Morte.

Shinda, o verosimilmente quella che pareva la sua anima, fu leggermente scioccato dall'apparizione di un individuo tanto strano e fu ancora più sorpreso nel notare la reazione dei poliziotti alla sua comparsa, sembrava che questi , infatti, non potessero vederlo, perché spaventati erano scappati via dopo aver sparato qualche colpo. Shinda si fece serio e osservò lo strano fenomeno che seguiva alla sua mote, principalmente pensò che quella creatura fosse ciò che suo padre biologico chiamava "L' angelo che accompagna le persone in paradiso" poi notò che quella figura sembrava avere un sesso, cosa che gli angeli, sempre secondo il padre, non dovrebbero avere. Quindi dopo essersi ripreso dal momentaneo shock, Disse in maniera ossequiosa e calda all'apparizione:
Già era proprio bella. Ah ma io non l'ho uccisa.
Poi si fermò per un istante a ammirare l'amica di infanzia nella mano dell'apparizione. Non fece un gran caso alla catena che gli era apparsa sul petto e continuò a parlare, ma stavolta con un tono freddo e angosciante:
è stata lei a chiederlo, Shinda fa sempre tutto ciò che gli dice la mannaia, lei aveva sete e io volevo sentire l'amore di una bella ragazza sulla pelle e il suo odore in volto.
Poi Shinda vide l'anima della ragazza e la fissò per qualche secondo, le sorrise, come se fosse una vecchia compagna di giochi, la guardò con insistenza poi , con l'entusiasmo tipico dei bambini quando possono giocare le disse:
Oh, sei tornata per giocare anche qui? Che bello non vedo l'ora di amarti e sentire il sapore dei tuoi capelli sulle mie mani.
Shinda poi chiese all'apparizione senza fare caso a ciò che quell'uomo gli diceva:
Credo che la mannaia voglia giocare con nee-chan , Zacaris-san vuole giocare con noi?