La quiete spezzata

Ruolata tra Tamaki-kun e +«Coco/Ran»+

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  1. +«Coco/Ran»+
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    Il sole si era appena alzato e Asuka, era già sveglia ed aveva fatto già le faccende di casa, quella mattina non aveva particolari impegni, il giorno prima aveva affrontato il suo primo giorno di accademia, e con una bella dormita si era messa in sesto. Si era appena seduta vicino alla finestra da lì si poteva vedere il ciliegio che Asuka tanto amava per via del suo colore roseo. Ma si stava annoiando a stare lì immobile guardando fuori dalla finestra, stava cominciando a sbuffare e visto che era abbastanza presto suo nonno non era ancora sveglio perciò stava sola con se stessa. Decise di uscire un pò, e li venne l'idea di andare a visitare l'accademia anche per riuscire ad orientarsi meglio la prossima volta che sarebbe dovuta andare lì per seguire un altra lezione. Si mise in cammino verso l'accademia e tenendo un passo lento, guardandosi intorno, arrivò di nuovo al suo cospetto, ancora una volta gli occhi della ragazza brillarono vedendola.
    Entrò e cominciò a camminare per i corridoi passando di fronte alle vari "classi"


    oggi l'afflusso degli studenti e minore a quello di ieri... può essere che tutti stiano facendo lezione...

    Pensò notando che in quel corridoio passavano pochi studenti, non riusciva a cacciare via la noia, anche se amava la calma quella mattina di calma ce n'era fin troppa. Si fermò al centro del corridoio e guardandosi un pò intorno, si fermò e appoggiandosi al muro, stufa di girare intorno allo stesso punto sbuffò ancora una volta...

    Sono uscita di casa perchè ero stanca di stare ferma a fissare l'esterno dalla finestra, ed adesso sto ferma a guardare una porta... che gran passo avanti

    ci deve essere qualcosa da fare...

    Prese qualcosa da leggere, cercando di non badare più alla situazione ferma che si presentava quella mattina. Ricominciò a camminare senza badare dove mettesse i piedi, e neanche a chi ci fosse davanti a lei, anche perchè visto che passavano poche persone di lì poteva stare sicura di non scontrarsi con nessuno. Sapeva che era un atteggiamento sbagliato e che poteva essere ripresa, ma più di tanto non le fregava
     
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  2. Tamaki-kun
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    Parlato d'altri
    Sussurrato

    “Ahia!” esclamai quando, occupato ad affiggere i risultati di alcuni esami sulla relativa bacheca, una ragazza, distratta e probabilmente non conscia della mia bassa presenza, mi urtò, mandandomi ad impattare con il duro legno dei corridoi accademici “Non potresti fare un po’ più di attenzione..? Mi hai fatto male…”. La mia voce, infantile ed innocente, forse l’avrebbe riscossa dai suoi pensieri, mentre, leggermente imbronciato, tentavo di riprendermi da quella caduta, sistemandomi la divisa da shinigami che mi ornava il delicato corpo, priva di maniche e dunque rivelatrice delle sottile braccia in mio possesso. Normalmente, come qualunque shinigami, mi sarebbe stato permesso di recare al mio fianco una zampakutou, ma da quando l’avevo ottenuta era sempre rimasta in un recondito angolo della mia casa, occupata nel meticoloso intento di farsi sopraffare dalla polvere.


     
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  3. +«Coco/Ran»+
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    Mentre camminava Asuka si scontrò contro un ragazzino di bassa statura con un visino molto aggraziato ma notò subito la divisa da shinigami, perciò capì che anche se sembrava un bambino tanto debole non era, anche se non notava nessuna zanpakuto. Infantile, mise il broncio mentre si alzava Asuka con faccia imbarazzata cercò di aiutare il ragazzo che intanto aveva fatto tutta da solo

    Mi dispiace non sapevo proprio a cosa pensavo... posso fare qualcosa per rimediare?

    Vedendo l'uniforme da shinigami non voleva passare guai così cercò di riparare la situazione ma naturalmente, non era quello il modo per riuscirci, anche perche aveva visto già il carattere del ragazzino.

    forse essere ragionevole con questo ragazzino non serve...

    Anche se aveva urtato qualcuno, almeno aveva spezzato la noia, non sapeva cosa poteva succedere ma dritto o storto poteva solo aiutare a passare la giornata in modo più veloce. Ricordandosi delle buone maniere ancora più imbarazzata tese la mano e disse a voce bassa

    emh emh... Io sono Asuka Kazama, scusami ancora....
     
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2 replies since 12/8/2010, 19:37   45 views
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