Morte.

Hey piccola, non ti preoccupare, si farà parecchio male, ma a me tu farai un gran bene.

Sussurrò Shinda all'orecchio di una giovane dalla bionda chioma e dagli occhi riempiti di lacrime. Essa era legata ben stretta ad un tavolo e Shinda le teneva la bocca chiusa con la mano. Poi con la più totale calma il ragazzo aprì uno zaino con la mano libera e ne estrasse qualcosa che spaventò a morte la ragazza, tanto che questa si dimenò e cercò di liberarsi, ma invano. Shinda guardò l'oggetto nella sua mano: Era una mannaia da cucina, una mannaia da cucina incrostata con sangue di molte belle ragazze e molti bei ragazzi, era la stessa mannaia con cui Shinda aveva ucciso la madre e le sorelle... quella mannaia era sua amica da sempre. Fin da quando era stato accolto nella famiglia l' aveva ammirata, aveva una dote unica nel tagliare e una grazia ineguagliabile, era la sola amica di Shinda. Poi lasciò libera la bocca della graziosa fanciulla che iniziò a urlare e strepitare come una matta:

MI TROVERANNO! MI TROVERANNO! MI STANNO CERCANDO E MI TROVERANNO E POI TI UCCIDERANNO BASTARDO COSA VUOI FARMI!

Ma Shinda non rispose, era troppo assorto nei suoi pensieri:

Oh, ma che dolce melodia il suono delle sue urla.. come dici mannaia? Vuoi assaggiare il suo sangue? Anche io. Allora andiamo a iniziare.

E cosi ,iniziando a ridere rumorosamente, Shinda iniziò a tagliuzzare la ragazza di modo che rimanga viva e urli più forte, intanto lui si godeva il dolce profumo del sangue di una bella ragazza e le sue dolcissime urla. Shinda però quella volta non fu fortunato perché, i poliziotti che cercavano la ragazza furono attirati dalle urla e si precipitarono nel boschetto dal quale venivano, trovarono una baracca, una di quelle che costruiscono i cacciatori come rifugio. Infatti quando si avvicinarono videro un uomo seduto su un ceppo di legno, con il giubbotto tipico dei cacciatori, aveva testa tra le mani e un fiore in bocca. Quel cacciatore era stato ucciso da Shinda qualche giorno prima quando esso, in cerca di ristoro, si fece ospitare dall'ignaro benefattore che, la sera stessa, fu decapitato dal ragazzino al quale credeva di aver salvato la pelle. I poliziotti si avvicinarono e si misero ai lati della porta per poi sfondarla. Dopodiché i poveracci videro una scena orribile: un ragazzino pallido dai capelli bianchi completamente sporchi di sangue che rideva come un matto, dilaniando una povera giovane dai lunghi capelli biondi che gridava come una disperata. Nonostante tutto i poliziotti, evidentemente dei novellini, dissero a Shinda:

GETTA L'ARMA E ALLONTANATI DALLA RAGAZZA!

Al che Shinda sollevo la testa, il suo ghignio si fece più grande e con un colpo netto di mannaia taglio la testa alla sventurata. i poliziotti ,inorriditi, spararono colpendolo al braccio sinistro e al fianco, Shinda rise e si getto a capofitto su uno dei due che prontamente gli sparo in mezzo alla fronte. Shinda cadde sul poveraccio con la mannaia ben stretta fra le mani e la testa sul grembo del poliziotto, che dopo essersi ripreso scanso il cadavere del ragazzo uscì e vomitò.

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

Rise Shinda vedendo il suo corpo fragile ridotto a un colabrodo. Poi si avvicino ala ragazza e la guardò ancora sussurando alla sua testa:

Eri davvero bella, ne è valsa la pena