Morte di Dayo Kisuken

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    Morte Dayo Kisuken

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    -C...Ci...Ci sono... Finalmente... Dopo tanto tempo...L'ho trovata!-
    Questo pensava Dayo guardando quello che ai suoi occhi sembrava un capolavoro, ma agli occhi di tutti gli altri non era altro che una vecchia chiesetta abbandonata. Il tempo e le avversità atmosferiche avevano preso il sopravvento sulla vecchia struttura fatta di pietra, i muri erano ricoperti da un lieve strato umido e muschiato, qua e là si potevano notare gli evidenti segni di qualche pietra che aveva ceduto. Le finestre, che un tempo probabilmente rappresentavano qualche scena della Bibbia, erano tutte rotte o quasi, il tetto era pieno di buchi e del piccolo campanile non era rimasto nulla se non la base; la porta, fatta di un massiccio legno, aveva evidenti segni di bruciature.
    *Questa è perfetta...Per di più devono averci fatto anche riti satanici li dentro, bene questo mi assicura che sia sconsacrata*
    Disse Dayo notando che le bruciature formavano un numero: 666, il numero della bestia. Seguì il sentiero selciato fino alla porta e l'aprì
    Gnaaaaaaaaaaaa
    I cardini della porta vecchi e stanchi si lamentarono quando Dayo entrò in chiesa, la scena la si poteva immaginare benissimo: panchine, quelle poche rimaste rovesciate al suolo, le Bibbie accatastate e bruciacchiate in un angolo, il tabernacolo completamente distrutto e occasionalmente il passaggio di qualche topo.
    Subito Dayo mise al centro della chiesa e tirò fuori i materiali necessari al rituale, il tanto studiato e atteso rituale che avrebbe riportato in vita suo fratello. Tirò fuori dalla sacca una grossa boccetta di sangue, delle candele, un fiammifero e un pugnale. Per prima cosa sparse a cerchio il sangue, la frenesia e l'eccitazione salivano:
    -Pazienta ancora un po' fratello, tra poco sarai di nuovo qui con noi-
    Prese le candele e le mise nei quattro punti cardinali, le accese con il fiammifero, prese il pugnale e si sedette al centro del cerchio iniziando a recitare antiche preghiere.
    *Risorgi tu, creatura dell'oblio, porta con te i tuoi simili se necessario ma riprenditi il tuo corpo di carne e ossa. Accetta la prigionia del sangue e abbandona l'immortalità dell'anima, fa che il tuo spirito salvi anche il mio*
    Il vento si alzò, la fiammella delle candele ballava al limite dello spegnimento e il grande momento era giunto, non c'era più spazio per le esitazioni e i ripensamenti ora mancava solo l'ultimo passaggio
    -Speriamo che funzioni... Fratello, questo è per te!-
    Pensato ciò Dayo si pugnalò, gli occhi si chiusero e cadde. Sentì la sua guancia appoggiata sul pavimento freddo e sporco, mentre una strana sensazione di calore si espandeva in tutto il resto del corpo e la macchia di sangue si allargava a vista d'occhio. Dayo vide una figura indistinta in fondo alla chiesa:
    *Fratello?*
    Disse con il filo di voce che ancora aveva in gola, prima che i suoi occhi si chiudessero.
    -Ce l'ho fatta?-
    Dayo si rialzò senza troppi sforzi, la prima cosa che notò fu il suo corpo steso a terra nonostante lui si fosse appena alzato
    -Che cosa?-
    Dayo non sapeva spiegarsi quello che stava vedendo, la prima ipotesi (e anche quella più concreta) era che stava sognando. Si esaminò il punto dove si era trafitto, non c'era neanche un graffio ma bensì...
    *E questa cos'è?*
    Sul corpo di Dayo, esattamente all'altezza dell'ombelico era comparsa inspiegabilmente una una catena, ora la paura stava cercando di prevalere, nonostante la lucidità mentale di Dayo ci fosse ancora. Passarono giusto un paio di minuti per far si che realizzasse quello che gli era successo: quel corpo immobile, pallido e freddo che giaceva sul pavimento immerso in una pozza di sangue doveva essere il suo corpo.
    -Q...Quindi sono morto?-
    Pensò Dayo, che questa volta aveva formulato l'esatta ipotesi

     
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  2. Tamaki-kun
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    Clap clap. Il suono delle mie mani che dolcemente si congiungevano, con moderato apprezzamento, permisero a quel ragazzo di avere un segno della mia presenza. Per tutto il tempo, infatti, ero rimasto ad osservarlo comodamente seduto su una delle tante panche, scegliendo probabilmente l’unica in grado di reggere il mio peso nonostante gli evidenti atti di vandalismo che era stata costretta a subire.
    -Mirabile, mirabile.- esordii con un delicato sorriso, assai divertito -Hai dato luogo ad uno spettacolo davvero emozionante, seppur un po’ troppo antico. Devo dirmi lieto di aver potuto assistere a questa commovente tragedia.-.
    I vestiti che indossavo, candidi ed immacolati, parevano quasi rivelarsi fuori luogo in un posto tanto colmo di ragnatele. Un sospiro di vento gelido, entrato da una delle tante finestre ormai ridotte ad acuminate schegge di vetro, mi accarezzò i capelli, facendo tremare le loro punte cremisi.
    -Stavi cercando di riportare in vita qualcuno, per caso?- chiesi con tono di educata curiosità, senza curarmi troppo di quanto le mie parole avrebbero fatto vibrare le corde di quella sfortunata anima-Tuo fratello, a giudicare da come mi hai chiamato mentre il tuo plus iniziava a distaccarsi dal corpo… Beh, temo che questo non sia servito a farlo tornare, ti pare? In ogni caso sono lieto di poterti finalmente parlare, il mio nome è Zacarias Kanezane e, avendoti visto giungere nei pressi di un luogo tanto desolato, non ho potuto fare a meno che seguirti, interessato dallo spettacolo al quale avresti potuto dare vita… Spettacolo il quale, per certi versi, non è che passato al secondo atto. Sono assai lieto di esserne ora una comparsa, non ho mai avuto modo di vedere tanto pathos in un suicidio... Ti trovi davanti ad un bivio, ragazzo. Vuoi la morte, oppure una vita dopo di questa? Posso darti entrambe, secondo i tuoi desideri.-.



    Edited by Tamaki-kun - 8/11/2010, 15:01
     
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  3. [..Kira..]
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    Morte Dayo Kisuken pt. 2

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    Clap clap
    Il suono di due mani che si scontravano l'un l'altra, altresì detto applauso si sparse per tutta la chiesa; il rimbombo così secco e cupo avrebbe fatto ghiacciare anche l'anima più impavida. Dayo si girò verso la fonte del rumore, incredulo, confuso e anche molto spaventato, non capiva la situazione nella quale si trovava.
    -Sono morto? Chi è questo ragazzo? Mio fratello?-
    Le domande che gli balenavano nella testa erano troppe per elencarle tutte. All'improvviso però il misterioso ragazzo smise di applaudire e si diresse verso Dayo. Era vestito con dei vestiti di un candore fin troppo fuori luogo per l'ambiente che li circondava, sembrava l'esatta contrapposizione di tutto ciò che quella chiesa rappresentava. Un soffio di vento gli mosse le punte cremisi dei capelli e a quel puntò lo sconosciuto proferì le sue prime parole:
    Mirabile, mirabile. Hai dato luogo ad uno spettacolo davvero emozionante, seppur un po’ troppo antico. Devo dirmi lieto di aver potuto assistere a questa commovente tragedia
    -Spettacolo? Antico? Questo ragazzo è stato qui per tutto questo tempo? No, mi sembra impossibile, la chiesa e le sue vicinanze erano deserte quando sono arrivato allora com'è possibile?-
    Pensò Dayo
    Stavi cercando di riportare in vita qualcuno, per caso? Tuo fratello, a giudicare da come mi hai chiamato mentre il tuo plus iniziava a distaccarsi dal corpo… Beh, temo che questo non sia servito a farlo tornare, ti pare?
    Dayo era immobile, si sentiva come attratto dalle parole del ragazzo nonostante capisse poco di quello che gli stava dicendo; poi riflesse:
    Mio fratello... Non è tornato... Scusami, non ce l'ho fatta...
    Il ragazzo riprese nuovamente, noncurante dello stato d'animo di Dayo:
    In ogni caso sono lieto di poterti finalmente parlare, il mio nome è Zacarias Kanezane e, avendoti visto giungere nei pressi di un luogo tanto desolato, non ho potuto fare a meno che seguirti, interessato dallo spettacolo al quale avresti potuto dare vita… Spettacolo il quale, per certi versi, non è che passato al secondo atto. Sono assai lieto di esserne ora una comparsa, non ho mai avuto modo di vedere tanto pathos in un suicidio... Ti trovi davanti ad un bivio, ragazzo. Vuoi la morte, oppure una vita dopo di questa? Posso darti entrambe, secondo i tuoi desideri
    *Zacarias Kanezane...*
    Ripeté Dayo come per confermare quello che aveva appena sentito. Non si trovava in una situazione facile, non riusciva a capire appieno le parole del ragazzo, ma ora che ne conosceva il nome si sentiva stranamente più tranquillo. Dayo aveva studiato a lungo le arti oscure per tentare di riportare in vita il fratello, quindi questa situazione gli sembrava quasi come una normalissima conseguenza del praticare magia nera, decise di non perdere troppo tempo, rimuginò sulla domanda e poi con un sorriso che si potrebbe definire maligno rispose:
    -La morte o una vita dopo questa? Non sono riuscito a riportare in vita mio fratello, ma questo Zacarias è la probabile manifestazione di qualcosa ancor più malvagio del “suicidio” che ho appena eseguito. Ho sempre avuto un carattere disturbato, non posso che riconoscerlo. La mia risposta è ovvia.-
    *La vita dopo questa; signor Kanezane. Permetta di grazia di presentarmi: Kisuken... Dayo Kisuken*



    SPOILER (click to view)
    Scusa per l'attesa ma ho fatto 3 giorni di febbre

     
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  4. Tamaki-kun
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    -Si tratta di un nome davvero molto bello.- commentai senza incrociare gli occhi di quel ragazzo, chinandomi invece per cingere con una delle mie delicate mani la pesante catena che, dal suo petto, arrivava a formare intricati arabeschi sul pavimento. Una volta tornato in posizione eretta gli indicai divertito il termine di quegli anelli, che congiungeva il suo corpo mortale alla sua nuova vita. Non gli chiesi nulla, mi limitai a racchiudere con forza la mano che stringeva quella corda metallica, causandone la rottura proprio a metà della sua lunghezza.

    -Fa male, vero..? Credo che sia un dolore ancor superiore a quello del tuo tetro suicidio.- dissi, incurante della reazione di quella povera anima, limitandomi a spiegargli quanto stava accadendo nonostante le sue probabili urla di dolore fossero destinate a coprire le mie parole -Il prezzo della tua nuova vita sarà più grave di quanto ti ho fatto provare con questo gesto, sarà una corsa contro il tempo che ti potrà portare solo ad una nuova morte o ad una difficilmente frenata follia. Sarebbe meglio che io ti uccidessi adesso, sai? Non so se saresti in grado di sopportare la nostra maledizione… In compenso, devo ammetterlo, il potere che abbiamo noi hollow non è certo un guadagno da sottovalutare. Potresti anche trovarlo divertente, chissà.-.


     
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  5. [..Kira..]
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    Si tratta di un nome davvero molto bello
    Disse il signor Kanezane, mentre faceva notare a Dayo prendendola in mano, la lunga catena che univa la sua anima al suo vecchio e freddo corpo umano steso sul pavimento. Con un leggero movimento della mano il ragazzo ruppe la catena, scatenando un dolore atroce in tutto il corpo di Dayo.
    *Ahhhhh*
    Le urla strazianti di dolore misto a disperazione quasi coprivano le parole di Kanezane:
    Il prezzo della tua nuova vita sarà più grave di quanto ti ho fatto provare con questo gesto, sarà una corsa contro il tempo che ti potrà portare solo ad una nuova morte o ad una difficilmente frenata follia. Sarebbe meglio che io ti uccidessi adesso, sai? Non so se saresti in grado di sopportare la nostra maledizione… In compenso, devo ammetterlo, il potere che abbiamo noi hollow non è certo un guadagno da sottovalutare. Potresti anche trovarlo divertente, chissà
    Dayo si accasciò a terra:
    -Tu...tu grande...*Tu grande bastardo!*-
    Gridò Dayo che non era riuscito a trattenere il pensiero e aveva buttato fuori tutto quello che provava nei confronti del ragazzo che lo stava facendo soffrire così tanto. La catena si assottigliava sempre più, in realtà sembrava come se si stesse mangiando da sola, ma non sapeva dire cosa realmente stesse succedendo. Tutto era confuso, il dolore aumentava, gli occhi erano colmi di lacrime e alcuni spasmi involontari dei muscoli facevano contorcere Dayo sul pavimento.
    *Io ti ammazzo! TI AMMAZZO!*
    Disse a Kanezane, mentre la catena giungeva ormai al suo culmine...

     
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  6. Tamaki-kun
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    - Provaci, sciocco, e morirai prima di poter accennare ad un passo…- mormorai in risposta ai suoi propositi, incerto nel prevedere se la sua prossima fame lo avrebbe portato ad un gesto tanto inutile -Vuoi smettere di soffrire? Ci sono tante anime, fuori di qui, che potranno colmare il vuoto che si sta creando in te.-. Senza aggiungere altro rimasi ad osservarne l’agonia ormai giunta al culmine, mentre la catena divorava sé stessa anche all’altezza del petto di quel ragazzino. A breve si sarebbe decomposto in una miriade di particelle spirituali, per poi ricomporsi nella sua nuova forma di Hollow ad una manciata di metri di distanza, dentro o fuori di quella chiesa non aveva alcuna importanza.


     
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5 replies since 8/11/2010, 00:09   40 views
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