La morte di Kigetsu Masamune

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  1. Malandrino ninja
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    Era un fredda notte quella. Nessuno teneva ad uscire dalla propria casetta confortevole, almeno quelli che non dovevano mantenere se stessi e una madre depressa.
    Ci aspettava un grosso affare, tutta la banda, me compreso, si era riunita davanti al magazzino numero 8 del porto di Miami: un grosso carico di cocaina colombiana purissima. Un simile carico ci avrebbe garantito tanti soldi da poter sopravvivere adeguatamente per qualche mesetto, non potevo perdermi una simile occasione!

    Dopo questo lavoro io e mamma potremo finalmente riprenderci!

    Invece tutto andò storto: la polizia ci aveva infiltrato una spia e la storia del carico era un trucco per una retata . Ci fu una fuga pazzesca, ognuno inseguito dai poliziotti che sparavano.
    Mi ero allontanato verso il molo, due agenti alle mie calcagna che cercavano di colpirmi con le loro pistole. Un proiettile mi ferì profondamente al braccio sinistro, dal quale iniziò a sgorgare il mio sangue a fiotti. Posi la mano destra sulla ferita per arginare l' emoraggia e non mi fermai, riuscendo a distaccarli.
    Riuscii a correre fino a un punto d' attracco per le navi, un vicolo cieco e i miei inseguitori si stavano avvicinando. L' unico modo per fuggire era tuffarsi, ma l' acqua a quell' ora era gelata e il sale contenuto in essa mi avrebbe fatto bruciare la ferita in modo insopportabile.

    Accidenti, mi toccherà fare un bagno fuori programma!

    Mi buttai nei gelidi flutti, mentre il mio sangue iniziò a mescolarsi nell' acqua dalla mia ferita. Una cosa che non avevo considerato era la presenza di squali in quelle acque, e il fatto che l' odore del sangue manda quegli animali in frenesia assassina.
    Con orrore vidi una pinna blu passarmi accanto e un corpo enorme sfiorarmi le gambe, seguito da altri cinque esseri uguali: un branco di squali attirati dal mio sangue era pronto a divorarmi sul posto. Sentii la prima bocca azzannarmi la gamba destra e un' altra il braccio sinistro

    Aaaaaargh! Maledizione!

    Sapevo che non sarei mai scampato all' assalto da parte di tante creature mortali quindi con l' ultimo fiato che avevo in corpo maledii la persona che mi aveva portato a questo

    Che il diavolo ti porti, padre! Che sia maledetto il giorno in cui abbandonasti me e mia madre per andartene dietro una sgualdrina e ci hai portato a questo! Mia madre ora giace a letto tutto il giorno in uno stato di catalessi continuo e io sono stato portato alla morte per colpa tua! Che tu possa soffrire cento giorni per ogni giorno di sofferenza che ci hai causato...

    Urali queste parole mentre venivo fatto a brandelli, la mia rabbia era tale da rendermi insensibile al dolore delle fauci che mi straziavano le membra, finché non rimasero pochi brandelli galleggianti e una chiazza rossa che tingeva l' acqua.

    Dopo qualche istante mi ritrovai a galleggiare a faccia in su sul pelo dell' acqua. Stupito mi misi in posizione verticale, completamente stupito.

    Eppure li ho visti chiaramente farmi a brandelli e divorarmi...

    Abbassai lo sguardo e vidi dei pezzetti di carne galleggiare in un' acqua rossa e delle pinne allontanarsi all' orizzonte, gli squali c' erano davvero; Ma allora perché io ero ancora lì? La roba in cui galleggiavo non era forse la mia? Riconobbi un frammento di stoffa identico a quello della mia maglia. Ma un' altra cosa attirò la mia attenzione: una lunga catena che usciva dal mio petto e finiva in acqua. Come c' era finita lì?
     
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7 replies since 23/11/2010, 22:18   51 views
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