La classe A si da' ai festeggiamenti

Ruolata libera

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  1. GuessTheGuest
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    SPOILER (click to view)
    Riprende da qui
    Narrato
    Pensato
    - Parlato -

    Ormai erano quindici minuti buoni che ero rimasto solo a contemplare i miei fallimenti dell'allenamento ed onestamente mi ero anche stufato di pensarci ancora.
    Me ne andai da quel luogo tornando a casa, stanco morto, per poi sciacquettarmi il corpo con l'acqua calda ed indossare vestiti appropriati per uscire quella sera con Rei: per me se lo era dimenticata o non mi aveva ascoltata ma io le avevo detto che alle otto ci dovevamo vedere davanti a quel locale che aveva detto lei, sulla strada per il dormitorio dell'accademia...
    Mi vestii in maniera piuttosto sobria e presi qualche moneta, quindi uscii di casa per dirigermi verso la meta, ovvero la locanda.
    Sarei arrivato in perfetto orario.

    Edited by argletahm - 8/12/2010, 20:51
     
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  2. _Rei_
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    Parlato Rei

    Corsivo: enfasi su alcuni vocaboli e frasi con scopo ironico o drammatico; sogni, ricordi, deliri vari
    In quote: parlato altri pg


    [Linea temporale - dopo la lezione sul controllo del corpo lv.1]

    La seconda divisa pulita era stata ritirata -con sguardo di disapprovazione da parte dell'addetto ai rifornimenti- e Rei aveva passato il resto della mattinata ed il pomeriggio a togliersi la polvere di dosso, curarsi le ferite, occupare il futon più morbido del dormitorio dell'Accademia e litigare con la capo dormitorio subito dopo essersi presentate.
    Alle otto di sera il suo stomaco brontolava come un pentola sul fuoco, e mentre usciva dagli edifici del dormitorio con indosso la divisa pulita (era il suo solo capo di vestiario decente) si augurò che la locanda dove aveva dato appuntamento a Belli Capelli servisse anche stuzzichini, oltre al sakè. E si augurò anche che Belli Capelli fosse davvero ricco di famiglia come sembrava, perché lei non aveva un soldo bucato.

    Queste le profonde riflessioni della giovane studentessa che ora camminava per strada, diretta proprio verso quel locale appena fuori le mura del Seireitei dove sperava di trovare cibo e comodità.
    E qualcuno che pagasse il tutto.

    SPOILER (click to view)
    Duuunque, da quello che ho letto possiamo fare questa ruolata in tutta tranquillità, perché le ruolate libere sono temporalmente slegate dalle lezioni. La serata alla locanda si sta svolgendo ovviamente dopo la prima lezione, la continuiamo finché ci va e quando posteremo per la nuova lezione considereremo la serata già avvenuta, anche se staremo ancora postando. Che ne dite?
     
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    Avevo appena scoperto di avere un' altra abilità che fino a quel momento mi era sconosciuta. Sapevo fare i pacchettini con i vestiti!
    Mi spiego meglio. Una volta uscito dall'accademia, mi tolsi rapidamente la divisa e la avvoltolai, facendone un pacchettino, poi me la misi sulla schiena. Faceva abbastanza freddo e sotto la divisa indossavo i miei soliti vestiti piuttosto leggeri, ma di certo non avevo intenzione di andare in giro con la divisa indosso. Girovagai a vuoi per il Rukongai per tutto il giorno, non avevo voglia di poltrire dentro a quella topaia di garage. Era in questi momenti che mi mancava la mia vita terrena. Non m'annoiavo mai, c'era sempre qualcosa da fare, fare a botte con i bulli, giocare a football, leggere. Qua non c'era niente. I miei pensieri furono interrotti da una macchia rossa che mi occupò la visuale per qualche secondo. Mi voltai di scatto e riconobbi l'inconfondibile colore rosso acceso dei capelli della mia nuova compagna di corso. ...Rei? Bah, non sono affari miei, ma salutare è cortesia.
    ..Rei? la chiamai, sperando vivamente di non essermi confuso e di non aver sbagliato persona, poi la squadrai meglio e capii che era veramente lei. Indossava la divisa dell'accademia, perciò a meno di un' enormissima coincidenza, doveva per forza essere lei.
    In quel momento, mi ricordai di ciò che mi aveva urlato a fine lezione riguardo al festeggiare. Che stesse proprio andando a festeggiare con testa di pigna? Mhh...questa non me la perdo.
     
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  4. GuessTheGuest
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    La passeggiata di notte mi piacque molto dal momento che la feci in solitaria, con qualche sconosciuto che incrociavo di tanto in tanto... Però una sensazione strana mi inquietava: privilegiavo la notte ma mi turbava nel profondo. Per qualche motivo che era legato alla vita passata? Chissà...
    Continuai a camminare con passo lento ed un po' leggero, mettendo le mani nelle tasche dei miei pantaloni di un azzurro piuttosto spento.
    Ma che diavolo sto facendo? Sto realmente andando a "festeggiare" con Rei? Sto realmente facendo una cosa del genere?
    Non me ne capacitavo ancora: infondo io sono Vega, un ragazzo che non sa nulla della sua vita terrena e con un carattere che calzava a pennello con la vita che facevo... Non potevo realmente fare una cosa del genere!
    Eppure stava accadendo.
    Le persone possono cambiare?
    Avrei pensato veramente a questo davanti ad una bevanda alcolica? Oppure sarei riuscito a divertirmi ed a svagarmi?
    Intanto ero arrivato e mi appoggiai con la schiena sul muro davanti all'entrata della locanda; chiusi gli occhi, in attesa.
     
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  5. _Rei_
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    Parlato Rei
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    I quartieri del Rukongai subito oltre il Seireitei erano puliti e tranquilli. Vi aleggiava un'aria di pace e benessere così sfacciatamente contrapposta alla miseria degli ultimi distretti, che il generale buonumore di Rei fu offuscato per un attimo da un sentimento di rabbia e profondo senso di ingiustizia. Questi stronzi facevano la bella vita, e l'unico motivo che non li distingueva dai disperati alla periferia della Soul Society era, semplicemente, fortuna. A Rei, il pensiero che l'esistenza di un uomo potesse essere decisa dai capricci del destino, era una cosa che faceva incazzare parecchio.
    Ma la serata era limpida e l'aria dolce, nonostante il freddo; tanto valeva godersi la propria, di fortuna, finchè durava. Era dunque con la testa a pensieri più piacevoli quando si sentì chiamare.

    CITAZIONE
    ..Rei?

    E chi si trovò di fronte, voltandosi, in tutto il suo splendore di giovincello spilungone dal capello blu?

    “Yo, Secco! Ma che ti sei messo addosso?”

    Rei andò incontro al ragazzo con la disinvoltura della gente che si conosce da una vita, e questo perché lei non arrivava mai a conoscere così a fondo una persona da avere il tempo di passare dal 'conoscenza casuale alla quale rivolgersi con fredda cortesia' al 'compagno di bevute best friend forevah'; tanto valeva giocarsi subito la carta della spontaneità. Lei non andava mai più in là di quel superficiale relazionarsi con gli altri: un atteggiamento di cui non si faceva certo vanto, ma che le rendeva la vita più facile.

    “Secco -ma poi come ti chiami, Secco?- si va per locande, quell'altro biondone ci aspetta al “Loto azzurro” più avanti, c'mon!” Esordì, allungando una mano per cercare di afferragli un braccio -anzi, per prenderlo proprio a braccetto- con il consueto sprezzo per lo spazio vitale altrui che le era consono.
    “Bisogna cementare il senso di appartenenza alla squadra, amicizia cameratismo giorni spensierati eccetra. E sto morendo di fame.”

    Avrebbe perso qualche secondo per guardare il giovane malcapitato e scoccargli il suo sorriso da 'eddai' poi, nel caso lui si fosse lasciato agganciare per il braccio, lo avrebbe trascinato senza pietà verso la locanda vicina, dove già da lontano si vedeva la figura alta e massiccia di Belli Capelli, poggiato sul muro esterno.
     
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    “Yo, Secco! Ma che ti sei messo addosso?”
    Ah, Buonasera eh. Ignorai il commento di Rei sui miei vestiti e dato che sembrava dovesse dirmi qualcos'altro restai in attesa.
    “Secco -ma poi come ti chiami, Secco?- si va per locande, quell'altro biondone ci aspetta al “Loto azzurro” più avanti, c'mon!”
    Sospirai e mi grattai la nuca. " No, non mi chiamo secco, mi chiamo Saku, e comunque, stasera non ho niente da fare perciò vengo, anche se il fatto di rivedere testa di pigna non mi va a gen.. non feci in tempo a finire, che la ragazza mi prese a braccetto e cominciò a trascinarmi verso la locanda.
    Ci conosciamo da poche ore, che è tutta sta confidenza?
    “Bisogna cementare il senso di appartenenza alla squadra, amicizia cameratismo giorni spensierati eccetra. E sto morendo di fame.”
    In effetti, anch'io ero parecchio affamato. Beh, dato che ho giò capito le tue intenzioni, ti avviso che io di sta rimpatriata nons apevo niente perciò ho pochi soldi dietro di me, ma farò del mio meglio. Mi sa che dovremo contare entrambi sul biondo.Detto questo, indicai Vega con la testa, che era appoggiato al muro di fronte al locale, poi rivolsi uno dei miei rari sorrisi alla ragazza. Nonostante inizialmente non fossi particolarmente intusiasta dell'idea, cominciavo a prenderci gusto.
    Qualcosa mi dice che dovrò contare sulle mie sole risorse. Fa niente, non ci conto a scroccare a testa di pigna.
     
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  7. GuessTheGuest
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    Sentii dei passi in lontananza: aprii gli occhi ed alzai la testa, notando Rei che arrivava con a braccetto il nanetto... Chissà come sarebbe andata a finire.
    Oddio che stress...
    Mi spostai dal muro per andare incontro ai due, guardandoli tutti e due un po' stranito per come erano vestiti: in uniforme.
    - Ma non siete riusciti a tornare a casa er cambiarvi? Oppure faremo un allenamento notturno? Ed io che ero convinto di passare una serata in totale relax! -
    Risi ai due amabilmente, senza pensare alle conseguenze delle mie parole.
    Indicai il locale, riprendendo a parlare.
    - Quindi si entra o dobbiamo rimanere ancora fuori? -
    Non accennai nulla riguardo al futuro pagamento... E forse fu un male.
     
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  8. _Rei_
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    CITAZIONE
    Saku: “Beh, dato che ho giò capito le tue intenzioni, ti avviso che io di sta rimpatriata non sapevo niente perciò ho pochi soldi dietro di me, ma farò del mio meglio. Mi sa che dovremo contare entrambi sul biondo. “

    Rei rise, scuotendo la testa: “Ehi ehi, le mie intenzioni sono del tutto oneste ed amichevoli. Voglio solo passare una bella serata con i miei nuovi compagni di classe.”
    Una mezza balla, perché in effetti sul portafoglio di Saku (si chiamava Saku, waa che carino!) ci aveva contato parecchio, e a dirla tutta tra le sue oneste ed amichevoli intenzioni c'era pure quella più subdola, riassumibile pressappoco in 'più gente recupero, più si può scroccare'.
    Decise saggiamente di tacere quest'ultima informazione, e percorse il tratto di strada che la separava dal Loto Azzurro con Saku ancora a braccetto, come una coppia di pensionati.

    CITAZIONE
    Vega: “Ma non siete riusciti a tornare a casa e cambiarvi? Oppure faremo un allenamento notturno? Ed io che ero convinto di passare una serata in totale relax!”

    Belli Capelli li salutava a suo modo, stagliandosi contro il profilo illuminato della locanda. Rei decise di graziare Saku allontanandosi finalmente dal suo braccio, per raggiungere il biondo davanti l'entrata.
    “Ma quale allenamento. E' che, y'know, il fascino della divisa.” sorriso furbo “E comunque guarda che l'unica ad essere in alta uniforme qui sono io, il giovanotto laggiù ha indosso roba strana, ma che gli sta deliziosamente.”

    Si affacciò oltre la grande porta a pannelli per sbirciare dentro. Il Loto Azzurro era la classica locanda con i tavolini bassi collocati lungo le pareti e dei cuscini dove sedersi; il pavimento rialzato era attraversato nel mezzo da un sentiero piastrellato dove passavano le cameriere e dove i clienti lasciavano i sandali prima di accomodarsi sul piano rivestito con i tatami. Come struttura non era molto diversa da una qualsiasi bettola del settantaquattresimo -dove lei aveva anche lavorato per qualche mese- ma l'atmosfera era ben diversa: luci calde e diffuse, profumo di cibo ed alcolici di buona qualità, e nessuno che cercava di infilare la mano sotto il kimono delle cameriere.

    CITAZIONE
    Vega: “Quindi si entra o dobbiamo rimanere ancora fuori?”

    “Si entra, si entra.”
    Rei si volse verso i compagni con l'espressione raggiante di chi senta già la pancia piena e sparì subito oltre l'ingresso, diretta verso il tavolino vuoto che aveva adocchiato da da un po'. Sul bordo del tatami si chinò con grazia da ballerina – secondo lei - per slacciarsi i sandali e lasciarli lì, allineati insieme agli altri.
     
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  9. argletahm
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    Mi sono permesso di editare e aggiungervi il sottotitolo adeguato. Se volete qualcosa di più specifico mandatemi un pm che provvedo.
     
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    Ehi ehi, le mie intenzioni sono del tutto oneste ed amichevoli. Voglio solo passare una bella serata con i miei nuovi compagni di classe.
    Sì, figurati se ci credo.
    Tutto sommato, anche a me non sarebbe dispiaciuto passare una serata con i miei due compagni, in fondo anche se ci conoscevamo solo da poche ore erano comunque ciò di più simile a degli amici che avessi mai avuto dopo la mia morte. I miei ragionamenti furono interrotti da Vega (alias testa di pigna)
    Ma non siete riusciti a tornare a casa e cambiarvi? Oppure faremo un allenamento notturno? Ed io che ero convinto di passare una serata in totale relax!
    Per tua informazione, la mia divisa è qua e gli mostrai il bel fagottino che avevo fatto con la mia divisa e no, non abbiamo in programma nessun allenamento notturno, ma in caso di noia perenne...
    A buon intenditore, poche parole. Intanto rei, si era già avviata dentro il ristorante, cosi la seguii. Il ristorante all'interno emanava un non so chè di rassicurante e dava l'idea di pulito, inoltre nell'aria si sentiva un buon profumino. Mi tolsi le scarpe e mi arrotolai i pantaloni fino alle caviglie, poi mi tolsi la felpa di sopra restando solo con la cannottiera nera. Non ho mai sopportato il caldo. Rei si era già avviata verso un tavolo vuoto. Sembra un esperta di uscite organizzate...
     
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  11. GuessTheGuest
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    Quel finocchietto già faceva l'ironico ed io mi ero già annoiato di lui: sicuramente l'avrei gonfiato di botte quella sera.
    Vidi Rei che entrava nel ristorante e non mi mossi, fino a quando "Puta Madre" non mi passò accanto, per poi affiancarlo e sussurrargli nell'orecchio delle dolcissime parole.
    - Io mi sto già annoiando... E non serve la divisetta per fare sparring. Se mi fai calare ancora di più le palle sappi che la fine che doveva fare quel gatto di merda stamattina la farai tu... -
    Uomo avvisato e mezzo salvato. Continuai, dopo averlo distanziato un po' superandolo, con la testa voltata verso di lui, guardandolo con la coda nell'occhio.
    - E vedi di toglierti quella faccia da depresso e solitario cronico che sei a dir poco odioso. -
    Entrai nel ristorante e mi tolsi le calzature, per poi sedermi immediatamente al tavolo in cui si trovava Rei.
    Ok ho capito... Questa vuole solo scroccare: che palle.
    La contemplai un po', focalizzandomi su quei capelli rossi, che tanto mi piacevano.
     
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  12. _Rei_
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    Rei fece in modo di sedersi accanto a Belli Capelli, accomodandosi a gambe incrociate -aveva gli hakama, al diavolo la compostezza cui costringeva il kimono da signorine- su uno dei soffici cuscini quadrati di fronte al tavolino. Poggiando il mento su una mano, si prese tutto il tempo necessario per apprezzare l'ottimo spettacolo di Saku che rimaneva in canottiera, almeno finché non si immaginò la scena del vecchio Yamamoto che la decapitava con un coltellino da campeggio e del resto della Soul Society radunato attorno con torce e forconi, al grido di “muori, pervertita!”; a quel punto sospirò e distolse lo sguardo, studiando meglio l'ambiente.

    Il locale era piuttosto frequentato, e considerando la posizione non c'era da sorprendersi che la maggior parte della clientela fosse composta da shinigami, molti dei quali ancora indivisa. C'erano anche un paio di studenti come loro, volti familiari che aveva intravisto in Accademia.
    Sopra il modesto brusio di voci e suoni si distingueva un gruppetto di shinigami dietro di lei, in fondo alla sala; erano già piuttosto sbronzi e intonavano canzoni buffe. Rei sorrise, guardandoli da oltre la spalla, e nel volgersi nuovamente verso il tavolo si accorse di Belli Capelli che la fissava.
    Istintivamente accentuò il sorriso, chiedendo con tono studiatamente casuale: “...Allora, ordini tu o ordino io?”
    Domanda retorica, perché mezzo secondo dopo era già lì ad alzare la mano per richiamare l'attenzione della cameriera.

    “Signorina, due... No, facciamo tre bottiglie di sake, please!”
    Tornò ad appoggiare la guancia sul palmo della mano, guardando ancora il compagno biondo con lo stesso sorriso da furfante.
    “...Ordino io.”
     
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    Io mi sto già annoiando... E non serve la divisetta per fare sparring. Se mi fai calare ancora di più le palle sappi che la fine che doveva fare quel gatto di merda stamattina la farai tu...
    Simpatico.
    Mi dispiacerebbe rovinare la serata a Rei, adesso togliti dal mio orecchio che sembriamo una coppietta.
    Testa di pigna si allontanò e si sedette accanto a Rei. La maggior parte dei tavoli erano occupati da shinigami o studenti dell'accademia. Vidi Rei soffermare un attimo con lo sguardo su uno di quei gruppetti, poi si rivolse a Vega: ...Allora, ordini tu o ordino io?
    Le si leggeva negli occhi che aveva intenzione di passare una serata a spese del biondo. Poco male.
    E si era anche preparata il discorso, infatti Vega non ebbe il tempo di rispondere che Rei proseguì: Signorina, due... No, facciamo tre bottiglie di sake, please!
    La vedo BBBBBrutta... mi sa che la serata finirà in maniera particolare. Vedremo.
    Tecnicamente io sarei minorenne, però vabbè, considerato che nella Soul Society un ragazzo che sembra un ventenne può avere 200 anni, credo non ci saranno problemi..
    Mi stiracchiai, poi rivolsi il mio sguardo a testa di pigna "Ehi, tu ancora non hai buttato giù la storia col gatto, vero?
     
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  14. GuessTheGuest
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    Alzai leggermente la mano, facendo segno alla cameriera che non doveva dare retta all'ordine della ragazza. Intanto continuavo a guardarla intensamente, soprattutto un suo ciuffo che la faceva sembrare strana, facendomi sorridere appena.
    - Due boccette di saké e qualsasi altro alcolico FORTE e FREDDO che non sia riso fermentato per favore. -
    Dopo aver corretto l'ordinazione riparlai, con un tono abbastanza scherzoso rivolto ad entrambi.
    - Per me puoi ordinare quello che vuoi, ma non conosci i miei gusti in fatto di alcolici... Ed onestamente mi chiedo come tu riesca a bere quella brodaglia calda. E tu cerca di non darlo a vedere che sei minorenne, perché è assai probabile che tra i tre sono l'unico che ha più di vent'anni qui e quindi se la prenderanno con me se vi ubriacate. -
    Mi rilassai anche io, stiracchiandomi la schiena, facendola scrocchiare.
    Poi istintivamente avvicinai la mano verso la fanciulla per poi fermarmi.
    - Rei, posso? -
    Indicai il ciuffo, quindi aspettai un qualsiasi suo segno per rimetterglielo apposto, altrimenti avrei ritratto il braccio, mettendomi in maniera più comoda sul cuscino.
    - Rispetto a stamattina sto tranquillo... Anche se ancora non mi vanno a genio questi graffietti che mi ha fatto sul volto. Si nota così tanto la cosa? -
    Ed attesi una risposta, mentre la lavoratrice arrivava con le ordinazioni che avevo chiesto.
    - Ah, compagna mia di classe... Se cominci ad ordinare qualunque cosa in quantità industriale per saziarti a spese mie sappi che... -
    Quel silenzio dava la giusta suspance: ripresi a parlare dopo una manciata di secondi.
    - ... Te lo permetto fino ad un certo punto e ti ricordo che tutto ha un prezzo. -
    Non vi era nessun segno di malizia: se avesse pensato male... Problemi suoi!
     
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  15. argletahm
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    ...come ha un prezzo bere alcolici da reclute senza esserne autorizzati... vero signor volto a ragnatela? Concluse Falkner materializzandosi da un punto imprecisato alle spalle dei ragazzi e fissando i graffi sul volto di Vega.

    Sul suo viso era dipinto un sorriso che avrebbe fatto accapponare la pelle anche a.. a.. beh a qualcuno famoso per il suo coraggio.

    Falkner fece scorrere lo sguardo sui tre passandolo da uno all'altro attendendo che le sue parole facessero l'effetto dovuto e lasciando che gli studenti si preoccupassero per un attimo.

    Poi esplose a ridere.
    Scusate scusate non ho resistito... aveste visto le vostre facce... Falkner sogghignò ancora un attimo sotto i baffi per poi proseguire: A ogni modo sono qui per darvi le vostre disposizioni per domani. Saku e Reika continueranno l'allenamento con il sensei precedente. Per quanto riguarda lei signor Vega.. un tono leggermente ironico aveva calcato il <signor>... Falkner non era cattivo ma aveva la tendenza a farsi prendere un pelo la mano con gli allievi.. specialmente quando questi si facevano pungere sul vivo. Il leggero narcisismo del ragazzo unito all'effetto del gatto erano qualcosa difficile da rifiutare.
    .. continuerà con il sensei Hanae Haru. Continuerete in trio gli allenamenti fisici, quelli sull'energia spirituale invece li svolgerete separatamente in maniera da meglio puntare a potenziare le vostre caratteristiche.

    Solo a questo punto fece la sua comparsa un secondo shinigami biondo e con gli occhi azzurri; questi fissava la scena in maniera quasi distratta, come se non gli importasse nulla di quanto potesse succedere attorno a lui.

    Cameriera? Intanto che fanno le presentazioni.. potrebbe portare un giro di arrosto.. quello buono eh mi raccomando.. ah si e anche una bottiglia di vino a questi ragazzi? Metta pure sul mio conto.. hanno avuto una brutta giornata in parte anche per colpa mia.. mi sa che devo loro una cena...

    Certo Falkner-sama. Come desidera Falkner-Sama. rispose rapida la cameriera correndo poi in cucina preparare immediatamente l'ordine ignorando quasi tutti gli altri avventori.



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    GuessTheGuest lo staff ha deciso di permetterti di proseguire con la strada del kenpachi. Da questo momento svolgeri fisicità del reiatsu con Tamaki (Hanae Haru) come sensei. Gli altri procederanno normalmente. Gli allenamenti di corpo invece continueranno a essere comuni a tutti.

    Scusate se vi abbiamo interrotto la ruolata libera ma visto che l'avevate in corso ci è sembrato un buon sistema per comunicare la decisione <in-game>.

    Mi raccomando Guess non deludere le aspettative.... ;-)
     
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25 replies since 7/12/2010, 22:35   301 views
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