Allenamento Auto-conclusivo - Zuobuu

La terribile segretaria - parte 2

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  1. Belfagor90
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    Il terzo seggio della Nona Brigata Hanae Haru, classe speciale Kenpachi, stava facendo il suo footing mattutino. Non riusciva ad avere la meglio sul suo sempai anche a causa della disparità in velocità e aveva messo a punto un programma di allenamento per riparare a questo problema. Il suo volto, perennemente avvolto in un’aura di completa impassibilità (manco gli mancassero gli ormoni!), esprimeva i segni che contraddistinguevano quello che nel suo caso significava “soddisfazione”: un inarcamento laterale dei lati delle labbra pari, trigonometricamente parlando, al coseno di 89°. Chi può intendere, intenda e spieghi agli ignoranti.
    Tutto andava per il meglio e l’esercizio fisico gli donava una singolare pace nel corpo e nella mente. Tuttavia era già all’settantanovesimo chilometro di marcia e un minimo di fatica cominciava a sentirla. Si appoggiò dunque al muro di una casa lì vicino e sorseggiò un po’ dalla sua borraccia prima di tornare a fissare con noncuranza la strada davanti a sé. Era completamente deserta nonostante l’ora, nessun seccatore a rompere le scatole e nessun problema in vista.
    Che pace, che tranquillità!

    Una figura indistinta dai capelli biondi si protese dalla finestra esattamente sopra di lui protendendo le mani in un disperato tentativo di salvataggio.
    - HANAE-SEMPAI, GRAZIE A DIO!!! SI ATTENTA ALLA MIA PUREZZA, MI AIUTI LA PREGO!!! HANAE-SEMPAI! HANAE-SEMPAI!!! - gridò il tipo artigliando l’aria sopra la testa dello Shinigami che rimaneva completamente indifferente.
    - Ah ecco dov’era finito, birbantello. Ho giusto trovato qualcosina per un giochetto che le piacerà un sacco!! Su, entri dentro – disse una voce vellutata.
    - NNNUUUUOOOOOOOOOO!!! LASCIAMI, LASCIAMI ANDARE!!! AIUTO SEMPAI!!
    Mi artigliai alla parete di legno lasciando profondi solchi con le unghie mentre venivo lentamente, ma inesorabilmente trascinato all’indietro verso la mia prossima rovina.
    - Mmmmiiioooo…
    - EEEEEEEEEEEEEEEEEEEKKKK!!
    E la finestra si richiuse sul malcapitato facendo tornare il silenzio assoluto.

    Passò ancora qualche secondo di calma totale quando l’ufficiale della Nona alzò le mani verso le orecchie e si tolse le cuffie dell’iPod. Alcune note di un brano heavy metal ad alto volume si diffusero nell’aria.
    - Eppure mi sembrava di aver sentito qualcosa… mah! – commentò con un tono avrebbe dovuto suonare perplesso, ma che non lo era visto che si trattava di lui.
    Si rimise le cuffie come se nulla fosse e ripartì sotto il sole continuando il suo allenamento, che altrimenti i battiti scendevano.

    <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

    Ero in trappola!! Rannicchiato tutto tremante in un angolo con un’ombra scura che si faceva sempre più incombente su di me. Un’ombra scura incombente e ARMATA!!
    - Andiamo Urashima, quella scultura a forma di supposta non è stata ideata per lo scopo che credi tu. Mettila giù, da brava… - implorai fissando con occhi spalancati l’oggetto in questione.
    - Oh signore, non si preoccupi. Sua moglie è a teatro come tutti i venerdì sera e ora siamo soli soletti – cinguettò ondeggiando il corpo del futuro reato mentre io ne seguivo orripilato ogni singolo ondeggiamento.
    Quella ragazza era una ninfomane perversa assatanata e feticista!!! Si era talmente calata nel ruolo della segretaria vogliosa che sembrava aver stravolto la realtà in funzione di quella visione. Era una pazza scatenata!!!
    - Però il signore deve prima prendere la sua medicina per la prostata, che sennò il suo boji joji è impotente…
    - STUPRAMI PURE, MA NON T’INVENTARE COSE SIMILI!!! - sbraitai con gli occhi di fuori dalle orbite.
    - Devo prenderlo come un “sì, mi violenti con il suppostone”? – domandò tutta contenta.
    - MA TU CAPISCI LA MIA LINGUA!?!?
    - Oh Urahara-sama, lei è così audace! – strillò la bestia battendo i piedini a terra estasiata.
    Oddio, ma da dove era spuntata fuori questa!? La ferrea disciplina che la Seconda Brigata richiedeva era dunque così terribile da creare simili lati oscuri nell’animo dei suoi membri!? Anche io ho il mio lato oscuro, ma almeno lui non andava in giro a violentare i suoi superiori!! No, lui si limita a sembrare pesantemente drogato mantenendo un livello intellettivo pari ad un bisognino di cane. Lui poteva considerarsi un pericolo solo per sé stesso! O eventualmente per la salute mentale del mio maestro, non dimentichiamoci di lui e di quella volta dove credevo di essere Heidi.
    Immerso com’ero nelle mie constatazioni fu un miracolo se riuscii a vedere il suo balzo felino e ad evitarlo con un salto.
    - Suvvia Urashima, ragioniamo a mente fredda per un secondo – tentai tenendomi con le spalle, o in generale con tutto il lato B, rasente al muro.
    - Come posso ragionare a mente fredda quando mi sento così calda!! – mormorò suadente brandendo la supposta come se fosse un fioretto.
    - TU SEI COMPLETAMENTE MATTA!!

    Così non poteva continuare. Non me ne ero certo accorto solo in quel momento, questo no. Tuttavia da quel momento in poi decisi che qualsiasi via d’uscita diplomatica doveva essere abbandonata per virtù di salvezza personale. Ci era stato insegnato che voltare completamente le spalle al nemico, anche durante la fuga, era la cosa che ti avrebbe condannato ad una fine certa. Mai come in quel momento sentii come veritiere quelle parole. Il primo obiettivo era lasciare la stanza a qualsiasi costo, poco importava chi avessi incontrato durante l’inseguimento della pazza, ma per farlo dovevo uscire dalla stanza. Quante uscite? Due: la finestra e la porta. Scartai subito la prima visto che per una fuga efficace e indolore avrei dovuto cercare di aprire la finestra e il meccanismo che la teneva serrata, operazione che avrebbe richiesto il dare le spalle alla mia aguzzina. Sfondare il vetro e volare fuori era fuori questione. Avete idea di quanto costi un vetro? Ero già a corto dopo aver comprato quella casa dal precedente proprietario con un prezzo maggiorato (poter dare il cibo ai galli dalla finestra della propria camera da letto e vedere la Padrona impazzire di rabbia… non ha prezzo!) se poi avessi cominciato a fare danni e a dover ripagare vetri a destra e manca sarei finito sul lastrico in cinque minuti. Ah, e per gettarmi dovrei anche mettermi di spalle quindi niente da fare!
    Restava quindi solo la porta che al momento era pesantemente presidiata da una maniaca armata di statuetta a forma di fallo di marmo e che sembrava aver dimestichezza col suo utilizzo. Per un folle attimo mi parve di vedere la prima e unica volta in cui volli imparare un po’ di Zanjutsu da Falkner-sensei, scorgevo nel suo sguardo la stessa scintilla maniacale che ora illuminava gli occhi di Urashima Kikyo. Il ricordo mi fece venire la pelle d’oca.

    Veniva ora il problema più grosso: come scappare senza dover ridurre ad un stato comatoso o comunque senza spezzare un osso alla mia segretaria. Attaccare un compagno Shinigami, nella norma, è fortemente proibito a meno che non si possieda una valida ragione o si eseguano degli ordini. Nel caso della Seconda può valere un alleggerimento della struttura corporale tramite ascia al livello della vertebra C5. Noi ci teniamo ai nostri compagni, molto più della media delle altre Brigate, e colpire un compagno era un reato molto grave. Peccato che la voce “stupro” fosse stata omessa nella direzione meno usuale del termine. Insomma, a chi verrebbe in mente che un sottoposto donna (e non parlo per maschilismo, ma per pura immedesimazione negli adorabili vecchietti che hanno compiuto questa dimenticanza) possa violentare in maniera “attiva” un superiore maschio? Personalmente non sarebbe fra i miei primi pensieri se avessi un regolamento per una Brigata da creare.
    Per ogni bernoccolo sulla testa di Urashima avrei probabilmente ricevuto un dito rotto e io alla mia integrità anatomica ci tenevo.
    Disarmarla dunque era l’unica scelta e forse potevo avere una piccola soluzione. Ricordai che una volta mi ero messo a sorvegliare (vedere la voce “spiare per scoprire segreti innominabili”) il mio adorato sempai Hanae Haru,sì proprio quello che poco prima aveva ignorato alla grande la mia richiesta di soccorso, e mi capitò di vederlo in una delle occasioni in cui sfidò il Tenente della sua Brigata per l’apprendimento di una tecnica in grado di disarmare un avversario armato. Ecco, una frase casuale lì e un’adulazione là e il nanetto (ehm, per favore non ditegli che l’ho chiamato così o mi uccide) mi rivelò che rivestendo le mani con un po’ di Reiatsu e forzando il polso avversario era possibile disarmarlo. Il fatto che poi aggiunse una cosa come “Nulla che uno psicopatico decerebrato come te possa imparare se non in una situazione da psicopatici decerebrati” fu solo un ulteriore fattore che mi aiutò a richiamare quel fatto per tirarmi fuori dai guai.
    Almeno l’arma da togliere non era tagl-

    SNIKT! Za-za-zact! Zick zack Zazazak!!



    Di preciso come aveva fatto la mia segretaria ad usare un oggetto dalla punta arrotondata per incidere del muro i nostri nomi circondati dal simbolo dell’unione carnale? Che l’arrapamento le avesse donato super poteri che la rendevano pari o superiore al mio maestro nell’arte della scherma? Era una teoria abbastanza improbabile e bastarda da poter essere considerata vera al 100%. In fondo ero o non ero uno dei maggiori sfortunati di tutta la Soul Society? Certe cose assurde per me erano ordinaria amministrazione. Cosa molto triste a dirsi, ma dannatamente vera.
    La situazione era ormai ai limiti dell’umanamente sopportabile quindi optai per la solita tattica suicida che mi veniva in mente nelle situazioni disperate:
    - Prova a prendermi Urashima – la incitai agitando provocatoriamente i fianchi.
    - SIIII!!!
    Il punto debole di ogni spadaccino e che se bloccato impedisce qualsiasi movimento con la spada è il polso che tiene l’arma. Bloccare quello significa quasi certamente ritrovarsi in forte vantaggio se si era in grado di colpire a corta distanza come un qualsiasi maestro di arti marziali sa fare. Dovevo afferrarle il polso e… rimanere completamente basito dal fatto che un’aura rosso eros aveva cominciato a permeare la stanza mentre la mia segretaria si muoveva con le stesse movenze di qualcuno che sta per lanciare un Colpo Segreto del Drago Nascente.
    Era uno spettacolo… credo che rivoltante e terrorizzante siano solo termini riduttivi. In preda ad uno stato riconducibile al panico di una persona che apre la tenda della doccia e si trova davanti Jason di Venerdì 13 col pancione che gli dice “tesoro, dobbiamo parlare”(orribile associazione, dovevo essere veramente terrorizzato) coprii le mani di uno spesso strato di Reiatsu e pregai Padre Pio snocciolandomi un intero rosario in circa mezzo secondo.

    Il primo colpo, come avevo sospettato, fu un Colpo del Drago Stupratore Nascente con la mano destra che cercò di fare passare il suppostone fra le mie gambe per andare direttamente al sodo. Fortuna volle che gli uomini (le donne non so, forse un giorno chiederò ad una donna di chiarire questo mio dubbio ma temo che dovrò essere pesantemente ubriaco) hanno un innato istinto di protezione per certe aree del corpo e quindi le mie mani coi polsi incrociati bloccarono al volo l’arma in fase ascendente agendo direttamente sul polso di Urashima. La leva vantaggiosa unita al mio peso assicurò una certa facilità all’impresa, quindi tentai il secondo passo con quanta più rapidità potessi. La mia mano destra era posta anteriormente rispetto alla sinistra e quindi mentre quest’ultima scivolava a bloccare il polso della mia assalitrice la prima girò afferrando la mano di Urashima sul dorso e girandola in senso orario rispetto al mio punto di vista. Uno strattone verso l’alto e la ragazza fu costretta a piegare la schiena in avanti per non farsi slogare il polso.
    Era una buona tattica e avevo bloccato la ragazza, ma dovendo tenere il pugno di Kikyo per tenerla bloccata impedivo anche che perdesse la presa sull’arma.
    Tattica sbagl-

    VLAM!!

    Era un calcio volante in rovesciata contraria quello che avevo appena ricevuto sulla tempia? Una mossa molto difficile da effettuare da quella posizione ma Urashima Kikyo, un ottavo seggio, mi aveva completamente preso alla sprovvista. Lo shock mi fece perdere la presa e un nuovo serpentino attacco venne lanciato, stavolta era un colpo di giravolta che cercava di aggirarmi dal mio lato sinistro. Parai sul suo avambraccio bloccandone il movimento e dandomi una buona occasione per strisciare di lato e riprendere le distanze.
    Continuammo così per un bel pezzo, dove io deviavo la sua “lama” con le mani coperte di Reiatsu, cercavo di strappargli l’arma dalle mani, fallivo e mi allontanavo. Incredibile con quanta ferocia mi attaccava Urashima, nell’arrapamento si scoprono forze incredibili!!
    Ma direi di glissare fino all’ultima importante, e più pericolosa, azione.

    Avevo ormai capito che grazie allo strato di energia spirituale che mi ricopriva le mani potevo sostenere il contatto con la statuetta ambigua per qualche istante senza ferirmi le dita, cosa molto utile in un confronto con gente armata, e avevo cominciato a prendere in considerazione quella che mi sembrava una buona soluzione per terminare lo scontro.
    Chi non ha mai sentito parlare della famosa mossa dove si ferma una spada a mani nude chiudendo le mani ai lati della lama? L’unico mio rammarico al momento è quello di non ricordarmi il nome preciso.
    Avrei provato la stessa cosa con la statuetta a forma di supposta.
    Mancava solo l’oc-
    - YYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!! – ululò la pazza attaccandomi a tradimento mentre ero in digressione mentale.
    Seguendo più l’istinto che la ragione saltai aggrappandomi al soffitto di travi della camera come un gatto (con un po’ di vergogna ammetto che mi misi anche a soffiare) mettendo così in bella vista il suo obiettivo principale.
    Gli occhi di Kikyo s’illuminarono di luce perversa e partì in quello che non avrei esitato un attimo a definire un Sennen Goroshi, la tecnica del Dolore Millenario versione armata. Perché mi ricordo il nome di una cosa così idiota invece di un attacco nobilissimo e difficilissimo che mi sarebbe tanto servito prima? Non chiedetemelo perché non voglio neanche io una risposta.
    Lasciai che fosse di nuovo l’istinto a guidarmi e, mollando la presa con le mani feci una mezza capriola in avanti afferrando al volo con due mani la statuetta ancora in pieno affondo e, con le mani saldamente strette ai lati, diedi un forte scossone laterale.
    Finalmente funzionò: la statuetta lasciò la mano di Urashima per la mia e venne sparata fuori a tutta forza dopo aver aperto un spiraglio nella finestra.
    - A-AH!! – gridai euforico mentre cominciavo filarmela verso la porta.
    Ma qualcosa nei calcoli perfettamente logici andò storto: lei era venuta preparata!

    >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

    Il terzo seggio Kempachi Hanae Haru era di ritorno dopo altri trentasei chilometri di maratona. Era stato rapido e ora aspettava con calma glaciale che il suo percorso lo riportasse alla sua Brigata per iniziare la sua giornata di servizio.
    Era andato tutto bene nonostante fosse passato proprio nel quartiere di quello sciagurato del suo kohai biondo e profondamente deficiente. Il minimo che si aspettava era…

    CRASH!!

    La sua testa non si spostò di un millimetro nonostante quello che aveva tutta l’aria di essere una statuetta di un pene (rettifico, a LUI sembrava tale) lo colpì in piena tempia frantumandosi in due pezzi.
    Si fermò guardando la statuetta rotta ai suoi piedi, poi la calpestò con deliberata lentezza riducendola in polvere.
    - Qualcuno… la pagherà – mormorò cominciando a camminare nella direzione da dove era venuta la statuetta con lo stesso passo ingannevolmente lento di un fiume di magma.



    *si alza il sipario ed entro con un inchino ai lettori*

    Ma quanto sarà stronzo a lasciarvi con un simile finale in sospeso? Beh, non quanto possiate pensare visto che posterò presto la terza e ultima parte. L’ho quasi finita e solo il regolamento (come vi rammento è possibile postare una sola tecnica ogni due giorni) m’impedirebbe di postarla subito e on aspettare 48h.
    Tuttavia c’è da dire che siccome sono in una situazione particolare e non potrei postare che fra una settimana, spero che i miei colleghi mi perdonino se posterò un pochino prima di quello che dovrei. In fondo lo faccio sia per liberarmi da un peso che per darvi finalmente un finale ad una saga di racconti che aspettava solo la fine dell’allenamento di Controllo del Reiatsu Lv3. La prima parte la trovate qui
    E’ un discorso un po’ ipocrita? Direi di sì, anzi non c’è dubbio. Quindi credo che andrò avanti con la mia ipocrisia e mi rimetterò alla volontà della corte (a cui ho già chiesto il permesso, mica scemo sono XD).

    *altro inchino e cala il sipario*

     
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  2. Tamaki-kun
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    Ci sono al mondo dei rari, rarissimi casi, dove ogni commento pare superfluo. Tu rientri PERENNEMENTE entro questi casi. xD

    Apprendi "Zuobuu" e guadagni +4 punti exp.
     
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1 replies since 21/8/2011, 09:41   18 views
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