Pattugliamento nel mondo terreno...?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. C.C.
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    3° SEGGIO

    Group
    Member
    Posts
    49,695
    Location
    Milan, Italy.

    Status
    Anonymous
    Ero molto deciso a far divenire realtà l'affermazione che avevo detto poco prima, in vista non c'era nessuno di quei hollow, c'erano solo ed unicamente degli umani.
    Improvvisamente nel cielo comparve una specie di taglio, o strappo, come lo si vuol definire, e dopo, questo strappo si aprì, dentro ad esso c'era il vuoto, e qualcosa che non riuscivo bene a vedere, a causa della lontanza. Gli umani sembravano non essersi accorti dello strappo, che non potessero vederlo? Quel qualcosa, ai miei occhi, appariva come un puntino, anzi, un piccolo segmento appena appena più grande di un puntino. Quella specie di segmento uscì dallo strappo, e si calò verso il suolo.
    Contemporaneamente un' immensa reiatsu travolse me e i miei compagni, non lo capii subito di cosa si trattava, infatti prima andai al contro al suolo, come se fossi caduto, ma a una velocità nettamente maggiore, subito mi scontrai con ciò che un attimo prima stavo calpestando, un tombino in acciaio, presi una bella botta alla testa, e poi per cause che ancora non capivo, il mio respiro si faceva sempre più affannato, e non riuscivo a tener gli occhi aperti, infatti il sinistro lo chiusi completamente, mentre il destro lo tenevo a malapena aperto. Tentavo di alzarmi, spingendomi con le braccia, ma più spingevo e più ne subivano le mie braccia, non potevo contrastare quell' immensa potenza.

    Che diavolo...?

    Non tenevo d'occhio i miei compagni, poichè mi era difficile, ma riuscii a sentire la voce del sensei, che ci invitava ad alzarci. Quella forza che ci aveva fatto stramazzare al suolo, scomparì, mi chiedevo ancora cosa fosse, ma ero comunque in difficoltà a muovermi a respirare, mi sembrava come se fossi ancora sottomesso da quel immensa potenza, mi ci vollero un paio di minuti per riabituarmi e a riuscire a muovermi, appena riuscii, mi misi seduto, crendo un triangolo con le gambe, che aveva come base il terreno. Poi mi alzai ed ascoltai le parole del sensei.
    Avevamo la possibilità di tornare a casa, se lo volevamo, potevamo morire, ma a me questo non interessava, accettavo di morire, non volevo fuggire.

    Mai.

    Il sensei chiese le nostre intenzioni; non emisi alcuna sorta di suono, rimasi muto, la mia risposta era ovvia, e pensavo che il sensei l'avrebbe capita da sè.
    Appena il sensei si mise a camminare verso il taglio, lo seguii, notando che anche la ragazza rimaneva, dell' altro compagno non lo sapevo, e speravo che avesse deciso di tornare a casa.
    Dopo pochi minuti di cammino, ci trovammo davanti una figura, un umano, o almeno così mi sembrava. Quel "umano", che in realtà era un Arrancar, era vestito diversamente da noi, un lungo abito bianco, interrotto dalla cintura nera, e successivamente da delle ginocchiere dello stesso colore della cintura. Ciò che era strano erano due pezzi d'osso che spuntavano dalle sue guance, questo mi portò a capire che non era un umano.

    ... Ollalà, quale onore! Chi abbiamo l'onore di accogliere in quest'umile cittadina...?

    Queste furono le parole del sensei, rimasi un po' perplesso, la descrizione che ci aveva fornito di Hollow era diversa da quello che ci trovavamo davanti, ma dalle parole del sensei sembrava che avessimo trovato qualcosa ben più forte di un normale Hollow, ma rimasi muto.
     
    Top
    .
29 replies since 14/10/2010, 21:14   351 views
  Share  
.
Top