Pattugliamento nel mondo terreno...?

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  1. B l a z e
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    L’hollow continuò la sua passeggiata verso di noi con imperturbabile quiete, almeno finché al mio orecchio non giunsero i bisbigli di uno dei miei allievi, Light, che con fare interrogativo e palesemente furtivo per far sì che non venisse udito dall’intruso, mi disse:

    «Gin ma sei proprio sicuro che sia un Hollow questo coso? A me sembra solo un cinghiale deforme…»


    Decisi semplicemente di far finta che quelle parole non fossero mai giunte alle mie orecchie, se solo per disgrazia l’Arrancar ci avesse sentiti ci avrebbe trucidato istantaneamente. O almeno era ciò che pensavo, visto che, forse nauseato dal comportamento del ragazzo e stizzito dalle mie ironiche frasi, il guerriero misterioso iniziò a guardarci sempre più pietosamente, quasi volesse stenderci un velo sopra per nascondere la nostra vergognosa esistenza al mondo.
    Decisamente… eravamo partiti male; forse <troppo> male.
    Probabilmente fui troppo frettoloso nella scelta delle parole da rivolgere all’hollow, il quale non sembrava molto soddisfatto di quanto aveva appena visto accadere sotto ai suoi occhi.
    Continuando a guardarci dall’alto in basso senza riuscire a mascherare l’evidente pietà che in quel momento albergava nel suo ego, rivolgendosi al sottoscritto, disse:

    «Non è importante chi io sia. »


    Continuando ad avanzare imperterrito con il consueto passo lento verso di noi, aggiunse con espressione leggermente schifata:

    «Lasciate che i grandi risolvano i bisticci dei grandi, voi preoccupatevi unicamente di loro.»


    Ormai la frittata era fatta, tanto valeva fare un po’ gli sfacciati, come il mio carattere contorto spesso mi imponeva di essere.

    «Hah! E chi sarebbero i grandi?!»


    CITAZIONE

    Visibilmente seccato, l’hollow senza nome si limitò a schioccare le dita della mano destra, e immediatamente alle sue spalle si aprirono due ulteriori crepe nel cielo azzurro poco nuvoloso di quella mattinata di fine autunno, lasciando che ai nostri occhi apparissero due ulteriori creature, altre due belle gatte da pelare.
    Dalle fattezze più da bestia rispetto all’Arrancar, che sembrava più umano che un hollow, le due creature varcarono il grottesco portale annunciando la loro venuta con una serie di urla fameliche, accompagnate dallo sprigionamento delle rispettive reiatsu, palesemente di diversa entità tra loro.
    L’hollow dalla reiatsu più intensa, paragonabile alla mia, si presentava più o meno come uno gnomo da giardino alto all’incirca un metro, dotato di piccoli e magri arti, tutti e quattro terminanti con una serie di artigli sulle dita; all’altezza dell’osso sacro inoltre iniziava una coda di circa cinquanta centimetri strutturata ad anelli l’uno sovrapposto all’altro, al termine della quale vi era una sorta di grossa biforcazione, chiamiamola pure “forbice” , che andava ad alloggiarsi esattamente dietro la sua schiena, proprio come se fosse uno scudo. A coprire il volto una maschera ovale piuttosto allungata, con una serie di piccolissime decorazioni nere poco sopra al punto al quale corrisponderebbe la fronte.

    «Che la schiena sia il suo punto debole?»

    Il secondo hollow, visibilmente più grosso del primo ma ben meno potente in termini di reiatsu, si ergeva fiero dei suoi due metri di altezza mettendo bene in mostra i quattro arti superiori esageratamente muscolosi, come anche il resto del corpo per lo più umanoide, se non fosse appunto per il paio di braccia di troppo. Anche quest’ultimo portava una grossa maschera bianca che ricordava con insistenza la figura del cranio umano.

    Sembravano entrambi ostici avversari, ma se io e i tre ragazzi avessimo fatto le scelte giuste, ce la saremmo potuti cavare egregiamente. Nel frattempo il tizio dai capelli castani e rossicci si apprestava a superare la nostra posizione proseguendo placidamente il suo cammino, aggiungendo con pacata ironia un “Divertitevi” prima di superarci del tutto.

    «Tsk…! Grazie mille, bastardo…»

    Era chiaro che se avessi tentato di fermarlo avrei solo peggiorato ulteriormente quella situazione già tanto delicata di per sé, per cui decisi di non intervenire direttamente nel fermarlo, ma di lavarmene momentaneamente le mani, contattando la Soul Society.
    Portai la mano destra sulla parte tonda dell’auricolare, sopra il quale vi era inciso a caratteri cubitali un grosso Ventisette, il quale altro non era che un bottone per aprire la comunicazione.
    Si trattava di un auricolare personalizzato per il sottoscritto, non ho mai potuto sopportare gli apparecchi che vanno inseriti nelle orecchie, in quanto decisamente scomodi, così tempo addietro chiesi al Dipartimento di Ricerche e Sviluppo di realizzarne uno su misura per me.
    A sorpresa, forse per grazia divina, l’interferenza che poco prima aveva impedito la comunicazione della situazione alla Società delle Anime era del tutto scomparsa.

    «Gintoki Sakata, decimo seggio della decima compagnia a rapporto. La situazione sta rapidamente volgendosi verso il peggior scenario possibile, è apparso un Arrancar di cui non si conosce pressoché nulla, se non che le sue intenzioni siano palesemente ostili; ha infatti fatto apparire due ulteriori hollow di cui ci andremo ad occupare io e i tre ragazzi che sono con me. Sono richiesti con urgenza estrema rinforzi dalla Soul Society per bloccare l’Arrancar. Ripeto: SONO RICHIESTI RINFORZI IMMEDIATAMENTE, CHIARO?!»

    Una volta interrotta la comunicazione, sperando di ottener risposta in tempi brevi, mi voltai verso i tre ragazzi, quando nel frattempo i due hollow si guardavano ancora intorno alla ricerca delle prede con cui avrebbero desiderato banchettare.

    «Quelli… Sono i famosi hollow che stavamo cercando. Ignorate per il momento quel tizio, non è più qualcosa che ci compete. Ora, non so se lo avete notato, ma vi è una sostanziale differenza di forza tra questi due hollow; per cui se ci tenete alla pelle, vi conviene fare ciò che sto per dirvi.»

    Una breve pausa di riflessione, per pensare a qualcosa di concreto e di intelligente da fare, che comunemente verrebbe definito “piano”, anche se, in una situazione simile forse non si trattava esattamente di un “piano” vero e proprio…

    «Nonostante a giudicare dall’aspetto nessuno di noi lo avrebbe mai detto, quell’hollow tetrabracciato è il meno potente dei due, per cui voi siete in tre, se non fate assurdità e combattete con la testa potete farcela. Quel nanetto lì invece è decisamente più ostico, pare abbia una gran bella reiatsu… Me lo prendo io, non potreste farcela neanche volendo. Ma non temete, se per quando io abbatto l’hollow voi non avrete ancora finito con il vostro, interverrò per darvi una mano.
    Andiamo, e non morite, ve ne prego…»


    Sorridendo senza aggiungere una sola ulteriore sillaba, voltai loro le spalle e mi diressi a passo molto, molto veloce verso l’hollow.

    «Yo, patata! Sei proprio piccolo, eh?»

    Tra me e l’hollow vi erano poco più di sei metri quando fermandomi, estrassi la mia zampakuto dal fodero con la mano destra, mostrando la lama sempre molto curata e splendente. Amavo prendermi cura della mia arma sottoponendola a ore e ore di manutenzione, badando di farla sempre sembrare come nuova.

    «Avanti su… iniziamo, feccia!»

    Non muovendo un singolo passo dalla mia posizione, mantenendo una certa distanza dall’hollow, protrassi l’indice e il medio della mano sinistra perpendicolarmente al mio petto, per poi muovere l’intero arto con un movimento verso semicircolare verso l’esterno.

    «Bakudou no Ichi: Sai…»

    Mormorai le parole con lentezza, forse quasi dolcezza, mentre ero già scattato in avanti sfruttando la mia considerevole forza fisica e la mia agilità, le quali mi conferivano una velocità non indifferente, mirando a portarmi esattamente alle spalle dell’hollow. Poi tentai di colpirlo all’altezza della vita con un fendente orizzontale dalla mia destra alla mia sinistra, mirando a colpire il suo fianco destro, aumentandone la potenza sfruttando la rotazione antioraria che dovevo effettuare per girarmi verso l’hollow, dato che gli davo le spalle, tentando di tagliarlo a metà con un colpo solo e ben assestato.



    Statistiche:
    CITAZIONE
    Zanjutsu: 33
    Hakuda: 46
    Kidou: 34
    Hoho: 47

    Ferite Subite:
    CITAZIONE
    Ferite subite nei turni precedenti: Nessuna.
    Ferite subite in questo turno: Nessuna.
    Ferite totali: Nessuna.

    Tecniche Utilizzate:
    CITAZIONE
    Elenco tecniche utilizzate in questo turno:
    CITAZIONE
    Bakudou 1: Sai
    Prima restrizione, ostruzione. Per quanto sia una tecnica di basso livello ha comunque il suo valore. Puntando l'indice verso l'avversario si scaglia una restrizione che blocca le sue braccia dietro la schiena in posizione molto scomoda limitando quasi completamente i movimenti. Per un esperto utilizzatore del kidou è semplice neutralizzare una restrizione simile ma presenta comunque la sua efficacia contro gli avversari più deboli. E' anche possibile mirare ad arti specifici. Questa tecnica funziona solo contro avversari che hanno un energia spirituale minore, negli altri casi può facilmente essere infranta.
    Abilità richieste: Controllo del Reiatsu Lv.1; Kidou Lv.1
    Danno: /// [Blocco alla parte del corpo bersagliata]
    Consumo: Basso
    Distanza: 20 metri

    Reiatsu:
    CITAZIONE
    Livello di energia: Verde.
    Reiatsu all'inizio del turno: 100
    Reiatsu speso: 10
    Reiatsu rimasto: 90

    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    Equipaggiamento: Auricolare, inutile ai fini del combattimento.
    Zampakutou: Mano Destra.

    Note:
    CITAZIONE
    Grado raggiunto: 10° Seggio.
    Nome pg: Gintoki Sakata.
    Stato psicologico: Molto serio, anche se con il solito atteggiamento da spaccone.
    Riassunto del post: Lascia passare Zacarias, fa rapporto alla Soul Society per richiedere rinforzi, dopodiché si accorda con i tre allievi sul da farsi. Sceglie di combattere con il primo hollow, e una volta giunto alla distanza di sei metri, sfodera la zampakuto e utilizza il Sai per tentare di bloccare la mobilità dell’avversario; quasi contemporaneamente all’utilizzo della tecnica, scatta in avanti sfruttando al massimo la sua considerevole velocità per portarsi alle spalle dell’hollow e tentare di colpirlo alla vita dello stesso con un fendente orizzontale in rotazione antioraria rispetto alla sua posizione iniziale,cioè di spalle all’avversario, mirando al fianco destro dell’hollow.

    SPOILER (click to view)
    Ho modificato solo un codice del colore, siccome sono onesto eccone anche la prova. <.<

    http://img838.imageshack.us/img838/5250/immagineet.png

    Il parlato altrui è viola, ma quella battuta va in rosso, come da correzione. u.u


    Edited by B l a z e - 4/11/2010, 20:54
     
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29 replies since 14/10/2010, 21:14   351 views
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