precedenti attacchi.



    Statistiche:
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    Zanjutsu: 1
    Hakuda: 13
    Resistenza: 13
    Hoho: 13

    Ferite Subite:
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    Ferite subite nei turni precedenti: Una ferita moderata
    Ferite subite in questo turno: Una moderata allo stomaco ed una lieve alla schiena
    Ferite totali: Una grave ed una lieve

    Tecniche Utilizzate:
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    Elenco tecniche utilizzate in questo turno: Nessuna
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    Reiatsu:
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    Livello di energia: Bianca
    Reiatsu all'inizio del turno: 45
    Reiatsu speso: 0
    Reiatsu rimasto: 45

    Equipaggiamento:
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    Equipaggiamento: Nessuno
    Armi: Nessuno

    Note:
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    Grado raggiunto: Recluta
    Nome pg: Hanae Haru
    Stato psicologico: Colmo di gioia
    Riassunto del post: Mi rialzo, corro verso di te, balzo, tento un gancio con la mano sinistra verso il tuo viso e, sfruttando il minor tragitto da compiere, cerco prima di afferrarti il collo con la mano libera, esibendomi un istante dopo in un calcio con la gamba destra, mirato al tuo fianco.

     
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    8° SEGGIO

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    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- altri dialoghi

    *Una macchina impazzita sembrò il giovane Hanae quando venne nuovamente colpito dall'ufficiale shinigami. Sembrava che ogni suo freno era sparito. L'eccitazione gli aveva offuscato completamente la mente.
    Himura osservava impassibile quella scena. Era in fermento anche lui, ma il suo velo di calma e risolutezza era impeccabile. Nulla gli scomponeva la sua concentrazione in quel combattimento, anche se il realtà era un allenamento sulla resistenza per il suo avversario e futuro studente dell'accademia.*

    °Il tuo stato d'animo ti offusca la mente ... uhm ...°

    *Yoshitsune stava ancora riflettendo quando l'ombra del corpo di Haru-kun era quasi sopra di lui per sferrargli un nuovo attacco. Non sembrava più lo stesso ragazzo. L'eccitazione lo aveva mandato in uno stato di furia impazzita.
    Fu proprio su questo che l'ufficiale di decimo seggio si basò per contrattaccare. Infatti rafforzò ancora una volta il suo corpo con la sua energia spirituale, ma questa volta non si limitava a proteggersi. La sua strategia era subdola ed altrettanto devastante.

    Improvvisamente Himura quasi sparì alla vista del suo avversario andandosi a posizionare proprio sopra di lui. Yoshitsune aveva dato fondo alle sue conoscenze in fatto di reiatsu e riusciva tranquillamente a rimanere in aria come se fosse sulla terra.
    Ancora prima che l'azione di Haru-kun andasse a termine, lo shinigami lo prese nuovamente per il collo e lo portò tranquillamente in aria.*

    La tua furia ti ha reso cieco. Saresti morto una seconda volta in guerra. Ricorda le mie parole ... mai lasciare che simili emozioni ti riempino in battaglia.

    *Detto questo, Yoshitsune scaraventò completamente Haru-kun al suolo da una distanza di qualche metro, più precisamente di 2 metri. Visto da fuori l'impatto sarebbe stato devastante e rovinoso.

    Ritornato a terra, Himura raccolse la sua enorme zampakutou e mise il suo passo nella direzione della sede della sua brigata.*

    Arrivederci ... Haru-kun. Spero che questa lezione ti abbia fatto capire ed apprendere ciò che avevi bisogno. Fai tesoro di questi avvenimenti. La prossima volta userò anche questa.
    Comunque hai superato questo allenamento. Addio.


    *Nelle ultime parole Yoshitsune fece chiaro riferimento alla sua enorme zampakutou.
    E fu così che il giovane shinigami Himura Yoshitsune se ne andò lasciando il povero e malandato Hanae Haru solo a se stesso. L'ufficiale sapeva che il ragazzo se la sarebbe cavata benissimo da solo quindi non si preoccupò minimamente di lui e fece ritorno alla sede della sua brigata.*

    CITAZIONE
    Parametri:
    Zanjutsu: 35 + 10 (per brigata) = 45
    Hakuda: 20 + 5 (per brigata) = 25
    Kidou: 15
    Hoho: 35 + 5 (aumento usando reiatsu) = 40
    Reiatsu: 100
    Consumo Reiatsu: Basso per aumentare di 5 punti l'Hoho

    Tecniche utilizzate: nessuna

    Riassunto dell'azione: evito completamente il tuo attacco e ti porto in aria sfruttando il reiatsu per crearmi delle passerelle. Una volta raggiunta l'altezza di 2 metri ti scaravento al suolo e ti lascio li dove sei.

    Danni: Ricevi una ferita grave per l'impatto con il suolo.

    Allenamento terminato.
    Premi: 12 punti alla Resistenza e 6 exp.

     
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  14. Tamaki-kun
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    CITAZIONE
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    Pensato
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    Sussurrato

    Non riuscii a comprendere molto di quanto mi accadde in quei brevi frangenti, ma presto mi ritrovai sollevato dal suolo, per un periodo di tempo tanto breve da non avere nemmeno il tempo di divincolarmi prima di essere forzatamente riportato al polveroso terreno, ove atterrai rovinosamente, lasciandomi sfuggire un grido di dolore, complice la sorpresa con la quale tutto era avvenuto. Per una manciata di secondi la mia vista fu offuscata, eppure, mentre tentavo di rialzarmi, riuscii chiaramente ad udire le parole dello shinigami: ci saremmo incontrati ancora, e mi avrebbe permesso di scontrarmi con la sua zampakutou. Ero assai dolorante, certo, ma questo non mi impedì di biascicare una parca risposta, pulendomi nel frattempo del sangue che mi colava sotto forma di un rivolo dalla bocca con l’orlo della manica: “Grazie, Himura... Voi shinigami siete... Interessanti...”.


     
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13 replies since 20/3/2010, 16:19   178 views
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