Classe S [VI]

Controllo del Reiatsu Lv.2

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  1. Malandrino ninja
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    Sii, ce l' avevo fatta! Certo, un piccolo cratere e qualche crepa è quasi niente rispetto a ciò che aveva fatto il sensei, ma ciò che conta è che ci sia riuscito!

    Siiii! Ahahah, questa è la realizzazione dell' uomo, più o meno, che domina la materia!

    Per la gioia sbattei i pugni tra di loro, per poi tornare ad accasciarmi a terra per il dolore atroce. In quel momento fui d' accordo con il sensei, quando diceva che ero decerebrato, mentre gemevo dal dolore.

    Ro: Mi compiaccio... perdere due mani mi sembra un ecccellente risultato, ma almeno cerca di rilasciare il Reiatsu quando colpisci e non prima.

    Sarà stato pure sarcastico, ma almeno sono riuscito a fargli dire di essere compiaciuto del mio operato!

    Questa la ricorderò come soddisfazione personale!

    - Ora fammi il piacere di morire.

    What? Che voleva fare, uccidermi dopo che ero riuscito nel mio operato? D' accordo che tra di noi c'era un rapporto di odio e disprezzo, ma arrivare così tanto! Che mi desse almeno il tempo di raggiungere il suo stesso livello di forza, per essere in pari!
    Il pugno del sensei distrusse tutte le tre colonne con un solo colpo, roba altamente impossibile per me, e lui aprì un Garganta.

    Oh, non vuole uccidermi davvero, ha aperto una via di fuga per entram...

    Ro: Ah, siamo troppo in profondità perché un Hollow come te possa aprire un Garganta. Ci "vediamo"

    Detto questo scomparve nel nulla, lasciandomi lì tra le rocce che cascavano dal soffitto, in un chiaro segno di un crollo grave. Diedi di matto, correndo in modo folle per salvarmi la coda e insultare il sensei.

    Sensei, vada a quel paese!!!

    Chiunque avesse potuto vedermi, mi avrebbe dato seduta stante la medaglia d' oro per la corsa ad ostacoli in minor tempo. Schivavo i sassi e le stalattiti che rischiavano di trasformarmi in filetto e spiedino di pesce, demolivo le stalagmiti che si mettevano in mezzo, facendo uso della mia coda robusta e delle taglienti pinne ai miei gomiti.
    Notai anche dei minatori che fuggivano, avrei potuto ucciderne qualcuno e curare le mie ferite. Nella parapiglia ne afferrai uno, tagliandogli la testa e divorando in corsa il plus che non aveva nemmeno capito cos' era successo.

    Molto meglio, ora posso anche farcela nella fuga!

    Seguendo tutti i minatori rimasti, li vidi raggiungere un ascensore d' emergenza per i crolli. Feci una carica di corsa e li buttai tutti a terra entrando nell' ascensore, facendolo salire.
    Sospirando di sollievo iniziai a salire, osservando tutte quelle persone morire nel crollo, peccato non poter mangiare le loro tenere anime!
    Una volta raggiunta una certa altezza, sentii di poter provare ad aprire un Garganta. Pensando alla sensazione di casa dello Hueco Mundo e il portale oscuro si spalancò davanti a me, e lo attraversai tranquillo, con un sorrisetto divertito in faccia.

    Mi dispiace Rorschach, non ti sei ancora liberato di me! Dovrai sopportare la mia faccia da pesce ancora un po'.

    Certo io odiavo dover rivedere quel tipo, ma almeno ero ancora vivo! Appoggiai i piedi sulla soffice sabbia chiara del mio mondo e iniziai a vagare, come ogni singolo giorno, in una interminabile marcia silenziosa.

     
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