Controllo del Reiatsu Lv. 3

Gintoki Sakata - Mouryou Urahara - Falkner Chase

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    A volte mi chiedo perchè semplicemente io non mi faccio mai i fattacci miei. O, per meglio dire, perchè la mattina esco dalle mie calde coperte... perchè? Perchè? Perchè devo andarmi a cacciare sempre in guai che sono decisamente più grandi di me, nei quali devo sempre rischiare la pellaccia? Proprio non lo capisco... Ma facciamo un piccolo passo indietro.

    Quella mattina, fui svegliato (come di consueto) di buon ora... le cinque e mezzo del mattino, per essere esatti. Il Capitano Hitsugaya aveva dato disposizioni chiare: ogni mattina un rompiscatole diverso doveva venire a turbare il mio sonno, altrimenti sarei benissimo capace di dormire tutto il giorno. Ma è solo quello che dice lui... se volessi potrei poltrire per una settimana, che diamine. Il modus operandi era sempre lo stesso: veniva aperta di poco la porta scorrevole della mia camera, dopodichè il maledetto di turno caricava un arnese fatto costruire dal Capitano apposta per me dagli invasati della Dodicesima: uno di quei topolini a molla che si caricano con la chiavetta sulla schiena. Ma non era un normale topolino... dopo aver zompettato in lungo e in largo per la mia camera, quando la carica della molla terminava, il topino si fermava... ma non solo. Improvvisamente spalancava la boccuccia rivelando un piccolo altoparlante dalla potenza assurda che gridava un "KYRIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!" dall'assordante durata di quarantacinque secondi circa. Altro che growl, altro che scream, quel topino batteva le corde vocali di dozzine di cantanti Metal messi insieme.

    Anche quella mattina, con espressione tanto stanca quanto furente, schiacciai con veemenza il marchingegno fino a distruggerlo, poi mi vestii. Dovevo avere delle brutte occhiaie... avevo dormito solo sedici ore! Sedici, maledizione! Eppure, non avevo voglia di buttarmi ancora una volta sulle scartoffie. L'aumentare di grado è direttamente proporzionale al numero di fogli da compilare che si accumulano giornalieralmente sulla tua scrivania. Inizio a comprendere cosa provava (e prova tuttora) Falkner quando vengono anche solo nominate, le scartoffie.
    Come mi capitava molte volte quando non avevo voglia di fare il mio lavoro per dedicarmi alla crescita a livello personale, affidai la scelta dell'allenamento al caso.
    Il mio cane-dinosauro mi guardava incuriosito mentre disponevo dei grossi cartelloni di fronte a lui, sopra ai quali svettavano le scritte: "Hoho", "Hakuda", "Kidou", "Corpo" e "Reiatsu".
    In preda a chissà quale follia, puntai il dito indice della mano destra contro Sadaharu.

    «Ooooiii... SADA-CHAN! Fa' la pipì sul cartellone dell'allenamento che per te dovrei fare oggi!»

    «... Bau?»
    «Non "bau?", stupido cane! Devi fare la pipì, non devi far Bau!»
    «Ehi, ehi, qui l'unico Bakainu sei tu...»
    «TACI! E tu, svelto!»

    Sì, forse un controllo dallo psicanalista ci stava... Era bello, di tanto in tanto, essere il vecchio me stesso. Ma ciò accadeva ormai sempre più di rado e unicamente tra le quattro mura della mia stanza. Poco importa se erano ancora solo le sei del mattino. Alla fine mi sedetti sul letto, alzandomi ancora di più la sciarpa bianca sul volto e indossando le cuffie, iniziando ad ascoltare un po' di musica nell'attesa che quel maledetto quadrupede si decidesse a far pipì.
    Dopo circa tre ore, erano quasi le nove, finalmente quell'ammasso di peli si alzò dal suo giaciglio e, avvicinandosi al primo dei cinque cartelloni, iniziò ad annusarlo.

    «Wof...»


    Sembrava contrariato. Niente Hoho. Procedette verso il secondo.

    «Grr...»

    Decisamente, niente Hakuda. Terzo cartellone.

    «...»


    Non sembrava convinto. No, niente Kidou. Stessa scena per il penultimo cartellone.

    «Wof! Wof! Wof!»

    Ok, ora sembrava contento. Difatti iniziò a pisciare allegramente su quest'ultimo.
    La scelta era fatta, mi dissi, così presi un foglietto dal mio bloc notes e compilai un annuncio.

    CITAZIONE
    Cercasi qualcuno che mi insegni o che si alleni con me nel Controllo del Reiatsu. Chi è interessato si presenti nei miei alloggi presso la Decima Compagnia, ho già provveduto ad avvisare le guardie.

    GS

    Non era vero. Non avevo avvertito proprio nessuno, ma sarebbe stato molto divertente vedere come si sarebbe comportato chiunque avesse accettato di allenarsi con me. Poi, con solo la compagnia della mia musica, mi diressi verso la bacheca del Seiretei, comune per tutti gli shinigami delle tredici brigate e glielo affissi.
    Tornai immediatamente nel mio ufficio, in attesa che questo fantomatico qualcuno si presentasse.
     
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  2. Belfagor90
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    Da quanto tempo non capitavo nelle vicinanze della bacheca delle brigate? Decisamente troppo. Forse era per i brutti ricordi passati, ma c'erano delle volte dove avrei preferito comprare un CD di Marco Carta, metterlo in uno stereo e ASCOLTARLO. Che cose strane fa fare la noia assoluta e l'istinto di auto-conservazione!
    Tuttavia non potevo permettermi di continuare con quel ritmo o sarei rimasto indietro rispetto al mio sensei e non potevo permettermi di vederlo Capitano da semplice Sesto Seggio. Questo sì che mi avrebbe fatto commettere qualche sciocchezza.
    Bastava andare sul sicuro e scegliere qualche branca dell'addestramento che non prevedeva scontri troppo cruenti o situazioni pericolose. Non mi avrebbe fatto male ricordarmi che in quanto Shinigami non c'era NULLA che non potesse diventare pericoloso, perfino attraversare la strada può rivelarsi l'ultima cosa che si fa nella propria vita. Chiedetelo allo "Shinigami Zoppo" e non riuscirete a vivere tranquilli per il resto dei vostri giorni.

    Un reclamo attrasse in maniera particolare la mia attenzione:

    CITAZIONE
    Cercasi qualcuno che mi insegni o che si alleni con me nel Controllo del Reiatsu. Chi è interessato si presenti nei miei alloggi presso la Decima Compagnia, ho già provveduto ad avvisare le guardie.

    GS

    Non era tanto per il fatto che provenisse dal mio vecchio compagno di avventure Gintoki Sakata e neanche per chissà quale talento grammaticale o oratorio (quello non era certo il suo forte), quanto per il fatto che il bigliettino puzzava misteriosamente di pipì!! Pipì di cane per giunta!
    Non chiedetemi come facevo a distinguerlo.
    Beh, se due dall'aria molto sfortunata con gli eventi si fossero allenati insieme, forse la sfighe reciproche si sarebbero annullate. In fondo in matematica due meno fanno un più.
    Tutto contento strappai il biglieto e mi diressi alla sede della Decima Brigata. Ci fu solo un piccolo problema: il foglietto con il reclamo sfuggì dalla mia tasca e spinto dal vento volteggiò, per qualche stronzissimo scherzo del fato, fino alla scrivania di un ben noto Terzo Seggio dell'Ottava Divisione.
    E fu così che la matematica andò a farsi benedire.

    - Eppure ero sicuro di averlo qui con me!! - feci confuso tastandomi ovunque. Beh, quasi ovunque.
    - No pass, no party - ribadì il capo delle guardie reduce da una pubblicità del martini con George Clooney.
    - Ma devo allenarmi con Gintoki Sakata, il vostro Sesto Seggio!!
    - No pass, no party.
    - TI SI E' ROTTO IL DISCO!?!? - ribattei aspro davanti alla solita battuta scema.
    - No, mi stai rompendo i c...
    Decisi di terminare lì lo scontro verbale per non appestare l'aria e mi allontanai imbronciato. Ma non potevo arrendermi così, io e Gintoki dovevamo fare un "più" a tutti i costi! Era ora di mettere un po' a frutto il mio addestramento da Assassino e Postino del Male...

    Gli sbucai davanti da un pannello del pavimento con addosso un completo sadomaso e gridando "FACCIAMO UN "PIU'" INSIEME GINTOKI". Povero Sakata, certe cose non se le meritava, ma senza certi oggetti "particolari" il postinaggio non mi riusciva.
    Fortuna che avevo anche dei vestiti di ricambio e fui lesto a rimettermi in condizioni accettabili.
    - Mi sei mancato Gintoki, amico mio. Mi piacerebbe unirmi a te in questo allenamento per il controllo del Reiatsu - dissi con un sorrisetto dannatamente gnorri - Persino le Arti Marziali richiedono lo sviluppo di questa branca dell'addestramento Shinigami e devo dire che sono contento di non avere, almeno per una volta, il sempai o il sensei a complicarmi la vita.
    Perché a quelle parole un'orribile sensazione mi percorse la schiena?
     
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  3. argletahm
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    Falkner irruppe nella stanza da una porta laterale scattando una foto... dopo avere azzerato la sua aura era andato spedito al punto di ritrovo, le guardie della zona non avevano domandato nulla. Il suo volto era ben noto e difficilmente qualcuno gli si sarebbe parato davanti per fermarlo se non fosse stato qualcosa di molto importante.

    Facciamo un breve passo indietro per garantire a tutti la piena comprensione del perchè il terzo seggio avesse deciso di andare a trovare i due poveri "sfortunati".


    F: Ma.. capitano... non si potrebbe evitare...
    C: No vedi.. hanno deciso di sponsorizzare l'accademia e i suoi corsi.. pare che la popolarità sia al minimo storico con tutto quel casino degli allievi.. sai il fatto del <corvo di sangue>.... quindi hanno deciso di fare un servizio di foto sugli allenamenti degli shinigami per dimostrare che ci si allena davvero e non è solo un modo per sfoggiare forza... beh servono foto...
    F: Ma.. perchè proprio io dovrei farle...
    C: Andiamo.. non vorrai mica lo faccia io.. e poi mi serve un uomo affidabile e che svolga alla perfezione il compito..
    *insomma un galoppino*
    F: Ma veramente.. avrei da compilare...
    T: Non vorrà contravvenire a un ordine diretto Chase... vero?!
    *cazzo*
    F: No tenente Ise... Procedo immediatamente.

    Falkner uscì dalla porta imprecando tra sè e sè: *e ora dove li trovo due che stiano allenandosi?? Un attimo! Quel bigliettino puzzolente che avevo sulla scrivania prima di uscire! Sakata! Chissà poi come c'è finito lì*

    Il passo successivo fu di recuperare una macchina fotografica e scattare una foto durante l'allenamento dopo essere entrato di soppiatto.

    Quello che il terzo seggio non aveva calcolato era il soggetto della foto: Urahara in vestito di pelle aderente che gridava a Sakata
    CITAZIONE
    FACCIAMO UN "PIU'" INSIEME GINTOKI"

    Falkner che stava per gridare dite cheese soffocò a stento due conati di vomito trattenuti solo dal fatto che il suo allievo si era rapidamente reso di nuovo presentabile.

    CITAZIONE
    - Mi sei mancato Gintoki, amico mio. Mi piacerebbe unirmi a te in questo allenamento per il controllo del Reiatsu Persino le Arti Marziali richiedono lo sviluppo di questa branca dell'addestramento Shinigami e devo dire che sono contento di non avere, almeno per una volta, il sempai o il sensei a complicarmi la vita.

    Falkner non resse: la sua aura fu improvvisamente libera unita a un sibilante Io ti complicherei cosa?!? Brutta specie di pervertito! Cosa stavate facendo qui dentro voi due invece di allenarti! Maria Antonietta e la marchesa De Sade? Io dovevo fotografare un allenamento e mi trovo con una foto degna di playgirl.. e della versione sadomaso pure! Cosa diranno i vostri capitani quando la vedranno!!!

    Falkner rirpese fiato e poi scuotendo la testa in maniera sconsolata continuò: Ora.. per non complicarvi ulteriormente la vita... fissò Mohryou ..prenderò parte al vostro allenamento in maniera da assicurarmi che sia tale e non una gara a chi suona più forte il piffero... Quando tutto sarà finito deciderò se e a chi inoltrare la foto.. diciamo che i vostri capitani, i vostri padroni di casa, Mustacchia e Ushiromiya sono degli ottimi candidati... e ora muoversi...

    Falkner incrociò le braccia e iniziò a battere ritmicamente il piede destro sul terreno con una posa di evidente irritazione; il terzo seggio attendeva che i due iniziassero un allenamento vero e proprio.
     
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  4. Riku
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    Quella mattina mi ero alzata di buon'ora. Avevo intenzione di andare a trovare Falkner e di chiedergli di allenarmi nell'arte della spada. Sapevo benissimo dove l'avrei trovato: nel suo ufficio dell'Ottava Brigata a compilare scartoffie.

    Bussai al suo ufficio attendendo una risposta. Aspettai un paio di minuti, ma non arrivò nessuno a rispondermi. Iniziai a sospettare che non ci fosse, per cui chiesi a uno Shinigami di passaggio se sapesse dove si trovasse il Terzo Seggio.

    -Ma... era qui fino a un attimo fa che imprecava a proposito di alcune foto.-

    -Non mi risponde... Sicuro che non sia uscito?-

    Il giovane Shinigami si avvicinò alla porta.

    -Beh, non succede nulla di male se entriamo e non c'è, giusto? Terzo Seggio è lì? La disturbo se entro?-

    Un attimo dopo la porta era aperta, e il mio nuovo "amico" era entrato per cercare indizi.

    -Mmm... evidentemente non è qui... Strano, mi pareva fosse qui fino a dieci minuti fa. Ehi, aspetta un momento...-

    Prese un biglietto giallognolo appoggiato a casaccio nella confusione che regnava sulla scrivania dell'ufficio e me lo mostrò. Non osai toccarlo: solo l'odore mi fece venire la nausea e mi chiesi cosa mai potesse aver impregnato quel foglio per renderlo così nauseabondo. Su di esso erano scritte le seguenti parole:

    CITAZIONE
    Cercasi qualcuno che mi insegni o che si alleni con me nel Controllo del Reiatsu. Chi è interessato si presenti nei miei alloggi presso la Decima Compagnia, ho già provveduto ad avvisare le guardie.

    GS

    Allenarsi nel Controllo del Reiatsu? Improvvisamente e irrazionalmente mi sentii tradita. Falkner aveva detto solo qualche giorno prima che avrebbe fatto conto su di me per quanto riguarda il Kidou e il Reiatsu... e ora era andato ad allenarsi con tale GS della Decima Brigata. Non avevo idea di chi fosse, conoscevo pochi Shinigami e sapevo a malapena i nomi di capitani e rispettivi secondi. Nonostante ciò decisi di andare anche io al luogo dell'allenamento. Avevano bisogno di qualcuno che li istruisse? Bene, lo avevano trovato.

    Dopo appena 3 minuti mi trovavo davanti alla sede della Decima Brigata. Consegnai alla guardia l'avviso che avevo inserito con delle pinzette in una busta trasparente per non essere costretta a toccarlo. Lei annuì e mi indicò dove avrei trovato la persona che stavo cercando. Non ci misi molto a trovarlo insieme a Falkner. E con disappunto scoprii che non erano soli: nella stanza erano infatti presenti ben due Shinigami che non avevo mai avuto l'occasione di incrociare prima. Il primo era un ragazzo biondo e alto, dagli occhi azzurri, freddi... e preoccupati. Accanto a lui un altro shinigami alto circa quanto il primo condivideva la stessa preoccupazione. La causa pareva essere il mio amico Falkner, che se ne stava in piedi con una macchina fotografica appesa al collo a braccia incrociate battendo il piede destro. Era evidentemente molto arrabbiato, ma la posa lo faceva sembrare appena uscito da un cartone animato giapponese. Purtroppo per loro non ero andata fin lì per assistere alla scena.

    -Buongiorno a tutti!-

    Mi avvicinai velocemente al trio, e continuai a parlare.

    -Sono Mìrai Kizura, Ottavo Seggio della Quinta Brigata. Sono stata convocata in questa sede per allenare il signor GS nell'arte del reiatsu. Ma prima di cominciare mi piacerebbe sapere i vostri nomi. Quanto a te...-

    Mi voltai verso il mio vecchio compagno di accademia.

    -A cosa ti serve quella macchina fotografica? Sei venuto ad allenarti o a fare un servizio fotografico?-

    Cercai di mantenere la calma. Ero ancora arrabbiata, ma forse c'era una spiegazione a quanto stavo assistendo. In fondo era impossibile che in tre avessimo ricevuto lo stesso messaggio e fossimo giunti nello stesso luogo per il medesimo motivo.
     
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  5. argletahm
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    Falkner vide entrare Kizura il collegamento mentale fu pressapoco: <allenamento del reiatsu->kizura->insegna lei->almeno quei due non possono fare altro danno->almeno c'è anche una ragazza->che Dio ce la mandi buona>
    A conferma del suo pensiero giunsero rapidamente le parole della ragazza

    CITAZIONE
    -Sono Mìrai Kizura, Ottavo Seggio della Quinta Brigata. Sono stata convocata in questa sede per allenare il signor GS nell'arte del reiatsu. Ma prima di cominciare mi piacerebbe sapere i vostri nomi. Quanto a te... A cosa ti serve quella macchina fotografica? Sei venuto ad allenarti o a fare un servizio fotografico?-

    Preso in pieno disse Falkner ordine diretto del capitano Kyoraku... <fai un servizio di foto sugli allenamenti degli shinigami>... e pare che non abbia trovato un altro galoppino.. concluse Falkner senza distaccare lo sguardo dai due per quanto riguarda loro.. ti presento Maria di Scozia.. disse guardando Sakata ..e Elena figlia di Tindaro.. finì assertendo in direzione dell'altro allievo.

    Il terzo seggio fece un lieve sospiro per poi continuare E diciamo che li ho trovati in atteggiamenti non proprio consoni... per cui occorreva supervisionare l'allenamento.. visto che ci sei tu credo ora tocchi a te... considerando i due tizi in questione... sarà meglio che resti anche io a allenarmi e dare una mano nel caso che abbiano problemi di disciplina... l'ultima frase fu accompagnata da una nuova occhiata di sottecchi ai due... occhiata a sua volta accompagnata dall'ormai noto sorriso alla Gin Ichimaru di Falkner.

    Beh? Volete presentarvi? O lasciate che Kizura vi chiami con i vostri soprannomi? Sono certo che apprezziate la mia fantasia ma sarebbe il caso di presentarvi seriamente...
     
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    Vorrei proprio sapere chi è quel bastardo che si diverte alle mie spalle. Vorrei conoscerlo, questo signor Destino. 'Fanculo.

    Da quando tengo le cuffie ventiquattr'ore su ventiquattro ho imparato a leggere il labiale, sapete? Ero seduto alla mia scrivania, con i gomiti appoggiati sul ripiano del mobile; il volto appoggiato annoiatamente sulle mani intrecciate in stile Signor Burns dei Simpsons. Bene, ora immaginate che dal pavimento di fronte a voi, mentre voi siete assorti nei vostri pensieri, spunti un tizio biondo, alto quanto te e con un ambiguo completino sadomaso che gridi "GINTOKI FACCIAMO UN "PIU'" INSIEME!".
    Inarcai un sopracciglio. Dove avevo già visto questo maniaco sessuale?
    Ah, sì. La convocazione e tutta quella roba che ne seguì. Era un allievo di Falkner... Mi sa che è proprio Falkner, l'elemento dalla follia perversa che sta rovinando chiunque gli capiti sottotiro. Me compreso, purtroppo.
    Ma la parte peggiore non stava in Mouryou che era venuto a stuprarmi. No, proprio no.

    "Mi sei mancato Gintoki, amico mio. Mi piacerebbe unirmi a te in questo allenamento per il controllo del Reiatsu. Persino le Arti Marziali richiedono lo sviluppo di questa branca dell'addestramento Shinigami e devo dire che sono contento di non avere, almeno per una volta, il sempai o il sensei a complicarmi la vita."


    Prima che potessi anche solo farmi passare per l'anticamera del cervello l'idea di proferir parola in risposta, fummo interrotti da un flash. Chi diamine aveva fatto una foto? La risposta mi venne presto consegnata su un piatto di argento.
    Un Falkner versione stalker era spuntato da chissà dove (Ormai da quando aveva imparato a mascherare il suo reiatsu era diventato davvero, davvero pericoloso, quel tizio...) e adesso stava imprecando contro di... Mouryou... e anche me, a quanto pareva. Credo di aver intravisto nel suo labiale il <simpatico> appellativo di Maria Antonietta che era solito attribuirmi da <quel giorno là.>
    Beh, che stava imprecando lo si capiva dalla sua espressione accigliata.

    "Io ti complicherei cosa?!? Brutta specie di pervertito! Cosa stavate facendo qui dentro voi due invece di allenarti! Maria Antonietta e la marchesa De Sade? Io dovevo fotografare un allenamento e mi trovo con una foto degna di playgirl.. e della versione sadomaso pure! Cosa diranno i vostri capitani quando la vedranno!!!"

    Questo era male. Già non godevo di molta simpatia agli occhi del Capitano, quanto ancora mi avrebbe reso la vita impossibile se avesse visto quelle foto?

    "Ora.. per non complicarvi ulteriormente la vita... prenderò parte al vostro allenamento in maniera da assicurarmi che sia tale e non una gara a chi suona più forte il piffero... Quando tutto sarà finito deciderò se e a chi inoltrare la foto.. diciamo che i vostri capitani, i vostri padroni di casa, Mustacchia e Ushiromiya sono degli ottimi candidati... e ora muoversi..."

    Questo era ancora più male. Il Capitano era il Capitano. Il padrone di casa, ahimè, era il Capitano. Mustacchia non sapevo chi fosse, magari la conosceva Mouryou, ma Yukari... no, mi avrebbe fracassato a morte gli attributi per il resto della mia vita. Dovevo avere quel rullino.
    Ma a quanto pare, quel giorno avevano proprio deciso di non farmi parlare. Un QUARTO individuo, una ragazza che non avevo mai visto in vita mia, fece irruzione dalla porta principale della mia stanza.

    «Wow, qualcuno che ancora utilizza le porte a parte te, povero scemo, allora c'è...»
    «Fatti gli affari tuoi, tu.»

    La ragazza esordì avvicinandosi minacciosamente. Male, molto male. Una creditrice? Una donna che avevo deluso chissà quando? CHI DIAMINE ERA?!

    "Buongiorno a tutti! Sono Mìrai Kizura, Ottavo Seggio della Quinta Brigata. Sono stata convocata in questa sede per allenare il signor GS nell'arte del reiatsu. Ma prima di cominciare mi piacerebbe sapere i vostri nomi. Quanto a te... A cosa ti serve quella macchina fotografica? Sei venuto ad allenarti o a fare un servizio fotografico?"

    Continuai a guardare la scena senza muovere un muscolo. Non mi ero mosso di un solo millimetro dalla mia posizione iniziale, quella da Mr. Burns. Evidentemente, anche questa ragazza aveva avuto la (s)fortuna di conoscere Falkner. E, a quanto pare, si conoscevano abbastanza bene.

    "Preso in pieno disse Falkner ordine diretto del capitano Kyoraku... <fai un servizio di foto sugli allenamenti degli shinigami>... e pare che non abbia trovato un altro galoppino... Per quanto riguarda loro.. ti presento Maria di Scozia... e Elena figlia di Tindaro.."

    «Ah, bene. Comincio a pensare che dovrei farmi cambiare nome all'anagrafe.»
    pensai, continuando a fissare gli ultimi due arrivati.

    "E diciamo che li ho trovati in atteggiamenti non proprio consoni... per cui occorreva supervisionare l'allenamento.. visto che ci sei tu credo ora tocchi a te... considerando i due tizi in questione... sarà meglio che resti anche io a allenarmi e dare una mano nel caso che abbiano problemi di disciplina... "

    Il resto sapeva molto di Déjà-vu. Solita occhiata gelida, solito sorriso inquietante, solito Falkner Ichimaru e relativa frecciatina finale.

    "Beh? Volete presentarvi? O lasciate che Kizura vi chiami con i vostri soprannomi? Sono certo che apprezziate la mia fantasia ma sarebbe il caso di presentarvi seriamente..."

    Stavolta, eccheccazzo, fui io a prender la parola prima di chiunque altro. Schioccai lievemente le labbra, perchè nel frattempo mi si erano appiccicate per il non parlare troppo a lungo e, dopo essermi schiarito la gola, diedi il meglio di me.

    «Caspita, addirittura tre persone così ansiose di allenare il sottoscritto? Incredibile, sto diventando una specie di superstar...» commentai, acido, poi disintrecciando le mani e appoggiandone i palmi sulla scrivania, tirai indietro la sedia con le gambe e mi alzai in piedi, rimanendo appoggiato ancora sul mobile. «Gintoki Sakata, sesto seggio della Decima Brigata. Sono io che ho fatto richiesta di essere allenato sull' "arte del reiatsu". Piacere di conoscerti, Mìrai.
    Ah, e chiedo scusa per il biglietto poco gradevole, già che ci sono... Credo che il mio cane sia incontinente.»


    Stavo sorridendo divertito, ma non so fino a che punto i miei interlocutori se ne sarebbero potuti accorgere con quella grossa sciarpa bianca che copriva la parte di volto dove era situata la mia bocca.
    Voltandomi verso Mouryou, che nel frattempo si era rimesso in abiti accettabili, dissi: «Sono contento di rivederti, anche se la storia del "Più" è... inquietantemente inquietante...»

    Poi guardai nuovamente Falkner.

    «Quanto a te, senpai... Distruggi quella fotografia ad allenamento concluso.»


    Dovevo evitare assolutamente di essere buttato fuori dalla Brigata, di essere sfrattato e di essere preso in giro a vita in colpo solo per uno stupido scatto. Va bene la sfiga, ma a tutto c'è un limite...



     
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  7. Belfagor90
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    Io ti complicherei cosa?!? Brutta specie di pervertito! Cosa stavate facendo qui dentro voi due invece di allenarti! Maria Antonietta e la marchesa De Sade? Io dovevo fotografare un allenamento e mi trovo con una foto degna di playgirl.. e della versione sadomaso pure! Cosa diranno i vostri capitani quando la vedranno!!!

    La sorpresa iniziale (anche se forse c'era un pizzico di terrore) per l'apparizione del mio sensei in quel momento tanto particolare venne rapidamente soffocata dalle sue ultime parole.
    - Il mio Capitano è lesbica con probabili inclinazioni zoofile verso i gatti neri, crede davvero che potrebbe effettivamente importarle, anche se fosse vero, che un suo subordinato sia un bisessuale sadomaso? - risposi pacatamente mentre la mia mente era tutta occupata a ricordare chi potessero essere le persone nominate dal sensei. Alcune sue amiche? Oppure delle vecchie fiamme?
    Ma esistevano i marchesi nella Soul Society? Falkner-sensei ha sempre avuto degli occhi così belli?
    ...
    ...
    E QUESTO COSA C'ENTRA!?!?

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    Ora.. per non complicarvi ulteriormente la vita prenderò parte al vostro allenamento in maniera da assicurarmi che sia tale e non una gara a chi suona più forte il piffero... Quando tutto sarà finito deciderò se e a chi inoltrare la foto.. diciamo che i vostri capitani, i vostri padroni di casa, Mustacchia e Ushiromiya sono degli ottimi candidati... e ora muoversi...

    La prima parte non ero certo di averla capita. Cosa c'entrano i pifferi con un allenamento? E poi io preferisco suonare la zampogna al piffero, da molta più soddisfazione e poi ci sono molte più... canne.
    Wow, questi doppisensi cominciano a venirmi bene!
    E poi anche se la mostrasse alla Padrona non credo che le fregherebbe molto, a lei basta che non traumatizzi gli animali violentandoli e posso avere qualsiasi tipo di preferenza (tranne fare il guardone, s'intende), Mustacchia invece mi ha visto fare cose peggiori e poi mi ha denudato così tante volte quando mi curava che credo proprio abbia ormai un'intera collezione con il sottoscritto come soggetto. Anche se molte volte ho fatto eprquisire la sua stanza senza successo, sono certo che da qualche parte vi sia qualche foto mentre m'insegue cone lo Shikai-siringa attivato!!! Ma io le troverò, siiii...

    Ma ecco che una nuova personalità entrò dalla finestra, povero Gintoki, scommetto che la cosa (per non dire la casa) gli sembra proprio sfuggita di mano. Ma quanti biglietti aveva lasciato sulla bacheca?
    Almeno era arrivata una ragazza a quella che stava diventando sempre di più una "Sagra della Salsiccia" come viene chiamata in certi Distretti del Rukongai. Sebbene a quelle parole tutti gli uomini ridacchiassero non sono mai riuscito a cogliere il doppiosenso, chissà qual è? E se chiedessi al sensei?

    CITAZIONE
    Buongiorno a tutti! Sono Mìrai Kizura, Ottavo Seggio della Quinta Brigata. Sono stata convocata in questa sede per allenare il signor GS nell'arte del reiatsu. Ma prima di cominciare mi piacerebbe sapere i vostri nomi. Quanto a te... A cosa ti serve quella macchina fotografica? Sei venuto ad allenarti o a fare un servizio fotografico?-

    Ci sono momenti della vita dove alcune cose cominciano davvero a sembrare più grandi di te. Quella volta era uno di quei momenti. Non solo dovevo fronteggiare il fatto che ora il sensei volesse ricattarmi con una foto di me all'opera come Postino del Male, ora ci si metteva anche un nuovo sensei che per giunta era di gran lunga più debole di ognuno di noi. Beh, non che il rango da ufficiale significhi molto, immagino che a qualche capitano potrei persino dare ripetizioni di Hakuda, naturalmente parlo di una parte assurdamente minima del totale. se la ragazza era della Quinta Brigata, allora era di gran lunga la più brava della stanza in quel campo.
    La cosa che più m'interessava però era l'apparente complciità fra la nuova arrivata, Kizura se non erro, e Falkner-sensei. Come mai sembra così a suo agio con lui?
    - Un attimo... - pensai guatando per bene i due prima di sorridere sotto i baffi.
    Erano forse due piccioncini? Ma allora anche Ichimaru 2 - la Vendetta era in grado di provare certe... pulsioni. Molto interessante,, potrei farmi raccontare qualche piccolo aneddoto imbarazzante e ricattarlo/prenderlo per il culo. Chissà quale oscure perversioni si nascondono dietro il suo amore per la spada? Muahahahahahah!!!

    CITAZIONE
    Preso in pieno, ordine diretto del capitano Kyoraku... <fai un servizio di foto sugli allenamenti degli shinigami>... e pare che non abbia trovato un altro galoppino.. per quanto riguarda loro.. ti presento Maria di Scozia e Elena figlia di Tindaro.. E diciamo che li ho trovati in atteggiamenti non proprio consoni... per cui occorreva supervisionare l'allenamento.. visto che ci sei tu credo ora tocchi a te... considerando i due tizi in questione... sarà meglio che resti anche io a allenarmi e dare una mano nel caso che abbiano problemi di disciplina...

    So che forse me ne sarei pentito, ma la tentazione fu troppo forte!
    - Oh, ma io sarei contentissimo se il sensei volesse damri una lezione... - commentai lanciandogli un lungo sguardo e ammiccando.
    Ora sono un uomo morto. Sempre che le perversioni da me sospettate non comprendano anche certe cosine a tre (quattro contando la sua Zampakutou). Ma le Zampakutou provano certe cose? Voglio dire, gli spiriti materializzati potrebbero... che so... bere un cappuccino?
    Stavo proprio per entrare in un vortice di supposizioni e fantasmagoriche ipotesi, ma il pensiero di sentirmi chiamare come la regina che ha creato un gran, perdonate l'analogia, puttanaio nella storia antica e un nuovo sinonimo per "signorine notturne" non mi suonava proprio come un buon modo per iniziare una relazione professionale.

    CITAZIONE
    Beh? Volete presentarvi? O lasciate che Kizura vi chiami con i vostri soprannomi? Sono certo che apprezziate la mia fantasia ma sarebbe il caso di presentarvi seriamente...

    Oh sì, sembra proprio che i due siano abbastanza intimi. Devo mobilitare i miei informatori, dovesse costarmi tutti i favori che mi devono!!

    CITAZIONE
    «Caspita, addirittura tre persone così ansiose di allenare il sottoscritto? Incredibile, sto diventando una specie di superstar...Gintoki Sakata, sesto seggio della Decima Brigata. Sono io che ho fatto richiesta di essere allenato sull' "arte del reiatsu". Piacere di conoscerti, Mìrai.
    Ah, e chiedo scusa per il biglietto poco gradevole, già che ci sono... Credo che il mio cane sia incontinente.

    ECCO PERCHE' PUZZAVA DI PIPI'!!! Un altro mistero... perfettamente risolto da Urahara Mouryou!

    CITAZIONE
    «Sono contento di rivederti, anche se la storia del "Più" è... inquietantemente inquietante... Quanto a te, senpai... Distruggi quella fotografia ad allenamento concluso.»

    - Purtroppo l'arte della Posta del male non sempre può essere controllata - proferii con aria da esperto.
    Una volta mi ero ritrovato in un bagno femminile vestito da pastorella e io volevo solo andare a fare la spesa prima che chiudesse il supermercato!!
    Brutti, brutti ricordi... cerchiamo di non aumentarli.

    - Piacere Kizura, io sono Urahara Mouryou, Quinto Seggio della Seconda Brigata, alias Idra Tonante, alias Rombo di Tuono, alias Heidi OH OH OH, alias... ma lasciamo perdere gli altri. Qualunque foto ti faccia vedere quel maniaco del mio maestro, sappi che su di lui ne ho anche di peggiori per quando le nostre Brigate hanno fatto la festa di Capodanno tutte insieme - questo era un picccolo bluff, non credo neanche che il sensi si ricordi molto della festa. Certo che quando il Capitano Kyouraku, ubriaco fradiciio, ci ha provato col Capitano Soi-fon è stato uno spettacolo assurdo.
    Ma mi ero dimenticato di una cosa importante!!!
    - Sensei, cos'è una Sagra della Salsiccia? E la signorina qui presente è la tua ragazza? - chiesi all'improvviso.
    Chissà, magari chiederglielo all'improvviso lo avrebbe confuso abbastanza da darmi qualche altro indizio...
     
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  8. Riku
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    Il primo a parlare fu Falkner. Evidentemente c'era una spiegazione. Era andato lì per ordine del suo capitano, Kyoraku, per un servizio fotografico sugli allenamenti degli Shinigami. Evidentemente aveva fotografato qualcosa che non gli era piaciuto affatto, tanto da dare due ridicoli soprannomi ai suoi amici... ma evidentemente si doveva parlare di amiche! Lo Shinigami seduto alla scrivania, che immaginai fosse il famoso GS, venne presentato dal mio compagno di accademia come "Maria di Scozia", mentre il biondino si chiamava "Elena figlia di Tindaro"... o Elena di Troia, come viene più comunemente chiamata. Piuttosto confusa annuii quando Falkner propose di allenarsi anche lui in modo da controllare che i due non combinassero qualche pasticcio. Il biondino parve particolarmente compiaciuto della cosa. Ammiccò in direzione di Falkner e lo chiamò addirittura sensei. Evidentemente doveva essere un suo vecchio allievo dell'accademia, ma lo sguardo che rivolse al suo maestro mi lasciò perplessa. Che fosse omosessuale e provasse qualcosa per il mio amico? Decisi di indagare in seguito, magari il suo sentimento era addirittura contraccambiato da Falkner, il che spiegava perché fosse così arrabbiato nei confronti suoi e di Maria. Il mio sguardo cadde sulla macchina fotografica: chissà cosa aveva ripreso!

    Intanto il ragazzo seduto dietro alla scrivania, l'ipotetico GS, decise di presentarsi in maniera più accurata di quanto non avesse fatto il Terzo Seggio. Si chiamava Gintoki Sakata ed era il Sesto Seggio della Decima Brigata. E non sembrava affatto simpatico. Una grossa sciarpa gli copriva buona parte della faccia, distorcendo ogni singola parola. In più sembrava piacevolmente contento di avere così tanta gente interessata alla sua richiesta di allenamento. Ciò che mi fece più arrabbiare però fu la storia del suo annuncio in bacheca. Il messaggio che era passato di mano in mano fino ad arrivare a me era infatti impregnato dagli escrementi del suo cane. Lo osservai corrucciata cercando di capire perché mai avesse lasciato il foglio così come era invece di sostituirlo con uno pulito. La carta non mancava sicuramente! Intanto Gintoki si era rivolto a Elena affermando qualcosa di molto nebuloso riguardo a un più inquietante e infine aveva chiesto a Falkner di eliminare una fotografia... fotografia che ero troppo curiosa di vedere. Avevo deciso: doveva essere mia.

    Infine si presentò lo Shinigami biondo. Disse di chiamarsi Urahara Mouryou e di essere un Quinto Seggio. A questo nome ne aggiunse altri, probabilmente inventati dal suo sensei e ai quali sarebbe stato presto aggiunto Elena di Troia. Quella persona doveva essere veramente tremenda per meritarsi tutti quegli appellativi stravaganti... in fondo io non ne avevo nemmeno uno e non ci tenevo ad averne.

    CITAZIONE
    Qualunque foto ti faccia vedere quel maniaco del mio maestro, sappi che su di lui ne ho anche di peggiori per quando le nostre Brigate hanno fatto la festa di Capodanno tutte insieme.

    Allora avevo ragione: non solo Falkner era il maestro di Mouryou, ma aveva anche una relazione con lui! Non feci in tempo a parlare che il mio interlocutore si rivolse al suo amato sensei.

    CITAZIONE
    -Sensei, cos'è una Sagra della Salsiccia? E la signorina qui presente è la tua ragazza?-

    Senza nemmeno pensarci due volte ribattei:

    -La sua ragazza? Veramente pensavo tu fossi il suo ragazzo...-

    La gelosia non è mai bella da sperimentare: vedere un potenziale nemico in ogni persona che ti circonda non fa altro che creare solitudine e tristezza. Mi dispiaceva per l'allievo del mio amico, anche perché quest'ultimo doveva essere un amante difficile da sopportare. E poi... io la ragazza di Falkner? Ma se a malapena ci conoscevamo. Certo, mi aveva aiutato in più di un'occasione e io avevo fatto altrettanto insegnandogli un po' di Kidou, ma questo non voleva assolutamente dire nulla. Anche se l'idea che il mio vecchio compagno di accademia fosse omosessuale mi dispiaceva un po' in fondo in fondo... Purtroppo non potevamo rimanere lì in eterno a chiacchierare e a fare strane supposizioni: ci stava aspettando un allenamento!

    -Molto bene, ora che le presentazioni sono state fatte direi che questo non è esattamente il luogo adatto per l'allenamento che ho in mente di farvi eseguire. Vi prego di seguirmi...-

    Li condussi nella vicina Arena n°14. Al suo interno era presente un lago ghiacciato largo all'incirca 50 metri. La temperatura era piuttosto bassa, circa 10 gradi sotto lo zero. Appena alla destra della porta erano presenti varie bare di diversa misura. Feci segno ai miei tre allievi di avvicinarsi

    -Molto bene, siamo arrivati... Innanzitutto prendete...-

    Consegnai a ciascuno una bara poco più alta di ognuno. Presi con me i coperchi, i chiodi e il martello, per poi dirigermi verso il lago ghiacciato.

    -Dunque... innanzitutto dovrete spogliarvi e infilarvi dentro alle bare. Sono leggermente più grandi di voi, in modo che se vorrete muovervi all'interno potreste riuscirci... ovviamente faticando un po'. Una volta dentro io vi spingerò nel laghetto e voi dovrete semplicemente cercare di uscire prima che sia troppo tardi.-

    La mia voce non tradiva alcuna emozione. Volevo che i miei tre allievi stessero attenti e capissero velocemente ciò che dovevano fare. Il laghetto era grande abbastanza per essere sicura che non avrebbero interferito gli uni con gli altri, ma il tempo era limitato. Una persona normale poteva resistere al massimo 10 minuti in condizioni del genere, a causa del gelo e della mancanza di ossigeno. Continuai.

    -Ah, ovviamente la cosa non è semplicissima. Il laghetto è bello freddo... e inoltre le bare non sono esattamente chiuse. L'acqua inizierà piano piano ad entrare, per cui il primo compito che dovrete riuscire a svolgere è quello di scaldarvi grazie al reiatsu. Il secondo è quello di sfondare la bara e tornare in superficie, sempre usando il reiatsu! Ovviamente sapete tutti che più a bara va a fondo più la pressione dell'acqua spingerà su di voi e sarà quindi più difficile uscirne vivi.-

    Avanzai sulla liscia superficie del lago fino a trovarmi al centro dello stesso.

    -Bene, se ci sono domande fatele pure... Distruggete la superficie del lago in modo che io vi possa buttare dentro. Ci penserò io a sigillare le bare ovviamente. Ah, un'ultima cosa. Lasciate qui Zampakutou e accessori che potrebbero rovinarsi se a contatto con l'acqua... ad esempio la tua macchina fotografica Falkner. Me ne prenderò cura io. Ne approfitterò per fare anche qualche foto sull'allenamento per il capitano...-
     
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  9. argletahm
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    SPOILER (click to view)
    questo post è stato fatto a 4 mani da me e belf... enjoy the show



    CITAZIONE
    -La sua ragazza? Veramente pensavo tu fossi il suo ragazzo...-

    Azz, il mio proposito è andato a farsi benedire in una frase! Sembra proprio che il sensei non abbia altro interesse che la spada nella sua morte. E pensare che una ragazza così carina mica entra così facilmente nella vita di un uomo. Diavolo sensei, non vorrai mica che sia IO a insegnarti certe cos-


    Un piano estremamente malvagio percorse a folle velocità l’autostrada dei miei neuroni sfondai la porta del lato più oscuro del mio cervello. Uhuhuhuhuhuh!!! La stessa frase che aveva distrutto le mie aspettative era riuscita a risollevarle a livelli ancora più alti di prima!
    Sul mio volto s’impresse un chiaro indizio del mio addestramento sotto le ali di Falkner Chase: un sorriso maligno largo quanto quello di Zaraki Kenpachi in mezzo alla battaglia e sottile come quello di Ichimaru Gin. Non era certo carico di sadismo come quello del mio maestro, ma certamente traboccava di malignità repressa a stento. Mi avvicinai al mio sensei attaccandomi ad uno suo braccio mentre il mio volto cambiava assumendo una caratteristica conformazione pucciosa con tanto di occhietti a cuore sbrilluccicanti.
    - Volevi forse farmi ingelosire Falkner-kun? Che mattacchione, questa notte ti farò passare la voglia di farmi certi scherzetti… – mormorai coccoloso sprizzando cuoricini tutt’intorno a noi due.
    Il tutto si concluse con una vigorosa strofinata di guancia lungo il complesso bicipite-tricipite del Terzo Seggio che traspirava abbastanza sudore freddo da rendere la frizione molto più agevole del previsto, per un effetto ancora più inquietante.
    E’ stata una bella vita dopo la morte. Addio Gintoki, mi sarebbe davvero piaciuto fare quest’allenamento con te. Addio mio adorati studenti, avrei solo voluto prolungare un po’ oltre la nostra amicizia. Addio Hanae-sempai, mi sarebbe piaciuto sfidarti un’altra volta. Addio Kizura, forse conoscendoci meglio… chissà!


    Falkner aveva avuto appena il tempo di reagire a un occhiolino del suo allievo che il suddetto infido individuo aveva esordito con un
    CITAZIONE
    - Piacere Kizura, io sono Urahara Mouryou, Quinto Seggio della Seconda Brigata, alias Idra Tonante, alias Rombo di Tuono, alias Heidi OH OH OH, alias... ma lasciamo perdere gli altri. Qualunque foto ti faccia vedere quel maniaco del mio maestro, sappi che su di lui ne ho anche di peggiori per quando le nostre Brigate hanno fatto la festa di Capodanno tutte insieme -

    *no aspetta... la festa di capodanno?? Io quella me la ricordo... ero l'unico ancora sobrio.. e Urahara era uno straccio al punto che lo dovetti portare per la collottola da Mustacchia mentre vomitava a ogni angolo di strada...... che cavolo sta dicendo?!*

    Il terzo seggio stava per replicare quando fu gelato sul posto dalla successiva cavolata del suo allievo
    CITAZIONE
    - Sensei, cos'è una Sagra della Salsiccia? E la signorina qui presente è la tua ragazza? -

    La bocca di Falkner si spalancò modello cartone animato per la perplessità. Il primo istinto fu quello di semplicemente legare il suo caro allievo per poi buttarlo in acqua lasciando che i pesci facessero il resto (proprio come nei più classici regolamenti di conti mafiosi). Il problema fu la seconda domanda: questa ebbe l'effetto di ghiacciare lo shinigami sul posto e fargli cambiare tutti i toni di colore dal rosa pallido al rosso e poi al viola. Lo stupore e la reazione inusitata avevano dato il tempo al quinto seggio non solo di sopravvivere e evitare una morte atroce ma di peggiorare ulteriormente la situazione con il non marginale contributo della ragazza presente sulla scena.

    CITAZIONE
    -La sua ragazza? Veramente pensavo tu fossi il suo ragazzo...-

    Ecco... ora Falkner era nuovamente rosso... la vena pulsante sulla fronte e il sorriso in perfetto stile Ichimaru Gin che lo contraddistinguevano parvero tuttavia non essere neanche lontanamente sufficienti al suo demenziale allievo. Il volto di Falkner poteva essere interpretato come un cartello.. si piazzava a metà tra "ATTENZIONE: Pericolo di morte", "Vietato oltrepassare" e "e moh so' 'zzi tua".

    Urahara Mouryou - prode paladino della causa del mondo, valoroso araldo della follia nonché totale ignorante dei cartelli aveva deciso di contribuire con la sua sparizione al progresso della civiltà umana e della ragione.
    CITAZIONE
    - Volevi forse farmi ingelosire Falkner-kun? Che mattacchione, questa notte ti farò passare la voglia di farmi certi scherzetti…

    .

    *Lo uccido o non lo uccido.. lo uccido? SI!* il pensiero di Falkner ci aveva messo meno del solito a formarsi e prendere una decisione formale.. il quinto seggio aveva spalancato il vaso di pandora e quello che ne era uscito (invece dei mali del mondo) era un alquanto incazzato Falkner che i mali del mondo li aveva appena mangiati con gran gusto. Prima ancora che lo shinigami potesse finire la frase si sentì la voce del terzo seggio sovrapporsi a quella dell'allievo coprendola in parte - una singola parola accompagnata da un sibilo: IAI SHHHHNNIIIKKTTT!!

    Inutile dire che lo iai era una celebre tecnica di estrazione rapida; altrettanto inutile sottolineare come il "sibilo" era niente altro che l'estrazione dell'acciaio dal fodero. Il colpo era piuttosto semplice un fendente diagonale dal fodero della spada al pavimento. Il colpo sfruttava la grande vicinanza dei due nonché la rapidità dell'esecuzione stessa da parte dello shinigami di seggio più elevato. Se il colpo fosse andato a segno idra tonante avrebbe perso una gamba... quale delle tre non si sa... chissà poi se poteva farle ricrescere....


    Il sibilo penetrante della lama di Falkner-sensei che lasciava il fodero non giunse poi tanto inaspettato. La sua era una reazione perfettamente calcolata, ma di una pericolosità non per questo minore. Un colpo del genere mi avrebbe facilmente mozzato una o anche tutte e due le gambe. Decisamente poco raccomandabile per uno Shinigami della Seconda.
    Fortunatamente la posizione svantaggiata della mia vittima mi era stata in qualche modo d’aiuto. Avendo infatti già abbrancato il suo braccio potevo destabilizzarlo un pochino e usare le braccia per strattonarlo e deviare così la traiettoria della sua lama.
    Che modo forbito ed elevato per dire che lo spinsi via mentre me la davo a gambe! Sentii un pizzicore lungo la coscia, che tremarella a pensare che potesse essere la punta del-


    Della Zampakutou naturalmente! Chissà cosa andavate a pensare, maiali!!

    Ratto come un ratto, anche se i ratti non usano lo Shunpo, mi rifugiai alle spalle della supervisora del nostro allenamento sventolando un fazzoletto bianco da oltre la sua spalla destra. Quello era il famoso colpo dello Scudo Umano!!
    - Tempo tempo – implorai da dietro il mio rifugio sicuro finché Falkner non avesse deciso che valeva la pena usare il Senka – Propongo una tregua fino alla fine dell’allenamento per il bene di noi stessi e degli altri, che ne dice sensei?
    Naturalmente ciò prevedeva in maniera particolare la MIA salute. Un Terzo Seggio avrebbe sbaragliato in tre secondi due poveri seggi intermedi e un Ottavo Seggio come la nostra esaminatrice. Il patto lo salvava solo dalle pratiche che avrebbe dovuto compilare, unico ma solido bastione fra me e il Mouryoucidio.


    A volte la differenza tra un colpo perfetto e un mancato è sottile quanto il bordo di un foglio di carta. Un lieve spostamento del suo braccio ad opera del suo allievo unito alla posizione non perfetta e alla rapida ritirata strategica (per non dire fuga a gambe levate) lasciò che la punta della lama sfiorasse solo la coscia dello sfortunato.
    DOVE VAI!!! Vieni qui e lasciati ammazzare!! Ho un contratto con la simmenthal per darti a loro come nuova fornitura... già tagliato a pezzettini sottili sottili che non gli puoi dire di no...

    A quanto pareva Urahara non aveva la minima intenzione di farsi fare a fette e non soltanto aveva continuato la precipitosa fuga ma si era anche nascosto dietro Kizura. Il terzo seggio era ora impossibilitato a usare un senka per non colpire anche la ragazza (purtroppo aveva sempre quel brutto vizio di non combattere con una donna se era anche solo vagamente possibile evitarlo). La bandiera bianca e il
    CITAZIONE
    Propongo una tregua fino alla fine dell’allenamento per il bene di noi stessi e degli altri, che ne dice sensei?

    non furono ovviamente sufficienti a placare il sensei che disse mantenendo il suo gelido sorriso ... tregua eh? uhmm mi pare una buona idea avanti esci da lì dietro e procediamo con l'allenamento??


    Oh? Accetta la tregua così di buon grado? Mi suona così incredibile che… potrei anche crederci. Con tutte le cose strane e incredibili che ho visto, e subito, chi sono per poter dire che qualcosa non potrebbe accadere? Dopo che venni accidentalmente trasformato in Pingu da quelli della Dodicesima ed essere scappato nel mercato del pesce seminando il caos, non credo di avere le qualifiche per dire “è impossibile”. Però quella volta mi divertii un sacco! Chi avrebbe mai immaginato che il piccolo Shirai avesse la fobia dei pinguini? Inseguirlo per un pomeriggio intero gridando come solo Pingu sa fare è stata una delle esperienze più appaganti della mia vita. Quasi come ricoprire Falkner-sensei e Hanae-sempai con biancheria intima femminile ricoperta di colla. Che momenti!
    Ma è proprio quando comincio a ripensare a certe cose che la mia lingua perde i freni inibitori e comincia a dire le cose della quali mi pento di più in vita mia: come quella volta che chiesi al Capitano Soi-fong se credeva che i gatti neri portassero sfortuna.
    - Sapevo che non è permaloso come sembra, sensei. Però sappia che non mi sarebbe…

    CITAZIONE
    -Molto bene, ora che le presentazioni sono state fatte direi che questo non è esattamente il luogo adatto per l'allenamento che ho in mente di farvi eseguire. Vi prego di seguirmi...-

    SALVO IN CORNER!! Grazie alla tempestiva iniziativa della nostra esaminatrice ho fermato la frase giusto in tempo prima di dire il peggio. Ohhh, se solo non odiassi così tanto i suffissi potrei chiamarla Kizura-chan.
    Mi accodai immediatamente dietro a lei saltellando fanciullescamente. Meglio rimanerle vicino, in fondo Falkner-sensei non è conosciuto per la sua tendenza a dire tutta la verità e non potevo fidarmi fino in fondo del suo “ma sì, dimentichiamo il passato e andiamo avanti”. Sarebbe come infilare la mano in un sacco pieno di serpenti a sonagli.

    CITAZIONE
    -Molto bene, siamo arrivati... Innanzitutto prendete...-

    Di già? Ma come? E io che mi aspettavo una seduta meditativa sotto la grande cascata della montagna dietro l’Accademia! No, non la conoscevo perché andavo a meditare come un monaco bensì per il fatto di esserci caduto non molto tempo fa durante una partita a mosca cieca con i miei compagni di brigata. Un gioco fra assassini deve includere forzatamente qualcosa che metta a rischio la vita dei partecipanti e in quell’occasione avevamo deciso di giocare sul ciglio di un burrone sul cui fondo scorrevano gli ultimi metri di rapide prima della cascata.
    Bilancio totale zero morti e un ferito. Dopotutto gli Shinigami levitano, solo io sono quello che se se ne dimentica in certe occasioni.
    In quel posto non c’erano altro che un lago ghiacciato (solo allora mi accorsi che faceva un freddo cane e che il mio respiro mi si condensava davanti al naso in piccole nuvolette) e forse qualche orso polare. Orsi polari? Chissà se sono cugini di Bombolone?
    In quel momento il mio piede distratto urtò contro qualcosa sul terreno che emise un cupo “TONK!”. Il mio sguardo si abbassò di conseguenza rimanendo così completamente shockato: tre grosse bare erano state allineate sul prato, una, non potei fare a meno di notarlo, per ognuno degli allievi.
    - Oh cribbio… – fu il mio tenue commento.
    Non ditemi che lei…

    CITAZIONE
    -Dunque... innanzitutto dovrete spogliarvi e infilarvi dentro alle bare. Sono leggermente più grandi di voi, in modo che se vorrete muovervi all'interno potreste riuscirci... ovviamente faticando un po'. Una volta dentro io vi spingerò nel laghetto e voi dovrete semplicemente cercare di uscire prima che sia troppo tardi.-



    E’ LA DEGNA COMPARE DI FALKNER!!! La mela non poteva cadere lontana dall’albero, se lui è un bastardo che ti fa inseguire dai cani lupo e volteggiare su profondi burroni, lei allora è una gothic mancata con probabili tendenze necrofile!!
    Ma io farò qualcosa per salvare la sua anima che ancora detiene un briciolo di purezza!! Quella di Falkner invece è già irrecuperabile, ah se solo mi avesse conosciuto prima!

    CITAZIONE
    -Bene, se ci sono domande fatele pure... Distruggete la superficie del lago in modo che io vi possa buttare dentro. Ci penserò io a sigillare le bare ovviamente. Ah, un'ultima cosa. Lasciate qui Zampakutou e accessori che potrebbero rovinarsi se a contatto con l'acqua... ad esempio la tua macchina fotografica Falkner. Me ne prenderò cura io. Ne approfitterò per fare anche qualche foto sull'allenamento per il capitano...-

    Sì, io avevo una domanda e anche molto importante!!
    - Perché essere attratta da un corpo morto quando hai tutta la vita davanti!? – proruppi con voce commossa rivolto verso la povera Kizura.
    D’un tratto afferrai con la sinistra la mia giacca da Shinigami e con la destra i miei pantaloni, poi, un colpo secco, la strappai da capo a piedi. Qualcosa mi sussurrò all’orecchio che anche il laccio delle mie mutande doveva aver ceduto. Credo che ci misi un po’ troppo entusiasmo…
    - NON E’ FORSE MEGLIO UN CORPO VIVO? – urlai mentre i brandelli di vestiti ancora volteggiavano attorno alla mia figura ignara.

    *MANNAGGIA!!* fu il pensiero dello shinigami quando Kizura interruppe il suo piano criminale. Era chiaro che stava attendendo Urahara al varco per saggiare la solidità del cemento. Gli ingegneri civili usavano grossi magli facendoli cadere dall'alto... lui avrebbe voluto FORTEMENTE usare la testa di quel disgraziato sul pavimento durante l'esecuzione della sua ormai celebre tombstone piledriver.

    Non solo ma Kizura li fece trasferire vicino al laghetto ghiacciato.. uno dei posti che Falkner odiava più. Non gli dispiaceva tanto il freddo in sè; quello che trovava insopportabile era quell'acqua ferma immobile e priva di vita. Il culmine della gioia fu toccato dal terzo seggio quando questi vide le bare... bare in cui avrebbero dovuti essere ficcati dentro per poi sguazzare amabilmente seppelliti vivi nella succitata acqua morta... ecchè....

    CITAZIONE
    - Perché essere attratta da un corpo morto quando hai tutta la vita davanti!? NON E’ FORSE MEGLIO UN CORPO VIVO?

    Ora che il suo allievo fosse completamente fuori di testa Falkner lo sapeva da tempo. Che fosse COSI' fuori di testa no. Si era denudato completamente in pubblico in una landa ghiacciata cercando di rimorchiare oltre a Kizura anche un paio di orsi polari di passaggio...

    senka concluse Falkner svanendo rapidamente alla vista per poi comparire alle spalle dell'ignudo Mouryu. Il manico della spada colpì istantaneamente testa e collo dello shinigami facendolo accasciare al suolo. scusate ma fa schifo toccarlo persino a arg... senza attendere ulteriori commenti Falkner sbuffò e , dopo essersi fasciato le mani con un paio di spessi guanti in pelle, lo trascinò tenendolo per un mano fino alla bara più vicina. Inutile dire che il passo successivo fu di roteare su sè stesso e senza toccarlo ulteriormente scagliarlo dentro in qualche modo (probabilmente sottosopra) per poi rapidamente chiudere la bara e inchiodarla.

    ...ora... Falkenr saltò in centro la lago ghiacciato e sferrò un singolo colpo in veticale sul ghiaccio. CRIK CRIK.... CRIK.. CREEEEEEKKKKKKK SCRATABRACRASSHHHHH. Il ghiaccio esplose in decine di lastre su cui lo shinigami saltellò cme se niente fosse per poi tornare a riva. Fatto questo afferrò rapidamente la bara già chiusa è con un singolo gesto la scagliò con forza al centro del lago dove si inabissò con un sonoro PLUP!

    Sakata tu ti arrangi vero? disse Falkner sogghignando leggermente. *Ora tocca a me* Falkner si tolse il torso delle divisa da shinigami, la macchina fotografica e entrò in una delle due bare rimanenti. Attese quindi di essere chiuso e gettato in acqua. *meno male che ho messo la password alla macchina.. pensa che disastro se qualcuno vedesse quelle foto.. una rovina per gli shinigami..*

    Edited by Belfagor90 - 23/3/2011, 16:09
     
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    Nonostante io provi come posso a tentare di essere meno perseguitato dalla sfiga di quanto non sia già, i risultati… beh, diciamo che sono “non pervenuti”. Nel senso che io e la sfiga siamo due facce della stessa medaglia, sfiga sta a Gintoki come Gintoki sta a sfiga. O ancora: Gintoki fratto sfiga è perfettamente equivalente a sfiga fratto Gintoki.
    Insomma, dopo questa breve introduzione, secondo voi perché sono giunto a queste conclusioni?

    Beh, supponiamo che voi, un bel mattino, decidiate di alzarvi e di organizzarvi uno splendido allenamento. Ora, immaginate che dopo aver scelto la disciplina sulla quale allenarvi, voi scriviate un fantastico bigliettino sul quale poi il vostro cane farà la pipì. E non due schizzi, eh… ben sei litri di pipì. Ffffatto? Bene, immaginate quindi che voi non abbiate tempo a sufficienza per sostituirlo e che quindi siate costretti ad affiggerlo alla bacheca così com’è. Supponete quindi di tornare nel vostro ufficio in attesa di notizie, quando ad un certo punto dal pavimento di fronte a voi appare un vostro vecchio amico in tenuta sadomaso che urla frasi piuttosto equivoche. E ora immaginate anche che un flash di macchina fotografica immortali il tutto, e che da dietro la macchina fotografica in questione faccia capolino il volto ghignante del vostro peggior incubo, l’uomo che più vi incute timore in tutta la Soul Society. Se poi aggiungete che arriverà anche una terza schizofrenica, vecchia conoscenza del vostro Incubo, il quadro è completo. Ora supponete che i tre intrusi comincino a battibeccare per motivi vari, facendo in modo che la situazione inizi rapidamente a sfuggirvi di mano. Il tutto mentre siete ancora nel vostro ufficio, quindi a rischio di richiami da parte dei vostri superiori.
    Ecco, voi come avreste reagito?

    Mouryou continuava a recitare (Anche se non sono poi così sicuro che stesse recitando… Dopo quella storia del “più” tutto è possibile…) la parte dell’omosessuale innamorato di Falkner. Il che era di per sé rivoltante… va bene essere omosessuali, ma perché provare attrazione per un demonio quale era il Terzo Seggio dell’ottava brigata, noto proprio per non possedere alcun tipo di sentimento? Inoltre Kizura sembrava essersi convinta della medesima cosa, dato che continuava a gettare legna sul fuoco, peggiorando quindi la già delicata situazione creatasi. Così mentre Falkner tentava di uccidere il biondo shinigami della Seconda con un’estrazione di spada in perfetto stile Goemon di “Lupin III” che Urahara riuscì a schivare molto miracolosamente, il Quinto seggio stesso propose una tregua allo shinigami dai capelli corvini dopo essersi rifugiato dietro le spalle della ragazza. Kizura stessa, dopo che Falkner decise di approvare la temporanea resa, sancì che non c’era più tempo da perdere in discussioni inutili e propose quindi di dirigersi sul luogo che aveva selezionato per il nostro allenamento. Dal canto mio, ero sinceramente esterrefatto. Come nei gag manga, il mio corpo era completamente circondato da un alone viola tipico della depressione, completamente sbiancato –più o meno come un cadavere- e, per completare il quadretto della gag, dalla mia bocca spuntava fuori una specie di fantasmino con una faccia più depressa della mia e con scritto su “Anima di Gintoki” in Kanji. E come biasimarmi?!
    Insomma, avevo appena scoperto che:

    a) Mouryou possedeva degli strani gusti sessuali e per tanto bisognava tenersi a debita distanza;
    b) Falkner probabilmente non condivideva né approvava l’omosessualità di Mouryou, quindi bisognava evitare l’argomento con lui; (Anche se secondo me… anche Falkner ha qualche scheletro nell’armadio, eh…)
    c) Kizura sembrava essere l’unico essere dotato di intelletto in quella gabbia di matti.

    Commentai con un semplice – Mio Dio… ma dove sono finito?- , prima di chiudermi in un silenzio definitivo, con un lieve principio di emicrania che probabilmente era destinata a peggiorare con il proseguire di quella giornata che presto verrà etichettata come “Interminabile”. Già, perché questo è solo il prequel, una mera anteprima del vero Inferno che provai quel maledetto giorno.
    Ci spostammo quindi verso l’arena numero quattordici, situata non troppo lontano dalla mia caserma, dove avrebbe avuto luogo la lezione tenuta dall’ottavo seggio della Quinta, che sembrava essere piuttosto tranquilla nonostante tutto. Durante il tragitto Mouryou era palesemente di buon umore, ma forse per delle persone… ehm, gaie e gaudiose come lui doveva esser normale, in fin dei conti. Piuttosto, sembrava che Falkner fosse sempre più di malumore e poverino, come criticarlo?
    L’arena numero quattordici era un posto piuttosto insolito ma divertente: la avrei sicuramente riutilizzata per torturare qualche stolto studentello che mi sarebbe capitato tra le mani. All’interno dell’arena, infatti, vi era situato un enorme lago ghiacciato della larghezza complessiva di circa cinquanta metri, e devo dire che la temperatura all’interno della struttura era <i>piuttosto bassa<i>. Comunque sia, non avemmo nemmeno il tempo di fare mente locale che subito Kizura passò al sodo. Non in quel senso, ovviamente, sconci maiali che non siete altro…
    La ragazza trascinò quindi – senza difficoltà per altro, il che mi diede un po’ da pensare - tre alte bare proprio di fronte a noi, e dopo l’intero tragitto di silenzio, prese la parola. - Dunque... innanzitutto dovrete spogliarvi e infilarvi dentro alle bare. Sono leggermente più grandi di voi, in modo che se vorrete muovervi all'interno potreste riuscirci... ovviamente faticando un po'. Una volta dentro io vi spingerò nel laghetto e voi dovrete semplicemente cercare di uscire prima che sia troppo tardi. Bene, se ci sono domande fatele pure... Distruggete la superficie del lago in modo che io vi possa buttare dentro. Ci penserò io a sigillare le bare ovviamente. Ah, un'ultima cosa. Lasciate qui Zampakuto e accessori che potrebbero rovinarsi se a contatto con l'acqua... ad esempio la tua macchina fotografica Falkner. Me ne prenderò cura io. Ne approfitterò per fare anche qualche foto sull'allenamento per il capitano... – disse, mantenendo un’impassibilità che aveva del disumano. Mi somigliava per certi versi, in effetti. Forse – e ribadisco /forse/ - ci sarei potuto andare d’accordo, con il tempo. Poi però mi venne in mente un’altra considerazione: quelle bare... volevano forse essere una sorta di punizione? Kizura the Punisher! Aveva deciso di ucciderci tutti per il mio biglietto alla fragranza di “Pisse de Chien” e perché Mouryou la aveva accostata sentimentalmente a quel bastardo di un Falkner!
    Decisamente, voglio rivedere uno dei punti che avevo citato poco più su in merito alle scoperte fatte in quel giorno:

    c) Kizura NON era l’unico essere dotato di intelletto in quella gabbia di matti. Era una pazza necrofila.

    Dopodiché, l’inaspettato. Nonché qualcosa di... schifoso, se vogliamo.
    Urahara si strappò i vestiti di dosso, in modo da denudarsi completamente, aumentando così il grado di traumaticità che quella giornata stava acquisendo. Un’esperienza totalmente traumatica. - Perché essere attratta da un corpo morto quando hai tutta la vita davanti!? NON E’ FORSE MEGLIO UN CORPO VIVO? – gridò, in preda a chissà quale attimo di follia. E poi, non era gay Mouryou? Perché adesso tentava quindi di abbordare Kizura la Necrofila con un probabile tentativo di stupro? Probabilità che venne poi prevenuta sul nascere da parte di Falkner che, con un Senka non letale effettuato con ancora il fodero sulla lama di Argletham, la sua zampakuto, fece svenire Mouryou. Con riluttanza lo gettò all’interno della bara con il famoso metodo inventato dall’altrettanto famoso (?) Ingegner Guglielmo Cazzodicane – a cazzo di cane appunto… -, sigillando poi la bara con diversi chiodi. Dall’interno sarebbe dovuta assomigliare ad un’ Iron Maiden, di quanti gliene aveva piazzati…
    Dopo aver sigillato quel pazzomaniacomosessualeomicida all’interno di una delle bare, Falkner si diresse al centro del lago e, con un salto, effettuò un semplice fendente verticale in modo da aprire una voragine tra i ghiacci. Dal buco appena apertosi si riuscivano a vedere le acque scure e cupi di quel lago, del quale non si riusciva a scorgere il fondo. Poi il terzo seggio tornò a riva e, dopo aver afferrato e scagliato nell’acqua l’unica bara che già conteneva qualcosa – o per meglio dire qualcuno -, si rivolse a me sogghignando. – Sakata tu ti arrangi, vero? – disse, mentre mi fissava con il suo solito tasso di malignità. Mentre parlava con me, però, stava procedendo anche a iniziare le pratiche necessarie per iniziare l’allenamento. – Sì, senpai… indubbiamente… - dissi, con aria già piuttosto stanca per uno che deve ancora cominciare ad allenarsi. Quanto avevo visto era tutto dannatamente assurdo, perché tutti gli shinigami che conosco devono essere così…strani? Ma del resto, Gintoki sta a sfiga come sfiga sta a Gintoki. Di che mi meraviglio?
    Procedetti anch’io a togliere ciò che non mi serviva. Mi sfilai la grossa sciarpa bianca dal collo, gettandola in terra; poi mi tolsi le mie cuffie viola e nere e il pezzo superiore del mio shihakusho smaniato, avendo poi cura di ripiegare ordinatamente sia la sciarpa che la parte della divisa, ponendo infine sopra di essi, in un angolo, le cuffie. Sbuffai e, con riluttanza, entrai a mia volta all’interno dell’ultima bara rimasta, in attesa che Kizura completasse questa prima fase dell’allenamento, vale a dire chiudendo le bare mie e di Falkner e gettandoci nel lago.
     
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  11. Tamaki-kun
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato

    Nella vita di una ragazza si succedono innumerevoli sorprese, alcune piacevoli ed altre meno, ma non tutte avevano l'occasione di subire un tentativo di stupro pubblico di qualche folle nudista in una landa ghiacciata, prontamente fermato in seguito da un caro compagno di studi. Avrei voluto commentare a riguardo, ma la verità era che il succedersi di quei traumi tanto rapidi ed improvvisi mi aveva tolto le parole di bocca. Con un cenno d'assenso mi riscossi soltanto quando ambedue gli shinigami rimasti in superficie si calarono nelle bare.
    -P-provvedo a chiudervi dentro...- balbettai in parte ancora sconvolta da quanto avevo visto.
    Nel giro di un minuto riuscii a sigillare malamente le bare, come stabilito, e con qualche sforzo calai i miei due allievi rimasti dentro i gelidi flutti del lago. Magari, con un po' di fortuna, sarebbero risaliti prima loro e non avrei dovuto sopportare la compagnia di uno shinigami infreddolito ed ormai privo di ogni vestito. In caso contrario invece lo avrei obbligato a coprirsi con la sciarpa di Gintoki, mai e poi mai avrei voluto rivedere... Beh, avete capito.
    Per il momento la macchina fotografica rimase a terra, avrei avuto tempo in seguito per provare ad indagare sulle loro vicende. Possibilmente dopo essermi ripresa.
     
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  12. argletahm
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    L'uomo,fin dalle ere più antiche ha sempre cercato libertà, spazi ampi e luminosi; la necessità di vivere in spazi sufficienti e ben illuminati ne ha marchiato a fuoco il comportamento fino a spingerlo a fuggire da ogni costrizione.

    La situazione in cui si trovava Falkner era quella peggiore possibile per una persona media: uno spazio angusto, scomodo, piccolo con poca aria e soprattutto buio. Quello che gli umani medi non avevano era però la sua affinità con le tenebre: da quando aveva conosciuto Arg e aveva iniziato a <frequentarlo> lo shinigami aveva iniziato a preferire la notte al giorno, analogamente trovava interessanti posti bui, nascosti, da cui piombare improvvisamente sulle spalle del nemico per farlo a pezzi modello tritacarne.

    Ehi... l'allenamento a cacciare funziona sai? Qui dentro non è poi così male come ce l'avevano venduto...confrtevole... aria condizionata... televisione....
    AHAHAHAH non è peggio che cacciare nei cespugli di notte per mordere qualche hollow vero?
    Almeno siamo sdraiati.. concluse lo shinigami sbadigliando leggermente.

    Era ormai tranquillo, i suoi occhi si stavano rapidamente abituando all'oscurità quando la bara iniziò a ballonzolare, probabilmente spinta verso l'acqua. Come a confermare le previsioni il fluido iniziò a filtrare dalle fessure nella bara e colare sui piedi del dio della morte.

    La temperatura non era un grosso problema, era perfettamente in grado di utilizzare una parte del proprio reiatsu per mantenersi al caldo ma così non sarebbe uscito. I pericoli principali lì sotto non erano né l'affogamento né l'ipotermia ma la mancanza di ossigeno: l'aria, già limitata dallo spazio angusto, veniva infatti spinta fuori dalla bara tanto rapidamente quanto questa si riempiva dell'acqua che filtrava.

    Bene... per prima cosa concentriamoci sul non fare entrare questo schifezza ghiacciata...; lo shinigami chiuse gli occhi, iniziò a lasciare che l'ambiente circostante entrasse a fare parte di lui come faceva quando iniziava a percepire le aure. Acqua, aria, buio, legno, tutto intorno a lui gli parlava e gli raccontava come si muoveva il proprio reiatsu; quando fu sicuro di quello che faceva abbandonò parte di sè stesso in modo da entrare a fare parte del tutto: iniziò a rilasciare gradualmente e con dolcezza il proprio reiatsu all'interno della bara esercitando un flusso convinto ben superiore a quello del liquido che entrava e alla pressione che questo esercitava.

    Il terzo seggio voleva saturare la bara con il proprio reiatsu in maniera che la forza interna pareggiasse quella esterna e non potesse riempirsi di altro. Lasciò che il proprio flusso di energia scorresse delicato ma deciso accarezzando le pareti di legno, infilandosi in ogni fessura e chiudendola. Lasciò che il legno si imbevesse del proprio reiatsu in ogni poro fino a tapparlo e a isolare la bara dal mondo esterno.
    Quando fu ragionevolmente sicuro che la bara fosse completamente satura della propria energia spirituale....

    Non vorrai....
    Oh si....
    lo sai che ci sono gli altri due in condizioni analoghe vero?!?!?
    E allora? se si incasinano per così poco peggio per loro...

    Falkner inspirò profondamente prima di iniziare il suo tentativo vero e proprio. Il membro dell'ottava aveva tra le sue varie passioni una discreta conoscenza di cultura orientale in particolare si era di recente interessato alla teoria dei chackra. Questa teoria vede sette punti di energia sparsi sul corpo e ognuno di questi comanda un effetto particolare. Certo è che molte teorie li vedono come punti fondamentali di comunicazione dell'energia dal corpo al mondo e dal mondo al corpo.
    Falkner lasciò che il reiatsu, liberato dai suoi punti di energia principali fluisse sempre più rapidamente durante la sua respirazione, sempre tuttavia trattenendolo dal fuoriuscire dalla bara. Il reiatsu si addensava intorno allo shinigami sempre più rapidamente. E finalmente avvenne.
    Nell'esatto istante in cui Chase aveva raggiunto il limite per cui non gli era più possibile trattenere ulteriore energia semplicemente spinse ancora. Tutta l'aura dello shinigami si liberò con furia mentre il reiatsu grezzo veniva spinto fuori dal corpo alla massima velocità possibile sperando che la bara, già sotto massiccia pressione poco prima, esplodesse in pezzi sotto l'improvviso e violento accumulo di reiatsu al suo interno. Di sicuro l'aura dello shinigami liberata nella sua piena potenza si sarebbe sentita da lontano.. quale che fosse l'esito finale della situazione.

     
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    I colpi di martello che inesorabili mi sigillavano all’interno di quella trappola di legno – e presto di ghiaccio – , richiamavano alla mia mente i rintocchi di un Gong, il Gong che avrebbe presto segnato la mia ora. Un “Tump” ritmico, che cessò dopo circa tre minuti. Dopodiché, il silenzio regnò sovrano per pochi secondi, fin quando cominciai ad avvertire che qualcosa stava cambiando. Sì, la bara aveva iniziato a muoversi. “Ci siamo…” pensai tra me e me, cercando di rilassarmi per quanto possibile. “La Necrofila sa quello che fa… spero. In fondo è un’insegnante anche lei…”

    Dopo qualche minuto – credo avesse gettato prima Falkner – il mio moto riprese, seppur per pochi secondi, prima di avvertire la sgradevole sensazione di essere mandato ad affondare tra le gelide acque di quella landa di ghiaccio. Un sonoro “Plof!” accompagnò il mio arrivo all’interno del lago, quando già iniziavo a sentire il freddo liquido incolore iniziare a solleticarmi la punta dei tabi.

    “Ecco che arriva…”
    «Questo posto non mi piace…»
    “Ma guarda… E così l’intrepido Tsunayoshi, colui che non prova sentimenti, ha paura dell’acqua? Povero cucciolo…”
    «T-taci, impiastro! E vedi di uscire in fretta di qui!»

    In effetti non biasimavo la mia Zampakuto. Era una Fire Type, è del tutto normale che in ambienti acquatici non si trovasse a suo agio. E siccome dovevo tenermela buona ancora per diversi, diversi, diversissimi secoli… era meglio iniziare sin da subito. Nonostante fosse buio pesto, chiusi gli occhi; era il mio personale incipit alla concentrazione. Certo, in combattimento dovevo fare a meno di farlo perché impossibile, ma quando ne avevo – per modo di dire – il tempo, era indispensabile per me farlo in modo da ottenere risultati ben più ottimali.
    Il primo passo, come sempre, era quello di estraniarsi dal mondo intorno a me. Nonostante la complicazione dell’acqua che lentamente stava arrivando al livello delle mie caviglie, questo processo non mi era per niente difficile; mi era ormai facile quasi come respirare, tanto vi ero abituato. Il processo, come di consueto, era il medesimo di tutte le altre volte; iniziai con lo svuotare la mente da qualsiasi tipo di pensiero, raggiungendo così una sorta di Nirvana, dove mi trovavo in pace con me stesso e l’ambiente circostante.
    Per cominciare, dovevo tentare di utilizzare il mio reiatsu per riscaldare il mio corpo. In fin dei conti siamo pur sempre dentro un lago ghiacciato, all’interno di una bara – un luogo freddo (o tetro?) per eccellenza – e con l’acqua che lentamente sta entrando all’interno di essa. Quindi sì, c’era un freddo cane. “Riscaldarmi…”
    Una volta che questo fugace pensiero fu svanito come se un soffio di vento lo avesse portato con sé, passai alla parte strettamente pratica. Cominciai a fare circolare più velocemente all’interno del mio corpo la mia energia spirituale, creando una sorta di moto convettivo in ogni punto del corpo, così da ottenere calore grazie alla variazione di energia interna creatasi grazie al Lavoro compiuto dal reiatsu con il suo movimento circolare.

    SPOILER (click to view)
    Commento personale: Quanto adoro studiare Fisica… LOL! (∆U= Q – L)


    Una volta compiuto questo primo passo, potevo adesso compiere due diverse azioni. Un bivio si stagliava adesso di fronte a me e la decisione su quale strada seguire spettava unicamente al sottoscritto. La prima era quella di saturare la bara del mio reiatsu in modo da impedire all’acqua di entrare, la seconda… era fare esplodere tutto e subito.
    La via sicura o la via meno complicata?
    Per affinità di carattere, la risposta era tanto scontata quanto semplice.

    «Stai scherzando, vero, Bakainu?»
    “E hai anche bisogno di chiederlo?”
    «Maledetto il giorno in cui per disgrazia sono diventato parte di te…» commentò il giovane ragazzino dai capelli castani seduto sul suo trono di fiamme, portandosi una mano alle tempie – benché io non potessi vederlo in quanto non all’interno dell’Inner World – .

    In questo caso il processo era lievemente più complicato del primo, quindi dovevo necessariamente inventarmi qualcosa di brillante per riuscirci al primo colpo. Cominciai a riflettere sbrigativamente, mantenendo comunque una concentrazione tale da mantenere attivi quei moti convettivi che utilizzavo a mo’ di termosifone interno. Scavando un po’ indietro con la mente, ripensai al mio primo allenamento sul controllo del reiatsu, giorni in cui conobbi il mio sensei, Go Tsuaki. Lì la mia sfera di reiatsu scoppiò… per un calo di concentrazione. “Eureka…” pensai, abbozzando un sorriso. Recuperai nuovamente la concentrazione e cominciai ad avvertire che il mio reiatsu entrava in sintonia con quello dell’ambiente; ovvero del legno della bara, dell’acqua al di fuori – e all’interno – di essa. Lentamente, iniziai ad emanare una grossa quantità di energia spirituale, rendendola densa e poco stabile tutt’intorno al mio corpo – ad esclusione dell’area intorno alla testa, quindi dalle scapole in giù – così da saturare quasi completamente l’area dentro la quale mi trovavo. Adesso bastava perdere la concentrazione…

    «LOL!» Così dicendo, persi tutta la concentrazione che avevo faticosamente racimolato e tutto il rivestimento di reiatsu creato poco prima cominciò a diventare sempre più instabile, finché con un sonoro “FIZZZZZ… KABOOOOOOOOOOOM!”, esplose.
    La mia idea era tanto semplice quanto potenzialmente efficace; si trattava sempre di legno… quanto avrebbe potuto reggere con un’esplosione del genere all’interno, unita alla mia spinta di braccia e gambe verso l’esterno, per cercare di aprirla ulteriormente?
     
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  14. Belfagor90
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    Io non sono mai stato n grande fan dei film dell’orrore per un motivo tanto valido quanto ovvio: mi facevano una gran paura e la notte avevo gli incubi. Vada che con i poteri da Shinigami sarei stato benissimo in grado di battere qualsiasi mostro o assassino psicotico che potesse apparire su pellicola, ma ci sono cose che un pugno non è in grado di domare. Una di queste cose è il buio e il senso di costrizione.
    La persona che mi aveva colpito alle spalle (darei il mio stipendio per sapere chi fosse, ma in quel momento ero distratto) aveva probabilmente sottovalutato la mia capacità di recupero e ora mi ritrovavo in quella che supponevo essere la mia bara e con la sgradevolissima sensazione di qualcosa di estremamente freddo che cominciava a lambirmi i piedi. Con senno di poi fu forse l’acqua che aveva cominciato ad entrare nella cassa e non la mia capacità di recupero a permettermi di evitare un sicuro annegamento. Il freddo era diventato pungente non appena mi ero reso conto della situazione in cui mi trovavo e mi scappò un brivido.
    Ora, io non sono il tipo da portare rancore per un colpo di soppiatto alla nuca, credo anzi che il facile fraintendimento della situazione avrebbe indotto anche me in errore, però devo dire che il seppellirmi vivo in una cassa mentre questa viene spedita sul fondo di un lago ghiacciato potrebbe rendermi un filino irritabile.
    Scoprire poi di avere una leggera forma di claustrofobia proprio in quella peculiare situazione credo sia stata una piccola, esilarante aggiunta del Destino infame che mi perseguita. No, sul serio. MUOIO dalle risate!
    - AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!! FATEMI USCIREEEEEEEEE!!!! – ululai battendo i pugni su quello che pensavo fosse il coperchio.
    Ma la pressione di quelli che potevano essere metri e metri d’acqua su di una superficie ampia come quella del coperchio della bara mi rendevano naturalmente svantaggiato per qualsiasi tipo di forzatura dall’interno. Ah, e non dovevo dimenticarmi che non avrei avuto tutto l’ossigeno che volevo dentro quella cassa. Il tempo non era certo mio amico anche perché sarei sprofondato sempre di più man mano che l’acqua fosse entrata. Nei film ci sono parecchie situazioni del genere, oh sì.
    Sempre in riferimento alla mia cultura cinematografica, ma per orgoglio dirò che è grazie alle mie conoscenze della fisica, sapevo che finché la pressione interna non sarebbe stata uguale a quella esterna (ovvero con la bara piena d’acqua) avrei avuto non pochi problemi a creare una via d’uscita.
    Questo poteva portarmi solo alla conclusione che potevo morire nei seguenti tre piacevolissimi modi: assideramento, soffocamento e annegamento.
    Ci stava una bel commento sarcastico che non consumasse troppo ossigeno.
    - Yuppiyayey.
    Ok fatto. Ora passiamo a qualche contromisura prima di dover dire addio all’aldilà prima di quanto avessi pianificato.

    Siccome il problema più urgente sembrava effettivamente trattarsi del progressivo calo di temperatura nella bara, riscaldarsi era prioritario. Mi tornarono in mente le spiegazioni di Kizura-san: usare il Reiatsu per scaldare il proprio corpo. Oh beh, se a dirlo era l’esperta immagino valga il tentativo.
    Appoggiai i palmi delle mani sulla superficie lignea davanti a me, i gomiti lungo i fianchi, i piedi piantati saldamente sullo stesso piano d’appoggio della schiena e le ginocchia con le rotule contro il coperchio. Sarebbe stata la mia posizione di partenza. Cominciando a spingere con le mani grazie alla mia forza non indifferente e inclinando il bacino in avanti per spingere anche con le ginocchia avrei cercato di velocizzare l’entrata dell’acqua all’interno della bara. Affrettando i tempi di riempimento avrei evitato di finire troppo a fondo e quindi verso la parte più gelida del lago. Il tempo era fondamentale.
    Prima di cominciare a spingere, però, richiamai il mio Reiatsu facendolo scorrere con maggiore forza all’interno del mio corpo. Se con la frizione ci si riscalda e se l’aumento della frequenza del battito cardiaco permette al sangue di muoversi più velocemente nei vasi aiutando a riscaldare il corpo velocizzando la produzione di energia e calore nelle cellule, allora aumentando la circolazione di energia spirituale all’interno del mio corpo dovrei ottenere un effetto simile. Presi dunque ad esempio il sistema circolatorio umano e aumentai il “pompaggio” di Reiatsu cercando di raggiungere quante più zone del corpo possibili. Non pago cominciai anche a liberarne piccole quantità a fior di pelle. Quest’ultima parte era una specie di test. Se l’acqua gelida che stava entrando avesse in qualche modo reagito davanti a quel fenomeno, tipo muovendosi, evitandolo o riscaldandosi, avrei avuto importanti indizi per la mia risalita in superficie. Sempre che ce ne fosse stata una.
    Ma ora era il momento per l’antipasto. Contrassi i muscoli delle braccia, gli addominali, i glutei e i polpacci e cominciai ad applicare una pressione sempre maggiore contro il coperchio. Ci fu uno scricchiolio incoraggiante e una sensazione di spostamento che mi convinsero ad aumentare gli sforzi. L’attività fisica avrebbe consumato un po’ di ossigeno, ma mi avrebbe permesso di riscaldarmi un pochino. Sentivo che il livello dell’acqua aumentava più velocemente rispetto a prima, ma dovevo capire a tatto cosa succedeva quando incontrava il velo di Reiatsu che mi ricopriva vista l’oscurità che mi circondava.
    Chissà se avrebbe funzionato? Sigh, non oso neanche pensare alle conseguenze che un fallimento potrebbe avere…

    Edited by Belfagor90 - 27/5/2011, 22:13
     
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  15. Tamaki-kun
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato

    KABOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO –si, dovreste aver capito- OOOOOOM!!!
    Il risultato combinato dei due ufficiali, entrambi decisi ad aprirsi un varco con un’esplosione, causò un boato udibile perfino al limitare del lago, subito seguito da diversi schizzi d’acqua che si inarcarono nell’aria prima di ricadere con eleganza sulla fredda superficie del profondo bacino. Non avrei voluto essere al loro posto, una simile esplosione avrebbe potuto metterli in difficoltà… Era un peccato che non potessi intuire dettagli maggiori, il loro reiatsu era troppo confuso e dalla mia posizione non potevo vedere proprio nulla.

    CITAZIONE
    Arg: Il tuo pg è quello che se la cava meglio. Riesci a liberarti e ti ritrovi nel mezzo dell’acqua ghiacciata, ma perlomeno te lo aspettavi.
    Blaze: Il reiatsu liberato da Chase ti travolge quasi nello stesso istante in cui il tuo provoca un’esplosione similare, travolto da entrambe le energie spirituali vedi la bara rompersi in mille pezzi e vieni scagliato ancor più in profondità nelle acque del lago.
    Belfagor: Il reiatsu dei due ufficiali finisce per danneggiarti irrimediabilmente la bara, diverse crepe si aprono in essa e l’acqua comincia a fluirci dentro con grande forza ancor prima che tu possa fare qualcosa.

    Divertitevi. o.o

     
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19 replies since 20/2/2011, 19:22   292 views
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