Classe J [I]

Divorare Anime Lv. 1

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  1. Tamaki-kun
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    CITAZIONE
    Parlato
    Urlato
    Sussurrato
    Pensato
    Parlato d'altri

    Come al solito, gli umani si rivelarono tanto deboli e pavidi che la scena mi risultò, agli occhi, quasi banale. Una volta consumati, quella che alcuni avrebbero potuto considerare la mia allieva volle rivolgermi una domanda, alla quale, tuttavia, prima di rispondere, preferii avvicinarmi al muro di quel posto, che dava sul cortile, puntandoci contro un dito, dal quale dipartì una piccola sfera luminosa destinata a diventare un ampio raggio che avrebbe creato un’enorme voragine in quell’edificio: “Cero. Per avere la tua risposta, cara Lucy, ti consiglierei di venire al mio fianco, potrai vederli, così come li sto vedendo io. Ah, per favore, chiamami semplicemente Zacarias. Non hai alcun motivo di donarmi più rispetto di quanto ne porteresti a qualunque altro hollow”. In lontananza, ma perfettamente visibili nonostante il cielo nebuloso, si stagliavano due shinigami, i quali, evidentemente attirati dal mio reiatsu, apparivano incerti sul da farsi, soprattutto in seguito al mio cero, che aveva ormai deciso il crollo dell’edificio. Non potevano salvare i plus all’interno senza prima batterci, ma a giudicare dalle apparenze non sembravano più che un insegnante con il suo allievo, recentemente promosso. Che curiosa specularità. “Ehi, shinigami!” urlai rivolgendomi a quello che, a giudicare dalla quantità di reiatsu, era chiaramente il più esperto dei due “Che ne dici di allontanarci, in modo da non coinvolgere i due nostri pupilli? Penso sia ora che anche loro possano dare sfoggio di sé, dopo tanta frustrazione”. L’uomo era chiaramente sconvolto dal mio comportamento, eppure, conscio che la mia proposta era la migliore che potessero offrirgli, così da allontanarmi da quel luogo e, contemporaneamente, limitare il numero dei feriti, mi annuì, al che, con un veloce sonido, scomparvi, insieme a lui, nei contorni di quel paesaggio, ma non prima di aver sussurrato qualche parola all’orecchio di Lucy: “So che sei confusa, e ti chiedo perdono. Ti spiegherò tutto quando avrò risolto questa faccenda. Non dovrei metterci più di un minuto, ma nel frattempo ti consiglierei di prepararti a combattere contro quel ragazzo la cui spada trema quasi quanto lui. Se non farai tu la prima mossa, sono certo che prima o poi troverà il fegato di farla lui. Avrai tutto a suo tempo, te lo prometto”. I due neofiti rimasero, dunque, soli, a malapena cento metri di distanza l'uno dall'altro, mentre la discesa del ragazzo lo aveva ormai portato ad appoggiare i piedi sull'interno e spoglio cortile di quel posto ormai in rovina.

     
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12 replies since 7/7/2010, 10:59   154 views
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